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Architettura del paesaggio - Lez 04 - Landscape Gardening
Trascrizione
00:00Benvenuti a questa lezione del Corso di architettura del paesaggio che dedicheremo a un fenomeno
00:18europeo molto interessante che va sotto il nome di landscape gardening, ovvero di giardinaggio
00:27o giardino definito in forma di natura, se volete ancora si può dire giardino paesaggistico.
00:35Per arrivare a capire meglio questo concetto che oggi ci sembra spontato ma che in realtà
00:42ha una storia lunga alle sue spalle, cominceremo dalla individuazione di alcuni argomenti preliminari,
00:52il giardino barocco nelle corti d'Europa, l'esperienza inglese che è quella più vicina
01:00al discorso giardino natura ed infine proprio questo landscape gardening che diventerà di
01:08nuovo un fenomeno del tutto europeo. Naturalmente è necessario e questo mi dispiace perché
01:14è anche un pochino noioso fare una breve ricapitolazione su quello che è stato e quello
01:25che si è definito il giardino classico nelle lezioni precedenti. Dunque partiamo dal giardino
01:34all'italiana, vi ricordate abbiamo detto che il giardino all'italiana ha il rapporto principale
01:42con il suo edificio, quindi una delle caratteristiche fondamentali del giardino all'italiana è il
01:49rapporto con l'edificio principale. Dopodiché abbiamo detto che è un giardino recinto,
01:57quindi il recinto è uno degli elementi costitutivi, la natura è fuori dal giardino.
02:04Altro elemento è la regolarità dell'impianto, l'impianto è geometrico e quindi è una regolarità
02:14dell'impianto geometrico l'aspetto che definisce il giardino all'italiana. L'altro elemento che
02:22deriva dalla regolarità dell'impianto è l'uso della prospettiva, abbiamo un'asse longitudinale
02:29principale e degli assi minori che adesso sono perpendicolari. Va anche detto che il giardino
02:38all'italiana è un giardino a terrazze con elementi architettonici di raccordo che sono balaustre,
02:46scale, grotte di cui abbiamo visto già l'importanza. L'altro elemento da ricordare è che il giardino
02:54all'italiana offre uno scenario immutabile, non ci sono fiori, le piante sono sempre verdi, potate,
03:03quindi è uno scenario architettonico immutabile come un edificio nella stessa misura. Queste
03:11caratteristiche che abbiamo finora illustrato definiscono quello che è il giardino all'italiana
03:19che è diverso da un altro giardino classico fondamentale che è il giardino alle francese,
03:26che invece parte da un altro principio, dalla grandiosità del progetto. Abbiamo parlato di
03:33Versailles, del giardino del Vesole, di tutta questa magnificenza di questo progetto. Quindi
03:40per essere grandioso dovrà essere anche vasto e quindi la vastità della superficie è un elemento
03:48centrale. Abbiamo visto nel giardino all'italiana che le prospettive potevano moltiplicarsi su un
03:56asse centrale. Nel giardino alla francese l'asse centrale è talmente forte, talmente importante
04:03che domina tutta la composizione e propone una prospettiva unica che si propone verso l'infinito.
04:11È come raggiungere il cielo attraverso la prospettiva principale. Naturalmente è un
04:18giardino ricco, quindi l'acqua ha una grande presenza, bacini, fontane, giochi d'acqua,
04:24zampilli sono gli elementi decorativi insieme alle statue e così via che arricchiscono il
04:31parco e soprattutto il giardino si compone di spazi minori, spesso quasi nascosti, che si
04:42relazionano alla prospettiva centrale. Dal giardino alla francese e dalla commissione
04:51fra gli elementi del giardino all'italiana che ha una sua evoluzione, vi ricordate abbiamo
04:58parlato di giardino del rinascimento e poi di giardino manierista, si arrivano a quelli che
05:04sono gli ideali estetici del barocco che si basano su una composizione scenografica grandiosa,
05:12fortemente unitaria, quindi compongono la grande scenografia del giardino alla francese con la
05:19compattezza del giardino all'italiana e poi hanno un'altra composizione che è quella di riunire la
05:28razionalità del rinascimento ma proporlo in un complesso stile architettonico, paesaggistico,
05:38fortemente sensuale, cioè sono giardini di piacere dove si passa ore della giornata amenamente,
05:47un po' questo ricorda gli ideali del manierismo ma in questo caso è rafforzato da un'idea che è
05:57legato all'ideologia. Siamo in un campo ideologico laico religioso che è legato a un discorso basato
06:11sullo splendore, sulla grandiosità che però è vissuto dal popolo perché il giardino deve in
06:20qualche modo proporre il signore al suo popolo e quindi darne prova di maestosità, di grandiosità,
06:30quindi possiamo dire che l'ideologia laica e o religiosa è un'ideologia splendida, grandiosa
06:39ma di tipo popolare. L'altro elemento riguarda un rivissuto del classicismo, quindi pensate a tutta
06:52la ragione, le regole, l'impostazione di Leon Battista Alberti nel giardino del rinascimento
06:58che qui diventa appunto come abbiamo detto popolare e quindi comprensibile a tutti perché
07:04è un elemento di propaganda legato a grandi principi. Se vogliamo essere più precisi possiamo
07:12dire che siamo in un periodo in cui le monarchie assolute in Europa su grandi e su piccoli stati
07:19dominano la scena culturale e politica e allora non possono venire altro che scenografie importanti,
07:30scenografie fatte d'acqua, d'oro, di zampilli, in questo caso vedete un esempio che è Peterov a
07:40San Pietroburgo ma nello stesso tempo potete vedere grandi impianti legati ai giardini tedeschi o uno
07:53molto importante che è quello di Herrhausen che addirittura ricompone una geometria complessa
08:02basata su una prospettiva centrale che è quella dominante e su una serie di percorsi laterali
08:12che addirittura in questo caso si snodano attraverso un sistema circolare centrale.
08:20Naturalmente poi gli effetti sono molteplici, compaiono scenografie anche di tipo intimo come
08:28quelle legate tra le age alle varie spazi coperti che nel giardino danno effetti di luce e di ombre
08:38abbastanza singolari. Un esempio importantissimo in questo periodo è il parco di Sanssouci a
08:46Posdam vicino a Berlino che poi ritroveremo perché come spesso avviene nei grandi parchi e nei grandi
08:55giardini la vita di questi parchi è una lunga vita quindi hanno poi modificazioni però il primo
09:02impianto è un impianto di tipo barocco e poi vedete addirittura con decori già successivi di tipo
09:12roccocò quindi ancora più complicati. Un altro giardino di cui potete apprezzare la grandiosità
09:22e la complessità dell'impianto siamo sempre in Germania e questo invece è una proposizione di un
09:34disegno di un parterre che come vedete iniziato nel rinascimento con forme geometriche assolutamente
09:43semplificate diventa insieme di grandi ricami e di elementi decorativi dentro lo stesso giardino.
09:56Tra le corti più interessanti di questo periodo c'è naturalmente la corte austriaca che propone
10:05con Schembrun una scenografia di grande suggestione. Schembrun è un giardino che è rimasto legato
10:15fortemente al suo impianto originario e quindi se ne può apprezzare tutte le caratteristiche e la
10:24loggetta terminale che vedete nella foto è in fondo il culmine di questa prospettiva che individua
10:34il rapporto con il palazzo. In Italia il barocco ha pochissimi esempi ma ne ha alcuni molto significativi
10:46tra questi la reggia di Caserta. La reggia di Caserta è un edificio grandioso legato a un parco di altrettante
10:58notevoli dimensioni che arriva a raccogliere fino dalla montagna le sue acque in una grande cascata,
11:09c'è un acquedotto costruito apposta per portare acqua a questo giardino e si dipana fino alla
11:19fontana cosiddetta di Diana che è nell'inizio della parte più pianeggiante e poi si sviluppa
11:28per oltre un chilometro con cascate successive che portano il visitatore fino alla villa stessa.
11:38Il rapporto e le problematiche fra le prospettive generali del verde dei giardini e il territorio
11:50acquistano poi una dimensione territoriale, qui potete vedere l'esempio di Casrue in cui il
11:58castello è in posizione centrale rispetto a tutta la composizione, lo vedete nella dimensione
12:11territoriale e nella sua dimensione più legata all'espansione urbana, ma comunque il giardino
12:18si confonde con tutto il territorio perché il potere del signore, del re, del principe,
12:29di quello che è poi il signore del castello si espande fino ad arrivare a toccare tutto il suo
12:38dominio e questa è una visione sia pure molto veloce ma comunque che vi ha dato un'idea di
12:50quello che è il giardino e lo spirito del barocco che addirittura diviene un rivistuto della natura
13:02in giardini di pietra come potete ammirare per esempio nella fontana di Trevi dove la natura in
13:11sé è un artificio talmente particolare che può essere fatto di marmo e può essere riproposto
13:22in modo statico eterno. Al contrario di tutto questo che noi abbiamo detto e in modo quasi
13:33parallelo perché siamo in un sistema di quasi contemporaneità, è tutta l'esperienza inglese che
13:42comunemente chiamiamo giardino all'inglese in cui la bellezza della natura si contrappone all'artificio
13:51dei giardini classici quindi abbiamo proprio un netto ribaltamento in cui la bellezza della natura
14:01va contro l'artificio dei giardini classici. La condanna dell'artificio è una condanna che va
14:12visto sotto il profilo sociale, economico e culturale quindi è una sorta di movimento
14:20intellettuale e politico che invade e pervade tutta una concezione e tutta una nazione. La
14:30natura che abbiamo visto costretta all'interno delle forme dei giardini classici dal giardino
14:40all'italiana a quello alla francese, giardini barocchi, qui diventa dominante e la natura è
14:47il campo di prova dei principi stessi di libertà. Sono degli intellettuali quelli che definiscono
14:57il giardino, un po' era accaduta la stessa cosa se vi ricordate col giardino all'italiana, in fondo
15:05i trattatisti fino a Leon Battista Alberti sono quelli che danno l'impostazione poi di come i
15:12giardini verranno costruiti. In Inghilterra si chiamano Anthony Cooper, vi ho messo le date
15:21perché così almeno ci rendiamo ben conto del periodo che stiamo trattando, 1671-1713. Quasi
15:31contemporaneo è Joseph Addison, 1672-1719 quindi pressoché contemporaneo e leggermente più giovane
15:43Alexander Pope, 1688-1744. Pope sarà una delle figure centrali di questa teorizzazione del
15:56giardino all'inglese. Pope scrive sul Guardian, quindi i suoi scritti sono anche molto diffusi e
16:02molto popolari e soprattutto scrive un poema che si chiama Epistola a Burlington che è un poema
16:10inversi e costruisce la sua villa di Tukinam sulle rive del Tamigi secondo i nuovi canoni
16:21della rivalutazione e della rivisitazione della natura. La villa è una villa suggestiva,
16:29l'edificio non è tanto importante come potete vedere dalla diapositiva nel senso che è una
16:38delle tante case sul Tamigi però intorno a un insieme di alberi, di piccoli motivi e di piccoli
16:48edifici che la rendono del tutto particolare. Un altro aspetto importante del giardino inglese è
16:59trattato da Stephen Schweitzer, anche qui come vedete le date sono più o meno vicine 1682-1745.
17:10Schweitzer scrive un trattato, un poema che si chiama Iconografia rustica, lo scrive nel 1718
17:21in cui parla del concetto della farmornè cioè della fattoria bella, piacevole. Se vi ricordate
17:38abbiamo già parlato in un altro modo di questo concetto parlando della villa di Poggio Accaiano
17:46di Lorenzo il Magnifico e introduce un altro elemento che è quello dell'utile dolce, cioè che
17:54è importante che un giardino sia bello ma che abbia anche una sua utilità. Dovete pensare che
18:02la maggior parte dei giardini inglesi si trovano nella campagna e hanno al tempo stesso una funzione
18:09di essere in un insieme produttivo e in un insieme di piacevole soggiorno. Questo è uno schema
18:17complicatissimo di questa iconografia rustica fatta appunto da Schweitzer che vi dà l'idea di
18:24quanto poi l'elaborazione fantastica di questi giardini diventasse una proposizione anche di
18:34esercizio grafico e iconografico. Sir John Vanborough è in questo periodo un costruttore di giardini e
18:49di palazzi. Finora avevamo visto più i teorici, adesso vediamo chi interviene realmente sul
18:56territorio. Le due opere più importanti di Vanborough sono Castel Howard e Blenheim.
19:05Castel Howard è identificabile soprattutto in questa foto in cui potete vedere un edificio
19:17di tipo neoclassico, quasi un'interpretazione palladiana in una campagna apparentemente intatta.
19:29Blenheim è invece una costruzione importante ed è uno dei parchi prototipo del paesaggismo inglese,
19:41costruito da Vanborough per il conte di Malboro che aveva avuto in dono per le gloriose battaglie
19:53e per le grandi vittorie conseguite dalla corona di Chilterra questa proprietà. Insieme a queste
20:04costruzioni abbiamo un'altra personalità che avrà un'importanza anche fuori dell'Inghilterra,
20:13che è quella di Horace Walpole che, come vedete, cominciamo ad addentrarci nel settecento in modo
20:20pieno perché nasce nel 1717 e muore nel 1797, che scrive Il saggio sul giardino moderno,
20:32un saggio che non è un enorme saggio ma è un grande condensato di quelli che sono tutti i
20:40principi del giardino all'inglese, un'opera che dura vent'anni nella sua scrittura e che diventerà
20:48l'elemento fondamentale per tutti gli autori che si rifaranno a questi principi. Walpole è in fondo
20:59il grande ideatore di un altro grande parco inglese che è il parco di Stove. Blenheim e Stove sono i
21:07due parchi che rappresentano tutt'oggi il condensato della storia del giardino inglese. Come
21:16vedete il primo impianto è un impianto fatto anche da grandi prospettive. Gli assi che si ritrovano
21:25nella parte superiore del giardino sono assi che ricordano molto il giardino alla francese,
21:32mentre nella parte inferiore del giardino si ha già un primo sovvertimento di quelli che sono i
21:42canoni classici del giardino per avere una visione più morbida, più paesaggistica che però,
21:51come potete vedere, non è frutto di naturalità, ma è frutto di nuova modellazione della terra. Non
22:03è una natura presa per quello che è, ma è una natura costruita, totalmente costruita.
22:10Questa è una visione di Blenheim. Come vedete c'è un fiume ancora in questa fase,
22:28sovrapposto da un ponte. Il castello o palazzo, come lo dovete chiamare, è su un'altura e domina
22:41una scena di tipo campestre che, ripeto, è totalmente ricostruita. Maestro di queste
22:48ricostruzioni e di questi interessi è Kent, William Kent, che interviene sia a Chiswick House
22:59che di nuovo a Stove. Stove, come a Blenheim, tanti sono gli architetti paesaggisti che
23:07intervengono. Questa è la Chiswick House. Anche qui vedete il tema del lago, l'ambientazione,
23:18in un edificio di tipo quasi neogotico. Non c'è una definizione di stile negli edifici,
23:25ma c'è un'ambientazione degli edifici in una natura, come abbiamo detto, ricostruita.
23:32A questo punto possiamo definire quali sono le caratteristiche del giardino all'inglese.
23:39Il primo punto, abbiamo detto, è ricostruire la natura, il che vuol dire creare vallecole,
23:46creare laghi, piccole colline, creare prospettive, dare punti di interesse, ma comunque sempre
23:56ricostruire la natura. Il secondo punto, i percorsi che avevamo visti rettilinei con
24:04prospettive definite diventano sinuosi, addirittura si parlerà di serpentine a un certo punto,
24:12e percorsi sinuosi che si aprono su visuali particolari, monumenti o prospettive, punti
24:21di vista, punti dove restare ad ammirare il panorama. L'altro punto interessante è la
24:30mancanza di un recinto. Noi abbiamo visto che comunque il giardino classico è un giardino
24:36che pone una differenziazione tra la natura fuori e la natura ricostruita secondo le regole
24:43all'interno. Il giardino all'inglese invece non può avere questa distinzione perché
24:49ricrea al suo interno una natura che deve apparire assolutamente uguale a quella creata
24:59e addirittura inventa una recensione che è una recensione di un giardino all'inglese
25:07invisibile, fatta da una grande buca nel terreno, una sorta di vallo, di canale senza acqua
25:21in cui sono confitti dei pali o delle cose che scoraggiano in modo da scoraggiare il
25:26bestiame perché è l'unico elemento che popola la campagna prima di arrivare al giardino
25:34da entrare nel giardino. Apparentemente nessun elemento limita la vista di questo rapporto
25:42fra interno ed esterno del giardino che è assolutamente unitario. Come vedete in queste
25:51foto non ci sono elementi di distinzione, non esiste una parte che sembri dentro il
25:59giardino o fuori del giardino. Ancora un elemento architettonico importante che compare a Stowe,
26:13ma che spesso ritroviamo in molti altri edifici. Ed ecco una figura singolare, Capability Brown,
26:21Capability naturalmente non era il suo nome perché vuole dire capacità e il soprannome
26:30di Capability fu messo proprio perché questo signore aveva un'abilità sorprendente nel
26:39sovvertire i paesaggi facendoli sempre sembrare naturali, ma modellandoli secondo il suo volere.
26:47Qui vedete un esempio, siamo a Blenheim, Capability lavorerà sia a Blenheim che a Stowe, per
26:59questo vi dico che Blenheim e Stowe sono un po' la storia del giardino all'inglese e qui
27:06creerà per esempio questo grandissimo lago che fa da grande fondale, da grande scenografica
27:14introduzione all'edificio principale, come pure creerà ambiti più piccoli legati a
27:24monumenti particolari, qui siamo al monumento delle glorie inglesi che vi faccio vedere
27:33anche più da lontano e che è uno dei punti di meditazione di questo parco perché il
27:41percorso nel parco all'inglese è fatto anche da un percorso che spesso ha una sua logica
27:49e addirittura noi lo ritroveremo come percorso iniziatico di giardini ispirati a ideologie
27:59massoniche che verranno riproposti e in Inghilterra e in Europa. Questo è il ponte che abbiamo
28:07visto prima, in questo particolare elemento Capability Brown trasforma il ruscello che
28:17passava sotto il ponte in un lago, cosa che è frequentissima nelle ambientazioni di questo
28:26grande maestro molto spregiudicato nei confronti della natura perché di fatto non rispetta
28:32nulla di quello che trova, ma inventa, di questo grande inventore di paesaggi di cui
28:42potete vedere immagini di grande suggestione e che ha agito in una quantità notevole di
28:50ville e di giardini dell'Inghilterra, soprattutto meridionale. Con Capability Brown finisce
29:03una grande epoca e con Chambers inizia l'epoca più importante, più ricca dell'impero inglese.
29:11Ormai l'Inghilterra ha una sua espansione in tutto il mondo e tende a riportare esperienze
29:23di viaggi, di conquiste in madre patria. William Chambers, che come vedete siamo sempre nel
29:31grande secolo nel 1700, infatti nasce nel 1726 e muore nel 1796, scrive un libro molto
29:46illustrato nel 1772 che si chiama Dissertation on Oriental Garden e soprattutto traduce le
29:54sue indicazioni di racconti di viaggi. Chambers non è mai stato né in Cina né in Giappone,
30:06però ascolta i racconti dei viaggiatori, conosce i viaggiatori e traduce le esperienze dei
30:14viaggiatori in paesaggi che in qualche modo ricordino queste terre lontane. Interviene
30:26ai Kew Gardens con questa pagoda e permettetemi un secondo di dirvi cosa sono i Kew Gardens,
30:34perché anche questi fanno parte di questa grande esperienza. I Kew Gardens sono il primo
30:46arboreto del mondo, noi abbiamo parlato di orti botannici nella scorsa lezione, questa
30:51volta noi abbiamo invece una raccolta di piante, oltre che di fiori, che vengono riportate
31:03e provengono da tutto il mondo e sono l'espressione della grandezza dell'impero. Vi ricordate
31:10che nella prima lezione abbiamo parlato di giardini pensieri di Babilonia e abbiamo detto
31:16che erano giardini di acclimatazione in cui tutte le specie dell'impero venivano portate
31:23quasi in una sorta di grande parata e di omaggio al re dominatore. I Kew Gardens sono una forma
31:34di studio di piante, di acclimatazione di tutto l'impero. Qui invece vedete un elemento
31:46più legato alla cultura giapponese e qui troviamo un personaggio invece che pur restando
31:54nella tradizione del giardino all'inglese inizia un periodo più legato alla modernità
32:12e a quello che è la nostra sensibilità. Si chiama Humphrey Repton, come vedete lui
32:19è a cavallo fra i due secoli, 1752-1818 ed è l'inventore del nostro landscape gardening,
32:29cioè del nostro giardino paeseggista. Che cosa fa Repton? Repton al contrario di Capability
32:37Brown non sovverte i luoghi, ma va con interventi molto lievi che in qualche modo cambiano la
32:45fisionomia dei luoghi, ma senza stravolgerli più di tanto. Fa tutta una serie di lavori
32:55raccolti in una quantità enorme di red book, di libri rossi in cui sono raccolte tutte
33:03le sue esperienze, in cui propone ai clienti com'è il paesaggio che loro hanno di fronte
33:11e come può essere trasformato. In questa parte di pianura viene individuato un lago,
33:19il palazzo viene costruito in questo punto e la parte coltivata superiore diventa un
33:27bosco. Similmente trasforma una casa semplice in una residenza palladiana, un paesaggio
33:35molto frammentato in un paesaggio unitario da un punto di vista scenografico. Quindi
33:44Repton è un paesaggista sul campo, lavora, propone interventi che non hanno grandi modificazioni
33:54della natura, direi che è il primo paesaggista moderno che ci viene proposto in Inghilterra.
34:01Prima di finire questa lezione vorrei farvi una carrellata brevissima e velocissima su
34:09un parco di cui abbiamo parlato molto, che è il parco di Blenheim. Questa foto ve la
34:17mostro nella versione attuale, dopo Capability Brown. Quindi il palazzo che abbiamo detto
34:25che era di Vambro, l'asse centrale, il ponte sempre di Vambro con però il lago di Capability.
34:35Qui lo vedete in una versione precedente all'intervento di Vambro, questo era uno dei parchi storici,
34:43una delle proprietà della corona che noi abbiamo già trovato quando abbiamo parlato del giardino
34:48medievale e dei parchi reali nel giardino medievale, in cui sostanzialmente c'era un piccolo
34:55edificio e nient'altro. L'edificio che costruisce Vambro è sempre la prima indicazione di parco,
35:04che è una prima indicazione di parco monumentale con quest'asse di alberi che trapassa la collina
35:13e che ha una parte centrale dominata da uno slarbo in cui poi verrà posta una statua di questo
35:21conte di Marlboro, vincitore di queste grandi battaglie d'Inghilterra. Con il periodo intermedio
35:31fra Capability Brown e Vambro interviene anche Kent, quindi tutti i nomi che abbiamo già trovato,
35:39si ha una maggiore coesione fra la parte dell'edificio e la parte dell'asse monumentale,
35:48in cui il ponte diventa l'elemento dominante e di raccordo. Qui invece vedete che si ha,
35:59non è chiarissimo, ma potete cominciare a vedere come tutte queste bacchie di vegetazione
36:06che intervengono nel rapporto fra l'edificio e l'asse monumentale diano una connotazione
36:17diversa agli spazi e soprattutto vedete come questa parte rigata qui è tutto un sistema d'acqua
36:25di grande lago che impone una scenografia di riflessi, di rapporti, di piccole insenature,
36:33di inserimento di piccoli edifici che fanno di questo parco una sorta di parco magico
36:42della scenografia inglese del Settecento e che è in qualche modo uno dei casi di studi
36:53più interessanti se vi capiterà o avrete voglia di fare un giro in Inghilterra, tra l'altro
36:59è un parco in cui si arriva anche facilmente con l'autobus, quindi non è un problema raggiungerlo,
37:06potete ammirare la summa di quello che è il giardino inglese monumentale in quest'area.
37:16In questa ultima diapositiva vedete l'impianto del castello, il sistema del ponte in attesa
37:29dell'attraversamento di questo che ormai non è più un ruscello come era all'inizio ma è un grande lago,
37:35potete vedere, potrete vedere perché qui non lo vedete in questa parte, tutto un sistema di roseto,
37:44di giardini più legati ai fiori, un sistema di terrazzamenti che è ancora di epoca successiva,
37:53questo è l'ottocentesco e che riprenderà invece quello che è uno stile classico in rapporto all'edificio principale.
38:05Su questo ci possiamo fermare in quanto abbiamo visto come nel Settecento in fondo,
38:14tra la fine del Seicento e tutto il Settecento ci sia un'enorme evoluzione di questo nostro giardino
38:25e di come si passi da schemi classici, aulici di tipo assolutistico a invece temi e forme di carattere naturalistico
38:36che ripropongono una natura senza confini come quella che avete potuto vedere nella nostra foto.
38:45A questo punto abbiamo terminato la nostra conversazione, vi ricordo il nostro sito internet
38:52che è sempre un elemento di grande utilità per quello che noi ci siamo detti oggi e per le informazioni che vi potete trovare
39:02e vi dico arrivederci alla prossima lezione.
39:06Grazie.

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