• 2 mesi fa
Architettura del paesaggio - Lez 10 - Tendenze contemporanee
Trascrizione
00:00Benvenuti a questa nostra ultima lezione, a tutti gli operatori, i futuri operatori
00:23in beni culturali. Questa lezione è in fondo la conclusione di un piccolo ciclo di 10 lezioni
00:34che attengono all'architettura del paesaggio e che parleranno di quello che è un discorso
00:41sulla contemporaneità, cioè abbiamo visto la storia antica, abbiamo visto la definizione
00:49di paesaggio, abbiamo visto esempi recenti e adesso parleremo di quello che è l'attualità
00:57della progettazione in campo di paesaggio. Dunque, tendenze contemporanee. Gli argomenti
01:06della nostra lezione sono la scuola scandinava, il nuovo paesaggismo inglese, le esperienze
01:16americane e le avanguardie. Sono argomenti che completano un ciclo che noi abbiamo cominciato
01:27parlando di quello che è il concetto di Mediterraneità, di quelle che sono le principali esperienze
01:34europee e di quello che è stata una storia di queste esperienze. Naturalmente queste
01:43cose che noi abbiamo visto, ve le ricordate perfettamente, l'esperienza di Barcellona,
01:49l'esperienza della villetta Parigi, l'esperienza di un'altra situazione famosa, sempre parigina,
01:59del parco di Citroën Seven e in che queste abbiamo visto gli elementi di modernità della
02:04progettazione. Eppure, tuttavia, noi abbiamo trascurato, vorrei dire volutamente trascurato,
02:12quelle che sono state esperienze importanti come quelle del nord Europa. Le abbiamo trascurate
02:19perché queste esperienze in qualche modo hanno costituito la grande storia del paesaggismo,
02:26la grande storia del rapporto tra la natura incontaminata, come spesso è nel nord dell'Europa,
02:35e la sistemazione del paesaggio. Oggi, però, le vogliamo ritrovare perché non è giusto
02:41che non ci sia questa espressione culturale all'interno del nostro corso. Non a caso,
02:51questa prima diapositiva che vi faccio vedere riguarda un'esperienza assolutamente particolare
02:59e tipica che è quella della progettazione dei cimiteri come elemento di spiritualità
03:07del paesaggio. Voi sapete che la cultura protestante, l'avevamo già parlato quando
03:14abbiamo parlato dell'esperienza americana, dei rural cimiteri, se vi ricordate, ha questo
03:22tema fondamentale del ritorno alla terra. Quindi la sepoltura è un ritorno alla natura
03:29e in questo si comprende un altro elemento fondamentale della cultura scandinava che
03:36è quello di vedere non il singolo individuo, non il singolo elemento di progettazione,
03:44ma questa grande progettazione che è tra la società e la natura stessa. Naturalmente
03:52l'esponente più importante di questa scuola scandinava è Erich Gurnan Asflund che nasce
04:03nel 1885 e muore nel 1940. Asflund è il più grande paesaggista dell'inizio del secolo
04:14e costruisce i suoi cimiteri famosissimi in tutta l'architettura del paesaggio e ve ne
04:23faccio vedere uno, forse il più famoso, in una versione invernale e in una versione estiva.
04:30L'idea di conciliare una funzione pubblica con una funzione ambientale è anche alla base di
04:41Karl Theodor Sörensen, 1893-1979, che costruisce paesaggi tutti impostati in modo assolutamente
04:58semplice, alcune sculture, elementi di arte topiaria ma assolutamente semplificati e che
05:08lui ripropone anche in cose molto poetiche come in questo giardino della musica, nel senso che
05:14gli elementi sono disposti in modo armonico, quasi musicale. Poi vedete paesaggi assolutamente
05:23graduati sul verde, su una vegetazione che è sì costretta, però in forme molto vicine a quelle
05:34della natura. Altro personaggio importante che noi andremo a esaminare è certamente Holger Blom,
05:45vive dal 1906 al 1996, quindi come vedete ci addentriamo proprio ai giorni nostri ed è autore
05:57del cosiddetto Piano del Verde di Stoccolma del 1947, che lui riassume in pochissimi criteri che
06:09sono in questa tavola molto suggestiva e che ripropongono elementi naturali di progettazione
06:18quasi inesistente, quasi semplice all'interno della città. Però vi ricordate abbiamo parlato per la
06:26lezione di Amsterdam degli standard urbanistici, cioè di questo rapporto fra la quantità di verde
06:32e gli abitanti, il Piano di Stoccolma diventerà una pietra miliare per tutta l'urbanistica e la
06:38paradigistica europea su questo tema. Ancora un personaggio, ve li do molto velocemente,
06:45questo personaggio è tutt'ora operante ed è Sven Ygvar Andersson, che ha una filosofia di
06:55progettazione che è riassumibile in questa frase brevissima, la natura viene prima, in cui la parola
07:05ha un duplice significato, viene prima di tutto, quindi prima di ogni elemento e in qualche modo è
07:13prima, cioè vi è un primato della natura. Le sue progettazioni, come vedete, sono progettazioni
07:21in campagna in cui l'elemento dominante sono vegetazioni anche legate a un uso specifico di
07:32cereali, in questo caso rispetto a quello che è il progetto, oppure legate a sistemazioni,
07:39questa di questo teatro è assolutamente suggestiva, sistemazioni sempre per uso pubblico e collettivo
07:47di quello che è il paesaggio, oppure addirittura a sistemazioni di piccoli villaggi che trovano
07:55nel rapporto abitazione natura la vera essenza del ritrovarsi come comunità che usa e vive
08:06questi stazi assolutamente importanti, ma assolutamente semplificati. Naturalmente si
08:15potrebbe parlare per ore della scuola scandinava, ma in questa carrellata preferisco farvi vedere
08:25che cosa succede in questo periodo, a cavallo tra 800 e oggi, anche in Inghilterra. In
08:35Inghilterra abbiamo un'esplosione che riguarda luce e colori, giardini dipinti, invenzione di una
08:45nuova natura. Vi ricordate abbiamo parlato del paesaggismo inglese dove la natura non era
08:52rispettata tra virgolette, ma ricreata, reinventata. Questa natura ricreata e reinventata diventa
09:01una natura colorata e la principale esponente di questo movimento è naturalmente Gertrude
09:11Jekyll, vi ricordate ne abbiamo parlato addirittura nella primissima lezione. È una donna interessante,
09:21meriterebbe una lezione tutta per lei, ma naturalmente diremo alcune cose velocissime.
09:27Allora intanto lei fa parte di un movimento importante che è il movimento dell'arts and
09:34crafts di Morris, quindi non è un personaggio che vive in un modo astratto, non dovete pensarla
09:43come una signora che si occupa di fiori, è una signora che sa benissimo che si sta passando a
09:50una società industrializzata, a una produzione standardizzata e che però tutto questo deve
09:57assumere una nuova dignità. Quindi diciamo che fa parte di questo movimento in cui la
10:06produzione ha una sua dignità di nuovo artigianato industrializzato. Poi vive a contatto con
10:15alcuni pittori molto interessanti, tra questi Turner che è conosciuto come il pittore delle
10:21luce e dei colori e lei impara tutte queste lezioni, vive tutte queste lezioni e costruisce
10:31giardini che hanno il senso del colore anche in spazi piccoli, il senso della profondità
10:39dello spazio è raggiunto col colore. Se voi ci pensate questi sono giardini che hanno
10:45tutt'oggi una grandissima fortuna in tutto il mondo, la sua specialità è il bordo,
10:52voi avete visto nella diapositiva di prima queste colorazioni, queste colorazioni non
11:00sono casuali, la Jekyll lavora moltissimo su quello che è il bordo, definisce per ogni
11:09singola specie piantata il tipo, la qualità, fa dei piani che coinvolgono tutte le stagioni
11:20e lo fa non solo per i fiori, ma anche per le parti a bosco, per il verde, anche il verde
11:28ha mille tonalità. Vedete per esempio una visione di un giardino nella versione autunnale
11:38in cui i rossi e i gialli si mescolano con un paesaggio che invece ha il verde come dominante.
11:47Il bordo è applicato in alcuni elementi particolari come quello della scala. Allora questa cosa
11:55che può sembrare quasi casuale e un po' selvaggia, guardate bene invece com'è studiata,
12:03è che questa paesaggista definisce punto per punto tutti questi elementi che abbiamo
12:10visto sembravano assolutamente casuali e impostati come se fossero buttati dei semi, ma che questi
12:20semi fossero in qualche modo lasciati liberi, invece sono ben definiti. Questo tipo di progettazione
12:28dei giardini avrà poi molte applicazioni, una famosissima è quella della vita Sackville West
12:37che costruisce questo giardino tutte sulle tonalità del bianco, avrà epigoni come Silvia
12:45Crowe che continuerà questa tradizione ammodernandola e accanto alla Jekyll che lavora con un altro
12:54progettista che si chiama Lachance che progetterà giardini in tutto il mondo perché dobbiamo
12:59sempre considerare che l'Inghilterra come impero espande le sue attività in tutto il
13:04mondo e soprattutto darà vita a un altro personaggio importante che è Goffrey Jellico
13:14che combinerà alcuni elementi legati al giardino da cottage, come si dice poi quello della
13:23Jekyll, a elementi di monumentalità, a un senso complessivo della natura. Vi faccio
13:30vedere questo Sutton Palace in cui vedete il rapporto tra una sistemazione esterna subito
13:39in vicinanza della villa e poi vedete elementi più legati a un inserimento nel paesaggio,
13:49grandi alberi nello sfondo e il bordo applicato invece in primo piano e poi questo viale con
13:58questi grandi anfore che ricordano in qualche modo i giardini classici di cui abbiamo ampiamente
14:06parlato nelle prime lezioni. Questa è in breve sintesi l'esperienza inglese, qui però
14:16va aggiunta una nuova espressione che è quella del giardino ambientale, del parco ambientale,
14:28di cui l'esempio principale è quello di Little Sparta in Scozia di Young Hamilton Finlay,
14:37è un giardino assolutamente particolare, voi ne vedete un primo punto in cui i lapidi che
14:47ricordano in questo caso Poussin e Lorraine, cioè i due grandi artisti che hanno trattato il
14:55paesaggio, accompagnano il visitatore in uno spazio che è apparentemente naturale ma che in realtà ha
15:05in ogni punto un intervento d'artista che è quello che fa Finlay. Vi voglio leggere un piccolo
15:17compendio di questa filosofia perché secondo me riassume la nuova concezione del paesaggismo.
15:25Coloro che si occupano attivamente di giardini si possono classificare in cinque categorie e
15:33precisamente i seminatori, i piantatori, i riparatori, i posatori, i conservatori. Se si
15:42considera il giardinaggio un'arte allora tali categorie si possono raccogliere sotto un unico
15:49titolo, la composizione, che cosa vuol dire? Che nel giardino ci sono varie fasi, nel paesaggio
15:55ci sono varie fasi di costruzione e di conservazione ma tutto fa parte di una grande
16:02progettazione, di un grande gioco del comporre che accompagna la nuova lezione dei nuovi paesaggisti.
16:10E fra i nuovi paesaggisti ci trasferiamo in un nuovo continente e parliamo di Lorenz Alprin.
16:18Lorenz Alprin è un uomo che vive fra Europa e Stati Uniti, esattamente fra San Francisco e
16:30Israele dove fa importanti interventi proprio a Gerusalemme, la sistemazione delle mura di
16:37Gerusalemme e San Francisco dove combina la riqualificazione della città, qui vedete il
16:45Ghirardelli Center, con gli elementi di rapporto con la Baia, con situazioni che partono da
16:54riqualificazioni commerciali e giungono a riqualificazioni ambientali complessive.
17:01In questo invece vedete un altro esempio di sistemazione di una piazza a Seattle e un'altra
17:10molto molto diversa ma sempre simile perché giocata fra la pietra, l'acqua e i materiali
17:18naturali che è la Levi's, se volete più semplicemente, piazza a San Francisco.
17:25È una piazza che vi sembra un parco grandissimo, in realtà è un piccolissimo parco urbano che ha
17:33un grande successo e che è come vedete frequentatissimo. Alprin studia i luoghi in un
17:42sistema vasto di connessioni, nel senso che apparentemente il paesaggio è un frammento di
17:53paesaggio ma in realtà gli elementi di connessione col territorio sono notevoli come potete vedere
18:00da questo studio di relazioni che Alprin fa per un progetto invece molto chiuso che è quello del
18:08monumento a Frank Delano Roosevelt a Washington. Come vedete si tratta di una serie di camere che
18:16però lui ha inquadrato in un sistema più grande che comprende tutto il Potomac, il Capitol e così
18:25via, cioè tutta la sistemazione di Washington. Questo monumento suggestivo ha gli elementi
18:35cardini della progettazione di Alprin che però se ci pensate bene sono elementi che derivano
18:42da tutta la tradizione americana, pensate a Olmsted, la pietra, la natura, tutte queste cose qui e che
18:50Alprin ripropone in questi suoi luoghi. Vi ho messo una donna perché le paesaggiste avrebbero
19:00anch'esse diritto a una lezione del tutto particolare. Non vi ho mai detto che l'architettura
19:12del paesaggio è una delle prime professioni che si apre per le donne sia negli Stati Uniti che
19:18in Europa, quindi se qualcuno è interessato a movimenti femministi, a emancipazione eccetera
19:26questo è un campo di studio molto divertente e molto interessante. Susan Child si incimenta con
19:33sistemazioni, siamo sempre negli Stati Uniti, con sistemazioni di grandi paesaggi di lungo fiume in
19:41cui anche qui il rapporto fra natura ed elementi inseriti nel paesaggio diventano sempre elementi
19:50forti e determinanti. Un altro personaggio interessante è Peter Walker. Peter Walker è
19:58invece totalmente astratto. L'influenza dell'architettura giapponese, dell'esperienza
20:06giapponese è molto forte negli Stati Uniti, soprattutto sulla West Coast e come vedete in
20:13questo caso e anche nel successivo Walker propone elementi assolutamente legati a questa astrazione
20:24del paesaggio che gli deriva anche da una frequentazione giapponese ma soprattutto da un
20:30assorbimento della cultura giapponese. Accanto a Peter Walker io però vorrei parlarvi di tutta
20:37l'esperienza del Sud America. Sud America ha un grande maestro, questo maestro si chiama Burle
20:43Max. Burle Max è un europeo che si trasferisce bambino, anzi il padre si trasferisce in Brasile
20:53e questo giovane, adesso scomparso da pochi anni, assorbe una lezione cromatica assolutamente
21:04importante. Burle Max è pittore, è scultore, è botanico, è progettista di paesaggi, di giardini
21:16e così via. Una delle prime opere fra le più famose è la Residenza di Odette Monteiro vicino a
21:22San Paolo del Brasile e questa pianta vi dimostra come il senso del colore per lui sia fondamentale
21:31anche nella progettazione stessa. Questa è una visione del parco, della casa e questi sono
21:41particolari in cui si nota l'uso di piante tropicali vicino ad elementi che invece sono
21:50recuperati da quelli che sono materiali importanti, reperti archeologici, in qualche modo ricorda
21:58Picchionis se volete. Qui siamo a Brasilia, uno dei campi in cui si cimenta Burle Max, naturalmente
22:06diverso il rapporto che Burle Max usa fra gli spazi pubblici e gli spazi privati, come vedete gli spazi
22:15pubblici sono assolutamente semplificati nella progettazione così come deve essere, ricordate
22:21la lezione sulla manutenzione e qui abbiamo un'altra pianta di un giardino che potrebbe essere
22:29un quadro e che poi si trasforma invece in natura. La lezione di Burle Max, questa forte lezione di
22:38colore così rigogliosa, così piena del sole del Sud America, si riflette in alcuni autori attuali
22:50come Emilio Ambass, come Barragan e molti altri, di cui vi faccio vedere alcuni esempi velocemente
23:00ma da cui potete trarre il senso di questa lezione, di questo cromatismo portato all'esasperazione,
23:07cioè non conta più quasi la natura ma il colore, il materiale, l'elemento diventa dominante. Questo
23:18è Ambass e come vedete queste superfici che ripropongono un mare bianco-azzurro contro uno
23:28specchio di mare vero è una sorta di giardino in cui la natura non esiste più, esistono solo i
23:37materiali che danno input e suggerimenti di natura. Qui siamo invece Barragan, come vedete acqua,
23:46colori, natura al suo stato essenziale, qui siamo in una casa fattoria oppure in una casa con questa
24:01splendida piscina che si introduce fin dentro l'edificio e che anche qui gioca tutto su elementi
24:08di colori, quindi un'architettura che diventa al tempo stesso natura, giardino e ambiente,
24:16paesaggio, un paesaggio tutto costruito in cui gli elementi della natura si ritrovano
24:21quasi casualmente e questa casualità la vedete in questo esempio molto divertente in cui una
24:32sorta di sistema a cassette ripropone soltanto colori, soltanto cromatismo, è finito il discorso
24:43della natura, del paesaggio, dei luoghi in qualche modo in cui si sta, questo è un giardino da
24:51vedere, è una sorta di grande quadro che viene esposto al pubblico. C'è però nell'esperienza
25:02sudamericana, in questo caso messicano, un gruppo interessante che è questo gruppo di disegno urbano
25:09che propone sistemazioni a grande scala. Anche qui, come vedete, il senso del colore è assolutamente
25:18dominante, è un senso del colore che si apprezza sia nel camminare dentro, però soltanto per parti,
25:29sia nella visione complessiva che è una visione assolutamente astratta, è come contemplare un
25:38quadro astratto. Anche in quest'altra realizzazione, sempre in Messico, voi vedete che in fondo il
25:49pavimento è una sorta di posa di pietre abbastanza molto curata, ma abbastanza sofisticata, del tutto
26:01inventata rispetto a quello che è una situazione naturale e poi c'è questo svettamento del giallo
26:09che ripropone un po' tutta la lezione della ricchezza del colore tipica del Sud America.
26:17Ci sono poi progettisti importanti europei, in questo caso Danny Caravan è un italiano che
26:29lavora moltissimo in Francia e di cui vi farò vedere un piccolo esempio in Italia di arte
26:38ambientale. Lui è prevalentemente un artista che si cimenta con dei paesaggi, in questo caso alla
26:48fattoria di Celle vicino Pistoia, in Toscana lui ripropone un percorso artistico inserito in un
26:59ambiente che è un parco romantico. Altri lavori famosi di Danny Caravan si possono vedere per
27:07esempio a Cergy Pontoise, vicino a Parigi, dove c'è una monumentale prospettiva rispetto a una
27:15serie di edifici di Riccardo Field e in tantissimi posti. Danny Caravan lavora molto con gli
27:23architetti e le sue opere sono opere molto forti da un punto di vista del inserimento nel paesaggio
27:32di cui però lui conosce questi rapporti e li sa usare molto bene. Un altro personaggio che ha
27:40analogie in questo rapporto tra il paesaggio, la natura e le architetture è certamente Tadao Ando.
27:49Tadao Ando è un architetto che però usa la sua poetica nelle sue progettazioni. Questo è un museo
27:59per bambini in Giappone e come vedete l'edificio diventa un pretesto nell'inserimento del paesaggio,
28:09siamo nel pieno di quella che definiamo arte ambientale e quest'altro invece è denominato un
28:18edificio religioso chiamato la Chiesa delle Acque ed è assolutamente così impaltabile questo rapporto
28:32fra la gente, il paesaggio, il susseguirsi dei piani che come vedete sono sempre degradanti
28:39rispetto all'infinito che pone questa prospettiva e quindi si ha una lezione abbastanza integrata
28:50fra quelli che sono i principi di progettazione del giardino definito, del giardino recinto e
28:56quelli che sono i principi della progettazione del rapporto fra architettura e paesaggio rivolto
29:03all'infinito. Come vedete anche nelle esperienze più recenti, nelle tendenze attuali c'è sempre
29:11la memoria di tutto quello che noi abbiamo trattato nelle nostre lezioni storiche. Non è
29:18mai dimenticato il fatto che c'è stato un giardino classico alla francese, all'italiana e così via
29:25perché tutto poi alla fine ritorna nei grandi principi di progettazione. Questa è una cosa su
29:31cui vi invito a rimeditare quando rivedrete queste lezioni. Nessuna cosa è frutto di una creatività
29:41assolutamente gestuale, ogni creazione è frutto di un sapere, di una sapienza che tiene conto
29:49della storia e tiene conto della natura e dei luoghi. Un altro personaggio, stiamo ormai in
29:58un discorso che ci inserisce in questo paesaggismo giapponese, è Asikama. Asikama è un personaggio
30:10che sa leggere e sa interpretare le esigenze di quelle che sono le attrazioni e le attrattive
30:23e le aspettative di un pubblico sofisticato come può essere un pubblico europeo, nordamericano o
30:35giapponese che conosce la lezione dell'astrattismo, che conosce tutto il movimento postmoderno e
30:43quindi in qualche modo sa giocare con elementi fuori scala, con l'idea del vaso sospeso in questo
30:53caso, è quasi un elemento contro natura che però viene proposto in modo molto felice da quest'autore
31:03che in qualche modo sovverte addirittura la forza di gravità perché non ha più un piano unico ma
31:11trova molti piani dove piantare le sue opere e i suoi alberi e i suoi fiori e propone ambienti un
31:22pochino provocatori ma nello stesso tempo che hanno fatto una grande scuola nella progettazione
31:29soprattutto del rapporto fra il verde e i grandi interni, questo è tutto un altro filone che
31:36meriterebbe anche qui un approfondimento particolare. Masuno, siamo sempre in Giappone,
31:44è invece un autore che si rifà decisamente alla tradizione, questo potrebbe sembrare uno dei tanti
31:56giardini di Chioto, voi sapete che tutta la vicenda di Chioto è una vicenda che è parallela
32:04al nostro rinascimento, non ne abbiamo parlato perché ci siamo limitati a vedere e ad approfondire
32:14il nostro rinascimento, sarebbe stato assolutamente complesso e fuorviante metterci a parlare del
32:24Giardino Zen, però noi sappiamo che tutta questa esperienza di progettazione di giardini che
32:31avviene fra 400, 500 e 600 in Giappone e di cui a Chioto abbiamo grandi testimonianze, è un'esperienza
32:42che vede questi giardini di meditazione, di contemplazione, questa natura che in qualche
32:49modo non esiste più, che è totalmente ricreata, che è fatta di sassi, di solchi, di simboli, di piccole
32:58piante, di isole che si pongono in un mare appunto di sabbia o di ghiaia pettinata e che
33:10uno ripropone in queste sue composizioni che sono composizioni legate a funzioni assolutamente non
33:22religiose o non auliche, quindi non palazzi per il principe o monasteri come era tutta l'esperienza
33:31di Chioto, ma in questo caso questo è un giardino legato ad un campo da golf che ha a un certo punto
33:40un momento di meditazione in questo ambito. Questo invece è sempre lo stesso autore in un giardino di
33:50un albergo, quindi è un artista che in qualche modo è collegato a funzioni assolutamente commerciali,
33:58ma che le ripropone in questa sua spiritualità antica che, questo è sempre lo stesso albergo,
34:07che ha in qualche modo il dono di sapersi rapportare a quelle che sono le tradizioni
34:17del suo paese, tradizioni che come sapete poi sono state un po' esportate in tutto il mondo,
34:23ma che permangono molto forti in tutte le esperienze giapponesi anche attuali. Io vorrei
34:34concludere questo ciclo di lezioni con alcune riflessioni e per questo dopo che noi abbiamo
34:46visto giardini di tutti i tipi, giardini non giardini, abbiamo visto elementi ricchi di colore,
34:57elementi che si applicano alla natura, rapporti che addirittura interagiscono fra la vita e la
35:05morte, fra la collettività e il singolo, fra i pensieri e le riflessioni che si possono fare
35:13intorno alla natura, vorrei che insieme leggessimo questo pensiero di Lori Hollin e facessimo le
35:25ultime considerazioni sul nostro lavoro di questo corso. Il paesaggio è uno dei prodotti
35:33meno decifrabili e più complessi della nostra società. La sua progettazione può e deve essere
35:42una delle arti più eccelse. In breve sintesi questo pensiero riporta alla nostra lezione
35:54iniziale. Noi abbiamo detto che il paesaggio è il territorio, qual è percepito dalle comunità che lo
36:03vivono e che un paesaggio può essere trasformato o conservato. Dopo tutte queste lezioni in cui
36:13abbiamo visto come il paesaggio si è trasformato nei secoli per opera dell'uomo, in cui sappiamo
36:22soprattutto in Europa di vivere in un paesaggio in cui di naturale ormai c'è pochissimo. Se voi
36:29pensate al paesaggio toscano sono pochissimi gli elementi che non sono stati trasformati. Qualche
36:37foresta sull'Appennino, per il resto neppure le foreste di Vallombrosa, intorno alla bassia di
36:45Vallombrosa sono foreste naturali. Allora vedete come intervenire sul paesaggio, proporre nuove
36:55forme di questo paesaggio sia, come dice questo piccolo riassunto poetico del nostro corso, una
37:06delle arti più eccelse. E del resto questo è un elemento che noi abbiamo trovato. Abbiamo trovato
37:12quando abbiamo parlato di Rubio il giardino come opera d'arte, l'abbiamo trovato quando abbiamo
37:18parlato del giardino nella Grecia e nella latinità e lo abbiamo visto in quest'ultima lezione in cui
37:28ogni giardino in qualche modo appartiene a una sfera del tutto eccezionale. Oggi non c'è più uno
37:36stile di giardino condiviso. Oggi siamo in un rapporto di espressione che a seconda dei luoghi,
37:44dei climi e delle esperienze, delle singole personalità che si esprimono attraverso il
37:49giardino impone dei cambiamenti. Questi cambiamenti sono tanti, possono essere basati sul colore,
37:59basati sulla natura, ma comunque hanno al loro interno una spiritualità che li guida perché
38:06nulla di quello che è legato alla natura può non essere considerato spirituale. Allora io vi
38:14invito un po' a meditare su queste brevi frasi e vi invito soprattutto a pensare che in questo
38:26nostro rapporto, in questo tentativo di parlare di giardini, di parlare di paesaggi, di parlare
38:34di trasformazioni, di parlare di natura, abbiamo usato sempre e comunque un unico filone. Quello di
38:43vedere le trasformazioni come un elemento di continuità e come un elemento di interesse
38:52rispetto alla vita degli uomini per i luoghi in cui vivono. Io mi auguro che tutto questo sia
39:01stato interessante per voi. Spero che tutti i supporti che vi fornisco sul sito internet,
39:13che vi raccomando come ogni volta di consultare, ma ora a maggior ragione, in cui potete trovare
39:21tutti anche gli aiuti didattici e di preparazione per l'esame, vi siano utili, ma soprattutto mi
39:31auguro e vi auguro di avervi trasmesso la curiosità per quello che è il paesaggio e i
39:38campiamenti che nel paesaggio sono avvenuti nei secoli e avvengono in continuazione. Arrivederci.

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