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Architettura del paesaggio - Lez 02 - Nascita e storia del giardino dall'antichità all'anno 1000
Trascrizione
00:00Benvenuti al nostro corso di architettura del paesaggio. L'argomento di questa lezione
00:24è la nascita e la storia del giardino dall'antichità all'anno 1000. Perché parliamo di giardino
00:31e perché parliamo di storia? Perché all'interno della grande categoria del paesaggio le maggiori
00:37modificazioni sono quelle che noi abbiamo all'interno di uno spazio definito, che è
00:44quello del giardino e che segna in qualche modo la vita e la cultura dei popoli. Quindi
00:52noi vorremmo con questa lezione affrontare l'evoluzione di questa situazione particolare
01:02cominciando con decenni storici sulla nascita e la storia del giardino, cui farà seguito
01:10il tema delle prime testimonianze del giardino stesso, la civiltà greco-romana, il medioevo
01:22e gli arabi nel Mediterraneo e infine la rinascita e l'anno 1000. Naturalmente è un grande
01:31vasto periodo che noi trattiamo e potremmo farlo solo per sommi capi e tuttavia è importante
01:39che noi richiamiamo alcuni concetti che abbiamo fissato fin dall'inizio del nostro corso
01:45e che riguardano il paesaggio per capire meglio l'inserimento del rapporto fra paesaggio
01:52e giardino. Come ricorderete il paesaggio designa una parte di territorio, come è percepito
02:00dalle popolazioni, le cui caratteristiche sono il risultato delle azioni e delle interazioni
02:07dei fattori naturali ed umani. Quindi noi parliamo di luoghi, parliamo di uomini e soprattutto
02:14parliamo di trasformazioni che gli uomini hanno fatto in determinati luoghi con il loro lavoro
02:23e con la loro vita. Altro elemento importante da ricordare è che per noi il paesaggio è
02:32un concetto fondamentale che si deve applicare a tutte le parti del territorio, naturali,
02:40rurali, urbane e perurbane. Quindi vi ripeto, il concetto di paesaggio si deve applicare
02:47a tutte le parti del territorio, naturali, urbane e perurbane. In queste parti noi abbiamo
02:55la categoria giardino che è una categoria del tutto particolare per le sue caratteristiche
03:03e per la sua evoluzione rispetto al contesto dei luoghi. Le prime testimonianze del giardino
03:13sono ovviamente lontane e di carattere letterario, giardini come il paesaggio, abbiamo detto
03:23sempre, si trasformano in continuazione e quindi noi ricostruiamo una storia dei luoghi,
03:30dei giardini e dei paesaggi attraverso testimonianze storiche. La prima testimonianza è una testimonianza
03:39fondamentale perché la troviamo nel libro della Genesi, infatti nel testo si dice, l'Eterno
03:50Dio piantò un giardino in Eden, in Oriente e qui vipose l'uomo che aveva formato e l'Eterno
03:57Dio fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto
04:04era buono da mangiare e ancora, e l'albero della vita era in mezzo al giardino e l'albero
04:11della conoscenza del bene e del male, Genesi 2, 8-9. Che cosa significa tutto questo? Significa
04:19e come vediamo anche in molte rappresentazioni, soprattutto da codici miniati che sono ovviamente
04:28molto più tardi perché si parla già di medioevo quando ci riferiamo a queste immagini
04:34iconografiche, però noi abbiamo l'impressione di un giardino come un luogo in cui tutto
04:42è spirituale, ma nel senso che c'è un'assenza di bisogni materiali, tutto è spontaneo,
04:50tutto cresce in modo bello e buono, ma con un'advertenza, esiste nel centro del giardino
05:00l'albero della conoscenza, che è l'albero del bene e del male e attraverso questo albero
05:06c'è la possibilità di essere saggi, di conoscere e anche di sbagliare e da qui tutto
05:15il problema del peccato originale, della tentazione, della mela e così via che tutti conoscete
05:21benissimo. In questo senso noi troviamo che quest'idea spirituale del giardino e quest'idea
05:29della delizia del giardino sarà uno degli elementi costanti che riemergeranno via via
05:39che noi parleremo di giardini fino ai giorni nostri. Naturalmente la cacciata dall'Eden
05:49impose agli uomini di trasformare con la fatica i luoghi e allora non stupisce che essendo
05:59il primo giardino piantato in Oriente ed in Oriente essendo un paese aspro, inospitale,
06:08un paese desertico, i primi giardini di cui abbiamo testimonianza certa, nascano nel deserto
06:16e naturalmente le testimonianze storiche che noi possiamo avere sono quelle egiziane. Questo
06:24è un piccolissimo plastico che potete vedere se andate al Metropolitan Museum di New York
06:32o anche in riproduzione in molti altri musei, che si chiama la casa delle bambole, che è
06:39stata trovata nella tomba di un grande dignitario di una delle prime dinastie, che mostra come
06:47il rapporto tra la casa e il giardino, tra la casa e gli alberi, sia un rapporto molto
06:54importante, tant'è vero che nella rappresentazione la casa quasi non si vede, è ridotta a un
06:59portico. In questo senso il giardino egiziano segna un punto fondamentale ed è come potete
07:07vedere dalle immagini, il giardino egiziano è riassumibile nel concetto di acqua e recinto,
07:15quindi acqua e recinto sono i termini fondamentali che ci fanno capire come sia possibile avere
07:24nel deserto un giardino che è basato sempre e comunque su un terreno, che è un terreno
07:32che è basato sempre e comunque su una vasca d'acqua o comunque su sistemi di irrigazione
07:41che poi vedremo abbastanza singolari e in questa vasca d'acqua ci sono gli animali,
07:48che sono gli animali del luogo, non c'è niente di esotico nel giardino egiziano, è un giardino
07:55che ripropone la natura sulle rive del Nilo e la ripropone in parti recintate di abitazioni,
08:05di templi, di spazi pubblici in cui vengono coltivati alberi e vengono tenuti gli animali.
08:15La stessa immagine che vedete in questo momento è un'immagine di caccia sul Nilo e di caccia
08:22di pesca sul Nilo in cui i fiori di loto sono abbastanza chiaramente individuabili,
08:31così come il sistema della fauna, uccelli e pesci e così come le attività che avvengono
08:41sul Nilo e non sono dissimili da quelle che abbiamo visto prima in un giardino familiare.
08:49Questa diapositiva riguarda sempre il tema dell'acqua e fa vedere come il sistema di
08:57irrigazione fosse messo a punto e fosse fondamentale nella coltivazione di questi giardini. Abbiamo
09:05detto acqua e recinto, acqua naturalmente portata artificialmente, in questo caso sono
09:13pseudonorie che fanno da possibilità di irrigazione, si chiamano chatuff e vengono manovrati dai
09:23serbi con un sistema a bilancino per cui si prende l'acqua da una parte e la si riversa
09:31a una certa distanza e abbiamo detto che insieme all'acqua, l'altro tema è il recinto. Il
09:38recinto può essere altro che pensato come sistema di separazione tra le sabbie e la
09:46parte coltivata, ma anche come riparo rispetto alle bestie feroci che ovviamente c'erano e
09:54che avrebbero distrutto questi giardini e che quindi siamo in un concetto in cui la
10:01terra è condotta, modificata e protetta. Naturalmente le civiltà orientali hanno un
10:13grande riferimento nei giardini persiani, che si chiamano addirittura pardes o paradisos,
10:23ovvero paradisi e secondo le descrizioni sono pieni di ogni cosa bella e buona che la terra
10:31può offrire. Quindi c'è una sorta di evoluzione dal giardino egiziano al paradiso persiano
10:39perché non solo si ripropone una parte di natura, ma questa natura deve essere bella,
10:47buona e piena di ogni cosa che la terra può offrire. Le immagini che abbiamo sono in genere
10:55bassorilievi che ci mostrano una complessità di alberi e di elementi molto belli, anche
11:06quegli animali, flora e fauna sono insieme e si può vedere come la ricchezza di componenti
11:14proponga una situazione in cui le tre componenti dei pardesos, gli alberi, l'acqua, la regolarità
11:26dell'impianto diventano l'elemento conduttore di quello che sarà poi il grande filone del
11:34paradiso persiano. Come si vede questa regolarità spesso è frutto
11:46di una quadripartizione del giardino perché è poi tutto un elemento simbolico, la quadripartizione
11:53del mondo, il fatto che il 4 è un numero magico che noi troveremo poi per tutto il
11:59medioevo, per tutto il rinascimento e così via e i giardini sono questi luoghi di delizie
12:06che si vogliono vedere, però non sono soltanto luoghi belli, sono anche luoghi di acclimatazione
12:15delle piante, i persiani come del resto di tutti i popoli mesopotamici sono popoli conquistatori
12:22che trovano dalle terre di conquista i frutti, gli alberi, le erbe che trovano, come del
12:30resto poi vedremo, verrà fatto successivamente quando il mondo diventerà grande con la conquista
12:37dell'America, delle Indie e così via. I giardini pensili di Babilonia di cui conosciamo
12:42pochissimo da un punto di vista strutturale e della loro forma, tant'è vero che esistono
12:48due versioni, quella che vedete in questo momento e questa successiva, che ci danno
12:56un'idea di elementi costruiti, terrazzati con un impianto di irrigazione molto complesso
13:04in cui venivano piantate alberi ed erbe che servivano a far conoscere e quindi a farsi
13:12in qualche modo belli delle terre di conquista, ma anche a studiare le erbe, perché questa
13:19è l'altra grande componente che noi troveremo nella storia del giardino, da una parte l'estetica,
13:25da una parte la spiritualità, dall'altra lo studio e l'uso delle erbe. La civiltà greco-romana
13:33è una civiltà, forse anche improprio parlare così sequenzialmente di queste due civiltà,
13:43perché la civiltà greca ha ovviamente caratteristiche che poi in parte soltanto verranno riassorbite
13:50dalla civiltà romana, ma tuttavia è un grosso capitolo che ripropone degli elementi abbastanza
13:58significativi che riguardano il fatto che cominciamo ad avere degli usi più domestici
14:08rispetto alle singole specie arboree o arbustive. In questo caso, in quest'anfora vediamo una
14:16raccolta delle olive che ci è abbastanza consueta come esempio di paesaggio mediterraneo.
14:24Nella Grecia abbiamo tre elementi di giardino e quindi di complessità del verde nel paesaggio,
14:33la reggia, il bosco sacro e il giardino utilitario. La reggia naturalmente è il giardino importante,
14:43un giardino che ci viene descritto da Omero soprattutto nell'Odissea, abbiamo la descrizione
14:51della reggia di Alcinò dove gli alberi danno frutti in tutte le stagioni, dove i ruscelli
14:59e le acque hanno questa dolcezza di rumore che è quasi musicale ed è un giardino importante
15:08che ha anche una valenza estetica, ma è soprattutto un giardino che dà buoni frutti, una sorta
15:16di Eden in cui i frutti e i fiori convivono in tutte le stagioni dell'anno.
15:24Del bosco sacro anche qui si ha una bella descrizione in Omero ed è il bosco che precede
15:34l'antro di Calizio, la casa di Calizio ed è un bosco invece che non ha funzione utilitaria,
15:42che ha la funzione di filtro fra l'uomo e la divinità e che poi sarà anche usato per
15:51ricordare gli eroi, oppure verranno cantati i platani per ricordare gli eroi, oppure sarà
15:59anche un elemento che stilizzato andrà a formare il tempio, le colonne del tempio sono
16:07idealmente dei tronchi d'albero che sorreggono il saccello degli dei.
16:14Il giardino utilitario è un giardino di casa, un giardino domestico dove si pianta un po'
16:20di vite, dove si piantano i fiori che in Grecia però non avevano una funzione di abbellimento
16:27della casa, ma servivano per fare ghirlande e per portarli al tempio, per addobbare il
16:34tempio e quindi ancora una volta un rapporto legato alla spiritualità.
16:42Questa è una bella immagine che fa vedere come un rito come quello di Bacco si leghi
16:50alla natura e quindi al tempo stesso una vendemmia sia una cosa utile per fare il vino, ma anche
16:58una ritualità che lega il mondo della natura a quello del culto degli dei.
17:07In Grecia è fondamentale rispetto alle piante e al mondo vegetale, lo studio delle medesime.
17:16Teofrasto è il primo che ci regala un'opera in nove libri che descrive le medesime.
17:24Discoride è l'autore forse più conosciuto nel Medioevo perché verrà copiato e ricopiato
17:34e le sue oltre 200 specie di piante descritte in modo scientifico con tutte le attribuzioni
17:42mediche, perché tutto il campo della medicina ovviamente nella Grecia è un campo di medicina
17:48molto sviluppato, basta pensare a Esculapio e a tutti i templi che servivano per soccorrere
17:57l'anima e il corpo, Discoride fa un'opera monumentale che verrà copiata e ricopiata
18:06nei conventi medievali e che resterà alla base della medicina nei secoli successivi.
18:14Quando si parla della Roma Repubblicana si deve ricordare un elemento essenziale, siamo
18:23di fronte a una società agricola inurbata, quindi la Roma Repubblicana è una società
18:33agricola inurbata, che cosa vuol dire? Vuol dire che non si ha ancora un'idea di città
18:44compatta e costruita, ma che in fondo la casa resta legata a un rapporto con la campagna
18:53e con la coltivazione e soprattutto quindi con piante, con fiori. All'interno della
19:01casa esistono parti sacre dove si adorano i lari e i penati che sono le divinità della
19:09famiglia e queste compaiono nei spazi interni della casa e nei spazi esterni della casa.
19:19Le stesse divinità che hanno grande importanza, per esempio la venere Giulia è una venere
19:28che ha anche l'aspetto di Dea che protegge l'amore, le grandi virtù, ma anche la campagna,
19:36i suoi frutti e i suoi fiori nelle due eccezioni di pomona e di flora. Questo è un atrio
19:47conosciutissimo di Pompei in cui si è tentata una ricostruzione forse un po' fantasiosa
19:56di quello che poteva essere un giardino all'epoca, anche se attualmente studi notevoli ci hanno
20:04permesso di ricostruire tutte le specie presenti. La villa è un elemento fondamentale dell'urbanizzazione
20:15romana e nella villa possiamo distinguere tre particolari elementi fondamentali, l'ars
20:25stupiaria, l'acqua e il paesaggio. Ars stupiaria è una parola interessante,
20:33molto interessante nella storia del giardino. Noi pensiamo oggi comunemente all'ars stupiaria
20:41come all'arte di potare e modellare gli elementi vegetali, in realtà è l'arte di modellare
20:50i luoghi, il topos e quindi indica che a Roma il rapporto tra il giardino, la villa e il
20:58luogo era un rapporto costruito. L'acqua ne riparleremo perché a Roma l'acqua è un elemento
21:10dominante di tutta la civiltà, di tutta la cultura romana e entrambi gli elementi, l'ars
21:18stupiaria, l'arte di modellare i luoghi e l'acqua hanno un'interazione molto forte con il paesaggio.
21:26Questa fotografia che è la villa del laurento di Plinio, descritta e tradotta da moltissimi
21:38studenti in versioni non sempre facili da ritrovare, ma mostra in questa ricostruzione come ci sia
21:46una parte di giardino molto formale e ordinato, una parte di vegetazione, i pini che inquadrano
21:56tutto l'insieme e poi questo rapporto con il mare che è il rapporto di grande scenografia
22:01e di panoramicità che queste ville spesso avevano. La villa in Toscana di Plinio che
22:09poi sarà modello per la villa di Poggia Cagliano di Lorenzo il Magnifico, anche questa ha un
22:19rapporto molto definito e descritto con quello che invece sono i colli, i monti, la campagna
22:24e gli elementi di un paesaggio certamente non marino. L'acqua diventa acquedotto, terme
22:32e fontane pubbliche. L'acqua è Roma, l'identificazione dell'acqua con la civiltà romana è immediata,
22:44basta pensare ai grandi acquedotti, a tutto il sistema delle terme e al fatto che veniva
22:51offerta all'interno della struttura urbana in innumerevoli punti che erano quelli delle
22:59fontane. Questo è un euripo, sempre in una casa di Pompei, cioè un elemento in cui scorreva
23:08l'acqua, un canale per l'acqua che serviva alla casa e al giardino, perché ovviamente
23:17nella casa e nel giardino l'acqua è l'elemento che aiuta a comprendere meglio una vita fatta
23:25di benessere, di una civiltà molto avanzata rispetto a quella che è la cura di sé e del
23:35proprio corpo. Naturalmente tutti questi elementi si ritrovano alla grande nella villa di Adriano,
23:42che è un po' l'elemento culminante, una sorta di apologia della villa in cui c'è addirittura
23:50il grande canale, il canopo in cui l'acqua ritorna in mille forme, perché questa è una
23:59villa città, è una sorta di mondo ricompreso all'interno di un perimetro della villa.
24:06In questa villa è molto significativo il fatto che oltre a rivedere gli elementi che
24:14noi possiamo ripercorrere nella città, purtroppo di questa villa non abbiamo nessuna descrizione
24:24storica che ci permetta di ricostruirne effettivamente la vita al tempo di Adriano. Abbiamo questo
24:33meraviglioso libro della Jursenar, ma è una ricostruzione letteraria bellissima che consiglio
24:41a tutti di leggere, soprattutto prima di fare una visita alla villa di Adriano a Tivoli,
24:48ma che comunque ci propone un'interpretazione. Qui c'è l'elemento fantastico rispetto alla
24:56storia del giardino. La storia del giardino è spesso frutto di immaginazione, ne potrebbe
25:01essere diversamente, perché il giardino muta con le stagioni, con la luce, con gli anni,
25:08con i secoli poi non se ne parla. Roma fondamentale oltre il concetto della villa è tutto il
25:17sistema della città pubblica, vie alberate, portici, terme, ginnasi, piscine e giardini.
25:27Le vie consolari erano tutte vie alberate, a sottolineare la grande importanza di queste
25:34città e l'accesso a Roma, alla città capo del mondo. I portici sono strutture interessantissime,
25:43il portico di Ottavia, il portico di Livia e così via, in cui si univa l'edificio porticato
25:50a una serie di giardini, vie alberate, fontane in cui si passava il tempo libero. Spesso
25:57tutto questo era collegato al sistema delle terme, al sistema dei ginnasi, delle piscine,
26:04dei canali e dei giardini, quindi si può dire che la città pubblica moderna nasca con
26:12la Roma dell'impero del primo secolo d.C. Tutto questo svanisce improvvisamente nel Medioevo
26:25e il Medioevo è una sorta di grande periodo che si chiama il Medioevo, il Medioevo è un
26:33periodo che sembra sovrapporsi in modo quasi violento alla grande civiltà che aveva caratterizzato
26:42Roma. Spesso si pensa al Medioevo come un periodo chiuso in uno spazio di castelli,
26:52di conventi e di piccoli borghi fortificati, senza vedere che all'interno di questi spazi
27:00una vita sia sociale, sia di relazioni, sia di cura e quindi di rapporto con le erbe,
27:10con i giardini, con le cose, esisteva molto profondamente. Esisteva una parte legata alla
27:18mistica, quindi si sviluppa tutto un principio legato alla mistica, la mistica della Roma
27:30e la spiritualità delle piante, le rose allora conosciute ancora come in epoca romana erano
27:38solo le rose bianche, le rose rosse rappresentano la passione naturalmente di Cristo, le rosse
27:46rappresentano la purezza naturalmente della Madonna, le bianche e le rappresentazioni che
27:54riguardano la sacralità hanno questa indicazione sempre molto evidente. Naturalmente le abbazie
28:02sono i grandi luoghi dove si continua a studiare, si continua a curare gli ammalati e i pellegrini,
28:12dove si dà ristoro all'anima e allo spirito. Questa è una ricostruzione fatta su basi
28:19abbastanza certe dell'abbazia di San Gallo che mostra alcuni elementi interessanti di
28:28questa situazione. Intanto c'è un grande chiostro che ripropone il giardino che abbiamo
28:37visto di tipo persiano, quadripartito con un elemento centrale. Poi abbiamo un piccolissimo
28:45giardino di erbe mediche che sta vicino all'infermeria e che quindi serve assolutamente per la cura.
28:53Poi abbiamo un cimitero insolito perché ad ogni tomba, che sono nove, corrisponde un
29:05albero da frutto, quindi una sorta di legame tra la vita e la prosperità legata alla natura.
29:14Poi c'è un orto con tutta la descrizione delle erbe mediche che in qualche modo dà
29:22idea di quali fossero le erbe conosciute in questo periodo. Questo è un particolare dell'orto
29:31e questo è il particolare di questo insolito cimitero che lega spiritualità di una vita
29:39terrena a una spiritualità di una vita futura. Nello stesso periodo abbiamo gli arabi nel
29:51Mediterraneo. Vanno collegate alcune date, 467 caduta dell'impero romano d'Occidente,
29:59632 morte di Maometto. La conquista araba del Mediterraneo comincia poco dopo, un secolo
30:14dopo, 712 si ha la conquista di Cordova e Sevilla, quindi Spagna. L'altro anno da ricordare
30:22è il 1000 per le innovazioni tecniche, la crisi demografica e i cambiamenti che indorrà.
30:30Queste tre date sono fondamentali per capire cosa avviene nel Mediterraneo dalla caduta
30:38dell'impero romano d'Occidente fino all'anno 1000. Naturalmente l'altra data che ritroveremo
30:46per una serie di combinazioni che avvengono tutte nel 1492, che segna la scoperta dell'America,
30:59l'invenzione della stampa, la caduta di Granada, quindi la fine della dominazione araba in
31:06Europa, la morte di Lorenzo il Magnifico. Quindi una serie di sovvertimenti e di cambiamenti
31:13che daranno inizio, come tutti sappiamo, all'età moderna. Gli arabi in Sicilia hanno
31:23una dominazione che parte dall'878 con la conquista di Siracusa e finisce, non molto
31:32dopo, nel 1061 con la liberazione di tutta la Sicilia da parte di Ruggero I d'Altavilla.
31:40Tuttavia la cultura araba avrà una permanenza in Sicilia ben oltre il 1061 perché in qualche
31:50modo Ruggero I e soprattutto Ruggero II assorbiranno questa cultura che si ripropone in mosaici
31:58bellissimi in cui, come vedete, c'è un'insolita presenza dell'uomo che non potremmo avere
32:11in una raffigurazione di tipo islamico e in alcuni eccezionali monumenti come la Zizia,
32:19la Cuba che ci fanno vedere come la presenza di questa civiltà sia una presenza molto
32:31forza e molto definita, né più né meno come in Spagna. Il giardino arabo è un giardino
32:39di derivazione perziana, ma è il simbolo stesso della metafora del paradiso, del mondo
32:49delle delizie. Le bellezze del giardino arabo, che ha naturalmente molti elementi di contaminazione
32:59con il giardino romano con cui è venuto a contatto nella conquista del Mediterraneo,
33:07sono bellezze materiali, non c'è più la spiritualità legata alla mistica. La stessa
33:17descrizione del Corano del paradiso indica un paradiso in cui l'uomo saggio, l'uomo
33:25che ha vissuto saggiamente avrà una ricompensa quasi sensuale nel giardino del paradiso che
33:33lo aspetta dopo la morte. Quindi il giardino è un giardino di profumi, di colori, di acqua
33:41che scorre, di alberi che rappresentano la vita e le componenti sono acqua, colori, profumi
33:51e ombre. Un giardino dunque fatto per i piaceri e anzi, il problema è che questi piaceri
34:03restino entro certi limiti perché sennò una sorta di invidia della divinità potrebbe
34:09far cadere in disgrazia colui che ha costruito il giardino. Porto soltanto un esempio perché
34:17è quello più conosciuto, quello che sintetizza di più tutta l'esperienza araba nel Mediterraneo
34:24che è quello di Cordoba, che è diviso fra la cittadella e il generalife, cioè il giardino
34:34d'estate, che rappresenta soprattutto nel generalife questa serie di spazi ricchi di
34:44ombre, profumi e fiori che si articolano prevalentemente in tre cortili, assolutamente diversi fra loro.
34:52Il cortile con la vasca rettangolare allungata agli zampilli laterali che è quello che ha
35:01più forte la derivazione romana dell'Euripo, il cortile quadripartito e il cortile con solo
35:10l'elemento centrale che è appunto il cortile dei leoni che molti conoscono. Siamo arrivati
35:18alla rinascita e all'anno 1000, punto fondamentale di svolta di questo nostro Mediterraneo e
35:28dell'Europa intera. L'anno 1000 è la discriminante temporale per la comprensione dell'Europa
35:37moderna. Cosa succede in quest'anno 1000? Intanto si ha l'evoluzione del sistema feudale,
35:45quindi un cambiamento politico del sistema. Si hanno innovazioni in agricoltura, l'aratro
35:55avversoio per esempio permette di coltivare una quantità di terra assolutamente impossibile
36:03da pensare prima. Tutto questo porta a un incremento demografico, più roba da mangiare,
36:10più figli. La circolazione della cultura in un sistema che diventa meno difficile da
36:18permeare è più forte. Le città acquistano significato e rifioriscono, vi sono le autonomie
36:26comunali, le repubbliche marinare, quindi si va per terra e per mare e le abbazie si
36:43definiscono come presidi territoriali di grande importanza. Le abbazie sono sistemi complessi
36:51sia all'interno del nucleo principale, questa è l'abbazia di Canterbury con il sistema
36:59delle acque di irrigazione interno al recinto, ma soprattutto le abbazie presidono i territori.
37:07Sono veri e propri insediamenti agricoli con forte carattere commerciale che hanno estensioni
37:14grandissime e che dominano il territorio. Le abbazie e i castelli, nei castelli la vita
37:23non è più una vita cupa soltanto fatta di combattimenti, ma fatta anche di canzoni,
37:32di romanzi, di possibilità di vita e di tempo libero. Si può giocare, si può conversare
37:40e diventa quasi un elemento di vita a più piani. In questo bellissimo dipinto si può
37:50vedere come ci sia una vita della casa in primo piano, una vita del giardino nel piano
37:59successivo e in fondo uno sfondo di commerci che vedono questa libertà di vivere.
38:09Di poter avere una fruizione di tutto quello che è il mondo che ci circonda. Naturalmente
38:18anche le case, non case soltanto di ricchi mercanti o di signori, hanno il loro giardino
38:26e le città di cui abbiamo descrizione, per esempio ne abbiamo una molto bella su Milano
38:34di Bonvesin della Riva, ci dà una descrizione di città fatte di case, orti e giardini.
38:44Il tema della casa e del giardino, della città e del giardino, dei vari tipi di giardino
38:53sarà oggetto, 300 anni dopo, quando arriveremo ormai alle soglie dell'umanesimo, di una
39:04opera in 12 volumi veramente poderosa che si chiama De Ruralium Commodorum fatta da Pietro
39:12De Crescenzi. Pietro De Crescenzi nel 1305 scrive 12 libri De Ruralium Commodorum in
39:22cui parlerà di come si costruisce un giardino per un signore, per un modesto abitante o
39:30per un ricco borghese. La discriminante delle paure relative al periodo prima dell'anno
39:421000, quando le paludie e le foreste avevano invaso il territorio dell'Europa e addirittura
39:50chi disboscava una foresta come San Fiacq diventava ed è tuttora il protettore dei giardini, è
39:59tutto cambiato, siamo in un mondo in cui la vita collettiva si apre e si apre a quella
40:06che sarà la grande esperienza dell'umanesimo e del rinascimento. Con questo terminiamo
40:13questa lezione e naturalmente vi ricordo come sempre che potete consultare tutto quanto
40:21ci siamo detti sul nostro sito Internet che è naturalmente a vostra disposizione 24 ore
40:28su 24. Arrivederci.
40:50Grazie mille.

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