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Civiltà egee - Lez 32 - Intorno all'Iliade
Trascrizione
00:00Cari amici, oggi parleremo dell'Iliade per concludere questo ciclo di lezioni dedicate
00:25alle antiche civiltà dell'Egeo. L'Iliade significa il poema che racconta l'epopea di coloro che
00:39hanno preso d'assalto la città di Troia, un'epopea attribuita e lo vediamo su questa immagine
00:48a questo aedo chiamato Omero che probabilmente ha radunato in un insieme armonioso tutta
00:59una serie di tradizioni scritte ed orali risalenti a varie fasi della storia del mondo Egeo e
01:11ha radunato queste tradizioni intorno all'VIII secolo a.C. Omero quindi è stato il misterioso
01:23autore, dico misterioso perché sappiamo ben poco di lui, il misterioso autore a cui è
01:32attribuito questo capolavoro della letteratura universale. Parlando dell'Iliade, lo vediamo
01:40sull'immagine, entriamo nel mito, nel mito della città che è stata presa d'assalto dai
01:47greci, i quali spinti da Ulisse hanno inventato una stratagemma per poter penetrare all'interno
02:00delle mura e quindi distruggere la vecchia Acropoli di Priamo, hanno fatto costruire
02:09dai loro artigiani sul litorale di Troia un grande cavallo, hanno fatto finta di fuggire,
02:17di abbandonare il campo di battaglia, nel cavallo erano nascosti i guerrieri greci,
02:24i troiani creduli hanno aperto le loro porte per portare questo cavallo all'interno della
02:34cinta muraria di Troia, durante la notte i guerrieri greci sono usciti dalla pancia
02:41del cavallo, hanno aperto le porte al resto dell'armata greca che non era fuggita ma si
02:47era semplicemente nascosta e così la città è caduta nelle mani dei greci, è quello
02:54che racconta Omero nell'Iliade. Cosa rimane oggi di Troia? Già ne abbiamo parlato, rimangono
03:03una serie di rovine molto interessanti, ma oggi quello che voglio raccontarvi è la storia
03:15di una serie di personaggi legati all'epopea omerica, Agamennone, Achille, Priamo, Ulisse
03:25e soprattutto Elena e il quadro, quello che fa da sottofondo a queste storie è quello
03:33di Troia, dove si è sviluppata la battaglia intorno alla fine del XIII secolo a.C., vedete
03:45questa immensa piana di Troia lungo le coste nord occidentali dell'Anatolia, con l'antica
03:53Acropoli di Troia scavata da Schliemann e scavata da Bläggen, con la cintamuraria della
04:05Troia 6, vi sono tante città di Troia, Troia è un sito che è stato occupato dall'inizio
04:14del III millennio a.C. fino all'età ellenistico romana, questa invece è la rampa dell'epoca
04:22di accesso alla Troia più ricca, quella del III millennio a.C., quella coeva del periodo
04:30delle piramidi, la Troia 2, dalla quale proviene il tesoro di Priamo di cui abbiamo già parlato,
04:38vedete questa rampa d'accesso al palazzo reale della Troia 2 e dopo aver brevemente accennato
04:46a questo sottofondo che fa un po' da scena all'intero dramma che racconteremo, vorrei
05:02entrare nel vivo della conversazione dedicata agli eroi che hanno illustrato la battaglia
05:10e che sono stati i protagonisti degli Iade, il primo è Agamennone, era il capo della
05:27spedizione Achea contro Troia, era re di Micene, questo Agamennone, così come viene descritto
05:35da Omero, non era né particolarmente intelligente, né particolarmente valoroso, Achille lo ricorda,
05:53lo ricorda come un personaggio che ha una funesta tendenza ad abusare del proprio potere
06:00di comandante in capo dell'esercito greco per imporre la propria volontà, Omero ce
06:10lo descrive con un personaggio avido, orgoglioso, ombroso e anche violento, lo dimostrano ad
06:22esempio le parole indegne, rivolte a crisi che viene da un'altra parte della storia,
06:30all'inizio del racconto epico a chiedere il rilascio della figlia Briseide, siamo al
06:42primo canto dell'Iade, versi 25 a 32, ascoltate la risposta di Agamennone a questo degnissimo
06:50sacerdote di Apollo, bada che non ti colga più vecchio presso le navi a indugiarvi adesso
07:07o a tornarvi un'altra volta, non ti salverebbe lo scettro e neanche la benda del Dio, non
07:15la libererò tua figlia, la raggiungerà la vecchiaia nella nostra casa in Argo, lontano
07:25dalla sua patria, lavorando al telaio e frequentando il mio letto, ora vattene e non irritarmi
07:32se vuoi tornartene salvo, vi rendete conto? Osa questo essere brutale, osa rispondere
07:48in questo modo al sacerdote di Apollo che viene carico di doni per pagare il riscatto
07:56della figlia e Agamennone si rivolge a lui con queste parole terribili, lo pagheranno
08:06caro tra parentesi i greci perché ovviamente Apollo si vendicherà e manderà la peste
08:14a decimare l'esercito Accheo. Nel sesto libro Omero racconta un episodio
08:26che dimostra anche la violenza cieca di Agamennone, il fratello Menelao aveva catturato un prigioniero
08:39troiano a Drasto e questo chiede pietà, abbraccia le ginocchia del re di Sparta e
08:47gli dice al re di Sparta Menelao prendimi vivo figlio di Atreo e accetta un riscatto
08:57adeguato, mio padre è ricco e molti tesori sono nella sua casa, oro e bronzo ben lavorato
09:06di cui mio padre ti darà grande abbondanza se mi sapesse vivo presso le navi dei greci.
09:17Menelao si convince, si dice adesso ti lascio libero, adesso ti voglio liberare e in cambio
09:26tuo padre mi darà questi doni per il tuo riscatto, ascoltate quello che risponde Agamennone
09:35a Menelao, al fratello, mio caro Menelao perché ti curi di questi uomini, forse non è il
09:46caso, i troiani si sono ben comportati nella tua casa, nessuno di loro deve sfuggire all'abisso
09:55di morte per nostra mano, neanche lui deve sfuggire e tutti insieme muoiano a Troia senza
10:05onore e senza riti e così dicendo Agamennone mutò l'animo di suo fratello, consigliando
10:17lui il giusto, Menelao scosto con la mano da sé a drasto e il potente Agamennone lo
10:25colpì al fianco, si rovesciò all'invietro e Agamennone puntandogli un piede sul petto
10:34estrasse la lancia di Frassino, è un uomo violento che non ha alcuna pietà nei confronti
10:47di chi è caduto nelle sue mani e in verità gli stessi compagni del re di Micene, gli
10:57altri acchei hanno poca stima di lui a cominciare ovviamente da Achille, sentite quello che
11:05gli dice Achille, ubriacone, faccia di cane e cuore di cervo, tu non hai mai avuto il
11:13coraggio di armarti per la guerra insieme ai tuoi uomini, né di andare in aguato con
11:23i migliori dei greci, questo ti sembra la morte, molto meglio restare nel vasto campo
11:31dei greci e portare via i premi di chi ti parla apertamente, re, divoratore di popolo, perché
11:42comandi a gente da nulla, altrimenti figlio di Atreo per l'ultima volta avresti offeso
11:52per passare ad esempio a Diomede che dice figlio di Atreo, non sono d'accordo con la tua follia,
12:00te lo dico subito come si fa un'assemblea, tu prima hai offeso il mio valore in mezzo
12:07ai greci dicendo che sono debole imbelle e tutto questo lo sanno i greci, a te solo in
12:15parte, ha dato i suoi doni il figlio di Crono dal tortuoso pensiero, ti ha dato di comandare
12:25su tutti Colocetro, ma non ti ha dato valore, il valore che è la forza più grande, vedete
12:33il rozzo comandante in capo dell'esercito Accheo è un personaggio profondamente disprezzato
12:44dai suoi uomini e anche ovviamente dal poeta, è del resto una pessima figu fine che farà
12:53Gamennone che verrà ucciso, rientrato a Micene dall'amante della moglie Critemnestra che
13:01si chiamava Egisto, Gamennone nel suo sogno di gloria non aveva esitato a sacrificare
13:10la figlia Efigenia per poter salpare alla volta di Troia, la regina se lo è ricordato,
13:21la regina non li ha perdonato, si è scelto un amante e appena tornato a Micene Gamennone
13:28è stato ucciso dalla moglie e dall'amante della moglie, fine ingloriosa per un comandante
13:38in capo che era, come dice Achille, figlio di un cane dal cuore di cervo. Passiamo a
13:46un altro personaggio, vedete qui abbiamo Egisto che uccide Gamennone, passiamo a un altro
13:52personaggio affascinante dell'Iliade, è Achille, chi è Achille? Achille è un personaggio
14:04passionale, sempre pronto a lanciarsi con entusiasmo travolgente in tutte le imprese
14:12della vita, ed è questo il bello di Achille, capace di piangere per un amore infranto,
14:28briseide, di commuoversi di fronte all'infinita dolcezza dello sguardo della madre Teti, all'immenso
14:36dolore di un padre Priamo, ne parleremo tra un istante, alla crudele perdita di un essere
14:47caro, l'amico del cuore patroclo. Achille, questo personaggio impetuoso e sensibile,
14:55non si fa alcuna illusione sul destino degli esseri umani, ascoltate quello che dice al
15:09vecchio Priamo, dice ci sono due vasi nella sala di Zeus e l'uno contiene l'essere di
15:25Parha e l'altro il destro, a chi li dà mescolati Zeus fulminante quando si trova nel bene e
15:37quando nel male, ma a chi dà solo dei mali ne fa un disgraziato e Achille sapeva di appartenere
15:46alla categoria di coloro che, oltre ai dispiaceri, potevano anche conoscere qualcosa e ai piaciuti
15:53anche conoscere qualche gioia, ma la lite con Agamennone per il porsesso di Briseide
16:02gli rivela tutta la drammaticità della sua sorte. Achille amava Briseide e Agamennone
16:16da comandante in capo si fa consegnare Briseide da Achille, comanda Agamennone a potere su
16:26Achille e quindi si fa consegnare da Achille la donna che Achille amava e Achille a un
16:36certo punto decide di abbandonare il campo greco, il campo di battaglia anche per andare
16:46lungo il mare, invocare la madre e piangere sul seno della madre e ascoltate quello che
16:55dice la madre, madre che mi hai generato a una vita brevissima, almeno Zeus Olimpio tornante
17:05dovrebbe concedermi gloria, ma adesso non mi ha onorato, quindi sa che morirà presto,
17:14sperava nella gloria, ma è stato offeso e la madre gli risponde figlio mio a che ti
17:22ho cresciuto, madre infelice che sono, già che hai avuto in sorte una vita brevissima,
17:31ma adesso hai insieme un destino veloce e una pena maggiore di tutti, davvero a una
17:41sorte infelice ti generai nella casa, vedete con le sue parole tetti a ferma che al figlio
17:51è stata data solo l'infelicità e perciò tenterà di ottenere da Zeus che sia ristabilita
18:01la giustizia e che siano puniti coloro che hanno offeso Achille.
18:13Achille questo eroe che avrà vita breve accetta questo destino, purché sia vendicata
18:29la morte dell'amico patroclo e ucciso Ettore che l'ha provocata, ascoltate quello che
18:37dice, ora andrò a cercare l'assassino dell'uomo che mi fu caro, Ettore e poi anch'io avrò
18:46la morte quando lo vogliano a Zeus e gli altri immortali, almeno per Achille la morte in
18:56combattimento è associata alla gloria, questa gloria alla quale lui tiene tanto e così
19:05ricorda, così anch'io se anche per me è fissato un uguale destino già c'ero morto,
19:12ma adesso voglio la nobile gloria. Achille è anche un amante della vita, ascoltate quello
19:27che dice nel nono canto, per me niente vale la vita, non le ricchezze che dicono accumulate
19:37nella popolosa città di Troia, nei quelli che racchiude la soglia di pietra di Apollo,
19:46il dio Arcere in pito rocciosa, si possono conquistare i buoi e le pecore grasse, si
19:58possono acquistare i tripodi e le bionde criniere dei cavalli, ma la vita di un uomo non si
20:07può conquistare né prendere perché torna indietro quando è uscita di bocca, vedete
20:15quando è spirato l'eroe non c'è più niente da fare, nessuno può far tornare indietro
20:25la vita, si può ovviamente pagare il riscatto di uno schiavo, pagare il riscatto di un eroe
20:34caduto nei mani del nemico, ma una volta che un uomo è stato colpito e ferito, a morte
20:41non c'è nulla da fare, il soffio di vita se n'è andato e ormai c'è solo la morte
20:53che è irreversibile, è la tappa che segna definitivamente la storia di ogni individuo.
21:05Achille, questo essere impetuoso, generoso, incontra a un certo punto il vecchio re Priamo
21:18ed è uno dei momenti più commoventi di tutta l'Iliade, il vecchio Priamo è un'altra figura,
21:29vedete abbiamo qui Achille Ajace, Achille a guardia del corpo di Ettore e parliamo del
21:36vecchio Priamo, il vecchio re di Troia Priamo è un'altra figura che incute infinita tenerezza,
21:43è un sovrano buono, amato dal proprio popolo, troppo vecchio per partecipare alla battaglia
21:54nella quale si decidono le sorti della sacra Ilio, della sacra città di Troia, Priamo
22:02alla fine della sua vita getta uno sguardo disincantato sull'atteggiamento che i dei
22:10hanno nei confronti degli uomini e in un certo senso il volere implacabile degli dei che
22:18usano le creature mortali per assecondare con inaudito egoismo i loro piani e soddisfare
22:28i loro rancori, incute in Priamo una straordinaria tolleranza nei confronti dell'uomo in quanto
22:38tale, è tollerante nei confronti di Elena di cui vi parlerò tra poco, la chiama mia
22:46figlia, è tollerante nei confronti di Achille che gli ha ucciso il figlio prediletto, gli
22:53dice sai Achille quello che per me era il solo che difendeva la città, la sua gente,
23:02il vecchio Priamo che piange il figlio morto e anche lo sposo che si preoccupa del dolore
23:12della sua compagna, ci saremo saziati di pianto di gemito io e la madre infelice che
23:22l'ha partorito. Vedete il vecchio Priamo a un certo punto si reca al campo dei greci
23:39per farsi restituire il cadavere di Ettore, perché vuole dare degna sepoltura a Ettore
23:49e si avvicina alla tenda di Achille che ha ucciso suo figlio prediletto e entra nella
24:01tenda e trova Achille che sta bevendo vino, che è solo e che piange la morte di Patroclo
24:10e inizia un dialogo tra i due nemici tra virgolette, che poi in realtà sono due eroi sfortunati,
24:23Achille piange sulla propria sorte e Priamo piange sulla sorte di Ettore, sulla sua sorte
24:33e la sua sorte di Troia e a un certo punto Priamo gli dice guarda io farò quello che
24:40nessun mortale ha mai fatto, abbraccerò le ginocchia di colui che ha ucciso il mio figlio
24:50prediletto ed è quello che fa il vecchio Priamo e Achille accarezza dolcemente la testa
24:57di Priamo e gli restituisce il cadavere del figlio, in questo modo Priamo e la città
25:05di Troia potranno dare degna sepoltura al vecchio re, al grande eroe troiano, questo
25:18è Priamo che ovviamente è stato ucciso dai greci quando i greci hanno preso d'assalto
25:33la città di Troia, è ucciso nel peggiore dei modi, lo vedete su questa chilix, vedete
25:41qui un soldato greco che sta per uccidere il vecchio Priamo, utilizzando come clava
25:51il corpo inerme del figlio di Ettore Andromaca, è una scena di una violenza incredibile che
26:01dimostra la barbarie della guerra e che effettivamente farà brividire quando pensiamo che questo
26:12vecchio re di Troia, sentendo le grida dei greci e vedendo la sua città presa d'assalto
26:21dall'esercito accheo, si rifugia nel Tempio di Apollo, abbraccia l'altare sul quale i
26:29troiani sacrificavano al grande Dio e mentre è abbracciato all'altare viene ucciso da
26:38Neoptolemo, questo greco barbaro che utilizza come arma per uccidere il vecchio re di Troia
26:46il cadavere del figlio di Ettore Andromaca. Vedete questa chilix Deofronios che è in
26:56conservato al museo di Villa Giulia a Roma, è un pezzo eccezionale di questo grande pittore
27:04del V secolo a.C. Vediamo qui di nuovo Priamo ucciso da Neoptolemo, particolare questo di
27:14un'anforattica della fine del VI secolo. Ulisse, chi era Ulisse? Ulisse è l'uomo che ha sofferto
27:29come ricorda Omero nell'Odissea, ma Ulisse è anche colui che ha sempre l'intelligenza per inventare
27:45qualcosa di nuovo in grado o di tirarlo fuori dai guai o di assecondare i suoi fini ed è Ulisse
27:55questo re di Ithaca, uno dei sovrani greci che facevano parte dell'esercito accheo comandato
28:04da Agamennone e questo esercito accheo che è preso da Salto Troia, Ulisse è uno di questi re
28:12acchei che comandavano una piccola porzione del territorio della Grecia del II millennio a.C.
28:21Ulisse è colui che ha inventato lo stratagemma, come ve l'ho detto prima, che ha consentito ai
28:28greci di penetrare nella città di Troia. Questa immagine viene da un gruppo marmoreo della grotta
28:37di Sperlonga qui a sud di Roma, risale al II secolo a.C., è un bellissimo esemplare della statuaria
28:53romana del II secolo, qui vediamo Ulisse e le sirene, per raccontarvi soltanto uno dei trucchi
29:03inventati da Ulisse, vi dirò semplicemente che nella navigazione infinita per tentare di raggiungere
29:11Ithaca dopo la guerra di Troia, Ulisse deve passare a largo dell'isola delle sirene e le sirene sono
29:19esseri incantevoli e pericolosi perché con i loro canti attirano i navigatori che si vanno a
29:29sfraccellare sugli scoli dell'isola delle sirene e che poi vengono divorati da queste creature
29:37affascinanti ma pericolose. Ulisse inventa una stratagemma delle palline di cera che mette nelle
29:47orecchie dei suoi compagni e lui però ha voglia di sentire il canto affascinante delle sirene
29:58però per non essere attratto da questo canto si fa legare all'albero della nave, lo vedete qui legato
30:07all'albero della nave. Infine vi voglio parlare della figura per me più affascinante dell'Iliade,
30:16Elena. Elena era la moglie di Menelao, re di Sparta, era la più bella donna del mondo e Paride aveva
30:31ottenuto da Afrodite come ricompensa della scelta che fece regalando una mela in oro alla dea che lui
30:42considerava la più bella, aveva ottenuto come regalo da Afrodite di poter diventare il compagno della più
30:51bella donna del mondo, quindi Elena, della più bella mortale e così Paride asparta, conosce Elena e porta
31:03via Elena, questo è il motivo per cui i greci hanno deciso di lanciarsi alla volta di Troia per liberare Elena,
31:13distruggere la città di Priamo e in un certo senso cancellare l'offesa che era stata inferta al re di Sparta. Elena
31:30è una donna profondamente infelice, profondamente infelice perché è uno strumento nelle mani degli dèi, Elena non
31:41voleva assolutamente seguire Paride, ma è stata costretta a seguire Paride da Afrodite. Elena è la donna che in
31:56definitiva sognava una vita tranquilla a Sparta insieme a questo marito che era un personaggio rozzo, ma aveva una
32:04figlia, aveva delle compagnie e quindi poteva tranquillamente svolgere il suo compito di regina della Laconia nel palazzo di
32:14Menelao. Invece no, è diventato uno strumento nelle mani degli dèi e lo dice a Priamo quando in un momento di sconforto sente
32:32la necessità di confessarsi al padre di Paride. Suocero mio dice, o vergogna e riguardo di te, quanto vorrei aver scelto la morte
32:44crudele al momento di seguire tuo figlio, lasciando il netto Luziale, la figlia bambina, le amiche coetanee, così non è stato e per
32:57questo mi consumo nel pianto. Vedete, tagliare i ponti con la propria storia, abbandonare la Laconia, il primo marito, la figlia
33:07piccola, le amiche, i genitori, partire per la Troade a seguito di Paride e costruirsi una nuova vita in terra straniera è stato l'amaro
33:20destino della donna più bella del mondo. Certo Elena era ammirata, gli anziani di Troia che la vedono passare mentre si reca sulle mura
33:34per assistere al duello che vedrà opporsi Paride e Menelao non possono reprimere un vibrante omaggio alla sua bellezza. Ascoltate quello che
33:47dicono, non sono da criticare i troiani e gli acchei dalle belle gambiere se tanto tempo hanno sofferto per una simile donna che
34:00terribilmente somiglia alle dee immortali. Vedete, questi vecchi che ormai hanno dimenticato i piaceri dell'amore sentono il loro cuore vibrare di
34:20fronte allo splendore di Elena. Questa Elena è anche infelice a Troia perché si rende conto che ha seguito un personaggio paride che è un vigliacco.
34:37Invece a Troia conosce un eroe senza macchia e questo eroe senza macchia è Ettore e abbiamo nel sesto canto dell'Iliade un incontro estremamente interessante
35:00tra Ettore e Elena. Ettore fa capire che in cuor suo ama Elena e Elena fa capire che in cuor suo ama Ettore, ma questo è un amore impossibile.
35:20Ascoltate quello che dice Ettore a Elena, non farmi sedere Elena anche se è per affetto, non puoi persuadermi, già il mio cuore si slancia a dare aiuto ai troiani che sentono la mia mancanza.
35:43Piuttosto spingi quest'uomo, quest'uomo sarebbe il suo compagno il vigliacco paride, che sia fretti anche lui a raggiungermi prima che esca dalla città. Io andrò a casa, voglio vedere i servi, mia moglie e il bambino perché credo che non tornerò mai più tra loro.
36:04Elena, condannata da Afrodite a vivere da profuga in una terra straniera, in mezzo a gente che la critica spesso, costretta a nutire nel profondo del suo cuore un amore impossibile per Ettore,
36:22è veramente l'unica donna dell'epopea omerica capace di ribellarsi alle ingiustizie degli dei e vi confesso che molto più di Ettore, molto più di Achille, Elena dimostra un temperamento battaliero di fronte al destino.
36:53Lei dice, per esempio, a Afrodite delle frasi terribili. Ascoltate, Afrodite è la dea della bellezza che ha scelto Elena come la donna più bella della mortale, più bella del mondo.
37:09Ascoltate quello che Elena dice a Afrodite.
37:39E vuole portare a casa me, odiosa che sono, per questo sei qui e trami inganni. Va dunque da lui, cioè da Paride, sta con lui, abbandona le strade divine, resta accanto a lui a soffrire, a proteggerlo, fino a quando non ti faccia sua sposa, anzi sua serva.
38:09Ma non verrò a preparare il suo letto, alle mie spalle tutte le donne troiane mi biasimeranno e già ho in cuore dolori infiniti.
38:24Elena è l'unico personaggio nell'Iliade a osare sfidare l'Idei e questo grido di Elena, questo grido lanciato da Afrodite ricorda il grido di ribellione di Prometeo,
38:42crocefisso sulle pareti di uno dei monti del Caucaso perché colpevole agli occhi del padre dell'Idei di aver amato troppo gli uomini.
38:54Ed è questo l'eterno grido della Grecia, ricordato anche da Pericle dopo la chiusura dei cantieri del Partenone, ho cercato la verità, ho trovato la giustizia e la libertà, ho fatto rialzare l'uomo prosternato davanti all'Idei per oltre quattro millenni e così l'ho liberato dal despota.
39:23Elena vuole liberare la donna da quella che è la despota in questo caso Afrodite.
39:32E vedete per me Elena insieme a Rianna, Antigone, Cliternestra, Safo, Medea e anche le umili contadine dei viaggi di Creta o della Tessalia che osavano sfidare i nazisti per andare a seppellire gli eroi della resistenza greca.
39:58Elena appartiene al corteo infinito delle donne greche che hanno insegnato a Roma gli oppressori.

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