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https://www.pupia.tv - Roma - Parole della giustizia - Vittime - Saluto di Fontana
Alle ore 17.30, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto si è svolto il convegno "Parole della giustizia - Vittime". Indirizzo di saluto del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ha introdotto la deputata Michela Di Biase. Hanno dialogato Adolfo Ceretti, Manlio Milani. (09.05.25)


La playlist di Lorenzo Fontana: https://www.pupia.tv/playlist/Lorenzo-Fontana

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Trascrizione
00:00Grazie, grazie. Buonasera a tutti.
00:17Volevo salutare in particolar modo l'onorevole Di Biase che è l'ispiratrice di queste iniziative,
00:22ormai sono tre se non sbaglio e faccio i complimenti per la costanza anche perché poi partire può essere anche facile
00:32e perseverare che è sempre difficile, almeno così diceva la mia cara nonna e penso che avesse ragione insomma.
00:38E poi ringrazio tutti i parlamentari presenti, ringrazio ovviamente i relatori di questa serata e gli ospiti e voi tutti che siete presenti.
00:48E' un piacere ospitare l'Associazione Fare alla Camera dei Deputati.
00:56Quello di oggi è il terzo appuntamento della riflessione avviata in questa sede sui temi della giustizia riparativa.
01:05E' un'occasione preziosa per ragionare su un modello che mira a favorire la riconciliazione tra chi ha causato il dolore e chi lo ha subito.
01:15Mi riferisco chiaramente alle vittime e sono loro le protagoniste della parola di oggi.
01:23La giustizia riparativa pone infatti al centro del suo percorso la vicenda umana di queste persone.
01:30E' un luogo distante dalla formalità delle aule giudiziarie, ma nel quale le vittime del reato possono partecipare attivamente con la propria voce,
01:45esprimendo le proprie esigenze e le proprie emozioni.
01:48Per cogliere la potenzialità di questo spazio di dialogo, penso sia importante ascoltare chi ha perso i propri cari a causa di crimini spietati.
02:01Come Maglio Milani, Presidente della Casa della Memoria di Brescia, che saluto e ringrazio per essere qui.
02:07La scelta di incontrare i responsabili di atti di terrorismo lo ha aiutato a comprendere il motivo di tanta violenza
02:24e soprattutto trovare la forza per andare avanti.
02:28Questo coraggio indica la volontà di non chiudersi in un sentimento di vendetta e di promuovere la cultura dell'ascolto,
02:37capace di trasformare la sofferenza in una testimonianza.
02:43E' un cammino che ovviamente non cancella e che non dimentica il torto subito.
02:48Al contrario, si dovrebbe partire dalla sua accettazione per guardare al futuro.
02:54E così si potrebbe riuscire a giungere più in profondità, cercando di dare risposte a domande rimaste in sospeso per anni.
03:03In questo senso la giustizia riparativa si pone come uno strumento parallelo e non alternativo a quella ordinaria.
03:10E' proprio l'incontro, l'elemento indispensabile per ricostruire il tessuto sociale lacerato dal reato,
03:20permettendo alle vittime e ai colpevoli di riconoscersi reciprocamente, come persone e non solo come parti di un processo.
03:29Solo così è possibile per entrambe le parti guardare al futuro senza dimenticare.
03:33Auspico dunque che da questa giornata possa emergere una riflessione utile
03:39per la diffusione di una maggiore consapevolezza su un argomento così significativo.
03:45La giustizia riparativa insegna che, anche dinnanzi al dolore più grande,
03:50è possibile costruire ponti di comprensione e di speranza
03:54e promuovere una cultura della responsabilità, della verità e della dignità delle vittime.
04:01Vi ringrazio.
04:19Buonasera a tutte e tutti.
04:22Un sentito ringraziamento al Presidente della Camera, Lorenzo Fontana,
04:27per la sua presenza anche oggi e per le parole che ci ha voluto rivolgere.
04:34Un saluto ai colleghi parlamentari, in particolare al Senatore Alfredo Bazzoli
04:40e un grazie a tutte e tutti voi per essere qui.
04:44Il Professore Adolfo Ceretti, padre della giustizia riparativa italiana
04:48e coordinatore del gruppo di ricerca che ha scritto
04:51la disciplina organica della giustizia riparativa
04:55e Maglio Milani, Presidente dell'Associazione dei Familiari dei Caduti nella strage di Piazza della Loggia
05:01e Presidente della Casa della Memoria di Brescia.
05:05Per noi, autentico e instancabile interprete dei principi della nostra Carta Costituzionale.
05:12L'Associazione Fare sta organizzando una serie di dialoghi sulle parole della giustizia.
05:17Questo di oggi segue ad un emozionante dialogo tra Agnese More e Adriana Faranda sulla parola incontro.
05:25Siamo certi che sia necessario impegnarci a trovare un altro possibile vocabolario delle parole della giustizia,
05:33passando, come dice il Professor Ceretti, da una giustizia verticale a una giustizia orizzontale.
05:40Maglio Milani, nella sua lunga e generosa attività di testimone,
05:47ha restituito la parola vittima al campo della responsabilità civile e politica.
05:53La vittima è un soggetto storico, non un semplice oggetto del male,
05:57ma una coscienza che si interroga, che testimonia, che agisce.
06:01È qualcuno che, pur colpito dalla violenza, sceglie di non restarne prigioniero,
06:08che cerca nel racconto del proprio trauma una strada non per il risarcimento privato,
06:14ma per la costruzione di una memoria pubblica,
06:17una memoria che non divide, ma che unisce,
06:20che non serve a contrapporre, ma a comprendere.
06:23Siamo tutti messi in guardia dalla privatizzazione del dolore.
06:29Quando la sofferenza viene trasformata in identità esclusiva,
06:33la vittima rischia di cadere in una logica di rivalza e rancore,
06:38diventando ostaggio del fatto che ha subito.
06:42Il suo racconto è anche un atto politico.
06:45Impone alle istituzioni una responsabilità,
06:48quella di dare spazio, di ascoltare, di riconoscere,
06:52non basta essere con le vittime, in modo astratto, cerimoniale.
06:58Occorre mettere in discussione i meccanismi che hanno prodotto l'ingiustizia.
07:02Occorre vigilare sulla coerenza democratica,
07:06aprire gli archivi, rifiutare ogni forma di delega passiva alla magistratura
07:11o alla storia ufficiale.
07:13Ce lo dice chiaramente.
07:15Il dolore delle vittime non può restare fuori dalla storia.
07:19Se si ignorano le parole, si corre il rischio che a scrivere il racconto collettivo
07:24siano soli i carnefici.
07:27E questo è inaccettabile.
07:29Perché?
07:30Ce lo ha ricordato Milani con immagini struggenti.
07:33La vittima è colei o colui che ha visto il volto dell'altro cancellato dalla violenza,
07:39che ha visto un nome trasformarsi in numero,
07:41una vita diventare oggetto.
07:43E in quel momento ha compreso che raccontare significa resistere alla disumanizzazione.
07:51E infine, la giustizia riparativa non può essere un gesto privato, sentimentale.
07:58Deve avere una dimensione pubblica, costituzionale.
08:01Deve servire a ricuscire le fratture tra dolore e riconoscimento,
08:06memoria e responsabilità.
08:07Perché solo così la Repubblica può ritrovare il proprio fondamento etico,
08:13il proprio patto originario.
08:15Allora, ancora una volta ci chiediamo,
08:19è possibile costruire una giustizia che sia emendata dalla crudeltà?
08:24È possibile una società in cui la vittima sia riconosciuta senza essere idolatrata?
08:30A questa domanda non possiamo rispondere con una sola parola,
08:36ma possiamo provare a seguirne il solco,
08:39come in quel detto contadino che Milani cita e che ci guida anche oggi.
08:45Quando devi arare di notte, per andare dritto,
08:50devi guardare le stelle.
08:52Proviamo anche noi a seguirle.
08:54illustre signor Presidente della Camera Lorenzo Fontana,
09:09illustre onorevole Michela Di Biase,
09:13grazie per questo secondo invito
09:15che mi onora e che condivido questa volta con il mio antico amico,
09:20antico solo perché la nostra amicizia è risalente, sia ben chiaro,
09:25Manlio Milani.
09:26Un grande saluto anche ad Agnese Morro e Adriana Faranda
09:31che ci hanno accompagnato la volta scorsa.
09:35Parlare dell'esperienza del libro dell'incontro
09:37che ho curato con padre Guido Bertagna
09:41e la professoressa Claudia Mazzucato,
09:44un'esperienza che, come ho già ribadito la volta scorsa,
09:47fa tremare le vene e i polsi, come scriveva il poeta.
09:52Oggi mi limiterò a prendere la parola
09:54per tratteggiare qualche profilo pubblico
09:57e non di Manlio Milani
09:59e dire brevemente come è risuonato e risuona dentro di me
10:03quando l'ho conosciuto a metà dei 2000
10:06e leggendolo subito come un mio altro significativo,
10:11cioè a dire un interlocutore significante
10:13anche nella mia conversazione interiore,
10:17nei miei soliloqui.
10:19Manlio nel corso degli ultimi decenni
10:22ha mostrato al Paese Italia, a tutti noi,
10:26cittadini attenti alle vicende storiche,
10:29tante strade da seguire sul piano politico,
10:33etico e, di più, sulle modalità virtuose
10:36di gestire le relazioni col mondo,
10:38con ciò che sta là fuori,
10:41quello che Nietzsche definiva un mostro di forza,
10:44senza principio e senza fine,
10:47a meno che un anello non dimostri
10:49buona volontà verso di sé.
10:52Ecco, Manlio è sempre stato un anello
10:55che ha dimostrato buona volontà verso di sé
10:57per dare senso al mostro di forza,
11:00senza principio e senza fine,
11:03che gli si è apparato davanti agli occhi
11:06dopo il 28 maggio 1974,
11:08quando sua moglie, Livia Bottardi, morì,
11:13Rexius fu barbaramente uccisa,
11:16insieme ad altre sette persone,
11:18i feriti furono 104,
11:20per lo scoppio di una bomba di gelignite
11:23e dinamite di matrice ordinovista.
11:27Manlio, il piccolo grande uomo,
11:29come amo definirlo,
11:31riprendendo il titolo di un grandissimo film
11:33di Arthur Penn del 1970,
11:37ha combattuto a mani nude per più di 40 anni,
11:41spesso avvolto da una solitudine cimiteriale,
11:44per ottenere la verità giudiziale.
11:47Verità giudiziale che per imporsi
11:50ha dovuto dribblare, tra l'altro,
11:53prepotenti depistaggi
11:54da parte dei servizi segreti
11:56e di altri apparati statuali.
12:00Ebbene, il piccolo grande uomo,
12:02come il protagonista del film di Penn,
12:04ha fatto suo,
12:05per compiere le sue battaglie di giustizia,
12:08un patrimonio di valori
12:09impontato al rispetto e alla lealtà,
12:13prima di ogni altro
12:14verso i suoi nemici,
12:17i giudici dallo sguardo mio,
12:18per gli stragisti
12:19e soprattutto i depistatori.
12:22E' stata, ed è proprio questa la cifra di Maglio,
12:27l'amitezza,
12:28affiancata però dalla determinazione
12:30ad arrivare alla verità storica e processuale
12:33della vicenda
12:34che nella sua vita ha creato un prima e un dopo.
12:38Una determinazione che ha battuto ogni ostacolo,
12:41a prima vista insormontabile.
12:44Per chi conosce da vicino Maglio Milani,
12:47sa che al centro del suo essere
12:49vi è la necessità di entrare
12:51in risonanza con le cose e le persone,
12:54portarle a una risposta
12:56attraverso il proprio fare.
12:59E' il suo stile di vita
13:00che ha fatto propria,
13:02nel corso della sua esistenza,
13:04quella modalità di relazione
13:05che il grande sociologo Hartmut Rosa
13:09ha definito appunto come risonanza.
13:12La risonanza è la relazione primaria
13:15col mondo degli umani.
13:17E' una forma di relazione a due sensi,
13:19tra il soggetto e il mondo
13:21che si manifesta concretamente
13:24nella disponibilità a essere toccato
13:27dalle cose, dalle persone
13:29e nell'inclinazione a rispondere
13:32alla loro chiamata.
13:34In una liaison risonante,
13:36soggetto e mondo si toccano reciprocamente
13:40e si trasformano vicendevolmente.
13:43Lo si può sperimentare,
13:45insegna Rosa,
13:47quando il soggetto avverte
13:48la forza trainante
13:50di un legame con il mondo circostanze
13:53che si manifesta sotto il segno
13:55della cura,
13:56della non indifferenza
13:58del valore intrinseco e indisponibile.
14:01In queste occasioni
14:02il presente si dilata
14:04e il fulco della propria esperienza
14:06diventa temporaneamente
14:08la relazione.
14:09Una relazione non armonica
14:11o consonante,
14:12perché la capacità di entrare
14:15in rapporto di risonanza
14:16con le cose
14:17presuppone una familiarità profonda
14:20con la condizione opposta
14:22di indifferenza ed estraneità
14:25che tutti conosciamo
14:26per esperienza diretta,
14:28abitando il mondo complesso
14:30che distingue la tarda modernità.
14:34Per capirci,
14:35nel mezzo delle sue battaglie
14:37per conseguire verità e giustizia,
14:39Manlio ha sempre incontrato
14:41tutti quelli che gli hanno chiesto
14:43di incontrarlo,
14:45accettando addirittura
14:47negli anni più bui
14:48delle sue inchieste giudiziarie
14:51un invito a dialogare
14:52in una sede di forza nuova.
14:55La condizione di estraneità
14:57per lui non è mai stata
14:58un impedimento,
15:00ma anzi una spinta
15:01a capire chi è l'altro da sé,
15:04la vera occasione
15:05per esperire la dialettica
15:07dei mondi vitali.
15:09Ecco, io voglio andare subito
15:11al punto per lasciare
15:13la parola a Manlio,
15:14perché so che non abbiamo
15:15un tempo illimitato
15:18e vorrei solo riprendere
15:20alcune parole
15:21che però ci danno l'idea
15:23di che cosa significhi
15:24questa risonanza
15:26che ho citato,
15:30perché Manlio
15:32mi ci ha insegnato
15:34tante cose
15:36e uno di questi
15:38è proprio
15:39quello
15:40di un percorso
15:42molto saldo
15:43per uscire
15:43dalla paura
15:44e dalla demonizzazione
15:46reciproca
15:47dell'altro.
15:49Che cosa significa
15:50andare oltre la paura?
15:53Significa superare
15:54il trauma
15:55e oltrepassare
15:56quelle passioni tristi
15:58che sono già state
15:59citate
16:01angoscia,
16:03disgusto,
16:04rabbia,
16:05frustrazione,
16:06risentimento,
16:08rancore,
16:08odio
16:09che rimandano
16:10a esperienze concrete
16:12e drammatiche
16:13di ingiustizia,
16:15di vittimizzazione
16:16e di prevaricazione
16:17e che segnano
16:19profondamente
16:20le vite individuali,
16:22le relazioni
16:23sociali
16:24e gli assetti
16:25istituzionali.
16:27Cito
16:27Maglio Milani,
16:29nostro compito
16:30è quello
16:30di andare
16:31oltre
16:32quell'immagine
16:32stereotipata
16:34che fisse
16:35a queste paure
16:36come naturali
16:37e immodificabili
16:38per dare loro
16:40un altro significato.
16:42Io
16:43vi chiedo
16:43veramente
16:44di ascoltare
16:45queste parole
16:46che sono
16:47davvero
16:48straordinarie.
16:49La vittima,
16:51se seguiamo
16:51il cammino
16:52di Maglio,
16:53può compiere
16:53una torsione
16:54per rimanere
16:55viva
16:56anche di fronte
16:57al suo
16:58perpetratore
16:59provando
17:00a guardare
17:01sono parole sue
17:03alle ragioni
17:04della sua storia
17:05non per condividerla
17:07o giustificarla
17:09sia ben chiaro
17:10e nemmeno
17:11per dimenticarla
17:12e qui ci si aprirebbe
17:14tutto il discorso
17:15del perdono
17:16semplicemente
17:17per determinare
17:18quella condizione
17:19di posare
17:20lo stesso
17:21sguardo
17:22sulle stesse
17:23vicende
17:24per comprendere
17:26quelle
17:26atrocità.
17:28Signori
17:28Maglio Milani
17:29Grazie a tutti.
17:59che considero
18:00essere all'interno
18:02del cuore
18:02delle istituzioni
18:03per me è sempre
18:04stato un punto
18:06estremamente importante
18:08che ha segnato
18:09la mia vita
18:09prima
18:11in Piazza Loggia
18:13per cui siamo andati
18:14per difendere
18:15le istituzioni
18:16e successivamente
18:18per cercare
18:19proprio che
18:20pur avendo
18:22spesso e volentieri
18:24purtroppo
18:24le istituzioni
18:26o meglio
18:26uomini
18:27delle istituzioni
18:28contro la ricerca
18:30della verità
18:30eppure
18:31e questo non è
18:33soltanto un merito
18:34mio
18:34ma credo che davvero
18:36vada riconosciuto
18:37un grande merito
18:38ad una città
18:38nel suo insieme
18:39a quella città
18:41così
18:41pluralistica
18:43nelle sue
18:44fondamenta
18:45sostanziali
18:46che è appunto
18:47la città
18:48di Brescia
18:48e quindi
18:55mi trovo
18:55molto imbarazzato
18:56a maggior ragione
18:57dopo le parole
18:58che avete
18:59detto
19:01nella mia introduzione
19:02nella introduzione
19:03che mi hanno preceduto
19:05quindi io ringrazio
19:06davvero tutti
19:07ringrazio
19:09il Presidente Fontana
19:10è la prima volta
19:11ci tengo a dirlo
19:13che
19:15veniamo
19:17accolti
19:18in questa istituzione
19:20fu
19:21alcuni anni fa
19:22fu al Senato
19:24e lo troviamo
19:25come un punto
19:26importante
19:27d'arrivo
19:28vorrei proprio
19:29dire questo
19:31la prima volta
19:31che incontrai
19:32Adolfo Ceretti
19:34e le
19:35altri mediatori
19:36e le altre persone
19:37con la quale
19:38iniziamo quel dialogo
19:40le prime cose
19:41che dicemmo
19:41la prima sera
19:42fu questo però
19:44non deve essere
19:45un percorso
19:46fine a se stesso
19:47che riguarda
19:49soltanto
19:50coloro
19:50che dialogano
19:51tra di loro
19:52eravamo partiti
19:53in tanti
19:54siamo arrivati
19:55poi anche
19:55in pochi
19:56perché il percorso
19:57è estremamente difficile
19:58estremamente pesante
20:00perché richiede
20:02l'apertura
20:02al dialogo
20:03ma soprattutto
20:04l'apertura
20:05all'ascolto
20:06e quindi
20:09oggi mi sento
20:10un po'
20:11imbarazzato
20:11a maggior ragione
20:13proprio per questo
20:14ma veniamo
20:15noi
20:16io non posso
20:18prescindere
20:18dalla storia
20:21del 28 maggio
20:22
20:23è il mio punto
20:23di partenza
20:24è il punto
20:28di partenza
20:29ma è anche
20:30un punto
20:31di partenza
20:32ma è anche
20:33un punto
20:33d'arrivo
20:34rispetto al come
20:36e al perché
20:36siamo andati in piazza
20:37quella mattina
20:38qual era
20:40ciò che ci spingeva
20:41ad essere
20:43in piazza
20:43della loggia
20:45e non dimentichiamoli
20:47quegli anni
20:48terribili
20:49pesantissimi
20:50e Brescia
20:51come le altre città
20:52è sottoposta
20:53a violenza
20:54prima
20:56però
20:56sarà in grado
20:57di affrontare
20:59assieme a tutto
20:59il popolo italiano
21:00quella straordinaria
21:02dimostrazione
21:02di pratica
21:04democratica
21:05che è stato
21:05il divorzio
21:06con quel grande
21:08spinto
21:08al diritto
21:09che uno stato
21:10laico
21:11deve saper garantire
21:12a tutti
21:13le proprie
21:14possibilità
21:15di scelta
21:16è uno
21:17dei centri
21:17fondamentali
21:18del pluralismo
21:19costituzionale
21:21e quella domanda
21:22e quell'evento
21:25troverà
21:26una settimana
21:27dopo
21:27la risposta
21:28violenta
21:29di chi parte
21:30sempre dal principio
21:32che qui
21:32comando io
21:33e se non sei
21:35d'accordo
21:35con me
21:36allora
21:36non esisti
21:38una settimana
21:42dopo
21:42infatti
21:43un ragazzo
21:44e mi piace
21:46chiamarlo ragazzo
21:47al di là
21:47delle sue
21:48responsabilità
21:49di vent'anni
21:50sta per compiere
21:52un attentato
21:53la trasporta
21:54una bomba
21:55con quella
21:56motoretta
21:57lì esploderà
21:58tra le gambe
21:58e morirà
21:59qui
22:00in motivo
22:01della manifestazione
22:03del 28 maggio
22:04contro la violenza
22:06occorre
22:07mobilitarci
22:08ecco
22:08questo è il tratto
22:09fondamentale
22:10l'appello
22:13che il comitato
22:14unitario antifascista
22:15fa in quei giorni
22:16composto da tutti i partiti
22:18ci saranno le istituzioni
22:20organizzazioni cattoliche
22:22laiche
22:22eccetera
22:23che organizza
22:23la manifestazione
22:24del 28 maggio
22:26in piazza
22:26diventa
22:27un appello
22:28alla responsabilità
22:29dei singoli
22:30noi siamo
22:32gli strumenti
22:33della democrazia
22:34ma la democrazia
22:35o si basa
22:36sulla partecipazione
22:37altrimenti
22:38inevitabilmente
22:40è costretta
22:41a decadere
22:42anche per la sua
22:43fragilità
22:44la sua forza
22:46rispetto a questa fragilità
22:48sta proprio
22:49nella partecipazione
22:50quindi
22:51quella manifestazione
22:52quell'appello
22:53con la dichiarazione
22:55dello sciopero generale
22:56significa
22:58esattamente
22:59questo
22:59adesso
23:00cittadini
23:01tocca
23:01ognuno di voi
23:02ognuno
23:03si assuma
23:04le responsabilità
23:05noi vi invitiamo
23:07a dire no
23:08alla violenza
23:09ma rinunciando
23:10alla violenza
23:11ma rifacendosi
23:13ai valori
23:14che altri
23:15prima di noi
23:16ci hanno permesso
23:17di avere
23:17con questa libertà
23:19i partigiani
23:20la lotta di resistenza
23:21i costituenti
23:22che hanno costruito
23:24quella grande
23:25punto di riferimento
23:26quella stella polare
23:27che davvero
23:29costituisce
23:30il punto fondamentale
23:31quindi noi
23:32quella mattina
23:33ognuno di noi
23:34è portato a scegliere
23:35e anche qui
23:37si verifichano
23:37tante cose
23:38c'è chi dice
23:40io non ci vado
23:41perché non mi interessa
23:43e vado a lavorare
23:44non rinuncio
23:45a un salario
23:46che non è per ragioni
23:47economiche
23:48ma è per la libertà
23:49di tutti
23:50altri fanno
23:52la metà strada
23:53si
23:54si opero
23:56per non essere
23:56criticato dopo
23:57ma vado
23:58ma però
23:59non vado in piazza
24:00noi invece
24:02scegliamo
24:02di andare in piazza
24:03dico noi
24:04perché la sera
24:05prima
24:06eravamo
24:07io
24:07mia moglie
24:08Livia
24:08ed altre persone
24:10molte delle quali
24:11moriranno
24:11in piazza
24:13della loggia
24:13o resteranno
24:14profondamente ferite
24:16ci ritroviamo
24:17a cena
24:17con quel gruppo
24:18di amici
24:18che normalmente
24:20operavamo
24:21e sviluppavamo
24:23la nostra attività
24:24la mattina dopo
24:25quindi
24:26eravamo felici
24:27felici finalmente
24:29pur consapevoli
24:30del clima pesante
24:32che c'era
24:33non soltanto
24:34Bresci
24:34ma in generale
24:35ma dovevamo
24:37però
24:37esserci
24:38memore
24:39di chi
24:39con grande
24:40sofferenza
24:41ci aveva consegnato
24:43quel diritto
24:44alla libertà
24:45e quel diritto
24:46di garantirla
24:46a tutti
24:47quindi andiamo
24:48con questo spirito
24:49la mattina dopo
24:51ci troviamo
24:51in piazza
24:52della loggia
24:52e qui interviene
24:54il caso
24:55il caso
24:57che cosa
24:57cosa
24:58produce
24:59produce che
25:00io lì
25:00ovviamente
25:01incontriamo
25:03i nostri amici
25:03a pochissimi metri
25:05loro erano
25:06attorno
25:06a quella colonna
25:08a quel cestino
25:08con dentro la bomba
25:10e la coprivano tutta
25:11ecco un amico
25:13mi chiede un'informazione
25:15e lì
25:16io e Livia
25:17ci separiamo
25:18e quando
25:19a pochi metri
25:20dopo aver dato
25:22quella risposta
25:23mi sto avvicinando
25:24a loro
25:24improvvisamente
25:26come
25:27come un qualche cosa
25:29che ti dice
25:30fai questo gesto
25:31li ho salutati
25:32e nel
25:35salutarli
25:36scusate
25:37e nel salutarli
25:39lo scoppio
25:39di quella bomba
25:40cosa avviene
25:43in quel momento
25:44che cos'è
25:45una strage
25:46te ne accorgi
25:48immediatamente
25:49che cos'è
25:49una strage
25:50la strage
25:51è la totale
25:52e assoluta
25:52disumanizzazione
25:54delle persone
25:54chi mette
25:56una bomba
25:56non parte
25:57dal principio
25:58chi andrò
25:59a colpire
25:59come verrà
26:00nell'altro
26:01terrorismo
26:01dove le persone
26:03vengono scelte
26:04perché ritardavano
26:05il processo
26:06rivoluzionario
26:07qui si usa
26:08le persone
26:09come semplicemente
26:10degli oggetti
26:11per trasmettere
26:12delle paure
26:13dei messaggi
26:14di paura
26:15per nascondere
26:16l'obiettivo finale
26:17l'attacco
26:19al sistema
26:20democratico
26:20ma lì
26:21non viene più
26:21nemmeno
26:22chiarito
26:22nascosto
26:23questo
26:24perché la manifestazione
26:26ha proprio
26:26come scopo
26:27dichiarato
26:28la difesa
26:29delle istituzioni
26:30ecco
26:31in quel momento
26:32di fronte
26:34a quello scoppio
26:35intanto
26:36mi sovviene
26:37immediatamente
26:37un'altra cosa
26:38recupero
26:40gli scoppi
26:41che nella mia infanzia
26:42durante la guerra
26:43avevo sentito
26:45allora
26:46abbracciato
26:46mia madre
26:47che quindi
26:48vivevo la paura
26:50immensa
26:50di quegli scoppi
26:51e lì mi ritrovo
26:52nel mezzo
26:53e allora
26:54il mio istinto
26:55qual è però
26:55di gettarmi
26:57a cercare
26:58quei corpi
26:59quegli amici
27:00solo che
27:00in quel momento
27:01non ricordo più
27:02gli amici
27:03ricordo soltanto
27:04mia moglie
27:05e mi preoccupo
27:06solo ed esclusivamente
27:08da lei
27:08fu un atto
27:10egoistico
27:11da parte mia
27:11umanamente
27:13comprensibile
27:14ma poi
27:15mi chiederò
27:16perché ho fatto
27:17ho pensato così
27:18perché ho pensato
27:21addirittura
27:21speriamo che a lei
27:23non sia successo
27:24niente
27:24e se è successo
27:25agli altri
27:26mi dispiace
27:26per loro
27:27ma gli altri
27:28erano appunto
27:29i miei amici
27:29con le quali
27:30la sera prima
27:31avevamo cenato insieme
27:33ecco io credo
27:34che qui ci sia
27:34una prima risposta
27:36da ricercare
27:37da chiederci
27:38io ho pensato
27:40che questo
27:40che cosa
27:41qual è il significato
27:43di questo
27:44vuol dire che noi
27:45troppo spesso
27:46per tantissime ragioni
27:48cerchiamo
27:49di fronte
27:50alla realtà
27:50delle cose
27:51anziché
27:52affrontarla
27:53cercare di dire
27:55vabbè
27:55avviene così
27:56lontano da noi
27:57perché deve accadere
27:59qualche cosa
27:59a me
28:00io sono qui
28:01e quindi
28:02partendo da questo
28:03principio
28:04noi rifiutiamo
28:05la violenza
28:06o meglio
28:07rifiutiamo
28:08la realtà
28:08che produce
28:09la violenza
28:10questo fu
28:11il primo
28:12elemento
28:13che
28:13poi
28:14venne preso
28:16dallo sgomento
28:16non dalla paura
28:18ma da
28:19da un senso
28:20di perdita
28:21totale
28:21di fiducia
28:22negli altri
28:22perché
28:23in quel momento
28:24mi trovai
28:26a dire
28:26ma noi
28:26ieri sera
28:27eravamo tutti
28:27insieme
28:28così contenti
28:29e contemporaneamente
28:31altri uomini
28:32pensavano
28:32di uccidere
28:33qual è il meccanismo
28:35che porta
28:35a tutto ciò
28:36per me
28:37è da lì
28:38che inizia
28:38un viaggio
28:39e inizierà
28:40il viaggio
28:41ancora nel pomeriggio
28:42quando dopo essere
28:44arrivato
28:44all'ospedale
28:46dove mi diranno
28:47guardi che sua moglie
28:48è morta
28:49io gli dirò
28:49mi faccia la cortesia
28:50le pulisca il viso
28:52non potevo accettare
28:53quello sporco
28:55sulla sua faccia
28:57e quando nel pomeriggio
29:00verrò via
29:00da quell'obitorio
29:02ritornerò
29:03in piazza della roccia
29:04avevo bisogno
29:06di ritornare
29:07su quel luogo
29:07quasi per rendermi conto
29:09di ciò che era accaduto
29:11non ero ancora
29:12completamente consapevole
29:14e lì ci sarà
29:15il primo punto
29:17che mi porterà
29:19ad operare
29:20alcune scelte
29:21perché quella piazza
29:23mi dirà immediatamente
29:25guarda
29:26che tu sei stato colpito
29:28ma quella bomba
29:30ha colpito tutti
29:31perché voleva colpire
29:33le istituzioni
29:34e allora
29:35dobbiamo essere
29:36questo deve essere
29:37il tuo punto di partenza
29:38la tua vicenda privata
29:40la troverai tu
29:41le soluzioni
29:42ma il dato di fondo
29:43è questo
29:44cioè mi ha ricordato
29:46che anch'io
29:47da quel momento
29:48potevo sì
29:49essere considerato
29:51la vittima
29:51ma dovevo
29:52soprattutto
29:53riprendere
29:53un percorso
29:54di cittadinanza
29:55perché quella
29:57diventava
29:57la mia responsabilità
29:58e il secondo
30:00elemento
30:01che scaturirà
30:02sarà la grande
30:04risposta
30:05di quei giorni
30:06l'autogestione
30:08della piazza
30:08il servizio
30:09d'ordine
30:10esclusivamente
30:11composto
30:12da cittadini
30:13sotto la guida
30:14delle organizzazioni
30:16sindacali
30:16perché in quel momento
30:18le istituzioni
30:19si sentivano
30:20deboli
30:20e questo elemento
30:23della partecipazione
30:24diventa un elemento
30:25centrale
30:26e diventa davvero
30:28il momento
30:29in cui anche i giovani
30:30che sono nati dopo
30:32a Brescia
30:33in particolare
30:34ebbene
30:35misureranno
30:36il valore
30:37e recupereranno
30:38il valore
30:38dell'esperienza storica
30:40riporteranno
30:41i valori
30:42della resistenza
30:43e della costituzione
30:45all'interno
30:46di questa
30:47loro esperienza
30:48privata
30:49uno degli ultimi
30:51manifesti
30:52che abbiamo
30:53affisso
30:54un 28 maggio
30:55di due anni fa
30:56diceva
30:56noi non siamo
30:58testimoni
30:58perché c'eravamo
30:59siamo testimoni
31:01perché continuiamo
31:01ad esserci
31:02e questo è
31:03il vero messaggio
31:04ma da lì
31:05si dipana
31:06tutto un discorso
31:07nuovo
31:07il processo
31:09l'indagine
31:10chi è stato
31:10come arrivare
31:12a tutto ciò
31:12affrontare il processo
31:14è stata una cosa
31:15estremamente pesante
31:16per me
31:17però lì ho misurato
31:18una prima cosa
31:19è uno flash
31:22che mi era stato dato
31:23che avevo ascoltato
31:24arrabbiandomi
31:26il giorno dei funerali
31:27all'umeria del vescovo
31:29quando il vescovo dirà
31:30anche in questo momento
31:32non dimentichiamo
31:33Caino
31:34per me questa
31:36era quasi un'offesa
31:37spaccherà la chiesa
31:38su questa
31:39brisciana
31:40su questo tema
31:41però è una
31:43risonanza
31:44che mi resterà dentro
31:45ma il primo giorno
31:48in cui si apre
31:49il processo
31:49io guardo
31:51quegli imputati
31:52era la prima volta
31:53che io andavo
31:53in un'aula
31:54di tribunale
31:55li guardo
31:56sono tutti giovani
31:57tolto una persona
31:59l'imputato
32:00principale
32:02che due anni
32:03dopo
32:03verrà ucciso
32:04per impedirgli
32:05di fare
32:05di essere presente
32:07al processo
32:09d'appello
32:09Armando
32:09Buzzi
32:10in carcere
32:11e verrà ucciso
32:12da tutti
32:13e con cutelli
32:14due
32:16comandanti
32:18dell'estrema
32:19destra
32:20quindi
32:23li guardo
32:26li osservo
32:27e mi chiedo
32:28ma com'è possibile
32:29che abbiano potuto
32:30fare tutto loro
32:31organizzare tutto
32:33fare questo
32:34non è possibile
32:35e da lì inizia
32:37quindi un percorso
32:38di riflessione
32:39che mi porta
32:40dentro l'esperienza
32:41intanto a scoprire
32:42che cosa è
32:43un processo
32:44e le risposte
32:46che non ci dà
32:47noi sentivamo
32:48in quel momento
32:49il bisogno
32:49di giustizia
32:50perché di fronte
32:51a quel danno
32:52a quella tragedia
32:53a quella perdita
32:54provocata dal processo
32:55avevamo bisogno
32:56che la giustizia
32:58diventasse davvero tale
32:59e invece assisteremo
33:01a uomini
33:02dello Stato
33:02che hanno depistato
33:04terribilmente
33:05ma lo scopriremo
33:06vent'anni dopo
33:07alcuni di questi
33:09che hanno fatto
33:10delle operazioni
33:11di nascondimento
33:12di soggetti
33:14che già il giorno stesso
33:15avevano arrestati
33:17chi è stato condannato
33:19seppur in primo grado
33:20dal Tribunale
33:21dei Minori
33:22il 3 aprile
33:24era stato arrestato
33:25il 28 pomeriggio
33:27di maggio
33:28il suo alibi
33:29verrà poi
33:30falsificato
33:31e uscirà quindi
33:32e adesso invece
33:34è stato condannato
33:35ma ci sono voluti
33:3750 anni
33:38prima di questo
33:39immaginate quindi
33:41il tempo
33:42il tempo
33:42che cosa
33:43che cosa ha prodotto
33:44quindi il processo
33:46diventa
33:46questo bisogno
33:48di giustizia
33:48che però non arriva
33:49e ti scontri
33:50con una realtà
33:51politico-giudiziaria
33:53che non potevi
33:54certamente
33:55immaginare
33:56ma soprattutto
33:57il processo
33:58mi fa sentire
33:58un'altra cosa
33:59mi fa sentire
34:00una vittima
34:01che cerca
34:02che è tale
34:04in quanto
34:04ha subito un danno
34:05e vuole essere risarcita
34:07ma questo
34:08non risponde
34:08a una domanda
34:10di fondo
34:10che ruolo ha
34:11la vittima
34:11nel processo
34:12nessuno
34:14è rappresentata
34:16sostanzialmente
34:17dall'accusa
34:19e questo
34:20guardate
34:20che germina
34:21tante cose
34:22una delle proposte
34:23che facciamo
34:24come associazioni
34:25era quella
34:25di affrontare
34:26l'articolo 11
34:27della nostra costituzione
34:29poi ci sarà
34:29il giusto processo
34:30probabilmente
34:31adesso
34:32non è più
34:33indispensabile
34:34questo
34:34ma il tema
34:35fondamentale
34:35diventava questo
34:36mi sono reso conto
34:39che il processo
34:40in realtà
34:41è il processo
34:42reato
34:43e io
34:45partendo dal principio
34:46di appoggiarmi
34:48all'accusa
34:49inevitabilmente
34:50ero portato
34:51a considerare
34:52che l'imputato
34:53era già
34:54di per sé
34:55colpevole
34:55ma non potevo
34:57accettare questo
34:58perché
34:59nell'ambito
35:01del processo
35:02ciò che viene
35:02effettivamente
35:04messo sotto
35:05verifica
35:06è il reato
35:09in sé
35:09l'imputato
35:11è
35:11in una certa
35:12misura
35:13estraneo
35:14quanto noi
35:15nel senso
35:16che lì
35:17occorre
35:17dimostrare
35:19che lui
35:19è stato
35:20colui
35:20che ha commesso
35:21il reato
35:22ma il processo
35:24non mi risponde
35:25ad una domanda
35:27fondamentale
35:28laddove
35:29anche quando
35:29c'è
35:30una condanna
35:32chi è
35:33costui
35:34che ha commesso
35:34col reato
35:35questo è stato
35:37un'altra
35:37è stata per me
35:38un'importante
35:40scoperta
35:41esperienziale
35:42un motivo
35:43se verranno
35:45condannati
35:46io
35:47avrei
35:48bisogno
35:49di sapere
35:50chi sono
35:50perché l'hanno
35:51fatto
35:52porre
35:52le domande
35:53estreme
35:54che cosa
35:54ti ha spinto
35:55a fare
35:56ciò
35:56perché
35:57non hai
35:57saputo
35:58valutare
35:59le conseguenze
35:59di quel
36:00fatto
36:00e su
36:02questo
36:03avevo
36:03bisogno
36:04anche
36:04di
36:05confrontarmi
36:06solo
36:07che
36:07il primo
36:08condannato
36:09per Brescia
36:09arriverà
36:1043 anni
36:11dopo
36:11nel
36:122017
36:13vengono
36:14condannati
36:15il responsabile
36:16di ordine
36:17nuovo
36:17veneto
36:18ma di
36:18tutta
36:18l'alta
36:19Italia
36:20come
36:20mandante
36:21verrà
36:22condannato
36:22Carlo
36:23Maria
36:23Maggi
36:24che non
36:25ho potuto
36:25mai
36:26incontrare
36:26perché
36:27morirà
36:29poco dopo
36:29in quanto
36:30era anche
36:30piuttosto
36:31malato
36:31e
36:32Maurizio
36:33Tramonte
36:33stesso
36:34militante
36:35di ordine
36:36nuovo
36:36ma
36:37nello stesso
36:37tempo
36:38uomo
36:38a libro
36:39paga
36:39fin dal
36:401973
36:41dei servizi
36:42segreti
36:43e coperto
36:44da un certo
36:44generale
36:45che si
36:46chiama
36:46Maletti
36:46che
36:47fuggirà
36:48dall'Italia
36:49perché
36:50condannato
36:51per la
36:51strage
36:51di
36:51Piazza
36:52Fontana
36:52scapperà
36:53dall'Italia
36:54in
36:54Sudafrica
36:55diventando
36:56cittadino
36:56sudafricano
36:57e mi
36:58dispiace
36:59che al
36:59senato
37:00sia stato
37:01presentato
37:01un libro
37:02per
37:03rendergli
37:03omaggio
37:04alcuni
37:05anni fa
37:05tre anni
37:06fa
37:06se non
37:07ricordo
37:07male
37:07proprio
37:08la figura
37:08perché
37:09bisognava
37:10recuperare
37:11la figura
37:11umana
37:12del
37:13generale
37:13Maletti
37:14scappato
37:14in
37:14Sudafrica
37:15e
37:16condannato
37:16e con
37:18tutte le
37:18operazioni
37:19che
37:20aveva
37:21fatto
37:21anche
37:21sulla
37:21strage
37:22di
37:22Piazza
37:22della
37:22Loccia
37:23ecco
37:25queste
37:25domande
37:26me le
37:27sono
37:27poste
37:28come
37:28costruire
37:29come
37:29uscire
37:30da
37:30questo
37:30certo
37:31uscire
37:32da
37:32da un
37:35tratto
37:35da una
37:36condizione
37:36in cui
37:37memoria
37:37storica
37:38e soggettività
37:40andavano
37:41dovevano
37:41marciare
37:42insieme
37:42una
37:43in quel
37:44momento
37:44era
37:44scacciata
37:45rispetto
37:45all'altra
37:46come
37:46ricordavo
37:47velocemente
37:48prima
37:48ma il
37:50tema
37:50fondamentale
37:51per me
37:51era quello
37:51di dire
37:52come
37:53posso
37:54avere
37:55queste
37:56risposte
37:57chi è
37:58colui
37:58che
37:58uccide
37:59che
37:59cos'è
38:00quale
38:00idee
38:01noi
38:01abbiamo
38:01in testa
38:02rispetto
38:03a tutto
38:03ciò
38:04ecco
38:05che
38:05quando
38:05nel
38:052009
38:06cerco
38:06di
38:06farla
38:07molto
38:07velocemente
38:08nel
38:082009
38:09mi viene
38:09offerto
38:10di
38:11entrare
38:11in
38:12questo
38:12gruppo
38:13d'incontro
38:14in cui
38:14vittime
38:15e colpevoli
38:16quasi
38:18esclusivamente
38:18o meglio
38:19esclusivamente
38:20della lotta
38:21armata
38:21ebbene
38:22io accetterò
38:24ad andarci
38:24e vado
38:25con alcuni
38:25pregiudizi
38:26chi sono
38:27quelli
38:28che andrò
38:28a incontrare
38:29perché
38:29vogliono
38:30incontrarci
38:31quali
38:32ragioni
38:32però
38:34ero
38:34mosso
38:34dalla curiosità
38:35voglio
38:36capire
38:36chi può
38:37essere
38:37una persona
38:38che
38:38uccido
38:38è un
38:39mostro
38:39ed è
38:41la prima
38:41domanda
38:41che mi
38:42pongo
38:42nel momento
38:43stesso
38:43in cui
38:45li
38:45incontrerò
38:46dovevo
38:48stringere
38:48la mano
38:49avevo
38:49difficoltà
38:50come
38:51posso
38:52stringere
38:53la mano
38:53di una
38:54persona
38:54che
38:55ha
38:55ucciso
38:55ebbene
38:56però
38:56dicevo
38:57se voglio
38:57andare
38:58avanti
38:58devo
38:59fare
38:59questo
38:59e
39:00gli ho
39:00stretto
39:01la mano
39:01e
39:01lì è caduto
39:02il primo
39:02muro
39:03è una
39:03mano
39:03esattamente
39:04la mia
39:05è una
39:05persona
39:06cosa
39:06vuol dire
39:07questo
39:07e qui
39:10inizia
39:10questo
39:10tipo
39:11di
39:11percorso
39:11banalmente
39:12attraverso
39:13la consapevolezza
39:15che un muro
39:16è caduto
39:16il secondo muro
39:18che dovevo essere
39:19era quello di dire
39:20io li sto ad ascoltare
39:22ma li devo ascoltare
39:23senza pregiudizio
39:24devo mettermi
39:26sulla stesso piano
39:27loro
39:27voglio capire
39:29capire
39:31non significa
39:32giustificare
39:33ma voglio capire
39:34le motivazioni
39:36che hanno portato
39:38tenete conto
39:40che io mi ero
39:41scritto
39:41al partito
39:41comunista
39:42nel
39:431959
39:44e le persone
39:46che andavo
39:46ad incontrare
39:47appartenevano
39:48tutta
39:49l'area
39:49della sinistra
39:50e quindi
39:51per me
39:52una delle prime
39:52domande
39:53era dire
39:53perché io ho fatto
39:54questa scelta
39:55e loro no
39:56è la stessa cultura
39:57perché due strade
39:59completamente diverse
40:00quali sono
40:01questi
40:02presupposti
40:03in cui
40:04all'interno
40:05di uno stesso
40:05mondo
40:06prendi due strade
40:07completamente diverse
40:08ecco io credo
40:10che per me
40:11sia stato fondamentale
40:12l'esperienza
40:14del dialogo
40:14che ho fatto
40:17all'interno
40:17del mondo
40:18del lavoro
40:18quando io
40:19rappresentante
40:20della CGL
40:21di fronte
40:21dei problemi
40:22che non andavo
40:24mai da solo
40:25andavo con CGL
40:26e CIS
40:27insieme ci trovavamo
40:29insieme
40:29come quella mattina
40:31in piazza d'Alogia
40:32discutevamo
40:33qual era la strada
40:34migliore
40:34insieme definivamo
40:36attraverso
40:37l'insieme
40:37di punti di vista
40:39diverse
40:39le culture
40:40che ci
40:42riguardavano
40:44e ci permettevano
40:44di poter
40:46sviluppare
40:47un'azione
40:47diversa
40:48ecco io
40:48non ho mai
40:49dimenticato
40:50questa esperienza
40:51esiste quindi
40:52la possibilità
40:53di dire
40:54di no
40:54alla violenza
40:55ma questo
40:56apre
40:57il rifiuto
40:58che l'altro
40:58è il mio nemico
40:59così come
41:00anch'io
41:01l'avevo pensato
41:02l'altro
41:03era il mio nemico
41:04collocato
41:05dentro la cultura
41:06di quegli anni
41:06quando si andava
41:07nei cortei
41:08si gridava
41:09basco nero
41:10il tuo posto
41:11il cimitero
41:12uccidere un fascista
41:13non è un reato
41:14e dalla parte opposta
41:15facevano esattamente
41:17la stessa cosa
41:18diventavano due muri
41:19contrapposti
41:21e allora
41:22anch'io mi sono
41:23in quel momento
41:24proprio dialogando
41:25con questi
41:26miei nuovi
41:27interlocutori
41:28che anch'io
41:29avevo avuto
41:30delle responsabilità
41:31certo
41:32non rispetto
41:33al fatto in sé
41:34piazza loggia
41:35ma rispetto
41:35a quel clima
41:36che ha anche portato
41:38alla stessa piazza
41:39della loggia
41:40perché quel dialogo
41:42con loro
41:43metteva in discussione
41:44anche le mie certezze
41:46e lì ho capito
41:47che cosa era
41:48che cosa significava
41:50il pensare
41:51l'altro
41:52come nemico
41:53e guardate bene
41:55che lì
41:57anni dopo
41:58ho recuperato
41:59un momento particolare
42:02di quel 28 maggio
42:03quando durante
42:04i funerali
42:05un amico
42:06mi disse
42:07prova a immaginare
42:08tu
42:09come sarebbero stati
42:11felici loro
42:11di avere
42:12questo funerale
42:13le bandiere
42:14la gente
42:16le loro identità
42:17esaltate
42:19eccetera eccetera
42:20e io al momento
42:21avevo
42:21detto vabbè
42:22avevo altre cose
42:23però mi sono reso conto
42:24nel tempo
42:25che quella
42:26che quella ritualità
42:28quella quasi
42:29mitologia
42:30in realtà
42:31mi faceva sentire
42:33come dire
42:34meno sofferente
42:35rispetto alla perdita
42:36che avevo subito
42:37perché esaltava
42:39la mia identità
42:40ma mi rendevo conto
42:41che in quella esaltazione
42:43io stesso
42:44cadevo prigioniero
42:45di quegli stessi miti
42:46e che quindi
42:47li dovevo mettere
42:48in discussione
42:49lì ho imparato
42:51nel dialogo
42:51anche questo
42:52questo elemento
42:54fondamentale
42:55e il dialogo
42:57si è sviluppato
42:58insieme
42:58e altri elementi
43:00e chiudo
43:01perché
43:01giustamente
43:02e mi scuserete
43:04di queste
43:05cose un po'
43:07messe
43:08partivo
43:10da un'altra cosa
43:10ma poi
43:11ho sentito
43:12l'ho cambiato
43:12tutto
43:13e lì ho scoperto
43:32un altro
43:33elemento centrale
43:34e poi davvero
43:35concluderò
43:37l'elemento centrale
43:39è stato
43:39vedete
43:40la vittima
43:41si sente quasi
43:43portatrice
43:44della sofferenza
43:45ma non è così
43:46misurandomi
43:48con loro
43:49misurandomi
43:51con il loro
43:51racconto
43:52con la loro
43:53assunzione
43:54di responsabilità
43:55tenendo conto
43:56che avevano
43:57pagato
43:58il debito
43:59con la giustizia
44:00e di fronte
44:02alla domanda
44:02ma che cosa
44:03vi ha spinto
44:04voi
44:04a volerci
44:05incontrare
44:06e loro
44:07ci hanno detto
44:08volevamo capire
44:09le conseguenze
44:10dei nostri
44:11atti
44:12perché
44:12non li avevamo
44:13capiti
44:14anche noi
44:15ci eravamo
44:15disumanizzati
44:16e quindi
44:17nel confronto
44:18con le conseguenze
44:19che noi
44:20abbiamo
44:20prodotto
44:21sentiamo
44:23il bisogno
44:24e la possibilità
44:25anche noi
44:25di riumanizzarci
44:27io credo
44:28che questo
44:28sia davvero
44:30un passaggio
44:30fondamentale
44:32che ci interroga
44:34tutti
44:34che interroga
44:35la società
44:36di fronte
44:37a queste cose
44:37cosa possiamo
44:39fare
44:39perché
44:40non affrontare
44:41davvero
44:42in maniera
44:44estremamente
44:45aperta
44:46il dialogo
44:48anche con
44:50chi ha commesso
44:51quei reati
44:52Alfredo
44:56ogni tanto
44:57diceva
44:57dovremmo
44:58avere
44:59una sorta
44:59di scambio
45:00tra verità
45:01e giustizia
45:02il tema
45:04di fondo
45:04diventa proprio
45:05la verità
45:06ma la verità
45:07significa anche
45:08ascoltare
45:09la memoria
45:09di chi
45:10ha prodotto
45:11quei fatti
45:11perché vedete
45:12io non condivido
45:13il tema
45:14della memoria
45:15condivisa
45:16e nemmeno
45:17il termine
45:17riconciliazione
45:19credo
45:21che la memoria
45:22è il risultato
45:23di tante memorie
45:24io ho la mia
45:25memoria
45:26ma chi ha ucciso
45:27ha la sua memoria
45:28e queste memorie
45:29dobbiamo saperle
45:30mettere
45:31averla a conoscenza
45:33e poi stabilire
45:35in che termine
45:35una cosa è giusta
45:36piuttosto che sbagliata
45:37ma questo dipenderà
45:39dal come
45:40la storia
45:41si è mosse
45:42si è messa in cammino
45:43che cosa ha determinato
45:45eccetera
45:45eccetera
45:46a Brescia
45:47abbiamo fatto
45:47un percorso
45:48del memoriale
45:48delle vittime
45:49delle stragi
45:50e del terrorismo
45:51sono 441
45:53formelle
45:54che partendo
45:55da piazza della loggia
45:56arrivano in castello
45:57dove tutti i nomi
45:59delle vittime
45:59ci sono
46:00compreso la loro professione
46:02e siamo partiti
46:04da una frase di Calvino
46:05nella morte
46:06tutte le vittime
46:07sono uguali
46:08ma è nella storia
46:09che noi le dobbiamo collocare
46:11e allora
46:12il QR corrichiama
46:13la storia
46:14di ogni singola persona
46:15chi erano
46:16quali cose hanno fatto
46:17e lì
46:18parte l'idea
46:19però non dimentichiamo
46:20la vittima
46:21perché la vittima
46:22significa che
46:23in quel momento
46:24ti racconta
46:25che cosa significa
46:26violenza
46:26praticarla
46:27e subirla
46:28ma nello stesso tempo
46:30guardiamo la storia
46:32perché è da quel passato
46:33che noi dobbiamo cercare
46:35di apprendere
46:36ma dobbiamo anche
46:38saperlo
46:38superare
46:40e allora
46:41una cosa
46:41che oggi
46:42mi
46:43vorrei
46:44sento il bisogno
46:46di dire
46:46è che ancora oggi
46:48siamo dentro
46:48una logica
46:50di contrapposizione
46:51il mio morto
46:53contro il tuo morto
46:55l'identità mia
46:56contro le tue identità
46:58esaltare
46:59questo
47:00significa
47:00riproporre
47:01i meccanismi
47:03della violenza
47:04e noi dobbiamo
47:05avere
47:05l'avrete visto
47:06Agnese
47:08e Adriana
47:10Faranda
47:11è possibile
47:12senza nessuno
47:13dimenticare
47:14senza niente
47:15dimenticare
47:16senza giustificare
47:17ma ognuno
47:18assumendosi
47:19le proprie responsabilità
47:20anche di fronte
47:21alla storia
47:22che si può
47:22adorogare
47:23e si può davvero
47:24portare a termine
47:25un percorso nuovo
47:26ecco permettetemi
47:28solo di chiudere
47:29con questo
47:30con questo aspetto
47:31parlavamo
47:33di disumanizzazione
47:34del valore
47:34delle vittime
47:35a me preme
47:36ricordarle
47:37quelle vittime
47:39quelle otto vittime
47:40cinque erano
47:41insegnanti
47:42la scuola
47:45ha pagato
47:46un tributo
47:47enorme
47:47in quella piazza
47:48si chiamavano
47:49Livia
47:50Alberto
47:51Crem
47:52Giulietta
47:53e Luigi
47:54due uomini
47:58e tre donne
47:59anche questo
48:00ha un significato
48:01collochiamoci
48:02in quegli anni
48:03e collochiamoci
48:04come le donne
48:05abbiano avuto
48:06la capacità
48:07di un risvegliamento
48:08che è stato
48:09indubbiamente
48:10utile
48:10per tutti
48:11ed è un percorso
48:12che continua
48:13a portarsi
48:14avanti
48:15ancora
48:16ma tra quei
48:17cinque insegnanti
48:18ce n'era un altro
48:19Luigi Pinto
48:20che mi piace
48:22ricordare
48:22perché abbandonò
48:24la sua foggia
48:25per venire
48:26al nord
48:27in cerca
48:28di lavoro
48:28noi li chiamavamo
48:30i terroni
48:30perché ci portavano
48:32via il lavoro
48:32ci portavano
48:33via le case
48:34e non ci rendevamo
48:36conto
48:36che invece
48:37l'accoglienza
48:38diventava
48:39il punto fondamentale
48:40le altre tre persone
48:42chiedono
48:43Bartolomeo
48:44era un operaio
48:45lì abbiamo
48:46il rapporto
48:47cultura
48:47e lavoro
48:48il lavoro
48:49inteso come
48:50affermazione
48:51della tua personalità
48:52ma anche come
48:53principio
48:54solidaristico
48:54nei confronti
48:55della società
48:56nel suo insieme
48:57le tasse
48:58poi abbiamo avuto
49:00Eupro Natale
49:04Vittorio era un muratore
49:06con una storia personale
49:08terribile dietro di sé
49:10tre giorni dopo
49:11doveva andare in pensione
49:13non ce l'ha fatta
49:14è morto
49:16in conseguenza
49:17di quella strage
49:18e infine
49:18Eupro Natale
49:19perché
49:20perché
49:20lo cito
49:20per ultimi
49:21perché
49:22Eupro Natale
49:23aveva fatto
49:24la lotta
49:25di resistenza
49:26e quella mattina
49:28era lì con noi
49:29per dirci
49:29ricordatevi
49:30noi abbiamo
49:31lottato
49:32ma sappiate
49:33che la democrazia
49:35non è mai un bene
49:36acquisito per sempre
49:37questa è la storia
49:39di Piazza della Loggia
49:40che si basa
49:41quindi
49:42su un principio
49:43di esaltazione
49:44della partecipazione
49:46come forza
49:47della democrazia
49:48e la forza
49:49della democrazia
49:50ha bisogno
49:51di saper guardare
49:52al passato
49:52per ripercorrere
49:55quel passato
49:55capire
49:56interrogarci tutti
49:58da dove veniamo
49:59ma proprio
50:00nello stesso tempo
50:01andare anche
50:02oltre quel passato
50:04ma andarci oltre
50:05senza dimenticare
50:07che quello
50:07è un bagaglio
50:08che dobbiamo
50:09sempre
50:10avere presente
50:11in una lettera
50:14Livia mi diceva
50:15ho appena
50:18riletto Pavese
50:20pietà
50:21e paura
50:22sono l'uomo
50:23e aggiunge
50:25non concordo
50:26con Pavese
50:26l'uomo
50:28non è soltanto
50:29pietà e paura
50:30l'uomo
50:31è azione
50:32l'uomo
50:33deve avere
50:34la capacità
50:35di poter vivere
50:36dentro
50:37il proprio
50:37tempo storico
50:39senza illusioni
50:41ma senza
50:41disperare
50:42per me
50:43sono state
50:44parole guida
50:45grazie a tutti
50:50grazie a tutti
50:54grazie a tutti
51:24voglio solo dire
51:27un piccolo
51:28grande
51:28uomo
51:29si ricorderà
51:39per sempre
51:40potrebbe essere
51:40la camera
51:41è stato pure
51:41eletto il Papa
51:42quindi
51:42voglio dire
51:43di sicuro
51:45non sarà
51:45dimentica
51:46questa giornata
51:46ma vuol dire
51:47il valore
51:48del dialogo
51:48ci hanno fatto
51:49con l'infredda
51:50grazie
51:52grazie a tutti
51:54grazie a tutti
51:55grazie a tutti
51:55grazie a tutti
51:55grazie a tutti
51:57grazie a tutti
51:58grazie a tutti
51:58grazie a tutti
52:00grazie a tutti
52:30grazie a tutti
52:32grazie a tutti

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