Roma, 9 mag. (askanews) - Con Paolo Sorrentino ha scritto il film che ha vinto l'Oscar, "La grande bellezza", ma anche "This Must Be The Place" e "Loro". Questa volta però le parti si sono invertite: Umberto Contarello è regista e interprete de "L'infinito", nei cinema dal 15 maggio, che il regista napoletano ha co-sceneggiato e prodotto. "A lui è venuto in mente di dire: stavolta perché non lo fai tu questo film? Ha detto: sì dai lo scriviamo insieme... Ho detto: 'quando cominciamo?', e lui: 'domani".Il protagonista de "L'infinito" è uno sceneggiatore malinconico e solitario, con un passato di successi. Un personaggio dolente che ha la fissità di quelli del cinema di Kaurismaki ma che continua a vagabondare tra le cose della vita, in cerca, forse, della speranza: "Questo tipo in cappotto è in fondo sempre in movimento ed è un movimento retrogrado, cioè, senza saperlo, sta tornando indietro per cercare di ricucire come una merciaia di Vicenza, gli strappi di cui è stato protagonista nella sua vita". Le atmosfere evocative sono quelle del cinema di Sorrentino, e il film scorre facendo emergere man mano, in tante forme diverse, il mondo interiore del protagonista. "Per una certa fase della vita essere curiosi degli altri è fondamentale" aggiunge Contarello, "poi è una curiosità che si palesa progressivamente come più circoscritta, più mirata, perché comincia a entrare in contatto con una specie di sentire oltre al fuori anche il proprio dentro". Contarello è stato sceneggiatore di Salvatores, Bertolucci, Amelio e soprattutto di Mazzacurati, a cui il film è dedicato. Alla domanda cosa gli manchi del regista de "Il toro", "Vesna va veloce", "La lingua del Santo", risponde: "Tutto".
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00:00Le storie o sono belle o sono brutte?
00:05Con Paolo Sorrentino ha scritto il film che ha vinto l'Oscar, La Grande Bellezza, ma anche This Must Be The Place e Loro.
00:13Questa volta però le parti si sono invertite.
00:16Umberto Contarello è regista e interprete dell'Infinito, nei cinema dal 15 maggio che il regista napoletano ha cosceneggiato e prodotto.
00:26A lui è venuto in mente di dirti, stavolta perché non lo fai il testo film?
00:32E ho detto sì dai, lo scrivo insieme, ho detto bene, quando cominciamo? Domani?
00:38Il protagonista dell'Infinito è uno sceneggiatore malinconico e solitario con un passato di successi,
00:44un personaggio dolente che ha la fissità di quelli del cinema di Kauris Maki,
00:49ma che continua a vagabondare tra le cose della vita in cerca forse della speranza.
00:54Questo tipo in capotto è in fondo sempre in movimento ed è un movimento retrogrado,
01:03cioè senza saperlo, ma sta tornando indietro per cercare di ricucire come una merciaia di Vicenza
01:13gli strappi di cui è stato protagonista nella sua vita.
01:18Le atmosfere evocative sono quelle del cinema di Sorrentino.
01:22Il film scorre facendo emergere man mano, in tante forme diverse, il mondo interiore del protagonista.
01:30Per una certa fase della vita essere curiosi degli altri è fondamentale.
01:37Poi è una curiosità che progressivamente si palesa come più circoscritta, più mirata,
01:48perché comincia a entrare in contatto con una sorta di, una specie di sentire oltre al fuori anche il proprio dentro.
02:00Contarello è stato sceneggiatore di Salvatores, Bertolucci, Amelio e soprattutto di Mazzacurati,
02:07a cui il film è dedicato.
02:10Alla domanda cosa gli manchi del regista del Toro, Vesna va veloce e la lingua del santo, risponde.
02:17Tutto.
02:17E sono felice quando ci sei tu.
02:20Amore che vai