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ApprendimentoTrascrizione
00:00Benvenuti a Il piacere della lettura, il podcast di Quotidiano Nazionale dedicato ai libri, agli scrittori, alle scrittrici e alle storie.
00:08Con noi, Iari Selvetella.
00:09Buongiorno, ben trovata.
00:11Buongiorno. Il libro di oggi è La mezz'ora della verità, edito da Mondadori.
00:15È un libro molto ampio, molto complesso, anche di un respiro ampio.
00:20Sono quattro settimane scandite, capitolo per capitolo, giorno per giorno.
00:25E fulcro di questo romanzo è un'applicazione, un'app, che si chiama Varami, che verifica la veridicità delle informazioni
00:34e si diffonde tra gli utenti, soprattutto sedicenni, e poi diventa macchia d'olio, diciamo, un'app che hanno tutti.
00:41Da dove nasce l'esigenza di scrivere questo romanzo?
00:43C'è un'app che dice la verità, una specie di sogno archetipico dell'umanità che oggi sembra a portata di mano.
00:52Cioè abbiamo tantissime fonti di informazioni che sembrano essere in grado di avvicinarci alla verità.
01:00Però più siamo vicini tecnologicamente a questo concetto e più ci sembra che la sua essenza si allontani.
01:06Ed è quello che ho constatato un po' negli ultimi anni e che è stato d'ispirazione per questo romanzo.
01:12Diciamo che a me piacciono molto le trame che cominciano con uno spunto da commedia.
01:16Infatti mi sono un po' ispirato a un film del 1961 di Vittorio De Sica scritto da Cesare Zavattini
01:25che si intitolava Il giudizio universale.
01:28Alle 18 inizia Il giudizio universale.
01:31Qui invece alle 18 tutti i giorni la mezz'ora della verità si prende la briga di dirci la verità su tutte le questioni umane.
01:38La verità è appunto il fulcro perché in realtà all'inizio non è proprio una mezz'ora.
01:43All'inizio dice la verità, questa applicazione dice la verità, gli fai delle domande e lei ti risponde vero o falso.
01:50Si chiama Varami.
01:52Il nome da dove deriva?
01:53Varami è una etimologia presunta, forse una pseudo etimologia della parola verità.
02:01Cioè cercando un po' in rete, tra le tante verità che ci dà il web, c'è anche questa.
02:05Cioè che la parola verità deriva da un sanscrito Varami che significherebbe scelta.
02:13Quindi mi sembrava molto curioso intanto che la verità avesse anche delle pseudo etimologie.
02:18E questo dice molto del nostro tempo.
02:21E poi che al concetto di verità si legasse il concetto di scelta.
02:26E poi io ho ragionato un po' come fanno i commerciali.
02:29Mi sembrava un nome che funzionava.
02:31Insomma un'app del genere io la scaricherei.
02:33Solo che nel romanzo, la mezz'ora della verità, le cose man mano, come dicevi giustamente tu, di settimana in settimana,
02:42prendono una piega in attesa.
02:44Prima il risponso arriva, diciamo così, di questo oracolo contemporaneo,
02:48arriva contemporaneamente alla domanda che facciamo.
02:51Poi la intelligenza di questa app diventa sempre più scaltra e anche sempre più complessa.
03:00E quindi inizia a fornire i suoi responsi servendosi di tutti i device, di tutte le casse acustiche che abbiamo.
03:07Quindi quando meno ce lo aspettiamo arriva la risposta a una domanda che abbiamo fatto.
03:13E poi arriva alla mezz'ora appunto una sorta di bollettino quotidiano in cui ci sono così le risposte alle verità umane.
03:21Insomma è un romanzo in cui si parla tanto di risposte ma che in realtà ha il suo fulcro nelle domande.
03:28Perché le verità più autentiche sono quelle che riusciamo a raggiungere facendoci le domande giuste.
03:34Ma questo non è affatto semplice.
03:36Penso che nella nostra epoca questa cosa sia molto sottovalutata.
03:38Tu dicevi che sei partito dalla commedia però all'interno a metà più o meno citi Phil K. Dick e Orwell.
03:48Un pochino c'è questo alone distopico anche se non lo è.
03:53Sì, lo cito in maniera un po' ironica perché a un certo punto ci sono gli intellettuali che vengono interpellati per dire la loro su Varami
04:00e subito tirano fuori Phil K. Dick e Orwell.
04:04Diciamo un po' anticipato quello che mi avrebbero detto sul romanzo.
04:08Che ha delle reference, come si dice oggi, molto più ampie.
04:12Quando io intendo commedia non mi riferisco tanto a un qualcosa che fa ridere
04:18quanto a un qualcosa che nasce dall'osservazione della realtà quotidiana
04:23e su questo aspetto innesta le vicende di alcuni protagonisti presi dalla viva realtà quotidiana.
04:32Come è in questo romanzo, in un condominio ci sono delle famiglie, ci sono degli studenti,
04:36ci sono degli intellettuali, degli operai, tutti alle prese con questa tecnologia così invadente
04:43e non mi pare che questa sia distopia più vicino a quello che viviamo quotidianamente.
04:49Quando ci raggiunge un nuovo strumento tecnologico e tutti quelli che non sono esattamente dei ragazzini
04:56come quelli del romanzo cominciano a farsi un sacco di domande, a avere un sacco di dubbi, tante paure
05:03a volte fondate, altre volte meno fondate, ma sicuramente basate sul fatto che ognuno di noi
05:09è poi allineato con una certa idea di tecnologia, di tempo e insomma così di vita.
05:16La struttura della narrativa è anche molto particolare, quattro parti, giorno per giorno i capitoli,
05:22un'avvertenza iniziale. Come hai lavorato con la struttura?
05:26A me piaceva molto l'idea di questa app che man mano diventa sempre più intelligente
05:33tanto quasi da fuggire al controllo di chi l'ha pensata e nel libro non sappiamo bene
05:38chi c'è dietro. La domanda tipica che ci facciamo tutti noi o tanti di noi a volte in maniera anche patologica
05:46chissà cosa c'è dietro, no? Chissà cosa c'è dietro Varami.
05:49E Varami è una forza che a un certo punto sembra quasi sfuggire di mano perché la verità è questo.
05:55Io non sono dell'opinione che le verità non esistono, non sono un relativista che ha scritto questo romanzo
06:01per dire tutti hanno la loro verità, vogliamoci bene. No, penso che la verità sia in fondo una forza
06:07rivoluzionaria all'interno di un corpo sociale che vaga, si annida nelle parti meno note, meno esposte
06:17e che però avrebbe il potere di sovvertire tante cose. Anche nella storia del nostro paese e nelle verità
06:26mediatiche che contribuiamo anche un po' a formare giorno dopo giorno, vediamo che ci sarebbe questa
06:35possibilità. Se noi sapessimo la verità su tante cose, ma una verità interiore, una verità condivisa,
06:42una verità relazionale, questo ci aiuterebbe a scalzare invece tante verità superficiali,
06:49tanti ragionamenti che invece si fermano solo diciamo alla prima patina di questo grande corpo
06:57che invece è la verità. Ed è importantissimo la domanda che fai per sapere la verità.
07:02Sì, sono molto d'accordo su questo, cioè penso che il buon oracolo dipenda dalla buona domanda
07:09e questo lo vediamo molto bene occupandoci di letteratura. Più leggi, più studi e più diciamo
07:16cambiano le domande. Chi ha un approccio superficiale alla realtà, alla storia, alle relazioni umane,
07:23poi alla fine si fa delle domande che sono, come il suo pensiero, superficiali. Più studi,
07:29più leggi, più vai avanti e più ti si aprono delle praterie di domande. Quindi può sembrare
07:35una cosa un po' masochistica, no? Cioè nel senso più vai avanti e più ci sono delle domande
07:40a cui non hai risposte, ma è il senso proprio del nostro cammino.
07:43Il protagonista Valentino Ricci arriva a pagina 88 ed è colui che narra, quindi in prima persona,
07:50però in realtà per tanto tempo non te ne rendi conto perché arriva a pagina 88 e dice a un certo punto
07:55ah comunque io sono Valentino Ricci. Come mai hai deciso di far arrivare Valentino così tardi nella storia?
08:02Allora questo protagonista lo vediamo proprio solo all'inizio, in un flash, proprio all'inizio del libro,
08:08poi dopo scompare nel racconto di tutti gli altri e poi torna a se stesso perché è un personaggio che appunto
08:15sente di avere un senso solo se guarda agli altri, solo se si immedesima negli altri, solo se si occupa degli altri
08:24anche in maniera un po' nevrotica ed è quello penso che sperimentano tanti di noi.
08:29Cioè quante persone per esempio consultano i social per sapere tutto degli altri senza magari neanche intervenire, no?
08:37Siamo molto ossessionati da quello che fanno gli altri, forse perché nelle relazioni quelle concrete, reali,
08:45in carne e ossa ci sentiamo invece sempre più soli, sempre più deficitari e allora cerchiamo di compensare un po' in questo modo
08:51ed è quello che fa questo Valentino Ricci, ma è un modo in fondo per lui anche per cercare di capire qualcosa in più dell'umanità, no?
09:01In fondo che cos'è leggere delle storie come appunto quelle che sono contenute nei romanzi,
09:08se non occuparsi di quello che sono gli altri e attraverso gli altri capire noi stessi, no?
09:13È un po' il gioco che fa lui in questo romanzo.
09:16Tu scrivi, i bambini non sanno la verità, per questo sono la verità.
09:22Sì, nell'esergo c'è questa citazione di un grande scrittore francese, Michel Tournier, che dice
09:29guardatevi dalla purezza e il vetriolo dell'anima.
09:32E mi interessava molto questo rapporto che c'è tra purezza e innocenza e la capacità di rivoltare il mondo.
09:39Un qualcosa che oggi sembra piuttosto anacronistico oppure molto soffocato, no?
09:44Tutti chiusi nel loro guscio.
09:46Eppure io riconosco anche alla gioventù di oggi la capacità, nel bene e nel male, di rivoltare il mondo in cui siamo.
09:53E penso che ritornerà il tempo in cui i giovani saranno protagonisti.
09:56Parlando invece di speranza, la speranza del futuro, ma la speranza in generale,
10:00tu scrivi, la speranza è il muro stesso, la convinzione passiva,
10:05che prima o poi le cose andranno per il meglio e ci fiacca, ci fa perdere tempo,
10:09ci metti in una prospettiva sbagliata.
10:11Vorrei sapere se il tuo pensiero, secondo te, la speranza è una farsa?
10:15Diciamo che per me quello che conta, specialmente nel mestiere di scrittore, nei romanzi,
10:21è l'immaginazione più che la speranza.
10:24Credo che l'immaginazione sia la forza che ci permette già di vivere nel domani, no?
10:29Di vivere un'altra realtà.
10:31La speranza mi dà il senso di un'attesa che si compia la beata speranza, appunto.
10:38Invece, laicamente, direi che l'immaginazione è un valore da recuperare un po'.
10:47Se ne è straparlato, no?
10:48Di questa immaginazione al potere addirittura.
10:52Diciamo che, forse, anche senza esagerare, è una bellissima idea quella di pensare a un futuro
10:58che può essere immaginato.
11:00Oggi, invece, siamo abbastanza assediati dalla paura.
11:03Pensare al mondo tra un secolo, tra due secoli, è un elemento di angoscia e questo ci deve far riflettere.
11:10È molto interessante, non l'avevo mai pensato, però in effetti è così.
11:15Ci sono dei dolori moderni, contemporanei, che tra questi è la perdita digitale.
11:21Cioè, quando perdiamo dei file al computer è un lutto, un vero lutto.
11:24Eh sì, questa è una cosa che, diciamo, ci mostra un po' qual è il meccanismo, a volte, delle tecnologie, no?
11:31Arrivano dicendo che adesso tutto sarà migliore e poi, dopo un po' di anni, ci accorgiamo che abbiamo perso tantissime cose.
11:39Altre ne abbiamo guadagnato, sicuramente, sul piano, diciamo, della quotidianità.
11:44Ma sul piano, poi, dell'occhio letterario, il fatto che non ci siano più tante cose è veramente una perdita gravissima,
11:51che per me non compensa i vantaggi accumulati.
11:54E faccio alcuni esempi.
11:56Non esisteranno i carteggi, no?
11:59I carteggi che sono uno dei tesori della letteratura.
12:01L'idea che ci sarà un domani in cui non si potrà più studiare cosa si dicevano tra loro le scrittrici, gli scrittori intellettuali,
12:09è qualcosa che così un po' mi atterrisce.
12:13Lo stesso vale per le memorie familiari, no?
12:17Per le lettere d'amore, le cartoline.
12:19Quante volte ci ritorniamo ad aprire una vecchia scatola?
12:23Poi, gli scrittori, in questo momento, mi pare che siano molto interessati alle vecchie scatole di famiglia.
12:28Ci sono tante storie che vanno a parlare dei nonni, dei bisnonni, dei padri.
12:34Quale scatola apriranno, diciamo, i nostri figli, i nostri nipoti?
12:39A volte è una perdita che si manifesta proprio attraverso un supporto, anche per i giornali, ad esempio.
12:46Cioè, è molto più facile trovare delle vecchie copie, magari cartacee, laddove invece sono state buttate via,
12:54l'archivio digitale è andato perduto.
12:56Ed è una cosa veramente su cui non stiamo facendo la dovuta attenzione.
13:01Ma penso appunto alle fotografie, insomma, a tutto quello che è un po' il nostro racconto personale,
13:09viene un po' a mancare. Insomma, non so cosa venderanno i mercatini delle pulci tra un secolo.
13:15Forse quei vecchi cd che ci avevano detto che avrebbero contenuto tutte le foto,
13:20adesso quando li andiamo a mettere sono smagnetizzati, troveranno il modo di rimagnetizzarli.
13:27Può essere.
13:29Parlando di applicazioni e di futuro, ovviamente il mio pensiero è andato all'intelligenza artificiale.
13:34Volevo sapere un tuo parere, perché è un tema molto dibattuto, se pensi che le applicazioni possano definire cos'è o non è l'arte
13:42e se l'intelligenza artificiale può fare arte.
13:47Quello che fa per ora l'intelligenza artificiale è fare paura alla gente, sostanzialmente.
13:51Perché tutti noi, partendo, noi dico persone adulte, partendo da posizioni comunque di sospetto nei confronti di uno strumento,
13:59sospetto che, comunque abbiamo detto poco fa, non è che ce lo siamo inventato,
14:05pensiamo dov'è la sola, come si dice a Roma, dov'è la controindicazione di tutto questo.
14:13Per i ragazzi probabilmente invece è possibile che sarà uno strumento anche questo di creatività, di innovazione.
14:20Il problema vero è che si tratta di sovrastrutture che non vanno a incidere su quella che è la struttura della società.
14:32Quindi se le tecnologie vengono fatte per massimizzare il profitto, per lavorare sempre di più ma spendendo sempre di meno,
14:43alla fine, prima o poi, ci sarà un uso che probabilmente si rivelerà negativo.
14:50Può fare arte.
14:53Io attualmente non mi sembra, cerchiamo anche un po' di burlarci delle cose,
15:00avete visto le immagini dell'intelligenza artificiale,
15:02possono piacere giusto a uno che non capisce niente, né d'arte, né di grafica, di estetica,
15:07però diciamo in futuro sicuramente è sbalorditivo quello che riesce a fare
15:14ed è per questo che noi anche nell'arte e nella letteratura dobbiamo cercare di coltivare la bellezza,
15:24la complessità, perché quello sarà il metro per cui noi dovremo essere inseguiti dall'intelligenza artificiale,
15:33a fare una trama piana, un po' stupidina e molto catchy, ci riuscirà tra tre mesi.
15:39Anche meglio di noi probabilmente.
15:40Anche meglio di noi.
15:41Oggi al piacere della lettura abbiamo parlato della mezz'ora della verità di Yari Selvetella,
15:46edito Mondadori, e tu Yari quale libro ci consiglieresti per il piacere della lettura?
15:51Guarda, io ho qui, non tanto per caso, questo libro di poesie di Alicia Gallien,
15:59che era una ragazza degli anni Ottanta, che era gravemente malata, poi purtroppo è venuto a mancare,
16:05e mentre era malata ha scritto delle poesie stupende, che sono state pubblicate pochi anni fa in Francia,
16:12hanno avuto un grande successo editoriale.
16:15Io l'ho letto un po' attratto dalla storia sua personale,
16:19ma poi ho scoperto una poetessa che veramente vale anche al di là della sua storia,
16:26e questo è sempre un qualcosa di prezioso.
16:28Grazie mille.
16:29Grazie a te.