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La Toscana, terra di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, l'attore Ugo Pagliai, l'architetto Giovanni Michelucci e il cantante francese Yves Montand.

Categoria

🏖
Viaggi
Trascrizione
00:00Musica
00:30C'era una volta un re, diranno subito i miei piccoli lettori.
00:53No, ragazzi avete sbagliato, c'era una volta un pezzo di legno.
01:00C'era una volta, e c'è ancora, una piccola strada a Firenze chiamata Taddea.
01:08È una viuzza vicino al mercato e da un lato si allineano la mattina i barrocini dei rivenditori.
01:15In questa viuzza abitò per molti anni un fuoco a nome Domenico,
01:18con la moglie Angiolina e una nidiata di dieci bambini nati uno dopo l'altro.
01:24Chissà che non fosse colpa di tutti quei barrocini fermi di fronte,
01:28carichi alle volte di grossi cavoli neri, all'ombra dei quali, come ognuno ben sa, crescono i bambini.
01:36Una lapide, che per vederla bisogna proprio andarla a cercare,
01:40dice che qui nacque il 24 novembre 1826,
01:44il primo di quei dieci bambini, di nome Carlo, padre di Pinocchio.
01:48Oltre a questo, non c'è a Firenze altro segno ufficiale del passaggio di un uomo che tutto il mondo conosce.
01:59Il babbo di Pinocchio, Carlo Lorenzini, ricavò il suo pseudonimo di Collodi da un paesino vicino a Pescia,
02:07forse in ricordo di quando bambino vi aveva conosciuto i primi giochi.
02:11A Collodi abbiamo l'impressione che la via Taddea continui.
02:16Anche lì c'è una festosa esposizione al sole di panni stesi ad asciugare.
02:28Sarà, ma quell'uomo là nel vano della porta assomiglia all'oste del gambero rosso.
02:34All'imbocco del paese c'è la casa del nonno materno di Lorenzini.
02:38Là il piccolo Carlo passò molti mesi da fanciullo e vi ritornò poi da grande.
02:43C'è una lapide che proclama Carlo Lorenzini illustre pubblicista,
02:47milite volontario delle patrie battaglie, scrittore urbanamente arguto,
02:52benemerito della popolare istruzione.
02:55Strano, nessun cenno al libro di Pinocchio.
02:58La lapide fu messa soltanto 11 mesi dopo la morte di Collodi
03:02e la fama del burattino non si era ancora sparsa per il mondo.
03:05Anche il suo autore era morto senza neppure immaginarsi una cosa simile.
03:12Da una finestra della casa vediamo il paesino dominato dalla famosa villa dei Marchesi Garzoni,
03:19dei quali il nonno era fattore e dove prima di sposarsi
03:22andava la mamma Angiolina a lavorare come bravissima sarta.
03:26Nel quartierino del nonno abita oggi, vedi caso, una sarta.
03:34La cucina è piccola e chiara.
03:37Chissà se accanto a quel focolare capitò al piccolo Carlino
03:41di inseguire con gli occhi la corsa di un grillo.
03:44E forse gli venne in mente allora che quel grillo avrebbe potuto anche parlare.
03:49Io sono il grillo parlante ed abito in questa stanza da più di cent'anni
03:57e non me ne andrò da qui se prima non ti avrò detta una gran verità.
04:03Dimmela e spicciati.
04:05Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori.
04:10Canta pure grillo mio come ti pare piace.
04:12Povero grullerello, ma non sai che facendo così diventerai da grande
04:19un bellissimo somaro e che tutti si pideranno a gioco di te?
04:25Chietati, grillaccio del malaugurio.
04:28Usciti dalla casa, un poco più in là ci ferma un cartello.
04:32Alt Giardino di Collodi.
04:34Certamente il piccolo Carlino lo visitò più di una volta
04:37e probabilmente è quello il suo primo mondo delle favole.
04:42Un mondo rallegrato da grandi vasche e giochi d'acqua.
04:49Acque che da racchiusi angusti lochi
04:52di sotterranee carceri segrete
04:54sprigionate alla luce escono liete
04:57a festeggiar con mille scherzi e giochi.
05:00Ha scritto un poeta locale nelle pompe di Collodi.
05:04Naturalmente pompe, ha commentato Savinio,
05:07hanno in questo caso un significato metaforico.
05:10Sulle gradinate al centro della collina
05:13dove si conchiude il giardino monumentale
05:16c'è un'intera squadra del gioco fiorentino della pallacorda
05:20tutta composta di buffi scimmiotti.
05:23Che venga da lì la prima ispirazione
05:25di un altro libro meno conosciuto dei Lorenzini
05:27Pipì lo scimmiotto color di rosa.
05:31Come caratteristiche, questo scimmiottino
05:33era piuttosto simile al suo fratello maggiore Pinocchio.
05:36parlava infatti così
05:38Poppo, poppo, poppo, poppo
05:41A me mi mancano solo cinque centesimi
05:45per fare un soldo.
05:47Poppo, poppo
05:48Io mi contento di poco
05:50A me mi basta di mangiare,
05:53di bere e di andare a spasso.
05:57Non domando di più.
05:58Poppo, poppo, poppo
06:01Se devo dire la verità
06:09invece di lavorare
06:10io mi diverto molto di più
06:13a veder lavorare gli altri.
06:17Altre statue incontriamo in giardino
06:20e sembra che ci parlino
06:22con le parole dei personaggi di Pinocchio.
06:25Ho pensato di fabbricarmi da me
06:27un bel burattino di legno
06:28ma un burattino meraviglioso
06:30che sappia ballare,
06:31tirare di scherma
06:32e fare i salti mortali.
06:34Che ve ne pare?
06:35Bravo polendina!
06:37Ti darò un bel piatto di cavolfiore
06:39condito con l'olio e l'aceto.
06:42Alla dracchiolo!
06:44Dunque sei tu che mi porti via le galline?
06:47Io no, io sono entrato nel campo
06:49per prendere soltanto due grappoli d'uva.
06:51Chi ruba l'uva
06:52è incapacissimo di rubare anche i polli.
06:57Addio Pinocchino,
06:58tu mi hai fatto un gran servizio
07:00e in questo mondo
07:01quel che hai fatto e reso.
07:03Se capita l'occasione
07:04ci riparteremo.
07:06Invece di capelli
07:07aveva sulla testa
07:08un foltissimo cespuglio di erba.
07:10Verde era la pelle del suo corpo,
07:12verdi gli occhi,
07:14verde la barba.
07:15Pareva un grosso ramarro.
07:17Ti ricordi?
07:18Mi lasciasti bambina
07:20e ora mi ritrovi donna.
07:22Tanto donna
07:23che potrei quasi farti da mamma.
07:25Lo caro di molto
07:27perché così invece di sorellina
07:29vi chiamerò mamma.
07:31Ma come avete fatto
07:32a crescere così presto?
07:34È un segreto.
07:36Insegnatemelo.
07:37Vorrei crescere un poco anch'io.
07:39Non lo vedete?
07:40Sono sempre rimasto alto
07:41come un soldo di caccia.
07:42Tu non puoi crescere.
07:45I burattini non crescono mai.
07:48Nascono burattini,
07:50vivono burattini
07:51e muoiono burattini.
07:54Dentro il giardino
07:55c'è un altro giardino
07:56più misterioso e segreto
07:57di quell'altro
07:58così importante e monumentale.
08:01Fai pure!
08:02Ma bada di non ti sperdere!
08:06Per sperdersi meglio
08:08in questo secondo giardino
08:10c'è un labirinto
08:11tagliato dentro il verde.
08:14A guardia del labirinto
08:15una brutta copia in pietra
08:17del porcellino
08:18in bronzo di Firenze.
08:22E c'è un ponticello
08:24dal quale si può vedere
08:25la stradina
08:26che s'arrampica
08:27accanto alla villa.
08:30È una stradina qualunque
08:31che potrebbe essere
08:32da favola
08:33e anche no.
08:34Una stradetta
08:35di campagna toscana.
08:37Un paesaggio insomma
08:38dove poteva camminare Pinocchio.
08:48Il figlio dell'attuale proprietario
08:50ci vuole ora mostrare
08:51la grande cucina
08:52nella ex villa
08:53dei Marchesi Garzoni.
08:56Con il fuoco acceso
08:57aumenta l'illusione
08:59di quando una volta
09:00il piccolo Carlino
09:02vi entrava di straforo.
09:04Forse qui
09:05sono nate
09:06le prime
09:06favolose ghiottonerie
09:08immaginate
09:09dal burattino Pinocchio.
09:10200 tazze di caffè latte
09:18e 400 panini imburrati
09:19di sotto e di sopra.
09:2135 triglia
09:22con salsa di pomodoro.
09:25Lebre dolce e forte
09:26con un leggerissimo contorno
09:27di pollastre ingrassate
09:29e di galletti
09:29di primo canto.
09:31Quello che mangiò
09:31meno di tutti
09:32fu Pinocchio.
09:34Chiese uno spicchio di noce
09:36e un cantuccino di pane
09:38e lasciò nel piatto
09:40un negozio.
09:42Proprio così.
09:43Il burattino Pinocchio
09:44poteva immaginarsi
09:45tante cose
09:46ma in realtà
09:47desiderava al massimo
09:48un piatto di cavolfiore condito
09:50o un cantuccio di pan fresco
09:52e una bella fetta di salame.
09:54Il piccolo Carlino
09:55era così abituato
09:56all'altro camino
09:58più modesto del nonno
09:59che questo grande
10:00nel suo libro
10:01non ce la fece neppure
10:02a descriverlo.
10:04Pinocchio e Carlino
10:05non erano
10:05un legno di lusso.
10:07Questa casetta del portiere
10:08che si vede
10:09uscendo dalla villa
10:10gli restò forse
10:11in mente di più.
10:13Quando nel girare
10:14gli occhi all'intorno
10:15vide fra mezzo
10:16al verde cupo
10:17degli alberi
10:17biancheggiare
10:18in lontananza
10:19una casina
10:20candida come la neve.
10:22Si affacciò alla finestra
10:23una bella bambina
10:24con i capelli turchini
10:25e il viso bianco
10:27come un'immagine di cera.
10:29Sarà un caso
10:30ma guardate
10:32chi abbiamo incontrato
10:33uscendo dalla villa.
10:34nel tempo
10:35che parlavano così
10:37Pinocchio
10:37si accorse
10:38che il gatto
10:38era zoppo.
10:41E questo?
10:43Eppure quel giuchino
10:44lo conosco
10:45non mi è
10:46fisonomia nuova.
10:48Povero lucignolo.
10:50Ritornando
10:51sui nostri passi
10:52ci accorgiamo
10:53che di fronte
10:53all'ingresso monumentale
10:54della villa
10:55c'è un baracchino
10:56un baracchino
10:57dove si vendono
10:58dei pinocchi animati
11:00e dove sono attaccati
11:01strani avvisi.
11:02Ragazzi
11:03premunitevi
11:04contro i castigli
11:05fatevi rilasciare
11:06la tesserina di Pinocchio.
11:11E questa
11:12è la tesserina
11:13degli amici di Pinocchio
11:14che dà diritto
11:15fra l'altro
11:15ai possessori
11:16di marinare la scuola
11:18nei giorni festivi.
11:19Questa tesserina
11:20è una delle tante iniziative
11:21del comitato promotore
11:23del monumento a Pinocchio
11:24un monumento
11:25a un personaggio
11:26idea poetica
11:28e coraggiosa.
11:30A Madrid
11:30hanno fatto
11:31un monumento
11:32a Don Quixote
11:33e Sancho Pancia.
11:37A Londra
11:38nel parco
11:38dove Barry
11:39immaginò
11:40il suo Peter Pan
11:41c'è un monumentino
11:42di legno
11:43con in cima
11:43un bambino
11:44in camicia da notte.
11:46A Collodi
11:46patria poetica
11:47di Pinocchio
11:48un monumento
11:49di bronzo.
11:50E se andassimo
11:51a vedere?
11:52Se puoi
11:52ti ci porto io.
11:54Come?
11:54A cavallo
11:55sulla mia groppa
11:55se peso di molto.
11:57Peso?
11:58Tutt'altro
11:58sono leggero
11:59come una foglia.
12:01A Roma
12:02nello studio
12:02dello scultore greco
12:03questo è l'ambiente
12:04dove è nato
12:05il monumento a Pinocchio
12:06quello
12:07il volto
12:08della Fatina.
12:09Le proporzioni
12:10classiche
12:11e la dolce purezza
12:12di quel volto
12:12sembrano silenziosamente
12:14rispondere
12:15a tante rumorose
12:16polemiche.
12:18Nella presentazione
12:19di una sua mostra
12:19Emilio Greco
12:20ha scritto
12:21è inutile
12:22che io parli
12:23delle mie statue
12:24sono esse
12:25che spero
12:25avranno un colloquio
12:26col pubblico.
12:29Come ricavate
12:30dalla corteccia
12:30di un grande albero
12:31si arrampicheranno
12:33le figure
12:33di Pinocchio
12:34della Fatina
12:35e del Colombo
12:36che riporta
12:37Pinocchio
12:37al suo babbo.
12:40Un altro volo
12:41aiutati
12:42dall'amico Colombo
12:43ed eccoci ancora
12:45a Collodi.
12:45Il vincitore
12:48dell'altro premio
12:49lo scultore Venturi
12:51ci mostra
12:51il muro di cinta
12:52della Piazza dei Giochi.
12:54Questo progetto
12:55disegnato insieme
12:56agli architetti
12:57Baldi e De Luigi
12:58fu scelto
12:58per creare
12:59una specie
13:00di piazzetta magica
13:01contornata
13:01da mosaici
13:02vivacemente colorati
13:03dedicata
13:04in particolar modo
13:05ai bambini
13:06dei visitatori.
13:08In questo villaggio
13:08dunque
13:09ritroveremo
13:10l'Osteria
13:10del Gambero Rosso
13:11e il Paese
13:12dei Balocchi
13:12che ci fecero
13:13fantasticare
13:14nella nostra infanzia.
13:15e dietro
13:17al mosaico
13:18della balena
13:19già ci sembra
13:20di vedere
13:20il ghiotto gioco
13:21della balena
13:22macchinata.
13:28All'uscita
13:29un bambino
13:30si diverte
13:30ad esplorare
13:31con uno specchietto
13:32una delle pietre
13:33scolpite.
13:35Sembra
13:35un burattino
13:36fatto di biscotto
13:37e ricorda
13:38l'ingenuità
13:39delle illustrazioni
13:40del Mazzanti
13:41il primo
13:42illustratore
13:42di Pinocchio.
13:43Ed ecco
13:46la prima edizione
13:47del libro
13:47di Pinocchio
13:48col burattino
13:49disegnato
13:50dal Mazzanti.
13:51Pinocchio
13:52era nato
13:53il 7 luglio
13:531881
13:55insieme al
13:56Giornale
13:56per i Bambini
13:57diretto
13:57da Ferdinando
13:58Martini.
13:59Era nato
14:00a puntate
14:00e perciò
14:01il racconto
14:02prese l'aria
14:02di una fiaba
14:03raccontata a veglia
14:04in più serate
14:05e improvvisata.
14:07Era illustrata
14:07da poche
14:08illustrazioni
14:09anonime
14:09che qualcuno
14:10ha supposto
14:11fossero
14:11dello stesso
14:12Lorenzini.
14:13Ti mando
14:14questa bambinata
14:15aveva scritto
14:16all'editore
14:16Viaggi
14:17fanne quello
14:18che ti pare
14:18ma se la stampi
14:20pagamela bene
14:21per farmi
14:21venire voglia
14:22di seguitarla
14:23e gli fu pagata
14:24500 lire
14:26questa
14:27è la ricevuta.
14:28E questi
14:29gli editori
14:30della prima edizione
14:31in volume
14:31Felice
14:32e Alessandro
14:33Paggi.
14:34Le edizioni
14:36e gli editori
14:36si moltiplicarono
14:38dopo le illustrazioni
14:39del Mazzan
14:40vennero quelle
14:41del Chiostri
14:41e forse
14:43più conosciute
14:44di tutte le altre
14:44in Italia
14:45quelle di Attilio
14:47Mussino.
14:48Pinocchio
14:49fu tradotto
14:49in tutte le lingue
14:50del mondo
14:51se ne sono contate
14:52fino ad oggi
14:53oltre 220 traduzioni
14:55compresi i dialetti
14:57di una tribù africana
14:58e di una comunità
14:59eschinese.
15:02Ecco un'illustrazione
15:03dell'edizione russa
15:05e questa
15:07è Polacca
15:08con i gendarmi
15:09in uniforme
15:10del luogo
15:11e dell'epoca.
15:13Da Pinocchio
15:14sono state ricavate
15:15molte pellicole
15:16cinematografiche
15:17fra cui
15:17quella del Disney
15:18che ha trasformato
15:19Pinocchio
15:20in un bambino
15:21tirolese
15:21e l'autore
15:23vorremmo sapere
15:24qualche altra cosa
15:25sul babbo di Pinocchio.
15:28Andiamo allora
15:29a Firenze
15:29dove abita
15:30il collodi nipote
15:32il cavalier
15:32Paolo Lorenzini
15:34figlio dell'ultimo
15:35di quella niviata
15:36di bambini
15:36di Via Taddea.
15:38Nello studio
15:39di collodi nipote
15:40c'è il ritratto
15:40della nonna
15:41la madre
15:42di quella niviata
15:43la signora Angiolina
15:44c'è il ritratto
15:46dello zio Carlo
15:47il babbo di Pinocchio
15:48e sotto
15:49piccino picciò
15:50un ritratto
15:51ad olio
15:52di collodi nipote
15:53a 4 anni.
15:55Adesso
15:55ne ha 20 volte di più
15:57ma li porta bene.
15:58Cavalier Lorenzini
15:59siamo venuti da lei
16:00per scovare
16:01qualche ricordo
16:02qualche particolare
16:04sulla vita del suo famoso zio.
16:06Può dirci niente?
16:08Senta
16:08ho scritto
16:09giusto un libro
16:11e posso consegnarglielo
16:13perché lei veda
16:14se trova
16:16di sua soddisfazione.
16:18Grazie
16:19lo leggeremo più tardi
16:20e conosceremo così meglio
16:22il babbo di Pinocchio.
16:24In questi ultimi tempi
16:25si è fatto un gran parlare
16:26sui libri per i ragazzi.
16:28Qual è la sua opinione?
16:29che i libri per i ragazzi
16:32devono essere racconti
16:34di vita vera
16:35e duramente vissuta
16:37perché le esperienze
16:39fatte dai grandi
16:40serviranno di scuola
16:42ai ragazzi.
16:42Quindi
16:43non libri di fantasia
16:44e allora Pinocchio?
16:46Il Pinocchio
16:47è un libro vero
16:49perché la figura di Pinocchio
16:51è una figura umanissima.
16:52Pinocchio è il ragazzo
16:53di tutti i tempi
16:55e di tutti i paesi.
16:56Ragazzi di tutti i tempi
16:58e di tutti i paesi
16:58sono anche i suoi
17:00sussi e biribissi.
17:01Ricordate?
17:10Dietro la scrivania
17:11vediamo ancora due ritratti.
17:14Sono un fratello
17:14e uno zio
17:15del babbo di Pinocchio.
17:18E scusi
17:19Cavalier Lorenzini
17:20non le è rimasto
17:21nessun ricordo personale
17:22di suo zio.
17:24
17:24quella caffettiera là
17:25che si portò da Napoli
17:27e con la quale
17:28si faceva i caffè
17:29tutte le sere.
17:30Qualche volta
17:31di tanto in tanto
17:32la dobro anch'io.
17:34Salutato con l'odi nipote
17:35sfogliamo il suo libro
17:36e conosciamo in breve
17:38la vita dello zio.
17:40La Marchesa Ginori
17:41che aveva tenuto
17:42a battesimo il piccolo
17:44lo aiutò a entrare
17:45quale primogenito
17:47secondo l'uso del tempo
17:48in seminario.
17:50Lui non ne fu entusiasta.
17:54E un giorno
17:57che era impermesso
17:59per giocare meglio
18:00a tamburello
18:01si levò la tonaca
18:02e da quella volta
18:03non se la rivise più.
18:05E ora
18:05indovinate un po'
18:09e ora
18:09indovinate un po'
18:12in tutta la scuola
18:13chi fosse lo scolaro
18:14più svogliato
18:15più irrequieto
18:16e più impertinente.
18:18se non lo sapete
18:19ve lo dirò in un orecchio
18:21ma fatemi il piacere
18:22di non starlo a ridire
18:22ai vostri babbi
18:23e alle vostre mamme.
18:26Lo scolaro
18:27più irrequieto
18:28e più impertinente
18:30ero io.
18:33Non passava giorno
18:34che non si sentisse
18:35qualche voce gridare
18:36signor maestro
18:37che vuoi smettere
18:38il collodi?
18:40Che cosa ti fa il collodi?
18:42Mangia le ciliegie
18:43e poi mette
18:44tutti i noccioli
18:45nelle tasche del vestito.
18:48Allora
18:48il maestro
18:49si alzava
18:50dal suo seggio
18:51mi faceva sentire
18:53il sapore acervo
18:55delle sue mani
18:56secche
18:56durissime
18:57come fossero
18:58di bossolo
18:58e mi ordinava
19:00di cambiare posto.
19:02Dopo un'ora
19:03che avevo cambiato posto
19:04si sentiva
19:05un'altra voce
19:05che gridava
19:06signor maestro
19:08che fa smettere
19:09il collodi?
19:10Che cosa ti fa
19:11il collodi?
19:12Acchiappa le mosche
19:14e me le fa volare
19:15dentro le orecchie.
19:22La lapide del collodi
19:24a Collodi
19:25ci ricorda
19:26che fu milite volontario
19:27delle patrie battaglie.
19:29Partecipò alle guerre
19:30del 48 e del 59
19:32a Montanara
19:33e a Custoza.
19:42ci è rimasta
19:44qualche sua lettera
19:45scritta dal campo
19:46io voglia
19:49che alla fine
19:49ci possiamo trovare
19:50col nemico
19:51che abbiamo distante
19:52appena un tiro
19:53di cannone.
19:54Il nostro entusiasmo
19:55è tale
19:56che non desideriamo
19:57altro che divenire
19:58alle mani.
20:01Poi
20:02qualche amara
20:03constatazione
20:04prende il posto
20:05del primitivo entusiasmo.
20:06la lentezza
20:09delle tappe
20:10e la scelta
20:11dei capi
20:12ci ha fatto nascere
20:13il sospetto
20:14che ci ha rosso
20:15per tutta la strada
20:16di essere cioè
20:17baloccati.
20:18Poi
20:24ieri sera
20:25passarono
20:25i carri
20:26dei feriti
20:27in numero di 5
20:28anche stamani
20:29ne sono passati
20:30altri 6
20:31malconci
20:32dalla mitraglia.
20:33I morti
20:34per ora
20:34sono 7
20:355 napoletani
20:37e 2 civici.
20:39Anche dalla parte
20:40dei tedeschi
20:41vi fu strage
20:42perché avevano seco
20:434 carretti
20:44e non facevano
20:45altro che raccattare
20:46dei corpi
20:47e buttarli sopra.
20:48Di quel periodo
20:49avventuroso e guerriero
20:51e della sua appartenenza
20:53al cavalleria novara
20:54gli rimase
20:55una certa baldanza
20:56di cavalleggero
20:57nel vestire
20:58e nell'atteggiarsi
20:59come testimoni
21:00a questa divertente
21:01e famosa caricatura
21:03di Angelo Tricca.
21:04il porcellino
21:19di pietra
21:20del giardino
21:20di Collodi
21:21era ormai lontano
21:22accanto a quello
21:26di bronzo
21:27del Tacca
21:28a Firenze
21:28ci sono i banchi
21:29con i famosi lavori
21:30di paglia di Firenze
21:31vi ricordate
21:32quando Pinocchio
21:33si mise a lavorare?
21:35A tempo avanzato
21:36imparò a fabbricare
21:38anche i canestri
21:39e i panieri
21:41di giunco
21:41a Firenze
21:42Lorenzini
21:43e dopo aver fatto
21:44per un po'
21:44il commesso
21:45di libreria
21:45cominciò il mestiere
21:47del giornalista
21:48e imparò a fabbricare
21:49articoletti arguti
21:50era un galantuomo
21:53e un uomo galante
21:55suonava piuttosto bene
21:57il pianoforte
21:58e gli piacevano
22:00le romanze
22:00del Tosti
22:01suonava piuttosto bene
22:10di e
22:20Ci fu forse un amore infelice, ma nella sua vita non si parlò mai neppure alla lontana
22:38di matrimonio. Ci sono dei personaggi, come Geppetto, che nascono, vivono e muoiono, scato.
22:46Anche il mestiere del giornalista lo amareggiò, confessò una volta.
22:54D'ora in avanti voglio mettermi a scrivere soltanto per i ragazzi. Gli adulti si sono
22:58fatti troppo esigenti e incontentabili, non fanno per me.
23:03E per fortuna così fece. Per diversi anni fu anche segretario alla prefettura di Firenze,
23:09si occupava della censura teatrale e a forza di leggere copioni scrisse anche lui alcune
23:13commedie che furono rappresentate e applaudite. Al pomeriggio lo si vedeva spesso davanti
23:20al falchetto, un caffè di fronte al Duomo. E quasi ogni sera andava al casino borghesi
23:27a giocare al tersiglio e a bere.
23:29Gli domandarono, ma perché bevi tanto? Vuoi rovinarti?
23:38Niente affatto. Non si dice che sono uno scrittore che fa dello spirito?
23:45Se non ne metto dentro, di dove vuoi che lo tiri fuori.
23:48Repubblicano Mazziniano convinto, aveva messo nome annunziata ad una sua cagnolina.
24:05Quando stava a casa del suo amico Zipoli, gridava dal basso della strada alla donna affacciata
24:15alla finestra.
24:17Buttami il collare dell'annunziata!
24:21Oh, ecco!
24:23Ora con questo si può andare anche a corte senza che nessuno ti faccia ostacolo.
24:29Andiamo, annunziata!
24:49Voleva molto bene alla mamma.
24:52Insieme a lei aveva accettato di coabitare tre stanze
24:55nel lussuoso quartiere del fratello Paolo,
24:57amministratore della casa di ceramiche Ginori,
25:00in via Rondinelli numero 7.
25:02Andiamo, annunziata!
25:03Andiamo, annunziata!
25:05Vediamo, annunziata!
25:06I tuoi udmai la STARS di consigliere!
25:07E' meglio, è stata un po' di questo caso!
25:08Poi, asciutto!
25:09Andiamo, annunziata!
25:11Ba-di questo sì!
25:12Voleva più, esatto!
25:13E la mia AOV unao?
25:14È un po' di questo caso!
25:16È un po' di questo caso!
25:18Tanta, andiamo, Divine Church.
25:19Andiamo, è un po' di questo caso!
25:21E' un po' di questo caso!
25:22ت' un po' di questo caso!
25:22E' un po' di questo caso!
25:26Anunziata!
25:27Dovevo anche il dietro!
25:28Grazie a tutti.
25:58Grazie a tutti.
26:28Grazie a tutti.
26:58Sì, benedetto figliuolo. Buonanotte, Carlino.
27:08Buonanotte, mamma.
27:10E Carlino andava a letto contento.
27:24No, prima c'era da fare una cosa.
27:29La candela nella sinistra e nella destra il pistolone che gli era rimasto dal tempo del Cavalleria Novara faceva una meticolosa ispezione.
27:38No, no, no, no.
27:40Grazie a tutti.
28:10Grazie a tutti.
28:40Grazie a tutti.
29:10Grazie a tutti.
29:40Un po' con la nostra immaginazione possiamo tenere compagnia al babbo di Pinocchio nei suoi ultimi giorni di ragazzo per bene diventato vecchio.
29:49Quando la mamma morì, Carlino aumentò di bere.
29:54Faceva sempre tardi ogni sera al casino borghesi.
30:01Grazie a tutti.
30:08Grazie a tutti.
30:15Grazie a tutti.
30:22Grazie a tutti.
30:59Rientrando in casa, gli sembrava di sentire.
31:02Carlino.
31:03Buonanotte, figlio.
31:17Apriva la porta.
31:24Un po' con la coperta buona, un ritratto appeso al muro.
31:28E qualcuno gli domandava, e chi è questa fatta?
31:34È la mia mamma.
31:36La quale somiglia a tutte quelle mamme che vogliono un gran bene ai loro ragazzi e non li perdono mai d'occhio.
31:43E li assistono amorosamente in ogni disgrazia, anche quando questi ragazzi, per le loro scappataggini, meriterebbero di essere lasciati in balia a se stessi.
31:55Oh, fatina mia.
31:58Pinocchio.
31:59Carlino.
32:01In grazia del tuo buon cuore, io ti perdono tutte le monellerie che hai fatto fino a oggi.
32:07I ragazzi che assistono amorosamente i propri genitori nelle loro miserie e nelle loro infermità, meritano sempre gran lode e grande affetto, anche se non possono essere citati come modelli di ubbidienza e di buona condotta.
32:24Metti giudizio per l'avvenire e sarai felice.
32:30Felice. Una parola.
32:37Carlino cercava di esserlo, come poteva.
33:03Oh, fatina mia, perché sei morta?
33:07Non ti dispiace vedermi abbandonato da tutti?
33:11Se arrivano gli assassini, mi attaccheranno da capo al ramo dell'albero.
33:16Come farò a dormire la notte?
33:19Chi mi farà la giacchettina nuova?
33:21Oh, sarebbe meglio, cento volte meglio, che morissi anch'io.
33:29Dimmi, bambino, che cosa fai, costaggiù?
33:33Non lo vedi?
33:36Piango.
33:40L'ottobre del 1890 fu particolarmente freddo a Firenze.
33:46Quella sera, uscendo come al solito dal casino a Borghesi,
33:52il collodi si sentì come colpito da qualcosa,
33:55all'improvviso.
33:59Per l'appunto, era una nottataccia.
34:03Tuonava forte, forte.
34:05Lampeggiava come se il cielo pigliasse fuoco
34:07e c'era un ventaggio freddo e strapazzone.
34:23Arrivò faticosamente al numero 7 di via Rondinelli.
34:27Non se la sentì di tirar fuori le chiavi
34:46per aprire il pesante portone.
34:48Era tutto buio e tutto deserto.
34:52Le botteghe erano chiuse,
34:54le porte di casa chiuse,
34:56le finestre chiuse
34:57e nella strada nemmeno un cane.
35:01Pareva il paese dei morti.
35:04Si attaccò al campanello.
35:07Era tardi.
35:09Nessuno rispondeva.
35:11Guardò in alto.
35:13Nessuno.
35:13A poco a poco gli occhi li si appannarono.
35:17Attaccato al campanello suonò ancora.
35:20Muoio!
35:21Nella strada nemmeno un cane.
35:23Il ventaggio freddo e strapazzone
35:25si ingoiò le sue ultime parole.
35:32Trovarono Carlo Lorenzini
35:33appoggiato allo stipite del portone.
35:36Col capo girato da una parte,
35:39con un braccio ciondoloni,
35:41con le gambe incrociate
35:43e ripiegate a mezzo
35:44da parere un miracolo se stava ritto.
35:48Lo portarono via,
35:49stecchito come un grosso burattino.
35:54Ma questa era una finzione
35:55per la famiglia,
35:56per gli amici,
35:57per la gente.
35:59Il vero Lorenzini,
36:00colui che firmava con lodi
36:02e aveva scritto quel pinocchio
36:04che gli intenditori hanno definito
36:05la Bibbia del cuore,
36:07non era più lì.
36:09Era già arrivato in fondo a Via Rondinelli.
36:11aveva voltato l'angolo,
36:14stava correndo per le vie del mondo.
36:18E siccome i burattini
36:20nascono burattini
36:22e vivono burattini,
36:25da quella notte
36:26per le vie del mondo
36:27si mise a correre
36:29un burattino di legno,
36:31alto come un soldo di cacio
36:33con un vestituccio di carta fiorita,
36:37un paio di scarpe di scorza d'albero
36:39e un berrettino
36:41di midolla di pane.
36:43Perchè ora questo ritorno a Collodi
37:01a più di 15 anni di distanza?
37:03Comincio a prepararmi nella mia tomba.
37:07Pinozio cos'era?
37:08Eri rifiuto alla crescita.
37:10L'avevo fatto un po' con la mia Giulietta,
37:13con Riccardo,
37:14poi con Notello,
37:15poi
37:15approfittando in un centenario
37:18del mio cavallo di battaglia,
37:20cioè della più grande maschera
37:21poi italiana,
37:23che è il Pinozio,
37:23forse del mondo,
37:26è un bambino
37:27sepolto prematuramente
37:29che scalcia nella propria bara.
37:32Penso che questo passi,
37:33non platea.
37:36E se raccolgono i bimbi soprattutto.
37:39Non è uno spettacolo per bambini,
37:41ma da bambino,
37:42da Burattino a bambini, ecco.
37:48L'umanità è veramente penosa.
37:51Una specie di Alice Burattino
37:54in un mondo di orrori.
37:57Alice è la Fatina,
37:58questa provvidenza bambina
37:59che non ho.
38:01Così.
38:03Più l'altro è l'onnipotenza,
38:05cioè il soggetto
38:06che vuole tutto, no?
38:10Nella fine finisce con non aver niente.
38:13La Fatina invece è la provvidenza bambina.
38:15La provvidenza bambina,
38:17un'onnipotenza,
38:18non può essere divina,
38:19perché l'onnipotenza non può prevedere.
38:20Non può provvedere nemmeno.
38:23Ecco perché è incosciente
38:24nel suo gioco.
38:27Sciagurato.
38:28Ma è perversa e innocente.
38:30Quindi questo impatto
38:30con l'Odi Carroll,
38:32cioè Alice,
38:34meravigliosa,
38:35Alice nello specchio,
38:36e in questo specchio stesso
38:38si specchia
38:39il Burattino Pinocchio.
38:42Io sarò la tua mamma.
38:44Oh, che bella cosa!
38:46Tu mi ubbidirai
38:47e farei sempre quello
38:50che ti dirò io.
38:51Volentieri, volentieri, volentieri,
38:53fin da domani
38:54tu comincerai
38:56con andare a scuola.
38:58Poi sceglierai
38:59a tuo piacere
39:00un'arte
39:01o un mestiere.
39:03Che cosa pronto
39:04li fra i denti!
39:06Dicevo che ormai
39:07per andare a scuola
39:08mi pare un po' tardi.
39:10No, signore!
39:12Tieni a mente
39:13che per istruirsi
39:14e per imparare
39:15non è mai
39:16tardi!
39:20Siccome sono piccino
39:21i miei papi e la mia mamma
39:22hanno detto
39:22te saremo solamente
39:23accompagnati
39:24dai cugino
39:25eccolo qui
39:25i Carlo Conti
39:26e dai mi nonno
39:27che l'è
39:28in novello novelli.
39:29Molto bene.
39:29Eccoli qua!
39:30Grazie a voi!
39:30A questo punto
39:31Leonardo
39:32Leonardo Pieraccioni
39:34canta
39:35aiaiaiai
39:36vai!
39:36Allora facciamo così
39:39il pezzo
39:39iniziamolo
39:40con i sax
39:41e allora
39:43fai che tu vuoi
39:43vieni
39:44Ale!
39:56Mi raccomando
39:58impegnatevi
39:59a palla
40:00e nascono
40:05biondi
40:06il sorriso
40:07stampato
40:08e nascono
40:09e chiedono
40:10il Marco
40:11è calato
40:12poi crescono
40:13sani
40:14a tre mesi
40:15i dentini
40:16noleggiano
40:17il ciuccio
40:18agli altri
40:19bambini
40:20a scuola
40:21sono furbi
40:22e
40:23stanno copiare
40:24ma
40:25dietro
40:25il castigo
40:26ci vogliono
40:28andare
40:28coro
40:29aiaiaiaiai
40:33figlio di
40:34aiaiaiai
40:35muoia mai
40:36aiaiaiai
40:40aiaiaiai
40:42aiaiaiai
40:44si baciano
40:46in bocca
40:47fai un po'
40:48torno
40:48dall'icapenina
40:50e collo
40:51e sedi
40:52chanel
40:53son pieni
40:54di donne
40:55ma il sabato
40:56sera
40:57li trovi
40:58da soli
40:59ai bar
41:00marilena
41:01e mangiano
41:02i kiwi
41:03li fa schifo
41:04e il prosciutto
41:05son vegetariani
41:07poi mangiano
41:09di tutto
41:09ricordo
41:10aiaiaiaiai
41:13aiaiaiai
41:14figlio di
41:15muoia mai
41:18aiaiaiai
41:22aiaiaiai
41:23aiaiaiai
41:24aiaiaiai
41:26vai con la sfisa
41:26vai
41:27aiaiaiai
41:29aiaiaiai
41:31aiaiai
41:37aiaiaiai
41:39aiaiaiai
41:39Si pigliano sui seri, si sparano le pose
41:46Si sposano caro con donne e noi
41:50Leva la macchina
41:52Ai ai ai ai ai
41:55Figlio di moia mai
41:59Ai ai ai ai ai
42:04Ai ai ai ai ai
42:07Figli attacchi e agganci dell'Italia
42:15Ha picciati e nudi mezza unaia
42:22Ai ai ai ai ai
42:28Ai ai ai ai ai
42:32Ai ai ai ai ai
42:36Ai ai ai ai ai ai ai ai
43:06E' un'esplosione che ha fatto in questo momento la scritta filmato e abbiamo uno sceneggiato trasmesso dalla nostra televisione non molto tempo fa, uno sceneggiato molto importante che è stato anche presentato in un film.
43:20Ehi tu, hai una pelle chiara per uno di queste parti, di che razza sei? Sono Circasso.
43:33Ah, Circasso, sono rari qua giù.
43:38Sì, siamo piuttosto rari infatti.
43:41Che cosa fai ad ERA?
43:43Niente contro la legge.
43:45Ma che fai?
43:46Viaggio.
43:48Dove vai?
43:49A Damasco.
43:51Non raccontare storie, tu sei un disertore.
43:54Con tutto il rispetto noi Circasso siamo esenti dal servizio militare.
43:58Niente discussioni, hai l'età militare quindi sei un disertore.
44:02Ho l'età militare ma sono in Circasso.
44:05Ah, Circasso, eh?
44:07Vieni con me.
44:09Dove?
44:10Perché te lo dovrei dire?
44:12Su, poche storie.
44:13Io direi di non far soffrire troppo Ugo Pagliai,
44:42Pagliai, che qui vedete nelle vesti di questo personaggio.
44:46Interrompiamo queste staffilate.
44:48La domanda è la seguente.
44:49Si è già prenotato Stefano Carretta.
44:51Il comediografo Terence Rattigan è l'autore di Ross.
44:55Con che leggendario nome è più noto Ross?
44:58Lorenzo Faraby.
44:59Infatti noi ci ricordiamo tutti di questo sceneggiato.
45:01Con Ugo Pagliai è del film che era interpretato da Peter O'Toole.
45:04Eccolo qui, palita nel naso o no?
45:10Allora, dici un po', bambino, quali sono le buone azioni che ti hanno permesso di vincere questo premio?
45:16Dici.
45:16Ho vinto il premio perché sono stati i bambini più bravi di quest'anno.
45:21Sì, però non urlare, eh, piano.
45:23Le mani rimette la nostra sorella.
45:24Stai fermo, vai.
45:25Io sono i bambini più bravi perché andavo sempre alle scuole e poi andavo sempre, davo una mano alla mamma a lavare i piatti.
45:33E poi pomeriggio, vado sempre dagli ammalati all'ospedale, dove ci sono gli uomini, dove ci sono i bambini.
45:41I giorni ti do una mano a fare le lezioni, si diverte.
45:46E la sera invece si guarda la televisione e si guarda i filmini che porto io da casa.
45:51Bravo, bravo.
45:51Tutti dei filmini che sono dei filmini che porto sulle favole.
45:55Ecco, sono dei film interessanti.
45:56Dici qualche titolo per esempio al pubblico a casa.
45:59Sono dei film con Cristina d'Avena.
46:01Brava.
46:01Allora, uno è La Caricano in 101.
46:04Oddio.
46:05Quell'altra è Biancaneve sotto i nani.
46:08Oddio, oddio, oddio, oddio, mi sento male.
46:10E poi ce ne è tanti, ce ne è parecchi.
46:13Oddio, oddio.
46:13Poi ce ne è anche un altro che è La Bella Ammucchiata in il basso.
46:19Oddio, oddio.
46:21Intanto siamo arrivati al nostro ultimo incontro con un noto attore e chansonier francese,
46:26interprete di canzoni e film famosi in tutto il mondo.
46:32Abbiamo detto attore francese, però tutti sanno che Yves Montand è italiano.
46:37Sei nato in provincia di Firenze, mi sembra.
46:40Ecco, a Montsummano Alto.
46:41No, a Montsummano, accanto di Firenze.
46:43Anzi, in questo momento probabilmente qualche zia ci starà vedendo.
46:47Eh, spero.
46:48Salutarla, non mi sento?
46:48Eh, tante cose, tante cose.
46:51E senti un po', non senti nostalgia dei Natali italiani?
46:53Sì, ma ero troppo piccolo quando sono partito dall'Italia, ma spero che la mia baglia sia...
47:00Ah, la baglia.
47:01La baglia.
47:01Quindi gli auguri anche alla baglia.
47:02Anche alla baglia.
47:03E senti un po', però pare, almeno ci hanno detto, che probabilmente andrà in Italia presto.
47:08Sì, vanno in Italia al mese di gennaio per fare, girare un film con Giuseppe De Santi e con la Silvana Mangano.
47:18Il film si chiama Uomini e Lupi.
47:20Senti, visto che siamo a Natale, non vorresti fare un piccolo regalo alle zie in ascolto?
47:26Ma che posso fare?
47:27Cantare una canzone?
47:27Ecco.
47:28Ma così se è un piatto forte non è possibile.
47:30Senza pianforte.
47:32Allora che posso cantare?
47:33Visto che siamo a Parisi, a Pari.
47:35Eh, beh, non si può a Pari, allora.
47:36A Parisi, quando l'amore fleurit, fa fa durante delle settimane.
47:42Dei ciasi che souri, tutto perché il s'aime a Parisi.
47:47Au printemps.
47:48Michelucci ricorda con una certa non curanza le vicende che portarono alla costruzione di una delle sue opere maggiori.
48:14Il problema della stazione è uno dei più significativi di quel tempo.
48:23È un fatto molto importante perché in un centro antico, quale è Firenze, insomma, viene a situarsi un'opera moderna.
48:33senza stare a definire se è razionale, se non è razionale.
48:37Questo ha un'importanza secondaria.
48:39È razionale in quanto funziona, in quanto ha perlomeno funzionato bene fino ad ora.
48:45Mi pare che sia stato un elemento che ha servito alla costruzione delle nuove stazioni ferroviarie, non soltanto in Italia.
48:52Come avvenne?
48:53Fu un gruppo di sei architetti, dei quali io facevo parte.
48:58Eravamo, diciamo, degli amici. Alcuni di essi, anzi cinque di essi, erano stati miei allievi.
49:04Quindi ci conoscevamo bene e quindi nacque questa possibilità di mettersi insieme a lavorare.
49:10E ciascuno nel lavoro ha dato quel che ha dato.
49:13C'è quasi da meravigliarsi che sia stato possibile nel 1933
49:38dare il via in Italia a un'opera pubblica talmente lineare e funzionale.
49:44In realtà, la commissione che approvò il progetto,
49:47composta tra gli altri da Piacentini, Oietti e Marinetti,
49:51vide i vantaggi di un abile compromesso.
49:54Mostrare che il dominio architettonico di Piacentini non era poi tanto ritrivo e passatista.
49:59Dare un contentino ai vecchi futuristi, che si consideravano padri d'ogni modernità.
50:04Neutralizzare l'opposizione dei giovani architetti,
50:08ponendo il regime nella comoda posizione di mediatore tra opposte tendenze.
50:14Le polemiche divamparono infatti a Firenze e in Italia per un anno intero.
50:19La cassa di imballaggio, come era stata chiamata la nuova stazione,
50:24arrivò comunque a destinazione.
50:25L'inserimento nel centro antico mi sembra che sia abbastanza significativo,
50:38perché in fondo c'è un'impostazione molto umile rispetto agli edifici, ai monumenti,
50:45anzi al monumento che è davanti a Santa Maria Novella.
50:50Avendo voluto fare un altro monumento,
50:51si veniva a stabilire uno sculibrio, perché poteva essere preoccupante.
50:56Ora, la stazione è modestissima,
50:58non vuole essere quasi architettura,
51:01non vuole imparire.
51:03E anche dal punto di vista altimetrico,
51:06dal punto di vista palimetrico,
51:07si svolge in modo da lasciare bene evidente,
51:11anzi di valorizzare,
51:13penso che valorizzi anche il monumento Santa Maria Novella.
51:17Ora, l'inserimento nella città antica,
51:39mi pare che ci sia una partenza molto, molto importante.
51:42Cioè, ci si può inserire nella città antica con un'architettura moderna?
51:49Questa è una domanda alla quale mi pare che la stazione risponda.
51:54Ci si può inserire a un'automodizione
51:56che siano tenuti di conto certi valori, certi rapporti.
52:00La stazione risponda
52:30la notte delle due di notte
52:32passa un barbone con le scarpe rotte,
52:36la notte in quino non è come a Milano
52:39o a Roma sempre pieno di casi.
52:43Fra quasi un'ora arriva la nazione,
52:46un ferroviere fischia la canzone,
52:50una signora senza suo marito,
52:53la guardo bene solo un travestito.
52:56Firenze, Santa Maria, novella, sogna,
53:01povera cora di vergogna,
53:05sembra lo specchio della sua città.
53:10Firenze, Santa Maria, novella o meno,
53:15mi fa sentire un po' sereno,
53:18il portafoglio non mi non verrà.
53:22I primi pendolari la mattina
53:27che stanno in forte la tua Fiorentina,
53:31la colazione con i bomboloni
53:34e guaglia che parla male di Antonioni.
53:38Raggio di sole arriva il nuovo giorno,
53:41gente che va giurandoti un ritorno,
53:44perché a Firenze sulla mia parola
53:47non vedi niente in una volta sola.
53:51Firenze, Santa Maria, novella, festa,
53:56per lui che va, per lei che resta,
53:59per un amore che ritornerà.
54:05Firenze, Santa Maria, novella, scusa,
54:09spero di farti una sorpresa,
54:12quando la mia canzone sentirà.
54:31Firenze, Santa Maria, novella, festa,
54:36per lui che va, per lei che resta,
54:39per un amore che ritornerà.
54:45Firenze, Santa Maria, novella, scusa,
54:50spero di farti una sorpresa,
54:53quando la mia canzone sentirà.
54:58Firenze, Santa Maria, novella, festa,
55:03per lei che va, per lei che resta,
55:07per un amore che ritornerà.
55:09Grazie.
55:10Grazie.