Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • l’altro ieri
È stata una settimana storica quella che ha portato i potenti della Terra a Roma per l’estremo saluto a Papa Francesco, morto alle prime luci del 21 aprile, il lunedì dell’Angelo. Un addio a poche ore dall’ultima apparizione del Pontefice tra i fedeli per la Pasqua. Sabato 26 aprile vescovi e cardinali, regnanti, capi di Stato e di governo si sono ritrovati sul sagrato di San Pietro per i funerali, mentre il dietro le quinte regalava al mondo il fermo immagine della possibile svolta tra Stati Uniti e Ucraina, con i presidenti Trump e Zelensky seduti uno di fronte all’altro, per la prima volta dallo scontro del 28 febbraio nello Studio Ovale, in atteggiamento di reale dialogo. Proprio all’indomani di una ricorrenza solenne per l’Italia: l’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, celebrato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’accorato discorso a Genova, la città medaglia d’oro al valor militare che il 25 aprile 1945 si liberò da sola. E a tutti – credenti e non, laici e religiosi – questo scorcio di aprile ha posto domande sul senso della vita, sul mistero della morte, sulla libertà.In apertura della settimana del Conclave chiamato a eleggere il nuovo Papa in un clima inevitabilmente condizionato dalla forte impronta di Francesco, proponiamo in esclusiva ai nostri abbonati una riflessione corale su un passaggio destinato a segnare il prossimo futuro per la Chiesa e non solo. Ecco la ricostruzione dei passaggi cruciali attraverso le immagini più emozionanti e i contributi del direttore Luciano Fontana e delle firme del Corriere della Sera, raccolti nelle dirette tv con le quali abbiamo seguito e analizzato questi giorni di svolta: Aldo Cazzullo, Ferruccio de Bortoli, Massimo Franco, Alberto Melloni, Antonio Polito, Venanzio Postiglione, Fiorenza Sarzanini, Gian Guido Vecchi. Buona visione.

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua!
00:30Il mistero cristiano della morte e resurrezione celebrato nella Pasqua, la morte di Papa Francesco, il silenzio e il raccoglimento su questo addio che ci interroga e insieme la sacralità della festa laica che è oggi e sempre il 25 aprile, la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, il sacrificio di tante vite per la libertà.
00:58E sul senso della libertà individuale e collettiva dell'anima e dei corpi, in giornate come queste non possiamo non riflettere insieme e cercheremo di farlo anche nel corso di questa nostra diretta, al di là del rumore di fondo di polemiche più o meno sobrie.
01:14E mentre sfilano nella città eterna i potenti della terra, venuti a rendere omaggio l'estremo saluto al Papa che vuole chiamarsi Francesco in segno di umiltà, di operosità, di misericordia.
01:25Ecco, è verosimile che oggi da ogni angolo della terra aggravato, da ingiustizia, guerra, violenza, sopruso, miseria, un sospiro, un pensiero voli e vada a quella bara.
01:35E chissà.
01:36Non dimenticatevi di pregare per me.
02:02Ora, caro Papa Francesco, chiediamo a te di pregare per noi.
02:18Con questa sua attenzione per le persone, secondo me è quello che ha segnato il pontificato di Papa Francesco.
02:29La forza di Francesco si è mostrata sin dall'inizio.
02:33Io ricordo, ero in Piazza San Pietro quando lui fu eletto, ricordo quel buonasera, appunto già in quel momento, il dialogo che lui ha aperto con i fedeli, il fatto che ci fosse un Papa che diceva pregate per me.
02:55Quindi diciamo un cambio completo rispetto ai predecessori e poi durante questo pontificato stare tra la gente, stare in un modo diverso tra la gente, perché anche Papa Voitila stava tra la gente, ma non nel modo in cui ci stava Francesco.
03:21E poi la cosa fondamentale è stato questo suo, ho visto in questi giorni, anche noi lo abbiamo evidenziato, il fatto che lui piacesse anche ai non cattolici, nel senso che lui era un Papa aperto e per questo poi si è anche creato moltissimi nemici in Vaticano, perché questo noi lo sappiamo e non lo dobbiamo nascondere.
03:47Ha mandato ai matti tantissimi conservatori, non solo, mezza curia, perché una certa idea sacrale del Papa è quella di cui la curia ha bisogno per sentirsi al centro del mondo.
04:00Un Papa che non vuole le babbucce rosse, che indossa le scarpe ortopediche, che non rifiuta l'appartamento ma vive in un residence, un Papa che diserta il concerto organizzato nel suo nome, lasciando vuoto il trono predisposto per lui, dicendo non sono un principe rinascimentale o da lavorare.
04:19Un Papa che dice che i preti devono avere addosso l'odore delle pecore, è un Papa che non può piacere a una certa chiesa, infatti non è piaciuto, infatti Rombergoglio è stato un Papa molto amato, ma anche apertamente detestato e apertamente avversato.
04:34E poi è un Papa difficile da catalogare, lui stesso diceva, non posso essere definito di destra o di sinistra, è una definizione da entomologo, è come dire, questo è un insetto socialdemocratico, che è una battuta bellissima anche se non venne capita, ma molto spesso questo Papa non è stato capito.
04:51Quando è venuto in Piemonte, nella regione di origine dei suoi nonni, ha parlato in piemontese, in una regione in cui il dialetto non parla quasi più nessuno.
04:58Però insomma è stato un Papa anche scomodo, quando andò ad Assisi la prima volta, 4 ottobre 2013, era la prima volta in vita sua che andava ad Assisi, tutti ci aspettavamo una predica conciliante, San Francesco, gli uccelli, il lupo di Gubbio, fece una predica durissima,
05:17c'erano stati 368 morti annegati la sera prima a Lampedusa e lui ci strigliò tutti, ci disse anche colpa vostra, anche colpa nostra, che ci giriamo dall'altra parte.
05:28Non è mai stato un Papa accomodante, è stato un Papa urticante, provocatorio, sfidante, sino all'ultimo dei suoi giorni ha voluto morire da Papa, non da malato, è uscito dal Gemelli, ha celebrato ancora la Pasqua e poi è ispirato con l'uscita di scena grandiosa, quasi profetica.
05:47E concludo, è rivoluzionario anche nel voler essere seppellito a sue spese, come dire alla puria, non siete voi che mi seppellite, sono io che mi seppellisco e si fa seppellire nella nuda terra.
06:00Ed è il suo grembo l'anima preclara, muoversi volle, tornando al suo regno e al suo corpo non volle altra vara.
06:09Cioè la morte di San Francesco, Dante scrive che San Francesco vuole essere sepolto nella nuda terra e la stessa scelta fa Papa Francesco, il primo Papa a portare il nome del Santo e il grembo da cui si muove, da cui si muoveva Francesco, da cui si muove il Papa e la donna amata, cioè la povertà.
06:29Povertà non imposta, ma scelta.
06:32Ho l'impressione che in questi anni sia il Papato di Benedetto, che pure era molto gradito agli Stati Uniti, soprattutto,
06:51sia quello di Francesco, hanno raggiunto una certa indipendenza rispetto ai poteri forti internazionali, magari pagando anche un prezzo molto alto.
07:06Se mai il problema è un altro, quello che io intravedo, e ne abbiamo anche parlato sul Corriere, è il rischio di un conclave nel quale uno vale uno.
07:18Cioè c'è un certo anonimato di questa classe cardinalizia che è stata selezionata in massima parte da Francesco e questo rende più difficile forse trovare una sintesi, perché credo che poi in questi anni, ma devo dire non solo in quelli di Francesco, anche in quelli di Benedetto,
07:38l'elemento che ha indebolito fortissimo la Chiesa, a parte l'ombra sempre pesantissima degli scandali della pedofilia, è stata una divisione di fondo,
07:53che non è solo quella poi tra conservatori e progressisti, perché secondo me queste sono categorie molto ambigue,
08:00perché poi lo stesso Papa Francesco su alcune cose appariva molto progressista, su altre molto conservatore, quindi questi sono più principi che vengono applicati dalla politica in modo un po' arbitrario.
08:15No, secondo me il tema è quello di un'unità che è mancata e quindi di una forte polarizzazione all'interno della Chiesa,
08:23che secondo me è quella che l'ha indebolita davvero, per cui credo che il tema che si porrà in modo molto acuto,
08:32non so se riusciranno a risolverlo rapidamente, sarà quello di trovare un pacificatore,
08:39cioè qualcuno che superi sia le divisioni del pontificato di Benedetto XVI, sia quelle del pontificato di Francesco.
08:49Il dualismo Benedetto-Francesco, perfino una scelta dei nomi, è stato clamorosamente chiaro nell'indicare le due strade possibili
09:00della Chiesa nella società scristianizzata di oggi. Benedetto è il santo che resiste nei monasteri durante le invasioni barbariche
09:12e costruisce le basi ideali e anche di pensiero, di studio, per riemergere da questo isolamento e riconquistare il mondo,
09:24cosa che poi la Chiesa nel Medioevo ha fatto e come.
09:27E Francesco invece è il santo che invece dei monasteri fonda i conventi,
09:32che è una parola anche quella la cui radice dice tutto, cioè dove i frati, non i monaci,
09:38monaci da monos, cioè solitari, ma i frati, i fratelli, stanno insieme nelle città,
09:46non più sulle colline, nelle campagne, ma nelle città vicino ai poveri, vicino alle nuove classi sociali
09:52che l'evoluzione del Medioevo sta producendo, i borghi, queste prime conurbazioni
10:00dove i problemi sono completamente diversi e nuovi. Sono due messaggi proprio molto diversi
10:07e quello di Francesco è stato esplicitato nello slogan La Chiesa è un ospedale da campo,
10:12cioè non si ritira ad aspettare che il mondo torni cristiano, ma sta nel secolo nel mondo tra la gente.
10:20La parola popolo è una parola ambigua, non c'è niente da fare, basti pensare che se la usiamo in greco
10:28demos ci fa ricordare la democrazia, che è un sistema che ci piace moltissimo e che tutti condividiamo
10:35e che non vorremmo mai più perdere, è giusto ricordarlo nell'ottantesimo e il 25 aprile.
10:41Se la diciamo invece in latino, populus, allora diventa la radice di populismo,
10:46che sembrerebbe invece uno dei nemici mortali della democrazia, quindi come si vede è una parola ambigua
10:52e anche nella storia della politica, del pensiero politico si è molto combattuto per ottenere il controllo,
11:02il possesso di questa parola così evocativa. Perfino nella nostra Costituzione all'articolo 1
11:10si afferma che la sovranità appartiene al popolo, ma poi la si corregge in parte dicendo che
11:16la esercita questa sovranità nei limiti e nei modi fissati dalla Costituzione.
11:22è la grande lezione che ci ha consegnato Papa Francesco. Nella sua Fratelli Tutti ci ha esortato
11:38a superare conflitti anacronistici, ricordandoci che ogni generazione deve far proprie le lotte
11:46e le conquiste di quelle precedenti e condurla a mete ancora più alte. Non è possibile accontentarsi
11:54di quello che si è già ottenuto nel passato, scriveva, e fermarsi e goderlo come se tale
12:00situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia
12:08che ci interpellano tutti. Ecco perché è sempre tempo di resistenza.
12:14Nel messaggio di Sergio Mattarella, del Presidente della Repubblica, che nel discorso per gli
12:1980 anni dal 25 aprile 1945 a Genova richiamava delle assonanze tra il clima di oggi e quel
12:27clima di nichilismo e del culto della bella morte che si affermò prima e durante la Seconda
12:33Guerra Mondiale.
12:35Nella guerra fatta come predominio di potenza, come volontà di schiacciare gli altri e anche
12:45nella, tra virgolette, bellezza della morte che spesso riecheggia in molti dei riferimenti
12:54totalitari. È giusto questo riferimento che tu fai a quello che ha detto ieri a Genova
13:01Sergio Mattarella, che poi richiama un po' il messaggio pasquale di Francesco che è stato
13:10involontariamente il suo testamento, ma insomma il fatto che si siano moltiplicate le guerre,
13:20che la guerra sia diventata una disciplina di forza, cioè chi è pronto alla guerra vuol dire
13:27che è più saldo nei propri principi, nella forza delle idee che professa, insomma è un po' questo
13:33il velenoso liquido che in qualche modo caratterizza questa attualità che stiamo vivendo.
13:45E soprattutto il fatto che non ci sono soltanto le guerre di cui parliamo ogni giorno, ci sono tante
13:51guerre dimenticate e io ricordo che, lo cito anche nel libro, che il gesto che mi è sembrato
13:59particolarmente rivoluzionario nella sua scandalosa umiltà è stato quando il Francesco ricevendo
14:09i due signori della guerra del Sud Sudan senza, stupendo anche i suoi collaboratori, si è inginocchiato
14:18e ha baciato i piedi due dei signori che poi hanno continuato a fare la guerra.
14:23Ecco, oltre 50 guerre, tantissime, io sono rimasto per esempio colpito da un dato del quale noi
14:30non parliamo quasi mai, ma un cristiano su sette nel mondo è perseguitato o discriminato.
14:40Allora, questa lotta per la pace, che non vuol dire negare il diritto di difendersi, perché
14:50lui lo dice nel messaggio pasquale, i popoli hanno il diritto di difendersi, ma non possiamo
14:57pensare di vivere un'epoca nella quale si producono più strumenti di morte che beni
15:04e servizi per la pace e il benessere.
15:08Io ho l'impressione che non sempre forse la stessa Chiesa sia consapevole della sua forza,
15:13del suo prestigio.
15:16Aver portato non solo migliaia e migliaia di fedeli, ok, ma tutti o quasi tutti i potenti
15:22del mondo, quasi tutti i leader del pianeta, questo dà l'idea di una grandissima forza,
15:30di una potenza ideale.
15:32Ricordi la famosa battuta, ma quante armate ha il Papa?
15:35È molto più di avere armate.
15:38E quindi vediamo il conclave che Papa ci regalerà e se saprà interpretare questa consapevolezza,
15:45perché diciamoci la verità, da laici il mondo avrebbe bisogno di una voce forte,
15:49evangelica, se mi consenti.
15:52E puoi vedere questa piazza davvero, tu dicevi la tua emozione, sì, è un termine che non
15:57lo so mai, ma davvero in questo caso si può dire che è una piazza emozionante, perché
16:01cattolico viene dal greco antico che significa cattolikos, universale, è una piazza universale,
16:08dove c'erano questa varietà di origini, di pensieri, di popoli, è una cosa straordinaria
16:17unica. Il mondo rappresentato da Piazza San Pietro è un mondo effimero o è un mondo
16:22possibile? E questo poi il grande dubbio con cui veniamo lasciati dopo questa giornata.
16:28È un mondo effimero e quindi, spente adesso le telecamere, dopo gli incontri che ci saranno
16:33anche tra i leader, è finita lì e resterà nei nostri ricordi, nel nostro cuore?
16:37O invece davvero è un mondo possibile? Questo della varietà e della convivenza pacifica?
16:42E allora anche lì, diciamoci una cosa che anche lì è scomoda, per usare la domanda
16:49che tu hai rivolto a Ferruccio De Bortoli, è scomodo dire, ma va detto che non è la piazza
16:55di Donald Trump se dobbiamo vedere i suoi primi mesi di amministrazione, perché invece
17:01Trump ha costruito un mondo dove c'è l'America e tutti gli altri, dove altro che muri ci sono
17:06proprio fortezze a dividere le varie parti del mondo. Papa appena eletto va nella stanza
17:14delle lacrime, si veste, saluta i cardinali, poi esce dalla Cappella Sistina e percorre
17:20la strada fino alla loggia delle benedizioni, la loggia centrale di San Pietro per affacciarsi
17:29e presentarsi al mondo. Ma nel percorso tra la Sistina e la loggia delle benedizioni
17:34il Papa appena eletto si ferma nella Cappella Paolina dove c'è l'ultimo affresco, l'ultimo
17:41capolavoro di Michelangelo e che rappresenta la crocifissione di Pietro e la tradizione vuole
17:49che il Papa appena eletto esca dalla Sistina, si fermi ed entri da solo nella Cappella Paolina
17:57e per prima cosa, prima ancora di mostrarsi al mondo, si fermi a pregare davanti all'affresco
18:03di Michelangelo dove c'è San Pietro crocifisso a testa in giù che guarda con un sguardo severo
18:11lo spettatore, come a dire al successore, ecco questa è la fine che ti si prepara, nel
18:18caso uno, come dire, avesse un'idea più rosea del destino da Papa. Cioè alla fine Pietro
18:29finisce così, crocifisso a testa in giù. Quindi il Papa lo sa, lo sa fin dall'inizio.
18:35Benedetto XVI parlò della mannaia, sentivo, quando raccontava del conclave, disse sentivo
18:42la mannaia che stava cadendo su di me. Poi magari a volte ci sono i film che raccontano
18:51come se fosse la lotta per diventare Presidente degli Stati Uniti o Presidente di qualche...
18:55però insomma è una cosa un po' diversa. Tu citavi Nanni Moretti e non è un caso che forse
19:01il regista che ha rappresentato meglio anche le figure degli alti ecclesiastici, i cardinali,
19:10il Papa sia un regista italiano e un regista romano, perché è così. C'è un aspetto
19:18quotidiano, umano, di fatica che magari non si immagina, ma c'è. Parliamo di persone
19:30comunque anziane, spesso, a parte eccezioni come Voittila che venne eletto cinquantenne,
19:37però in genere sono persone che vengono elette oltre i 70 anni e che hanno una vita senza
19:44pause, perché inizi all'alba, hai una serie di udienze, impegni, incontri di tabella,
19:54devi consultare documenti, ricevi informazioni da tutto il mondo e questo fino a sera, tutti
20:01i giorni dell'anno, per tutto il tempo e sai che questo durerà fino a quando muori.
20:05Il Papa non accetta che nessuno gli insegni come si fa il cattolico, lo faccia lui e lasci
20:11che il Papa lo faccia come vuole. Questa non sarà una cosa di secondo piano nel conclave,
20:17perché in questo mondo dove ci sono cinque grandi potenze nucleari, comandate da persone
20:26che hanno religioni diverse, ma la convinzione che la loro religione sia una chiave per comprendere
20:32il mondo e che loro ne possono essere titolari, il cattolicismo romano rappresenta un ingombro.
20:37Per Trump, Putin, Xi, Erdogan e Modi il cattolicismo è un ingombro, perché è una grande comunità
20:43di pari, piuttosto sgarruppata, piena di problemi, di guai, di scandali, di complicazioni infinite,
20:50però rappresenta una cosa che non accetta di andare a fare le genuflessioni davanti a nessuno,
20:58per buoni o cattivi motivi. E dunque la verità che Francesco lascia sarà la verità di una Chiesa
21:03che cerca di essere libera e deve continuare ad esserlo.
21:05Il primo incontro dopo quello tremendo, orribile che abbiamo visto in scena alla Casa Bianca,
21:18in cui Trump aveva in tutti i modi cercato di umiliare Zelensky.
21:26Poi sono accadute altre cose e in particolare c'è stata una spiegazione dell'idea di piano
21:34di pace da parte del Vice Presidente Vans, che si basava su tre punti davvero inaccettabili
21:41per l'Ucraina. Il primo è il riconoscimento formale dell'annessione della Crimea,
21:47cioè la Crimea sotto il controllo russo ormai dal 2014, però non è mai stato dal punto
21:53di vista sia dell'Ucraina che internazionale riconosciuto come un territorio russo.
21:59Il secondo punto è che ai russi vanno tutti i territori conquistati fino all'attuale linea
22:05del fronte e la terza è che non c'è alcuna possibilità per l'Ucraina di entrare nella
22:12NATO. Non era un piano di pace, era la certificazione della volontà russa e dell'idea che in base
22:20a un gesto di potenza imperiale, in base a un'invasione, in base all'utilizzo delle
22:27armi si possono cambiare i confini dell'Europa e soggiocare alcuni popoli.
22:34Quindi il fatto che si vedano Trump e Zelensky è già un passaggio importante perché serve
22:42intanto a ripristinare un principio che sembra che nessuno consideri ma che dovrebbe essere
22:50ovvio, cioè se c'è una pace questa pace deve essere discussa tra le parti e fino a
22:56questo momento la parte ucraina non era stata minimamente coinvolta, che se ci pensate è
23:02un assurdo totale. E poi andare a verificare quali sono le condizioni effettive di questa
23:11pace. Oggi il Cardinale Re nell'Omeria, un'Omeria che l'avete anche detto non sarà
23:18piaciuta tanto a Trump, ha parlato di trattativa onesta, quindi ha sostituito un po' il tema
23:25della pace giusta all'onestà di quello che si mette sul tavolo. E una trattativa onesta
23:32deve partire dal presupposto che ci possono essere da parte dell'Ucraina anche delle rinunce,
23:37dei sacrifici, come dire, sottostare un po' alla volontà di potenza, ma in base a una
23:44prospettiva, a una sicurezza futura per il popolo ucraino, alla speranza che non accada
23:50mai più.
24:01Grazie a tutti.

Consigliato