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E’ una lunga folla incanalata in piazza San Pietro, ore e ore di attesa sotto il sole, per poter entrare in Basilica per l’omaggio di popolo alla salma di Papa Francesco. Fedeli, religiosi, turisti, prelati, tutti in coda per arrivare a quella bara in legno e dare un saluto al Pontefice argentino. Stamane dalle 9 la solenne processione da Santa Marta, dove Francesco viveva, alla Basilica di San Pietro: la salma con la bara in legno aperta, ha fatto tutto il tragitto tra due ali di folla, il suono funebre del campanone che scandiva passo dopo passo la traslazione, le voci del coro che intonavano l’antifona del salmo 22, una 80ina i cardinali presenti. La bara è stata deposta davanti all’Altare della Confessione, a terra, su un tappeto rosso, non un catafalco. La “camera ardente” di Bergoglio durerà tre giorni: resterà aperta oggi fino a mezzanotte, dalle 7 alle 24 di domani e fino 19 di venerdì 25 aprile. Alle 20 la cerimonia della chiusura della bara. Sabato dalle 10 i funerali, alla presenza dei principali leader mondiali, eccezion fatta per Putin. Poi la salma verrà portata in Santa Maria Maggiore, lì Francesco, per sua volontà, sarà sepolto. Nella navata sinistra della Basilica sono iniziati i preparativi. Sono cinque i giorni di lutto nazionale proclamati dal governo, fino a sabato, rinviati tutti gli eventi, anche quelli sportivi, ma non quelli di Venerdì 25 Aprile sui quali il governo raccomanda sobrietà. Una parola che ha scatenato polemiche da parte dell’opposizione. Intanto oggi pomeriggio in Parlamento c’è stata la cerimonia di commemorazione congiunta di Camera e Senato in ricordo del Santo Padre. I primi a prendere la parola sono stati il presidente della Camera Lorenzo Fontana e poi quello del Senato Ignazio La Russa.

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