Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • ieri
ROMA (ITALPRESS) - L'agenzia di rating Standard and Poor's rivede al ribasso le stime del Pil mondiale portandolo a +2,7% per il 2025. Rispetto alle previsioni precedenti la crescita viene dunque tagliata di 0,3 punti percentuali. Più nello specifico, il Pil degli Stati Uniti sarà dell'1,5%, con un ribasso dello 0,5% rispetto al rapporto precedente pubblicato dall'agenzia di rating. L'Eurozona vedrà una crescita dello 0,8%, mentre l'Italia un aumento dello 0,5%, con una riduzione dello 0,1% rispetto alle stime precedenti. Secondo il report pubblicato dall'agenzia, l'aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti è "uno shock" inferto al sistema economico globale, anche se è ancora da capire "in quale misura" inciderà. Viene esclusa invece una recessione per l'economia statunitense. Le previsioni di Standard&Poor's sono state tracciate in base a ipotesi, come quella di una tariffa "lineare" del 10% che Washington potrebbe applicare a tutti i partner commerciali secondo un primo annuncio fatto il 2 aprile.
sat/azn

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00L'agenzia di rating Standard & Poor's rivede al ribasso le stime del PIL mondiale portandolo
00:09a più 2,7% per il 2025. Rispetto alle previsioni precedenti la crescita viene dunque tagliata
00:16di 0,3 punti percentuali. Più nello specifico il PIL degli Stati Uniti sarà dell'1,5% con
00:23un ribasso dello 0,5% rispetto al rapporto precedente pubblicato dall'agenzia di rating.
00:30L'eurozona vedrà una crescita dello 0,8% mentre l'Italia un aumento dello 0,5% con una riduzione
00:38dello 0,1% rispetto alle stime precedenti. Secondo il report pubblicato dall'agenzia l'aumento
00:46dei dazi da parte degli Stati Uniti è uno shock inferto al sistema economico globale anche
00:52se è ancora da capire in quale misura inciderà. Viene esclusa invece una recessione per l'economia
00:57statunitense. Le previsioni di Standard & Poor's sono state tracciate in base a ipotesi come
01:03quella di una tariffa lineare del 10% che Washington potrebbe applicare a tutti i partner commerciali
01:10secondo un primo annuncio fatto il 2 aprile.

Consigliato