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Trascrizione
00:00Abbiamo la fortuna di avere un CFO che non è appena appassionato dei numeri ma oltre al numero va a vedere quello che c'è dietro, quindi ha una visione strategica, non è un contabile, è uno che mi aiuta a mantenere la coerenza con la visione strategica che in qualche modo abbiamo definito col piano industriale e che giorno dopo giorno cerchiamo in maniera più creativa possibile di portare a terra.
00:21CdA di gruppo, quindi è sostanzialmente un momento in cui per la prima volta indipendentemente dalla capacità e le occasioni che abbiamo io e i miei fratelli e mio padre di incontrarci, è il momento in cui ci si mettono intorno a un tavolo e tutte le cose che ci siamo detti nel corridoio o a casa o mentre portavamo i figli a giocare a calcio diventano strutturali.
00:51Buongiorno e benvenuti a Money Vibe Stories, oggi siamo con Marco Bernardi, presidente di Tremaggi e di Illumia SPA, siamo molto felici di avervi qua e di averla qui, nella sede del resto del Carlino Quotidiano Nazionale.
01:20Grazie dell'invito.
01:22Illumia nasce nel 2006 a Bologna nel momento in cui parte la liberalizzazione del mercato dell'energia.
01:32C'era suo padre Francesco, è stato un momento che visto oggi può sembrare quasi semplice, in realtà fu un processo e un percorso anche molto complicato, come nacque, come fu?
01:45La data che noi normalmente identifichiamo per la nascita di Illumia è il 2006, però ha qualche accenno di attività precedente al 2006, magari lo racconto brevemente perché è simpatico.
01:59Io mi sono laureato nel 2002 in economia aziendale a Bologna e dovendo partire da qualche interesse per studiare la tesi ho iniziato a studiare il mondo dell'energia.
02:10Non avevo un focus particolare e quindi sono partito da quello che avevo un po' respirato in casa.
02:15Mio padre si è sempre occupato di energia, è un ingegnere nucleare, eccetera.
02:18Finita l'esperienza dell'università, mio padre stava lavorando come vicepresidente della Borsa Elettrica, che è un ente istituzionale che si occupa sostanzialmente del bilanciamento tra domande e offerte di energia nel sistema italiano.
02:33Si iniziava a parlare di liberalizzazione e mio padre ebbe l'idea di dire, ma scusate, tu sei appena laureato, hai un paio di amici più o meno intelligenti, perché non pensate a qualcosa che risponda a questo processo che è ineludibile?
02:52E' il processo di liberalizzazione. All'epoca, nel 2002, effettivamente la liberalizzazione era già in atto.
02:58Potevano comprare energia elettrica le aziende che spendevano più di circa 15.000 euro all'anno di energia elettrica.
03:05E così venne l'idea di fare una sorta di partnership, che all'epoca era con un'associazione di categoria, e nacque quella che si chiamò Obiettivo Energia.
03:122002. Dal 2002-2006, attraversando le difficoltà, lo scetticismo clamoroso soprattutto di tante aziende, abbiamo iniziato a proporre forniture diverse da quelle dell'Enel.
03:24Ovviamente sembrava una parolaccia, ogni volta che facevamo delle telefonate, noi eravamo proprio in via Tiarini, avevamo l'ufficio lì, e l'ufficio era un ufficio super spoglio, una scrivania come questa e un telefono.
03:37Non avevamo neanche il computer, se non quello portatile che ci portavamo da casa.
03:40E passavamo le ore a chiamare tutti gli associati dell'associazione di categoria, cercando di convincerli a comprare energia elettrica da noi.
03:49Fu un'impresa veramente complessissima, porte in faccia tante, ma nel tempo, piano piano, decina dopo decina, siamo arrivati al 2006,
03:58quando avevamo trovato un plateau, un numero di aziende tali, che abbiamo in qualche modo stimolato la curiosità di un grande player,
04:09che all'epoca invece non si occupava di energia elettrica, ma di acciaio, si chiama Duferco, tuttora è un leader mondiale del trading dell'acciaio.
04:15Noi all'epoca eravamo veramente tre neolaureati, con qualche persona un po' più esperta di noi nel mondo dell'energia,
04:21e questo player spendeva tantissimo nelle forniture di energia elettrica, la sua bolletta elettrica per produrre l'acciaio era molto alta.
04:31E allora ebbe l'idea di diversificare, e in qualche modo attraverso anche prima l'amicizia che legava, diciamo, mio padre e l'amministratore delegato del mondo Duferco,
04:40che è una persona splendida, brillantissima, che si chiama Gozzi, hanno avuto l'idea di fare qualcosa insieme.
04:45E lì è nata la prima Illumia, che però non si chiamava Illumia, si chiamava Duferco Swiss Energy.
04:50E da lì è iniziata, l'headquarter prima è stato a Lugano, la parte di attività commerciale l'abbiamo tenuta a Bologna,
04:57ma ci occupavamo anche di produzione, di trading. Insomma, l'avventura è iniziata lì, ma ha questo preambolo molto lungo e faticoso,
05:04soprattutto per tre start-upisti come noi, che non sapevano quasi nulla di economia.
05:09Ecco, allora gli start-upisti in genere hanno sempre, quasi per scaramanzia, in testa un tempo da darsi, no?
05:17Io ci provo per due anni e dopodiché se non funziona vado. Voi vi eravate dati un tempo, un obiettivo,
05:25non parlo anche di quello ufficiale, ma semplicemente personale, per la vostra storia personale?
05:30E se sì, qual era?
05:33Sì, dunque noi avevamo legato il nostro tempo ad un cambiamento normativo.
05:38Cioè, noi ci siamo detti, ok, proviamo in questa avventura pazza, perché appunto era caratterizzata da porta in faccia,
05:44fino a che il mercato non si apra al mondo domestico, perché lì si apriva il mass market,
05:48cioè la possibilità di vendere energie elettriche e poi anche il gas alle famiglie.
05:52Noi volevamo arrivare lì.
05:54Il problema è che questa data è stata continuamente posticipata dalla normativa nazionale,
05:58che l'ha posticipata, penso, per un record di otto volte,
06:02fino a che finalmente, e mi ricordo bene la data in cui la cosa si è aperta,
06:07perché era intorno, se non sbaglio, al 2011, ho passato tre anni della mia vita negli Stati Uniti,
06:12ho cambiato lavoro, ho lavorato in un fondo a New York,
06:15ma sono tornato proprio per tentare di dare una mano nell'aggressione a questo mercato che finalmente si apriva.
06:23Da un punto di vista di possibilità di vendere energia elettrica al mercato finale.
06:28Tant'è che in quella circostanza ci dividemmo dal mondo di Duferco,
06:32pur rimanendo grandi amici, tuttora c'è grande stima reciproca,
06:36però all'epoca avevamo una visione diversa se e come aggredire quel nuovo target di mercato.
06:41Il mondo Duferco, acciaieri, abituati a pochi grandi clienti,
06:45invece noi sentivamo la vocazione ad andare sul micro,
06:48andare nelle case.
06:49Andare nelle case.
06:51Quindi, quello è stato un momento in cui abbiamo capito che era un punto di non ritorno.
06:55Poi il salto definitivo pensavamo di farlo quando ci sarebbe stata la possibilità
07:01di non avere più come concorrente lo Stato,
07:04ma questo è avvenuto due anni fa.
07:06E quindi qui c'è stato in mezzo una ventina d'anni di lotte e di crescita molto interessanti
07:12che poi hanno portato però le basi per fare questo salto finale che è avvenuto l'anno scorso.
07:18Ecco, si passa da un momento quello che lei ha appena raccontato di monopolio statale,
07:26quindi anche di diffidenza nei confronti dei clienti, sia aziendali che familiari,
07:31che pensano di lasciare una cosa sicura per andare in un mercato libero,
07:36composto e animato chissà poi da chi,
07:40ad una fase che è quella attuale in cui il mercato ha una volatilità molto alta,
07:44in cui si cambia gestore, in cui ci si rincorre.
07:49In questo nuovo contesto come sono cambiate le strategie anche di marketing,
07:54ma soprattutto come si fa poi a tenere le persone con sé?
08:00Questa è la domanda che ci poniamo ogni mattina.
08:02Vorrebbero 6-7 ore per rispondere.
08:04No, ma soprattutto non ci sono risposte già definite, perché è un mercato estremamente dinamico.
08:10Da un certo punto di vista questa è anche la ragione per cui mio padre,
08:14fuori dalle statistiche normali dei passaggi generazionali, ha lasciato l'azienda a 60 anni.
08:20Oggi avviene invece che i fondatori rimangono dentro fino alla morte o fino a un'età molto alta.
08:27Perché mio padre l'ha lasciato?
08:28Perché ha capito che questo mercato avrebbe avuto un livello di innovazione e di linguaggio,
08:34quando ha lasciato lui era il momento in cui si iniziava a parlare dei social, della parte digitale, eccetera,
08:39che lui non sentiva propria.
08:40Ed effettivamente il linguaggio con cui si parla di energia elettrica oggi
08:44è molto diverso da quello di cui si parlava nell'era del monopolio.
08:48Qui c'è una volatilità proprio in termini di percezione del tema energia,
08:52che non è per nulla semplice,
08:54e poi c'è una volatilità intrinseca del mercato.
08:56Il mondo dell'energia, facciamo un esempio, diversamente dal mondo della telefonia,
09:01è un mondo totalmente influenzato da fatti geopolitici,
09:04o da fatti di politica nazionale.
09:07Pensiamo al Covid, pensiamo soprattutto,
09:10poi ne parleremo, al conflitto russo-ucraino del 2022,
09:14dall'incremento dei prezzi.
09:16Quindi l'unica modalità che hai tu per convincere a rimanere
09:20e a stare con te il tuo cliente è quello di crearti un ambiente di servizio,
09:27di attenzione al cliente che ha innanzitutto margini di miglioramento costanti.
09:32Quindi non sei mai arrivato.
09:34Quando hai fatto un passaggio sai che ancora l'Everest è laggiù
09:36e la montagna è ancora tutta da scalare.
09:39Ci sono margini di miglioramento clamorose,
09:41noi li sentiamo tutti,
09:42in termini di customer care, di customer service,
09:44di differenziazione in termini di prodotti.
09:47E questo va di pari passo alla tecnologia e alle condizioni geopolitiche.
09:53È complicato pensare di offrire un prezzo che deve essere conveniente
09:59in un mercato del genere,
10:00appunto non sapendo dall'altro lato quanto costerà il gas,
10:04chi chiuderà i rubinetti, chi li riaprirà.
10:07Come si fa?
10:08C'è sicuramente un metodo che voi avete e che non ci direte mai.
10:12No, in realtà non è niente di segreto.
10:15Cioè davanti alla volatilità del mercato appunto,
10:19gli approcci sono tipicamente due.
10:22Poi c'è tutto un tema di servizi che uno può fornire ai propri clienti,
10:26ma parliamo di diversificazione.
10:29In realtà il prezzo che tu puoi fare al cliente è un prezzo fisso,
10:31un prezzo variabile, un po' come il mutuo di casa.
10:33Quindi dipende molto dalla propensione al rischio che ha il cliente.
10:36Se il cliente preferisce seguire il mainstream
10:39e quindi preferisce non andare a bloccarsi un prezzo
10:44perché si immagina che magari il prezzo possa scendere
10:47per mille motivi che oggi non stiamo ad investigare,
10:50prenderà un prezzo variabile e quindi seguirà il mercato,
10:53nel bene e nel male.
10:54Chi ha scelto un prezzo variabile nel 2022 non ha fatto un bel affare
10:58perché nel 2022-2023 i prezzi sono saliti di 10 volte.
11:02Oppure c'è l'approccio un pochino più, diciamo, da economista,
11:07un pochino più competente di chi dice
11:09no, io preferisco fissarmi una cifra,
11:12so che quel prezzo lì per 12, 24, massimo 36 mesi è quello,
11:16mi disinteresso del mercato all'ingrosso
11:19e so che quello è il prezzo che io andrò a pagare.
11:22Chi ha fatto questa scelta, normalmente nel mercato libero circa il 60%,
11:27nel 2022-2023 ha risparmiato tantissimo, tantissimo,
11:32perché i prezzi sono scoppiati.
11:35Poi c'è tutto il mondo di servizi accessori,
11:37quindi la possibilità di avere uno sconto sulla parte dei dati,
11:42sulla telefonia, assicurazioni,
11:44che ovviamente non vengono prezzate a livello economico nell'offerta,
11:48ma che hanno un valore e che nel mercato dello Stato
11:51non c'è come opzionalità.
11:53Prima lei parlava degli inizi, anche delle difficoltà
11:58e dei dubbi degli inizi.
12:00Capita bene perché questo è un podcast dove noi sempre chiediamo
12:04agli imprenditori qual è il momento nel corso della loro carriera
12:09in cui hanno pensato, magari per un piccolo risultato,
12:15perché l'Everest è sempre lontano,
12:17ma hanno pensato, beh, ok, questa è andata, forse ce l'abbiamo fatta.
12:20Quando è stato il momento in cui Illumia e lei si è seduti e ha detto
12:24bene, possiamo...
12:26Allora, così come lo dici tu, mai.
12:30Perché la verità è che noi siamo una realtà un po' strana,
12:34un po' bizzarra nel mercato elettrico.
12:36Tieni presente che i nostri competitor, diciamo, saranno una ventina
12:39e sono tutte aziende o municipalizzate,
12:42quindi di fatto lo Stato o colossi internazionali.
12:45Quindi siamo in un mercato in cui i nostri competitor sono dei dinosauri,
12:52sono dei colossi e quindi la nostra resistenza sul mercato
12:57è messa sempre a durissima prova.
13:00Quindi, ed è ancora così, perché nonostante siamo cresciuti tanto
13:03dopo quasi vent'anni di vita,
13:07rimaniamo sempre di una dimensione piccola rispetto a questi colossi.
13:10Quindi io non posso dire, ok, ho svoltato,
13:13però posso dirti che, diciamo, questo 1-2
13:16che negli ultimi anni ci hanno dato come botte di rischio
13:19il Covid e la crisi elettrica del 2022
13:23sono state due botte importanti.
13:26Aver resistito brillantemente,
13:28non senza soffrire, non senza rischiare,
13:31non senza aver pensato il contrario,
13:32stavolta magari non ce la faccio,
13:34beh, aver scollinato queste due montagne
13:37ci ha fatto pensare di avere le spalle più larghe
13:40di quello che pensavamo, ecco, questo sì.
13:41Abbiamo parlato di un mercato, appunto,
13:44agguerrito, fatto di tariffe che cambiano sempre,
13:47di clienti che passano dall'uno all'altro
13:48e io non posso non immaginare dei meeting,
13:51dei convegni, magari, di settore
13:53in cui vi incontrate e cosa fate?
13:55Vi guardate in Cagnesco?
13:56Guarda quello che ha fatto, quell'offerta lì?
13:58Oppure avete un buon rapporto tra aziende?
14:00No, direi che abbiamo ottimi rapporti,
14:03anche perché siamo un po' tutti nella stessa barca,
14:06quindi il mercato è molto grande,
14:08le offerte non sono clamorosamente diverse le une dalle altre,
14:13i problemi, i rischi, gli inciampi ci sono un po' da tutte le parti,
14:18direi che no, non mi è mai capitato,
14:20anzi, mi sorprendo sempre invece della capacità di fare squadra,
14:25perché, diciamo, se nel mercato ci troviamo uno contro l'altro,
14:28però spesso ci troviamo insieme in alcune dimostranze
14:31che abbiamo verso alcune leggi che non ci piacciono,
14:34verso alcune decisioni che riteniamo non eque
14:38e da questo punto di vista invece c'è grande solidarietà,
14:41capacità di guardare nella stessa direzione,
14:43sempre in una logica, per esempio,
14:45di una maggiore efficienza per il consumatore finale.
14:48Quindi c'è un buon spirito di squadra,
14:50la squadra si richiama allo sport,
14:51voi siete entrati nel mondo delle sponsorizzazioni sportive
14:55e in genere la domanda che si fa subito dopo è ma perché?
14:58È un mondo complicato, immagino.
15:01Sì, allora, anche qui, per essere proprio sinceri,
15:05io non credo che esista una sponsorizzazione
15:08che in qualche modo un pochino peschi, non peschi,
15:12almeno per un family business come il nostro,
15:14da una passione personale.
15:15Quindi noi siamo di Bologna,
15:17abbiamo sofferto con il Bologna fino all'anno scorso
15:21e quindi ci piaceva l'idea di associare il nostro brand,
15:25la nostra storia che nasceva a Bologna,
15:27era giovane, in particolare in quel momento
15:29con un cambio culturale, perché era il momento
15:32in cui è entrato saputo, è entrato la nuova proprietà.
15:35C'erano ragazzi giovani, si erano appena passati
15:37dalla serie B alla serie A,
15:39c'erano delle coincidenze con la nostra storia
15:41che ci piacevano.
15:43E quindi l'idea di mettere il nostro marchio
15:45nel back jersey della maglia,
15:48quindi nella parte di dietro,
15:51è stato per noi un elemento anche di orgoglio,
15:54il fatto di poter in qualche modo,
15:56nel nostro piccolo contribuire, mettere un sassolino
15:59in questa crescita che poi nel tempo ha avuto il Bologna.
16:02Certo, se tu mi chiedi che tipi di ritorni
16:04che ho avuto, tutte le sponsorizzazioni,
16:06oggi ne abbiamo un'altra, oggi sponsorizziamo Berrettini,
16:08che è un altro personaggio che da un punto di vista
16:10culturale, di storia sportiva,
16:12pensiamo ci assomigli.
16:13È difficile avere una controprovo,
16:16una cartina di tornasole perfetta,
16:18dicendo che l'investimento è valso,
16:20però alcuni segnali ci sono,
16:22alcuni elementi misurabili ci sono,
16:24oggi con le tecnologie digitali un post puoi vedere
16:27quanto gira, quanto ti ritorna,
16:29quando fai una pubblicità puoi vedere
16:30se hai un picco di telefonate,
16:32e poi soprattutto a livello locale,
16:34quando ci siamo messi col Bologna,
16:35diciamo che immediatamente nel networking bolognese
16:40questo ci ha dato una qualche visibilità,
16:42questo è innegabile,
16:43di questo siamo grati al Bologna.
16:45E da tifosi poi col proprio nome dietro alle maglie,
16:48o comunque sulle maglie,
16:49si soffre di più o si soffre di meno?
16:51Eh, lo so, è una bella domanda.
16:54No, si soffre,
16:55beh io sono molto tifoso,
16:57quindi direi che è uguale,
16:58nel senso che si soffre comunque,
17:02sì, nel senso,
17:03uno teoricamente dovrebbe dire si soffre di più,
17:05perché non c'è solo la tua passione
17:06che hai messo sul piatto,
17:07ci sono anche i capitali che ci hai investito,
17:10però dal mio punto di vista,
17:11diciamo,
17:12io penso che la passione abbia sempre prevalso
17:15lì in tribuna Bernardini
17:16durante le partite,
17:17anche quelle più sofferte.
17:19Lei è del 77,
17:22oggi guida l'azienda con i suoi fratelli,
17:26l'azienda però come corpo aziendale è giovane,
17:30che età media ha?
17:31Allora,
17:31ha un età media di 33-34 anni,
17:33quindi è abbastanza giovane,
17:34quindi giovane,
17:34anzi,
17:35io e il mio fratello,
17:36in particolare,
17:37anche mia sorella,
17:38superiamo questa media,
17:39alziamo la media,
17:40quindi dobbiamo iniziare già a porci la domanda
17:42se siamo adeguati a continuare a condurla,
17:44però l'età è giovane
17:47e il motivo è molto semplice,
17:49appunto,
17:50c'è un mercato estremamente dinamico,
17:51anche qui un piccolo flash aneddotico simpatico,
17:54noi siamo regolati da un'autorità dell'energia elettrica e del gas,
17:58assolutamente necessario,
17:59indispensabile,
18:00e la quantità di delibere
18:02con cui regola il mercato
18:05ha un numero che varia tra i 300 e i 400 all'anno,
18:08il che significa,
18:09adesso è un taglio un po' con l'accetta,
18:11che uno teoricamente,
18:12potenzialmente cambia regola ogni giorno,
18:16quindi tu devi avere un atteggiamento
18:17per cui quello che hai imparato ieri
18:19non è detto che oggi sia ancora valido,
18:22quindi abbiamo bisogno di gente con questa apertura mentale,
18:25e quindi con i giovani è più facile,
18:27quindi la capacità di formarli nel tempo,
18:30noi tipicamente,
18:31quasi tutte le nostre prime linee
18:33sono persone che hanno iniziato,
18:35uno nel back office,
18:36uno nel call center,
18:37uno a registrare le fatture,
18:39e oggi sono responsabile del credito,
18:42responsabile della comunicazione,
18:44responsabile dell'amministrazione,
18:46è più facile formarli,
18:47cioè trovare persone che nel tempo
18:50si adattano a questa dinamicità,
18:52e che allo stesso tempo,
18:53aspetto non indifferente,
18:55in qualche modo assorbiscono,
18:56ma soprattutto condividano la cultura aziendale,
18:59noi tutte le volte che abbiamo portato un senior,
19:04ci siamo sempre trovati,
19:05non sempre,
19:06molto spesso in difficoltà,
19:07ci sono mille possibilità che sono nate anche con il covid,
19:10ma non solo,
19:10di lavorare da casa,
19:11di lavorare in remoto,
19:13c'è la tecnologia che lo permette,
19:15da questo punto di vista,
19:16come vi regolate,
19:17come funziona un'azienda di questo tipo,
19:19c'è comunque bisogno di avere delle regole condivise,
19:24o è un sistema più libero?
19:25Sì, allora, è molto vero quello che dici,
19:28ci scontriamo ogni giorno con questo tipo di aspettativa,
19:32con un approccio che nel tempo è cambiato,
19:36non so dire se in meglio o in peggio,
19:38questo è un valore che non riesco in qualche modo a definire,
19:41sicuramente è cambiato,
19:43però noi abbiamo la nostra proposta,
19:44quindi chi viene a lavorare con noi,
19:46deve fare i conti con la proposta che ha in Lumia,
19:48e da questo punto di vista deve decidere
19:51se il modo che noi abbiamo di lavorare fa per lui o no,
19:55faccio un esempio,
19:57noi abbiamo da poco fatto una sorta di restyling
20:00alla purpose dell'azienda,
20:02al perché,
20:03al motivo per cui lavoriamo,
20:05e l'abbiamo ridefinito come segue,
20:07ci occupiamo di energia,
20:08che si occupi di accendere una lampadina o il cuore dell'uomo,
20:13il nostro modello di business si chiama relazione,
20:16amiamo il cambiamento a partire dal nostro.
20:19Lo ricorda a memoria?
20:21A memoria,
20:21sì perché l'ho coniato,
20:22diciamo ci ho messo qualcosa di mio di dentro,
20:26e allora per esempio il nostro modello di business si chiama relazione,
20:29ora questo cosa significa?
20:30Che noi abbiamo un atteggiamento prudente rispetto allo smart working,
20:35per esempio lo permettiamo due volte a settimana ma non di più,
20:39perché?
20:39Perché crediamo che la relazione fisica sia importante,
20:42che la relazione in presenza sia importante,
20:44perché uno accoglie la visione di insieme,
20:47sente le urla nell'ufficio di fianco,
20:50si fa il caffè con quello della comunicazione,
20:52che ha appena deciso un tipo di campagna,
20:54sa qual è il prodotto,
20:55mentre lo smart working a volte,
20:57non sempre,
20:58dipende dai lavori,
20:59tende ad avere una visione molto limitata,
21:01io faccio il mio e ho dato il mio contributo.
21:04Da questo punto di vista noi perdiamo opportunità,
21:07cioè noi,
21:08tanti talenti che vorrebbero venire a lavorare con noi,
21:10si fermano davanti a questa nostra indisponibilità a cambiare,
21:13questo tipo di proposta di identità e di cultura aziendale,
21:19è un tipo di approccio,
21:21è l'approccio di cui noi siamo molto fieri,
21:23cioè noi facciamo una proposta e questa proposta,
21:26tu devi decidere liberamente se vuoi aderire o meno.
21:30Chiaro,
21:31allo stesso tempo cerchiamo di curare con grande attenzione
21:33tutto il welfare aziendale,
21:35cioè cerchiamo di creare in azienda un ambiente,
21:38un clima che in qualche modo favorisca il fatto che uno ha voglia di venire in azienda a lavorare.
21:44Lei è uno start-upper,
21:45quindi l'idea imprenditoriale evidentemente era in noce,
21:48però c'è un prima,
21:49il Marco Bernardi della quinta elementare,
21:52cosa voleva fare da grande?
21:54Il presidente di una multi-utilizia oppure no?
21:57No, sicuramente no,
21:59sicuramente no,
22:00ma io da bambino e da ragazzino amavo molto lo sport,
22:06quindi tendenzialmente,
22:08non mi ricordo neanche quali fossero i miei sogni individuati in una figura professionale,
22:14sicuramente mi sarebbe piaciuto molto,
22:15da una parte avere qualche opportunità sportiva,
22:19giocavo a calcio da bambino,
22:21e poi nel crescere mi sono affezionato anche un po' al mondo,
22:25mi verrebbe da dire oggi lo chiamerebbero dell'entertainment,
22:28però al liceo,
22:30questa è una cosa di cui vado molto fiero,
22:32gli ultimi due anni di liceo avevamo proposto a una radio locale,
22:35penso si possa anche dire quale,
22:36a Radio Nettuno,
22:37una trasmissione,
22:38che andava in Bel Niva in qualche modo programmata
22:42durante il periodo di merenda,
22:45cioè nel break delle scuole,
22:46si chiamava Per chi suona la campana,
22:48e ebbe un discreto successo,
22:51e da lì poi ho avuto la possibilità di lavorare per qualche anno in radio,
22:55e quella è una cosa che mi sarebbe piaciuto molto,
22:58in qualche modo,
22:59proseguire,
23:00perché mi dava la possibilità di incontrare certe persone,
23:03di confrontarmi con loro,
23:04la musica è un altro elemento che torna spesso nella mia vita,
23:07quindi diciamo o sport o il mondo radiofonico,
23:10ecco.
23:11Ha fatto i compiti perché vedo che ha portato gli oggetti che in genere chiediamo di portare,
23:15quindi io partirei dalla foto,
23:16c'è una foto che rappresenta un momento importante,
23:20eccola qua.
23:21Allora,
23:22questa foto,
23:23sono molto orgoglioso e anche emozionato nel parlarne,
23:29perché questa è una foto che è stata scattata,
23:32se non sbaglio,
23:33nel 2021-2022,
23:37ed è un regalo,
23:38a cui io mi sono in qualche modo allineato,
23:40di mio padre e mio figlio,
23:42che compiva 18 anni,
23:44e lo ha portato a Nazaré.
23:46A Nazaré ci sono le onde più alte del mondo,
23:50ci vengono fatti i record del mondo di,
23:54non so come si dice,
23:55della possibilità di cavalcare un'onda fino a 30 metri,
23:57ma il regalo non era solo andare a vedere le onde,
24:00perché quelle tre piccole moto d'acqua che vedete siamo noi,
24:04cioè noi siamo andati sull'oceano in Portogallo
24:07a vedere queste onde di 20-30 metri
24:10guidati da alcuni istruttori in moto d'acqua,
24:15e è stata un'esperienza straordinaria.
24:17Paura?
24:18Appunto,
24:19abbastanza all'inizio,
24:21dopo un po' ci si abitua,
24:23ma è un mondo completamente diverso,
24:25non sono appena onde,
24:26sono degli altopiani che si muovono,
24:28e quindi la percezione della realtà cambia.
24:31E qui è interessante,
24:31uno perché ci sono le tre generazioni della mia famiglia,
24:34c'è mio padre,
24:35ci sono io,
24:36e c'è mio figlio.
24:37Ma l'altro aspetto interessante è che l'onda è un,
24:39in qualche modo,
24:40un fil rouge che ha accompagnato la storia di Illumina,
24:43perché quando ancora era mio padre il presidente,
24:47nel momento in cui facciamo,
24:48diciamo, il primo passo verso il mondo retail,
24:51domestico,
24:51avevamo un nuovo testimonial,
24:54che all'epoca era Prandelli,
24:56eravamo entrati per la prima volta nella TV,
24:58facendo una pubblicità piuttosto importante,
25:01e ci aspettavamo un'onda di contratti,
25:04e questa fu l'immagine che portò mio padre,
25:06nella prima conventione aziendale,
25:07dicendo,
25:08attenzione,
25:09ci riempiranno di contratti,
25:11c'è un'onda da gestire,
25:13e quindi c'è questo primo filo rosso.
25:14Poi un secondo testimonial più piccolino che abbiamo avuto,
25:17e che in qualche modo disegna l'altra faccia della medaglia dell'onda,
25:21è che abbiamo avuto come testimonial un bravissimo ragazzo,
25:23si chiama Michele Zambelli,
25:25uno skipper della Mini Transat,
25:27sono barche a vela di pochissimi metri,
25:30che fanno il giro del mondo,
25:31o più banalmente,
25:32tra virgolette,
25:33attraversano l'oceano.
25:35Nella seconda attraversata dell'oceano che Michele ha fatto,
25:37è stato,
25:38durante una tempesta,
25:40è stato urtato da qualcosa,
25:41e in mezzo all'oceano,
25:44vicino,
25:44se non ricordo male,
25:45all'Alaska,
25:46dovete chiamare i soccorsi,
25:48che come dei grandi film,
25:49lo vennero a salvare con l'elicottero.
25:52E poi,
25:53questo esempio qui di Nazareth,
25:57l'onda è un elemento stupendo,
25:59perché è un elemento appunto che ti genera paura,
26:01ma anche fascino.
26:03È un elemento che ti può schiacciare,
26:04ma che puoi anche cavalcare.
26:06È un elemento che non puoi sconfiggere con una,
26:09diciamo,
26:09o con uno strumento di media dimensione.
26:12O sei un transatlantico,
26:15e allora la rompi la tua onda,
26:18oppure devi essere agile.
26:19Noi non siamo il transatlantico,
26:21non siamo l'Ener,
26:21ma abbiamo solo la possibilità di avere un surf agile,
26:25capace di sfruttare i venti, le onde,
26:30e vivere un po' quell'ebrezza dello stare lì sopra.
26:33L'onda dà anche l'idea dell'energia della terra,
26:36dell'energia della natura.
26:37E da questo punto di vista, in termini di sostenibilità,
26:41il mondo nel quale voi lavorate,
26:45è al centro da qualche anno,
26:47ma sempre di più,
26:48di un'attenzione particolare,
26:50proprio dall'origine dell'energia,
26:53dalla sostenibilità dell'energia.
26:56Chiaramente energia che poi comunque arriva dal mercato.
26:59Quanto è complicato e come funziona l'essere sostenibili
27:05in un mercato che non si può controllare al 100%?
27:07La sostenibilità è un megatema,
27:11che ovviamente attraversa e attraverserà la storia di Lumia,
27:15ma anche della storia dei nostri tempi.
27:19Noi abbiamo un approccio molto pratico,
27:21molto concreto,
27:22che ovviamente da una parte condivide in toto
27:26la necessità di stare dentro un solco
27:30in termini di nuova produzione di energia elettrica,
27:33in termini di nuove direttive,
27:35che in qualche modo sia rispettoso del creato,
27:39rispettoso del posto in cui ci è stato consegnato
27:41e che va in qualche modo conservato,
27:44in tutti gli aspetti, anche i più tecnici.
27:45Noi ci occupiamo di energia elettrica,
27:47è chiaro che andare nella direzione delle rinnovabili
27:50è una direzione strategica inevitabile
27:53e che va perseguita e va anche incentivata.
27:56Non a caso noi abbiamo appena approvato
27:58un piano industriale che prevede una pipeline
28:00di 100 megawatt di fotovoltaico
28:03e il nostro sogno è quello di smettere
28:06di vendere energia elettrica,
28:07ma iniziare a vendere indipendenza energetica.
28:11Quindi non solo in pianti industriali grandi,
28:13ma dare la possibilità anche ai nostri clienti
28:15di essere più indipendenti.
28:16È un paradosso,
28:17perché noi vendiamo energia elettrica,
28:19quindi vorremmo che il cliente consumasse,
28:21eppure ci rendiamo conto
28:22che il piccolo contributo che possiamo dare
28:25in questo senso è proprio un'indipendenza.
28:26Quindi magari, come dire,
28:29portare meno energia al nostro cliente,
28:31ma tenerlo per più tempo
28:32e magari dare un contributo
28:33in termini appunto di minori emissioni.
28:36È l'insegnare a pescare
28:37piuttosto che vendere pesce,
28:38il famoso modo di dire.
28:39E questa è la prima faccia della medaglia.
28:42Il contributo che noi possiamo dare è un po' questo,
28:44oltre anche a un'educazione al consumo,
28:45che è un altro elemento molto importante.
28:48Il secondo tema è molto pratico e realistico,
28:51cioè bisogna fare in modo
28:52che questa sostenibilità
28:53non diventi mai ideologica,
28:55perché questo invece comporta paradossalmente,
28:58anche in questo caso,
28:59degli elementi di grandissima criticità.
29:01Io faccio sempre l'esempio,
29:03l'abbiamo accennato,
29:04della crisi che c'è stata nel 2022.
29:06A mio parere,
29:07la crisi del 2022,
29:08con il conflitto russo-ucranio,
29:09gli impatti da un punto di vista energetico
29:13che ha avuto l'Italia,
29:14ha avuto l'Europa,
29:15sono anche figli di una deriva
29:16a volte un po' ideologica
29:17sul mondo della sostenibilità
29:19e delle rinnovabili.
29:20Per esempio,
29:21negli ultimi dieci anni,
29:22le politiche energetiche europee
29:25si sono totalmente disinteressate
29:27di un elemento fondamentale come il gas.
29:29Ci siamo sciacquati la bocca tantissimo,
29:31da un certo punto di vista anche giustamente,
29:33del tema rinnovabili, green, eccetera,
29:36ma il gas è continuato ad essere
29:38un elemento totalmente relegato
29:40al mondo russo,
29:41senza nessun tipo di investimento,
29:43immaginandolo erroneamente
29:45che fosse un elemento
29:46che portava inquinamento,
29:48invece non lo è.
29:49E quando poi è successo
29:51quello che è successo,
29:52quindi hanno chiuso i rubinetti russi,
29:54tutti si sono accorti
29:55che tutta l'Europa,
29:56ma in particolare l'Italia,
29:57del gas ne aveva bisogno.
29:59Ora, questo a mio parere
30:00è una deriva ideologica,
30:01cioè il realismo comporta
30:03che dentro quel solco di cui parlavo
30:05c'è bisogno di guardare con attenzione
30:07e praticità e pragmatismo
30:10al fatto che dobbiamo stare dentro questo solco
30:13senza necessariamente obbligare un mercato,
30:17penso a quello dell'automotive,
30:18a fallire,
30:19oppure a un mercato senza gas
30:21che vuol dire prezzi dieci volte
30:23quelli che stiamo pagando oggi.
30:25Bisogna governare la transizione,
30:26quella è la sfida.
30:27Allora, il secondo oggetto,
30:30lo intravedo,
30:31intanto la fotografia dove abita,
30:33dove sta in genere questa fotografia?
30:34Allora, questa fotografia qui
30:35sta in tre posti direi,
30:37uno è nel mio ufficio,
30:38uno è stato regalato a mio padre
30:40e uno a mio figlio,
30:40quindi diciamo in tre stanze diverse.
30:42Bene.
30:43L'altro oggetto,
30:44magari lo appoggio,
30:45è esattamente coerente
30:46con quello di cui stavamo parlando.
30:48Questa è una sciarpa,
30:50adesso non si leggerà del tutto,
30:52ma è un regalo in realtà,
30:53è un regalo che abbiamo fatto
30:56a tutti i CEO del mondo dell'energia nel 2022
30:59e gioca su una frase
31:03che non ho ben capito
31:04se è una frase che si usa solo in Romagna
31:07o in tutta Italia,
31:08che è con un filo di gas.
31:10Con un filo di gas in Romagna
31:12vuol dire,
31:13cioè mi sono impegnato il giusto,
31:15ho vinto con un filo di gas.
31:16Allo stesso tempo coincideva
31:18con una situazione,
31:19che è quella di cui esattamente
31:20stavamo parlando,
31:21cioè con una situazione
31:22in cui il gas era proprio
31:24a un filo,
31:25non ce n'era.
31:25e questo è stato per noi
31:27uno dei momenti,
31:28secondo me il momento
31:28da un certo punto di vista
31:29più drammatico
31:30e allo stesso tempo esaltante
31:31per la capacità di reattività
31:34e di agilità
31:35che abbiamo avuto
31:36con una quantità di problemi
31:38veramente,
31:38veramente importanti.
31:40La capacità di rispondere
31:41ai nostri clienti,
31:43di cercare di avere pazienza
31:44nei pagamenti,
31:46la creatività
31:47nell'andare a trovare
31:48nuovi partner
31:49che potessero in qualche modo
31:50darci un pochino di più
31:52di quel filo di gas
31:53e in qualche modo
31:54creare le condizioni
31:55che poi sono state le basi
31:56per una crescita
31:58che è stata particolarmente
32:00importante
32:01poi gli anni a seguire.
32:02Secondo lei
32:03abbiamo imparato qualcosa
32:04dal Covid
32:05e dalla crisi del 2022
32:07perché poi quando passano
32:08le crisi
32:08si tende a pensare
32:09che vabbè
32:09a posto così,
32:11è rimasto qualcosa?
32:12Allora,
32:12da un punto di vista aziendale
32:14per noi
32:14ha voluto dire tanto,
32:16quando prima leggevo
32:17il UI della nostra azienda
32:19amiamo il cambiamento
32:20a partire dal nostro,
32:21il primo cambiamento
32:23per noi
32:23è stato
32:24prendere l'insegnamento
32:25della crisi del 2022
32:26noi eravamo dei grossisti
32:28noi compravamo
32:29energia elettrica
32:29sul mercato
32:30e la vendevamo
32:31ai clienti finali
32:32per noi
32:33quello ha voluto dire
32:34un cambio pelle fondamentale
32:35il cambio del modello di business
32:36siamo entrati
32:37nella filiera elettrica
32:39anche nella produzione
32:40quella pipeline
32:41di progetti
32:41di cui parlavo prima
32:42quindi per noi
32:43ha voluto dire
32:44assolutamente
32:45cogliere
32:46come dire
32:47la provocazione
32:49è l'insegnamento
32:50che ha voluto dire
32:51quel momento
32:52e che tuttora
32:52ricordiamoci
32:53non è del tutto finito
32:54perché i focolai bellici
32:56ci sono in Ucraina
32:57in Medio Oriente
32:57c'è il petrolio
32:58insomma
32:59la situazione
33:00non è proprio
33:01delle più facili
33:02quindi crearsi
33:03una forma
33:04di protezione interna
33:05tale per cui
33:06l'energia che vendi
33:07i tuoi clienti
33:08è almeno in parte
33:08prodotta da te medesimo
33:10questa è una forma
33:11di tutela
33:12che va ad avvalorare
33:13l'azienda in qua totale
33:15a livello più di sistema
33:16non lo so
33:17qualche volta
33:19mi rispondo
33:19no
33:20per esempio
33:20si è parlato tantissimo
33:22di rigassificatori
33:24a quanto mi risulta
33:28il secondo
33:29il secondo
33:29non è ancora stato
33:30non è ancora stato
33:32come dire
33:32inaugurato
33:33si continua
33:35qualche volta
33:36nella dialettica
33:37e forse nella retorica
33:39con cui si affronta
33:40il problema energetico
33:41a sminuire
33:42a mortificare
33:43questa risorsa
33:44che ribadisco
33:44invece
33:45è fondamentale
33:46quindi
33:46bisogna stare molto attenti
33:48perché la crisi
33:48in quelle dimensioni
33:50si è conclusa
33:51però poi
33:51al primo spike
33:52al primo rialzo
33:53dei prezzi
33:54decreto bollette
33:55panico
33:56eccetera
33:56questi sono accorgimenti
33:58che servono a risolvere
33:59problemi di breve periodo
34:01ma bisogna avere
34:02una visione di lungo
34:03il momento che
34:04personalmente
34:05apprezzo di più
34:06è quello in cui
34:07ci consegnate
34:08l'agenda
34:08perché si capisce
34:10poi effettivamente
34:11la vita
34:12nel suo caso
34:13del presidente
34:14di una società
34:16o comunque
34:16di un imprenditore
34:17quindi io
34:18col suo permesso
34:19andrei a leggere
34:20allora
34:21ci ascolteranno
34:22qualche giorno
34:23più in là
34:23però questa è
34:24l'agenda di oggi
34:26esattamente
34:27che inizia
34:28alle 8
34:29con
34:29breakfast with friends
34:31
34:31come il breakfast
34:33e quali sono i friends
34:34mi viene spontaneo
34:35allora
34:36succede questo
34:38dunque
34:39innanzitutto
34:39io la mattina
34:40porto i miei figli
34:40a scuola
34:41che ovviamente
34:42non va scritto
34:42nell'agenda
34:43perché non ho bisogno
34:44di ricordarmelo
34:45che però è un momento
34:46bellissimo
34:47ma capisco bene
34:47lo faccio anch'io
34:48è uno dei momenti
34:49che preferisco
34:50della mattina
34:50io porto
34:51mio figlio
34:52e i miei nipoti
34:53perché abitiamo
34:54vicino
34:55ed è un momento
34:56bello comunque
34:57lei ha quattro figli
34:58io ne ho quattro
34:59voi siete in tre
35:00e lei ha quattro figli
35:01noi siamo in tre
35:01fratelli
35:02mio fratello
35:03e mia sorella
35:03e io ho quattro figli
35:04anche mio fratello
35:05ha quattro figli
35:05mia sorella ne ha due
35:06a scuola porto
35:08solo quello
35:08dell'elementare
35:09Tommaso fa la quarta
35:10insieme ai suoi cugini
35:11che fanno la terza
35:12e la quinta
35:13ed è un quarto d'ora
35:14di macchina
35:15sempre molto divertente
35:16perché si racconta
35:17un po'
35:18come è andata
35:18la giornata precedente
35:19cosa sta per succedere
35:20è bello
35:22è bello stare con loro
35:23imparare da loro
35:24stimolarli un po'
35:26è una cosa
35:26litigare sulla canzone
35:27che si mette
35:28sulla radio eccetera
35:29ma loro hanno
35:30la percezione del lavoro
35:31che fa il papà
35:32o lo zio
35:32il fatto che guida
35:33un'azienda
35:33hanno
35:34che percezione
35:35hanno dell'importanza
35:36si guarda
35:36questa è una cosa
35:37che mi colpisce moltissimo
35:38hanno una percezione
35:39molto forte
35:41ma è una percezione
35:44di ammirazione
35:45esagerata
35:46esagerata
35:47sovradimensionata
35:48che ovviamente
35:49ti lascia un po' lì
35:53perché hanno
35:53quasi un senso
35:54di appartenenza
35:55all'azienda
35:55come se fosse la famiglia
35:56mentre sono due cose
35:57completamente diverse
35:59da un certo punto di vista
35:59sono unite
36:00sono insieme
36:01però è bello
36:03vedere che
36:04invece di vedere
36:05il motivo per cui
36:06io sono tanto fuori casa
36:08come un ostacolo
36:09come qualcosa
36:09che invece è da
36:11vedere in maniera
36:12antipatica
36:13invece no
36:14invece non so
36:15per quale motivo
36:16spero che sia
36:17per come lo racconto
36:18e per come li coinvolgo
36:19invece sono
36:20sono molto dentro
36:21stimano il tentativo
36:23anche se
36:24i miei due figli più grandi
36:25fortunatamente
36:26dico sempre io
36:27hanno preso strade diverse
36:28perché mio figlio grande
36:29sta facendo
36:30l'università a Milano
36:31fa lettere moderne
36:32mia moglie è neonatologa
36:33quindi non ha preso
36:34né dal padre
36:35né dalla madre
36:35invece mia figlia Maria
36:37sta facendo un percorso
36:39di infermieristica
36:40a Bologna
36:40e quindi proprio
36:41strade completamente
36:42altre strade
36:43vedremo gli altri due
36:44poi punto due
36:46sì breakfast con gli amici
36:47cioè secondo me
36:48è sempre importante
36:48trovarsi
36:49ritagliarsi
36:50un momento
36:50in cui
36:52uno si dedica
36:53e cura
36:54le cose più importanti
36:55le cose più importanti
36:56sono le relazioni
36:57in particolare
36:58l'amicizia per me
36:59insieme alla famiglia
36:59è essenziale
37:01stamattina ho fatto
37:02un caffè
37:03con un amico
37:03abbiamo attraversato
37:05tematiche sempre
37:06riguardanti i figli
37:07come è giusto educarli
37:08il rapporto con lo sport
37:10c'è una tendenza
37:11alla competizione
37:12assoluta
37:13ma allo stesso tempo
37:13noi siamo competitivi
37:14cos'è che in qualche modo
37:16traduciamo in atti
37:17in correzioni
37:18insomma avere un momento
37:20breve
37:21un caffè
37:22un quarto d'ora
37:22venti minuti
37:23in cui ci si racconta
37:25è assolutamente fondamentale
37:27dopo di che
37:28andiamo alle 9
37:29presumo
37:30in azienda
37:31con
37:31CFO
37:32follow up
37:34quindi comincia
37:34la parte seria
37:35della giornata
37:36intanto
37:37questo tipo di riunioni
37:39ogni quanto
37:40avviene
37:40CFO follow up
37:41è praticamente
37:42tutti i giorni
37:43CFO è
37:43la persona
37:44con cui
37:45in particolare
37:46io lavoro di più
37:47diciamo
37:48nelle deleghe
37:49nella distribuzione
37:50dei compiti
37:50che ci siamo dati
37:51tra me e mio fratello
37:52che è amministratore delegato
37:53e mia sorella
37:54Giulia
37:54che si occupa
37:55più di HR
37:56io mi occupo
37:57tutto della parte
37:58amministrativa
37:59soprattutto
37:59dello sviluppo
38:00dei nuovi progetti
38:01delle acquisizioni
38:02quindi è un momento
38:03sempre molto importante
38:05soprattutto il lunedì
38:06avviene
38:07quasi tutti i giorni
38:09siamo a 10 metri
38:11di distanza
38:11come ufficio
38:12ma il lunedì
38:13in particolare
38:14c'è un momento
38:15di portata a terra
38:16di setup
38:17di presa in carico
38:18di quali sono i progetti
38:19della settimana
38:20soprattutto i report
38:21l'andamento finanziario
38:22l'andamento economico
38:23della trimestrale
38:24la chiusura del bilancio
38:25e sono momenti
38:26sempre molto interessanti
38:28perché noi abbiamo la fortuna
38:28di avere un CFO
38:29che non è appena appassionato
38:31dei numeri
38:32ma oltre al numero
38:33va a vedere
38:33quello che c'è dietro
38:34quindi ha una visione strategica
38:36non è un contabile
38:37è uno che mi aiuta
38:39ad avere
38:39e a mantenere
38:40la coerenza
38:41con la visione strategica
38:42che in qualche modo
38:43abbiamo definito
38:44col piano industriale
38:45e che giorno dopo giorno
38:46cerchiamo in maniera
38:47più creativa possibile
38:49di portare a terra
38:49intanto questa è l'occasione
38:51per dare un po'
38:52di numeri di Lumia
38:52così capiamo anche
38:53e facciamo capire
38:54insomma le dimensioni
38:55dell'azienda
38:56oggi quanti siete
38:57qual è l'ultimo
38:58fatturato noto
39:00innanzitutto
39:01il Lumia fa parte
39:01di un gruppo
39:02che si chiama
39:02Tremagi
39:03dove sono presenti
39:03altre 6-7 aziende
39:05e quindi normalmente
39:05noi
39:06ovviamente è la più grossa
39:07quindi rappresenta
39:08l'80%
39:09dei numeri
39:10che sto per dare
39:11ma i numeri
39:11che normalmente do
39:12sono quelli di gruppo
39:13che è un fatturato
39:14che sfiora il miliardo
39:16dipende
39:16dai vendamenti
39:17dei prezzi
39:17se ci sono le guerre
39:18o non ci sono le guerre
39:19ma quello che conta
39:20soprattutto
39:21per noi dell'energia
39:21noi diciamo sempre
39:22il fatturato è pura vanità
39:24non conta quasi niente
39:25perché dipende
39:27quanto costa l'energia
39:28in grosso
39:29la venderemo
39:30con un piccolo markup
39:31o grande
39:32sul mercato finale
39:34quello che conta
39:35invece è la marginalità
39:35noi abbiamo
39:36un EBITDA
39:37che negli ultimi anni
39:38si è attestato
39:39in crescita
39:39sempre tra
39:40i 60 e i 70 milioni
39:42e una componente
39:45diciamo di personale
39:46di collaboratori
39:47che in circa
39:48di 300
39:48appunto
39:49con un'età media
39:49di 33
39:50e di 33 anni
39:52è un gruppo
39:53che di fatto
39:54è formato
39:55appunto
39:55da 6-7 aziende
39:56che si occupano
39:57sempre solo di energia
39:58allora poi c'è il CDA
39:59è bello lungo
40:00sono due ore
40:01insomma
40:01è un momento complicato
40:04no
40:04è un momento
40:05anche qui
40:05è capitato oggi
40:06ma non è una bugia
40:08è proprio oggi
40:08è capitato il CDA
40:09immagino che non sia
40:10tutti i lunedì
40:10non è tutti i lunedì
40:11no
40:12il CDA
40:12lo facciamo normalmente
40:13una volta
40:14al mese
40:15questo è il CDA
40:17di gruppo
40:17quindi è sostanzialmente
40:18un momento
40:19in cui per la prima volta
40:20indipendentemente
40:21dalla capacità
40:23e le occasioni
40:24che abbiamo
40:24io e i miei fratelli
40:25e mio padre
40:26di incontrarci
40:27è il momento
40:27in cui ci si mette
40:28intorno a un tavolo
40:29e tutte le cose
40:29che ci siamo detti
40:30nel corridoio
40:31o a casa
40:32o mentre portavamo
40:33i figli a giocare a calcio
40:35diventano strutturali
40:36si affrontano uno a uno
40:37cercando di
40:38come dire
40:39avere un inizio
40:39ed una fine
40:40e in cui si correggono
40:42le decisioni
40:42che pensiamo
40:43debbano essere corrette
40:44si sviluppano quelle che vanno bene
40:45e si cassano invece
40:47quelle che si ritiene
40:48che sia utile interrompere
40:50ok
40:50poi ci siamo noi
40:51siamo in agenda
40:52quindi va bene
40:53More Vibes
40:54dopodiché c'è un meeting brand
40:55leggo nomi fantastici
40:57Berrettini
40:58Muti
40:59c'è un concerto
41:00del 2 maggio
41:01c'è insomma
41:02un po' di cose
41:03relative
41:04alla parte
41:04insomma
41:05di branding
41:06insomma
41:06
41:06allora la parte
41:07quanto spazio occupa
41:08quella parte?
41:09molto
41:09moltissimo
41:10noi siamo un'azienda
41:11appunto
41:11che parla al mercato finale
41:12e quindi ha bisogno
41:14di parlare
41:15continuamente
41:16attraverso forme diverse
41:17e tra l'altro
41:19nelle varie deleghe
41:20che ci siamo dati
41:21la comunicazione
41:22l'ho presa io
41:23ed è una cosa che
41:24veramente mi affascina
41:25mi piace
41:25forse
41:26è anche coerente
41:28un po' quello che dicevo
41:29prima
41:29su quella mia vocazione
41:31da teenager
41:31sull'entertainment
41:32sulla radio
41:33eccetera
41:34è qualcosa che
41:34mi è sempre piaciuto
41:36mi piace guardare
41:37oggi abbiamo un team
41:38molto etereogeneo
41:39che è capace di
41:41come dire
41:41presidiare
41:42vari livelli
41:43vari canali di comunicazione
41:44il primo ovviamente
41:45è quello che riguarda
41:46la pubblicità
41:47i social
41:48oggi abbiamo
41:49un canale di comunicazione
41:50diciamo
41:51che prevale
41:52su tutti gli altri
41:52che riguarda
41:53la figura di Matteo Berrettini
41:54quindi lo seguiamo
41:56facciamo podcast
41:57una sorta di
41:59piccole serie tv social
42:01con lui
42:02c'è tutta la parte
42:03di branding
42:04sulla maglia
42:05la possibilità
42:06di legare
42:07la sua figura
42:08ad alcuni prodotti particolari
42:10insomma
42:10è un impegno
42:11incontrato spesso
42:13di persona
42:13ci sentiamo abbastanza spesso
42:15svolto via messaggio
42:16eccetera
42:16quando ci sono i tornei
42:18un in bocca al lupo
42:19non si lascia mai scappare
42:21allora
42:21meeting forecasting
42:23mi fa un po' paura
42:24perché le previsioni
42:25sono sempre complicate
42:26poi subito dopo
42:26forse ancora peggio
42:27perché c'è il meeting
42:29sulle risorse umane
42:30quindi insomma
42:31sono due momenti
42:33ma allora
42:34sono due momenti
42:35esatto
42:36si sono complessi
42:37però diciamo
42:37il mondo forecasting
42:38è complesso
42:39ma è una complessità
42:40che affascina
42:40cioè noi
42:4210-15 anni fa
42:43non mi ricordo
42:44neanche quando
42:44esattamente
42:45il mio socio
42:46anzi i miei soci
42:47Carassiti e Brialdi
42:48mi proposero
42:49di assumere
42:50anzi
42:51prima di acquistare
42:52dei servizi
42:53di forecasting
42:53meteorologico
42:54cosa c'entriamo
42:55noi facciamo
42:55energia elettrica
42:56vendiamo
42:56e loro iniziarono
42:57a spiegarmi
42:58che era così forte
42:59questo trend
43:00a investire
43:01sulle rinnovabili
43:02che il conoscere
43:04quanta ventosità
43:05ci sarà dove ci sono
43:06le paleoliche
43:07quanto il raggiamento
43:08ci sarà al sud
43:09per il mondo fotovoltaico
43:11quanto pioverà
43:11dove ci sono
43:12le centrali idroelettriche
43:14avrebbe potenzialmente
43:15dato un valore aggiunto
43:16nella previsione
43:17del prezzo
43:18cioè sapere che lì domani
43:20pioverà tanto
43:21e lì c'è una centrale
43:22idroelettrica
43:22sapere che quella centrale
43:24produrrà tanto
43:24per come è fatta
43:26la formazione del prezzo
43:28ti dà la possibilità
43:29se sei bravo
43:29sai dei buoni modelli
43:31di prevedere
43:32il prezzo dell'energia
43:34e quindi di creare
43:35delle sacche
43:35di marginalità
43:36su cui puoi fare investimenti
43:38puoi riportarle
43:38sul cliente finale
43:39quindi il mondo
43:40del forecasting
43:41da quei 15 anni
43:41ad oggi
43:42è diventato
43:43un desk
43:44formato oggi
43:45da tante persone
43:46come ti dicevo
43:47abbiamo l'obiettivo
43:48di farla diventare
43:49una legal entity
43:49autonoma
43:50che fornisce
43:51questi servizi
43:52anche a terzi
43:53e oggi è un elemento
43:54di valore aggiunto
43:55unico
43:56o molto raro
43:58tra realtà
43:59della nostra dimensione
44:00quindi avere i report
44:01sapere
44:01diciamo
44:02le previsioni
44:03è un aspetto
44:04che lavora
44:05su meccanismi
44:06che io non capisco
44:07ma che incidono
44:08sul suo lavoro
44:08intelligenza artificiale
44:10ma i cui risultati
44:11sono misurabili
44:11il mondo delle risorse
44:13normale
44:13anche questo
44:14è complesso
44:14però devo dire
44:15non così tanto
44:16da noi
44:17perché
44:17in realtà
44:19è un momento
44:20in cui
44:20soprattutto in questo periodo
44:22si parla della valutazione
44:23delle nostre risorse
44:24le nostre risorse
44:25vengono valutate
44:26con un meccanismo
44:27apparentemente complesso
44:28ma che si basa
44:29sostanzialmente
44:30su due direttive
44:31un aspetto quantitativo
44:32cioè l'azienda
44:33deve andare bene
44:34banalmente
44:34e un altro aspetto
44:35qualitativo
44:36in cui atteggiamenti
44:37che vengono in qualche modo
44:38valutati
44:39le attitudini
44:40che vengono valutate
44:40partono dai sei valori
44:42aziendali
44:43quindi come traduci
44:45in attività
44:46i sei valori aziendali
44:47e questo è molto interessante
44:49è molto interessante
44:50e rende concreta
44:51quella cultura aziendale
44:52di cui ti parlavo
44:53abbiamo questa iniziativa
44:55che si chiama
44:56The Bud
44:56che è appunto
44:57dire germoglio
44:58che nasce
44:59dalla volontà
45:00di accompagnare
45:01coloro che hanno responsabilità
45:03all'interno dell'azienda
45:04under 40
45:05e una volta
45:06ogni tre mesi
45:07ci si incontra
45:08con una mezza giornata
45:09outdoor
45:09in cui si mette a tema
45:11un valore aziendale
45:12c'è una testimonianza
45:13non dell'azienda
45:14non di settore
45:15c'è un approfondimento
45:16e un experience
45:17abbiamo toccato
45:19il tema del coraggio
45:20siamo andati a mangiare
45:22su una gru
45:22a 80 metri d'altezza
45:24ed è venuto
45:24un amministratore delegato
45:25di un'altra azienda
45:26che si occupa di fashion
45:27a raccontarci
45:28il tema della bellezza
45:29è lì che abbiamo incontrato
45:30Luca Carboni
45:31siamo andati a visitare
45:32la sua mostra
45:33abbiamo avuto
45:33un bellissimo dialogo
45:34con lui
45:35e poi abbiamo mangiato insieme
45:36e poi la fiducia
45:37è stata interessante
45:38perché la testimonianza
45:39è stata un po' a sorpresa
45:40del fondatore
45:41cioè mio padre
45:42e poi abbiamo fatto
45:42questa camminata nel buio
45:44si chiama
45:45a proposito di fiducia
45:46siamo andati
45:46all'istituto dei cecchi
45:47a Milano
45:49e abbiamo fatto un'ora
45:50un percorso
45:51completamente al buio
45:52è stata un'esperienza
45:53veramente molto importante
45:55molto esperienzialmente
45:57parlando forte
45:59che comunque
45:59come dire
46:00ha dato degli elementi
46:01anche per tradurre
46:02poi in operatività
46:03alcuni valori
46:04che poi toccano
46:06la vita
46:06e le relazioni
46:07tra le persone in azienda
46:08certo
46:09con l'ultimo degli appuntamenti
46:11ci salutiamo
46:11sono le imprese riuscite
46:13Danilo Vicemayers
46:14le chiedo solo un veloce passaggio
46:15c'è Macron
46:15che è stato ospite
46:16di Money Vibe Stories
46:18le chiedo un veloce passaggio
46:20ma le chiedo poi
46:21cosa c'è che non sappiamo
46:22cioè alle otto
46:23finisce davvero
46:24la giornata
46:26di Marco Bernardi
46:27o c'è tutta una serie
46:28di cose che poi portano
46:29quando è che finisce
46:31davvero di lavorare?
46:33allora
46:33secondo me
46:34per un imprenditore
46:35non finisce mai di lavorare
46:37cioè nel senso
46:38tecnicamente
46:38fortunatamente sì
46:39ma
46:40le preoccupazioni
46:41la testa
46:42però devo anche dire
46:43poi rispondo
46:44nel merito alla domanda
46:45che
46:46non voglio neanche dare l'idea
46:48che c'è una ossessione
46:49del lavoro
46:50infatti io penso
46:51io non avevo in testa
46:53di fare l'imprenditore
46:54lo dicevamo prima
46:55non avevo neanche
46:56un particolare interesse
46:57all'energia
46:57però
46:58nel periodo universitario
47:00quello sì
47:00ho incontrato persone
47:02che mi hanno
47:02in qualche modo
47:04come dire
47:05risvegliato il desiderio
47:07di costruire
47:08qualcosa di grande
47:09cioè di stare
47:10al livello più alto
47:11dei miei desideri
47:12e questo poi
47:14diventa qualcosa
47:15che tu ti giochi a casa
47:16in famiglia
47:17e quando ti giochi
47:18e ti giochi al lavoro
47:19è lo stesso
47:19ed è forse quello
47:21che i miei figli
47:22i miei nipoti
47:23i nostri nipoti
47:23vedono
47:24quando lavoriamo
47:25cioè non c'è divisione
47:26non c'è una divisione
47:27si parla spesso di balance
47:29famiglia e lavoro
47:31balance dall'idea
47:32di un equilibrio
47:33che toglie qualcosa
47:33a qualcuno
47:34invece io penso
47:35che sia un'integralità
47:36cioè il fatto
47:37di vivere la famiglia
47:38e vivere il lavoro
47:39allo stesso modo
47:40quindi non si finisce mai
47:42da questo punto di vista
47:43di elaborare
47:45di pensare
47:45di desiderare
47:46di stare all'altezza
47:47di quei desideri lì
47:49in particolare
47:50stasera
47:51c'è un'espressione
47:52di questo
47:52l'amicizia che è nata
47:53durante la sponsorship
47:55del Bologna
47:55con in particolare
47:57Jacopo Malacarne
47:58che all'epoca
47:59lavorava in faca
48:00adesso lavora in Dino Corsini
48:01ma poi con Gianluca
48:02di Macron
48:03e tanti altri amici
48:05Paolo Cevoli
48:05Nicola Rizzoli
48:06Don Massimo Vacchetti
48:07il dottor Gaiba
48:09eccetera
48:09è nata un'idea
48:11una sponsorship
48:12una relazione professionale
48:14che è diventata
48:15un'amicizia
48:15e ha detto
48:16ma perché non facciamo
48:16qualcosa di bello
48:18per la città
48:18e lì è nata l'idea
48:19di imprese riuscite
48:20cioè l'idea
48:21di fare 3-4 momenti
48:22all'anno
48:22invitando personaggi
48:24che possono suscitare
48:25una bella umanità
48:26e di
48:27come dire
48:28pensare a questo invito
48:30per la realtà
48:31del network
48:32bolognese aziendale
48:33che paga una quota
48:34non a imprese riuscite
48:35ma direttamente
48:36a 3
48:36entità benefiche
48:38e che quindi gode
48:40della possibilità esclusiva
48:42di avere rapporto
48:43con queste persone
48:44oggi c'è un intervento
48:46bellissimo
48:46molto divertente
48:47Myers Danilovic
48:49tanto è un po' di tempo
48:51che proviamo a realizzare
48:52questa intervista doppia
48:54siamo contenti
48:55uno perché appunto
48:56la nostra generazione
48:57ha visto del loro dualismo
48:58tante partite
49:00ha animato
49:01tante discussioni
49:02e poi ci sono anche
49:03delle umanità
49:04interessanti
49:05quindi stasera
49:05vedremo
49:06poi incontreremo
49:07Pontremoli
49:07che è questo grandissimo
49:08amministratore delegato
49:09visionario
49:10di Dallara
49:11poi probabilmente
49:13ci sarà
49:13Roberto Mancini
49:14e saranno
49:154 momenti
49:17belli
49:17che pensiamo
49:19e speriamo
49:20di poter offrire
49:21a tutta la città
49:22con questo
49:22noi ci salutiamo
49:23io la ringrazio
49:24veramente tanto
49:25per essere stato
49:26nostro ospite
49:27quando vorrà tornare
49:29a Moni Vibe Stories
49:30noi siamo qui
49:30e a tutti coloro
49:32che ci hanno ascoltato
49:33un grazie
49:34per la pazienza
49:34e alla prossima puntata

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