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Roma, 26 apr. (askanews) - Tanti applausi da parte dei fedeli raccolti in piazza San Pietro per i funerali di Papa Francesco quando il Decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha ricordato nella sua omelia il costante impegno del Pontefice per la pace."Di fronte all'infuriare delle tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni, Papa Francesco ha incessantemente elevata la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza, all'onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra - diceva - è solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole"."La guerra - ha proseguito tra gli appalusi il porporato - lascia sempre il mondo peggiore di come era precedentemente: essa è per tutti sempre una dolorosa e tragica sconfitta. 'Costruire ponti e non muri' - ha quindi concluso - è un'esortazione che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell'Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell'uomo in tutte le sue dimensioni".

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00:00Di fronte all'infuriare di tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni,
00:13Papa Francesco incessantemente ha elevato la sua voce implorando la pace, invitando alla ragionevolezza,
00:36invitando all'onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra è solo morte di persone, distruzione di case, distruzione di ospedali e di scuole.
00:58La guerra lascia sempre, in una sua espressione, la guerra lascia sempre il mondo peggiore di come era precedentemente.
01:12Essa è per tutti sempre una dolorosa e tragica sconfitta.
01:19Costruire ponti e non muri è un'esortazione che egli ha più volte ripetuto.

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