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https://www.pupia.tv - de Pascale - Essere all’altezza del 25 aprile significa non solo ricordare, ma guardare all’Italia di oggi.
Le staffette partigiane non hanno lottato per un paese segnato dal patriarcato e dai femminicidi. I bambini esclusi dalle scuole dalle leggi razziali non avrebbero voluto vedere altri bambini, oggi, privati dei loro diritti. Quando in Europa tornano a farsi largo valori che credevamo sconfitti, quando la povertà e le disuguaglianze crescono, dobbiamo chiederci se siamo davvero fedeli alla memoria dei Partigiani e delle Partigiane e batterci con ancora più determinazione per quei valori! (25.04.25)
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Trascrizione
00:00Oggi noi, e oggi noi, se ci guardiamo negli occhi, dobbiamo dirci che le staffette partigiane
00:06non hanno combattuto per il patriarcato e per i tanti femminicidi che viviamo anche oggi
00:12nella nostra società. I bambini che sono stati espulsi dalle leggi razziali dalle nostre scuole
00:19non vorrebbero vedere bambini oggi nel nostro paese avere meno diritti di loro compagni
00:25di scuola. Essere all'altezza del 25 aprile è sì un esercizio di memoria ma è qualcosa
00:33che parla di oggi, parla anche dell'Italia di oggi e se oggi in Italia, in Europa, nel
00:39mondo tornano ad affermarsi anche valori che erano gli stessi valori che hanno distrutto
00:47l'Europa fra il nazismo e il fascismo, se oggi a Reggio Emilia c'è chi si permette di sfilare
00:52in piazza come a Bologna e anche perché le istituzioni democratiche non riescono a dare
00:58tutte le risposte di cui i cittadini avrebbero bisogno. Perché è un paese in cui le persone
01:02rinunciano alle cure, perché è un paese nel quale le differenze sociali aumentano, non
01:07è il paese per cui hanno combattuto i partigiani e le partigiane.

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