«È una decisione che ci lascia l'amaro in bocca, ma che un po' ci aspettavamo, siamo pronti a dimostrare l'estraneità alle accuse nel dibattimento». Il legale di Daniela Santanchè, Nicolò Pelanda, parla a margine dell'udienza che si è tenuta a Milano per il processo Visibilia. La ministra per il Turismo è stata rinviata a giudizio con l'accusa di falso in bilancio.
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NovitàTrascrizione
00:00E' una decisione che ci aspettavamo, che comunque ci lascia della mare in bocca
00:05perché proprio nei giorni scorsi avevamo depositato al giudice gli esiti di un
00:10vecchio fascicolo che aveva sostanzialmente minato uno dei
00:15presupposti che oggi vengono portati dalla Procura della Repubblica a
00:19fondamento della necessità di svalutare la voce avviamento e imposte anticipate.
00:24Oggi si sostiene dalla Procura che i piani industriali
00:31contenerebbero previsioni eccessivamente ottimistiche e da qui la necessità di
00:36apporre quelle svalutazioni. Nel vecchio procedimento la Guardia di Finanza di
00:40Milano, conclusioni poi esposate dalla Procura della Repubblica che ha chiesto
00:44e ottenuto l'archiviazione del procedimento, sosteneva invece che quei
00:49piani industriali contenevano previsioni addirittura di natura conservativa e
00:54proprio per questo era giunta a chiedere l'archiviazione del procedimento.
00:58Quindi è per questo che ci lascia un po' di amare in bocca ma siamo convinti di
01:03dimostrare l'estranetà della Dottoressa Sant'Anche dalle ipotesi che le vengono
01:08contestate e sarà il dibattimento che lo dimostrerà.
01:14Gli ha sentito il Ministro? No, non l'ho sentito.