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Una donna solare, colorata, buona, ma con un velo di tristezza negli occhi. La ricorda così Cinzia Rizzo, amica di Caterina Pappalardo che martedì è stata uccisa dal figlio. Condividevano momenti di fede e preghiera con la comunità “Il Resto di Israele”, si riunivano nella parrocchia di Bordonaro ogni martedì. A Mili marina, dove si era trasferita da poco, quasi nessuno la conosceva.

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Trascrizione
00:00Le imposte chiuse, la Citroën grigia rimasta parcheggiata davanti al portone di ingresso.
00:05Da pochi mesi Caterina Papalardo viveva in questa palazzina di Milimarina,
00:09accanto ad un bar e di fronte alla farmacia del villaggio.
00:12Qui però quasi nessuno la conosceva, la vedevano solo uscire e rientrare a casa.
00:17Non la conoscevamo, la vedevamo ogni tanto uscire e rientrare, ma non altro diciamo.
00:22E abitava qui da poco, evidentemente non frequentava tanto questa zona.
00:26No, non frequentava proprio, no.
00:28La farmacia forse qualche volta sarà venuta, dispiace la situazione in sé chiaramente.
00:34È impensabile che un figlio riesca ad uccidere la madre.
00:38Caterina aveva un cagnolino che aveva lasciato a casa quel giorno in cui ha trovato la morte per mano del figlio.
00:43Martedì sera è stato portato via dalla casa di Mili ed è stato affidato ai genitori del fidanzato della figlia.
00:49Chi invece la conosceva bene sono gli amici della comunità religiosa che frequentava.
00:54Ogni martedì si riunivano in preghiera alla parrocchia di Bordonaro.
00:58Adesso le loro preghiere sono rivolte a lei.
01:01Era una persona, è brutto usare il passato, è una persona perché la voglio ricordare al presente,
01:07perché sarà sempre viva nei nostri cuori e nei cuori delle persone che le volevano bene.
01:13Una persona, una donna di grande fede, una donna che con il suo sorriso illuminava le nostre vite.
01:20Malgrado ogni tanto faceva trapelare la sua tristezza, però poi tutto passava perché sorrideva e cominciava a lasciarsi andare.
01:33Questa è Caterina.
01:35Caterina si confidava in qualche modo, non parlava moltissimo della sua famiglia.
01:40Mi fece vedere la foto di questo ragazzo e mi disse proprio guarda quanto è bello.
01:47La tristezza però trapelava, si perdeva negli abbracci dei fratelli, delle persone con cui noi pregavamo
01:56e chiedeva sempre preghiera, pregate per me, pregate per me perché solo così ce la posso fare.
02:02Sapevate che si era trasferita?
02:04Lei aveva giustificato questo suo trasferimento quasi come un accomodamento familiare
02:11perché questo cuore di mamma, questo cuore grande, giustificava sempre il figlio dicendo è un ragazzo di oggi,
02:20è un ragazzo dei tempi moderni, sai come sono fatti i ragazzi?
02:24Quindi per evitare problemi, anche scontri anche con la figlia, lei così ha giustificato tutto.
02:34Era viva, voleva vivere, amava la vita e questa sua voglia di vivere la manifestava in tutto quello che faceva
02:43e la vita non si può perdere così.

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