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Trascrizione
00:00Tutto da rifare per il progetto del depuratore del Garda. Il Ministero dell'Ambiente, nel
00:05corso della cabina di regia tenuta sia a Roma, ha definitivamente bocciato l'idea di realizzare
00:11i due impianti a Montichiare e Gavardo. E questo perché non ci sarebbero spazi sufficienti
00:15per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Le nuove norme europee hanno fatto saltare
00:21i vecchi piani e il Ministero ha deciso di conseguenza, indicando tra l'altro la nuova
00:26direzione intrapresa, ovvero la realizzazione di un unico sistema di depurazione nel comune
00:31di Lonato, che rispetto alla costruzione di due impianti nei comuni di Gavardo e Montichiari
00:35offrirebbe vantaggi significativi, costi di investimento e gestione più contenuti e la
00:40creazione di un impianto più performante. Dalla cabina di regia sono emerse anche le
00:44prime indicazioni sui tempi, il cronoprogramma, prevede per entrambe le sponde del lago, Bresciana
00:49e Veronese, dismissione e rimozione delle condotte sublacuali entro il 2030. Significa
00:55che per allora il depuratore di Lonato dovrà essere pronto, al Ministero premono sull'acceleratore,
01:00agire subito per proteggere un bene nazionale. Il lago di Gavda, dichiarato il viceministro
01:05Gava, che rappresenta il 40% delle riserve di acque dolci del paese, è un bene nazionale,
01:09è necessario perciò agire con urgenza. La notizia non ha smorzato i toni di chi, come
01:14i comitati ambientalisti e i primi cittadini dei comuni coinvolti, resta contrario a un
01:18progetto che individua nel chiese la destinazione delle acque reflue, mentre resta aperta la
01:23questione delle tempistiche.

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