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Stagione estiva, spiagge affollate, italiani in vacanza. Ma trovare un punto in cui piantare l'ombrellone non è così semplice. Nel mare magnum del litorale romano, le spiagge libere sono diventate merce rara: gli stabilimenti privati sono ormai ovunque, con prezzi non accessibili a tutti.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Bentornati al racconto di Roma e del territorio. Nella nostra consueta diretta giornaliera tutto questo è non solo Roma.
00:17Ci sono tanti documenti ufficiali, uno fra tutti la Costituzione, il più importante documento dello Stato italiano,
00:25che ci dice qualcosa di ben preciso. Che cosa ci dice? In sostanza che le nostre spiagge, il nostro mare, il Demanio marittimo
00:33è un bene pubblico e dunque accessibile a tutti. Effettivamente però non riusciamo a capire se si tratti di un qualcosa
00:41semplicemente di scritto e non più applicabile perché basterebbe guardare le nostre spiagge e il litorale romano
00:48per accorgersi che non è effettivamente così. È sempre più difficile trovare una porzione di spiaggia libera.
00:55Praticamente le nostre coste sono disseminate ovunque di stabilimenti balneari. Si parla di concessioni a pioggia.
01:03Ebbene ci sono tanti cittadini che protestano per questo perché effettivamente si appellano al diritto di poter
01:10usufruire una spiaggia in maniera appunto libera. Cos'è successo? Domenica 28 luglio a Serapo, siamo a Gaeta.
01:17Un gruppo di cittadini ha organizzato un sitine di protesta per ribadire proprio questo concetto.
01:23Cioè le spiagge sono un bene pubblico e dunque è accessibile a tutti. Basta con concessioni a pioggia ma basta soprattutto
01:30con concessioni che sono scadute ma continuano ad usufruire del territorio perché non ci sono controlli
01:37da parte delle istituzioni comunali. Un tema davvero molto complesso che oggi cerchiamo di approfondire con il nostro
01:44secondo ospite. Abbiamo con noi Roberto Del Bode responsabile regionale del CONAMAL. Buongiorno a te.
01:51Buongiorno a voi, grazie per l'invito.
01:54Grazie a te Roberto, mi permetto di darti del tu. Insomma avete organizzato questo sitino domenica 28 luglio
02:03ma dire che c'è soltanto questo sitino sarebbe un po' riduttivo perché mi sembra di capire che la vostra battaglia va avanti da un bel po'.
02:11Sì, è una battaglia in realtà che va avanti da anni. Il tema è molto vasto, incredibilmente vasto.
02:20Diciamo che noi abbiamo creato un comitato per la difesa delle spiagge della riviera di Ulisse
02:29che poi però ha aderito al coordinamento nazionale Mari Libro di cui io adesso sono responsabile regionale.
02:36La situazione adesso quest'anno è paradossale nel senso che i comuni hanno fatto una proroga delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024
02:49proroga che è stata dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato ha detto che queste proroghe sono illegittime e vanno assolutamente disapplicate.
02:58I comuni stanno facendo finta di nulla, nel senso che la legge ha parlato, chi deve disapplicare quelle norme è la stessa istituzione che le ha messe in atto,
03:12cioè il comune deve disapplicare la proroga che esso stesso ha fatto e i comuni non lo fanno.
03:18Perché vi contiene Roberto?
03:21Sì, perché almeno rosicchiano un altro anno con la stessa situazione, perché non sanno effettivamente che pesci prendere, perché per loro i balneari sono un bacino elettorale molto forte.
03:36Le concessioni balneari da quando c'è stato il decentramento amministrativo nel 98 sono state usate come merce di scambio con cui la politica locale ha dato porzioni consistenti di demanio pubblico a scapito della spiaggia libera in cambio di voti.
03:56E si è arrivati alla situazione, per cui io mi ricordo quando ero ragazzino negli anni 90, all'inizio, c'erano stabilimenti, in Italia c'è sempre stato più che in altri paesi questa cosa degli stabilimenti, ma la spiaggia libera c'era e come.
04:11C'era un equilibrio se vogliamo.
04:14Lo ricordo anche io, effettivamente.
04:16Dopo questo amministrativo è successo il panico.
04:19Lo ricordo anche io, effettivamente.
04:21Andare ad uno stabilimento era come avere un trattamento di lusso in un certo senso, però anche adesso è un po' così, mi permetto di dire, perché poi tra le altre cose anche un italiano che volesse andare in spiaggia dice
04:35non c'è la spiaggia libera, ok, approfitto dello stabilimento i prezzi non sono proprio accessibili.
04:39C'è il caro ombrelloni, tra le altre cose.
04:43Sì, sì, assolutamente, che poi caro ombrelloni non si capisce perché, nel senso che è aumentato il prezzo degli ombrelloni, cioè proprio fisici, non ha senso, ovviamente, ed è chiaro che è un rincaro che è stato fatto semplicemente perché
04:58sanno che potrebbe essere l'ultimo anno che fanno questo lavoro e allora spremono i limoni più che possono.
05:06Il discorso è che i prezzi sono assolutamente, non sempre, però nella maggior parte dei casi, i prezzi sono fuori dalla grazia del Signore.
05:24In ogni caso c'è anche un lavoro da parte dei comuni, per cui, ad esempio, il Comune di Sperlonga, un parcheggio giornaliero lo fa pagare 20 euro e in alcune zone 30 euro.
05:40Se c'è uno stabilimento che con 30 euro ti dà parcheggio, ombrelloni e lettini, a quel punto uno dice, vabbè, sai che c'è? Vado allo stabilimento. Perché c'è un discorso di sfruttamento del turismo balneare anche da parte dei comuni e delle istituzioni.
05:58Tutto questo, sia da parte dei privati che dai comuni costieri, va sempre e comunque a scapito dei cittadini. Dei cittadini che vogliono spingere, ma anche i turisti che vengono da fuori. Io vedo che quando vengono a Sperlonga, a Gaeta, vengono spremuti come limoni. Non c'è accoglienza, è spremitura, che è un'altra cosa.
06:22Comunque, magari le domeniche di luglio e di agosto saranno anche piene le spiagge, ma è sicuro che non è più così fiorente come turismo come lo era appunto negli anni 90 e primi anni 2000. Perché le persone sono stancate di pagare 50 euro un ombrellone e due lettini.
06:42Tra l'altro ha un concessionario che paga 3.000 euro l'anno di concessione, quello con un abbonamento si è ripagato la concessione annuale e il resto è tutto guadagno, senza parlare del nero. Non entriamo in questo tema che poi si apre un'altra piaga.
07:00Per fare un parallelo con le nostre vicine d'Europa, faccio l'esempio della Francia. Anche in Francia ci sono gli stabilimenti balneari, ma nessuno vieta ai bagnanti di appoggiare l'asciugamano dove vogliono. Ci sono semplicemente dei lidi che affittano ombrelloni e lettino, ma non disseminano l'attrezzatura ovunque.
07:26Fare un ragionamento di questo genere potrebbe essere più intelligente?
07:30Assolutamente sì. La Francia ha una legge nazionale molto chiara perché in Italia ogni regione definisce la percentuale di spiagge libere e in concessione. Nel Lazio abbiamo la legge che dice 50% di spiagge libere e 50% in concessione.
07:48La Francia invece ha una legge nazionale che dice 80% arenile libero, 20% in concessione, ma con delle strutture di facile rimozione che vanno montate all'inizio della stagione balneare e rimosse appena finisce la stagione balneare.
08:14Tutti quei caseggiati di cemento che noi vediamo sulle spiagge, come la spiaggia di Serapo dove ieri abbiamo fatto la nostra presa della spiaggia, sono assolutamente non concepibili.
08:28Guarda, io ti dico che sono andato un paio di anni per ragioni di lavoro su un'isola che si chiama Saint Barth, un'isola delle Antille francesi che è un'isola VIP per eccellenza.
08:40Avrai visto comunque un bel mare.
08:42Mi pare pazzesco, c'era Leonardo Di Caprio, Paul McCartney, Roman Abramovic, li ho visti con i miei occhi. Io ovviamente non stavo lì perché ero ricco ma perché dovevo lavorare.
08:54Il discorso è che essendo territorio francese anche su quell'isola si applicavano quelle regole. Tutte spiagge libere, gli stabilimenti c'erano ed erano piccoli, occupavano una piccola porzione di spiaggia.
09:08Ogni singola spiaggia deve avere quella percentuale, cioè non è che dici 80% di spiagge libere le mettiamo tutte come hanno fatto un po' furbamente qui in Italia, nel Lazio.
09:21Le spiagge libere le mettiamo dove è un po' più scomodo, è inaccessibile e i lungomare invece comodi, tipo quello di Serapo dove siamo andati domenica che sono al centro del paese, li privatizziamo tutti quanti.
09:37Lì no, ogni tratto di arenile è per l'80% libero e assolutamente questo è un discorso giustissimo che tu fai, che bisogna andare in quella direzione ma tu pensa che noi con mare libero a livello nazionale vorremmo chiedere almeno il 50-60% di spiagge libere.
09:59Perché ci sono luoghi in Italia, Rimini, 92% spiagge in concessione, 8% di spiagge libere, cioè è una percentuale imbarazzante, vergognosa e non è accettabile in uno stato di diritto.
10:17Hai citato prima la Costituzione.
10:19C'è anche il codice civile, il codice maritimo, viene citato questo aspetto in tanti documenti ufficiali.
10:30Perché prima hai detto, dopo vi spiego perché a Roma 50% in realtà non è così?
10:37Allora, quello che succede è che i comuni costieri qui nel Lazio, quando non hanno potuto dare più concessioni per gli stabilimenti perché l'avevano fatta troppo sporca, in nome sempre del famoso decentramento amministrativo di cui prima, hanno iniziato a rilasciare le mini concessioni, le hanno chiamate, cioè concessioni per il noleggio.
11:00Cioè sono le concessioni per cui la spiaggia è libera, si chiama spiaggia libera con servizi, che per la Regione Lazio è equiparata alla spiaggia libera, cioè se una spiaggia è libera oppure è libera ma c'è uno che ti noleggia l'ombrellone, per la Regione Lazio è la stessa cosa.
11:15Fin qui andrebbe bene.
11:17È simile alla Francia, no?
11:20Sì, esatto. Il problema, che però la Francia non ha poi il 50% dei stabilimenti, però, e poi nel 50%, nelle spiagge libere, scusami, con servizi, il noleggiatore spesso, molto spesso, cosa fa in alta stagione soprattutto?
11:36Va la mattina presto, alle sette metti, pianta due, tre file di ombrelloni e diventa uno stabilimento anche quello, ma lui non può farlo. Lui può mettere gli ombrelloni solo quando arriva un cliente e lo richiede, invece addirittura prendono le prenotazioni e fanno gli abbonamenti sulla spiaggia libera.
11:55Quindi anche pochi tratti di spiaggia libera rimasti, molti sono stati dati, diciamo, in concessione per il noleggio e questi noleggi però sono diventati a loro volta degli stabilimenti, in qualche modo, anche se non ufficiali.
12:11In maniera illegale, ovviamente, no?
12:15È illegale perché la convenzione che firmano dice che dopo tre volte che vengono beccati a preposizionare gli ombrelloni, gli viene tolta la concessione. Ora, questa cosa che preposizionano succede tutti gli anni e non è mai stata tolta la concessione annissime.
12:39Il parallelo è un po' come in Roma, per la questione dei dehors, Roberto, anche lì la vicenda è molto calda, però, ad esempio, ultimamente c'è stata una stretta da parte del Campidoglio su questa questione.
12:51Magari, chissà che potrà succedere anche per le nostre spiagge, anche perché il concetto base è sempre quello, la spiaggia è un diritto pubblico e deve essere accessibile davvero a tutti.
13:02Io ho terminato il tempo a disposizione, ma ti ringrazio di cuore, Roberto, per questa testimonianza e analisi davvero chiarissima. È una battaglia vivace la vostra. Grazie, a presto.
13:11Si, continueremo a lottare. Grazie mille. Ciao, a presto.
13:14Grazie a te.

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