Nuovo appuntamento con "Note Scarlatte", la rubrica che racconta il dolore: l'intensa storia di Lele Spedicato e Clio Evans
In studio Sergio Siciliano, autore e attore
Ospiti in collegamento: Lele Spedicato, chitarrista de "I Negramaro" & Clio Evans, cantante e attrice
Penultimo appuntamento con "Note Scarlatte", la rubrica che racconta il dolore a 360° attraverso la testimonianza diretta e le storie di sempre nuovi interlocutori.
Storie diverse tra loro, intense, sofferte e profonde, ma tutte legate da un filo conduttore: il dolore è un motore capace di cambiarci per sempre e di trasformare le nostre vite (non sempre in peggio).
In questa puntata la storia di Lele Spedicato e Clio Evans, un dolore coniugato capace di essere attraversato solo grazie al loro amore profondo, l'amore vero che abbatte ogni ostacolo. Lele e Clio hanno scritto un libro che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, “Destini”: al centro l'immenso amore che li lega, dall'incontro alla maternità, passando per le sofferenze legate a vicissitudini di salute che hanno vinto grazie alla loro unione.
"Non è stato un periodo che potremmo definire facile - hanno raccontato Lele e Clio - le difficoltà sono state tante, come anche la paura. Ma è soprattutto grazie al nostro rapporto profondo che siamo riusciti ad uscirne. La riprova che la vita riparte sempre è arrivata anche, e soprattutto, con l'arrivo della nostra seconda figlia. La vita è sempre qualcosa di meraviglioso e potente".
Guarda la puntata precedente qui.
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In questa puntata la storia di Lele Spedicato e Clio Evans, un dolore coniugato capace di essere attraversato solo grazie al loro amore profondo, l'amore vero che abbatte ogni ostacolo. Lele e Clio hanno scritto un libro che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, “Destini”: al centro l'immenso amore che li lega, dall'incontro alla maternità, passando per le sofferenze legate a vicissitudini di salute che hanno vinto grazie alla loro unione.
"Non è stato un periodo che potremmo definire facile - hanno raccontato Lele e Clio - le difficoltà sono state tante, come anche la paura. Ma è soprattutto grazie al nostro rapporto profondo che siamo riusciti ad uscirne. La riprova che la vita riparte sempre è arrivata anche, e soprattutto, con l'arrivo della nostra seconda figlia. La vita è sempre qualcosa di meraviglioso e potente".
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:06Ho conosciuto il dolore di persona, si intende, sì, come lui ha conosciuto me. Sì, siamo
00:14amici da tempo, non l'ho mai perduto, come del resto neanche lui, sì, che anzi, anzi,
00:23si sente quasi trascurato se per un solo giorno non mi vede e non mi sente.
00:28Ho conosciuto il dolore e lo trovo ridicolo, quando gli do di gomito e quando gli dico
00:38in faccia, ma chi vuoi far paura? Oggi partiamo con questa citazione di una
00:44canzone meravigliosa di Roberto Vecchioni, perché si sta bene con l'argomento della
00:51trasmissione di Note Scarlatte, appunto sono le 13.30, in punto, e io sono in compagnia
00:56di questa donna deliziosa, Elisa Mariani. Buongiorno, guarda, mi hai emozionato con
01:02questa citazione, eh? Eh sì, perché veramente l'ho letta, cioè
01:06ho letto, nel senso, ho visto il video, mi è piaciuto il testo, ho detto questo si sposa
01:11perfettamente con l'argomento di oggi. Perché, Sergio, tu mi devi dare però 30
01:17secondi perché vorrei spiegare, chiaramente ai nostri telespettatori, magari c'è qualcuno
01:20che si è connesso, si è collegato con il canale 14 proprio, in questo momento non sa
01:24di che cosa stiamo parlando. Questa è una piccola rubrica all'interno di non solo Roma,
01:28si chiama Note Scarlatte, insieme a me c'è il mio compagno speciale, Sergio Siciliano,
01:33qui parliamo di dolori a 360 gradi, ma ogni volta una testimonianza diversa, una storia
01:39diversa, un racconto diverso, tutti però collegati da un filo conduttore in comune,
01:44dal dolore se ne esce, magari diversi, magari migliori, magari peggiori, chi lo sa?
01:49E noi diamo una mano, appunto, per comprendere questo. Comunque hai studiato, Elisa,
01:53ho studiato, sono brava. Perfettissima, devo dire, sei stata esaustiva. Comunque,
01:59oggi abbiamo, come dire, una testimonianza meravigliosa, una testimonianza a due voci,
02:08che io credo che il pubblico da casa li conosca perfettamente per obbi motivi,
02:16ma devo dire che si sposava bene con il tema del dolore perché, appunto, hanno vissuto dei
02:23dolori in parallelo che poi si sono congiunti attraverso la scrittura di un libro che è
02:29meraviglioso, ma adesso ci faremo raccontare tutto da loro, se sono già collegati. Ci sono?
02:35Dalla regia ci fanno segno ancora di no, però noi vogliamo già anticipare chi sono,
02:40magari chi ci sta seguendo. Ma tanto penso, guarda, con tutti i comunicati in stampa che sono usciti,
02:46credo che tutti ormai conoscano i nostri ospiti che sono fenomenali, bellissimi, bellissimi non
02:53solo da parte della telegenia, ma anche bellissimi dentro. Io ho la fortuna di conoscere più una che
03:05l'altro, ma vi assicuro che è un'esperienza fantastica sentirli parlare, raccontare, soprattutto
03:14del loro amore e dell'epilogo meraviglioso che hanno avuto attraverso le loro esperienze, insomma,
03:22sono singolari. Ecco, noi abbiamo raccontato delle storie diverse ogni volta, certo, e ogni volta in
03:27ogni storia c'è stato un umore in grado di far uscire la persona che abbiamo intervistato, che
03:32abbiamo avuto modo di farsi raccontare, a uscire da quel dolore. In questo caso, in questa storia
03:37che andremo a raccontare oggi, che ci faremo raccontare, il motore è l'amore. Ill'amore è quella
03:42cosa meravigliosa, sai che io sono molto legato anche all'aspetto proprio dei colori. Il dolore,
03:50secondo me, raccontato da loro è veramente un arcobaleno, è un arcobaleno di emozioni e sensazioni,
03:57quindi non si può neanche identificare con qualcosa di speciale, ma è bello sentirli
04:03proprio in questa voce all'unisono, insomma, che ci permette di anche supportare chi ha
04:13vissuto situazioni similari. Ecco, infatti, però mi fa uno sogno dalla regia che finalmente ce li
04:20abbiamo. Dunque io con estremo piacere, noi con estremo piacere diamo l'appuntamento, diamo il
04:26benvenuto qui a Notte Scarlatte, a Clevans e all'Eli Spedicato. Buongiorno ragazzi! Ma buongiorno!
04:33Eccoci! Cioè vi ho perso, vi abbiamo perso così all'improvviso! Abbiamo avuto i problemi di
04:41connessione, purtroppo succede. Capita! Capita! Stupendi, davvero stupendi! Sì, sì, sì. Innanzitutto vi chiediamo come state.
04:52Forse c'è qualcosa che ancora non va, ma adesso dalla regia faremo miracoli. Faremo miracoli, assolutamente. E comunque siamo,
05:04mia cara Elisa, anche, come dire, andando verso il calare di queste altre quattro puntate. L'ultima
05:14sarà il 29 maggio e poi speriamo, magari nel futuro, qualcosa di particolare. Eh, penso che stiamo facendo una sorta di riassunto sulle puntate che abbiamo fatto. Ti farò una domanda un po' difficile. Ti chiedo, qual è la storia che ti ha colpito di più e perché?
05:28Guarda, non potrei mai essere di parte. Eh, questo è vero. Infatti capisco che è una domanda difficile. Perché tu lo sai che il lavoro c'è dietro e non è una cosa semplicissima. Io credo che tutte siano state singolari ed il successo di questa appendice è dovuto anche al fatto che abbiamo, come dire, perlustrato dolori diversi. È vero.
05:54Raccontati in modo diverso e con una sincerità che nessuno di noi si aspettava. Ragazzi, ci sentite? Forse riusciamo.
06:04Noi vi sentiamo, ragazzi. Non riusciamo a vedervi, però vi sentiamo. Allora, aspetta un secondo. Riproviamo perché vi abbiamo sentito tutto il tempo, ma a voi non arrivavamo.
06:25Adesso?
06:26Adesso noi riusciamo comunque a… Eccoci, eccoci, sì.
06:31Sì, vi vediamo.
06:32Mi dispiace.
06:33Nessun problema, ragazzi. Io vi lascio subito la parola se vi va di raccontarci un po' la vostra storia. Ovviamente so che, insomma, per raccontare una storia non basterebbero 10 o 20 minuti. Ci vorrebbe tantissimo altro tempo perché ci sono tanti particolari che meritano attenzione. Però, insomma, vorrei che voi ci raccontaste qualcosa in più, ecco.
06:53Scusa, posso partire da una domanda prima del racconto? Che cosa è per voi il dolore? Cioè, questa è una cosa che mi interessa.
07:04Ma io credo che il dolore sia un punto di forza dell'essere umano. Nel momento in cui si prova dolore bisogna avere le capacità ed essere in grado di trasformarlo in forza per affrontarlo e superarlo.
07:23E il dolore credo che sia proprio quel sentimento che ti fa mettere in atto delle capacità che altrimenti non riusciresti a capire di avere, insomma.
07:40Bellissimo messaggio, sì.
07:42Per te, Cleo?
07:44Per me più o meno, nel senso che è sicuramente una cosa brutta, perché da una parte uno non vorrebbe mai provare il dolore, però la vita ti mette sempre di fronte a delle difficoltà.
07:59La chiave è quella che ha detto Lele, cioè che una volta che si attraversa il dolore o che si purtroppo incontra, bisogna trarne il massimo beneficio, cioè non chiudersi, subire e vivere una vita a rimoginare di questo dolore che si è avuto, ma cercare di trarre il meglio da quell'esperienza brutta, ecco.
08:25E trasformarlo, sì.
08:26Certo, e come vi ha trasformato il dolore che avete provato, ragazzi? Ovviamente la storia di Lele è uscita su tutti i giornali, la conoscono in molti, però immagino che ci sono state anche delle ripercussioni che volete condividere con noi, chiaramente.
08:41Sì, la parentesi che apro è questa. Nel libro, Destini, il nostro libro che è uscito un anno fa con Mondadori, noi attraversiamo queste varie sfere del dolore, un dolore che, pensate, un po' ha colpito prima me, cioè vent'anni fa ho avuto un grave problema di salute che poi negli anni ho cercato in qualche modo di elaborare o, insomma, appunto, come dicevamo prima, di trasformare senza mai riuscire.
09:11Quando poi ho incontrato Lele, lui mi ha spronato a cominciare a buttare fuori questo bagaglio di vissuto un po' pesante che avevo e quindi mi diceva che io scrivi, scrivi, butta giù, io non avevo idea di poter essere in grado di scrivere sulla carta tutto quello che avevo provato, invece questa vena si è aperta e da lì è stato un fluire infinito e pensavo che quello sarebbe stato il libro, cioè mai avrei immaginato che una volta sposati, una volta in attesa del nostro primo figlio,
09:41poi Lele avesse questa gravissima emorragia cerebrale.
09:44Mentre lui la butta, durante il suo malessere ovviamente la scrittura si è fermata, quando però ho visto che Lele stava meglio, che si stava riprendendo, che insomma il peggio era passato, ho pensato di coinvolgerlo in questo libro, cioè ho detto la tua storia, la tua sensimonianza potrebbe servire a tantissime persone e l'ho invitato a scrivere.
10:09All'inizio un po' arrestio, poi invece ha accettato ed eccoci qua.
10:17Una cosa che mi incuriosisce molto, la scrittura è catartica spesso, che cosa nello scrivere è uscito fuori che tu non pensavi di poter far uscire attraverso appunto questa esternazione?
10:40Allora Sergio ti sentiamo un po' basso a te.
10:44Provo a rifare la stessa domanda io se mi sentite meglio ragazzi.
10:48Sergio ha chiesto, partendo dal presupposto che la scrittura ha un potere catartico, quindi ha la capacità di far uscire in noi qualcosa, vi chiediamo cosa è emerso in voi nel momento in cui avete messo su carta quello che sentivate, è uscito qualcosa in più, avete fatto difficoltà a scriverlo?
11:10Non è stato assolutamente semplice, mettersi a nudo è sempre difficoltoso, non è facile soprattutto quando si attraversano dei momenti tipo quelli che abbiamo attraversato io e Clio.
11:26Nel momento in cui lo facevamo e mettevamo tutta la nostra storia nero su bianco, ci siamo resi conto che in qualche modo succedeva qualcosa di molto positivo in noi, si rigenerava un'energia, un sentimento che anziché imploderlo dentro, farlo implodere, diventava sempre più fresco,
11:56si rinforzava, si è rinforzato sempre di più perché io e Clio ci siamo amati dal primo giorno, però poi quando vivi delle esperienze negative ti mettono a dura prova e mettendo a dura prova te stesso mettono a dura prova anche un rapporto sostanzialmente.
12:20Rileggendo la stesura, col senno di poi, avreste voluto aggiungere qualcos'altro?
12:30Ma io credo di no, credo di no perché in qualche modo col fatto che Clio mi ha tirato dentro nel suo racconto della sua storia di vita, la mia è stata, permettetemi il termine, la ciliegina sulla torta per far sì che questo libro avesse un lieto fine e non una fine tragica.
12:58Soprattutto mi rivolgo anche di più all'Ele, ci sono diversi telespettatori che ci stanno scrivendo delle domande, vi chiedo di restare ancora in nostra compagnia, noi mandiamo pochissima pubblicità e torniamo tra pochissimi istanti così magari vi daremo modo anche di rispondere alle tante domande che stanno arrivando, a tra pochissimo qui a Note Scarlatte insieme a me e a Sergio Siciliano.
13:20Bentornati, siamo a Note Scarlatte, insieme a me e a Sergio Siciliano, il racconto del dolore a 360 gradi attraverso la testimonianza, il racconto intenso dei nostri testimoni che via via ci racconteranno la loro esperienza.
13:34Oggi abbiamo due ospiti molto speciali, abbiamo l'Ele Spedicato, chitarrista dei Negamaro e Clio Evans, cantante e attrice, che ci stanno raccontando un po' del loro vissuto di questo bellissimo libro che è già uscito e si chiama Destini.
13:49Ecco io, Sergio mi permesso di fare… Una cosa soltanto perché ci tengo, Clio è un'attrice straordinaria, cantante magari canterà anche, ma un'attrice straordinaria ve lo assicuro perché è meravigliosa, è bravissima, è anche appunto l'autrice insieme all'Ele di Destini che è importante.
14:11Infatti io volevo chiedere, soprattutto questa cosa ai nostri ospiti, prima di leggere insieme i messaggi che ci stanno arrivando dai nostri telespettatori, ragazzi, il titolo Destini è relativo proprio a quello che tu ci hai raccontato Clio, cioè il fatto che anche tu hai avuto un problema di saluto che poi in un certo senso si è ricollegato a quello che è successo all'Ele?
14:30Sì appunto, intanto grazie Sergio delle tue belle parole.
14:35Ma io ti conosco, io ti conosco e credo che sia importante dire quanto tu sia eccezionale e lo sappiamo, non è una sciovinata, punto, scusa.
14:47Confermo, confermo quello che stai dicendo.
14:51E quindi sì no, cantante forse in una prossima vita.
14:55Comunque Destini, questo titolo che ci ha aiutato l'editore Mondadori anche a trovare è perché appunto io ho avuto un problema alla testa nella parte destra nel 2003 e l'Ele ha avuto un'emorragia cerebrale a destra appunto.
15:15E inoltre l'Ele ed io siamo nati tutti e due il 26 ottobre e quindi c'è anche questo piccolo dettaglio che voleva che insomma in un modo o in un altro le nostre vite fossero incrociate ecco.
15:30Comunque bisogna dire un'altra cosa è che noi vi vorremmo, cioè in futuro ci sarà una trasmissione in diretta con gli ospiti eccetera eccetera, noi vi pretendiamo ancora perché le domande qui stanno arrivando a fiume.
15:43Però devo dire che il filo conduttore di queste domande è soprattutto uno ragazzi, cioè i nostri telespettatori ci chiedono se voi avete avuto ripercussioni nel vostro rapporto dopo questo evento un po' particolare che vi è capitato o il vostro rapporto è diventato più forte di prima?
15:58Beh io credo che appunto quando nel 2018, il 17 settembre del 2018 io sono stato male, Clio era incinta nell'ottavo mese di Janko, quindi dopo tutto ciò appunto poi Janko è nato qualche mese dopo, è nato a novembre.
16:22Io grazie a Dio devo dire che ho ripreso in mano la mia vita, ho ripreso il tour con Ennegramaro, saltandone uno appunto nel 2019, però poi con Clio abbiamo deciso di tentare la sorte insomma, in che senso?
16:40Di chiedere a Dio appunto di darci un'altra vita, una sorellina, un fratellino a Janko ed è nata Diana, quindi penso che Diana sia la rappresentazione proprio in carne ed ossa che il nostro amore si sia fortificato e si sia ampliato ancora di più, ha avuto ripercussioni ma in maniera rettamente positiva credo, questo lo credo fermamente.
17:07Scusa Lele, quanto ti è servito ritornare a lavorare e come ti sei posto poi a situazioni impegnative, logicamente con Ennegramaro, i tour, gli stadi, i concerti, le cose?
17:23Un nostro delle spettatore ci fa notare Sergio che quest'anno fate 20 anni di carriera, è corretto Lele?
17:28Noi abbiamo già celebrato i nostri 20 anni nel 2023, l'anno scorso abbiamo celebrato i nostri 20 anni di carriera con un tour nei teatri di Pietra e con un evento a Galatina, all'aeroporto di Galatina qui nel Salento.
17:48Che ha creato un caos pazzesco!
17:50Adesso ripeterà un tour negli Stati Uniti.
17:52Avete creato un caos giù con il concerto, il mondo!
17:56Beh il caos l'hanno creato le persone che sono qui.
17:59Eh lo so, ma figurati tutti quanti, ce li amano tutti, c'è tutto il mondo, poi vabbè nel Salento insomma, io non sono di parte, Lele non sono di parte.
18:09No, per non si capire di te.
18:11Figurati.
18:13Diciamo, anzi sul RaiPlay oggi si può vedere il concerto di Galatina, c'è un docufilm che si può vedere sul RaiPlay che è stato una settimana al cinema l'anno scorso e adesso invece sul RaiPlay che si può vedere l'evento di Galatina con il racconto nostro dalle prove insomma fino ad arrivare poi alla serata del concerto.
18:35Il lavoro, il lavoro.
18:36E credo che non sia stato, non ci sia niente di negativo di quel concerto, a parte il disagio che si è creato, il traffico, ma è stata una serata magica e unica devo dire.
18:49Io lo so perché un sacco di persone che conosco insomma sono venuti, tra ospiti insomma e anche pubblico, ma volevo capire una cosa.
18:57Quanto ti è servito il lavoro?
19:00E volevo capire anche un'altra cosa.
19:02Hai avuto paura quando hai ricominciato a lavorare?
19:05Cioè il fatto di andare di nuovo in tensione, stanchezze e tutto il resto?
19:11Allora io devo dire che ho smesso di avere paura in qualche modo.
19:16Dopo quello che ho vissuto ho smesso di avere paura perché ho capito che la paura non serve a niente, ti toglie solo del tempo nella tua vita.
19:25Quando ho ripreso coscienza e ho capito che il colpo più duro che avrei in qualche modo vissuto sarebbe stato quello di riprendere in mano la chitarra e non riuscire a fare nemmeno una nota.
19:41Allora lì un po' non ho avuto paura, mi sono preoccupato e ho detto chissà quando riuscirò a ricominciare a suonare.
19:51E Clio naturalmente me lo diceva ogni giorno, quando sarai pronto, perché lei conosce benissimo il rapporto che ho io con lo strumento.
20:01Che è un rapporto molto delicato perché io sono nato come musicista, sono un musicista a randaggio sostanzialmente, nel senso non ho mai preso una lezione di musica, sono un'autodidatta.
20:14Ho iniziato a giocare con lo strumento, da gioco è diventato passione, da passione è diventata professione.
20:21Per essere un'autodidatta, insomma, come si dice in questi casi, lei è le chapeau, no?
20:26Clio, tu invece hai avuto paura, ti chiedo.
20:31Ma Dio, diciamo che appunto, tornando anche un po' alla domanda di prima, e anche per essere onesti verso chi ci ascolta, insomma non è stato proprio tutto rosa e fiori.
20:46Il rapporto si è fortificato sicuramente, però insomma ne abbiamo passate veramente di cotte e di crude, di enormi difficoltà.
20:56Bisogna anche sottolineare, Clio, che tu sei stata molto tempestiva nel momento in cui è accaduto quel famoso lunedì, no?
21:05Cioè il tuo intervento è stato così importante per salvare Lele, che credo che non sia trascurabile.
21:11Io lo sottolineo, grazie anzi di averlo ricordato.
21:18No, ma questo è importante anche come messaggio, Lele, è anche importante come messaggio, perché bisogna osservare chi ci sta a fianco.
21:27Perché Clio ha detto, se io l'avessi confuso con un mal di testa o una febbre, una cosa eccetera, sarebbe passato del tempo e forse qui non staremmo a raccontarlo, no?
21:37E questo è importante.
21:41Ecco, perché forse la domanda che ha fatto Elisa è interessante, perché sì, logicamente tu sei il diretto interessato,
21:47ma credo che la paura di una compagna che ti segue così tanto e che vive con te un amore straordinario,
21:54penso che la paura sia, credo anche attentamente, perpetua, no, Clio?
22:00Perché comunque sei stata una grande, cioè bisogna dirlo.
22:05Grazie.
22:08Però voglio dire che sì, vabbè, sicuramente da quella volta diciamo che si è fatta a strada dentro di me una piccola pillola di ansia costante che non se ne va.
22:22Questo è poco, mi assicuro.
22:24Con i figli è aumentata, Clio?
22:27Cioè, sono sempre in allerta costante, praticamente.
22:32Quando l'Elin dice, vabbè, un attimo fuori, dopo un po' io vedo che non rientra, pure in giardino.
22:39Ma è un trollare?
22:41Sì, vabbè, adesso sono passati cinque, sei anni, è tutta ammorbidita, però, insomma, sì, tipo ansia, ecco, soprattutto.
22:48La paura c'è stata in alcuni momenti che vedevo che l'Ele, insomma, perché ora lo vedete così, ma lui è stato disabile al cento per cento,
22:57quindi ci sono stati dei momenti dove ho temuto che la nostra vita fosse cambiata per sempre.
23:03Ci ho detto, vabbè, lui non tornerà più come era, basta.
23:06Quindi ho avuto una paura così, su una proiezione futura, che poi, grazie a Dio, insomma...
23:11L'Ele, nel libro fai quel riferimento a quel momento particolare in cui, appunto, prima del risveglio, in quel famoso giardino.
23:22Ce lo vuoi raccontare veramente in due battute?
23:27Eh, in due battute...
23:29È un po' difficile.
23:31Eh sì, è un po' difficile.
23:33Voi fagocitate il nostro tempo, ragazzi, non ci basta mezz'ora con voi, ci sono un sacco di domande che...
23:39Non basterebbe un mese, credo, per raccontare tutto nel minimo dettaglio.
23:45Per questo è tutto scritto nel libro e chi vorrà potrà scoprire tutto leggendolo, appunto, ecco.
23:51Sì, io ho vissuto, in due battute, cerco di essere sintetico e veloce, ho vissuto in una dimensione che non è assolutamente la nostra
24:01e ho incontrato due persone a me molto care che se ne sono andate più o meno nello stesso periodo,
24:06credo sia stato nel 2014, uno è il papà di Giuliano, il signor Gianfranco Sangiorgi,
24:13e l'altro è la mia cara nonna Nella, la mamma di mio papà, che io sono cresciuto con lei perché lei viveva in casa con noi.
24:21Ho incontrato loro due in un piccolo giardino di una casa dove c'era un albero d'olivo e un piccolo cancelletto.
24:28Loro mi vengono incontro mentre io camminavo in questo piccolo giardino e erano sorpresi, non erano spaventati di vedermi.
24:37Mi guardano tutti e due e mi dicono, Leli, ma che ci fai qui? Cosa ci fai qui?
24:42Io non avevo coscienza di dove fossi e gli dico, ma qui dove siamo?
24:46Mi prendono tutti e due, mi tirano un calcio nel sedere e mi dicono, devi andare via da qui, qui non c'è posto per te, te ne devi andare via.
24:54La nonna mi viene incontro, mi prende il braccio, mi strattona fuori da questo cancelletto,
25:01io metto il piede fuori dal cancelletto e riapro gli occhi e mi ritrovo in sala di animazione al Vidofazzi di Lecce.
25:08Sergio, a me piace davvero che concludiamo in questo modo con questo racconto stupendo di Leli.
25:16Noi purtroppo dobbiamo chiudere perché abbiamo straterminato il tempo a disposizione,
25:19ma che dire ragazzi, voglio ringraziarvi di cuore, vi ringraziamo di cuore perché è stato un racconto stupendo.
25:26Grazie davvero, siete un esempio magnifico.
25:28Grazie a voi.
25:30Clio e Leli siete fantastici, io vi adoro.
25:34Grazie, grazie.
25:36Siete energia allo stato puro, complimenti veramente.
25:39Grazie, ci vediamo.
25:41E in bocca al lupo, per il tour.
25:43Guarda il video di prima, se ci invitate noi veniamo.
25:45Bene, è perfetto.
25:47Vi aspettiamo allora.
25:49Anche perché vi sono i giornalisti che conosco, vi voglio fare interviste, veramente siete incredibili.
25:54Grazie di cuore.
25:56Grazie ragazzi, a presto allora.
25:59Grazie davvero, grazie.
26:01Eh tesoro mio, questa è volata, è meravigliosa.
26:05Noi ci ritroviamo il 29 maggio.
26:0729 maggio con un'altra storia forte.
26:09Quella è un po' velata.
26:11Grazie Sergio.
26:12Noi ovviamente torniamo con Non Solo Roma invece domani a partire dalle 13,
26:17sempre raccontandovi Roma e provincia in compagnia dei nostri ospiti.
26:20Grazie per essere stati in nostra compagnia, buon proseguimento di giornata.