• mese scorso
La giornata del "Fiochetto Lilla" è dedicata a tutte le persone che soffrono di disturbi alimentari. Il numero dei casi in Italia è in costante aumento e sono sempre di più le persone che cercano aiuto e sostegno.
Ci siamo occupati del tema in diretta a "Roma di Giorno", dove è intervenuta Stefania Sinesi Presidente e Direttore Scientifico di "Never Give Up" Onlus.

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Trascrizione
00:00Darin Can't Stay Away sulla prima radio della Capitale, questa è Roma Digiorno, il programma
00:06che vi racconta quello che accade a Roma e non solo perché oggi martedì 15 marzo
00:11parliamo di disturbi alimentari perché oggi è la giornata del Fiocchetto Lilla e noi
00:16siamo in collegamento con Stefania Sinesi, presidente e direttore scientifico di Never
00:21Give Up, questa Ollus che si occupa di tantissime persone che purtroppo hanno vissuto situazioni
00:27di questo tipo, buongiorno. Buongiorno Marco, buongiorno a tutti. Buongiorno, allora oggi
00:33è una giornata che è ovviamente simbolica, sappiamo visto il fuori onda che siete molto
00:39impegnate anche nel rilasciare interviste, nel lavoro anche di comunicazione, io però
00:48vorrei che ci raccontassi un po' quello che fate nel quotidiano perché oggi noi abbiamo
00:54questa giornata particolare però quello che secondo me è più interessante per i
00:59nostri ascoltatori è capire come operate in una giornata tipica. Sì Marco, grazie.
01:06Never Give Up quello che vuole fare è rompere il silenzio intorno ai disturbi alimentari
01:12perché purtroppo anoressia e bulimia che sono i due principali disturbi rappresentano
01:17in Italia la prima causa di morte per malattia tra i 12 e i 25 anni, bisogna chiedere aiuto
01:22e farlo tempestivamente e precocemente per cui Never Give Up si occupa di supportare
01:28i ragazzi ma anche i genitori, gli amici che vivono accanto ad una persona che soffre
01:34di questi disturbi. Ecco a questo proposito volevo chiedere ma avete notato un miglioramento
01:40perché a me sembra che comunque negli ultimi anni si stia parlando sempre di più di questi
01:46disturbi e c'è anche una cosa che abbiamo imparato a conoscere che è il fatto che poi
01:51parlandone di più, avendo più coscienza anche in generale in Italia, questi casi siano
01:58in aumento anche però perché fortunatamente le persone denunciano prima di avere un problema,
02:03sono più consapevoli magari di avere un problema e anche grazie a voi riescono ad aprirsi e
02:09ad intervenire prima che sia troppo tardi. Sì Marco, hai assolutamente colto il punto,
02:14è proprio questo, l'importante è riuscire ad abbattere quelle barriere a chiedere aiuto.
02:19Si stima che infatti solo il 10% dei ragazzi riescono a chiedere aiuto e purtroppo lo fanno
02:25ancora un po' tardi, dopo i tre anni l'inizio dei primi sintomi, quindi quello che noi stiamo
02:31vedendo è questo un dato positivo in una situazione in cui effettivamente c'è un aumento dei casi
02:39relativi ai disturbi alimentari però il dato positivo è che iniziano a chiedere aiuto e lo
02:45fanno prima dei tre anni, quindi lo fanno tempestivamente, quindi assolutamente sì,
02:49parlare ai disturbi alimentari aiuta non solo i ragazzi ma anche i genitori ad abbattere quella
02:56barriera a chiedere aiuto, a farsi aiutare e quindi ovviamente a iniziare un percorso di cura
03:01che deve essere fatto da professionisti in un'equipo multidisciplinare e la cosa importante
03:06da comunicare poi alle persone è che degli disturbi alimentari si può guarire, basta chiedere
03:12aiuto tempestivamente e precocemente. Hai fatto una premessa che è molto interessante secondo me
03:17perché il dato è significativo, si parla quindi di anche persone che aspettano molti anni, allora
03:25la domanda che mi viene anche per coloro che ci ascoltano ma come ci si accorge in fretta di avere
03:34un problema perché io mi immagino che ovviamente ci siano tante problematiche anche psicologiche
03:38dietro però magari soprattutto nelle prime fasi ci sono anche persone che non si rendono poi
03:43effettivamente conto di avere dei problemi, di essere malati, di essere in pericolo, no?
03:49Sì assolutamente, purtroppo sono disturbi psichiatrici a volte molto suddoli quindi che
03:55possono non essere decidibili a livello fisico piuttosto che appunto sotto altri punti di lista,
04:03ci sono dei campanelli d'allarme che è giusto cogliere ad esempio comportamenti
04:09differenti rispetto all'alimentazione durante i pasti, piuttosto che correre in bagno subito
04:15dopo i pasti, piuttosto che un ritiro sociale, i ragazzi che magari fino a qualche tempo prima
04:21frequentavano gli amici, uscivano, quindi ci sono degli importanti segnali d'allarme. Qual è la
04:27difficoltà? E che molte volte nonostante si riconosca di avere un problema, questo non solo
04:32nei ragazzi ma spesso anche nei genitori, si fa fatica ad accettare che ci possa essere un
04:37problema legato alla psiche, legato ad un disturbo emotivo, perché poi in fondo i disturbi alimentari
04:44sono un po' la punta dell'iceberg rispetto a un disagio più profondo, un disagio che riguarda
04:50le emozioni, emozioni che non sono riuscite ad essere elaborate nel corso dello sviluppo,
04:54quindi il mio invito è quello di non aver paura di chiedere aiuto per un disturbo che ci può
04:59far paura perché riguarda la psiche e le emozioni, anzi bisogna cercare il più possibile di farlo
05:06tempestivamente e questo è un invito rivolto in particolare ai genitori, che possono avere
05:12qualche difficoltà perché ovviamente il disturbo di un figlio, di una figlia che riguarda la
05:18alimentazione, il rapporto con il cibo, il peso dell'immagine corporea, è un disturbo che invita
05:22poi la famiglia a mettersi in discussione, ma qui la chiave di lettura non è la famiglia come
05:28causa del disturbo, assolutamente no, ma la famiglia come grandissima risorsa, non solo per
05:34intercettare il disturbo, ma per aiutare nel trattamento a far sì che sia un trattamento
05:39efficace. E' chiarissimo, l'ultima domanda nel salutarci, queste persone che poi riescono a
05:47rendersi conto di disagi proprio dei propri familiari, possono in qualche modo anche rivolgersi
05:53a voi? Fornite un supporto? E dove è possibile trovarvi? Assolutamente sì, forniamo un supporto,
05:59noi abbiamo un servizio di SOS mail, nel quale rispondiamo entro 24 ore dalla richiesta che ci
06:06arriva e qui i dettagli possono essere trovati facilmente su www.nevergiveupholus.it. Dopodiché
06:15valutiamo la richiesta e effettuiamo un primo consulto gratuito entro 14 giorni dalla richiesta,
06:22quindi cerchiamo proprio di agire, rispetto a quello che ti dicevo prima, sulla tempestività
06:27della richiesta di aiuto. E' importantissimo questo, poi comunque Never Give Up Onlus la
06:32trovate anche sui social, rispondono anche molto in fretta, quindi se volete un collegamento più
06:37diretto, comunque oltre al sito, li trovate anche lì. Grazie mille a Stefania Sinesi,
06:42presidente appunto della Onlus Never Give Up, grazie per questo collegamento, buona giornata e
06:47buon lavoro. Grazie a te Marso, grazie a tutti voi e grazie per aver deciso di parlare di questi
06:53disturbi di cui è necessario parlare. Grazie mille, noi torniamo tra pochissimo, ci colleghiamo con Ostia.

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