L’Italia ha perso una grande opportunità e più d’una volta: quella di diventare la nazione di riferimento per la net economy. E’ stata una pioniera in molte situazioni ma poi si è lasciata superare per poi rientrare nella corsa del continuo agone digitale.
Approfondisci il contenuto su Money.it: https://www.money.it/Book-Calling-L-Italia-nella-rete-caduta-e-resurrezione-della-net-economy-con-Gianluca-Dettori
Abbonati a Money.it - naviga senza pubblicità e scopri tutti i contenuti premium dedicati agli abbonati: https://premium.money.it/
Approfondisci il contenuto su Money.it: https://www.money.it/Book-Calling-L-Italia-nella-rete-caduta-e-resurrezione-della-net-economy-con-Gianluca-Dettori
Abbonati a Money.it - naviga senza pubblicità e scopri tutti i contenuti premium dedicati agli abbonati: https://premium.money.it/
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Si occupa di internet dal 1992 al 2013,
00:05ma non si è mai riuscita a creare un'internazionale
00:10e non si è mai riuscita a creare un'internazionale
00:15e non si è mai riuscita a creare un'internazionale
00:20e non si è mai riuscita a creare un'internazionale
00:26Si occupa di internet dal 1994 e dal 1997 di Venture Capital Tecnologico.
00:35Le sue esperienze professionali lo vedono in prima linea
00:38nelle più grandi aziende tecnologiche del nostro paese,
00:41da Olivetti a Direttore Marketing e Vendite in Italia Online,
00:46per poi passare all'ICOS Bertelsmann in qualità di General Manager
00:51per il lancio del primo motore di ricerca in Italia.
00:54Nel 1999 ha cofondato Vitaminic, piattaforma per la distribuzione di musica digitale.
01:01E' stato responsabile e merger e acquisition del gruppo Buongiorno Vitaminic
01:06e vice-presidente del Consiglio di Amministrazione.
01:09Kauffman Fellow ha fondato IAB Italia e Primomiglio SGR, di cui è anche presidente.
01:17L'Italia nella rete, edito da Solferino con il contributo di Deborah Ferrero,
01:22è la storia del digital in Italia, nel racconto vivo di un suo protagonista.
01:27Oggi è ospite di Money.it per percorrere insieme a noi le tappe mancate dell'Italia
01:33per diventare leader in un mercato di cui nessuno di noi oggi può più fare a meno.
01:40Ciao Gianluca e grazie di essere ospite di Book Calling,
01:44la rubrica di Money.it dedicata a libri e autori.
01:48L'Italia nella rete, con il contributo di Deborah Ferrero ed edito da Solferino,
01:54è la vostra bellissima ricostruzione storica e personale
01:58dell'ascesa, della caduta e della resurrezione della net economy nostrana.
02:04Condita in vari punti del libro da una vena critica e a tratti polemica
02:10e giustamente anche, direi, perché, ti chiedo.
02:14E soprattutto, quanti appuntamenti abbiamo mancato
02:18per scrivere la storia dell'innovazione in Italia?
02:24Ma purtroppo ne abbiamo persi tanti appuntamenti,
02:28il libro ne rassolta alcune di queste storie,
02:32ma in realtà la verità è che le storie sono tantissime.
02:36Il libro però vuole partire proprio dalle radici e quindi percorrere un po'
02:41tutta l'evoluzione che quest'industria ha avuto nell'Italia.
02:45E quindi parte da una prima start-up che è stata fondata nel 1908
02:49con degli engine investors a Torino,
02:52e questa start-up si chiamava Olidechi, fino ad arrivare ad oggi.
02:56Diciamo tre macro-grandi occasioni perte,
02:59due occasioni di sistema, poi ci sono tante storie, diciamo, minori,
03:02come anche quella di Vitamini, che dal certo punto di vista,
03:04che oggi si chiama, una roba analoga, si chiama Spotify, diciamo, come idea.
03:10Fondamentalmente abbiamo perso la grande occasione dell'informatica con Olidechi,
03:14nel momento chiave in cui esplodeva l'informatica di massa,
03:18si è scelto di uscire da quel settore e di concentrarci sulle macchine da scrivere.
03:24La seconda grande occasione perte è stata la Net Economy.
03:28L'Italia si è resa conto troppo tardi dell'importanza di Internet,
03:33quando se ne è accorta ha avuto una furiata di entusiasmo,
03:38che però è stata completamente devastata dallo scoppio della bolla
03:43e purtroppo c'è stata una reazione negativa,
03:46tale per cui alla fine si è smesso di occuparsi del tema di Internet
03:51e degli investimenti sulle start-up digitali per 15 anni.
03:55Questo ha determinato un ritardo pazzesco nell'Italia,
03:59Internet stessa era considerata con sospetto per 15 anni.
04:02E quindi, seconda grande occasione perte la Net Economy.
04:05Terza grande occasione perta, anche questa clamorosa,
04:08il mobile Internet.
04:10L'Italia è stata il mercato più importante nel mobile consumer al mondo,
04:14per primo e ne ha creato un mercato di massa.
04:17Omnicell poteva diventare la Vodafone della telefonia mobile globale,
04:22si è scelto il contrario, si è scelto una cosa sempre diversa
04:26e alla fine Omnicell è diventata la Vodafone e quindi è diventata,
04:30diciamo, preda anche per i statuniti.
04:35Fra le altre cose tu hai citato Vitaminik,
04:39che ti ha visto poi protagonista,
04:41in quanto poi tu sei stato uno dei founder di questa start-up
04:46che poi, insomma, come giustamente dici tu,
04:49oggi noi conosciamo sotto un altro nome,
04:52chiaramente fondata da altre persone.
04:55Ma fra le altre cose tu sei stato un vero e proprio protagonista,
05:00se non pioniere di questa storia,
05:02insieme ad altri nomi molto autorevoli della nostra industria,
05:06grazie ai quali, insomma, avete scritto una vera e propria pagina di storia.
05:10Tra le varie innovazioni tu hai portato lo IAB in Italia,
05:16perché all'epoca vi era la necessità di creare uno standard,
05:24anche giusto da questo punto di vista,
05:27per i neonati formati pubblicitari.
05:30Se questo passaggio però era necessario,
05:34non solo per omologare, ma anche per educare un sistema,
05:39meno lo è stata la discussione su come misurare il mezzo online
05:45e l'istituzione di un sistema di certificazione terzo,
05:51che di certo non ha mai brillato,
05:53né per velocità, né tantomeno per chiarezza di intenti.
05:59Ecco, perché noi italiani diventiamo sempre i primi nemici di noi stessi
06:05e abbiamo questo bisogno esagerato,
06:08smisurato quasi di istituzionalità per accogliere le novità
06:13e in questo sono polemica io?
06:15La storia di Audiweb è interessante,
06:18pone una domanda anche un po' maliziosa giustamente,
06:21perché ci sta un po' in tante di queste storie in realtà,
06:25poi alla fine c'è il condensato ultimo,
06:28vedi l'Italia e vedi le nostre piccolezze
06:35o scarsa lungimiranza o scarsa capacità di fare sistema.
06:42Il caso di Audiweb è un esempio scolastico di mix tra forza delle lobby,
06:48nel senso che Audiweb che oggettivamente era uno strumento
06:52che non aveva tanto senso in Internet
06:54e molti di noi in associazione, io al tempo non ero più presidente,
06:58ma lo facevano notare,
07:00su Internet e la pubblicità online si compra quello che si desidera comprare
07:04e ci sono dei marketplace che vendono queste robe.
07:07Si compra il traffico esattamente come lo si vuole con la frequenza che vuoi,
07:11e quindi uno strumento come Audiweb,
07:13che invece mutuava una metodologia televisiva,
07:16era sbagliato intrinsecamente,
07:19ma anche ha determinato un danno per tutto il mercato della pubblicità online per tanti anni
07:24e questo danno particolare lo ha determinato nei piccoli editori,
07:27nei piccoli siti che per anni sono rimasti e tuttora sono invisibili ad Audiweb.
07:32La verità è che poi negli anni Audiweb è diventata irrilevante,
07:35nel senso che ha una sua utilità molto limitata rispetto a quello che è il mercato della pubblicità online,
07:41ma ha lasciato una conseguenza sicuramente,
07:44una retratezza o ritardo nel mercato pubblicitario italiano
07:47e la capacità di comprendere le dinamiche di questo settore.
07:50Audiweb è una realtà tutta italiana,
07:52non esiste, credo, nel mondo un'altra organizzazione tipo Audiweb
07:56che fa una ricerca di quel tipo,
07:58poi non sono più aggiornatissimo,
08:00ma è chiaro che oggi gli strumenti sono altri.
08:03Ha determinato anche tutta una filiera,
08:07chiaramente non è stato Audiweb in questo senso,
08:10però ha contribuito a sclerotizzare tutta una filiera
08:16a livello di comunicazione e a livello di pianificazione media
08:21che in Italia è assolutamente un'unicum
08:25se rapportato e confrontato con gli altri paesi.
08:29Guarda, se vuoi, poi il paradosso è che queste cose si ritorcano contro.
08:34Se da un lato gli editori con Audiweb hanno pensato di proteggere una rendita di posizione
08:39per non volersi mettere in gioco su questa cosa,
08:42ne hanno pagato le conseguenze perché poi alla fine hanno vinto,
08:45e le Google hanno vinto, le cose che funzionano.
08:49Le leggi della fisica funzionano sempre,
08:52come le leggi dell'economia funzionano sempre,
08:54quindi sono posizioni di retroguardia che alla fine ti si ripercuotono contro
08:59e questo è un esempio eclatante.
09:01È vero, verissimo.
09:04Concludiamo con una domanda di scenario, se mi permetti.
09:11Come scrivete voi nella parte finale del vostro libro,
09:17i dati che sto per citare sono tratti da Asyntech, Asynform.
09:23L'industria digitale oggi vale, in Italia chiaramente,
09:27vale 72 miliardi di euro,
09:30che equivale al 3,7% del PIL nostrano,
09:35con una crescita del 2% anno su anno.
09:38Ecco, l'esperienza Covid-19 che noi ancora stiamo vivendo
09:45è stata un valore concreto di accelerazione,
09:49tale per cui possiamo dire che il dado è tratto
09:54in un reale percorso di digitalizzazione
09:57o a emergenza finita si segnerà un confine molto netto
10:02e irreversibile da questo punto di vista,
10:06tra chi è dentro e da chi è invece fuori da questo mercato?
10:12Io credo che una roba come il Covid lascerà un segno sulla terra permanente,
10:19che ancora oggi secondo me è difficile chiaramente,
10:24non so come dire, capire tutte le implicazioni di quello che è successo,
10:28ma è chiaro che nel momento in cui fai un esperimento di massa
10:32dove chiudi in casa 5 miliardi di persone per due anni
10:36e devono usare il digitale perché siamo appesi a questo filo
10:41per fare quest'intervista oggi, i miei figli per studiare
10:44e per fare la spesa quando tutto era chiuso e non si poteva circolare,
10:48è chiaro che tutti abbiamo toccato con mano il digitale
10:52che ci ha aiutato, che ci ha dato la possibilità
10:55in qualche maniera di controbattere i problemi che la pandemia ha generato,
11:00ma soprattutto ha portato tanta gente ad avvicinarsi al digitale,
11:05capirne il senso, capirne il senso per se stessi, l'utilità
11:10e effettivamente i numeri nel Covid per le aziende del settore digitale
11:14per molte sono letteralmente esplosi, noi abbiamo avuto aziende
11:18che l'anno scorso hanno fatto più del 175% come Cortilia ovviamente,
11:23quindi c'è un tema culturale, la domanda di digitale
11:27nella società italiana oggi è fortissima, tutti abbiamo capito
11:30che il digitale però non solo correttamente e intelligentemente
11:34utilizzato può essere un enorme strumento per cambiare la nostra vita,
11:39ora la DAD e lo smart working se sono inseriti invece
11:44in un contesto di normalità e sono utilizzati alla piena potenzialità,
11:49beh cavolo, consentono in effetti di fare tutta una serie di cose,
11:54banalmente anche solo bilanciare diversamente il lavoro, la famiglia,
12:00gli impegni, ridurre gli spostamenti, il traffico, l'inquinamento, lo stress,
12:06io non vedo l'ora come tutti noi di fare una bella riunione fisica
12:11e che i figli la prossima settimana possano tornare a scuola ma per carità,
12:16però c'è stato un cambio culturale. Il secondo tema è che siamo in un momento
12:21storico in cui dobbiamo ripartire, dobbiamo ricostruire dopo questa battaglia
12:25e in realtà le ossa rotte, tanta gente le ha e le cose grosse della crisi economica
12:32le dovremo ancora vedere perché ovviamente adesso c'è ancora tutti i sostegni
12:36che a un certo punto non potranno andare avanti di finito
12:39ma dovrebbero ancora probabilmente arrivare.
12:41Quindi che i 200 miliardi diventano più di un piano Marshall,
12:46diventano il momento in cui puoi fare una svolta perché culturalmente
12:50la società è pronta verso la modernità.
12:53E terzo, non secondario, però per fortuna, abbiamo 15 anni di ecosistema
12:59delle start up che dalle ceneri della diffidenza e del purgatorio digitale
13:04un po' sbolla, sono rinate e oggi sono in Italia una realtà.
13:09Con l'associazione che presiedo noi oggi rappresentiamo il venture capital italiano
13:15e le principali start up, per dire noi siamo un miliardo di Euro di asset
13:20investiti in start up tecnologiche, alcune di queste stanno diventando
13:24grandi aziende e alcune di queste diventeranno le grandissime aziende
13:28che sono i motori dell'economia moderna, le Amazon, le Facebook, le Alibaba,
13:35queste cose qua.
13:36Noi pensiamo che non ci sia una ragione per cui non possono nascere in Italia
13:39è forse questa rinascita digitale e questo governo che è in grado di capire
13:44le dinamiche di cui stiamo parlando, sono un'occasione a mio modo di vedere unico.
13:49Speriamo di non perdercela ecco.
13:51E lo speriamo anche noi.
13:54L'Italia nera a rete con Deborah Ferrero, edito da Solferino,
13:59lo dovrebbero leggere soprattutto gli studenti a mio avviso,
14:04perché sono nativi digitali però non hanno la percezione a mio avviso
14:11di tutto il lavoro che c'è stato dietro, di tutte le piccole grandi vittorie,
14:15anche le grandi sconfitte e delusioni che persone come Gianluca
14:21nel corso degli anni passati hanno provato per arrivare poi a quello
14:27che abbiamo oggi e che appunto permettono di continuare un percorso scolastico
14:32attraverso la DAD e a noi di continuare a lavorare in smart working
14:37o in telelavoro che forse è più appropriato come termine allo stato attuale.
14:42Gianluca ti ringrazio tantissimo, ancora complimenti,
14:46l'ho adorato come libro e spero a presto e questa volta in una modalità fisica.
14:56Davvero, grazie, grazie veramente, buon lavoro e buona giornata, a presto.
15:00Grazie, grazie anche a te, a presto, ciao.