• 2 months ago
(Adnkronos) - E’ una malattia rara, cioè una di quelle malattie che colpiscono meno di 5 persone per ogni 10.000 abitanti, quella di cui tratta l’odierna puntata di 'Igea, la Medicina dal mito all’intelligenza artificiale', la videorubrica curata dall’immunologo Mauro Minelli che raccoglie aggiornamenti medici ed approfondimenti relativi ai temi della salute. "Il tema è la porfiria acuta intermittente, patologia recentemente arrivata alle cronache per il caso di Phoenix Nightingale, una giovane donna americana che, stando a quanto da lei raccontato, da anni vivrebbe come il conte Dracula al riparo dalla luce e lontana dagli effluvi dell’aglio che per lei sarebbero letali - spiega Minelli - Secondo l'American Porphyria Foundation, in un determinato momento, di casi gravi di porfiria in tutto il mondo non ce ne sarebbero più di un qualche centinaio. Si tratta di un gruppo di malattie ereditarie legate al difetto funzionale di uno degli otto enzimi coinvolti nella produzione dell’eme, componente cruciale dell'emoglobina che, com’è noto, consente ai globuli rossi di trasportare l’ossigeno". "Nel caso in cui, per una qualche anomalia genetica, uno di questi enzimi dovesse risultare malfunzionate, alcuni composti intermedi della biosintesi dell’eme (chiamati 'porfirine'), accumulandosi in tessuti e organi diversi, potranno rendersi responsabili di sintomi molteplici a carico della pelle, del fegato, dell’intestino, del sistema nervoso. Tra l’altro - continua - gli stessi composti porfirinici potranno anche riversarsi nel sangue ed essere escreti soprattutto con le urine, ciò che potrà risultare utile ai fini della diagnosi di questa malattia, in realtà affatto facile da riconoscere alle sue prime apparizioni".  "Uno dei disturbi più tipici della porfiria è la fotosensibilità che rende questi pazienti molto reattivi alla luce in grado, talvolta, di provocare reazioni fototossiche nella pelle con possibile formazione di vesciche ovvero con fotosensibilità acuta dolorosa. Proprio questa avversione alla luce - osserva Minelli - avrebbe creato un primo fantasioso collegamento tra la porfiria e il mito dei vampiri, quasi che la prima avesse contribuito a dar forma al secondo. L’irrequietezza con conseguente alterazione del ritmo sonno-veglia, l’ipersensibilità alla luce che viene pertanto rigorosamente evitata con relativa acquisizione di un colorito cadaverico, la congiuntiva dell’occhio iniettata di sangue perché irritata da un’accidentale esposizione al sole, sono caratteristiche tipiche delle persone affette da porfiria così come lo sono di quelle creature fantastiche e immortali che, secondo un nutrito filone letterario e cinematografico, si nutrono del sangue degli esseri umani".  Secondo Minelli, "se poi ci uniamo pure il fatto che all’acme della crisi acuta le urine dei pazienti si tingono di un rosso brunastro al confine con il viola, proprio come il colore del sangue indigerito, allora, per gli amanti dei romanzi gotici e non solo, si arriva quasi alla reincarnazione di Nosferatu. A sublimare questa visione folkloristica di una malattia per altri versi seria e complicata, si è aggiunta pure una presunta ipersensibilità all’aglio che, secondo alcuni, potrebbe avere un barlume di fondamento scientifico per la presenza all’interno dell’aglio del disolfuro di allile, un composto potenzialmente in grado di attivare un enzima che distrugge l'emoglobina. E siccome i globuli rossi dei pazienti con porfiria sono già di loro mal messi, il contatto con uno spicchio d’aglio potrebbe avere su di essi un effetto deleterio pari all’effetto deterrente che lo stesso bulbo aveva sul conte Dracula". "Nessuno, io credo, potrà mai dire se sia stata una malattia specifica a generare il mito dei vampiri, o se siano i vampiri ad aver spiegato con la loro presenza la comparsa di specifiche malattie, ancor di più in epoche in cui virus e batteri non erano conosciuti e di molte cose non si poteva avere una spiegazione scientifica. Al momento, tuttavia e tanto più leggendo di uno dei rari casi di porfiria acuta intermittente arrivato alle cronache più recenti in ragione di una supposta capacità dell’aglio di arrecare alla paziente danni irreparabili, sarebbe forse il caso di ritornare dal mito alla scienza e ai suoi avanzamenti che individuano in firme genetiche specifiche le opportunità per nuove forme di trattamento in grado di migliorare la vita di chi soffre di porfiria. Come dire, in altri termini, che i vampiri sono leggende, la porfiria no", conclude l'immunologo Minelli.

Category

🗞
News
Transcript
00:00Dr. Gregory House is in the middle of another medical puzzle, a middle-aged man forced
00:22to recover due to mood swings, attention disturbances, light insufferance and strong
00:28abdominal pain. After having excluded the use of drugs and a whole series of neurological
00:33pathologies, from Alzheimer's Epilepsy, Guillain-Barré syndrome, to autoimmune neuropathies,
00:40House, who in the meantime had cured coarse and extravagant amnesia in the patient's stories,
00:45from which he had also collected the news of an important photophobia that made him
00:50intolerant to light, with one of his tricks of genius, hypothesizes what will then
00:55turn out to be the right diagnosis of porphyria.
01:25The active operation of these enzymes leads to the progressive accumulation in the body
01:30of toxic substances that can change according to the deficiency enzyme, toxic substances
01:38that in turn will become responsible for important symptoms that can be visceral,
01:44neurological, cutaneous or all together. On the more strictly clinical level, I would say
01:49that porphyria can be distinct based on what is the organ that is most interested
01:56in the pathology, which can be the liver, the nervous system or the skin, but also
02:00according to clinical manifestations that can be distinct in acute and chronic. In particular,
02:07the one geniusly diagnosed by Dr. House was acute intermittent porphyria.
02:14Some forms of porphyria are associated with photosensitivity, that is, with a high sensitivity
02:20to sunlight, and sometimes the first symptoms of the disease manifest themselves with the
02:24appearance of painful, pruriginous skin lesions, as a result of exposures even short to the sun.
02:30This is one of the reasons why porphyria is sometimes called the disease of vampires,
02:36which is known to refract light. Another reason seems to be related to the role of garlic
02:42in the release of symptoms.
02:44The alleged hypersensitivity of these patients to garlic is a topic that has actually been debated for a long time,
02:52but probably much more related to folklore than to medical science. However,
02:58wanting to find a clue that can somehow justify this sort of closeness,
03:03we can remember that among the various components, garlic also contains a particular substance inside it,
03:11potentially able to activate an enzyme capable of damaging the haemoglobin.
03:17And so, since these patients already have some structural alteration of the red blood cells,
03:24it has been hypothesized that the approach of some of these patients to a clove of garlic
03:30can in some way accentuate the underlying problem.
03:34It is, however, a hypothesis. On the more rigorously clinical level,
03:39we can say that patients with acute and intermittent porphyria are often completely asymptomatic.
03:46I remind you that it is still a rather rare disease.
03:50When the symptoms must manifest, let's say that the symptomatic process includes,
03:56in the meantime, rather violent and widespread abdominal pain, also associated with nausea, vomiting or stipsy.
04:04There is anxiety, there is agitation, there is excitement, there is hyperexcitability and insomnia.
04:10Sometimes there may also be hallucinations.
04:13There are joint pains that are especially felt at the upper and lower arms and at the back.
04:21There are joint pains that can also be associated with muscle pain,
04:25with cramps, with fractures, paresthesia and tingling, right up to the intorpedo.
04:31There is an increase in blood pressure, there are respiratory disorders of various severity
04:36and then the most classic sign is represented by the emission of purple urine.
04:42According to the American Porphyria Foundation,
04:45there are probably no more than a few hundred serious cases in this disease worldwide.
04:50Most of the patients affected by porphyria will show much less dramatic symptoms than those described,
04:56with good will of the vampires,
04:58whose myth related to porphyria remains only an extravagant hypothesis that does not hold up to the scientific examination.
05:06In documented cases of porphyria, it will always be necessary to maintain well-controlled food patterns,
05:13avoiding alcohol, avoiding excesses, avoiding cigarette smoke,
05:17avoiding some drugs that could trigger the attack.
05:21In acute phases, it may be useful to supply glucose or even Eme,
05:27although there is a drug called Givosiran,
05:30which is able to perform a good control action on the disease,
05:35reducing the frequency and intensity of acute attacks.
05:47For more information, visit www.fema.gov

Recommended