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NovitàTrascrizione
00:00Ben ritrovate e ben ritrovati. Tra gli aspetti positivi di un anno difficile
00:07c'è stata la possibilità di interagire con gli studenti in varie scuole grazie
00:13agli aspetti positivi delle lezioni o delle conferenze o delle conversazioni
00:19via web. Stamani ho avuto il piacere di una due ore di conversazioni con gli
00:25studenti di un polo liceale Silos Fiore in provincia di Bari che include licei
00:31classico linguistico scientifico e così via e devo dire che ho ricevuto delle
00:37domande estremamente interessanti. Cito una di Daniele che mi ha chiesto è
00:43possibile mantenere l'empatia con oggi questa overdose di social e di mezzi
00:52virtuali. L'ho trovato una domanda straordinaria. Innanzitutto coltivare
00:59l'empatia è certamente una straordinaria virtù e una straordinaria
01:06caratteristica del vivere alto, del vivere etico, perché personalmente
01:12ritengo che l'empatia cioè il sentire le emozioni dell'altro, l'immedesimarsi
01:17nelle emozioni dell'altro sia la base del comportamento etico. Io non potrò
01:24mai fare del male a un altro essere umano ma anche un animale o una pianta
01:29se penso per un minuto se io fossi questa persona, questo bambino, questo
01:35anziano, questo immigrato, se fossi un animale che cosa proverei se mi
01:43comportassi così, se una persona se parlassi così, se agissi così.
01:49L'empatia è quindi la base dell'etica che comporta intrinsecamente un rispetto
01:57profondo per l'altro. Allora chiede Daniele è possibile mantenere e coltivare
02:04l'empatia quando il contatto diretto non c'è e abbiamo la separatezza del mezzo
02:11virtuale? Io credo che si possa mantenere l'empatia se facciamo attenzione ad
02:18alcuni aspetti. Innanzitutto è difficile esprimere nel
02:22virtuale quello che non pratichiamo nella vita reale, di converso viene più
02:29spontaneo, immediato coltivare anche nel virtuale quelle capacità, quelle
02:36attitudini, quella cura del proprio comportamento di sé e anche quella
02:42crescita personale che caratterizza anche l'attenzione all'empatia.
02:48Quindi la prima risposta è sì, è possibile se abbiamo attenzione e cura di
02:55mantenere alta l'empatia nella vita reale, che significa per esempio chiedere
03:01con autentica sollecitudine all'amico, alla mamma, al papà, alla nonna, tu come
03:08stai? Tu come stai? E aspettare che l'altro risponda all'emozione che noi
03:20mettiamo nella voce, non come stai o non chiedere nemmeno come stai, ciao, è finita
03:25lì. Il come stai, chiesto con autentica sollecitudine, è un modo semplice a
03:32disposizione di tutti, da tutti i livelli culturali e economici e tutte le età, di
03:40mostrare attenzione all'altro, che è il prerequisito per l'empatia, perché se poi
03:46ascoltiamo con attenzione la risposta ecco che da lì entriamo in sintonia
03:51emotiva, entriamo in sintonia per esempio anche comportamentale, perché se
03:58stiamo ascoltando con l'attenzione la nostra postura esprimerà che stiamo
04:05accogliendo l'altro con la sua verità, con la sua sofferenza, con la sua gioia,
04:10con la sua verità. Nei social c'è poi un elemento molto
04:14importante, dice Veltroni che internet è il regno dell'odio e in effetti purtroppo
04:22c'è una grande deriva in cui dominano l'aggressività, la distruttività, la
04:29perfidia, cioè tutti quegli atteggiamenti veramente aggressivo-distruttivi in cui
04:35ciascuno esprime frustrazioni, negatività,
04:42cattiveria, scarso senso etico, perché l'obiettivo è fare male all'altro, che è
04:49esattamente l'opposto dell'empatia. Ecco che allora prima di scrivere, prima di
04:55postare, prima di fare qualsiasi cosa, anche sul virtuale, vorrei dire ancora di
05:03più, sul virtuale che è così veloce e irreparabile, noi dobbiamo riflettere e
05:10chiederci se vogliamo mantenere e coltivare l'empatia. Questo che vorrei
05:15scrivere in un momento di coller, in un momento di rabbia, in un momento di
05:18frustrazione, è opportuno che lo scriva o è meglio che lo tenga per me, ci rifletta
05:25su e magari esprima quello che desidero dire perché magari mi sento ferito, in un
05:31modo migliore e più efficace, più tardi o domani? Ecco, questa attenzione a tenere
05:38un tempo, una pausa di riflessione, nel momento negativo, prima di riversare sui
05:46social tutta l'impulsività, tutta l'impulsività, la negatività, la cattiveria,
05:52la frustrazione, prendiamoci una pausa a tutte le età, perché di nuovo il chiedersi
05:59quello che sto facendo, quello che vorrei dire, che vorrei urlare, è veramente
06:05efficace e funzionale a quello che voglio dire? E soprattutto, se fa male e
06:11fa male in maniera irreparabile, che senso ha? Che senso ha essere così
06:17distruttivi? Certo, bisogna avere senso etico per chiederselo e certamente
06:21Daniele che lo ha chiesto è un ragazzo molto attento all'empatia nella vita
06:26reale, ma ci ha dato uno spunto straordinario per riflettere su quanto
06:30l'empatia possa vivere benissimo anche nel virtuale. È il modo con cui noi
06:36facciamo le cose che le qualifica come prodigiosamente positive e costruttive o
06:41dannatamente tremende e distruttive. Quindi coltiviamo l'empatia anche sui
06:47social, almeno con chi ci consente di farlo in maniera, vorrei dire, anche poetica
06:53oltre che utile.