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Trascrizione
00:00Ha scritto alla Fondazione una signora di 46 anni che dice di aver sempre avuto
00:07dolore ai rapporti e dolore alle visite ginecologiche, di aver già fatto due
00:13diverse psicoterapie senza risultato, di aver quasi perso la speranza, ma adesso
00:20avendo approfondito sul sito anche che ci sono delle possibilità di cura, mi
00:25chiede concretamente quali sono i consigli principali che lei mi darebbe.
00:31Il primo consiglio è sempre quello che noi medici dovremmo ascoltare con più
00:37attenzioni le nostre pazienti. Perché? La signora dice una parola chiave, ho
00:41sempre, da sempre, avuto dolore ai rapporti e alle visite.
00:47Questo da sempre ci fa dire che fin dall'esordio della vita sessuale
00:54questa signora ha avuto dolore. È improbabile che questo dolore sia tutto
00:59psicologico. Il dolore è sempre un segnale di allarme che il corpo ci dà.
01:05In questo caso è molto probabile che la signora soffrisse di vaginismo, che è un
01:11disturbo sessuale caratterizzato da paura, sì, della penetrazione, ma soprattutto di
01:17una contrazione eccessiva dei muscoli che circondano la vagina, che ne restringono
01:24l'entrata fino a impedire completamente la penetrazione e allora il vaginismo
01:29diventa la causa principale femminile di matrimonio non consumato. Oppure consente
01:37sì la presenza, il verificarsi di un rapporto, ma con dolore. Il dolore è dovuto
01:44al fatto che se la porta di entrata è stretta e c'è il rapporto si creano
01:49delle abrasioni e questo spiega poi i bruciori che compaiono durante la
01:55penetrazione, già fin dall'inizio, ma poi possono persistere anche per due o tre
02:00giorni dopo il rapporto stesso e se il rapporto si ripete alla fine questo
02:06bruciore finisce per diventare continuo e diventa di fatto il primo sintomo di
02:12una vestibulite vulvare o vestibulodenia provocata, cioè di un quadro
02:17infiammatorio del vestibolo, ossia dell'entrata vaginale. La signora dice
02:23anche un'altra cosa, ho sempre avuto dolore anche durante le visite
02:27ginecologiche. Di nuovo noi medici dovremo osservare con più attenzione il
02:33comportamento della donna sul lettino ginecologico perché nel momento in cui
02:38la vediamo tesa, col respiro bloccato, sentiamo magari le mani addirittura
02:44fredde e sudate, vediamo gli occhi dilatati, la pupilla
02:49dilatata, il tipico atteggiamento di paura con la bocca serrata,
02:54vediamo che sul lettino la signora tende a chiudere le gambe ma soprattutto che
02:59contrae i muscoli che circondano la vagina e che esiste una retrazione del
03:05centro tendino del perineo, ossia del centro che si trova tra la base vaginale
03:10e l'ano, allora significa che effettivamente c'è un ipertono, cioè
03:15un'eccessiva contrazione dei muscoli che circondano la vagina già solo guardando
03:21prima di toccare. Se poi con la mano guantata con gentilezza andiamo a
03:26toccare alle 5 e alle 7 dell'entrata vaginale e la signora ha un dolore
03:32lettivo in questi punti, abbiamo una diagnosi di vestibulite
03:36vulvare o vestibulodinia provocata, poi entrando gentilmente in vagina
03:40potremmo notare una tensione eccessiva, una contrazione eccessiva del muscolo
03:46elevatore dell'ano con due punti di dolorabilità circa a metà della vagina
03:50all'inserzione su un punto osseo particolare che si chiama spina ischiatica.
03:55In tal modo noi abbiamo già una diagnosi chiara di ipertono del pavimento
04:00pelvico, se c'è una vestibulite la diagnosichiamo
04:04bene e avremo immediatamente l'indicazione a fare una terapia molto
04:10semplice e molto efficace di tipo riabilitativo, di tipo fisioterapico che
04:16può essere fatta da una fisioterapista, da un'ostetrica, da una ginecologa
04:21competenti nella riabilitazione del pavimento pelvico. Quindi alla gentile
04:27signora che ci ha scritto la prima risposta se c'è un problema di
04:31eccessiva contrazione muscolare, la risposta coerente appropriata è
04:37riconoscerla, diagnosticarla e rilassare questo pavimento pelvico. Poi il medico
04:44valuterà se ci siano anche lesioni del tipo vestibulite vare, darà la terapia
04:49appropriata, però quello che mi preme dire è che quando il dolore è presente
04:52da sempre, fin dal primo rapporto e sempre durante le visite, è immediatamente
04:59un'indicazione forte a valutare con grande accuratezza il tono del muscolo
05:04elevatore che circonda e che completa il pavimento pelvico e insegnare alla
05:09signora un'opportuna terapia di rilassamento, perché questo imparare
05:12ad aprire la porta che apre, che accoglie durante il rapporto è essenziale per
05:19evitare altrimenti tutte le lesioni successive.

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