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Trascrizione
00:00e anche per un'altra cosa.
00:15Quando tornano a Mogadiscio, quei giorni in cui vengono ammazzati,
00:18Miran e Ilaria tornano da Bosaso,
00:21che è una città molto importante, la seconda della Somalia, un porto al nord
00:25del paese.
00:26Dovevano starci soltanto due giorni per fare qualche intervista,
00:29poi però hanno perso l'aereo,
00:30i collegamenti sono quello che sono, e così Miran e Ilaria restano a Bosaso
00:35per sei giorni.
00:36Cosa fanno in quei sei giorni?
00:48Il porto di Bosaso è il centro più importante delle regioni
00:52nord orientali della Somalia.
00:54Qui approdano le navi in arrivo dalla penisola arabica.
00:57Una cosa, sicuramente,
00:58un'intervista
01:00ad Abdullahi Musa Bogor,
01:02il sultano, che controlla Bosaso.
01:04Secondo lei di cosa ci sarebbe bisogno, se potesse chiedere?
01:09Beh,
01:10ne abbiamo risposto a questa domanda
01:13almeno migliaia di volte.
01:20Beh, abbiamo bisogno di tutto,
01:26di tutto.
01:28Delle medicine,
01:30delle riparazioni di strade,
01:32del completamento
01:36del piccolo aborto costruito dagli italiani,
01:40e
01:41di tutto, praticamente.
01:43È strana quell'intervista,
01:45perché nelle sei cassette che arrivano in Italia, Miran ha girato soltanto una
01:49ventina di minuti di intervista e intervallati da numerosi tagli.
01:53Mi ricordo, proprio guardando di nuovo l'ultima sua intervista, quella che fu
01:56trasmessa, quella al cosiddetto sultano Bogor,
01:59giù ai montaggi con Iervolino, che era un montatore molto amico di Laria,
02:05parlando con lui, guardando l'ultima sua intervista,
02:09Iervolino mi diceva, guarda che c'è un taglio qua,
02:12questa intervista si è bloccata,
02:14c'è un cambio di
02:16immagine.
02:18Anche sultano Musa Bogor ricorda un'intervista diversa
02:21e lo conferma al sostituto procuratore Pititto e alla commissione parlamentare
02:25d'inchiesta.
02:26Mi importa quello che il sultano dice,
02:29dice delle cose colossali
02:31rispetto a quello che si sapeva, ossia
02:34primo, dice, la nostra conversazione è durata
02:38due ore e mezzo, tre ore.
02:40Io non ho mai chiesto di interrompere la registrazione,
02:44sono sicuro, perché l'ho visto, mi è capitato di vedere con i miei occhi il
02:49cambio di cassetta almeno tre volte.
02:51Quindi
02:53o il sultano mente in commissione, oppure
02:57le cassette sono state manipolate in maniera pesantissima a questo punto.
03:02E non ricorda soltanto quanto dura l'intervista il sultano,
03:05ricorda anche le domande di Laria e gli argomenti di cui hanno parlato.
03:09Parlano di questo scandalo di questo
03:13proprietario somalo con passaporto italiano, si chiama Mugne,
03:17che avrebbe
03:18preso queste navi che erano di proprietà dello Stato e le avrebbe usate
03:23a suo uso privato.
03:24Lui? Lui solo?
03:27Lui con altre persone, io le chiedo di spiegarmi che cosa è successo.
03:31Beh, durante il collasso lui era a capo di questa flotta,
03:36un'internazionale che si chiama Schifco,
03:40ed era una proprietà praticamente del Siadbore.
03:46E lui faceva
03:49l'amministratore.
03:52E quando è venuto il collasso, si sono elaborate le navi,
03:57ha fatto scendere tutti i cubaggi somali in Tanzania,
04:02Dar es Salaam,
04:04e si sono squaliati con le navi in Italia.
04:06Ilaria fa al sultano domande precise sul traffico d'armi e di rifiuti
04:11tossici.
04:15In particolare chiede informazioni su una flotta di navi da pesca donata
04:19dall'Italia alla Somalia,
04:20nell'ambito dei progetti della cooperazione.
04:23Schifco si chiama la società che la gestisce.
04:30Ilaria fa domande su un signore in particolare,
04:33che si chiama Omar Mugne Saeed,
04:35e che dopo la caduta di Siadbore entra in possesso della flotta,
04:39perché il sospetto
04:40è che proprio su quelle navi
04:41passi un traffico d'armi proveniente dall'Unione Sovietica.
05:11Sarebbe una notizia, uno scoop anche, e piuttosto scottante,
05:31perché quelli sono gli anni in cui in Italia la politica viene messa sotto accusa.
05:36È il 1994,
05:38è l'anno dell'inchiesta Mani Pulite e delle sue derivazioni.
05:41Nessuno faceva caso, adesso nessuno fa caso.
05:44No, adesso il nostro nuovo sport è quello di fare processi, per cui
05:48adesso è diverso, non è come
05:505-6 anni fa.
05:53Ah, l'Italia è rinnovata?
05:56Meno male.
06:00Mandateci il rinnovatore.
06:04Così almeno ci crediamo.
06:07Ilaria lo scrive anche nei suoi appunti.
06:091400 miliardi di lire, dove è finita questa impressionante molla di denaro?
06:14E poi anche pesca, strada Bosaso-Garoe, e poi Mugne,
06:19Farà Omar,
06:19via Reggio,
06:20Scifco.
06:22Ci siamo incontrati a Ghibuti e l'ho intervistato e lui mi dice sì, queste navi a noi risulta che
06:26facessero traffico di armi, ce ne parlavano i marinai che lavoravano su
06:30queste navi,
06:31ce ne hanno parlato a lungo, talvolta le hanno anche offerte a noi queste
06:36armi, c'è un signore che è venuto a offrirci queste armi e ci ha detto che le portiamo con le
06:39vostre stesse navi.
06:41Ma non fanno soltanto interviste come quella al sultano del Bosaso,
06:45Ilaria e Miran,
06:46vanno anche in giro.
06:55In particolare vanno a vedere una strada,
06:57quella che va da Garoe a Bosaso,
06:59460 chilometri,
07:01costruita dagli italiani nell'ambito della cooperazione.
07:04Arrivano fino a Gardo, che sta 140 chilometri verso l'interno.
07:14Miran riprende tutto
07:15e un po' di quello che gira c'è rimasto.
07:18Ma cosa c'è di strano in quella strada?
07:25Luciano Scalettari e altri giornalisti di famiglia cristiana,
07:35che da tempo si occupano della morte di Ilaria Alpi e Miran Rovatin,
07:39legandola al traffico di rifiuti e di armi,
07:42vanno tre volte in Somalia.
07:46L'idea è quella di verificare le voci che girano attorno a quella strada,
07:50voci di cui Ilaria era al corrente
07:52e di cui sarebbe andata a chiedere conto al sultano del Bosaso assieme a Miran.
07:58Le voci secondo cui, durante la costruzione della strada,
08:02nelle cave di pietra usate per i lavori,
08:04sarebbero stati interrati fusti di rifiuti tossici.
08:14Scalettari e gli altri trovano alcune cose,
08:17testimonianze soprattutto.
08:19Pescatori che sott'acqua trovano fusti scaricati in fondo al mare
08:22e poi si ammalano e muoiano.
08:24Infermieri e medici, ce n'è anche uno italiano,
08:27che parlano di aumento di tumori e di malformazioni tra i neonati.
08:31Autisti che dicono di aver scaricato dei fusti
08:34nelle cave lungo la strada in costruzione,
08:36100-200 metri più dentro, perché fossero ricoperti.
08:39Ovviamente qual è il problema?
08:41Che in questi casi si ha il dubbio che il testimone
08:45venga a dirti quello che ritiene che tu voglia sentire.
08:48Quindi la procedura prevedeva di sentire il racconto
08:53e dire benissimo adesso vieni con noi e ci porti sul posto
08:56dove ricordi che fosse stato seppellito del materiale.
09:01Per cui dove andavamo col testimone
09:06prendevamo già al momento delle misurazioni
09:09che ci permettevano di vedere se effettivamente
09:11lì sotto c'era del metallo.
09:13E prendevamo la posizione GPS,
09:15quindi chiunque poi avrebbe potuto tornare
09:18e fare verifico ulteriori.
09:19Bisognerebbe andare a vedere.
09:21Bisognerebbe andare in Somalia e scavare.
09:32L'altra commissione parlamentare d'inchiesta
09:34che si occupa del caso,
09:36quella sullo smaltimento illecito dei rifiuti
09:38preseduta dall'onorevole Paolo Russo,
09:41ritiene invece l'ipotesi molto interessante
09:43e in tempi molto brevi chiede di acquisire
09:45tutto il materiale, foto, cassette,
09:47sbobinature delle interviste,
09:49punti rilevati con il GPS.
09:51A noi interessava capire se quei rifiuti speciali,
09:55tossici, semmai radioattivi,
09:58se erano giunti in quella terra in Somalia.
10:01Quella missione richiesta per le ragioni
10:05di particolare vivacità,
10:10particolare situazione dal punto di vista
10:14delle condizioni militari, di rivolte e di guerriglia.
10:20In quella regione non ci fu autorizzata
10:23e non potemmo metterla in campo.
10:25Di fatto è la rete dell'intelligence nostra
10:28che dice che non ci sono le condizioni di fattibilità.
10:31Che è una cosa che va sottolineata
10:33perché è una costante in questi 14 anni,
10:36quasi 15 anzi,
10:38dalla morte dei due giornalisti.
10:41L'interferenza, l'intervento quasi sempre ostativo,
10:46quasi sempre di blocco
10:48da parte della nostra intelligence o dei servizi
10:51è una costante.
10:52C'è un altro particolare, un altro elemento
10:55che collegherebbe la morte di Ilaria e Miran
10:57al traffico di armi e rifiuti tossici.
10:59È un documento, un documento molto importante,
11:02il certificato di morte di Ilaria Alpi.
11:05Noi abbiamo letto una notizia su L'Espresso,
11:09poi abbiamo chiamato l'estensore, il giornalista
11:13perché eravamo rimasti allipiti,
11:15che un certo signor Giorgio Comerio
11:20a Milano è stata perquisita la sua casa.
11:23Durante questa perquisizione
11:29è stata trovata una cartella,
11:32credo che sia stata anche di colore giallo,
11:34credo che si dicesse,
11:37dove dentro c'era scritto Somalia
11:40e dentro c'era il certificato di morte di nostra figlia.
11:43È il 1995, un anno dopo la morte di Ilaria e Miran.
11:55La procura di Reggio Calabria
11:57sta indagando su un possibile traffico
11:59di rifiuti tossici e radioattivi
12:01sulla base di alcuni naufragi di navi
12:03che ritiene provocati apposta.
12:06Le hanno chiamate.
12:11Il sostituto procuratore Francesco Neri,
12:13che coordina le indagini,
12:15invia un gruppo di investigatori
12:17a perquisire la villa di un ingegnere
12:19coinvolto nelle indagini,
12:21ingegnere Giorgio Comerio,
12:23sospettato di inviare illegalmente
12:25rifiuti tossici nei paesi del cosiddetto Terzo Mondo,
12:27tra cui la Somalia.
12:31Non tutta la Somalia,
12:34quella di Bosaso.
12:37Ecco, a casa dell'ingegnere,
12:39dentro una cartellina con sopra scritto Somalia,
12:41gli investigatori trovano
12:43il certificato di morte di Ilaria Alpi.
12:47Quello redato sulla nave Garibaldi
12:49dall'ufficiale medico responsabile,
12:51il professor Armando Rossitto.
12:59Il sostituto procuratore Francesco Neri
13:01fa sequestrare tutto, anche il certificato.
13:04Che poi però scompare di nuovo.
13:11Quando nel 2005
13:13il sostituto procuratore va a farsi ascoltare
13:15dalla Commissione Taormina,
13:17scopre che il certificato è sparito
13:19dagli scatoloni dell'archivio della procura,
13:21assieme a molti documenti
13:23contenuti in quel fascicolo sulla Somalia.
13:28È un grosso affare che coinvolge stati,
13:30servizi segreti
13:32e criminalità organizzata.
13:34Possiamo dire che compaiono tracce
13:36di presenze dell'Andrangheta
13:38e di altri gruppi e clan mafiosi
13:40per tutto il percorso
13:42dei rifiuti tossici,
13:44che quindi in qualche modo
13:46è lo stesso percorso
13:48che ha portato all'assassinio
13:50di Ilaria e di Miran.
13:52A confermare coinvolgimento
13:54nello smaltimento illecito dei rifiuti
13:56della criminalità organizzata
13:58e dell'Andrangheta calabresa in particolare,
14:01ci sono state le informazioni
14:03di un collaboratore di giustizia,
14:05Francesco Fonti, dell'Andrina di San Luca.
14:07Nel 1992 che io ho fatto
14:09un'atterrizione in Somalia
14:11con una nave del Cifico,
14:13dei pescarecci
14:15di quelli che il governo Cattrac
14:17aveva regalato alla Somalia.
14:19Queste navi che erano
14:21questi piloni,
14:23che erano anche delle case di armi,
14:25e questa atterrizione è arrivata in Somalia.
14:27Poi lì mi sono avvalso di personaggi
14:30per lo scarico, sono stati scaricati
14:32questi bussi,
14:34queste case di armi,
14:36ma non si dovevano andare.
14:38I bussi sono stati spostati
14:40da una parte alla posta
14:42di un piu'
14:44e un'altra parte sulla strada
14:46da Roipo Salmo.
14:48Le dichiarazioni di Francesco Fonti
14:50allargano il traffico a livello internazionale,
14:52coinvolgendo molti paesi, tra cui
14:54proprio la Somalia, Ilaria Alpi e Miran Rovatin.
14:56Dice tante cose, Francesco Fonti,
14:59tante cose interessanti, ma attenzione,
15:01sono ancora tutte da verificare
15:03e devono ancora trovare conferma.
15:05Il traffico della Somalia ha commesso
15:07un punto interrogativo
15:09citando la dottoressa Alpi.
15:11La dottoressa Alpi, Ilaria Alpi
15:13è stata uccisa
15:15per questo motivo,
15:17dei rifiuti radioattivi,
15:19che è questo punto di domanda.
15:21Io questo l'ho detto,
15:23ma è una mia delusione,
15:25non perché avesse una potenza,
15:28diciamo direzza,
15:30io nel 1994
15:32ho cominciato a collaborare,
15:34però ancora qualche notizia
15:36mi è arrivata,
15:38e nelle notizie
15:40che mi arrivavano
15:42c'era anche un fatto
15:44che diceva
15:46tu hai fatto
15:48questo traffico di rifiuti
15:50in Somalia
15:52e non è successo niente
15:54perché avevi,
15:56stavi riammanicando
15:58e questa giornalista
16:00non aveva nessun protettore
16:02ha scoperto qualcosa e l'ha ucciso.
16:04Per cosa sono morti Ilaria Alpi
16:06e Miran Rovatin?
16:08Perché avevano scoperto troppo
16:10su un traffico di armi e rifiuti
16:12tra l'Italia e la Somalia.
16:16La commissione parlamentare
16:18preseduta dall'onorevole Carlo Taormina
16:20non è della stessa idea.
16:22Secondo la relazione di maggioranza
16:25il fatto che in questi anni, nel febbraio del 2006
16:27conclude i suoi lavori
16:29non è per quello che sono stati uccisi
16:31Ilaria e Miran.
16:33Non c'era niente da scoprire
16:35da quelle parti, a Bosaso
16:37e in generale in Somalia.
16:39Niente che potesse fornire uno scoop
16:41a due giornalisti come Ilaria e Miran.
16:43La Somalia è un grande mercato di armi.
16:45Non c'era niente da scoprire
16:47sul mercato di armi
16:49perché le armi si vendono
16:51e si comprano alla luce del sole.
16:54L'Italia manda le armi alla luce del sole
16:56gli altri paesi lo fanno
16:58spesso l'Italia triangola
17:00nella negoziazione delle armi.
17:04Questo è un dato assolutamente certo.
17:06Nessun collegamento è stato rivenuto
17:08tra armi e rifiuti tossici
17:10e siete presenti in particolare
17:14che più che di rifiuti tossici
17:16si è sempre parlato di rifiuti radioattivi.
17:18Noi abbiamo fatto fare delle indagini
17:20siccome c'era un giornalista
17:23il quale diceva di aver fatto
17:25degli accertamenti sull'autostrada
17:27di Bosaso
17:29e che avevano con questi accertamenti
17:31stabilito
17:33che non so a quanta profondità
17:35vi fossero
17:37rifiuti radioattivi.
17:39Sarà fatto l'accertamento?
17:41Non abbiamo trovato niente.
17:43Secondo il presidente Taormina
17:45chi afferma che Ilaria e Miran
17:47sarebbero stati uccisi per quello
17:49che avevano scoperto, sbaglia.
17:51Questo sarebbe un vero e proprio tentativo di depistaggio.
17:53Secondo il presidente Taormina
17:55che lo scrive nella relazione
17:57di maggioranza della Commissione
17:59ci sarebbe una vera e propria
18:01centrale giornalistica di depistaggio.
18:03Noi abbiamo accertato
18:05attraverso l'audizione
18:07di vari soggetti
18:09e anche
18:11facendo relazioni
18:13all'autorità giudiziaria perché venissero
18:15sottoposti al procedimento penale
18:17che personalità
18:19dello Stato
18:21della Polizia
18:23alcuni sedicenti giornalisti
18:25qualcuno pure
18:27vero giornalista anche se lo era
18:29più di forma che di sostanza
18:31perché non avevano assolutamente niente
18:33del giornalista, mentre alcuni
18:35avevano invece un grande blasone
18:37giornalistico, avevano
18:39creato una
18:41una rete
18:43si può parlare di complotto
18:45non si può parlare di complotto
18:47una rete nella quale si
18:49coltivava questa ipotesi
18:51alla quale faceva seguito
18:53uno sfruttamento di carattere
18:55economico dal punto di vista
18:57dell'informazione che veramente
18:59non fa onore alla classe
19:01dei giornalisti.
19:03Nella cosiddetta centrale giornalistica di depistaggio
19:05di questo complotto dell'informazione
19:07farebbero parte molti giornalisti
19:09tra cui Maurizio Torrealta
19:11allora al Tg3
19:13la cui abitazione, come quella di altri giornalisti
19:15viene perquisita su richiesta
19:17del Presidente Taormina.
19:19Non ho capito che tipo di operazione di depistaggio
19:21avrei potuto fare, visto che
19:23sul caso Alpi tutto era ancora molto poco chiaro
19:25e sarei
19:27riuscito a in qualche modo
19:29influenzare Famiglia Cristiana
19:31L'Espresso e i giornalisti della RAI
19:33la realtà è
19:35che era un'operazione, secondo
19:37la mia opinione, intimidatoria
19:39per far sì che nessun giornalista
19:41si occupasse più di questo caso
19:43che con ogni probabilità
19:45riguardava le nostre operazioni
19:47di intelligence e che nessuno
19:49voleva che fosse
19:51oggetto di interesse. Io so soltanto
19:53una cosa che ogni volta che
19:55un giornalista verrà ucciso ci sarà
19:57un suo collega che farà di tutto per capire
19:59cosa è successo e se qualcuno
20:01pensa con queste operazioni di
20:03fermare l'interesse per il caso
20:05Alpi, viene sconfitto
20:07nei fatti i magistrati che hanno
20:09ricevuto le cosiddette
20:11teorie dell'Avvocato
20:13Traormina, Presidente della Commissione
20:15hanno archiviato, non hanno trovato
20:17nessun rilievo penale, nessuna
20:19credibilità a queste ipotesi accusatorie
20:21Ma quali sono
20:23le conclusioni a cui giunge la relazione
20:25di maggioranza della Commissione Parlamentare?
20:27Come e per che cosa
20:29sono stati uccisi Ilaria Alpi
20:31e Miran Robatin?
20:33Non per quello che avrebbero scoperto
20:35con la loro attività giornalistica
20:37il viaggio a Bosaso, il traffico di rifiuti
20:39l'intervista al Sultano
20:41secondo il Presidente Traormina non c'entrano niente
20:43La conclusione
20:45è stata il frutto di una
20:47approfondita indagine
20:49su tutte le possibili causali
20:51la pista che si rivelò giusta
20:53e cioè
20:55secondo i risultati della maggioranza
20:57della Commissione e cioè
20:59che si sia trattato
21:01di un vero e proprio atto banditesco
21:03Ilaria e Miran
21:05ritornano da Bosaso
21:07e erano andati per fare alcune interviste
21:09senza particolare importanza o pericolosità
21:11normale routine da giornalisti
21:19Si muovono liberamente per la città
21:21passando dalla zona sud
21:23a quella nord attraverso la linea verde
21:25senza particolari precauzioni
21:27perché la loro assenza
21:29gli ha fatto perdere il contatto con una città
21:31che nel frattempo è diventata più pericolosa
21:38Non sanno che gli altri giornalisti
21:40sono già partiti
21:42e poi, così ritengono il presidente Taormina
21:44e gli altri membri della Commissione
21:46che firmano la sua relazione
21:48Ilaria e Miran in Somalia
21:50si sentono come in vacanza
21:52Ci fu l'ultimo episodio
21:54il momento precedente
21:56alla morte di Ilaria
21:58alla uccisione di Ilaria e di Miran Rovatin
22:00la famosa telefonata
22:02che fece alla madre
22:04non più di mezz'ora prima
22:07non immaginando certamente
22:09quello che sarebbe successo
22:11disse che avrebbe avuto desiderio
22:13di rimanere in Somalia
22:15perché era stata una bella vacanza
22:17Senza sapere a cosa vanno incontro
22:19Ilaria e Miran si imbattono
22:21in un gruppo di banditi somali
22:23che hanno intenzione di rapire alcuni italiani
22:25non loro in particolare
22:27dei giornalisti italiani
22:29come aveva detto il signor Marocchino
22:31alla cena con Carmen la sorella
22:33e altri giornalisti qualche giorno prima
22:35Ilaria e Miran sono arrivati a Roma
22:37e hanno avuto un'operazione
22:39che si trattò di una cosa
22:41dal punto di vista della materialità
22:43certamente si trattò di un'operazione
22:45largamente premeditata
22:47si trattò premeditata socialmente
22:49più che giuridicamente
22:51riguardava un giornalista
22:53è capitata Ilaria Alpi
22:55poteva capitare a qualcun altro
22:57questo è stato il risultato
22:59della nostra indagine
23:01Così la Land Rover dei banditi
23:03si prende paura e comincia a sparare
23:05i banditi rispondono al fuoco
23:07e così Ilaria e Miran restano uccisi
23:21nessun agguato, nessuna esecuzione
23:23nessuna indagine pericolosa
23:25su traffico d'armi, di rifiuti o mala cooperazione
23:27tutto molto chiaro
23:29e molto semplice
23:31L'accaduto fu un fatto
23:33di una serie di rapinatori
23:35che circondavano
23:37tutta Mogadiscio
23:39che era stata abbandonata
23:41dal contingente italiano
23:43era in via di abbandono
23:45quindi questa è stata la conclusione
23:47un atto banditesco
23:49che ha portato a morte
23:51entrambi
24:01un'altra firmata dall'onorevole
24:03Raffaello De Brasi
24:05e un'altra firmata dall'onorevole
24:07Mauro Bulgarelli
24:09che si era dimesso dalla commissione per protesta
24:11Da Urmina non trova i mandanti
24:13perché dice che non ci sono
24:15trova diciamo gli assassini
24:17i nomi degli assassini
24:19individua il movente
24:21dice che Hashim Harassan è innocente
24:23e bisogna rifare il processo
24:25e praticamente ha fatto il filotto
24:27ha risolto tutti i problemi
24:29che per più di 12 anni
24:31sono stati affrontati
24:33e sostenere che non ci fosse
24:35una volontà omicidiaria
24:37è veramente paradossale
24:39prima di tutto per quale ragione
24:41gli unici due uccisi sono
24:43i due italiani, i giornalisti
24:45i due che rimangono in vita
24:47sono i due somoni
24:49ma tutti possono capire
24:51che se si voleva fare un rapimento
24:53le prime cose da fare
24:55era neutralizzare i due
24:57è in sé contraddittorio
24:59ovviamente perché siccome si vogliono
25:01ricavare dei denari
25:03dal rapimento, uccidendoli
25:05non si ricava un bel nulla
25:07contro le conclusioni del presidente Taormina
25:09c'è anche la famiglia Alpi
25:11l'ultima volgarità
25:13l'abbiamo avuta dalla commissione
25:15che l'ultima commissione che c'è stata
25:17che è stato detto
25:19che Ilaria è stata uccisa
25:21mentre era andata
25:23per loro era andata
25:25in vacanza, era al mare
25:27solo la parola vacanza
25:29insomma ci ha fatto rabbrividire
25:31perché quando una collega muore
25:33una giornalista muore, un'italiana muore
25:35bisognerebbe avere rispetto
25:37probabilmente noi la conosciamo
25:39e conosciamo quanto era generosa nel lavoro
25:41quanto lavorava duramente
25:43però è stata una frase detta
25:45veramente fuori luogo, assolutamente
25:47nel frattempo in questa storia
25:49c'è un altro colpo di scena
25:51perché intanto l'assassino di Ilaria
25:53e Miran si trova
25:55viene accusato, processato e condannato
25:57in via definitiva per l'omicidio
25:59dei due giornalisti, anche se alla fine
26:01a crederci sono in pochi
26:03siamo stati e stiamo
26:05molto critici
26:07sul lavoro
26:09della magistratura di Roma
26:11nel 1996
26:13mentre le indagini sulla morte
26:15di Ilaria e Miran sono ancora in corso
26:17senza che si sia arrivati a niente
26:19l'ambasciatore italiano in Somalia
26:21che si chiama Giuseppe Cassini
26:23raccoglie qualche informazione
26:25e trova un possibile testimone
26:27che si chiama Hamed Ali Raje
26:29detto Gelle
26:31riferisce Cassini
26:33nell'agosto del 1996
26:35che questo test
26:37questa persona che è informata
26:39dei fatti è in grado
26:41di enucleare
26:43e quindi di riferire e di
26:45mettere per iscritto
26:47tutti quanti i sette
26:49membri del commando
26:51omicida, sette
26:53ripetiamo, sette
26:55e allora dice
26:57però questo signore
26:59questo testimone vuole delle garanzie
27:01nel senso che vuole venire in Italia
27:03e vuole stare tranquillo
27:05non vuole più tornare in Somalia
27:07allora la procura
27:09fa venire in Italia
27:11il testimone
27:13e questo testimone davanti alla
27:15DIGOS
27:17e alla Procura della Repubblica
27:19invece di fare sette nomi
27:21ne fa uno solo
27:23e cioè quello di
27:25Omar
27:27Ashi detto Faudo
27:29Ashi Omar Hassan
27:31si trova in Italia nel gennaio del 1998
27:33assieme ad altri dieci
27:35cittadini somali
27:37per rispondere alla commissione Gallo
27:39che si occupa delle accuse di violenza
27:41mosse ai soldati italiani
27:43durante la nostra permanenza in Somalia
27:48Ashi Omar Hassan
27:50viene riconosciuto da Gelle
27:52e dall'autista della Toyota di Laria e Miran
27:54Ali Abdi
27:56finisce sotto processo
27:58nega tutto
28:00non era davanti all'hotel Ammana
28:02quel 20 marzo del 1994
28:04anzi non era neanche a Mogadiscio
28:06era da un parente che stava male
28:08Gelle non si presenta al processo
28:10per confermare le sue dichiarazioni
28:12e quando lo cercano risulta irreperibile
28:14in nome del popolo italiano
28:16l'articolo 530 capoverso
28:18codice procedura penale
28:20assolve Ashi Omar Hassan
28:22dal reato al capo A
28:24per non aver commesso il fatto
28:26ordina la scarcerazione
28:28di Ashi Omar Hassan
28:30se non detenuto per altra causa
28:32udienza terminata
28:36così la corte d'assise di Roma
28:38assolve nel 1999
28:40Ashi Omar Hassan per non aver commesso il fatto
28:42nella motivazione della sentenza
28:44anche perché era stato sostenuto
28:46anche dalla difesa
28:48il giudice, l'estensore
28:50della motivazione
28:52parlerà giustamente
28:54anche di capo espiatorio
28:56Ashi se ne va in Olanda
28:58trova un lavoro e attende il processo d'appello
29:00per il quale torna in Italia
29:02anche se rischia un ribaltamento
29:04della sentenza e un ergastolo
29:06però Ashi sembra molto tranquillo
29:08molto sicuro della sua soluzione
29:12invece ecco il ribaltamento
29:14nel novembre del 2000
29:16la corte d'assise d'appello di Roma
29:18condanna Ashi Omar Hassan all'ergastolo
29:20per concorso nell'omicidio
29:22di Ilaria Alpi e Miran Rovatin
29:26non sarebbe stato lui a colpirli
29:28ma faceva parte del gruppo che ha sparato
29:30prova principale della sua colpevolezza
29:32la testimonianza di Gelle raccolta
29:34prima del processo
29:36e poi una perizia antropometrica
29:38che confermerebbe il suo riconoscimento
29:40il dottor Panza
29:42vice direttore della Criminal Pol
29:44nel febbraio del 2006
29:48invia al presidente
29:50da Orbina
29:52presidente della commissione parlamentare
29:54un documento
29:56un'informativa
29:58in cui si dice espressamente
30:00che Gelle
30:02ha lo status di rifugiato politico
30:04dal 2000
30:06in Inghilterra
30:08ma mi risulta
30:10che dal febbraio 2006
30:12fino ad oggi
30:14nessuno si è mai peritato
30:16di andarlo a sentire
30:18dopo alcuni passaggi giudiziari
30:20che riducono la condanna a 26 anni
30:22la corte di Cassazione nel 2002
30:24conferma la sentenza
30:26non si capisce perché
30:28un cittadino straniero
30:30che sta all'estero
30:32che è stato assolto
30:34viene in Italia a correre il rischio
30:36e questo andrebbe
30:38anche a mio avviso un po'
30:40valutato e accertato
30:42perché è stato qualcuno
30:44che lo ha convinto
30:46sempre per quella esigenza
30:48di cui si parlava prima
30:50del capo espiatorio
30:52lo ha minacciato, non lo so
30:54ma certo è un fatto strano
30:56ognuno di noi è in grado di valutarlo
30:58nessuno corre nemmeno col 5%
31:00di probabilità il rischio
31:02di prendersi del gastolo
31:04per un processo
31:06che ha vinto
31:08in primo grado
31:10con piena sentenza assolutore
31:12le sentenze si rispettano certo
31:14ma non sono in molti
31:16a credere che Ashi Omar Hassan
31:18sia davvero l'assassino
31:20di Laria e Miran
31:22non ci crede neppure la commissione parlamentare
31:24presieduta dall'onorevole Carlo Taormina
31:26Ashi Omar Hassan
31:28è innocente
31:30noi lo abbiamo accertato
31:32oggi è sotto protezione
31:34del ministero dell'interno
31:36Nel corso delle audizioni
31:38i commissari ascoltano un teste protetto
31:40il teste B lo chiamano
31:42che afferma che Ashi sarebbe soltanto
31:44un capo espiatorio e fa il nome
31:46degli altri sette uomini del gruppo
31:48quei sette uomini armati sulla Toyota
31:54E se Ashi Hassan davvero non c'entrasse niente
31:56allora chi avrebbe ucciso
31:58Ilaria Alpi e Miran Robatin
32:00e perché?
32:02Un atto di banditismo finito male
32:04o un agguato per far tacere due giornalisti scomodi?
32:16Nel giugno del 2007
32:18l'ultimo magistrato che si è avvicendato
32:20in 13 anni di indagini
32:22il sostituto procuratore Franco Ionta
32:24ha chiesto l'archiviazione del caso
32:26a parte Ashi
32:28che resta comunque condannato
32:30non è più possibile identificare
32:32i responsabili della morte
32:34di Ilaria e Miran
32:36Stop alle indagini, caso chiuso
32:38La morte di Ilaria e Miran
32:40il caso Ilaria Alpi e Miran Robatin
32:42è destinato a rimanere uno degli infiniti
32:44e insolubili misteri italiani
32:46e invece no, perché succede ancora qualcosa
32:50I genitori di Ilaria Alpi hanno fatto opposizione
32:54e nel novembre del 2007
32:56il GIP ha accolto
32:58questa opposizione
33:00e ha disposto
33:02la prosecuzione delle indagini
33:04indicando numerosi
33:06temi di indagini da affrontare
33:08e il fatto che
33:10ci siano ancora
33:12tanti adempimenti da compiere
33:14come è stato constatato dal GIP
33:16vuol dire che ovviamente
33:18questi adempimenti in passato
33:20non sono stati assolti
33:22quindi vuol dire che le indagini
33:24sono state fino ad oggi
33:26carenti
33:28Il giudice per le indagini preliminari
33:30Emanuele Cersosimo
33:32esamina la richiesta di archiviazione e la rifiuta
33:34Per il giudice Cersosimo
33:36le indagini non sono sufficienti
33:38e in alcuni punti
33:40devono essere sicuramente approfondite
33:44Il giudice Cersosimo parte da una base
33:46un punto di partenza per lui fondamentale
33:48la ricostruzione della vicenda
33:50più probabile e ragionevole
33:52può essere quella di un omicidio su commissione
33:54Per il giudice Cersosimo
33:56appare più probabile e ragionevole
33:58che Ilaria e Miran siano stati uccisi
34:00per impedire che le notizie raccolte
34:02in ordine ai traffici di armi
34:04e di rifiuti tra Italia e la Somalia
34:06venissero poste a conoscenza
34:08dell'opinione pubblica italiana
34:12Tutti gli altri motivi sono meno probabili
34:14e meno ragionevoli
34:18Per il giudice Cersosimo
34:20i punti da approfondire
34:22con un'indagine fatta bene sono 26
34:24Bisogna innanzitutto
34:26che la procura acquisisca tutto il materiale
34:28raccolto dalla commissione parlamentare
34:30d'inchiesta
34:32perché ci sono alcuni atti che stanno da una parte
34:34e non dall'altra
34:36Bisogna rifare la perizia sull'auto
34:38sulla Toyota di Ilaria e Miran
34:40per dissolvere tutti i dubbi
34:42e capire cosa realmente sia successo
34:44Poi bisogna fare indagini in Somalia
34:46rintracciare tutti i testimoni
34:48che sono venuti fuori
34:50nel corso delle indagini
34:52e sentirli per bene
34:58Raccogliere i rapporti prodotti
35:00dalla Polizia Somala e dall'UNOSOM
35:02e risentire anche molti
35:04dei testimoni italiani
35:06I servizi potrebbero dare
35:08qualche cosa di più
35:10Per esempio, mentre sono venute fuori
35:12le fonti
35:14delle informazioni
35:16dell'allora SISDE
35:18non sono venute fuori
35:20perché
35:22il capo del SISDE
35:24ha opposto
35:26il segreto
35:28ed è una cosa che
35:30il segreto sulle fonti è ammesso
35:32quindi
35:34passato tanto tempo
35:36io penso
35:38che i servizi
35:40potrebbero
35:42riconsiderare le loro posizioni
35:44e tirar fuori
35:46tutto quello
35:48che sanno
35:50su questa vicenda
35:52E tutto questo
35:54secondo Giudice Cersosimo
35:56non soltanto per quanto riguarda
35:58l'omicidio di Laria e Miran
36:00ma anche per approfondire l'ipotesi
36:02di un traffico di armi e di rifiuti
36:04tra l'Italia e la Somalia
36:14Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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