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Trascrizione
00:00La Rosso quindi, almeno per il momento, esce di scena dalla vicenda delle navi a perdere
00:09e resta soltanto un fantasma, una ballina sulla spiaggia che a un certo punto scompare
00:14proprio come un fantasma.
00:15Attenzione, perché i fantasmi a volte tornano e le navi fantasma, in un certo senso, tornano
00:25a galla anche dal fondo del mare.
00:27Nel settembre del 2009 c'è un collaboratore di giustizia dell'Andrangheta che parla.
00:32Il collaboratore di giustizia si chiama Francesco Fonti.
01:02Fa parte dell'Andrina di San Luca e racconta di aver contribuito ad affondare almeno una
01:06trentina di navi nel bacino del Mediterraneo.
01:09E passiamo ora alle navi dei veleni.
01:11L'allarme si estende ormai dalla Calabria in tutta Italia.
01:14Riccardo Giacoia.
01:15A largo di Cetraro, di Crotone, Tropea, Merito, Portosalvo, ma anche di Metaponto e Maratea
01:20nella vicina Basilicata e ancora nei mari di La Spezia, di Livorno, sono solo alcune
01:25delle località scelte dall'Andrangheta per inabissare le navi cariche di rifiuti tossici.
01:29Tra il Tirreno e lo Ionio ce ne sarebbero almeno una trentina, allerta a scatta in tutta
01:34Italia.
01:35Un affare enorme che coinvolgerebbe 22 paesi oltre alle organizzazioni criminali.
01:39In particolare Francesco Fonti parla di una nave, la Clunsky, che avrebbe affondato a
01:4411 miglia a largo della costa calabrese.
01:47E infatti, laggiù in fondo al mare, proprio dove dice lui, c'è un'altra nave, la Clunsky,
02:06con uno squarcio nella prua, dal quale si vedono alcuni fusti dal carico misterioso
02:20e inquietante.
02:21Cosa c'è nella Clunsky?
02:37Quante altre navi ci sono là sotto?
02:40E questa è una conferma dell'ipotesi e delle inchieste sulle cosiddette navi a perdere?
02:50Come si fa a perdere una nave che è al sesto posto?
03:03Facciamo tre posi diversi, pure dal canale della storia teoria e dal canale del soldato
03:05Bors.
03:06Intanto rimane il fatto che il Capitano Natale De Grazia sia morto quella notte di pioggia
03:09del 12 dicembre 1995, sia morto così, all'improvviso.
03:11La mia prima impressione a quella notizia non è stata quella che De Grazia potesse
03:22essere deciduto per un malone, ma ho avuto idee diverse, diciamo come primo momento della
03:30prima fase, pensavo che sicuramente avessero fatto qualcosa, avessero fatto fuori, avessero
03:37avvelenato perché mi hanno detto che l'hanno andato a mangiare, l'hanno andato a mangiare
03:39a qualche parte e il primo pensiero è stato quello di l'avranno avvelenato.
03:43Si chiama dietrologia ed è l'abitudine molto italiana di vedere sempre una spiegazione
03:49nascosta, una rete di interessi o una regia occulta dietro tutto quello che succede, evitando
03:54le spiegazioni più semplici come un fatto isolato, il caso o una serie di coincidenze.
03:59A volte però la dietrologia ci prende, molte volte no, ma a volte sì.
04:07C'è un metodo che si può usare come antidoto contro la dietrologia estrema ed è mettere
04:11in fila i fatti e per quanto riguarda la morte del Capitano Natale De Grazia, i fatti sono
04:17questi.
04:18Il 12 dicembre 1995 il Capitano De Grazia parte per la Spezia per compiere accertamenti,
04:26come già aveva fatto altre volte.
04:29Quella sera partirono con due carabinieri, partì con il maresciallo e un autista, io
04:37ero un po' stranita perché pensavo ma come mai si parte di sera col mal tempo, con una
04:43macchina, con una targa di copertura, quante cose strane, insomma allora c'è qualcosa
04:50di rischioso in quello che state facendo, no no ma non ti preoccupare vedrai tornerò
04:57al più presto, devo solo interrogare alcune persone alla Spezia e risolverò tutto in
05:04pochissimo tempo.
05:05Altro fatto, verso le dieci e mezzo di quella sera il Capitano De Grazia e i suoi compagni
05:13di viaggio si fermano a mangiare al ristorante Damario che sta a Campagna, vicino a Nocere
05:18Inferiore, a un chilometro dal casello dell'autostrada.
05:20Il Capitano De Grazia prende fusilli a sugo cotti al forno, bruschetta, affettati misti
05:28e una fetta di torta, il maresciallo Moschitta prende le stesse cose ma non la torta, il
05:33carabiniere Francaviglia prende grigliata mista di carne, affettati misti e anche lui
05:37niente torta, tutti e tre bevono acqua minerale, vino e alla fine un limoncello.
05:42La sosta dura più o meno un'ora, alle undici e mezzo sono di nuovo in viaggio e dopo mezz'ora,
05:49attorno a mezzanotte, il Capitano De Grazia è morto.
05:53Sono stati fatti dei prelievi per vedere se c'era stato dei veleni eccetera, però insomma
05:59noi non siamo stati convinti del referto e allora abbiamo chiesto che venisse fatto un
06:08esposto alla procura di Nocera perché venisse ripetuta questa autopsia ebbene la cosa strana
06:15è che l'hanno affidata lo stesso medico legale, lo stesso medico ha detto quello che
06:20aveva detto prima, arresto cardiocircolatorio, tutte le morti sono così, addirittura inizialmente
06:28si era detto infarto, ma infarto non era, il medico legale diceva che era un cuore invecchiato
06:38invece il mio medico diceva che non ha il medico di parte, era tutto normale, insomma
06:48non c'è veramente, non è molto chiaro quello che è venuto fuori.
06:55Diciamo quanto alle cause della morte ci sono delle autopsie che escludono l'avvelenamento,
07:02si parla di morte improvvisa, però la famiglia ha sempre nutrito sospetti sulla morte e questi
07:08sospetti ritengo che siano legittimi visto il clima intimidatorio che si era creato istituzionale
07:14e non intorno a chi investigava su questi fatti, quindi voglio dire che sebbene non
07:21abbiamo dati certi per sostenere che sia stato ucciso, certamente un dato certo è che eravamo
07:27tutti minacciati e pronti a morire.
07:30Altro fatto, quando muore il Capitano De Grazia stava conducendo indagini molto importanti.
07:37Quando mi disse di questa indagine eravamo da soli, parlava piano piano, era di notte,
07:46non voleva quasi che nemmeno i muri lo ascoltassero, perché la considerava un qualcosa di veramente
07:55riservato, non si doveva sapere ed era una cosa che lo sconvolgeva quello che lui aveva
08:02appurato, perché si erano resi conto che c'erano dei validi motivi per pensare che
08:10nei fondali del nostro mare ci sono queste navi affondate con questi scarichi radioattivi.
08:18Sembra davvero uno di quei personaggi da romanzo, il Capitano De Grazia, da romanzo giallo se
08:23vogliamo, ma non solo, di quei tipi spinti, ossessionati quasi, dalla ricerca della verità,
08:29spinti dal senso del dovere, se sono rappresentanti delle istituzioni o delle
08:32forze dell'ordine, dallo spirito di servizio, ma anche spinti da qualcosa di più, dalla passione,
08:37dalla missione. E' come quando chiedono a Giovanni Falcone, che vive sotto scorta perché
08:44lotta contro una mafia che finirà per ucciderlo facendo saltare un'intera autostrada, e questo
08:49lui lo sa, e' come quando gli chiedono perché lo faccia e lui risponde con un sorrisetto evasivo,
08:54spirito di servizio, che è come dire, è il mio mestiere, cioè una cosa che si sceglie,
08:59che si mette in conto, quando vai a fare il magistrato in un certo posto, in un certo momento.
09:08Poi però, quando gli chiedono se smetterebbe, allora non sorride più e risponde no, mai,
09:13rapido e secco, e questo non si sceglie, questo è carattere, questa è la missione
09:18dell'uomo che cerca, succeda quello che succeda.
09:25Ma torniamo al Capitano De Grazia, ultimo fatto.
09:42Il 24 giugno 2004, l'allora Presidente della Repubblica Carlo Azzeglio Ciampi,
09:47conferisce al Capitano De Grazia la medaglia d'oro alla memoria.
09:50Perché era bravo, scrupoloso e deciso, ma anche perché ha portato avanti le sue indagini,
09:55nonostante pressioni e atteggiamenti ostili. Così c'è scritto nelle motivazioni.
10:06Che significa pressioni e atteggiamenti ostili? Che cosa intende il Presidente Ciampi?
10:11Perché di pressioni e atteggiamenti ostili, ma anche di qualcosa di più,
10:15parlano anche gli altri magistrati che si sono incontrati con il Capitano De Grazia.
10:21Mentre io facevo le indagini nel mio ufficio, mi sono resto conto che ero al centro di particolari
10:32attenzioni da parte di soggetti non meglio identificati, perché ho avuto modo sia di
10:39notare sempre le stesse persone davanti alla mia abitazione, che mi seguivano lungo il percorso
10:45dall'ufficio a casa, eccetera. E poi la sicurezza che eravamo anche io e i colleghi,
10:55eravamo intercettati in qualche maniera. Tant'è che abbiamo avuto la prova matematica
11:00dell'intercettazione, perché abbiamo escogitato un tranello assolutamente banale ed ovvio,
11:08facendo intendere che dovevo andare in un certo luogo a fare delle cose stranissime,
11:15e quindi quando arrivai in quel luogo ci trovai i soliti personaggi che stavano lì ad aspettarmi.
11:23Raccontano cose strane anche il sostituto procuratore Francesco Neri e il procuratore
11:28Nicola Maria Pace. Quando vanno a Brescia a parlare con il colonnello Martini della
11:41forestale, si accorgono che c'è un camper, sempre fermo da quelle parti,
11:44sempre lo stesso. Dentro, riescono a vederla, c'è una telecamera che li sta filmando.
11:54E quando vanno a mangiare al ristorante, ci sono strani personaggi che li osservano.
12:12Che poi il procuratore Pace viene avvicinato da un agente del Mossad, il servizio segreto
12:16israeliano, che li invita a proseguire le indagini, mentre invece ci sono informative
12:21su un altro servizio segreto, quello iraniano, che invece si interessa perché le indagini non
12:26proseguono. Su chi abbia potuto interessarsi alle indagini che stavo conducendo io,
12:34mi immagino che fossero sottoposte al controllo pure i colleghi, anzi a maggior ragione i colleghi
12:40che erano scesi più in fondo di quando non fossi sceso io. I soggetti che avrebbero avuto
12:48interesse a sorvegliarci, ritengo che potessero essere dei personaggi dei servizi di Natura
12:56Militare. Cosa c'entrano i servizi segreti? Di solito quando si fa dietrologia saltano
13:02sempre fuori e spesso a sproposito, ma a volte, lo abbiamo detto, la dietrologia ci prende,
13:06basta restare ai fatti. E' un fatto che quando si parla di rifiuti tossici e nocivi i termini
13:13del discorso si allargano, escono dai confini nazionali e assumono una dimensione globale,
13:18soprattutto se oltre ad essere rifiuti tossici e nocivi, sono anche radioattivi.
13:28Quello dello smaltimento delle scorie radioattive è allo stesso tempo un problema enorme e un affare
13:33altrettanto grande. Il plutonio, per esempio, a perdere metà della sua carica radioattiva ci
13:37mette 24 mila anni e per estinguerla completamente ce ne mette altri 3 milioni e mezzo.
13:42Dove si trova un luogo così sicuro e soprattutto in grado di restarlo per così tanto tempo?
13:53Inabbissare i rifiuti radioattivi con un meccanismo di dissiluri, ODM si chiamava questo
14:03sistema, avrebbe consentito di inabbissare questi rifiuti. Peraltro si sono registrati
14:13anche dei contatti, per esempio, con alcune sedi periferiche dell'Enea.
14:19Si chiama DODOS, abbriviazione per Deep Ocean Data Operating, è un sistema che viene studiato a
14:25Dispara, sul Lago Maggiore, dove c'è un centro ricerche della comunità europea particolarmente
14:30attivo. Ci mettono i soldi molti paesi europei, come l'Italia, per esempio, ma anche altri paesi,
14:35come gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada e l'Australia. Come funziona il DODOS? Si prende
14:42una specie di siluro e lo si riempie con 280 tonnellate di rifiuti radioattivi, poi lo si
14:47carica su una RO-RO, un tipo di nave che abbiamo già visto, lo si porta su un tratto di mare che
14:51abbia alcune caratteristiche precise, soprattutto un fondale di terreno molle alla profondità bissale
14:56di qualche migliaio di metri e lo si botta fuori dal portellone posteriore. Il resto è fisica. A
15:03scendere giù per tutto quel mare e con tutto quel peso, il siluro sviluppa una velocità di 220 km
15:08all'ora, si pianta nel fondo molle del mare e così tutti quei rifiuti radioattivi spariscono
15:13sotto il suolo marino come un'enorme carota radioattiva. Siluri si chiamano, siluri penetratori
15:19e questo sistema si chiama dumping. Il dumping in mare era una soluzione possibile, come possibile
15:28era anche il trasporto tramite gli shuttle della NASA dei rifiuti radioattivi nello spazio, erano
15:36tutte soluzioni che i vari stati che hanno le centrali nucleari cercano di studiare per eliminare
15:43dal proprio territorio queste scoglie. Dopo aver elaborato e quasi adottato questo sistema nessuno
15:49dei paesi coinvolti si sente di adottarlo per sé, hanno tutti paura che questa cosa di farcire il
15:54mare con carote radioattive faccia scendere i cittadini in piazza. E poi ci sono due convenzioni,
16:05quella di Londra del 1972 e quella di Bamako del 1991 che proibiscono lo smaltimento di rifiuti in
16:12mare. E se poi qualche organizzazione di terroristi individua i siti e li fa saltare? Convenzioni,
16:18cittadini arrabbiati, terroristi meglio lasciar perdere, almeno ufficialmente. Sappiamo benissimo
16:25che a livello internazionale esistono solo delle convenzioni internazionali, posso citare quella
16:30di Vienna e altre che vietano il dumping in mare dei rifiuti radioattivi, però sono convenzioni,
16:37ogni singolo stato può aderire o non aderire, quindi molti stati africani non aderiscono come
16:43non aderiscono molti stati sudamericani, per cui ogni nazione è libera di mettere nel suo mare i
16:51rifiuti che vuole, con conseguenze non immaginabili, penso che non ci siano neanche modelli matematici
16:58per stabilire che cosa potrebbe accadere se i rifiuti radioattivi venissero dispersi in mare.
17:05Meglio lasciar perdere quindi, almeno ufficialmente, ed è qui che secondo le ipotesi della Procura
17:11della Repubblica di Reggio Calabria e anche delle altre che si sono affiancate nelle indagini,
17:15entrerebbe in scena un altro personaggio, un ingegnere che si chiama Giorgio Comerio.
17:26Secondo le informative dei carabinieri e dei servizi segreti italiani e secondo l'allora
17:30Ministro dei Rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi, che risponde ad un'interrogazione
17:35parlamentare, l'ingegnere Comerio sarebbe un trafficante d'armi legato ai servizi
17:40segreti argentini e un mediatore di forniture militari per paesi come l'Iran, la Somalia e la Libia.
17:47Lui nega tutto e in un'intervista rilasciata a Panorama Economy nel 2004 attribuisce la
18:03sua cattiva fama agli ambientalisti, una bufala pompata da Greenpeace, dice, per farsi pubblicità.
18:08Per noi, per adesso e tanto per restare sempre ai fatti, l'ingegnere Comerio è un signore di
18:21Busto Assizio in provincia di Varese, ormai oltre la mezza età, molto attivo nel campo
18:25imprenditoriale e con tante amicizie. Di cosa si occupa l'ingegnere Comerio? Di armi,
18:37negli anni Ottanta a base a Malta, dove una delle sue ditte produce telemine,
18:42che sono missili subacquei teleguidati. Personalmente ho partecipato con un gruppo
18:48di giovani volontarosi amici, abbiamo deciso di investire tempo e danaro per realizzare un
18:55progetto e un'ipotesi di fattibilità ingegneristica. Ma soprattutto l'ingegnere Comerio si occupa di
19:02rifiuti. Attraverso una delle sue tante ditte, la ODM, che ha sede nelle Isole Vergini, l'ingegnere
19:09Comerio ha rilevato parte del progetto dei siluri penetratori, quello del dumping dei
19:14rifiuti radioattivi in fondo al mare. Il buttare a mare qualche cosa attaccato a un peso, in modo
19:19che non venga a galla, è una tecnica riconosciuta da molti anni. Quindi immagino che l'idea di
19:26prendere un bidone e anziché buttarlo in mare, farlo appesantire in modo tale da buttarlo non
19:33sulla roccia della Sardegna, ma magari in una zona fangosa e profonda, chiunque appena ha
19:40un'esperienza di mare la possa avere accarezzata. Con la ODM, secondo le procure che si occupano
19:46dei suoi affari e secondo i vari servizi di informazione che li studiano, l'ingegnere
19:50Comerio si occupa di piazzare i suoi siluri penetratori, li pubblicizza su internet e li
19:56fa acquistare ad alcuni paesi interessati. Tutto questo sempre secondo le informative,
20:01naturalmente. E intanto, sempre secondo le informative, acquisterebbe siti sottomarini
20:08in cui piantare i suoi siluri penetratori da almeno 45 paesi, tra cui le Filippine, il Brasile,
20:13l'Iraq e molti paesi africani. Un affare da più di 600 milioni di dollari all'anno. Insomma,
20:21un vero e proprio intrigo internazionale, dove faccendieri senza scrupoli e operatori
20:31in questo grande business dello smaltimento e l'escito dei rifiuti ad alto costo, la facevano
20:38da padrona soprattutto quando il clima politico di un paese era particolarmente infuocato e
20:46soprattutto quando era attraversato da bufere di guerra. E' il caso classico, tipico, della
20:53Somalia di quei tempi e ahimè anche di questi. L'ingegner Comerio nega di avere mai fatto affari
20:58con altri paesi. Non siamo mai riusciti a concludere nessun contratto, dice nell'intervista Panorama
21:04Economy. Comunque anche proporsi non sarebbe legale e così l'ingegner Comerio entra nel
21:10mirino del colonnello Martini, che comanda il corpo forestale di Brescia, uno dei servizi
21:15di intelligenza più attivi sul fronte della lotta ai crimini ambientali.
21:18Gli uomini del colonnello Martini fermano un signore alla frontiera di Chiasso con una
21:28valigetta piena di documenti molto strani, che riguardano proprio lo smaltimento di rifiuti
21:33radioattivi. Nelle carte trovate nella borsa c'è anche il nome dell'ingegner Comerio. Il
21:40colonnello Martini trasmette l'informativa alla procura della Repubblica di Reggio Calabria e il
21:45sostituto procuratore Francesco Neri fa prequisire la villa dell'ingegner Comerio, che si trova a San
21:50Bovio di Garlasco, in provincia di Pavia. Gli investigatori arrivano a casa dell'ingegner
21:58Comerio e tra loro c'è anche il capitano De Grazia. Trovano tante cose, innanzitutto i progetti per le
22:04telemine e poi una trentina di cartelline, dentro le quali ci sono i dossier dei paesi
22:10che avrebbero ceduto i siti per lo stoccaggio dei siluri penetratori. Molti sono paesi africani,
22:15come il Congo, la Sierra Leone e la Somalia. Documenti e mappe dei siti di stoccaggio,
22:22videocassette che illustrano il dumping con i siluri penetratori e altre tre cose. La prima
22:30è un'agenda di proprietà dell'ingegnere, è un'agenda del 1987 e sulla pagina del 21 settembre
22:37ci sono alcune parole scritte a mano, molte sono cancellate. Ma c'è una frase che agli
22:44investigatori e soprattutto al capitano De Grazia suona molto strano, è in inglese Lost The Ship,
22:52sembra il verso di una canzone ma più o meno significa persa la nave oppure la nave affondata.
22:59Ed è la data in cui vi è l'affondamento della Righel, quindi gli investigatori ritengono,
23:08a loro giusta ragione, che vi è un collubio tra il Comerio e l'affondamento della Righel e quindi
23:16inizia a svilupparsi questa indagine. Il sostituto procuratore Neri ha un sospetto e fa fare una
23:21ricerca attraverso l'IMO, l'Istituto Mondiale Oceanografico, che gli comunica che quel giorno,
23:26il 21 settembre 1987, è affondata una sola nave, solo una in tutto il mondo,
23:32la motonave Righel, proprio quella Righel la conosciamo bene.
23:44Tre cose, la seconda è una carta nautica.
23:51Anche questa viene sequestrata nello studio dell'ingegner Comerio ed è una
23:55mappa dell'ODM che riporta i possibili siti di stoccaggio delle carote radioattive,
24:00i siluripenetratori. Ecco, quella mappa è identica ad un'altra mappa che il Capitano
24:05Bellantone della Capitaneria di Porto di Vibo, Valencia, trova nell'Arrosso quando ci sale
24:10sopra dopo che si è spiaggiata sulla spiaggia di Formiciche. In effetti quella nave l'ingegner
24:16Comerio già la conosceva. Nel giugno del 1988 aveva cercato di acquistarla dall'Ignazio Messina
24:22en co, ma l'affare non era arrivato in forma.
24:34Secondo la procura di Reggio Calabria l'avrebbe voluta acquistare per conto dell'Iran per trasformarla
24:40in una specie di ufficina galleggiante per le telemine, oppure gli sarebbe servita per
24:45gettare in acqua i siluripenetratori attraverso il portellone posteriore, come con la Righel.
24:50Tutto questo sempre secondo l'ipotesi della procura, naturalmente.
24:54Lo stesso Comerio era alla ricerca di una nave che aveva caratteristiche particolari, una
25:01nave rorò, come si dice, con la doppia apertura anteriore a prua e a poppa, anteriore e posteriore,
25:09e la Jolly Rosso aveva esattamente queste caratteristiche, ma anche il rinvenimento
25:17di una cartina nelle perquisizioni che ci sono state indica come, misteriosamente, questi
25:28due fenomeni, queste due vicende siano collegate.
25:33Ma per le indagini sulla Rosso, come abbiamo detto, è stata chiesta l'archiviazione, e
25:39comunque, come scrive l'Agnazio Messina in conno il suo memoriale, qualora l'ingegnere
25:43avesse concluso l'acquisto della nave, il suo eventuale utilizzo sarebbe sotto la sua
25:47responsabilità.
26:00Ma abbiamo detto tre cose, l'agendina che secondo la procura farebbe riferimento alla
26:04Righel, la carta nautica che segnalerebbe i siti dei Siluri penetratori, e poi c'è
26:09un terzo documento, molto importante.
26:13Nella villa di San Bovio di Garlasco, dell'ingegnere, gli investigatori del pool della procura
26:18sequestrano 31 cartelline piene di documenti.
26:22C'è quella cartellina con sopra scritto Somalia, che è uno dei paesi africani che
26:26dovrebbe vendere pezzi di fondale marino per interrare i Siluri penetratori dell'ingegnere
26:30Commeri, zona di Toin e zona di Bosaso, in Somalia.
26:44Ecco, in quella cartellina il Capitano De Grazia trova un certificato di morte.
26:50Viene fatta una perquisizione nella sua abitazione in Pavia e vengono trovate una serie di documentazioni.
26:56Tra le documentazioni che viene trovata, all'epoca si rega anche il compianto comandante
27:01De Grazia presso la propria abitazione, viene trovato questo certificato della morte di
27:07Ilaria Alpi.
27:08Ilaria Alpi e Miran Rovati, inviati del Tg3 nella Somalia sconvolta dalla guerra civile,
27:13vengono uccisi a Mogadiscio il 20 marzo del 1994.
27:38La loro auto viene bloccata da un gruppo di uomini armati che aprono il fuoco su di loro.
27:44Miran è seduto davanti e viene colpito alla testa, Ilaria sta dietro e viene colpita anche
27:50lei, un colpo solo, alla testa.
27:55Ecco, anche Ilaria è una come il Capitano De Grazia.
27:59Il Capitano De Grazia è un uomo di grande valutazione, è un uomo di grande valutazione
28:05Ecco, anche Ilaria è una come il Capitano De Grazia, una che ama il suo mestiere, che
28:10sa farlo bene, e che quando trova qualcosa, una notizia, un fatto importante, la verità,
28:15non molla.
28:16Lei e anche Miran Rovati in un romanzo sarebbero il personaggio che cerca, e non importa se
28:22questo è un romanzo, ma è la vita vera, perché anche nella vita vera per fortuna
28:26esistono personaggi così, che quando riescono a trovare quello che cercano, cambiano le
28:30cose e cambiano il mondo.
28:34Perché cosa sono morti Ilaria Alpi e Miran Rovati?
28:48Secondo la relazione di maggioranza della Commissione parlamentare, perseduta dall'On.
28:53Carlo Taormina, che si occupa della loro morte, sono stati uccisi casualmente durante un tentativo
28:59di sequestro andato male.
29:00Di un agguato diretto a sequestrare i due giornalisti, un agguato conclusosi malamente,
29:12perché un uomo della scorta di Ilaria sparò per primo e i banditi risposero al fuoco.
29:19Per le relazioni di minoranza invece, per alcune procure e per gran parte dell'opinione
29:24pubblica e della stampa, sono stati ammazzati perché avevano scoperto troppo su un traffico
29:29di armi e di rifiuti con la Somalia, in particolare nella zona di Bosaso.
29:34E anche questa è una brutta storia, molto complessa ma anche molto interessante, che
29:52racconteremo presto.
29:53C'entra qualcosa questa storia con le indagini che stava conducendo il Capitano Natale De
30:00Grazia, quando è morto così, all'improvviso.
30:01In ogni caso, il certificato di morte di Ilaria Alpi si trova tra le carte dell'ingegner
30:08Comerio ed è il Capitano De Grazia a trovarlo.
30:11Però attenzione, perché succede qualcosa di molto strano a quel certificato, succede
30:19che sparisce.
30:20Il certificato di morte di Ilaria Alpi non si trova, ma non si trova non solo il certificato
30:26di morte di Ilaria Alpi, ma 16 fascicoli risultano senza documenti, cioè la documentazione
30:35contenuta in questi fascicoli, tra i quali quello della Somalia, risultano senza documenti.
30:42Nel 2005 il sostituto procuratore Francesco Neri deve presentarsi alla commissione parlamentare
30:48che indaga sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Rovatin, per rispondere di un eventuale legame
30:53tra le inchieste.
30:55Così va alla cancelleria della Procura di Reggio Calabria per controllare la documentazione
31:00e si accorge che molti documenti non ci sono più.
31:15Il sostituto procuratore Neri fa mettere a verbale la sparizione dei documenti e la commissione
31:20acquisisce il resto del materiale sull'inchiesta, 32 scatoloni.
31:24Nel 2008 l'avvocato del sostituto procuratore Francesco Neri va di nuovo a controllare i
31:39documenti, nel frattempo infatti il sostituto procuratore è stato messo sotto inchiesta
31:44su richiesta del Presidente Taormina, che ha fatto mettere sotto accusa alcuni giornalisti
31:49accusati di depistaggio e i magistrati di alcune procure.
31:52L'avvocato del sostituto procuratore va a controllare i documenti che riguardano il
31:57suo assistito e scopre anche lui uno strano fatto.
31:59Scopro che a un certo punto, mentre siamo lì a controllare l'integrità o meno dei
32:07faldoni, certo che mancano quei faldoni, quei fascicoli che riguardavano la Somalia del
32:14Compeanno Comandante De Grazia, però a un certo punto arriva il faldone che fa riferimento
32:19alle informative dei servizi segreti, l'exsisde.
32:22Noto che questo faldone, ripeto un cartone grande, le misure sono quelle che accennavo
32:33poco anzi, è aperto sul lato sinistro, se non vado errato.
32:42Il cancelliere capo mi dice che non è manomissione ma è solo ed esclusivamente l'usura del tempo.
32:49Dico che la cosa mi lascia un po' perplesso perché se io voglio, inserendo la mano qui
32:54dentro, io riesco a tirare fuori la documentazione.
32:58Il cancelliere mi dice che vediamo se è abile a tirare fuori qualcosa da questo faldone.
33:04Con molta facilità, devo dire, ho inserito la mano e ho tirato fuori 5-6 documenti importanti,
33:17per quello che poteva essere importante visto l'inchiesta che era stata al momento archiviata,
33:20e li ho fatti vedere.
33:22Perché come ho fatto io?
33:23Inserire la mano e tirare fuori da un faldone così grande che mi si diceva che era solo
33:30ed esclusivamente l'usura del tempo, del nastro che era intervenuta, certamente avrebbero
33:35potuto fare altri e quindi ho chiesto e preteso che ciò venisse messo per male.
33:42Forse il Capitano De Grazia è morto soltanto per un attacco cardiaco mentre casualmente
33:48stava svolgendo le sue indagini e forse tra le cosiddette navi a perdere su cui stava
33:53indagando e un traffico di rifiuti tossici e di armi su cui forse stavano indagando Ilaria
33:59Alpi e Miran Rovatin non c'è nessuna relazione, forse si tratta soltanto di dietrologia, forse.
34:12Però che certe cose succedano, che certi traffici avvengano è proprio nel modo in
34:16cui noi li abbiamo raccontati, questa non è dietrologia, questa è realtà.
34:21C'è un'area del nostro pianeta dove è possibile smaltire, dove è apparentemente
34:27possibile smaltire ad un costo minore i rifiuti dei paesi industrializzati e naturalmente
34:34si determina una condizione attrattiva.
34:37Il nord del mondo che usa come patumiera il sud del mondo, approfittando della sua debolezza
34:43economica e politica, soprattutto quella dei paesi africani.
34:46Con tutti i sistemi, con accordi internazionali più o meno etici ma anche corrompendo e approfittando
34:58di conflitti e guerre civili, rifiuti in cambio di armi, rifiuti in cambio di soldi, rifiuti
35:04in cambio di cooperazione, è un affare enorme che coinvolge stati, servizi segreti e naturalmente
35:10anche la criminalità organizzata.
35:13Parliamo di criminali professionisti dell'ambiente, comprendono bene quale sarebbe il costo,
35:19quale sarebbe stato il costo ordinario di smaltimento e per alcune tipologie di rifiuto
35:24il costo ordinario di smaltimento viaggia nell'ordine di decine e decine e decine di
35:31euro a tonnellata, anche qualche centinaio di euro a tonnellata.
35:37Ebbene questi mediatori, intermediatori poi si collegano, si sono collegati con il sistema
35:47dello smaltimento illecito nelle varie forme articolate negli spiaggiamenti, nelle immersioni
35:54in laghetti artificiali, è accaduto in Campania ma anche nello spiaggiamento a mare e anche
36:01attraverso l'inabissamento.
36:04Sono le eco-mafie, quei settori della criminalità organizzata, soprattutto dell'andrangheta
36:09e della camorra dei casalesi, specializzati nel fare soldi con tutto quello che con l'ambiente
36:14non si dovrebbe fare.
36:23Riempire di cemento gli scorci più belli del nostro paese e anche quelli più brutti
36:27non importa, pur di costruire con appalti e subappalti pilotati e controllati, rovinare
36:32l'agricoltura e gli allevamenti con animali malati, prodotti contraffatti e da buttare
36:36via.
36:42Riempire ogni angolo, ogni buco, ogni anfratto di questo paese con rifiuti di ogni genere,
36:48non importa se pericolosi, tossici o radiattivi.
36:51I rifiuti sono l'altra faccia del nostro sistema economico e produttivo, ogni merce
36:57prodotta produce rifiuti, se nella produzione di una merce, pensiamo ad esempio al ciclo
37:02delle lavorazioni delle industrie chimiche, si usano sostanze pericolose, solventi oppure
37:08sostanze che contengono cianuro, arsenico, metalli pesanti, prodotti cancerogeni pericolosi
37:14per la salute, queste sostanze le troveremo in uscita nei rifiuti, che diventeranno quindi
37:18rifiuti pericolosi e vanno trattati come devono essere trattati dei rifiuti pericolosi, non
37:24devono contaminare l'ambiente, non devono essere una minaccia per la salute, questo
37:28ha un costo, ogni chilogrammo di rifiuto pericoloso ha un costo medio, diciamo che è intorno
37:34ai 50 centesimi di euro, ci sono rifiuti che possono costare invece anche uno, due euro
37:39o chilogrammo per lo smaltimento, può diventare conveniente per imprenditori senza scrupoli
37:45affidarsi a soggetti che li smaltiscono a metà del costo oppure addirittura gratis.
37:51Mario Tamburrino è un autotrasportatore, un padroncino che col suo camion è partito
37:55da Cuneo e deve scendere fino a Napoli.
38:03A Cuneo ha caricato 541 bidoni di un'azienda piemontese,
38:12ma quando è quasi arrivato a destinazione deve fermarsi, si sente troppo male, gli bruciano
38:17gli occhi, gli tremano le mani e non riesce a restare sveglio.
38:21Ma cosa c'è in quei bidoni?
38:23Il signor Tamburrino va anche a guardarli
38:35e si prende uno schizzo di schiuma densa sugli occhi.
38:38Allora il signor Tamburrino scarica i bidoni dove può, in una stradina di campagna e corre
38:43all'ospedale dove li diagnosticano un brutto avvelenamento.
38:51Il signor Tamburrino resta cieco e la Procura di Napoli apre una delle prime inchieste sul
38:56traffico di rifiuti tossici tra nord e sud.
38:58I primi territori che vengono investiti dai traffici illegali di rifiuti gestiti dall'ecomafia
39:04sono quelli delle province di Napoli e Caserta, storicamente, siamo sui primi anni 90.
39:10Una volta denunciato questo fenomeno così grave in quelle terre, i rifiuti si producono
39:16ogni giorno, quindi sono andati alla ricerca di altri siti.
39:19Sono state investite via via la Basilicata, la Puglia, in particolare l'area della Murgia,
39:25servono terreni vicini ad autostrade, a svincole autostradali e scarsamente popolati, dove
39:31ovviamente ci sia attività di controllo modesta.
39:33Poi mano a mano questo sistema si è raffinato, si è passati dalle grandi discariche di rifiuti
39:39ai micro smaltimenti, agli inceneritori diffusi della terra dei fuochi, sempre in provincia
39:45di Napoli, ma ormai in tutta Italia.
39:47Una delle ultime indagini ha svelato che esponenti di un clan dell'Andrangheta, in provincia
39:51di Milano, utilizzavano terreni dove erano state fatte escavazioni per costruire case
39:57per seppellirci i rifiuti.
39:59Rifiuti sepolti sotto il suolo, rifiuti affondati in mare, rifiuti spediti all'estero, il ciclo
40:05illegale di smaltimento dei rifiuti è un affare che l'ecomafia frutta 7 miliardi di
40:09euro all'anno, per un totale di crimini contro l'ambiente che ammonta a 20 miliardi di euro.
40:15Sono un sacco di soldi che paradossalmente con la crisi economica aumentano invece di
40:25diminuire, perché le aziende cercano di risparmiare e i prezzi di smaltimento offerti dalla criminalità
40:30organizzata sono sicuramente inferiori a quelli delle dite legali.
40:35Per smaltire correttamente un chilo di rifiuti tossici ci vogliono dai 21 ai 60 centesimi
40:43di euro, le ecomafie lo fanno a 9-10 centesimi al chilo, è un bel risparmio soprattutto
40:49nei tempi di crisi e non importa se le ecomafie quei rifiuti le vanno a buttare da qualche
40:54parte avverenando la terra e la salute della gente.
40:56C'è un'immagine che dà un'idea precisa e concreta di quello che sta succedendo,
41:07la Fale Gambiente nel suo rapporto annuale sulle ecomafie, è una montagna,
41:12una montagna fatta con i rifiuti che mancano all'appello.
41:15134 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, 103 smaltiti legalmente secondo il ciclo ordinario,
41:24ne mancano 31, 31 milioni di tonnellate che non si sa dove siano finiti.
41:29Sono da qualche parte, sottoterra o sotto il mare in Italia o all'estero, ma se li
41:38mettessimo in fila uno sopra l'altro costruirebbero una montagna alta 1.770 metri.
41:43Succede quando i soldi, gli affari e i guadagni diventano più importanti delle cose e delle
41:55persone, che è proprio la visione delle cose e delle persone che ha la criminalità organizzata,
41:59che è in questo la sua ragione sociale, fare i soldi a tutti i costi, anche ammazzando.
42:04Ma non c'è soltanto la criminalità organizzata in questo affare,
42:12c'è anche quell'area grigia di imprenditori, di funzionari pubblici, che per far soldi,
42:17per risparmiare, sono disposti anche a fare uccidere il mare e la terra, ma anche la gente.
42:22Succede con il traffico di esseri umani, per esempio.
42:31Con le carrette del mare, vecchie navi scassate, scafi mangiati dalla ruggine,
42:42che stanno appena a galla, comprati per niente da chi se ne vuole disfare.
42:50Vanno ad arrenarsi sulla spiaggia, oppure ad incastrarsi sugli scogli e la gente salta fuori
42:56a ondate, come le tartarughe appena nascono, solo che invece di andare verso il mare,
43:00vanno dalla parte opposta.
43:06A volte il trasbordo sulle carrette del mare, dalle navi più grandi che hanno attraversato i
43:10mari fino ad arrivare davanti alla costa, finisce male, come il naufragio di Natale del 1996.
43:23283 morti nel canale di Sicilia, davanti a Portopalo.
43:30Facciamo un po' di conti. Su quella nave c'erano più o meno 300 persone che hanno pagato una
43:52media di 5.000 dollari a testa. 300 per 5.000 fa un milione e mezzo di dollari.
43:59Tolte le spese, tolte le varie mazzette pagate ai vari organismi di controllo,
44:03tolta anche la nave, il profitto c'è. E tolti anche i passeggeri, non importa.
44:08Navi a perdere, gente a perdere. Ma questa è una storia che abbiamo già raccontato.
44:28La sua morte io non me la sono lasciata alle spalle. Mio marito è sempre presente con me,
44:45però dicevo è morto due volte perché dopo la sua morte, per quello che è successo,
44:50per le condizioni di non chiarezza, per come sono andate le cose, per le risposte negate
44:59dello Stato, che secondo me è anche una mancanza di riguardo e di rispetto per un
45:07suo servitore. Questo lo fa morire una seconda volta. Lui è morto per servire la collettività,
45:15penso che riflettendo bene, tutti noi dovremmo un po' ringraziarlo.
45:19Ecco, qui finisce anche la nostra storia, la storia del fantasma e dell'uomo che cerca.
45:25E possiamo immaginarcelo così, il comandante De Grazie, fermo sulla spiaggia, a guardare il mare
45:31della Calabria, il suo mare. E possiamo immaginare che sorride, perché pensa che se laggiù c'è un
45:37mistero, lui, prima o poi, lo scopre. E non importa se è morto prima. Gli uomini che cercano,
45:43finché continuiamo a farci le loro domande, non muoiono mai.
46:43Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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