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CortometraggiTrascrizione
00:00 88, 1 seconda.
00:02 Azione!
00:03 Il tuo film è un film sovversivo.
00:09 Pierre, non esagerare, dai!
00:12 Vesti sovversivo!
00:14 Parliamo di tutto, di politica, di cinema, di lavoro.
00:22 Io e Giovanni siamo sempre stati così, abbiamo sempre parlato di tutto.
00:25 Di tutto, tranne che di noi due.
00:28 Aiuto, stop!
00:30 Il Sol dell'Avvenire di Nanni Moretti, l'atteso nuovo quattordicesimo film
00:35 diretto e interpretato dal regista romano.
00:38 Perché andarlo a vedere?
00:39 Intanto perché se si è amanti del Nanni-vers, cioè dell'universo
00:44 creato nel corso degli anni dal Moretti regista e attore,
00:49 ritroverete tutte le sue idiosincrasie, tutte le sue avversioni,
00:53 tutte le sue debolezze, che siano nei confronti dei dolci,
00:58 le avversioni nei confronti dei sabò, la paura di indossare le pantofole
01:02 in luoghi non idonei.
01:05 Però è un film che ragiona su più livelli,
01:08 che effetto ha un depistaggio iniziale nei confronti dello spettatore,
01:13 ovvero lo mette a confronto con un Moretti che sembrava quasi fare il verso
01:18 al vecchio Nanni, per poi cambiare.
01:22 Cambiare come cambiano i personaggi che compongono i vari piani
01:27 di questo film nel film, più un altro film nel film
01:32 che è quello immaginato dal regista, quello che vorrebbe fare
01:36 ma che forse non farà mai in futuro,
01:39 un film su una storia d'amore lunga 50 anni piena di canzoni italiane.
01:43 Ecco, la sensazione che si ha è quella di un uomo arrivato ormai
01:47 alla soglia dei 70 anni che continua a ragionare sulle proprie fisime,
01:51 sulle proprie difficoltà di relazionarsi con il prossimo,
01:55 ma che capisce che poco a poco chiunque cambia,
01:59 cambia anche lui, cambia anche il suo alter ego,
02:02 cambia il personaggio protagonista del film,
02:05 cambia il modo di rapportarsi al mondo nuovo che lo circonda.
02:11 Questa è una scena in cui parlate di politica.
02:14 Chi se ne frega della politica? Questo è un film d'amore.
02:17 Tanto ho tutto, ho i sonniferi, gli antidepressivi, la crema per il viso, ce l'hai?
02:29 No, la crema non ce l'ho. Scusa, prendi gli antidepressivi.
02:32 E come fai senza crema per il viso?
02:35 Per me questa è la scena più importante del film.
02:38 Ho sempre sognato di fare un personaggio che alla fine si impicca.
02:41 Finalmente.
02:43 Il Sol dell'Avvenire, ovvero il 14° lungometraggio di finzione,
02:48 ovviamente ego-riferita, di Nanni Moretti. Perché no?
02:52 Perché nella migliore delle ipotesi, e i D'Assen, i Battiato, i De Andrè,
02:57 in colonna sonora corroborano quest'ipotesi,
03:00 è un medley di Giovanni, detto Nanni Moretti,
03:04 che fa "Ritrova quel sole che in vano Zaccagnini attendeva in ecce bombo"
03:10 e 45 anni più tardi fa tre film, anzi qualcuno di più,
03:15 in uno inerente ai fatti di Ungheria del '56,
03:19 ovvero all'invasione dell'Unione Sovietica.
03:22 Un altro scritto su un nuotatore che passa da una piscina all'altra,
03:29 e un altro ancora, una storia d'amore lunga 50 anni,
03:32 condita di belle canzoni italiane.
03:34 Al centro c'è sempre lui, ci sono i sodali Margherita Bui,
03:38 per la quinta volta consecutiva davanti alla macchina da presa del nostro,
03:43 Silvio Orlando, anche lui per la quinta volta, ma 17 anni da Caimano,
03:46 c'è l'esotica Barbora Bobulova, e c'è soprattutto in Nanni la voglia
03:51 di riaffermare se stesso, dopo il flop, lo possiamo tranquillamente definire così,
03:56 di tre piani.
03:58 Qua c'era un soggetto non originale, per la prima volta nella sua carriera,
04:02 ovvero il romanzo omonimo dell'israeliano Eshcolnevo,
04:05 qua c'è un altro soggetto non originale, ovvero il cinema del Nanni Moretti stesso.
04:11 È una somma, no, di certo, è una somma,
04:16 dei tic, delle nevrosi, delle idiosincrasie,
04:21 delle direttive politiche che poi conoscono bisettrici,
04:27 sentimentali, e comunque c'è lo specchio a farla da padrone.
04:32 Nanni Moretti, con i suoi vellutini, i suoi maglioncini,
04:35 la sua visione del mondo, e quello che era un autarchico,
04:41 forse diventato un autistico, ovviamente nel senso poetico e stilistico della termine.
04:48 Belle immagini ancora non se ne vedono,
04:51 bei sentimenti sì, due o tre principi e una certezza,
04:55 il sol dell'avvenire ha un re sol.
04:58 Diceva Luigi XIV "Les taisse moi",
05:03 dice Moretti, qualche secolo più tardi,
05:06 "lo stato dell'arte sono io, prendere o lasciare".
05:09 "Notre rendezvous est confirmé chez Netflix".
05:15 I nostri prodotti sono visti in 190 paesi.
05:19 190 paesi.
05:20 190 paesi.
05:22 Purtroppo la sua sceneggiatura è uno slow burner che non esplode.
05:25 No, no. Puff.
05:29 [Musica]