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https://www.pupia.tv - Napoli - DOCUFILM PULCINELLA (09.05.25)

regia RAFFAELE LETIZIA

#pupia

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Novità
Trascrizione
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01:14Siamo ad Acerra, presso il Museo di Pulcinella, situato nel Castello dei Conti.
01:21Qui, insieme a Dottor Tommaso Esposito, direttore del museo, ricordiamo la figura iconica della
01:26maschera di Pulcinella e il suo profondo significato storico e culturale.
01:32Dottor Tommaso Esposito, lei è il direttore di questo museo, ci può ricordare quali sono
01:37le origini della maschera di Pulcinella e da dove deriva il suo nome?
01:41Le origini di Pulcinella sono essenzialmente sulla scena teatrale. Nasce nel 1632, quando
01:50viene pubblicata la prima volta l'edizione a stampa dell'opera La Lucilla Costante di Silvio
01:57Fiorillo. Nasce quindi come un personaggio del teatro, irrompe sulla scena e da quel momento
02:05incomincia ad essere importante, a trasformarsi e ognuno si chiede, ma chi è Pulcinella?
02:11Quali sono le sue origini? Sono tante, sono le origini di un piccolo Pulcino che nasce
02:16dall'uovo, sono la discendenza da Marcus, la maschera che all'interno delle fabole
02:23atellane più aveva le caratteristiche, tra l'altro il camicione bianco che rassomigliava
02:29alla nostra maschera, ma può essere nato da un atto di magia, ma può essere nato anche
02:35all'interno e insieme alle tante altre maschere dei carnevali italiani.
02:42Quali sono le caratteristiche principali del personaggio di Pulcinella?
02:47Le caratteristiche di Pulcinella sono fondamentalmente quelle delle origini.
02:52Egli ha un'origine contadina e quindi la furbizia, l'astuzia, la capacità di districarsi all'interno
02:59di qualsiasi difficoltà e problema caratterizzano Pulcinella, che è un carattere, un carattere
03:07che ha in sé funzioni contrapposte. L'essere contemporaneamente sciocco e saggio, furbo e
03:15ingenuo, innamorato ed odiatore sono le caratteristiche che poi hanno contraddistinto la commedia dei
03:23contrasti, nella quale commedia dei contrasti Pulcinella, appunto, è protagonista Massimo.
03:29Nella mia, non fermarti per la vita, cante sona che l'allà, sto sempre, sto sempre a sospirare.
03:50Come so bella si canzone, canzone appassionata, canzone serenata, canzone innamorata.
03:59Chi sono? E mi presento, io so Paolo Cinella, in arte Pulcinella.
04:07Oggi ho nomi miei, teno tutta una tua storia.
04:11Ci sa chi pensa che non so mai esistito, o ancora peggio che sono una semplice maschera
04:17di carnavali. Come nasce un uomo miei?
04:21Ah, grazie a chi li francesi di Adrante mi hanno portato con loro.
04:26E da semplice contadino, sono diventato cittadino del mondo.
04:32Io facevo un semplice servitore di questa compagnia.
04:36E il mio compito non era altro che portare una casciulella, peccerella,
04:40con l'abito e scena, per permettere agli attori di cambiarsi.
04:43E girava dietro le quinte, a destra e a sinistra, a destra e a sinistra.
04:50E non so il re francese, che la sera erano emozionati.
04:55E non mi scena, e tutti erano emozionati.
04:59E io sono un imbranato cronico, che la sera erano facendo di uomo.
05:06E giro a destra e giro a sinistra.
05:09E sbaglio in grasse e mi trovo in scena, non so il re.
05:13Ma sono sacchiai, ancora.
05:16Mi mancava fiato.
05:17E non riuscivo a parlare, ma mi ha paura.
05:21Ma il capo comico mi vuole mettere la coraggio.
05:23E mi volevo prendere in scena, in scena, non so il re.
05:29Io non capivo.
05:31Ma forse fu quasi meglio.
05:36E ho detto, ma come?
05:38Io sono non so il re.
05:39Mi sto mettendo paura e tu mi sfutti pure.
05:43Ma allora mi chiede paratatapombe, paratatapombe, paratatapompa, pompa, pompa, pompa.
05:48E quando io non potevo contare,
05:50I sfollai la corona a nanzo pubblico francese.
05:55E quando ebbe finito,
05:57in sala,
05:58era calato il silenzio.
06:02Quando uno si alza e dice,
06:05bravo!
06:07Bravo a me!
06:09A me!
06:10Se ne ha alzonato bravo!
06:12Bravo, bravo!
06:12A tutti che applaudivano Paolo Cinella a me!
06:16Quando pure un re.
06:18Si avvicinò il teatro.
06:24E dice a Capacombe,
06:26ci presenti questo suo nuovo attore?
06:30E lui mi presentò.
06:35Costui
06:35è Paolo Cinella.
06:39E tutto il pubblico iniziò a dire,
06:42bravo Polcinella!
06:45Bravo Polcinella!
06:46Polcinella!
06:47E un uomo mio
06:49ha domandato Polcinella.
06:53In che modo Polcinella rappresenta il popolo napoletano e la sua cultura?
06:58Anche se la patria di Polcinella è considerata acerda, la sua città natale,
07:06la capacità di Polcinella è stata quella di entrare completamente nello spirito dei napoletani,
07:11rappresentarne le ansie, rappresentarne la tristezza, rappresentarne anche la capacità
07:17di protestare contro un potere che affamava la plebe.
07:22Ma quindi Polcinella come può essere considerata la maschera napoletana per eccellenza?
07:28Proprio perché è capace di rappresentare questi contrasti, stare contemporaneamente con il re e con il popolo,
07:35con il padrone e con il servo, una capacità quindi di uscire sempre dalle mazziate di cui è vittima.
07:43Le prime rappresentazioni di Polcinella ci danno l'immagine di un contadino, di un uomo dei campi
07:57e la stessa storia sulle sue origini che lo fa nascere all'interno di un contesto agricolo
08:03ovviamente ci fa immaginare che il suo primo abito sia stato quello di un semplice camicione
08:10con delle brache che era il vestiario di un uomo della terra, ma poi quando incomincia ad essere
08:17una maschera fondamentale nella letteratura teatrale della commedia dell'arte
08:23incomincia a subire delle trasformazioni e queste sono legate agli interpreti di questa maschera.
08:30C'è l'abito del fracanzani, c'è l'abito di Petito che poi fa la grande trasformazione di Puccinella sulla scena
08:38ed inserisce sotto il vestito bianco anche il maglioncino rosso, per una cosa molto semplice
08:43lui era malato di bronchite e immaginava che vestire i pannicieli rossi potesse garantirgli una migliore guarigione
08:53perciò Puccinella compare con questo maglioncino rosso e con i calzini rossi, è una struttura che mette all'interno
09:02del vestiario di Puccinella proprio Antonio Petito che fu uno dei più grandi interpreti della maschera
09:07dalla metà dell'Ottocento fino alla fine dell'Ottocento.
09:32Puccinella, mi serva di Puccinella, mi serva a me, mi serva 87,21
09:4821
09:49Controllate anche Anna
10:1119
10:12La risata
10:14La mese dell'81
10:21Mi raccomando l'Aquaterna
10:2565
10:33Ucchianto
10:35Quanto ti manca per la torre?
10:39Tanti numeri, sono proprio a zero
10:41Un budiglio, eh
10:43Ficchiamo qua
10:46Quanto ti manca per la turbola?
10:48Un numero per la turbola
10:49Marone, come ha dolce il caffè?
10:54E come cosa?
10:56Come special
10:57E un caffè con le tre C
11:03Finalmente
11:04Un caffè in acqua
11:06E' un caffè in acqua
11:07Eh
11:08Che squisitezza
11:09Ci dà la verità
11:10Solo che è profumo
11:12Su Lisa
11:12Ci fanno quasi così bella
11:14Che sapore
11:15Anna, su
11:17Adesso vieni a giocare
11:18Certamente
11:19Allora, ho vado, eh
11:2225
11:23Natale
11:25Ma a proposito Angela
11:27Ma hai preparato le braciole con ragù
11:30Niente di meno
11:31Ho fatto anche i peperoni
11:32Salsicce
11:33E anche gli occhi alla sorrentina
11:35Ma scusa
11:36A proposito, come fa la tua suoccia?
11:38Io so che lei ha la gastrite
11:39Ma io per questo le ho fatte
11:41Oh Gesù, ma quella a me mi dà la sensazione di essere una bullicella
11:45Certo
11:46Dobbiamo fare tombola
11:47E facciamo tombola
11:48Certo
11:49Continua
11:50Pensiamo alla sosta
11:52È vero
11:5313
11:54Sant'Antonio
11:55Non ti preoccupare
12:00Ma è nata tra quindicina di numeri
12:02Eh, quindici
12:03E dai che adesso è
12:05Ma io sono sfortunata in gioco e sfortunata in amore
12:07Eh, non lo so
12:08Eh
12:10Ehi tira
12:11Ehi tira
12:12Ehi tira
12:13Allora io dir
12:14Ehi tira
12:15Ehi tira
12:16Ehi tira
12:17Sottotilane
12:18Ehi tira
12:19Ehi tira
12:2075
12:22Volusione
12:23Volusione
12:24Evviva Volusione
12:27Evviva Volusione
12:44Vi chiamo Gasparino Asuto e sono un burattinaio o meglio sono un guaratellaro
12:59Eh, le guaratelle sono i burattini antichi napoletani e dal 1989 rappresento i miei spettacoli sia in Italia sia all'estero
13:10Le guaratelle napoletane sono nate più di cinque secoli fa e ancora oggi ehm hanno quella particolarità di incantare il pubblico di tutte le età e con i miei burattini siamo stati in tutto il mondo dall'Iran agli Stati Uniti dal Kazakhstan alla Finlandia e Pulcinella riesce sempre a far innamorare le persone
13:39Perché i burattini sono un divertimento semplice ma allo stesso momento potente perché la recitazione viene fatta dal vivo e quindi il burattinaio riesce a capire tutto quello che succede in sala anche se è chiuso nel suo teatrino
13:59I burattini sono scolpiti in legno e hanno una buona sonorità
14:06Quando lavoro molte volte le persone mi dicono che sembra che una musica li accarezza in realtà è così perché gli spettacoli hanno una musicalità, una metrica ed è proprio questa alternanza di tecniche teatrali
14:35che permettono alle carattere napoletane oggi di essere diciamo considerati come le vere e proprie icone nel mondo
14:44La cosa importante prima di andare in scena è preparare i burattini questi vengono appesi a testa e in giù su dei ganci
14:52Ogni volta che inizio a fare spettacolo li prendo li calzo e li alzo sopra la mia testa
15:01E' lì che comincia la magia quando poi Pulcinella incomincia a ballare e a cantare
15:09Come vi dicevo sono uno scultore, uno scultore del legno
15:16Ogni anno le mie sculture vengono esposte nei musei o vengono acquisite da collezione
15:24La mia capacità ovviamente di saper scolpire, dipingere, disegnare mi ha permesso di...
15:54Il lui è un ragazzo, uno sul piano, un'altra cosa...
15:58Il sogno, il sogno è un paese, da capertare la macchina, un'altra cosa...
16:09Il sogno è la scultura e un'altra cosa...
16:11E' la scultura di acqua, è un'altra cosa...
16:13E' la scultura di acqua, è un'altra cosa...
16:15E' la scultura e la scultura in sua casa...
16:18tutti i film
16:48e
17:18Grazie a tutti.
17:48Grazie a tutti.
18:18Grazie a tutti.
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19:18Grazie a tutti.
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28:18Grazie a tutti.
29:18Grazie a tutti.
29:48E poi,
30:18e poi,
30:48se è una donna,
31:18una donna, a un giovane, avvenente,
31:48521, 521, ragazzi dobbiamo aprire, per fortuna, apriamo, apriamo, apriamo.
31:55Come si bella mamma.
31:57Chi è il più famoso interprete della maschera di Pulcinella?
32:03Se vogliamo pensare ad un attore che ha caratterizzato la maschera di Pulcinella,
32:09non possiamo, come ho detto prima, non pensare ad Antonio Petito e alla sua discendenza.
32:15Lui stesso, Antonio, era figlio di Salvatore Petito.
32:18Ma nel 1900, De Muto, lo stesso Edoardo, immaginare Peppe Barra che ha dato voce e corpo e teatralità
32:28non soltanto alla rappresentazione drammatica, ma anche alla canzone di Pulcinella.
32:36Noi immaginiamo che possa esserci un attore assolutamente definibile come il più grande interprete, ma non è così.
32:44Tutti quelli che hanno interpretato Pulcinella, prima o poi hanno cacciato da dentro di sé, da dentro il cuore, il Pulcinella migliore.
32:51Tesoro, come sempre mi hai fatto una grande sorpresa.
33:04È una pizzeria molto chic, soprattutto l'ascolto del cinquettio dei vicellini, è romantico.
33:11Quel cinquettio che stuzzica l'appetito, cara.
33:19Salve, i signori cosa preferiscono?
33:23Io preferisco una semplice margherita con un po' di ruguetta fresca, mi raccomando, non standia.
33:29Va bene, grazie.
33:31Io prendo la classica pizza Pulcinella.
33:50Lucci, sono pronti questi bulli, ti vuoi ne ho appigliato?
33:53Pulcinella, Pulcinella, non lo vuoi, va trovando la pizza, la pomarola, la ricotta e i peperoni verdi di ciummo.
34:04È che bella mangiare, mangiare, e questa pizza si sente ancora profuma di pomarola.
34:12Mamma mia, mancava solo la parola.
34:14E ora, mi mangia un bello bubaronillo, forte, e non mi c'era il vino, come ingrindata a me, forte.
34:23Ah, buono, ma questo locale è frequentato da gente a bella, e ora sta gente a bella si ricreve come ce l'è.
34:34Oh, signora bella, voi siete gentili e profumati, voi mi perdete una parola.
34:40Mimmo? Dove sei, Mimmo?
34:49Tato, sono qui, Riccita, che mi fai?
34:52C'è la bulli, ci siamo a fare la solita pizza che ci facciamo sempre, che i bubaroni rocciumi, ricotta, mozzarella e acquamato.
35:03Tato, ricotta non c'è?
35:06E i peperoni, i fiumi, si sono pezzi.
35:08E io ho piaciuto ciò, mi ha detto c'è.
35:11I peperoni, ci stanno.
35:15Caccio sta tutto coso.
35:19Tiago, voi so solo una parola che ti ascerà il tuo pietro, e vorrà sicuro, io non domanderò di rispetto.
35:27Voi siete pazzo?
35:29Non è un trappendente.
35:30Eh?
35:30Sospetto che non pensate a niente.
35:34Eh?
35:35Così mortificate chi a voi si è riporto in modo di un fatto.
35:39Cara, abbiamo avuto anche a noi una coppia innamorata.
35:43Oh sì, che bello.
35:45Lui è tutto vestito di bianco, con una maschera nera.
35:51Che strano si dichiara a lei con una maschera.
35:55Mi sembra evidente che nasconda qualcosa.
35:59Probabilmente è un grande traditore.
36:01Fidati, fidati.
36:04Per me non sta tradendo.
36:06Dalle sue movenze è un uomo innamorato.
36:09Eppure ha un volto conosciuto.
36:11Non so.
36:12L'ho visto da qualche parte.
36:14Non lo so.
36:16Angela, curro, curro, vieni qua.
36:19Ehi, che è successo?
36:21Chi ti ha fatto?
36:21Lo vedi quel signore vestito di bianco?
36:24Eh?
36:24Vieni che sta con quella bella donna.
36:26Come?
36:27Non l'hai riconosciuta?
36:28Sì, ha visto la maschera.
36:30No.
36:30Vai, l'hai riconosciuta.
36:31Ma chi è, Angela?
36:33È Puccio Daniello.
36:34Ma chi non è sposato?
36:37Ma non ho tue ragioni.
36:39Chi è sposato e hanno pure tre figli.
36:41Aspetta, aspetta.
36:47Che è la mogiera?
36:49Ah, ieri è venuta a sapere la pizza.
36:50Eh, papà, ma chi è venuta a sapere la pizza?
36:52E chi è venuta a questa mogiera?
36:54Secondo te sapeva che chi non veniva?
36:57Io sono felice solo se imparata a parlare.
37:00Posso tenere la mia mamma?
37:01Posso tenere la mia mamma?
37:02Ma la colcinella è la mamma.
37:03Ma non mi piace.
37:04Ma non mi piace.
37:05Ma non mi piace.
37:06Ma non mi piace.
37:07E vorrà sicuro.
37:09Io non ti mancherò di rispetto.
37:11Non mi piace.
37:12Io l'ho visto prima la mogiera.
37:13Si va a fare spese, si va ad usare una commissione.
37:16E poi roba è venuta qua.
37:18Chi sa quello che ho fatto preoccupato?
37:20Allora chi sei proprio stupido?
37:22Con tanta pizzeria, proprio qua da venire.
37:24Ma tu sai perché viene qua?
37:26Perché la pizza di Maradona fa allontanare la mogiera gelosa.
37:30Ebbè, qual è questa pizza che fa allontanare la mogiera gelosa?
37:33Tu me la sai.
37:34La pizza di Maradona fatta con lievi tomate, basilico, pomodoro e peperoni del fiume.
37:40Voi siete pazzi?
37:43E' intrependente.
37:45Sospetto che non pensate niente.
37:48Ehi, così mortificate chi a voi si è riporti il mondo del campo.
37:53E allora tutto quanto che chiedono questa pizza?
37:59Tenono la gommata.
38:01Maronna, lo sai che sto pensando?
38:04Che l'ho pure male che mi si mangia sempre questa pizza.
38:07...
38:32gara tu colibes a vizio a vizio a vizio
38:37capumarola no, capumarola no
38:40ma il colibes a vizio a vizio a vizio
38:44capumarola no, a vizio e niente
38:47e il magnanella a vizio a vizio a vizio
38:53ho la sapere, no papi, la madre l'ha già fatta, popi, l'ha già fatta papi
38:57io te sei tua e io ci ho combinato
38:59si può sapere che combina!
39:01fai sempre quella pizzeria mia
39:03no?
39:05bella pizzeria mia
39:07ti avevo la capacità
39:09e quando fai che bella per te la capa
39:11che c'è quella?
39:13facciamo una cosa
39:15facciamo una cosa più simbacca
39:17io ti offro
39:19un bel pancino
39:21una bella fette di pizza
39:23e non fuggire nulla
39:25questa cosa mi piace
39:27aspetta un altro po' di vino
39:29e facciamo un bel brindicino
39:33a Pulucinella
39:35a Lucinella
39:37a
39:39maduna
39:41avisa
39:43mamma
39:45mamma
39:47maduna
39:49avisa
39:51mamma
39:53avisa
39:55avisa
39:57avisa
39:59mamma
40:01avisa
40:03avisa
40:05avisa
40:07avisa
40:09avisa
40:11che c'è?
40:13o
40:15avisa
40:17finalmente
40:19l'ho mandato io
40:21oooooh
40:23senza colombini
40:25mi hanno storto tutte le mattine
40:27mi è sembrata una giostra
40:29sapete che è?
40:31io mi vuole
40:33e gli ostri
40:35stiamo facendo rinca
40:39come ce n'è?
40:41come c'è?
40:43come c'è?
40:45come c'è?
40:47come c'è?
40:49come c'è?
40:51come c'è?
40:53ma voi a me facete battere forte
40:55ma robbi si che sta vizia è bella come si è bella come!
40:59io mi ritrevo
41:01io mi sazio
41:03da questa roba si stanzi
41:05e quando si sta a tavolo vieni da vanza
41:07un lito paulina
41:09ma stai alucinare con le sceneghe
41:11mi so pulizionare sto sempre che il femmine è bello
41:13guarda la vai
41:15signor voi a me mi chiaciate
41:17mi posso chiaciate?
41:19Sono trascorsi circa 12 anni dalla scomparsa di Ostachio Policelli, socio fondatore del
41:34Museo di Pulcinella. Come lo ricorda oggi?
41:40Ostachio non si ricorda perché noi lo viviamo tutti i giorni, la sua presenza all'interno
41:45di queste sale. Lui ci ha dato lo stimolo, l'aiuto, la capacità di essere perseveranti
41:52nell'obiettivo che ci eravamo prefissati quando abbiamo messo mano a realizzare il Museo
41:57del Folclore della Civiltà Contadina e poi il Museo di Pulcinella. È presente, sta con
42:02noi e ci dà la forza ogni giorno per andare avanti e conquistare il futuro.
42:07Ho conosciuto Ostachio Policelli, la sua famiglia, fu lui che mi volle ambasciatore nel mondo
42:14per il Museo della Cerra e infatti ovunque vado porto con me la storia di questo museo.
42:25Nel mio piccolo ho contribuito alla sua diffusione, alla sua conoscenza, anche perché quando vado
42:31all'estero di solito vengo invitato dai musei antichi e quindi mi fa sempre piacere ricordare
42:41che anche qua a la Cerra abbiamo qualcosa di meraviglioso. Ricordo che Paolicelli era sempre
42:53molto divertito dai burattini, dai miei burattini e quindi ogni volta che ci vedevamo era sempre
43:03un momento divertente. Infatti venendo mi ricordo un posto della piazza e mi ricordo che avevamo una foto
43:12lì fatta e per un attimo stamattina nella pioggia mi è sembrato che ritornasse un attimo il sole,
43:18mi è sembrato di ritornare di nuovo tutti lì, tutti di nuovo abbracciati intorno all'ennesimo progetto
43:22intorno a Pulcinella. Mi ricordo quando mi diceva che voleva rivedere la scena dello schiaffo,
43:29Uppac, perché è una delle scene più divertenti che faccio, Uppac, non lo capiscono dal Mozambico
43:36fino a New York. Ricordo che lui lo voleva vedere, la scena era così, c'era il guappo che pigliava
43:44le misure, la mira perché doveva dare uno schiaffo a Pulcinella e stava là un sacco di tempo
43:51mentre c'era un domovere, salta femma, pigliava la mira, si rivolgeva al pubblico dicendo
43:55va bene se lo metto così, signor pulito un po' più a qua e si sentivano le risate nel pubblico
44:01perché già avevano capito dove si andava a finire. In ogni caso il guappo, vedete, cominciava
44:06a fare film più vicino, ferma davanti un po' più a qua e insomma dopo tutta la cosa Pulcinella
44:11alzava il braccio, Mangre gli suonava il famoso paccaro e lui ripeteva la scena, diceva
44:17avete visto mi ha suonato uno schiaffo, ma glielo ridò. E cominciava una volta a scena,
44:21mettiti più vicino, vai più lontano e finiva sempre del Pulcinella alzava il braccio e
44:26gli dava un altro schiaffone. Ricordo che questa era una delle scene che mi chiedevano sempre
44:31ogni volta che venivo qua ad Acerra. Mi fa piacere stamattina di rifarla ancora perché
44:39insomma da quei tempi non l'ho fatto più.
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45:17Amore
45:18Tutta, tutta è destino
45:34Come poteva fa' fortuna all'estero
45:38Si voglia campacca
45:42Ma dite un briscovino
45:45Tanta ne voglia bevere
45:49A maggio ambriaca
45:52In tanti quattro muri sto contento
45:59Ma mamma sta vicino
46:02O caffè in Napoli
46:04O facciamoci questo

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