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Sono state chiuse le indagini relative all'esplosione che la sera del 10 novembre 2023 devastò un centro di accoglienza a San Lorenzo Nuovo, nel Viterbese. Quattro persone rischiano ora il processo. Lo scoppio si verificò a causa di una fuga di GPL. Il bilancio fu di trentuno feriti, tra cui sette bambini, alcuni gravissimi. Subito dopo fu aperta un'indagine per lesioni, danneggiamento e incendio colposi, nonché violazione della normativa antincendio. Due degli indagati infatti sono accusati di non avere messo in sicurezza il serbatoio di GPL presente nel terreno adiacente alla struttura, che fu trovato con il rubinetto aperto. L’esplosione si verificò intorno alle 22 del 10 novembre 2023. A qualche giorno dallo scoppio la pm Conti nominò l’ingegnere Rodolfo Fugger come consulente tecnico di parte, che con l’ingegnere dei vigili del fuoco di Viterbo, ispezionò lo stabile andato distrutto. Con loro anche il capo squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Gradoli, intervenuti nell’immediato sul posto. I tecnici che presero parte ai controlli, dal primo momento si sarebbero concentrati su un tubo giallo, ritrovato ciondolante tra i detriti. Nel corso della ricognizione, gli esperti esaminarono anche un serbatoio esterno per il gpl, che si trovava a pochi metri dalla palazzina sventrata che includeva anche una falegnameria e una piccola azienda vinicola, ridotte anch’esse in macerie.

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00:00Sono state chiuse le indagini relative all'esplosione che la sera del 10
00:03novembre 2023 devastò un centro d'accoglienza San Lorenzo Nuovo nel
00:08Viterbese. Quattro persone rischiano ora il processo. Lo scoppio si verificò a
00:13causa di una fuga di GPL. Il bilancio fu di 31 feriti, tra cui sette bambini e
00:18alcuni gravissimi. Subito dopo fu aperta un'indagine per lesioni, danneggiamento
00:23e incendio colposi, nonché violazione della normativa antincendio. Due degli
00:28indagati infatti sono accusati di non aver messo in sicurezza il serbatoio di
00:32GPL presente nel terreno adiacente alla struttura che fu trovato con il rubinetto
00:37aperto. L'esplosione si verificò intorno alle 22 del 10 novembre 2023. A qualche
00:43giorno dallo scoppio la PM Conti nominò l'ingegnere Rodolfo Fugger come
00:49consulente tecnico di parte che con l'ingegnere dei vigili del fuoco di
00:53Viterbi Spezio non lo stabile è andato distrutto. Con loro anche il capo squadra
00:57del distaccamento vigili del fuoco di Gradoli intervenuti nell'immediato sul
01:02posto. I tecnici che presero parte ai controlli dal primo momento si sarebbero
01:06concentrati su un tubo giallo ritrovato ciondolante tra i detriti. Nel corso della
01:12ricognizione gli esperti esaminarono anche un serbatoio esterno per il GPL che si
01:18trovava a pochi metri dalla palazzina sventrata che includeva anche una
01:22falegnameria e una piccola azienda vinicola ridotte anch'esse in macerie.

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