Roma, 8 mag. (askanews) - L'incontro a Palazzo Chigi sulla sicurezza sul lavoro è "andato bene perché sono state accolte due nostre richieste". Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine di una riunione durata oltre quattro ore."La prima era quella di istituire un tavolo alla presidenza del consiglio che coinvolgesse tutti i ministri sul tema della sicurezza e delle morti sul lavoro - ha proseguito - la seconda era quella di utilizzare i residui del bilancio Inail per destinarli alla sicurezza. Dopo le due notizie positive bisogna entrare nel merito. Abbiamo espresso apprezzamento per queste scelte. Ora bisogna capire come verranno utilizzati i fondi dell'Inail, se per realizzare sgravi alle aziende. Mi pare che la scelta sia quella premiare le aziende che investono in sicurezza".Bombardieri ha aggiunto che "rimangono però alcuni temi aperti sui quali ci incontreremo nei prossimi giorni. Il tema della sicurezza non è solo un tema che riguarda le risorse. Si parla della necessità di più ispettori, si parla della necessità di coordinare le tante strutture che oggi si occupano della sicurezza. Si tratta di investire sulle regioni e investire la responsabilità delle regioni sull'azione di coordinamento e sulle azioni che devono fare loro per la propria competenza".Il numero uno della Uil ha inoltre ricordato che "c'è un altro dato positivo: come modificare il codice degli appalti. Mi pare che c'è una sensibilità da parte del governo e una discussione anche in Europa che affronta questo tema. C'è un tema complessivo che riguarda la necessità di rivedere l'ordinamento su alcuni fatti specifici, mi riferisco in modo particolare a quella dell'omicidio sul lavoro e noi insistiamo sulla richiesta di una procura speciale. L'altra cosa che abbiamo posto e sulla quale ci è stata data una risposta positiva, anche se sono tutti temi da affrontare, è quella che le famiglie di chi perde la vita sul lavoro spesso rimangono da sole. Abbiamo chiesto di equiparare il trattamento di queste famiglie a quello delle famiglie che perdono la vita per colpa della mafia. Bisogna dare atto al governo che probabilmente le cose che abbiamo detto alle manifestazioni del primo maggio, la pressione che hanno fatto i lavoratori, ha prodotto un cambiamento nelle scelte. Di questo diamo atto al governo. Si apre un percorso perché i tanti temi che abbiamo affrontato non li abbiamo esauriti oggi e su quelli ovviamente vedremo".
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00:00È andata bene perché sono state accolte due nostre richieste.
00:05La prima era quella di istituire un tavolo qui alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
00:10che coinvolgessero tutti i ministri sul tema della sicurezza e dei morti sul lavoro.
00:14La seconda era quella di utilizzare i residui del bilancio INAIL per destinarli alla sicurezza.
00:21Poi, ovviamente, dopo le due notizie positive bisogna entrare nel merito.
00:25Noi abbiamo espresso alla Presidenza del Consiglio l'apprezzamento per queste scelte.
00:29Dopodiché, intanto, bisogna capire come verranno utilizzati i fondi dell'INAIL
00:32se per fare degli sgravi alle aziende, ma mi pare che la scelta sia quella di invece premiare le aziende che investono in sicurezza.
00:42Rimangono però alcuni temi aperti sui quali ci incontreremo nei prossimi giorni.
00:48Il tema della sicurezza non è solo un tema che riguarda i soldi.
00:53Si parla della necessità di più ispettori, si parla della necessità di coordinare le tante strutture che oggi si occupano della sicurezza.
01:03Si tratta di investire sulle regioni e investire la responsabilità delle regioni sull'azione di coordinamento
01:09e sulle azioni che devono fare loro per la propria competenza sulle ASMA.
01:14C'è un altro dato positivo, del quale mi pare si possa dire, che è quello che in qualche modo si sta valutando
01:20su come modificare il codice degli appalti rispetto alle gare al massimo di basso e gli appalti a cascata.
01:27Mi pare che c'è la sensibilità da parte del governo.
01:29E' una discussione anche in Europa che affronta anche questo tema.
01:33C'è inoltre un tema complessivo che riguarda la necessità di rivedere l'ordinamento su alcuni fatti specie.
01:41Mi riferisco in modo particolare a quella dell'omicidio sul lavoro.
01:45E noi insistiamo sulla richiesta di una procura speciale.
01:49Ad oggi non abbiamo notizia completa di quanti processi siano pendenti.
01:54e la sensazione è che purtroppo non c'è giustizia, nessuno paga alla fine di queste tragedie.
02:01L'altra cosa che abbiamo posto e sulla quale ci è stata data una risposta positiva,
02:04anche se sono tutti temi da affrontare,
02:07è quella che le famiglie di chi perde la vita sul lavoro spesso rimangono da soli.
02:13Noi abbiamo chiesto di equiparare il trattamento di queste famiglie a quello delle famiglie
02:18che perdono la vita per colpa della mafia.
02:22Abbiamo portato dei numeri con i quali abbiamo dimostrato
02:26che in 25 anni rispetto a 7.000 persone che sono morte per mano della mafia
02:33sono morte sul lavoro 55.000 persone.