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CortometraggiTrascrizione
00:00Stiamo parlando di una grandissima eccellenza, il primo trapianto di emifegato interamente robotico al mondo,
00:07qui a Modena, il simbolo di una sanità pubblica che ovviamente in Emilia Romagna ha saputo creare eccellenze di primissimo piano,
00:15concentrando la patologia, mettendo in rete gli istituti di ricerca, lavorando insieme al sistema dell'università
00:22e facendo grandi investimenti tecnologici, quindi si parla di tanti aspetti in ambito sanitario,
00:27ma l'Emilia Romagna è questo, è la frontiera della ricerca e della capacità di saper dare risposte innovative
00:33ai cittadini e alle cittadine della nostra regione e a chiunque si viene a curare qui.
00:38Noi abbiamo aperto delle prospettive molto interessanti, un intervento che parte da una lunga storia di chirurgia robotica
00:44qui a Modena, sul fegato, via bilare e pancreas ed è un inizio, ovviamente non è un arrivo, perché?
00:50Perché la tecnologia associata al trapianto, quindi la tecnologia robotica, che già di per sé è una tecnologia
00:57molto particolare e di difficile esecuzione, basti pensare che non tutte le aziende ospedaliere hanno un robot,
01:05qui a Modena ne abbiamo due, e la chirurgia trapiantologica, basti pensare che in Emilia Romagna
01:10ci sono due centri e in Italia 21 centri solamente, quindi combinare le due tecnologie chirurgiche così spinte
01:19diciamo che è stato uno sforzo molto importante da parte dell'università, dell'azienda, della regione,
01:25ma siamo molto contenti perché questo caso è il diciassettesimo caso che noi eseguiamo con tecnologia robotica,
01:32la particolarità di questo caso è che un fegato splittato, quindi un fegato diviso in due,
01:36una parte, la parte più piccolina è andata a un paziente pediatrico che aveva un'epatite fulminante
01:42e che avrebbe rischiato di morire se non avesse avuto un donatore generato qui in Regione di Emilia Romagna,
01:48la parte più grande l'abbiamo trapiantata totalmente robotica, come sapete, a un paziente che era affetto
01:55da un tumore del fegato e che quindi sarebbe andato incontro o a progressione tumorale o a problematiche
02:02legate alla cirrosi epatica che era la malattia che lui aveva insieme all'epatocarcinoma.
02:07Questa tecnica ha consentito incisioni e suture minime, quali sono stati i vantaggi per il paziente?
02:11I vantaggi per il paziente sono stati un'incisione minima di 10 cm nel caso specifico periombelicale,
02:21in modo tale che il fegato malato è stato estratto dopo essere stato deconnesso dai basi sanguigni
02:28e con la stessa incisione è stato introdotto il fegato nuovo, l'incisione è stata chiusa temporaneamente,
02:35riattaccato il robot, ha eseguito tutte le anastomosi con tecnologia totalmente robotica.
02:40Qual è la particolarità? Il robot ha una magnificazione di immagine molto spinta, circa otto volte l'occhio umano
02:47e quindi è quasi un microscopio, tu hai una precisione veramente molto importante rispetto alla tecnologia open
02:56e ovviamente questo si traduce in una degenza post-operatoria senza dolore,
03:01in una degenza post-operatoria che in questo caso è stata di 5 giorni,
03:04ma in tutti i 17 casi eseguiti di fegato intero, 16 di fegato intero e 1 split,
03:10in questo caso in particolare abbiamo una degenza media di 5 giorni, dai 3 ai 6 giorni,
03:17quindi insomma è una degenza che rispetto alla chirurgia classica trapiantologica è quasi la metà.