Roma, 2 mag. (askanews) - Racconta il dolore più profondo, di un uomo che all'improvviso ha perso tutto, "Nottefonda" il film di Giuseppe Miale Di Mauro nel cinema dall'8 maggio. Il volto che incarna quella sofferenza è quello di Francesco Di Leva, che con il regista fa parte del gruppo NEST, il Napoli Est Teatro, che da 15 anni coinvolge i giovani di San Giovanni a Teduccio in attività culturali. Dopo tanti progetti teatrali questo è il loro primo film insieme.In "Nottefonda" Francesco Di Leva interpreta un uomo che ha perso la moglie in un incidente, non sa come affrontare questo lutto, si perde. Il figlio, che nel film è interpretato dal suo vero figlio, Mario, gli ripete questa frase: "I morti seppelliscono i morti". "Ho incontrato molte persone che hanno vissuto quel trauma, no? Quindi ho capito che intanto quel dolore ti deve attraversare, e solo attraversandolo puoi seppellire quei morti, veramente. Li puoi seppellire e li puoi custodire da un'altra parte".Ciro, il protagonista del film che è tratto da un romanzo dello stesso regista, perlustra la città tutte le notti per cercare chi ha investito sua moglie. E dopo aver attraversato quel buio così opprimente pian piano ritrova una luce. "Credo che la coccola ad una persona che sta subendo un trauma del genere, la speranza, la luce, sta in piccole cose. Ecco, questa è una cosa che ho percepito profondamente, cioè quando nel film arrivavano delle persone che regalavano un'opportunità, un gesto, una parola, a Ciro. ecco, io quella la sentivo come una cosa di enorme".
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NovitàTrascrizione
00:00Ma come devo fare con te? Quante volte te lo devo dire che la notte devi restare a casa?
00:06Io devo venire, lo so io come era fatta la macchina, no tu.
00:10Racconta il dolore più profondo di un uomo che all'improvviso ha perso tutto,
00:15notte fonda il film di Giuseppe Miale Di Mauro nei cinema dall'8 maggio.
00:20Il volto che incarna quella sofferenza è quello di Francesco Di Leva,
00:24che con il regista fa parte del gruppo Nest, il Napoli Est Teatro,
00:29che da 15 anni coinvolge i giovani di San Giovanni a Teduccio in attività culturali.
00:35Dopo tanti progetti teatrali, questo è il loro primo film insieme.
00:39In notte fonda, Francesco Di Leva interpreta un uomo che ha perso la moglie in un incidente,
00:45non sa come affrontare questo lutto, si perde.
00:47Il figlio, che nel film è interpretato dal suo vero figlio, Mario, gli ripete questa frase,
00:53«I morti seppelliscono i morti».
00:56Ho incontrato molte persone che hanno vissuto quel trauma, no?
01:00E quindi ho sentito proprio la necessità che a un certo punto,
01:04intanto quel dolore ti deve attraversare, ma tu a un certo punto,
01:08e solo attraversandolo puoi seppellire quei morti, veramente.
01:12Li puoi seppellire e li puoi custodire da un'altra parte.
01:16Ciro, il protagonista del film, che è tratto da un romanzo dello stesso regista,
01:21perlustra la città tutte le notti per cercare chi ha investito sua moglie
01:26e dopo aver attraversato quel buio così opprimente, pian piano ritrova una luce.
01:33Cioè, credo che la coccola a una persona che sta subendo un trauma del genere,
01:37la speranza, la luce, sa in piccole cose.
01:41Ecco, questa è una cosa che ho percepito profondamente.
01:43Cioè, quando nel film arrivavano delle persone che regalavano un'opportunità,
01:50un gesto, una parola a Ciro, ecco, quella io la sentivo come qualcosa di enorme.
01:58E morì, è morì, è morì, quest'anzia è morì.
02:03Ancora!
02:04Ancora!
02:07Sono sempre giù lì.