Lo sguardo sempre basso, gli occhi commossi e la voce piena di dolore per un nipote che non c’è più. Non può darsi pace Rashed Mhat, zio di Eddine Bader Essefi, il ragazzo di 19 anni morto lo scorso 25 aprile tra via Buozzi e via Colombi. Questa mattina, 29 aprile, insieme al console della Repubblica di Tunisia, Afif Traoul, e al presidente dell’Ucoii, Yassine Lafram, si è recato sul luogo dell’aggressione per un momento di ricordo e omaggio: «Era un ragazzo pieno di vita e di gioia. Questo è un crimine, questo è un crimine per il quale chiediamo giustizia – ha detto – Aveva già preso il biglietto per tornare a casa in occasione del matrimonio di sua sorella, a luglio. Bader amava la vita, era pieno di vita, non è possibile che gli sia stata stroncata così presto».
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NovitàTrascrizione
00:00Un ragazzo giovane, un ragazzo giovane, godine, sapere, si è consenso di essere qui.
00:19Si si va sempre di fare un ricordo di lui.
00:23Esatto, ricordare che il ragazzo fosse.
00:25Si si va sempre.
00:25Si si va sempre.
00:27Si, cosa stai facendo?
00:29Yani, come si stai facendo?
00:34E' facile esmenti?
00:36Cosa stai facendo?
00:37Che ne va t'ai presente?
00:39Cosa stai facendo a bollare?
00:41Cosa stai facendo il prodotto?
00:43Cosa stai facendo la bollare?
00:45Ha facendo il prodotto?
00:47Si stai facendo la bollare?
00:49Un legato ragazzo ha lavorato la bollare?
00:51Mi ne va riuscì all'imba.
00:53E' un giovane che amava la vita che era pieno di giusta sempre ed è veramente un peccato che aveva perso la sua energia.
01:23E' un giovane che aveva perso la sua vita.
01:53E' un giovane che aveva perso la sua vita che aveva perso la sua vita.