https://www.pupia.tv - Roma - DISABILITÀ. GIUBILEO, BANDIERA (AISM): IN PROGETTI VITA LE ASPIRAZIONI DELLE PERSONE
Roma, 28 apr. - "Bisogna evitare di riempire di tante attività, interventi e servizi le vite delle persone con disabilità. Nei loro progetti di vita dobbiamo partire esattamente dalle prospettive di realizzazione, dalla qualità della vita e da ciò che è importante per ogni persona". Lo dice Paolo Bandiera, coordinatore del Gruppo Progetti di vita dell'Osservatorio nazionale Disabilità e direttore affari generali e affari istituzionali dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), al convegno 'Noi: pellegrini di speranza' promosso dalla Conferenza episcopale italiana a Roma in apertura del Giubileo delle persone con disabilità. A Bandiera tocca il compito di ricostruire il percorso della Legge di riforma della disabilità e del decreto 62, il perno del progetto di vita dal punto di vista della norma, della regolamentazione del procedimento amministrativo, riempendolo di senso. "Abbiamo delle buone norme- afferma - è partita la sperimentazione, che andrà avanti fino al 2027, e vogliamo mettere in evidenza che questa sperimentazione riguarda tutti noi, non qualcun altro. Significa approcciare a questa fase cercando di usare bene i nuovi strumenti, il coordinamento degli interventi, il budget di progetto e gli accomodamenti ragionevoli. La sfida è aperta e con questo modello, dotandoci dello spirito di fare le cose insieme - questo è il messaggio forte del Giubileo - saremo in grado di portare a casa una nuova modalità di concepire i progetti di vita come vite che si fanno progetto, non riempendole di attività, ma di cose che abbiano senso e che realizzino ogni persona e il loro valore". Nel frattempo le unità di valutazione multidimensionali stanno raccogliendo le domande. Alle 9 province inizialmente, previste nella sperimentazione, si aggiungeranno a settembre ulteriori 11 province. "I progetti di vita sono svariati come sono diverse le storie di ogni persona. Riguardano l'abitare, la salute, la genitorialita', il lavoro inclusivo, l'educazione, la spiritualita, il costruire delle famiglie. Non c'è dominio che sia escluso. In questo momento si sta ricostruendo il percorso in atto, ci sono flussi di dati che ci consentiranno di comprendere, attraverso il monitoraggio di flussi, cosa sta cambiando. Ma il vero impatto non sarà quanti progetti di vita abbiamo realizzato, ma come questi avranno trasformato davvero le vita delle persone", conclude. (28.04.25)
#pupia
Roma, 28 apr. - "Bisogna evitare di riempire di tante attività, interventi e servizi le vite delle persone con disabilità. Nei loro progetti di vita dobbiamo partire esattamente dalle prospettive di realizzazione, dalla qualità della vita e da ciò che è importante per ogni persona". Lo dice Paolo Bandiera, coordinatore del Gruppo Progetti di vita dell'Osservatorio nazionale Disabilità e direttore affari generali e affari istituzionali dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), al convegno 'Noi: pellegrini di speranza' promosso dalla Conferenza episcopale italiana a Roma in apertura del Giubileo delle persone con disabilità. A Bandiera tocca il compito di ricostruire il percorso della Legge di riforma della disabilità e del decreto 62, il perno del progetto di vita dal punto di vista della norma, della regolamentazione del procedimento amministrativo, riempendolo di senso. "Abbiamo delle buone norme- afferma - è partita la sperimentazione, che andrà avanti fino al 2027, e vogliamo mettere in evidenza che questa sperimentazione riguarda tutti noi, non qualcun altro. Significa approcciare a questa fase cercando di usare bene i nuovi strumenti, il coordinamento degli interventi, il budget di progetto e gli accomodamenti ragionevoli. La sfida è aperta e con questo modello, dotandoci dello spirito di fare le cose insieme - questo è il messaggio forte del Giubileo - saremo in grado di portare a casa una nuova modalità di concepire i progetti di vita come vite che si fanno progetto, non riempendole di attività, ma di cose che abbiano senso e che realizzino ogni persona e il loro valore". Nel frattempo le unità di valutazione multidimensionali stanno raccogliendo le domande. Alle 9 province inizialmente, previste nella sperimentazione, si aggiungeranno a settembre ulteriori 11 province. "I progetti di vita sono svariati come sono diverse le storie di ogni persona. Riguardano l'abitare, la salute, la genitorialita', il lavoro inclusivo, l'educazione, la spiritualita, il costruire delle famiglie. Non c'è dominio che sia escluso. In questo momento si sta ricostruendo il percorso in atto, ci sono flussi di dati che ci consentiranno di comprendere, attraverso il monitoraggio di flussi, cosa sta cambiando. Ma il vero impatto non sarà quanti progetti di vita abbiamo realizzato, ma come questi avranno trasformato davvero le vita delle persone", conclude. (28.04.25)
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00:00Oggi abbiamo cercato di ricostruire il percorso della legge, la riforma della disabilità e del decreto 62,
00:07che è un po' il perno anche del progetto di vita dal punto di vista della norma, della regolamentazione,
00:13del procedimento amministrativo, riempendolo di senso.
00:16Facendo capire come in realtà non si tratta soltanto di costruire delle buone norme,
00:21ma anche di applicarle e di come in questa fase sia anche a noi, a noi tutti,
00:25alle persone con disabilità, alle associazioni, a tutti coloro che sono convolti in questa sfida,
00:30dare contenuti, vita reale a questi progetti di vita, evitare di trascinare questa metodologia
00:38di riempire di tante attività, di tanti interventi, di tanti servizi, le vite delle persone con disabilità,
00:45ma partire esattamente dalle prospettive di realizzazione, la qualità di vita,
00:50da ciò che è importante per ogni persona.
00:55Grazie a tutti.