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https://www.pupia.tv - Marcianise (CE) - L'ottantesimo anniversario della Liberazione
Nell'ottantesimo anniversario della Liberazione d'Italia dall'occupazione nazifascista, questa mattina, io ed il consigliere comunale Raffaele Delle Curti, abbiamo voluto ricordare, nel cimitero di Marcianise, la figura del partigiano di Marcianise Giuseppe Tartaglione, barbaramente torturato e fucilato dai tedeschi, insieme ad altri sei combattenti, a Rivoli (Torino) il 10 marzo del 1945. "Beppino", eroe della Resistenza, aveva 23 anni. Rinnoviamo l'appello alle istituzioni affinché questo nostro concittadino, martire per la libertà, sia degnamento ricordato nella nostra città. Buona Festa della Liberazione! (25.04.25)

di Alessandro Tartaglione

https://www.facebook.com/alessandro.tartaglione.official

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Trascrizione
00:00Oggi siamo qui nel nostro cimitero dove siamo venuti per portare un saluto doveroso a coloro
00:13che hanno combattuto per la nostra libertà. Qualche giorno fa abbiamo presentato un'istanza
00:19all'amministrazione comunale per spostare la commemorazione di questo giorno così importante,
00:25la festa della liberazione nel viale principale della parte monumentale del nostro cimitero
00:33dove appunto risiedono le figie, i simboli di alcuni personaggi che hanno combattuto per la nostra libertà
00:43a partire dal sindaco Saverio Merola per finire con altre persone di cui parleremo tra poco
00:49in particolare Giuseppe Tartaglione, Peppino Tartaglione a cui abbiamo dedicato una battaglia
00:54dopo alcune scoperte importanti di Alessandro Tartaglione che abbiamo invitato qui, famoso giornalista,
01:01lo conoscete tutti, esponente politico da tanti anni nella nostra città, che ha fatto degli studi approfonditi
01:09anche sulla figura di Giuseppe Tartaglione che oggi vogliamo rimarcare.
01:14In particolare Alessandro, prima di tutto ti faccio gli auguri per questa festa e faccio gli auguri a tutta la nostra città,
01:21ma ti volevo chiedere soprattutto della figura di Giuseppe Tartaglione.
01:27Allora, intanto grazie per questo invito, ho ritenuto importante stare qui questa mattina
01:32per ricordare questa figura di questo giovanissimo, morto giovanissimo, Marcianisano,
01:39del quale si è parlato poco in questi anni perché probabilmente le informazioni riguardanti questa figura
01:51non erano circolate abbastanza bene.
01:54Chi era Giuseppe Tartaglione? Giuseppe Tartaglione era un giovanissimo
01:58che nasce qui a Marcianise nel gennaio del 1922, comincia a lavorare già da minorenne nelle ferrovie dello Stato
02:08e poi dopo viene chiamato alle armi. Entra nella franteria dell'esercito del Regno d'Italia
02:15e viene smestato in quel del Piemonte. Lì succede che praticamente dopo l'armistizio del settembre del 1943
02:26i militari italiani dovevano scegliere se stare con la Repubblica Sociale dei fascisti dell'epoca
02:35e quindi continuare a combattere a fianco dell'esercito nazifascista
02:41oppure invece scegliere un'altra strada e Beppino Tartaglione perché il nome di battaglia di Giuseppe Tartaglione era Beppino
02:51si unì alla settima divisione di giustizia e libertà che praticamente sono le brigate partigiane
02:58che facevano capo a partito di azione. Il 10 marzo del 1945 Giuseppe Tartaglione insieme ad altri sei
03:09fra partigiani e collaboratori dei partigiani viene catturato dall'esercito tedesco, dai nazisti
03:19i quali praticamente lo portano a Rivoli in un luogo che si chiamava Casermette
03:25che oggi ospita una sede dell'esercito italiano. Lì in queste Casermette la mattina i partigiani tutti
03:35vengono seviziati, torturati e poi nel pomeriggio alle 18.45 in punto vengono fucilati.
03:42Noi tutte queste notizie le sappiamo un po' perché sono state ricostruite dall'Associazione Nazionale dei Partigiani
03:50ma anche perché ci sono dei documenti importanti e soprattutto le testimonianze dei parenti.
03:58Alcuni di questi parenti sono ancora viventi fra cui la nipote che si chiama proprio Giuseppe Tartaglione
04:04che è la nipote diretta figlia del fratello Paolo di Giuseppe. In particolare voglio raccontare questa vicenda
04:12è importante perché quando poi a Margise arrivò la notizia dell'uccisione di Giuseppe Tartaglione
04:18i familiari dovevano andare a riconoscere la salma del partigiano. Quando arrivarono là
04:26arrivarono Paolo, il fratello, la sorella e la mamma. Toccò al fratello maggiore, Paolo, riconoscere
04:33il corpo del partigiano trucidato e all'inizio il fratello disse no ma questo non è il mio fratello.
04:44Talmente era stato torturato, talmente era stato seviziato. Gli erano stati cavati i denti,
04:52strappate le unghie e poi solo alla fine fu fucilato insieme agli altri partigiani.
04:59questa fine tragica, tremenda insomma di un giovane che allora aveva soltanto 23 anni
05:08in questo momento ha un riconoscimento perché si trova in una targa lì a Rivoli, alle casermette
05:16in provincia di Torino. Qui abbiamo una tomba ma come vedete la tomba è sbagliata perché c'è
05:24scritto caduto di guerra ma in realtà dovrebbe star scritto martire della resistenza così come
05:32viene scritto per tutti i partigiani combattenti perché Giuseppe d'Arteglione era un partigiano
05:39combattente e come tu sai c'è una battaglia in corso per riconoscergli una strada, uno slargo,
05:48una piazza, qualsiasi una via, così come è successo anche per l'altro partigiano nostro
05:53marcianisano che è Italo Grimaldi a cui è stata dedicata negli anni Ottanta una strada.
05:58Infatti questa cosa non può rimanere così, questa situazione non può rimanere in questo
06:06stato di stallo appunto perché come è avvenuto a Rivoli dove c'è una targa è necessario
06:15riconoscere una strada, uno slargo, qualsiasi cosa che possa ricordare la figura di Giuseppe
06:24d'Arteglione e per la sofferenza che ha avuto ma soprattutto per il dono che ci ha offerto
06:31con la sua importantissima battaglia. Anzi cogliamo l'occasione per riproporre qualcosa
06:37che abbiamo pensato qualche tempo fa, c'è oggi un parco, il parco urbano che è un parco
06:44donato alla città di Marcianise soprattutto ai più piccoli e ai più giovani perché ci
06:49sono delle giostrine che potrebbe essere dedicato proprio alla memoria di Peppino d'Arteglione
06:54con una targa commemorativa che racconta questa storia straordinaria sia nella sua parte negativa
07:02che nella sua parte positiva, sia nella sofferenza ma soprattutto nella trasformazione poi nella
07:08gioia della libertà che come diceva Piero Calamandrei si accorge di quanto vale quando
07:14comincia a mancare e probabilmente oggi che ci beiamo di tanta libertà non riusciamo a capire
07:21che cosa significava a 18 anni, a 19 anni intraprendere un percorso di questo tipo e
07:26soffrire così tanto arrivare a perdere completamente la dignità perché poi quelle sevizie li portavano
07:32a perdere la dignità ma loro con grande orgoglio e onore hanno lottato fino all'ultimo secondo.
07:39È molto commovente il fatto che noi abbiamo trovato una piccola lettera di Giuseppe d'Arteglione
07:48di Peppino d'Arteglione che fu raccolta dal parroco di Ripoli che tentò fino all'ultimo
07:58di salvare la vita ai partigiani ma non ci riuscì. Nell'atto della confessione Giuseppe d'Arteglione
08:05scrive di proprio pugno una lettera e in questa lettera lui scrive sostanzialmente che di morire
08:15di morire cristianamente e di perdonare i propri aguzzini, i propri uccisori.
08:23L'altra cosa che mi preme dire in questo ottantesimo anniversario della liberazione d'Italia,
08:32in questo importante avvenimento che oggi vogliamo come dire celebrare con il massimo
08:38della energia nel ricordo di quello che tu dicevi, che ci sono state altre vittime qui
08:47a Marcianese. Fra il 3 e 4 ottobre secondo il sito web Strazi Nazifasciste noi abbiamo avuto
08:54almeno 10 fra esecuzioni e fucilazioni di civili. Non sappiamo ancora le motivazioni specifiche
09:03per cui furono ammazzati, su questo bisogna indagare perché c'è una grossa laguna su quei
09:11momenti concitati della storia del nostro paese, quindi bisogna continuare ad indagare, però
09:18ci furono altre vittime civili a cui questo comune deve comunque riconoscere un momento,
09:28insomma una targa, una strada eccetera eccetera. Però ci tengo particolarmente e ci tengono
09:35soprattutto i familiari che fino adesso di Peppino d'Arteglioni che non hanno avuto un giusto
09:41riconoscimento, nemmeno diciamo una, come dire, nemmeno un risarcimento né in termini monetari
09:50né in termini proprio civili, di riconoscimento, che questa battaglia è una battaglia giusta
09:55e ritengo sinceramente anche imbarazzante il fatto che nonostante questa storia sia ormai
10:03resa pubblica non sia stato ancora dato il giusto riconoscimento a questo ragazzo.
10:07Assolutamente e rinnoviamo appunto il ricordo perché come giustamente hai detto tu tante volte
10:13questa non è una battaglia politica colorata, non c'è un colore, qui c'è soltanto da dare
10:20un riconoscimento formale ad una persona che ha dato tanto pur essendo così giovane, quindi
10:28ricordiamo che è fondamentale ripercorrere anche con solennità certi momenti, ecco perché
10:35oggi siamo qui, lo ripeto, perché tutti i sindaci di destra, di centro, di sinistra, di
10:40qualsiasi estrazione politica, non è una questione di bandiera, è una questione di
10:46libertà, tutti i sindaci sono venuti qui, hanno portato il loro omaggio a Saverio Menola
10:52e a tutti coloro che hanno dato la propria vita per la nostra libertà, quindi dobbiamo
10:58smetterla di buttare le cose in caciara, di fare polemica su una vicenda che è oramai
11:05nota a tutti, Beppino D'Artagnoli merita un riconoscimento formale e non merita sicuramente
11:11di essere ricordato come un caduto in guerra, ti ringrazio. Con tutto il rispetto ovviamente
11:15per i caduti di guerra ai quali noi vogliamo il massimo del riconoscimento, però bisogna
11:21cambiare quella epigrafe e soprattutto riconoscere all'interno della città, non soltanto nel
11:29cimitero questo ragazzo. Tra l'altro aggiungo che per quanto riguarda quella vicenda politica
11:38che Giuseppe Tartaglione aveva aderito non alle bande partigiane della brigata garibaldi
11:47che faceva capo al partito comunista, ma quelli che facevano parte del partito di azione, quindi
11:52giustizia e libertà e quindi sostanzialmente, anche per sfatare il mito per cui la resistenza
11:57l'hanno fatto solo quelli di sinistra e nei partigiani c'erano gli azionisti, c'erano
12:04i comunisti, c'erano i socialisti, c'erano i repubblicani, c'erano anche i monarchici,
12:11ognuno di loro ha dato il proprio contributo per la libertà nostra.
12:14Alessandro io ti ringrazio veramente tanto perché per l'ennesima volta ci hai dato la
12:19possibilità di fare luce su questioni che alcune volte vengono, non voglio dire volutamente,
12:27ma vengono trascurate ed è il momento di fare un passo di lato e andare oltre cercando
12:38di guardare le cose dalla giusta prospettiva e questa è sicuramente la giusta prospettiva.
12:45Grazie a te e buona festa della libertà.
12:47Buona festa e ringrazio a tutti.

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