https://www.pupia.tv - Salerno Provincia - L’Area Archeologica Etrusco-Sannitica di Fratte si trova nella periferia nord di Salerno, lungo il fiume Irno. Questo sito rappresenta un importante insediamento abitato tra il VI e il III secolo a.C., inizialmente dagli Etruschi e successivamente dai Sanniti. (18.04.25)
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00:30L'area archeologica di Fratte, che si estende per circa 4.500 metri quadrati, è delimitata da mure sistemate a parco e sorge nella periferia settentrionale della città di Salerno, in una posizione che favoriva il controllo della fertile valle dell'Irno e collegamenti agevoli sia a sud verso il Golfo e i Monti Pricentini che a nord verso Capua e la zona del Volturno.
00:51I primi insediamenti umani risalirebbero già al 2300 a.C., tuttavia è dal VI secolo a.C. che Fratte viene abitata in maniera continuativa. Gruppi di etruschi sono arrivati all'ambire sud Italia e l'area salernitana ha costituito il loro confine meridionale.
01:22Siamo all'ingresso dell'area archeologica di Fratte, un'area etrusco-sannitica che è stata scoperta, in realtà forse i primi ritrovamenti risalgono a quando arrivarono gli svizzeri nella valle dell'Irno per mettere i loro impianti industriali, iniziarono a trovare dei reperti, forse non proprio in quest'area qui, ma nel circondario.
01:43Invece poi, a partire dagli anni venti del secolo scorso e poi negli anni cinquanta, è stata identificata questa come un'area molto rilevante di quella che è stato un insediamento appunto degli etruschi del sud.
01:55Sono all'incirca 4.500 metri quadrati di area archeologica di etrusco-sannitica nella zona di Fratte, quindi nella parte nord della città di Salerno, proprio a confine con la valle dell'Irno, dove tra l'altro si snoda il fiume Irno per le presenze delle manifatture cotoniere meridionali, degli insediamenti degli svizzeri e dei villini svizzeri a Pellezzano.
02:17C'è un insediamento importante per quanto riguarda la presenza etrusco-sannitica attraverso l'area archeologica e tra l'altro molti dei reperti che sono stati rinvenuti nell'area archeologica sono conservati al Museo Archeologico Provinciale di Salerno.
02:47Alla fine del V secolo a.C. la zona venne occupata dai sanniti, che vi rimasero fino alla seconda metà del III secolo a.C.
02:57Durante le guerre sannitiche l'insediamento fu probabilmente distrutto dai romani, ma gli scavi archeologici hanno portato alla luce parte della necropoli, una cisterna e diversi canali dell'area cosiddetta acropoli, cioè la parte alta della città secondo la terminologia usata dai greci.
03:17L'area di Frate è un'area etrusco-sannitica e noi siamo all'interno, a quanto pare, di una casa etrusca.
03:34Siamo all'interno di una casa palazzo etrusca. La struttura è una delle strutture più antiche della prima fase dell'abitato, che ha per dimensioni dei materiali utilizzati per la costruzione e per dimensioni planimetriche una funzione eminente.
03:54Queste sono le cosiddette case palazzo, trova confronti con case palazzi rinvenute nell'Etruria propria in questo stesso periodo cronologico, che si può inquadrare nella seconda metà del VI secolo a.C., il III-IV del VI secolo a.C.
04:14ed è appunto la prima Frate. Questa fase ha una serie di modifiche che non ne cambiano probabilmente le funzioni eminenti all'interno dell'abitato,
04:27che poi vengono in qualche modo riviste e ricomposte con l'arrivo dei sanniti, che costruiscono un abitato fatto di piccole e più piccole unità abitative
04:44e che occupano la collina in modo assolutamente diverso, rifunzionalizzando le strutture precedenti e dando vita a un abitato all'interno della stessa collina per nuclei,
05:00in cui si continuano ad esercitare le funzioni emporiche di Frate, che sono le funzioni caratteristiche del sito nel lungo periodo.
05:09emporiche significa commerciali, no? Perché Frate, o meglio, all'epoca veniva chiamata Marcina da Strabone, ma poi forse invece aveva un altro nome
05:22che non mi verrà mai, ma che ha a che fare con i fiumi Irnum, no Irna.
05:28Sì, l'identificazione del nome del sito è sempre la parte più complicata.
05:35Strabone ricorda in quest'area territoriale Marcina come città etrusca di particolare importanza e rilevanza.
05:46Sono state conosciute però delle coniazioni che presentano l'etnico Irnt,
05:55che è stato appunto connesso al fiume Irno e quindi si è pensato che questa potesse essere una città Irna.
06:04In realtà gli studi numismatici più recenti tendono a identificare Irna in una delle comunità della penisola sorrentina
06:13e quindi questa è tornata ad essere Marcina.
06:16La peculiarità di queste case, palazzo, è anche la tecnica delle costruzioni?
06:24Sì, siamo in un punto dell'area archeologica di Frate, in cui sostanzialmente la tessitura delle strutture murarie
06:34ci dice un po' del periodo e vediamo testimoniate le tipologie costruttive in quest'area.
06:42Si parte dalle costruzioni più antiche, quelle in grandi blocchi di tufo,
06:48si vedono delle piccole varianti con delle strutture cosiddette a emplecton,
06:56cioè con un riempimento tra due lastre di tufo, fino a tecniche particolari,
07:05attestate ovviamente anche in altri contesti, ma che sono anche più divertenti forse,
07:12in cui i grandi blocchi si alternano a ciottoli di tipologia anche di natura diversa,
07:22di un'opera che viene detta telaio.
07:39Oltre ai resi dell'abitato, infatti, molto interessanti,
07:42sono le tombe scavate nei blocchi di tufo grigio.
07:46La necropoli di epoca sannitica presenta una peculiarità,
07:50le tombe a camera, cioè con una struttura costruita nella roccia,
07:55il cui spazio interno, la camera, cioè serviva a ospitare le tombe del defunto
08:00e quelle della sua famiglia e a mostrare il loro rango.
08:03Dalle stanze di una casa etrusca alle stanze per l'eternità invece di una tomba.
08:24Siamo appunto all'interno di una delle tombe a camera di età sannitica
08:31che si collocano sulla cosiddetta acropoli,
08:36comunque all'interno della città vera e propria.
08:41Con i sanniti il centro si risistema, si riassetta,
08:48cambiando alcuni spazi e alcune funzioni.
08:53Si è sempre detto e scritto che i sanniti occupano il territorio
08:58con nuclei sparsi con le loro necropoli vicine.
09:05In questo caso forse siamo troppo vicini.
09:07Si è molto scritto a proposito di queste tombe
09:10che per la collocazione topografica così importante
09:13potessero essere in qualche modo riferite ai fondatori della città,
09:20ai rifondatori della città
09:22o comunque a personaggi di particolare eminenza
09:26che venissero in qualche modo ad assumere per la comunità un ruolo eroico.
09:33Ne sono state trovate tante.
09:35Qui c'è questo nucleo di tombe.
09:38In realtà poi le tombe della città etrusca,
09:44le tombe più antiche di Fratte,
09:47sono state trovate in un'altra collocazione
09:51in prossimità appunto dei villini svizzeri,
09:55dei cosiddetti villini svizzeri.
09:57E sono necropoli articolate,
10:02disposte per orientamenti coerenti, filari regolari.
10:06E' la necropoli di una città,
10:09cioè la città dei morti che ci dice qualcosa della città dei vivi.
10:13Muovendosi verso la parte occidentale dell'insediamento,
10:32si incontra una cisterna,
10:34circondata da vasche per la decantazione dell'argilla,
10:37una fornace, pozzi e canali.
10:38In questa zona, fra il VI e il V secolo a.C.,
10:41si lavorava l'argilla,
10:43come conferma il ritrovamento di numerosi stampi
10:46e scarti di lavorazione.
10:47Possiamo immaginare tetti dotati di gocciolatoio
10:50e altre decorazioni architettoniche,
10:52e gli scavi hanno restituito i resti,
10:54sull'acropoli,
10:55di un tempio con bassori lievi e decorazioni in tufo.
10:58La conferma che l'insediamento di Fratte
11:00era piuttosto sviluppato,
11:02sia da un punto di vista urbano,
11:03che ovviamente umano.
11:08In quest'area una cosa che è evidente
11:23ed è molto significativa
11:24è questa enorme qualità idraulica
11:30di quella che era la città,
11:32questa, mi viene da dire impianto,
11:35ma non è così,
11:36di questa rete idraulica che avevano realizzato.
11:41Qui siamo in uno dei punti
11:43in cui sono state scavate
11:45dall'Università di Salerno
11:47più pozzi, condotti e cunicoli,
11:55sia sopra terra che sottoterra.
11:57I pozzi arrivano a una profondità
12:00che supera i 20 metri,
12:03i cunicoli si sviluppano su tutta l'area
12:06e all'interno del sistema idraulico
12:11rientra questa cisterna
12:14che per molto tempo è stato
12:16l'unico elemento ricondotto all'acqua nell'area,
12:21che è una cisterna di età sannitica
12:25che probabilmente riutilizza
12:27una struttura più antica
12:29già dalla fase arcaica
12:31e che poi viene riutilizzata
12:34fino alle fasi finali dell'insediamento.
12:37E questa è la stessa sequenza stratigrafica
12:40che è stata rinvenuta
12:41all'interno di questi pozzi
12:43che vengono ad un certo punto
12:45chiusi in maniera rituale,
12:48hanno una grande presenza
12:50di elementi riferibili a forse sacrifici
12:57di agnelli,
13:02di piccoli animali di piccole dimensioni
13:05e in uno di questi pozzi
13:08nella parte del palazzo
13:10è stato trovato del materiale straordinario
13:13e tra questo materiale
13:16una gemma con una figura
13:20di Eracle alla fontana
13:24e Eracle è una presenza
13:27che a fratte ricorre per tutta la sua vita.
13:31Mi viene in mente infatti
13:33che al museo archeologico
13:34c'è un tondo in realtà
13:37in terra colta.
13:38Il cosiddetto clipeo
13:39in realtà è un elemento
13:42della decorazione architettonica
13:45di un tempio
13:46è il rivestimento di una delle travi
13:50cioè Eracle che combatte il leone Nemeo
13:54che è un mito che è stato riferito
13:57ai Sanniti
13:59perché è l'eroe italico per eccellenza
14:02invece probabilmente a fratte c'è
14:04da tanto tempo
14:05c'è questa gemma
14:07e c'è una tegola
14:08che ha un'iscrizione Er
14:11che è stata ricondotta appunto al Dio.
14:15Tornando alla cisterna
14:16ha una forma e una foggia particolare
14:19perché ha questi stondamenti
14:22alle due estremità
14:23e anche questi
14:24come se fossero due
14:26non so
14:27canali
14:28sono due
14:29diciamo pozzi condotti
14:31insomma
14:32e ovviamente
14:34essendo delle strutture
14:35destinate a contenere
14:37l'acqua
14:38anche per molto tempo
14:40devono
14:41evitare gli angoli
14:44perché gli angoli
14:45insomma
14:45sono quelli
14:46in cui è più facile
14:47che si accumulino
14:48sedimenti
14:50ed è interamente
14:52intonacata
14:54da questa malta idraulica
14:56che consente appunto
14:57all'acqua di non disperdersi
14:58Siamo sulla collina Scigliato
15:01questa è l'apice
15:02della collina Scigliato?
15:04In realtà
15:06no
15:06nel senso che
15:08questa viene generalmente
15:10definita come
15:11l'acropoli di fratte
15:13la visione che però abbiamo
15:16di questa parte della città
15:18è una visione
15:20che risente
15:21delle opere
15:22che sono state realizzate
15:24nel corso del tempo
15:25la strada
15:26le strade
15:28verso Iara
15:29la strada che sale
15:31appunto
15:32dalla piazza di fratte
15:33in realtà
15:34bisogna pensare
15:35ad un elemento
15:37geomorfologico
15:38unico
15:38che probabilmente
15:39scende per terrazzi
15:41degrada per terrazzi
15:43verso l'Irno
15:44e infatti
15:46i rinvenimenti
15:48a fratte
15:49si distribuiscono
15:50su tutta l'area
15:52della collina
15:53gli interventi
15:55degli anni 50
15:56hanno interessato
15:58la costruzione
15:59delle case
16:00popolari
16:02alla base
16:03della collina
16:06dove sono stati
16:06ritrovati
16:07delle strutture
16:08murarie
16:08e una quantità
16:09enorme
16:10dei materiali
16:11esposti al museo
16:11provinciale
16:13c'è poi
16:15l'area
16:16archeologica
16:17ci sono stati
16:19grandi rinvenimenti
16:20anche quando
16:21si è fatta
16:21la bretella
16:22di Viagatti
16:23perché anche
16:24in quel caso
16:25siamo entrati
16:26nell'abitato
16:27e anche
16:27recentemente
16:28gli ultimi
16:30interventi
16:30per la riqualificazione
16:32dell'area
16:32prefabbricata
16:33hanno consentito
16:34di mettere in luce
16:35come questo abitato
16:37sin dalla sua
16:38prima fase
16:40si articolasse
16:42in maniera complessa
16:43sfruttando
16:44tutto il pianoro
16:46lo dico così
16:48insomma
16:48come memoria
16:50classica
16:51la parte più alta
16:52della collina
16:52si chiama
16:53i Pipoli
16:53sarà un caso
16:55però
16:55i Pipoli
16:56è la parte
16:57sopra
16:57la città
16:58i materiali
17:11rinvenuti
17:11nell'area
17:11archeologica
17:12di Fratte
17:13sono conservati
17:14ed esposti
17:15nella sezione
17:15dedicata
17:16del Museo
17:17archeologico
17:17provinciale
17:18di Salerno
17:18l'area
17:19comunque
17:20non è soltanto
17:21un importante
17:22sito archeologico
17:23ma anche
17:23un luogo
17:24immerso nel verde
17:25nel cuore
17:25della città
17:26dove recarsi
17:27per una passeggiata
17:28fra storia e natura
17:29quest'area
17:45che già di per sé
17:46che già di per sé
17:46è bellissima
17:47però avrà sicuramente
17:49delle migliorie
17:50in un prossimo futuro
17:51l'area archeologica
17:52di Fratte
17:52è beneficiare
17:53di un finanziamento
17:54sui fondi
17:55di sviluppo
17:55e coesione
17:56destinati
17:56dalla regione
17:57campania
17:57per circa 4 milioni
17:58di euro
17:59che servono
18:00alla conservazione
18:02della biblioteca
18:02provinciale
18:03di Salerno
18:04ma anche
18:04a un lavoro
18:04di restauro
18:05dell'area
18:05archeologica
18:06di Fratte
18:07interverremo
18:08sulla recensione
18:09esterna
18:09e sull'illuminotecnica
18:10per cercare
18:11di valorizzare
18:11ulteriormente
18:12i reperti
18:13e gli scavi
18:13che sono stati
18:14rinvenuti
18:14negli anni
18:15l'area archeologica
18:16di Fratte
18:17rappresenta
18:17per la città
18:18di Salerno
18:18un'esperienza
18:19importante
18:20che va a raccontare
18:21la storia
18:22del nostro territorio
18:22ma anche
18:23della provincia
18:23di Salerno
18:24partendo da
18:25Ponte Cagnano
18:25Faiano
18:26dove ci sono stati
18:27insediamenti
18:28truscosannitici
18:29fino ad arrivare
18:30alla Valle dell'Irno
18:31che con il fiume Irno
18:32ha ospitato
18:33importanti
18:34civiltà
18:37insediati
18:37in questa storia
18:38e che ne hanno
18:38lasciato il segno
19:07di Salerno
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