https://www.pupia.tv - Roma - Regime fiscale enti Terzo settore, audizione viceministro Belluccio
Alle ore 14.30, presso l’aula della Commissione Affari sociali, le Commissioni Finanze e Affari sociali svolgono l’audizione del viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, sul riconoscimento in sede europea del regime fiscale in favore degli enti del Terzo settore. (16.04.25)
#pupia
Alle ore 14.30, presso l’aula della Commissione Affari sociali, le Commissioni Finanze e Affari sociali svolgono l’audizione del viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, sul riconoscimento in sede europea del regime fiscale in favore degli enti del Terzo settore. (16.04.25)
#pupia
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00:00Oggi reca il senso dell'articolo 143,2 del regolamento della Camera all'audizione del
00:00:06Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci sul riconoscimento
00:00:11in sede europea del Regione Fiscale in favore degli enti del terzo settore.
00:00:15Avverto che la pubblicità dei lavori dell'Astituto odierno sarà assicurata anche mediante la
00:00:20resocontezione stenografica e la trasmissione attraverso la web tv della Camera dei Deputati.
00:00:26Avverto inoltre che alla luce di quanto stabilito la Giunta per il regolamento i deputati possono
00:00:29partecipare all'odierna seduta in videoconferenza.
00:00:31Ringrazio anche a nobile Presidente della Sesta Commissione il Vice Ministro per la sua disponibilità
00:00:39a intervenire in audizione e le cedo la parola.
00:00:44Buon pomeriggio a tutti.
00:00:46Innanzitutto ringrazio i Presidenti della Commissione Sesta, Finanze e Dodicesimo Affari Sociali.
00:00:52Li ringrazio sentitamente per questa opportunità di essere presente in Parlamento, segnatamente
00:00:58alla Camera dei Deputati e quindi nelle commissioni competenti vorrei prendersi cura della tematica
00:01:03del terzo settore e della fiscalità in tema di terzo settore, tematica particolarmente delicata,
00:01:11importante e che ha un valore non soltanto dal punto di vista economico ma anche da un punto
00:01:17di vista sociale, etico e quindi di aiuto nel poter arrivare alla costruzione di un bene
00:01:24comune sempre più diffuso.
00:01:27Ringrazio i membri della Commissione per essere qui presenti, per quindi dare attenzione a quello
00:01:33che il Governo si sta impegnando a portare avanti e ovviamente in questo siamo assolutamente
00:01:41convinti che il dialogo tra Governo e Parlamento sia un atto fondamentale per costruire sempre
00:01:49di più delle politiche che siano all'altezza del loro compito e che possano in particolare
00:01:53aiutare i più fragili e in questo caso in una sintesi direi aiutare chi aiuta.
00:02:02Allora oggi affrontiamo il tema della fiscalità del terzo settore, un tema estremamente delicato
00:02:09come dicevo ma anche strategico e complesso perché questa tematica non si affronta soltanto
00:02:17all'interno dei confini nazionali ma invece si affronta in un panorama più ampio che quello
00:02:23del Consesso europeo.
00:02:25L'audizione che oggi stiamo tenendo avviene in un momento che io devo definire storico,
00:02:33lo dico sommessamente ma anche convintamente.
00:02:36perché? Perché il mondo del terzo settore italiano, quindi il mondo dell'associazionismo,
00:02:41delle organizzazioni di volontariato, della cooperazione sociale, delle imprese sociali,
00:02:46delle realtà filantropiche, delle fondazioni, quel mondo così ricco in Italia che è composto
00:02:52da 400.000 realtà e da circa 1.600.000 operatori sociali e oltre 5.000.000 di volontari, quindi
00:03:00ne capiamo anche la rilevanza in termini numerici ma quel mondo è un mondo che ha vissuto nel
00:03:082017 una fase particolarmente difficile caratterizzata dalla riforma del codice del terzo settore e
00:03:17quindi da due iniziative che sono state varate nel 2017 attraverso il codice del terzo settore
00:03:24e ad averso il decreto legislativo 112 che riguardava invece semplicemente l'impresa sociale.
00:03:33Allora questa riforma, riforma da una parte certamente richiesta perché? Perché negli anni si erano
00:03:42stratificate normative di carattere diverso con il riconoscimento giuridico delle organizzazioni che ho
00:03:50e degli enti che prima avevo elencato e in questa stratificazione evidentemente c'era la necessità di
00:03:58avere una normativa quadro che potesse raggruppare il tutto. La tradizione italiana dell'impegno
00:04:05solidaristico nasce nel medioevo con le società di mutuo aiuto, quindi parliamo di centinaia di anni fa.
00:04:12Mi sento di dire che la Costituzione in questo caso non ha inventato nulla se non recepire qualcosa
00:04:20che in Italia già esisteva in termini culturali, in termini di aiuto al prossimo, in termini di una
00:04:29visione della politica laddove costruzione di bene comune antropocentrica che appunto nei secoli
00:04:37aveva portato alla genesi di organizzazioni e soggetti giuridici diversi proprio per sostenere
00:04:43sempre l'azione dei cittadini singoli e associati nella costruzione del bene comune. Quello che
00:04:50sancisce la nostra Costituzione è l'articolo 118. Quindi che ci fosse bisogno di una riforma
00:04:56quadro e che ci fosse bisogno quindi di una legge che racchiudesse e sistematizzasse questa
00:05:01materia nel suo complesso si era tutti d'accordo. Certamente però quella riforma varata nel
00:05:062017 ha creato non pochi problemi perché una volta ad essere stata approvata in realtà
00:05:13non è stata attuata con la soresia con cui questo doveva venire e quindi le realtà del
00:05:20terzo settore hanno da subito e poi negli anni che si sono succeduti purtroppo tanti palesato
00:05:29la loro preoccupazione, la loro ansia, la loro angoscia perché da una parte il desiderio
00:05:34di continuare a generare solidarietà e dall'altra però facendo i conti con una normativa che
00:05:40invece di promuovere e far stare meglio come tutto, come sempre accade quando si rompono
00:05:46degli equilibri che seppur comunque da cambiare equilibri erano e ne arrivano dei nuovi che
00:05:52in realtà non sono stati fortificati semplicemente perché non sono stati attuati. Da questo
00:05:58quindi evidentemente questa ansia e questa preoccupazione è stata oggetto di interesse
00:06:05privilegiato e prioritario da parte del Governo e per questo ci siamo subito occupati della
00:06:12materia. La prima richiesta che ci è stata fatta quando ci siamo insediati e a me in particolare
00:06:18come Vice Ministro, come sapete, delegata alle politiche sociali al terzo settore, è stata
00:06:23quella di sciogliere in nodo dell'autorizzazione alla fiscalità agevolata degli enti del terzo
00:06:28settore in Italia. Perché? Perché la legge di riferimento e quindi proprio il codice del
00:06:36terzo settore all'articolo 104,2 sanciva che le agevolazioni fiscali e quindi le facilitazioni
00:06:46fiscali riconosciute al terzo settore in questa legge, che comunque andavano in scia con quelle
00:06:52agevolazioni fiscali che erano state riconosciute anche nei decenni passati, potevano continuare
00:06:59ad esistere soltanto se erano autorizzate dalla Commissione europea, cioè se erano autorizzate
00:07:07dall'Unione europea. Ovviamente questo via libera diventava un elemento particolarmente
00:07:20importante da affrontare per dare stabilità, per dare sicurezza, per fugare ogni ansia di
00:07:27un mondo che si trovava in una transizione di cambiamento ma nell'incertezza di cosa sarebbe
00:07:33potuto avvenire dopo. Perché dire che la fiscalità agevolata era soggetta all'autorizzazione
00:07:38europea significava anche poter ricevere un no. Chi conosce bene il consesso europeo e conosce
00:07:45bene le normative sul libero mercato, la concorrenza, la competizione, sa bene che in quei luoghi
00:07:51questi sono tematiche che hanno una certa difficoltà ad essere recepite e da subito capite, soprattutto
00:07:59quando si tratta di specificità degli Stati membri. Allora, il tema in questo caso era
00:08:10da una parte cogente, dall'altra necessario e indispensabile perché le leggi vanno rispettate
00:08:18e quindi ovviamente le istituzioni devono essere le prime a rispettarle e dall'altra ancora
00:08:24fondamentale perché troppi anni erano già passati dal 2017 a quando noi abbiamo iniziato
00:08:31a occuparcene che è stato quindi all'inizio del 2023. Allora, ovviamente la prima cosa
00:08:40che noi abbiamo fatto è stata quella di poter instabilire dei rapporti con l'Unione Europea
00:08:46e in particolare con la Commissione competente che è la Commissione Competition, cioè la Commissione
00:08:51di concorrenza. Questi rapporti sono stati ovviamente propedeuticamente caratterizzati
00:08:58da un dialogo all'interno del Governo italiano con i digasteri competenti, quindi non solo
00:09:03il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ma anche il Ministero dell'Economia e Finanze
00:09:08e questo vabbè stava san dire dal momento in cui oggi tutti sono presenti la Commissione Finanze
00:09:13della Commissione Affari Sociali e poi anche l'Agenzia delle Entrate, anche la rappresentanza
00:09:21degli enti del Terzo Settore, quindi segnatamente del Forum Nazionale del Terzo Settore come
00:09:26ente più rappresentativo del mondo della solidarietà sociale italiano e anche del Consiglio Nazionale
00:09:31del Terzo Settore che è organismo previsto per legge, fino ad arrivare alle categorie professionali
00:09:37di rappresentanza che entrano in gioco in questa materia che sicuramente sono i notai,
00:09:43i commercialisti e anche gli avvocati. Da lì abbiamo costruito un tavolo di lavoro comune
00:09:48perché capivamo che per trattare questa materia e farci trovare pronti e preparati nel Consesso
00:09:54europeo dovevamo essere comunque dotati di tutte le competenze e di tutte le professionalità,
00:10:00le migliori professionalità. Quindi da qui con il collega, il Vice Ministro Leo abbiamo
00:10:05aperto un tavolo interministeriale che non era mai stato aperto prima, con quindi le deleghe
00:10:11che prima vi ho enunciato e i digasteri presenti e abbiamo iniziato a lavorare insieme per trattare
00:10:17la materia della fiscalità del Terzo Settore, con un programma di lavoro davanti, iniziando
00:10:25dal primo step fondamentale e necessario che era l'autorizzazione alla fiscalità agevolata
00:10:31degli enti del Terzo Settore e per poi avviare una programmazione più lunga che va ovviamente
00:10:36anche alla tematica delle imposte dirette, quindi l'IVA e a tutto quello che è collegato.
00:10:42Quando ci siamo presentati in Europa, vi dico, la prima reazione che abbiamo avuto è stata
00:10:49di sorpresa. La Commissione Competition era sorpresa perché mai era stata presentata una richiesta
00:11:00di avviare un dialogo sul tema del Codice del Terzo Settore e segnatamente sull'autorizzazione
00:11:07europea. Mai nessuno aveva né notificato né informalmente né formalmente la trattazione
00:11:14di questa tematica. Quindi la prima cosa sorpresa perché ovviamente noi ci riferivamo
00:11:19a una legge dello Stato del 2017 dell'Italia. Secondo poi, ovviamente, la reazione quale è
00:11:28stata quando abbiamo spiegato prima di tutto che cos'è il Terzo Settore? Di grande interesse.
00:11:34Perché? Perché il Terzo Settore in Europa non esiste. Cioè non esiste proprio come soggetto
00:11:41giuridico nella denominazione che noi gli diamo e che è non soltanto noi gli diamo,
00:11:48ma che è esistente in Italia. Il Terzo Settore è un unicum non soltanto per bellezza, per capacità,
00:11:55per operatività nel sistema italiano. Il Terzo Settore è un unicum in Europa. Nessun'altra
00:12:01nazione ha il Terzo Settore in Europa. E quindi ovviamente il Consesso europeo si è aperto
00:12:10e interessato a comprendere che cos'era il Terzo Settore partendo da quello che mi sentirei
00:12:15di dire i fondamentali, proprio l'ABC. Perché è stato per noi come ovviamente parlare con
00:12:23persone che parlano un'altra lingua, che non è la lingua del mondo della solidarietà sociale
00:12:28italiano. Da qui però devo dire, e voglio sottolineare, il grandissimo interesse da parte
00:12:35loro. Perché noi ci siamo presentati anche con una strutturazione chiara di questo mondo.
00:12:41Quindi oltre a spiegare che cos'è il Terzo Settore, quindi come dicevo all'inizio, cioè
00:12:46la moltitudine di organizzazioni, la numerosità, gli operatori e i volontari che vi animano questo
00:12:52mondo, poi siamo entrati dentro sempre di più con un carteggio, incontri formali, informali
00:12:59che ci sono stati numerosissimi, in particolar modo nell'ultimo oltre anno, quindi anno e
00:13:05mezzo. Perché ovviamente la Commissione Concorrenza ha voluto dati. Dati che noi abbiamo potuto
00:13:12acquisire per la prima volta grazie a una grandissima collaborazione che c'è stata, il
00:13:17Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma con il MEF e in particolare con l'Agenzia
00:13:21delle Entrate. Perché abbiamo tirato fuori proprio i soggetti giuridici e quindi associazioni
00:13:28di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, imprese sociali, fondazioni
00:13:34e altri soggetti che comunque si rientrano nell'ambito del Terzo Settore e fatto questo
00:13:42abbiamo presentato, perché questo era l'interesse della Commissione Concorrenza, gli atti costitutivi,
00:13:47gli statuti per ciascuna fattispecie. Poi successivamente a questo hanno desiderato
00:13:52guardare i bilanci e quindi abbiamo mostrato i bilanci, i bilanci delle organizzazioni più
00:13:57rilevanti, suddivise per soggetto giuridico e suddiviso anche per attività di interesse
00:14:02generale. Perché voi sapete bene che ciascuna organizzazione che sia un APS o di buona impresa
00:14:08sociale, poi si diversifica per l'attività di interesse generale che genera, che sia di carattere
00:14:13sociale, sanitario, culturale, sociosanitario, educativo, di protezione ambientale. Soltanto
00:14:20a dirvi questo comprendete che, ecco, se non fossimo nell'informatizzazione e fossimo
00:14:26ancora nel cartaceo, scatoloni di documentazione enorme. Ma enorme perché il patrimonio italiano
00:14:35è straordinario. E quindi la commissione concorrenza è entrata in un mondo e quindi
00:14:44nel poter passeggiare in un mondo stratificato negli anni e che si è consolidato e che oltretutto
00:14:53opera con una notevole legittimità in termini di trasparenza, di legalità e di rispetto
00:15:01quindi delle regole. Allora, ovviamente è stata lunga perché se il terzo settore non
00:15:10esiste in Europa ci vuole tempo per esaminare e poter sciogliere tutta la materia. A questo
00:15:21punto l'oggetto di questa conoscenza era presupposto per avere che tipo di risposta
00:15:27dall'Europa? Beh, l'Europa doveva esprimersi rispetto al ritenere congrua una fiscalità
00:15:36agevolata per questo mondo, rispetto invece a ritenerla non congrua, a ritenerla invece
00:15:44un'azione che distrae le regole del libero mercato e della libera concorrenza. Faccio un
00:15:53salto e vi dico, la comfort letter che cosa? Che cos'è? La comfort letter supera anche
00:16:01le aspettative che noi avevamo, perché la comfort letter va al di là anche delle nostre
00:16:08migliori aspettative. L'Europa non ci dice solo che è congrua, la fiscalità agevolata
00:16:14italiana del terzo settore. L'Europa ci dice proprio che non sono aiuti di Stato, che
00:16:21sono fuori dagli aiuti di Stato e qui sancisce una linea di demarcazione fondamentale perché
00:16:28distingue il profit dal non profit e dice che il mondo del terzo settore italiano non
00:16:35è profit, non c'entra proprio con il profit, è qualcosa di diverso, che ha regole diverse
00:16:40giustamente perché non è profit e chiunque conosce il Consesso europeo sa anche che per
00:16:47l'Europa è tutto profit. Allora, arrivare a questo pronunciamento significa non soltanto
00:16:56aver fatto un passaggio in termini economici fiscali, significa aver fatto un passo in termini
00:17:04culturali enorme, perché è il riconoscimento della giusta esistenza di una serie di operatori
00:17:14che operano per il bene comune e che quindi giustamente devono godere di una fiscalità
00:17:21di vantaggio che non sono aiuti di Stato perché sta fuori dal libero mercato. Quindi ci dice
00:17:28che non solo devono esistere e continuano ad esistere, ma ne riconosce il valore sociale,
00:17:34il valore culturale, il valore etico, il valore economico, il valore nella costruzione del bene
00:17:40comune e quindi nei processi di inclusione, di accessibilità e di quindi pari dignità delle
00:17:49persone che ovviamente riescono ad avere aiuto da queste realtà. Quindi devo dire che certo
00:17:56il governo era consapevole di questo lavoro, ci ha messo un'anima e cuore, ha chiamato
00:18:01a raccolta tutti, tutti i migliori come vi ho detto, questo è un successo che il governo
00:18:05non raggiunge da solo, è un successo che il governo raggiunge insieme e per questo i
00:18:13tavoli interministeriali non sono stati tavoli delle istituzioni, sono stati tavoli che hanno
00:18:19chiamato raccolta il privato sociale e il privato, perché si vince soltanto se ci si unisce,
00:18:25soltanto c'è effettivamente una pari dignità tra pubblico privato e privato sociale, se
00:18:31effettivamente quell'enunciato dell'amministrazione condivisa che abbiamo letto in tante carte,
00:18:35compreso il codice del terzo settore, che noi stessi abbiamo inserito nel codice degli
00:18:39appalti come una delle prime iniziative, vive all'interno delle iniziative che le istituzioni
00:18:46portano avanti e io sono fermamente convinta che se noi abbiamo raggiunto questo straordinario
00:18:52e quindi spero di aver potuto spiegare le ragioni che mi portano a dire un risultato
00:18:58epocale e detto non soltanto da me, è perché c'è stata un'alleanza tra istituzioni, privato
00:19:06sociale e privato, cioè nelle categorie di rappresentanza di tutti coloro uguali hanno
00:19:11partecipato a questo successo. Ovviamente questa possibilità di raggiungere quindi la
00:19:23comfort letter, una comfort letter che dicendo che non sono aiuti di Stato è perfezionata
00:19:29di per sé, cioè quello che ci dice l'Europa è che non ci deve autorizzare a niente, non
00:19:35c'è qualcosa che l'Europa deve autorizzare perché sta fuori dalla libera concorrenza
00:19:41e dal mercato e quindi la prenotifica e la comfort letter sono sufficienti, bastevoli e in questo
00:19:50quindi si sono rivelate e si rivelano necessarie all'ottenimento del via libera. Questo fa nascere
00:20:00un periodo di maggiore tranquillità da parte degli enti del terzo settore, scongiura un
00:20:07rischio altissimo che era quello anche comunque di ricevere un dissenso da parte dell'Unione
00:20:12Europea e quindi della Commissione concorrenza e ci permette di portare avanti ovviamente il
00:20:20nostro programma di lavoro che come vi dicevo è un programma di lavoro che toccherà altri
00:20:26punti. Ovviamente il programma di lavoro dal momento che gli strumenti quando funzionano
00:20:31vanno convalidati, insomma c'è chi dice la squadra che vince non si cambia, permettetemi
00:20:36di dire anche questo. Ovviamente la squadra è stata composta dal tavolo interministeriale
00:20:42che ho avuto la possibilità di poter raccontarvi e quello continuerà ad essere il consesso in
00:20:49cui noi affronteremo tutti i temi che verranno in successione. Gli articoli che particolarmente
00:20:57sono oggetto della nostra attenzione oggi sono l'articolo 79, l'articolo 80, l'articolo
00:21:0386, cioè quelli che parlano ovviamente della parte della fiscalità e quindi di quanto non
00:21:11si configurano aiuti di Stato, le previsioni riguardanti la non commercialità delle attività
00:21:16degli interessi generali degli ATS, ma anche il regime forfettario degli ATS non commerciali
00:21:22come regime forfettario per le attività commerciali svolte dall'APS e dell'ODV e anche poi quello
00:21:27che riguarda le imprese sociali e quindi la detassazione delle domme destinata a costituire
00:21:31riserve volte a incrementare il patrimonio e lo svolgimento delle attività statutarie.
00:21:37Di quella della notifica, della prenotifica che noi abbiamo proposto alla Commissione Concorrenza
00:21:42abbiamo quindi il via libera su tutto questo, rimangono sospese due previsioni che non riguardano
00:21:51il 117, quindi non il Codice del Terzo Settore ma riguardano invece il Decreto Legislativo
00:21:58112 del 2017 che sono i titoli di solidarietà e la detassazione e la decontribuzione per quanto
00:22:05riguarda gli investimenti in attività legate alle imprese sociali. Rimangono in attenzione
00:22:15all'interno delle Commissioni europee perché la Commissione Competition ovviamente non è
00:22:22deputata a occuparsi invece delle tasse e quindi delle imposte dirette e indirette. La Commissione
00:22:27competente in materia è la Commissione Tax Expandure e la Commissione quindi non poteva concorrenza,
00:22:36non poteva esprimersi su una materia che non le è stata affidata nella sua pienezza. Quindi
00:22:43ci dice che per quanto riguarda la Commissione Competenza non ci sono motivi ostativi, quindi
00:22:49c'è comunque una condivisione ma ovviamente ha coinvolto la Commissione Tax per poter far sì
00:22:58che la Commissione Competente in questo caso possa invece esaminare la fattispecie di queste
00:23:04due singole previsioni. Importanti perché? Perché quelle due previsioni che sono i titoli
00:23:13di solidarietà e invece la detassazione e la decontribuzione per quanto riguarda gli
00:23:21investimenti nelle imprese sociali ovviamente sono delle leve di potenziamento dell'azione
00:23:26dell'impresa sociale e quindi sono importanti ma diciamo che il panorama invece di fiscalità
00:23:33agevolata di base su cui si muovono gli enti del terzo settore quello è il terreno sul quale
00:23:39noi potremo costruire tutta quella cultura di attenzione al mondo della solidarietà social
00:23:47italiano e quindi poi anche rispondendo al dettato costituzionale che fa sì che tutte
00:23:52le istituzioni possano favorire la libera aggregazione dei cittadini nel perseguimento
00:23:58del bene comune. Non abbiamo posto un limite di tempo quindi diciamo che se ha necessità
00:24:12di approfondire ulteriormente se i colleghi sono d'accordo io la farei proseguire.
00:24:17Allora sì vi ringrazio quindi ringrazio anche del tempo importante che è stato messo a disposizione
00:24:28del governo per poter illustrare il dialogo con la commissione competition e quindi con
00:24:36la commissione concorrenza dell'Unione Europea. È stato riconosciuto grande valore anche alle
00:24:44iniziative portate avanti per da una parte andare a sempre di più sostenere le agevolazioni
00:24:51fiscali agli enti del terzo settore quelle previsioni che riguardano i controlli e quindi
00:24:57la strutturazione dei controlli nell'ambito di coloro i quali decidono di iscriversi al
00:25:03RUNS quindi al registro unico nazionale del terzo settore. Una delle cose che è stata
00:25:09fatta da questo governo è rendere il RUNS quindi registro unico nazionale del terzo
00:25:16settore aperto cioè abbiamo chiamato Open RUNS cioè renderlo aperto a tutti i cittadini
00:25:22in maniera tale che potesse essere sempre di più fortificata la fiducia dei cittadini
00:25:27verso coloro i quali si impegnano nella solidarietà sociale. Crediamo che un modo buono per far sì
00:25:34che in questo mondo vengasi sempre più allontanata come sempre ci può essere in tutti i contesti
00:25:40il rischio di un utilizzo improprio degli strumenti che lo Stato propone quindi allontanare sempre
00:25:46di più l'utilizzo illegittimo di contesti e di normative così importanti per la coesione
00:25:53sociale e invece poter sostenere i milioni di cittadini che si impegnano in maniera trasparente
00:26:01etica e veramente in senso solidaristico abbiamo pensato che uno strumento potesse essere proprio
00:26:08quello di rendere accessibile il registro unico nazionale del terzo settore non soltanto agli
00:26:13addetti ai lavori che siano di carattere istituzionale oppure del privato e sociale ma proprio alla collettività
00:26:18in genere quindi alla comunità italiana per cui oggi qualsiasi cittadino potrà poi entrare
00:26:23attraverso il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quindi accedere all'Open
00:26:30RUNS e conoscere di quell'associazione l'atto costitutivo, lo statuto, i bilanci, le attività
00:26:37di interesse generale che vengono svolte quindi conoscere e riconoscere oltre ad avere ovviamente
00:26:44la legittimità di essere scritto a RUNS e quindi significa di aderire a un sistema
00:26:49di controlli che ne certifichi ancora di più l'agire etico e conforme al sistema delle
00:26:58regole. Quindi abbiamo tenuto molto a questo passo, ovviamente l'Open RUNS, il sistema
00:27:06RUNS e quindi il sistema d'accesso è in implementazione, l'abbiamo varato proprio perché le realtà
00:27:12sono molte, sono oltre 130.000 realtà che si sono attualmente iscritte e immaginiamo
00:27:18che ci saranno ulteriori iscrizioni a fronte anche del via libera dall'Unione Europea perché
00:27:24realtà importanti erano in attesa di comprendere che tipo di pronunciamento avrebbe avuto l'Europa
00:27:30perché è ovvio che scelgo di partecipare ad un campo con un sistema di regole che si è
00:27:36chiarificato ma se quel sistema di regole è ancora ambiguo anche in transizione non ho gli
00:27:41elementi per operare una scelta in termini di certezza di diritto. Quindi alcune realtà
00:27:49fino ad oggi non si sono scritte al RUNS proprio perché non avevano un sistema regolatorio che
00:27:53avesse ricevuto tutti gli ok necessari a poter poi aderire. In questo in particolare c'è
00:28:00la materia delle ONNUS che immagino voi conosciate bene e quindi alcune ONNUS già hanno deciso
00:28:06prima ancora della via libera da parte della Commissione europea di iscriversi al RUNS ma
00:28:13molte altre, parliamo intorno alle 15.000 realtà, ancora invece erano in attesa di comprendere
00:28:22qual era il sistema regolatorio che maggiormente le avrebbe tutelate. È ovvio che una volta
00:28:28avvenuta il via libera da parte della Commissione europea come recita la legge il sistema fiscale
00:28:36agevolato per gli enti del terzo settore parte dall'anno successivo al via libera della Commissione
00:28:43europea, quindi dal 1 gennaio 2026. Le realtà però hanno tempo 90 giorni, quindi segnatamente
00:28:49le ONNUS hanno tempo 90 giorni per poter perfezionare la loro iscrizione, quindi il
00:28:55termine ultimo è il 31 marzo del 2026. Oggi quindi dovranno certamente operare una scelta
00:29:02e quindi decidere se iscriversi al RUNS e quindi godere di una serie di agevolazioni fiscali
00:29:07compreso il 5 per 1.000, faccio un esempio, piuttosto che liberamente scegliere di una ronna
00:29:11iscriversi al RUNS e quindi operare un altro percorso. Ovviamente il Ministro del Lavoro
00:29:18e delle politiche sociali è assolutamente sensibile a questa fase e per questo l'abbiamo
00:29:27attenzionata già trattando il tema di questo periodo di transizione dei tre mesi e quindi
00:29:34della interpretazione della norma per far sì che nonostante la norma applicata dal 1 gennaio
00:29:402026 ovviamente nei tre mesi di shift fino al termine ultimo, il 31 marzo, non si rimanga
00:29:48nell'ambiguità oppure nella mancanza dell'agevolazione fiscale in funzione del fatto che la norma
00:29:54applicata però è il termine ultimo per iscriversi al 31 marzo del 2026. Quindi l'abbiamo già
00:29:59affrontata con il Vice Ministro Leo e infatti nella delega fiscale che tratta anche la materia
00:30:05del terzo settore, come sa in particolare il Presidente Osnato, dal momento che ci sono
00:30:11i decreti attuativi che verranno emanati proprio prossimamente, insomma certamente prima dell'estate
00:30:16nella primavera, ci sarà la trattazione di questa materia e quindi ci sarà anche la trattazione
00:30:21di tutte le sfatti specie compreso il periodo di accompagnamento dei 90 giorni e in questo
00:30:27anche quindi ovviamente la soppressione delle proroghe per quanto si è fatto fino a oggi
00:30:33in mancanza dell'autorizzazione europea e quindi della piena attuazione delle previsioni
00:30:40di legge in materia di fiscalità agevolata. Oltre quindi il decreto che riguarda il decreto
00:30:49attuativo che riguarda la riforma fiscale, invece affronteremo un altro tema all'interno
00:30:56del tavolo interministeriale che riguarda l'IVA. Come sapete bene in legge di bilancio abbiamo
00:31:02prorogato l'applicazione del Liga e quindi abbiamo prorogato l'esclusione dal campo IVA
00:31:10degli enti del terzo settore fino a gennaio del 2026 perché l'abbiamo fatto e l'abbiamo
00:31:15fatto con questa tempistica, quindi dandoci un tempo lungo perché da una parte dovevamo
00:31:21incassare, dovevamo avere il via libera da parte della Commissione europea e quindi sapevamo
00:31:28che c'erano dei tempi che da una parte governavamo e l'abbiamo fatto con estrema solerzia e
00:31:35soprattutto presentandoci puntuali a tutti gli appuntamenti che ci sono stati dati dalla
00:31:39Commissione europea. Io sono molto fiera di come questa squadra, istituzioni privato-sociale
00:31:46e categorie di rappresentanza, notai, avvocati e commercialisti, ha lavorato. Sono veramente
00:31:52orgogliosa perché il Governo italiano, l'Italia nella sua interezza non ha mancato un appuntamento,
00:31:58non ha mancato una scadenza, non ha fugato ogni dubbio e quindi c'è stata una levatura
00:32:08delle rappresentanze italiane di cui mi sento di essere molto orgogliosa e voglio condividerlo
00:32:18con voi perché davvero ringrazio sentitamente tutti gli uomini e le donne che mi hanno aiutato
00:32:22in questo percorso. Senza di loro non ci saremmo riusciti, senza di loro non ci sarei mai riuscita.
00:32:29E quindi ritengo che in un consenso così alto e importante come il Parlamento italiano e
00:32:34le commissioni competenti come quelle in cui voi siedete sia importante per me farvi ascoltare
00:32:41queste parole, cioè dobbiamo essere fieri delle capacità dell'Italia e di come l'Italia sa stare
00:32:48in determinati contesti istituzionali, sovranazionali e europei. E può oltretutto indicare una via,
00:32:58una via italiana alla solidarietà sociale, una via italiana all'economia sociale. L'economia sociale
00:33:05che entra nella normativa europea e viene proposta in tanti atti europei è un'economia sociale
00:33:12che oggi può avere un'integrazione rispetto a saperi, competenze, iniziative e opere dell'Italia
00:33:19che se noi non mettevamo al servizio dell'Europa sarebbero mancati. Perché questo unicum fa sì
00:33:28che noi si abbia da una parte un riconoscimento di un onore importante, ma dall'altra un grande
00:33:35onere. È una nostra responsabilità inserire queste iniziative e questa visione dell'azione
00:33:44dell'impegno sociale in Europa. Quindi il tema dell'IVA ovviamente ha avuto
00:33:52questo panorama fino alla proroga del gennaio 2026 perché avuta il via libera da parte della
00:34:02Commissione Competition stiamo trattando il tema dell'IVA sempre nel tavolo interministeriale
00:34:08raccogliendo le diverse proposte ovviamente che sono già state elaborate nel tempo sempre
00:34:14nel tavolo interministeriale anche dagli enti di rappresentanza del terzo settore. Stiamo
00:34:18cercando ovviamente di fare che cosa? Voi sapete che il tema IVA nasce nel 2010 da una
00:34:25procedura di infrazione dell'Europa e da questo nascono poi degli interventi legislativi
00:34:30nel 2021 e a seguire. Oggi il nostro compito qual è? Da una parte evitare che ci sia una
00:34:38procedura di infrazione perché sono gli italiani a pagarle il prezzo, non è neanche il governo
00:34:42italiano, lo sapete benissimo, in questo consesso così alto dico qualcosa che ovviamente
00:34:47è per voi conosciuto benissimo. Quindi si tratta di evitare che gli italiani paghino un costo
00:34:54salatissimo e dall'altra però mettere in protezione un sistema di protezione e di solidarietà sociale
00:35:01che ha un valore enorme non soltanto in Italia, certamente in Italia, ma che lo può avere e lo avrà
00:35:09in altre nazioni fuori dai confini nazionali. Quindi quello che noi stiamo facendo è immaginare
00:35:14la costruzione di una strada e quindi poi attuare una strada che possa tenere questi due
00:35:21pilastri, questi due fondamenti insieme e ci impegneremo per fare questo. Il consesso, come
00:35:27vi dicevo, è quello del tavolo interministeriale. Ovviamente siamo qui presenti per ascoltare
00:35:33tutti i contributi che vorranno essere proposti dalle commissioni competenti della Camera e anche
00:35:39ovviamente del Senato. Ricordo a me stessa innanzitutto che abbiamo lavorato benissimo
00:35:45con l'approvazione della legge 104 del 2024, la prima legge che ha approcciato la riforma
00:35:51del Codice del Terzo Settore, con delle iniziative importanti di semplificazione in termini di
00:35:57bilanci, soprattutto mettendo in protezione le realtà più piccole, che sono quelle sotto
00:36:03i 60 mila euro di bilancio e i 300 mila euro di bilancio, anche rendendo più semplici
00:36:09il sistema di controlli e quindi le verifiche che provengono da diversi consessi collegiali,
00:36:15armonizzando le normative. Cioè abbiamo fatto un'opera di primo aiuto nella semplificazione
00:36:24e nella trasparenza e quindi nel cercare di rendere più sostenibile le realtà del Terzo
00:36:27Settore, ovviamente richieste che avvenivano dal mondo del Terzo Settore che noi come Governo
00:36:33condividevamo ma che anche il Parlamento ha condiviso pienamente e infatti su questo ho
00:36:37avuto modo di ringraziarvi in altre occasioni. La maggioranza e l'opposizione hanno dimostrato
00:36:42davvero di essere coese nella tutela di questo sistema di tutele sociali, sociosanitarie,
00:36:49educative, culturali e via dicendo. Quella legge è stata approvata senza un voto contrario
00:36:54è evidentemente al successo del Parlamento, è un successo del Governo di cui siamo tutti
00:37:02molto soddisfatti e le realtà del Terzo Settore lo sono state enormemente. Fra l'altro vorrei
00:37:09condividere con voi, sono state anche sorprese perché pensavano che non saremmo mai riusciti
00:37:12in termini così celeri. In nove mesi abbiamo approvato quella legge incardinata alla fine
00:37:19del 2023 approvata nel luglio del 2024, un tempo così veloce, record, non c'era mai stato
00:37:29ultimamente, io non ricordo altri esempi, magari ci saranno, però sono state molto confortate
00:37:35da quest'azione e da questa unione anche di maggioranza e di opposizione quando si vuole
00:37:41dare priorità non solo a parole a un mondo ma anche con i fatti. Quindi questo è il nostro
00:37:47programma di lavoro, ovviamente adesso io non voglio troppo allargare perché poi le materie
00:37:55sono tante in termini di leve fiscali, abbiamo attuato il social bonus che è il riconoscimento
00:38:01di un credito d'imposta fino al 65% per quelle persone che fanno delle donazioni oppure anche
00:38:10per enti, società, organizzazioni che fanno donazione per la ristrutturazione di immobili
00:38:16o pubblici inutilizzati oppure confiscati alla mafia e che vengono alla criminalità organizzata
00:38:22e che vengono utilizzate dal terzo settore per attività di interesse generale. Anche quella
00:38:27una leva fiscale rimasta lì insomma a giacere senza attuazione ma che invece in questi due anni
00:38:35abbiamo attuato e poi moltissime altre cose ma non voglio allargare il campo d'azione,
00:38:40mi sembra che questa audizione avesse un focus molto chiaro che era quella della
00:38:46comfort letter e quindi del via libera dalla parte della Commissione europea, quindi non
00:38:51voglio occupare altro spazio delle commissioni competenti e anche altro tempo, ovviamente
00:38:59sono a disposizione per qualsiasi approfondimento del caso e anche per trattare altri aspetti,
00:39:06altre materie di questa sensibile materia che riguarda il terzo settore ma riguarda poi
00:39:10le politiche sociali in Italia. Quindi grazie ancora per il vostro ascolto, per l'invito
00:39:14e per la vostra attenzione e anche sensibilità.
00:39:17Io ringrazio il Vice Ministro per il prezioso contributo ma soprattutto la ringrazio, le faccio i complimenti
00:39:41per i risultati e melosci dire da tecnico, da dottore commercialista che erano tutt'altro che scontatti
00:39:49e quindi è veramente un grande risultato di cui bisogna darle atto e ringraziarla e poi la ringrazio
00:39:57perché per la passione che mette in questa sua dedizione alla causa. Grazie davvero.
00:40:03Chiedo a questo punto se vi... Prego, onorevole Merola.
00:40:08Sì, grazie. Merola, capogruppo PD, Commissione Finanze, detta Allegria.
00:40:13Lei mi perdonerà se entrerò nel merito su alcuni aspetti che riguardano il seguito di questa buona notizia
00:40:21per chiedere un po' il suo orientamento e quello del Governo.
00:40:26Il Via Libera dell'Europa è senz'altro un fatto storico, positivo, a dieci anni dall'entrata in vigore di questo provvedimento
00:40:33che si conferma un provvedimento giusto se non altro per la parte di riforma fiscale.
00:40:41E quindi io penso che in Europa sia stato accolto questo provvedimento non solo per come l'abbiamo saputo presentare
00:40:50ma anche perché c'è una forte tradizione di economia sociale e di mercato
00:40:55e anche perché forse l'originalità del terzo settore è quella che rispecchia maggiormente
00:41:01una parte della nostra Costituzione, l'articolo 118, che dice appunto che gli enti locali e le istituzioni
00:41:09possono sostenere i cittadini che svolgono in forma autonoma o associata servizi di interesse generale.
00:41:16Forse la socialità è il tema su cui anche l'Europa perché soprattutto siamo abituati a identificare
00:41:24l'intervento pubblico come dipendente pubblico statale o di ente locale.
00:41:31Invece in questo caso abbiamo la dimostrazione concreta in atto che si può fare un intervento pubblico
00:41:37pur non essendo un dipendente dello Stato o degli enti locali.
00:41:41E' il ruolo pubblico che assume una rilevanza condivisa e maggiore.
00:41:48E' chiaro che adesso passiamo alla fase italiana.
00:41:52La fase italiana è una fase che si presta a interpretazioni come sempre nell'applicazione di una legge
00:41:59e quindi è molto importante da questo punto di vista un po' e capire come vogliamo
00:42:05e con quali norme, se sono necessarie, interpretare adeguatamente l'applicazione di questa riforma.
00:42:14Ne accennava lei stessa.
00:42:16E' stato prorogato giustamente al gennaio del 26 l'esenzione per gli enti del terzo settore
00:42:23dall'IVA ed è importante cominciare a comprendere qual è l'orientamento del Governo
00:42:30sul rendere strutturale questo provvedimento o meno.
00:42:35E quindi su questo noi pensiamo che sia un nodo che,
00:42:42visto che si parte dal 1 gennaio del 26 con l'entrata in vigore del nuovo regime fiscale
00:42:48per gli enti del terzo settore, questo sia un tema molto importante.
00:42:52Così come quello a cui lei ha accennato che riguarda le Ollus.
00:42:56E' chiaro che le Ollus nell'impianto della riforma devono decidere se entrare nel terzo settore
00:43:03o se rimanere tali.
00:43:05C'è un tema che va messo a fuoco e che viene segnalato ovviamente dalle Ollus
00:43:10prima di tutto che l'iscrizione agli enti del terzo settore comporterebbe la perdita
00:43:17delle agevolazioni IRAS al 50% in base all'attuale disciplina.
00:43:23Ora è evidente che anche su questo noi siamo interessati a comprendere
00:43:28per poter contribuire alla discussione qual è l'orientamento del Governo su questa parte
00:43:33anche a partire, mi permetto di dire, da un'analisi comparata di quelli che sono
00:43:38i vantaggi fiscali aderendo all'entrata del terzo settore o rimanere Ollus.
00:43:44In ogni caso questo si configura come un nodo che dovremmo affrontare.
00:43:50Ci auguriamo tutti nel breve periodo, in sostanza, visto i lunghi tempi che abbiamo scontato
00:43:56per avere via libera dall'Europa su questo provvedimento.
00:44:02Ecco, ci sono quindi alcuni nodi che vanno visti.
00:44:06Io approfitto l'occasione per capire qual è il suo orientamento.
00:44:10Mi rendo conto che è il Ministero del Lavoro, ma in molti casi nella discussione sul bilancio
00:44:18ma su altri provvedimenti le associazioni del terzo settore ci hanno segnalato la questione
00:44:25del 5x1000, cioè di riuscire a fare in modo che le scelte del cittadino, di scelta, di donazioni
00:44:34col 5x1000 siano il più possibile pienamente rispettate rispetto al fatto che oggi il tetto
00:44:42non permette un'adeguata libertà di scelta del cittadino perché oltre a un certo tetto
00:44:48non è più possibile attribuire questi fondi.
00:44:52Così come sulla materia delle detrazioni, come sa, è stato introdotto un limite per
00:44:58le detrazioni che riguardano i redditi medio-alti.
00:45:03Dal punto di vista di organizzazione del terzo settore il tema che viene sollevato è quello
00:45:08di comprendere come in attuazione della riforma, in questo caso della riforma fiscale, sia possibile
00:45:16evitare che questo provvedimento sia un disincentivo alle donazioni, in particolare dei cittadini
00:45:24che hanno più reddito e che finora hanno potuto godere di una detrazione del 30% che con questi
00:45:31limiti alle detrazioni viene secondo loro messa in discussione.
00:45:37Quindi siamo in una situazione dove finalmente abbiamo risolto una questione chiave che farà
00:45:43bene anche all'Europa nel segno della sussidiarietà, siamo di fronte ai nodi che sono come sempre
00:45:52quelli di come vogliamo interpretare nel modo migliore l'applicazione di questa riforma
00:45:59e in questo senso chiedevo il suo orientamento. Grazie.
00:46:03Ci sono altri deputati che intendono intervenire?
00:46:07Abbastanza. Bene. Prego, Vice Ministro.
00:46:16No, ne avevo altre due o tre, ma...
00:46:17Allora, grazie, grazie per le domande.
00:46:29Allora, certamente io sono qui per rappresentare il Governo, per rappresentare, come diceva lei,
00:46:35il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. La mia delega è molto chiara, la mia delega
00:46:40alle politiche sociali al terzo settore. Quando abbiamo trattato la materia della fiscalità
00:46:45abbiamo sempre ovviamente lavorato in totale sinergia con il Vice Ministro Leo che ha la delega
00:46:53invece alla fiscalità e quindi in particolare ovviamente tratta anche la materia della fiscalità
00:46:59del terzo settore. Proprio per questo abbiamo aperto un tavolo interministeriale, perché questa
00:47:05non è una materia che può trovare nodi da sciogliere soltanto in un dicastero, che sia
00:47:13il dicastero del lavoro e delle politiche sociali o che sia il dicastero anche del Ministero dell'Economia
00:47:19e delle Finanze. E anche su questo mi permetto di sottolineare che è la prima volta che si è
00:47:25avviato un tavolo interministeriale formalmente che ha messo al centro questa materia e che
00:47:32quindi evidentemente ha riconosciuto una priorità alla trattazione di questa materia. E per questo
00:47:38vi dicevo che secondo me i risultati raggiunti sono perché si è riconosciuta la priorità
00:47:44ma di un lavoro corale. Non ci si è schiusi ciascuno all'interno del proprio Ministero credendo
00:47:49di poter avere tutte le risposte da soli alle domande, che siano nell'interfaccia del
00:47:55diciamo del governo del terzo settore, più su un piano di gestione dei fondi o di interpretazione
00:48:01dei controlli o anche di gestione del registro unico nazionale del terzo settore o che sia
00:48:08anche nel piano sociale, cioè nel piano soltanto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
00:48:14Quindi detto questo, ovviamente le domande che lei pone, che sono tutte condivisibili nella
00:48:25loro importanza, quindi questo certamente lo voglio esprimere, non possono trovare soltanto
00:48:32in me una definizione dell'orientamento di quello che è però il governo italiano, perché
00:48:37diciamo meno importa in questo quello che pensa personalmente, quasi su un piano personale
00:48:43Maria Teresa Bellucci, ma invece è la visione del governo italiano su come vuole trattare
00:48:49questa materia che ha due sicuramente interfacce nell'ambito della fiscalità, delle imposte
00:48:56dirette e indirette e che riguarda ovviamente due di Castelli che sono il MEF e il Ministero
00:49:01del Lavoro e delle Politiche Sociali. Detto questo, per quanto riguarda l'IVA, io l'approccio
00:49:07del governo italiano ho cercato di rappresentarlo. Noi vogliamo, abbiamo lavorato in questi due
00:49:14anni sulla materia dell'ok del via libera e ci siamo impegnati, spero di avervi dato
00:49:21la misura in maniera imponente sulla trattazione di questo che non era solo un nodo, ma era un
00:49:31groviglio di nodi che si erano venuti poi a interpolare l'uno nell'altro e abbiamo rinviato
00:49:39la trattazione dell'IVA per una questione proprio di tempo, di sostenibilità e anche comunque
00:49:46di relazioni che devono essere portate avanti. Consapevoli però che il punto IVA, adesso la
00:49:53comfort letter come sapete è arrivata la sera del 7 marzo, la tarda sera, quindi poi
00:50:01è stata annunciata l'8 marzo perché in realtà proprio la tarda sera del 7 marzo, l'8 marzo
00:50:07l'abbiamo annunciata, fra l'altro nei giorni che erano dedicati al giubileo del volontariato,
00:50:14anche una cosa molto particolare vi devo dire che a me un po' mi ha emozionato perché come
00:50:20ho tentato di spiegarvi, noi lavoravamo su questa comfort letter da due anni, un anno
00:50:27e mezzo di relazioni con la Commissione, ho fatto anche dichiarazioni ogni volta perché
00:50:32ci venivano date delle scadenze, prima era settembre, poi era la fine dell'anno, queste
00:50:37erano le scadenze della Commissione europea rispetto al pronunciamento, ma in realtà poi
00:50:41ogni volta chiedevano un documento in più perché per loro si apriva una curiosità anche
00:50:46in più. Quindi è arrivata in quei giorni e le ho trovati anche particolari, voglio utilizzare
00:50:57parole che magari non sono del tutto congrue con questo contesto. Però stiamo lavorando
00:51:03quindi adesso a partire dall'arrivo della comfort letter, quindi dall'8 marzo, su innanzitutto
00:51:09come vi dicevo la ricaduta in termini di articolo 79, 80, 86 perché appunto la comfort letter
00:51:17come è stato riconosciuto è un passaggio storico ma non significa aver smesso di lavorare,
00:51:22cioè un passaggio storico che ci permette di lavorare, di lavorare su tantissime cose perché
00:51:27se non ci fosse quella avremmo potuto chiudere i nostri lavori e non avremmo avuto nulla da fare
00:51:33se non ovviamente essere assolutamente afflitti da una cosa che avrebbe avuto ripercussioni
00:51:45negative in senso assoluto e non soltanto per l'Italia. Detto questo quindi ovviamente
00:51:55il lavoro che noi stiamo facendo da subito l'8 marzo è stato quello di governare il dopo
00:52:01comfort letter. Vi facevo l'esempio del periodo di accompagnamento dei 90 giorni perché è
00:52:07anche quello, vi facevo l'esempio della riforma fiscale e quindi del decreto attuativo della
00:52:12riforma fiscale perché nella riforma fiscale c'è il terzo settore e quindi poi c'è la gestione
00:52:16di queste partite e quindi anche dell'interpretazione di aspetti dell'articolo 79, dell'articolo
00:52:2380, dell'articolo 86, di tutte quelle fatti specie che oggi chiamano anche in gioco l'agenzia
00:52:28delle entrate e che quindi hanno anche dei piani interpretativi e che vanno governati
00:52:35e che oggi possono essere governati. Quindi da parte del Governo italiano quello che vi
00:52:39posso dire è che c'è una constatazione della priorità che nell'agenzia del Governo
00:52:43italiano questo è posto tra le priorità che ci stiamo lavorando. Io ovviamente ho la
00:52:49delega, il nostro Presidente del Consiglio ha deciso per la prima volta di incardinare
00:52:54un Vice Ministro con la delega del terzo settore alle politiche sociali non era mai successo
00:52:58nella storia dei Governi italiani quindi in 68 Governi italiani che ci fosse un Vice Ministro
00:53:03delegato alle politiche sociali al terzo settore quindi il Governo l'ha detto che era una priorità.
00:53:07Il Vice Ministro Leo è molto sensibile, l'avete sicuramente sentito anche in tante esternazioni
00:53:14lo continuerete a sentire anche ovviamente nella fase del decreto attuativo della riforma
00:53:18si scala nel terzo settore e quindi la porteremo avanti. L'IVA l'impostazione è quella che vi dicevo
00:53:24evitare scongiurare l'infrazione, la procedura di infrazione dall'altra però mettere in sicurezza
00:53:30gli enti del terzo settore con particolare riguardo a quelli che sono più di media e piccola grandezza
00:53:38cioè gli enti del terzo settore in Italia che hanno un bilancio sotto i 5.000 euro
00:53:42penso di avervelo detto all'inizio sono il 30% sotto i 60.000 euro sono il 45% sotto i 85.000 euro
00:53:53si avvicinano al 90% che è un patrimonio però di umanità e di solidarietà immenso
00:54:00quindi l'approccio è certamente quello di avere una visione che sia attenta a comprendere
00:54:08che le iniziative devono essere gestite anche sulla base della possibilità di sopportare determinate norme
00:54:17questo dicevo il codice del terzo settore è una riforma quadro eravamo tutti d'accordo
00:54:22e quindi ben venga una riforma quadro è ovvio che le regole devono essere diverse
00:54:26in funzione delle diversità degli enti cioè non si possono far parti uguali per disuguali
00:54:32e queste non sono le mie parole quindi insomma richiamo
00:54:35e quindi su questo per questo abbiamo approvato insieme la 104 del 2024
00:54:42per proporre delle proporzionalità sulla base delle caratteristiche degli enti stessi
00:54:48per quanto riguarda il 5 per mille sì esiste un tetto che sono 525 milioni
00:54:55il tetto che è stato proposto un tetto previsto per legge nel momento in cui è stato varato il 5 per mille
00:55:01non da questo governo noi certamente attenzioniamo la materia
00:55:05parliamo di imposte di italiani chi meglio di voi
00:55:10nel senso che nel momento in cui si parla del tetto al 5 per mille
00:55:15e si parla quindi della scelta che viene fatta dai cittadini
00:55:18si parla anche di una ripercussione perché il bilancio dello Stato e la fiscalità generale
00:55:24ovviamente è a 360 gradi e l'una comunica con l'altra
00:55:28siamo in una fase eccezionale questo lo sapete tutti
00:55:32stiamo governando dei processi straordinari nel panorama europeo ma anche internazionale
00:55:39le iniziative del ministero dell'economia e delle finanze
00:55:42non sono solo io a dirlo ma comunque sono iniziative pregevoli
00:55:48viene riconosciuta la buona azione del governo del ministro Giorgetti
00:55:51il rating ci dà dei riconoscimenti della stabilità e della capacità di governare in termini equilibrati
00:56:00ovviamente stiamo cercando di mettere in sicurezza il bilancio dello Stato
00:56:04di poter approcciare le cose con equilibrio
00:56:07e questo ovviamente richiede delle attenzioni particolari
00:56:11quindi stiamo azionando le leve fiscali come vi dicevo il social bonus
00:56:16che è un'opportunità notevole quindi stiamo cercando di mettere a disposizione
00:56:20quelle fiscalità di vantaggio a 360 gradi anche che erano rimaste inattuate fino ad oggi
00:56:27ovviamente lo dobbiamo fare passo per passo perché parliamo comunque di impatti importanti
00:56:35per quanto riguarda le onlus ci sono gli approfondimenti del caso
00:56:41perché non vogliamo perdere il patrimonio di esperienze
00:56:44non vogliamo mettere in difficoltà le realtà
00:56:46quindi dal lato del ministero del lavoro e delle politiche sociali
00:56:49certamente aiuterà sempre di più le onlus e ciascuna onlus
00:56:53anche a poter maturare una scelta che sia consapevole
00:56:57proprio per non dare scontato
00:56:58prima il presidente diceva questa materia
00:57:01e lo dico in commissioni sapienti
00:57:03è una materia anche estremamente tecnica
00:57:05di un tecnicismo che da una parte è necessario
00:57:09dall'altra noi dobbiamo semplificarlo
00:57:13ma dall'altra ancora dobbiamo anche accompagnarlo
00:57:15perché abbiamo capito tutti che comunque questo dà un sistema di riconoscimenti sovranazionali
00:57:21che fa sì che non vengano nemmeno messe in dubbio le fiscalità di vantaggio
00:57:26perché guardate
00:57:26lo dico a me stessa
00:57:28il tema della procedura di infrazione per la fiscalità agevolata agli enti del terzo settore
00:57:34è sempre esistito
00:57:36l'Europa poteva sempre intervenire e dire
00:57:40una volta che accendeva i riflettori su questo sistema
00:57:46così non vai a accendere una procedura di infrazione
00:57:48allora questo sistema regolatorio
00:57:54di un legge quadro di riferimento
00:57:56di un sistema di controlli
00:57:57che quindi ne assicura la trasparenza e l'egittimità
00:58:00mette in sicurezza questo mondo
00:58:02lo mette in sicurezza a livello alto
00:58:05e su questo quindi gli dà la possibilità di continuare
00:58:09a esistere e ad insistere nel proprio operato
00:58:13ma questo significa poi accompagnare anche le organizzazioni
00:58:17in scelte consapevoli rispetto a una materia complessa
00:58:22e per questo l'intervento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
00:58:25la messa a disposizione dell'Ordine dei Commercialisti
00:58:28che fra l'altro per la prima volta abbiamo inserito
00:58:31all'interno del Consiglio Nazionale del Terzo Settore come membri
00:58:34insieme ai noteai
00:58:38perché ovviamente sono interlocutori preziosissimi
00:58:42per aiutare queste realtà
00:58:43e poi i centri di servizio per il volontariato
00:58:45il CSVnet
00:58:47perché ovviamente anche quello
00:58:49riconosciuto fra l'altro per legge
00:58:50e sostenuto fra l'altro con risorse proprie
00:58:54è un sistema articolato
00:58:56che deve aiutare le realtà del Terzo Settore
00:58:58in questo segnatamente anche alle ONLUS
00:59:00a poter compiere delle scelte sapienti
00:59:02non escludendo di affrontare
00:59:04ovviamente con il Ministero del Lavoro e delle Economie e Finanze
00:59:07e anche con l'Agenzia delle Entrate
00:59:09dei miglioramenti della normativa
00:59:11cioè io l'ho detto sin dall'inizio
00:59:13la legge 104 che abbiamo approvato del 2024
00:59:16è una prima azione di riforma del Codice del Terzo Settore
00:59:20io ho sempre pensato
00:59:22che fosse un primo step
00:59:24che dovesse essere licenziato nel più breve tempo possibile
00:59:27ma che poi non si esalisse lì
00:59:28l'azione che noi insieme dobbiamo compiere
00:59:31per migliorare il Codice del Terzo Settore
00:59:34per migliorare quella norma
00:59:35e per poter renderla più capace di favorire quello che prima veniva citato
00:59:41cioè l'articolo 118 della Costituzione
00:59:44quindi la sussidiarietà
00:59:45quindi saremo assolutamente attenti a questo
00:59:50e mi auguro di poterlo continuare a fare con il Parlamento
00:59:54come abbiamo fatto fino adesso
00:59:56anche oggi è un esempio plastico
00:59:58e come quindi ritengo che sia giusto fare
01:00:02perché è il modo migliore possibile
01:00:04per arrivare a delle normative sensate
01:00:08e quindi poi anche a delle attuazioni sensate della norma
01:00:11Grazie ancora Vice Ministro
01:00:15a questo punto dichiaro conclusa l'audizione
01:00:18e ringrazio tutti i partecipanti
01:00:20Grazie