Al numero 28 di via Solferino a Milano, l’installazione di «Città Paradiso», firmata dallo studio Mca-Mario Cucinella Architecs per «Solferino 28», l’appuntamento con il design del Corriere della Sera, Living e Abitare, nei giorni della Design Week. Un’opera ‘collettiva’, una città ideale partecipata dai cittadini che possono contribuire grazie all’intelligenza artificiale a dare le proprie idee e visioni creative. «Abbiamo provato a raccontare questa storia del mondo analogico con quattro prototipi di città ideali o future e con l’intelligenza artificiale a cui chiedere se la città che immaginiamo nel futuro è di tutti i cittadini o solo di qualcuno» spiega l’architetto Cucinella. Qualcosa di democratico che tiene conto delle idee reali dei cittadini, a metà tra sogno e realtà, che dovrebbe dare origine a un'unica visione di quella che idealmente sarà la città di tutti. Quattro ipotesi di città diversa che uniscono l’interazione con l’intelligenza artificiale, la tecnologia al servizio delle persone, rompono l’individualismo per un futuro più sostenibile e sfrutta la musica come collante grazie alla partecipazione dei partner dell’iniziativa: AI experience by Engineering, in collaborazione con Adobe; Main Partner Haier; Premium Partner CUPRA; Riva Mobili D’Arte e Rivatelier; Partner Acrobatica, Ecopneus, Generali, Marvis, Surfaces Group, The Meter; Technical Partner Artemide; Green by Gardenia con Vivaio Central Park; Wine Partner, Sartori di Verona; Thanks to WeWork, Privitera Eventi.L’installazione è visitabile fino al 13 aprile: lunedì 12.00 – 17.00, martedì – sabato 11.00 – 22.00, domenica 10.00 – 18.00.
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NovitàTrascrizione
00:00cosa la colpisce di questa città ideale? è super interessante, guardi l'installazione
00:14sicuramente perché è molto importante, impattante
00:18qui abbiamo provato un po' a raccontare questa storia in un rapporto con il mondo analogico
00:31che è quello di questi modelli in cui abbiamo tirato fuori quattro prototipi di città che
00:37sono ideali o forse future, adesso vedremo quello che sarà, e l'intelligenza artificiale a cui
00:43chiedere e fare delle domande per capire se la città che immaginiamo del futuro è veramente
00:48la città dei cittadini o è la città solo di qualcuno, quindi questo era un po' il rapporto
00:53anche con l'idea che forse i nuovi strumenti digitali possono essere più democratici nel
00:59capire quale sarà la città del futuro che non è decisa da qualcuno ma è la somma dei desideri di
01:04tutti, ecco questo è un po' il senso di questa installazione. Queste bolle bianche che cosa
01:09rappresentano? Un po' le idee che girano nel cervello, che si muovono, poi è un'installazione
01:17diciamo durante questa grande festa bisogna essere anche un po' ironici nelle vicende,
01:23altrimenti troppo sul serio non bisogna mai prendersi.
01:33Abbiamo cercato di fare qualcosa di democratico anche, cioè la città è ideale e comunque deve
01:39tenere presente le richieste, le esigenze concreti, reali, quindi non ideali ma reali,
01:46dei cittadini. Il design non è soltanto divertimento ma è veramente una riflessione
01:52sulla nostra vita pubblica, il design è tutto in realtà, è proprio il disegnare la nostra società.
01:58È una bellissima installazione proprio con quattro ipotesi di città diversa ma con la
02:09possibilità, grazie all'intelligenza artificiale, per ognuno dei partecipanti che vorrà dirlo,
02:16di vedere quella che è la sua città ideale e poi alla fine della giornata e alla fine
02:21della quattro giorni vedremo quella che è la città ideale a seconda, come dire,
02:27che hanno immaginato le persone che hanno risposto, quindi una cosa un po' innovativa,
02:32originale. La mia città ideale è Milano, poi è chiaro, una Milano ancora più bella di come oggi,
02:38un po' più con spazi ampi, col verde che è molto importante, che deve crescere sempre di più,
02:44una Milano ancora più in evoluzione. La tecnologia deve essere semplicità,
02:50la semplicità al servizio delle persone, è così che noi in Ayer progettiamo guardando le persone,
02:57guardando le persone come si interfacciano con gli elettrodomestici, quello che normalmente
03:02fanno in uso comune, magari utilizzando uno smartphone, quindi tutto quello che noi
03:07appliciamo agli elettrodomestici è nient'altro che semplicità, la tecnologia aiuta con quello.
03:15La mia città ideale, beh, è una città molto verde. È una città con dei boschi verticali,
03:22è una città con tanto spazio per correre, perché sono un appassionato di corsa la mattina,
03:28ed è una città dove si riesce ad apprezzare anche il silenzio all'interno del caos in cui
03:34ci troviamo a vivere tutti i giorni. Questa installazione è veramente un qualcosa di
03:42a metà tra sogno e realtà. La cosa straordinaria è stata l'idea dell'architetto Cucinella di
03:49volere coinvolgere tutti i visitatori nel delineare questa idea di città ideale, per cui
03:55sarà possibile per ciascuno interagire con una sorta di avatar digitale e alla fine della Design
04:03Week la somma di tutte le immagini raccolte darà origine a un'unica visione di quella
04:13che dovrebbe essere la città di tutti. È una città paradiso che immagina un mondo che non c'è,
04:23che vorremmo avere, è una città anche molto solida, quella del Corriere, che chi viene a
04:30visitare l'installazione può entrare nelle nostre stanze, vedere cosa è stata la nostra storia,
04:36chi ci ha lavorato e quali sono i nostri valori e anche com'è il nostro edificio, che in ogni caso
04:41è molto bello. Penso che questa installazione faccia capire come ascoltando le persone e
04:50mettendo prima il noi rispetto all'io, quindi rompendo l'individualismo delle nostre città,
04:55possiamo trasferirci in un futuro assolutamente felice e sostenibile,
05:02che possa appunto rispettare anche il vivere nella città. Abbinare il mio pianoforte,
05:12che non è solo un pianoforte ma è un'opera d'arte, è uno strumento incredibile,
05:16un pezzo incredibile d'arte, abbinarlo alla musica che comunque è sempre arte,
05:22per me è una cosa emozionante.