https://www.pupia.tv - Il movente potrebbe essere legato ad una questione di soldi, un prestito che la vittima avrebbe fatto. Denaro che voleva indietro e che il presunto omicida non poteva restituirgli. C'è la pista dell'usura come possibile movente dell'omicidio di Via Lauro Rossi. Un cinese sulla quarantina venne ucciso con numerose coltellate il 7 marzo. Undici giorni dopo è stato fermato un connazionale della vittima, un trentottenne senza fissa dimora. I Carabinieri lo hanno rintracciato nel Comune di Borgaro Torinese (Torino).
I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Oltre Dora, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, hanno ricostruito i fatti avvalendosi di attività tecniche, analisi di apparati di video sorveglianza e testimonianze, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del presunto omicida e fornendo le evidenze al vaglio dell’Autorità Giudiziaria: sulla base di ciò, il 17 marzo, il Pubblico Ministero ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, eseguito il 18 pomeriggio.
Gli accertamenti, che peraltro sono ancora in corso, hanno evidenziato che il movente del delitto sia riconducibile ad un importante debito di denaro contratto dal reo e mai restituito alla vittima; debito per il quale i due avrebbero litigato la sera prima dell’assassinio.
Nel corso della perquisizione successiva al fermo sono stati sequestrati indumenti e telefono del presunto omicida. Il soggetto è stato accompagnato presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, in quanto gravemente indiziato del reato di “omicidio volontario”. Il provvedimento è stato convalidato il 21 marzo 2025 dal Tribunale di Torino che ha contestualmente disposto il mantenimento dello stato detentivo dell’indagato. (25.03.25)
#pupia
I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Oltre Dora, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, hanno ricostruito i fatti avvalendosi di attività tecniche, analisi di apparati di video sorveglianza e testimonianze, riuscendo a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del presunto omicida e fornendo le evidenze al vaglio dell’Autorità Giudiziaria: sulla base di ciò, il 17 marzo, il Pubblico Ministero ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, eseguito il 18 pomeriggio.
Gli accertamenti, che peraltro sono ancora in corso, hanno evidenziato che il movente del delitto sia riconducibile ad un importante debito di denaro contratto dal reo e mai restituito alla vittima; debito per il quale i due avrebbero litigato la sera prima dell’assassinio.
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