Milano si illumina di riflessioni e contrasti, e la sfilata autunno-inverno 2025/2026 di Prada riscrive il concetto stesso di femminilità. Miuccia Prada e Raf Simons abbracciano l’idea di una moda che non rassicura, ma interroga, destabilizza, stimola. La collezione è un esercizio di decostruzione, un gioco di opposti che si incontrano e si sfidano: linee austere e dettagli frivoli, orli lasciati grezzi e accessori sontuosi, capi severi e stratificazioni inaspettate. Il risultato? Un guardaroba che non impone regole, ma invita alla libertà di interpretazione.
[idgallery id="2511185" title="Milano Fashion Week 2025: le star in prima fila alle sfilate e agli eventi"]
Minimalismo tagliente: l'apertura della sfilata Prada
Il primo impatto è un manifesto visivo: quattro abiti neri, lunghi fino al ginocchio, tagliano l’aria con la loro essenzialità. Un minimalismo chirurgico, che però sfugge alla rigidità grazie a dettagli volutamente imperfetti. Gli orli sono grezzi, le proporzioni inedite, i materiali atipici. L’abito non si limita a vestire, ma si trasforma in un linguaggio, una riflessione sulla femminilità che rifiuta definizioni prestabilite.
[idarticle id="2408373,2513011,2512102" title="I supereroi imprevedibili di Prada. E le altre sfilate del giorno 3 alla Milano Fashion Week,Milano Fashion Week 25/26 street style: chi è In e chi è Out,Milano Fashion Week Autunno Inverno 2025/26, le borse più belle"]
Gli accessori "completano" gli abiti
Se gli abiti sembrano rifiutare ogni decorazione, sono gli accessori a ridefinire il loro significato. Gioielli, borse e dettagli couture si stagliano su tessuti volutamente “non finiti”, creando un contrasto fortissimo. Prada gioca con la tensione tra il grezzo e il raffinato, sottolineando come la femminilità non sia mai univoca, ma un equilibrio mutevole tra forza e delicatezza.
[idgallery id="2513045" title="Milano Fashion Week AI 2025/26: il meglio e il peggio dallo Street Style"]
Cappotti strutturati e stratificazioni inedite
Accanto agli abiti, protagonisti assoluti della collezione sono i cappotti, rigorosi e scolpiti, resi unici da dettagli in pelliccia e spille décor. Ma il vero elemento di rottura sta nelle stratificazioni inedite: l’abito si spezza, si contamina, si abbina a camicie maschili e jeans, suggerendo un guardaroba che sfida le convenzioni.
Il deposito della Fondazione Prada diventa il palcoscenico perfetto per questa sfilata: un’impalcatura metallica domina lo spazio, in contrasto con un tappeto firmato Catherine Martin. Anche l’ambiente, così come gli abiti, gioca sulla dualità tra grezzo e sofisticato, tra struttura e decorazione.
[idarticle id="2512102,2323922" title="Milano Fashion Week Autunno Inverno 2025/26, le borse più belle,La signora Miuccia Prada è la numero uno. Anche secondo Lyst"]
Prada e la moda come ricerca di libertà
In questa Milano Fashion Week, Miuccia Prada e Raf Simons non offrono risposte facili. La loro moda non è una celebrazione estetica fine a sé stessa, ma un atto di interrogazione. Cosa significa essere femminili oggi? La collezione suggerisce che la bellezza sta proprio nella libertà di scegliere, di mescolare codici, di riscrivere continuamente il proprio stile. Perché la vera eleganza non è mai cristallizzata, ma sempre in movimento.
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Cappotti strutturati e stratificazioni inedite
Accanto agli abiti, protagonisti assoluti della collezione sono i cappotti, rigorosi e scolpiti, resi unici da dettagli in pelliccia e spille décor. Ma il vero elemento di rottura sta nelle stratificazioni inedite: l’abito si spezza, si contamina, si abbina a camicie maschili e jeans, suggerendo un guardaroba che sfida le convenzioni.
Il deposito della Fondazione Prada diventa il palcoscenico perfetto per questa sfilata: un’impalcatura metallica domina lo spazio, in contrasto con un tappeto firmato Catherine Martin. Anche l’ambiente, così come gli abiti, gioca sulla dualità tra grezzo e sofisticato, tra struttura e decorazione.
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