Roma, 18 feb. (askanews) - "L'elusione contributiva nella sanità integrativa sfiora il 40%". L'ha detto Ivano Russo, presidente dell'Osservatorio Nazionale Welfare & Salute, durante l'annual meeting "La Sanità integrativa tra sfide, riforme ed esigenze di una nuova narrazione" che si è tenuto oggi al CNEL. Durante l'evento è stato presentato il report della Fondazione GIMBE per ONWS, da cui emerge che la spesa intermediata attraverso fondi sanitari, polizze individuali e altre forme di finanziamento collettivo in Italia nel 2023 ammonta a 5,2 miliardi di euro ovvero il 3% della spesa sanitaria totale e l'11,4% di quella privata. Sempre secondo l'analisi, il 31,6% della spesa intermediata viene assorbito dai costi di gestione, mentre poco meno del 70% è destinato a servizi e prestazioni per gli iscritti.
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NovitàTrascrizione
00:00La sanità integrativa dovrà certamente crescere in platea ed in contributi. In platea sarà
00:06fondamentale strutturare un'azione seria di recupero dell'elusione contributiva da
00:12un lato, che in Italia purtroppo sfiora il 40% degli aventi diritto e dall'altra estendere
00:18ancora alle realtà contrattuali che non prevedono lo strumento del welfare sanitario e i contributi
00:24nonostante sia complicato in un Paese che ha i salari tra i più bassi dell'Unione
00:27europea e un potere d'acquisto ugualmente schiacciato, come ci dice l'Ocse, investire
00:34più risorse sottraendo la parte salariale sarà sicuramente complicato e tuttavia non
00:39c'è altra strada per far crescere questo settore che comunque, lo ricordo, affronti
00:44una contribuzione media di circa 150 Euro all'anno, quindi bene l'elaboramento Netflix
00:50garantisce ai lavoratori, alle rispettive famiglie tutele sanitarie anche con piani
00:55che hanno un valore di mercato di 3-4 mila Euro.