In centinaia davanti alla Questura di Brescia in solidarietà alle attiviste costrette a spogliarsi e fare piegamenti durante le perquisizioni nelle stanze di via Botticelli dopo il fermo di polizia seguito ad una azione non violenta agli ingressi della fabbrica d’ami Leonardo in città lunedì scorso. Un trattamento definito un «abuso» dalle attiviste che avevano partecipato all’ azione pacifista e anche discriminatorio perché «la richiesta di spogliarsi è giunta solo alle persone identificate come donne, mentre ai maschi non è stato chiesto».
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NovitàTrascrizione
00:00Alcune manifestanti che erano state fermate davanti insieme ad altri loro
00:07compagni, davanti alla Leonardo mentre svolgevano una giusta attività palestinese.
00:14Queste giovani attiviste sono state portate qui in quest'Ura,
00:19che non aveva alcuna giustificazione se non quella di cercare di intimidirle.
00:26Un intento ovviamente che non è andato a buon fine visto che come hanno loro
00:33stesso dichiarato continueranno con la loro e non si faranno spaventare da
00:40quanto è accaduto durante quest'Ura e poi anche il ministro Piantedosi hanno
00:47dichiarato un disegno di legge che introduce nuove fattispecie di reato
00:52per colpire le lotte sociali che ha