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CortometraggiTrascrizione
00:00Una conversazione immaginaria, eppure nei fatti reali, tra due artiste che, pur senza
00:09essersi mai incontrate, hanno battuto strade comuni.
00:12Fondazione Ica Milano inaugura il proprio 2025 con una mostra bi-personale dedicata
00:17a Birgit Jürgensen e Cinzia Ruggeri, curata da Maurizio Cattelan, insieme a Marta Papini,
00:23Lonely Are All Bridges.
00:25Il motivo per cui l'abbiamo pensata insieme è proprio il fatto che hanno attraversato
00:29in maniera molto libera le arti, quindi si sono rivolte alla fotografia, al disegno,
00:36alla moda, al design, in maniera molto libera, e quindi questa sensazione di libertà che
00:42un pochino, se vuoi, le ha anche rese più difficilmente categorizzabili e quindi difficili
00:48da scoprire e da fotografare nell'intero.
00:51Nei lavori di Jürgensen e Ruggeri passa la società dei consumi, ma anche una visione
00:55molto personale del modo in cui confrontarsi con essa.
00:58C'è la moda, ma è una moda metamorfica, sorprendente in attesa, e c'è soprattutto
01:03un punto di vista femminile sulla società che, seppur legato agli anni 70 e 80, è estremamente
01:08contemporaneo, anche perché parte da posizioni ferme ma non ideologiche e calate con lucidità
01:14nello stesso sistema.
01:15La loro riflessione sulla figura della donna nella società contemporanea la trovo molto
01:19attuale ancora e quindi in qualche modo il fatto di metterle in dialogo poteva far parlare
01:24di temi attuali, cioè del ruolo della donna nella società e di come loro hanno cercato
01:28una via d'uscita da quello che è il ruolo imposto.
01:31La mostra, a tatti molto astratta, a tatti legata in maniera indissolubile agli oggetti,
01:36è anche un progetto coerente con la visione di Ica e la sua attenzione alle arti, nel
01:40senso più ampio del termine.
01:42Questo è un luogo che non è univoco, è un luogo a molte voci, no?
01:46E questa è una mostra che racchiude molte voci, da un artista che fa il curatore a due
01:52artiste che non si sono mai incontrate, ma che dialogano perfettamente, quindi quasi
01:58come se fosse una seduta spiritica in qualche modo, come se vivessimo una dimensione di
02:04un'alterità rispetto alla loro condizione originaria.
02:07C'è molta ironia, c'è una critica e anche una presa di posizione intelligente sulla
02:14moda, c'è la fotografia, c'è tutto, quindi direi che è una sintesi perfetta di quello
02:22che cerchiamo di fare qua dentro e c'è l'assoluta libertà di espressione.
02:26Una libertà che appartiene anche a Cattelan, qui nelle veste di curatore un po' invisibile,
02:31ma come il suo tipico, capace di informare una tipologia di sguardo sul contemporaneo
02:36tutt'altro che scontata.