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Roma, 11 dic. (askanews) - "Con la liberalizzazione del diritto d'autore l'artista vede un mondo completamente diverso, ora inizierà la competizione e ci saranno nuove offerte più vantaggiose per artisti e autori. I cambiamenti sono stati immediati e tangibili, anche grazie all'azione di Soundreef, ora bisogna vedere quanto ciò possa influire sull'opera d'arte. Con maggiori introiti e quindi più libertà economica, aumenta anche la libertà artistica. C'è inoltre il concetto di qualità del diritto d'autore; cioé bisogna chiedersi: è giusto che il diritto d'autore sia identico per tutti, anche per chi compone brani di bassissima qualità? Allora le società di diritti d'autore dovrebbero retribuire di più chi fa musica pregiata e in quel caso si indurrebbero editori e major a investire sulla qualità". Lo ha detto Enrico Melozzi, compositore, produttore e violoncellista a Largo Chigi, il talk di The Watcher Post.

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Trascrizione
00:00Adesso inizia una sorta di guerra, come quando ci fu la liberalizzazione delle linee telefoniche per i cellulari,
00:10per cui incominciano a dire, vieni da me, ti offro questo, ti propongo questo e quest'altro,
00:15e quindi logicamente c'è un'offerta molto migliore, per cui l'artista automaticamente inizia a sentirsi considerato
00:24da un mercato che lo guarda come un cliente.
00:30Poi quanto questo possa influire proprio sull'opera d'arte, questo bisogna vedere,
00:35perché se l'artista inizierà a ricevere maggiori introiti dal proprio diritto d'autore,
00:43sicuramente la libertà economica spesso coincide con la libertà artistica,
00:51quando un artista è costretto economicamente fa sicuramente più fatica a creare.

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