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La puntata del 28 novembre 2024 di Nomi, cose, città in onda su Tgs in diretta alle 15 è stata interamente dedicata all' arte.
In studio il giornalista Giacinto Pipitone e l' architetto Salvatore Nigrelli curatori della mostra " A.S.T.R.O. – Ayrton Senna: Testimonianze E Racconto Delle Origini” inaugurata a Siculiana sabato scorso.
A condurre la puntata Alessandra Costanza

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Novità
Trascrizione
00:00ben trovati a Nomi cose città il programma di approfondimento di TGS oggi è giovedì
00:25parliamo di cultura e spettacolo vi consiglio di prendere subito carta e penna perché ci sono
00:31tantissimi eventi che riguardano la Sicilia e sarebbe anche bello magari se avete un fine
00:36settimana libero poter andare a vedere qualche mostra infatti vi racconteremo di tantissime
00:42mostre che si stanno svolgendo nel capologo siciliano e non solo perché in studio a breve
00:48avrò ospiti due curatori della mostra astro Ayrton Senna testimonianze e racconto delle
00:54origini una mostra che è stata inaugurata sabato scorso a Siculiane in provincia di Agrigento e che
01:00vede un nesso tra la Sicilia e il Brasile capiremo il perché ovviamente se volete interagire con noi
01:08potete farlo perché ci sono i nostri numeri in sovraimpressione il nostro numero whatsapp
01:12335 87 83 600 o la mail di redazione redazione chiocciola tgs.tv vi lascio qualche momento per
01:21pensare alle domande che potreste farci mando la pubblicità e torniamo in studio nuovamente
01:26studio con nomi cose città entriamo nel vivo della puntata di oggi parlando di astro Ayrton
01:33Senna testimonianze racconto delle origini lo facciamo in studio con Giacinto Pipitone che
01:38giornalista del giornale di Sicilia e Salvatore Nigrelli che architetto entrambi sono i curatori
01:44della mostra benvenuti grazie non da soli non da soli la mostra museo è un lavoro d'equip
01:52difficilissimo e lungo che è stato possibile grazie all'intuizione del sindaco di Siculiana
02:00che da una notizia che rimbalzava dal Brasile ha avuto l'idea di realizzare questo museo poi
02:08con noi ha collaborato in particolare con me al lavoro di ricerca Anna Restivo che è un'altra
02:13collega del giornale di Sicilia con lui ha collaborato alla realizzazione di tutto il
02:17resto Francesco Ferla che è un architetto con una grandissima vocazione artistica assolutamente le
02:24sue opere si conoscono insomma già da tanto tempo abbiamo delle immagini meravigliose che manderemo
02:30in video per fare conoscere a chi non è potuto essere intanto sabato perché questo museo è
02:35stato inaugurato proprio questo sabato che cos'è il museo che cos'è Siculiana e cerchiamo di
02:41capire qual è il nesso tra Siculiana e il Brasile come nasce l'idea di questo museo? Si te lo dico
02:47io perché le cose a volte capitano per caso poi invece il loro sviluppo non è casuale dal
02:53Brasile rimbalzata una notizia perché nel trentennale della morte di Hirton Senna dei
02:58giornalisti brasiliani avevano tentato di ricostruire l'albero genealogico che ovviamente
03:03va al contrario e si erano fermati a un nome un cognome Giovanna Magro Siculiana 1876
03:118 luglio 1876 era l'ultimo passaggio conosciuto dell'albero genealogico di Hirton Senna
03:19chiaramente il fatto che fosse di Siculiana ha attirato moltissimo l'attenzione nell'agrigentino
03:25lo Scuderia Club Ferrari di Ribera si è accorto di questa cosa ce l'ha segnalata e da lì è cominciato
03:32un lavoro di ricerca che soltanto la ricerca è durata nove mesi noi avevamo una missione che ci
03:37ha dato il sindaco Peppe Zambito di Siculiana trovare questa donna l'abbiamo cercata in
03:43polverosi archivi comunali non perché fossero gestiti male ma perché dovevi andare a sfogliare
03:49degli archivi che per l'epoca non erano ovviamente tenuti in ordine alfabetico e da lì un pezzettino
03:57alla volta come un puzzle è riemersa la storia di questa donna dico come un puzzle perché
04:03a volte io per esempio non lo sapevo mi ci sono imbattuto chiaramente non è come andare
04:08all'anagrafe oggi non ci sono i moduli prestampati a volte quando le persone avevano bisogno di avere
04:13un certificato trovavano al comune qualcuno che era un po più pratico nella scrittura magari aveva
04:18un po più di cultura alle spalle e scriveva molto di più della loro storia e siamo stati fortunati
04:25perché in questi documenti c'era tanto della storia di questa donna che ha un percorso veramente
04:30incredibile sembra una soppopera una vita familiare molto importante con dei lutti alle
04:35spalle ai quali reagisce e quindi ci mostra la forza di andare avanti in cerca di un futuro
04:40migliore poi lo scoprirete ora ritorniamo alla storia perché una storia molto romantica veramente
04:46un po simile a una fiction parte il 1894 si lascia lascia dietro di sé questi vicoli di siculiana per
04:53andare a cercare fortuna e voi avete cercato insieme a Anna Restivo la storia le parole le
04:59avete messe insieme il contenuto di questo museo però poi Nigrelli insieme a Francesco Ferla hanno
05:05cercato di ricreare l'atmosfera attraverso l'arte certo assolutamente perché noi ci siamo imbattuti
05:12in questa straordinaria storia che è stata fatta da Giacinto e da Anna e l'abbiamo dovuta come dire
05:18trasformare i spazi in superfici in volumi che cosa è successo che ci siamo subito confrontati
05:24con una storia che era duplice perché è vero che noi dovevamo raccontare sia le origini e sia
05:29siculiana ma dovevamo raccontare pure il pilota quindi abbiamo cercato subito quel tratto di unione
05:34che poteva collegare insieme questi due elementi e per noi è stata la bellezza estrugente di siculiana
05:40che si collegava molto a quella che era l'animo religioso di Senna e quindi questo è stato il
05:45primo approccio che abbiamo avuto proprio con con l'impostazione dell'allestimento e da questo
05:50si sono sviluppati tutti i vari punti successivi ad esempio noi abbiamo analizzato siculiana dal
05:56punto di vista come dire anche con dei visori abbiamo con dei video con dei droni quindi
06:02abbiamo approfondito un po' quello che era il territorio e presentare questo territorio che
06:06spesso e volentieri si presenta quasi deserto quasi poco pieno di abitazioni quindi che ci
06:13permette di godere di questa di questa silenziosità. Sì infatti è un museo molto contemporaneo molto
06:20interattivo ci sono i visori è stata usata la realtà aumentata e ci sono anche delle riproduzioni
06:28multimediali. Sì certo assolutamente la parte virtuale è molto come dire molto presente perché
06:34oltre ad avere dei visori che permettono di fare delle esperienze che sono un po' più coinvolgenti
06:40come per esempio entrare nel cockpit della macchina e riuscire a girarla smontarla a prenderla ad
06:46avvicinarsi magari in un'esposizione normale quando vedo un'auto non permettono di entrare
06:50dentro quindi invece con la realtà aumentata che abbiamo potuto utilizzare noi siamo riusciti a
06:55accogliere quei dettagli che sono diventati sia dettagli dal punto di vista tecnico ma poi è
06:59diventato anche come dire il dettaglio visto dal punto di vista con gli occhi della bellezza
07:05quindi noi abbiamo analizzato la parte meccanica che diventa pure la parte bella la parte espositiva
07:10e abbiamo creato delle opere d'arti che raccontano il museo perché alla fine Astro è un museo come
07:16dire quasi anomalo perché non è una raccolta di elementi che devono essere esposti ma è
07:21praticamente una come dire una storia che racconta se stessa quindi Astro nei suoi volumi con i suoi
07:27contenuti racconta questa storia di emigrazione questa straordinaria storia di emigrazione che va
07:34a confrontarsi con la vita del pilota come dicevo prima quindi se da un lato il geniustologio di
07:39Siculiana ci ha suggerito la parte più intima di Ayrton Senna abbiamo voluto poi dall'altro
07:45lato analizzare il Senna pilota e come l'abbiamo fatto l'abbiamo fatto andando ad approfondire
07:50quelli che sono quella che era la sua vera passione che era la meccanica lui era un espertissimo di
07:55meccanica quindi siamo scesi all'interno proprio delle delle macchine abbiamo creato delle opere
08:00d'arti che vanno a sviscerare quelle che sono le sue le sue macchine con le quali ha corso in
08:05particolare abbiamo analizzato la Lotus e la McLaren e quindi abbiamo creato delle trasparenze
08:11delle sovrapposizioni degli schemi geometrici per far sì che queste auto poterle vedere non
08:17solo con l'occhio dell'appassionato di motori ma anche poterle presentare a un pubblico più
08:22vasto quindi creare delle opere d'arti che avrebbero come dire trasmesso questa sua
08:29passione per l'auto tra parentesi proprio in questo in questo frangente abbiamo analizzato
08:35uno dei momenti abbastanza storici per la formula 1 cioè il passaggio tra virgolette dall'analogico
08:41al digitale cioè noi abbiamo analizzato la Lotus come l'elemento come dire come macchina un po'
08:46più di vecchio stampo quindi la grafica è stata più si è concentrata più facendo vedere il tubo
08:54e il filo facendo apparire quasi una macchina sporca d'olio quasi come se avesse finito di
08:58correre da mezz'ora a differenza della McLaren che era già una macchina dove l'elettronica aveva
09:04una parte molto rilevante guardandolo come qualcosa di più come dire più asettico quindi
09:09vedendo dei volumi bianchi e quindi questo dialogo dialogo della grafica che abbiamo utilizzato
09:13per noi è stato il filo conduttore dell'allestimento del museo quindi la parte principale dal punto di
09:20vista grafico. Ti racconto io un retroscena che a me ha fatto ridere tantissimo quando facevamo
09:24le prove del museo loro quando tu metterai il caschetto del visore tu veramente vedrai
09:30la macchina accanto a te ti ci potrai infilare dentro come ho fatto io loro hanno messo
09:35sui social una foto estratta dove la macchina sembrava davanti alla cattedrale di Palermo
09:40la gente ci ha scritto detto ma come avete fatto a portare la McLaren davanti alla cattedrale di
09:45Palermo invece era l'effetto del visore che te la rende davvero reale ed è una delle attrazioni
09:50del museo. Jacinto a te è piaciuto lavorare in questo museo perché sei appassionato di Formula
09:54Uno cioè non è un caso che questa storia l'abbia ricostruita tu. Sì io devo dire la verità cioè mi
10:00sono trovato a fare una cosa che avevo sempre sognato da bambino e per questo non posso
10:04ringraziare chi me l'ha fatto fare poi però le cose come sempre hanno uno sviluppo che ti
10:10permette di andare oltre perché io ho capito a un certo punto che noi dovevamo raccontare la
10:16storia di questa donna Giovanna Magro ma cercare di capire cosa restava di questa storia e a me
10:21sembra che siano rimaste sostanzialmente tre cose tre messaggi il primo è che ci si può
10:26ribellare a un destino già scritto perché nella siculiana di fine ottocento la prospettiva di
10:32chiunque era quella di fare l'agricoltore e tra l'altro essere sostanzialmente vittima dei
10:38feudatari dell'epoca, dei reati fondisti che davano condizioni di impiego onestamente
10:43difficilissime da mantenere e la famiglia Magro decide di andare via da siculiana per questo
10:51motivo. Nella vita ci vuole coraggio e speranza, insieme l'una senza l'altra non porterebbero un
10:57risultato, la famiglia Magro ha il coraggio di accettare una proposta che arriva dal governo
11:02brasiliano, in quegli anni il governo brasiliano ha abolito la schiavitù e ha bisogno di mano
11:06d'opera, fa un accordo con lo Stato italiano che gli permette di andare nel sud Italia dove sta
11:12nascendo la questione meridionale a chiedere a chi è nel sud di andare a lavorare in Brasile al
11:18posto degli schiavi ovviamente a condizioni migliori, loro hanno il coraggio di fare questa
11:22scelta, di imbarcarsi su una nave per stare 30 giorni in mare nell'oceano per andare in un posto
11:29che probabilmente non conoscevano neanche l'esistenza del Brasile, con la speranza di riuscire
11:34lì ad avere condizioni di vita migliori e questo concludo cosa ci porta dal mio punto di vista,
11:40ci porta a dire che la famiglia Magro credeva nel futuro e il futuro per loro immediato erano
11:47condizioni di vita migliori per le quali aveva lottato, ma il futuro della famiglia Magro era
11:51Ayrton Senna perché 100 anni dopo, meno nel suo caso, 80 anni dopo il futuro di questa famiglia
11:56è Ayrton Senna che diventa campione del mondo se non ci fosse stato quest'azione di coraggio di
12:02questa donna Giovanna Magro e della sua famiglia, magari avremmo avuto lo stesso Ayrton Senna ma
12:06sarebbe stato diverso, non avrebbe avuto i tratti distintivi che lui ha, una grande fede, molto
12:11cattolico Ayrton Senna, una grande propensione a migliorarsi, lui Senna lo dice sempre in
12:15interviste, devi essere migliore degli altri, valere più degli altri ma perché tu vali tanto,
12:20tutto questo, questi dati caratteriali nella storia della famiglia Magro ci emergono.
12:26Ma Ayrton Senna conosce la storia di questa Giovanna Magro o no?
12:30Ayrton Senna in alcune interviste che noi abbiamo trovato ricorda che le sue origini
12:35sono italiane, lui lo dice chiaramente, mia mamma è originaria dell'Italia perché sua mamma si
12:40chiama Neide ed è la nipote di Giovanna Magro, la donna partita da Sicuriana, io dubito che Ayrton
12:46Senna sapesse che venivano da Sicuriana però questo è difficile da raccontare, di sicuro lui
12:51non c'era mai stato Senna Sicuriano, anche se ora è cittadino onorario.
12:54Ma secondo te c'è la possibilità, la vaga speranza che arrivi lì,
12:58magari proprio nel 2025 quando Agrigento sarà capitale della cultura?
13:03Guarda, la famiglia Senna è stata informata di questo museo, per larga parte della sua
13:08realizzazione ha collaborato con noi, ci ha dato delle dritte che sostanzialmente noi abbiamo
13:13rispettato nell'evoluzione del museo, noi ce lo auguriamo, davvero essere sincero,
13:20noi ci auguriamo che possano venire a Sicuriana a conoscere questa città.
13:25Allora, ci fermiamo un attimo per parlare di un'altra mostra che è a Palazzo Sant'Elia a Palermo,
13:33la mostra è aperta al pubblico, si chiama Pinacoteca, con oltre 200 opere e 153 artisti
13:40della collezione e l'encarta della famiglia Galvagno, una vera e propria antologia visiva
13:45del Novecento e di questo primo segmento del ventunesimo secolo, particolarmente apprezzata
13:51sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori. Ascoltiamo l'intervista e torniamo in studio.
13:55La collezione dell'encarta è un viaggio nella storia dell'arte italiana, non soltanto italiana,
14:02che percorre un secolo, un viaggio lungo veramente più di cent'anni, dagli anni
14:07venti del Novecento, in realtà ci sono anche altre opere che precedono questa data,
14:13accompagna tutto il secolo passato, poi giunge naturalmente anche il nostro tempo e la
14:18contemporaneità, è un viaggio compiuto attraverso le opere selezionate con grande accuratezza da
14:25parte del collezionista, cioè c'è una capacità di scelta non soltanto degli autori ma anche
14:30delle opere, quindi alcuni autori sono rappresentati con le opere del loro periodo forse più importante,
14:36comunque di maggiore attenzione culturale e artisti, anche questo fonda diciamo la qualità
14:42di una collezione come questa, con un valore per alcune opere, per alcuni autori veramente
14:47museari, ci sono autori in mostra che hanno avuto personali, non so, al MoMA di New York,
14:53per dirne uno. La mostra è organizzata con la cavallerizza al piano terra, il piano nobile,
15:00con la parte dedicata al Novecento, per stazioni, cioè fondamentalmente ogni sala è concepita,
15:05abbiamo studiato molto la planimetria di Sant'Elia naturalmente, è concepita come
15:10una situazione non chiusa ma facilmente identificabile da parte dell'istitutore,
15:15ovviamente ogni sala dialoga con quella che la segue, con quella che la precede,
15:18le opere si chiamano per così dire l'una con l'altra attraversando tutto il secolo passato.
15:23È la più importante collezione d'arte contemporanea ospitata a Fondazione Sant'Elia
15:29nei dodici anni di vita di questa istituzione, per la prima volta i più grandi autori del
15:33Novecento italiano e con incursioni peraltro su autori straordinari europei sono riuniti
15:39nelle sale di palazzo, oltre ai 200 opere appartenenti a un'unica grande collezione
15:44di Francesco Galvagno campeggeranno nei tre piani di Palazzo Sant'Elia, è un'occasione
15:50di rancio delle iniziative che la Sicilia sta per predisporre rivolte all'arte contemporanea
15:55in previsione di riconoscimento nazionale del Ministero dei Beni Culturali che ha
16:00battezzato l'isola con capitale gibellina come capitale italiana dell'arte contemporanea italiana.
16:09E niente, Gibellina capitale italiana dell'arte contemporanea nel 2026, nel 2025 agrigento
16:23capitale italiana della cultura e si può celebrare solamente con un museo meraviglioso
16:29come questo, questo museo interattivo dedicato a Erton Senna e mentre scorrevano le immagini
16:34nella prima parte della nostra puntata abbiamo visto anche tanti cimeli che riguardano la
16:39storia professionale di Erton Senna, come li avete recuperati?
16:43Assolutamente sì, ci sono stati dei tifosi, la TAS di Imola ci ha anche fornito la tuta
16:50che non è una tuta che è stata usata ma è una tuta sicuramente che era in dotazione
16:54di Erton Senna, un casco, diversi altri cimeli, abbiamo anche una pettorina, un casco firmato,
16:59abbiamo anche un cartello che era quello che metteva la ragazza nella pitlane prima di
17:06partire e questi sono tutti raggruppati al piano superiore perché la mostra si divide
17:10su due livelli, quella a piano terra è quella che diciamo più racconta questa storia che
17:16diventa parte integrante del racconto, invece al piano primo noi abbiamo immaginato proprio
17:21questo percorso, infatti considerate che la mostra è fatta nella torre dell'orologio
17:27che è una torre del XVII secolo nata come chiesa e poi restaurata in fase successiva
17:33e a questo piano superiore noi abbiamo impostato un percorso che accompagna il visitatore nel
17:37racconto della storia quindi con sette pannelli che con la grafica e con delle frasi un po'
17:44accompagnano chi visita la mostra e introducono a questa storia per poi arrivare a una piazza
17:50centrale dove c'è proprio il cuore per noi più privato di Senna che era dove attualmente
17:55ci è adesso esposta sia la tuta che il casco e oltre a questo ci sono pure delle fotografie
18:01fatte da Isola che è un pilota e che è un fotografo dell'autodromo che ci ha fornito
18:06queste fotografie che tra parentesi non sono mai state pubblicate e poi rappresentano dei
18:11momenti come dire dei momenti privati abbiamo voluto scegliere proprio quelle che rappresentano
18:15lui mentre si toglie il casco mentre magari ha una un'espressione sofferente perché abbiamo
18:20voluto sottolineare in questa parte dell'esposizione proprio l'animo intenso di Ayrton Senna quindi
18:27l'abbiamo voluto raccogliere e abbiamo voluto mettere lì proprio la parte non da pilota anche
18:33se lo vediamo fotografato ma più umana proprio quella lì è la parte che noi l'abbiamo interpretata
18:39in questo modo. Allora ci fermiamo proprio 60 secondi per la pubblicità e torniamo in studio
18:44e continuiamo a parlare di questa e di altre mostre. Una puntata di nomi cose città tutta
18:51dedicata all'arte stiamo parlando di Astro questo museo dedicato a Ayrton Senna che ha queste
18:58origini siciliane cerchiamo di raccontare qualche aneddoto in più di queste origini siciliane di
19:04questa donna. A me ha colpito molto quando abbiamo cominciato a mettere a posto i puzzle
19:10della storia è c'è un documento in Brasile in cui è registrato l'arrivo della famiglia Magro in
19:16Brasile in un posto al nome impronunciabile e lì c'è un documento da cui si vede che questa
19:24famiglia era imbarcata su una nave che si chiama Matteo Bruzzo. Abbiamo trovato anche la storia di
19:32questa nave, questa nave era famosa perché intanto ci metteva 30 giorni attraverso l'Atlantico poi
19:38normalmente l'armatore era pensata per mille persone ce ne mettevano dentro 3.000 stipate
19:45questa famiglia ha vissuto in pratica avendo più o meno un'ora d'aria contingentata al giorno cioè
19:51era possibile andare sul ponte a prendere aria soltanto un'ora la mattina forse anche un'ora
19:56pomeriggio il cibo molto spesso risultava variato in una precedente traversata avevano avuto 52
20:01morti per un'epidemia di colera probabilmente nel viaggio che hanno fatto loro hanno avuto
20:06anche un periodo di quarantena che hanno dovuto superare. Io la guardavo questa nave perché al
20:12museo c'è, loro l'hanno realizzata in un modo fantastico, l'hanno messa in un pannello sopra la
20:17parte del racconto in cui c'è questa cosa, la guardavo veramente e poi la cosa che era venerdì
20:23sera, il museo era già finito, loro avevano finito di montarlo, eravamo io, lui, Ferla,
20:28proprio praticamente avevamo chiuso per aspettare gli ospiti, mi sono fermato un attimo guardavo
20:32questa cosa e guardavo questa nave che io non avrei preso mai al posto loro poi alle spalle c'è
20:39il casco di Senna che è diventato un'icona e da dove guardavo questa scena vedevo una foto di
20:45Senna che non avevo mai visto, enorme, con gli occhi che guardavano tutto questo, a me ha fatto
20:49veramente un'impressione vedere come il cerchio si stava chiudendo, c'è il viaggio che era iniziato
20:54in quella maniera, stava finendo con il casco di Senna che è diventato un'icona e lui che ti guarda
21:00in quella maniera lì, chi andrà al museo consiglio di farlo così nel passaggio, è più o meno
21:05queste immagini, la foto che dico io a sinistra del casco, è una foto in cui lui è messo in penombra,
21:13l'ombra gli copre mezzo viso e ti guarda con un occhio davvero sembra, fa veramente un grande
21:19effetto scenico in cui sono stati bravissimi Ferla e Nigrelli, non so se l'hanno pensato proprio così
21:25ma ti assicuro che ti sembra che un cerchio si chiuda e si arrivi a dire che è un Senna.
21:30È un progetto che è durato mesi, quando avete iniziato pensavate realmente che potesse poi
21:36materializzarsi fisicamente, appena inizi un progetto dice ma chissà è un po' anche qui un
21:41viaggio nel buio. Sì diciamo i presupposti erano abbastanza vari quindi diciamo più che altro è
21:47stata un po' struggente la fase di riuscire a capire quali degli elementi portare avanti ma
21:53dopo che abbiamo intrapreso, abbiamo capito qual era la strada giusta da prendere allora lì tutto
21:59è andato per come deve andare in un normale cantiere. Noi abbiamo presentato il progetto a
22:03Siculiana il 4 di maggio se non ricordo male perché hanno dato la cittadinanza onoraria a
22:09Senna di quest'anno, già il cantiere era aperto ma diciamo da poco quindi fino a venerdì sera noi
22:16abbiamo avuto il cantiere aperto e sabato mattina si è inaugurata la mostra e quindi come sempre
22:21l'ultima settimana di allestimento e di lavoro è quella che racchiude praticamente un mese, due
22:26mesi di lavoro tutto concentrato, era una torre di babbele da gestire era molto complesso anche
22:31perché avevamo a che fare con questi grandi pannelli di alluminio che abbiamo realizzato
22:38appositamente come dicevo prima per la nostra interpretazione grafica delle auto considerate
22:43ci sono dei pannelli di alluminio che sono tre metri per un metro e mezzo che rappresentano le
22:47auto dove Francesco con la sua grandissima arte il suo controllo dell'immagine ha creato insieme a
22:55me e quest'opera arte insieme anche a delle maestranze di Palermo perché è stato tutto
22:59realizzato in Sicilia in particolare a Palermo i laboratori creativi hanno realizzato
23:04fisicamente questi pannelli. Quante persone su Pergiu hanno lavorato? Allora alla fase di
23:10progettazione io e Francesco sempre tramite diciamo anche i laboratori creativi abbiamo
23:17fatto i provimi di queste stampe su alluminio su plexiglass eccetera eccetera poi la squadra di
23:22persone che lavoravano erano circa una quindicina di persone che erano concentrate sul museo chi si
23:28occupava della parte più architettonica chi della parte più magari l'impianto elettrico eccetera
23:33eccetera quindi c'è stato un bel po' di maestranze un bel po' di fornitori che hanno lavorato tutti
23:39pressati da me e Francesco giorno per giorno però alla fine ce l'abbiamo fatta perché anche
23:44diciamo il posto che ci siamo trovati davanti ad allestire dove ci siamo integrati con la
23:51struttura perché oltre ad essere già una struttura storica che ha la sua importanza
23:55ha avuto diversi restauri tra cui l'ultimo infatti si vedono nelle immagini queste pilastre
24:01WT queste travi WT in ferro e noi ci siamo integrati all'interno e non vi nascondo la
24:06nostra soddisfazione quando ci hanno detto ah bello avete messo queste queste travi in ferro
24:12sono bellissime ma noi ci siamo integrati adesso quindi il nostro è stato un lavoro sì che ha
24:16riguardato anche una parte architettonica però d'integrazione con quello che era esistente e poi
24:21voglio aggiungere una cosa cioè man mano che l'idea progrediva perché la ricerca storica
24:27cominciata a marzo del 2023 man mano che andavamo avanti e raccontavamo di questo progetto c'era chi
24:32voleva partecipare ci aiutava il sindaco di Imola che è la città dove Ayrton Senna è morto fin
24:39dall'inizio ci ha spostato il progetto ci ha messo in contatto con un artista imolese che si chiama
24:45Alessandro Rasponi che fa che espone nel museo le sue opere tra cui un paio di quadri veramente
24:51bellissimi su Ayrton Senna e poi ci ha messo in contatto con tutta una rete che in emilia che
24:57coinvolge anche il sindaco di maranelli il comune di maranello cioè che quello dove c'era Ferrari
25:01tutto questo ti fa vedere come intorno a un'idea che era quella di ridare e raccontare una storia
25:06che era stata sepolta dal tempo e della quale nulla si sapeva è attorno a un mito che nel
25:12caso di Rasponi per esempio Rasponi non l'aveva mai visto Senna anche se lui dipinge opere soltanto
25:16su Senna come tutto questo insieme ha fatto un'unione di persone che hanno poi lavorato per
25:23realizzare tutto questo e questo è anche molto affascinante a distanze siderali a distanze di
25:29tempo non solo di chilometri tutto ha marciato in una direzione e ha permesso di aprire questo museo
25:37allora la vostra mostra unisce la Sicilia al Brasile a Palermo c'è una mostra che unisce
25:43Palermo a New York un ponte tra due città dal santuario di Santa Rosalia su Monte Pellegrino
25:49passando per la cattedrale del capoluogo fino alle luci notturne della Grande Mela tutto questo è
25:55ideale la personale di Tommaso Chiappa che propone un viaggio oltreoceano noi sentiamo
26:01in questa brevissima intervista il contenuto di questa mostra dal suo artista ideale è un
26:09progetto una mostra che nasce da un viaggio il viaggio mio personale che attraversa varie città
26:18che hanno a che fare con la mia pittura New York è sicuramente una città in cui ho vissuto due
26:24mesi e che ho voluto inserire in questa mostra assieme a Palermo proprio per parlare dell'
26:34innovazione di un nuovo modo di vivere e delle nostre città e di quello che sta cambiando anche
26:40nella nostra quotidianità diciamo che l'innovazione ormai il tratto comune è un po di tutte le mostre
26:46contemporanee se si punta lì si punta alle nuove generazioni secondo me assolutamente anche perché
26:52come dicevamo prima la componente virtuale di questo museo ci consente oltre di parlare ai
26:57giovani che vengono attirati da questo punto di vista nella come dire nell'utilizzo dell'oculus
27:03perché noi abbiamo pure degli schermi interattivi touch dove si può smontare la macchina girarla
27:09però quello che è interessato a noi eppure andare a creare queste tecnologie che aiutino un po
27:14i diversamente abili quindi per esempio abbiamo noi creato degli slot appositi dove andare a
27:19indossare i visori e quindi diciamo per la prima volta l'architettura diventa parte integrante del
27:25progetto dell'allestimento e parte integrante nell'utilizzo delle realtà virtuali perché di
27:31solito si trova un tavolo dove prendere l'oculus e metterlo invece noi abbiamo progettato quello
27:35che abbiamo visto in alcune immagini degli spazi appositamente creati perché si perde un po la
27:41concezione dello spazio assolutamente da poco assolutamente a un certo punto gira anche la
27:46testa assolutamente qualcuno ci sono pure le sedie per chi preferisce sedersi ma quello che
27:52interessa sottolineare anche il fatto per esempio che gli oculus funziona con dei puntatori per gli
27:58occhi quindi anche chi ha problema utilizzare le mani solamente girando gli occhi può andare a
28:03vedere diversi contenuti che in automatico partono e espongono a chi sta indossando l'oculus questa
28:09trasmissione va in onda in tutta la sicilia quindi siamo sul fine settimana chiunque può
28:15anche organizzarsi un weekend anche perché il tempo ancora bello quando si può visitare
28:19sicuriana è un posto bellissimo soprattutto quando ce sono io non ce l'ho mai stato ci sono andato
28:23la prima volta quando ho cominciato a lavorare questo progetto mi sono innamorato di questa
28:26città perché è veramente un posto dell'anima la stiamo vedendo il museo si può visitare per adesso
28:33il venerdì sabato e domenica sia al mattino che al pomeriggio e si può fare anche dell'altro nel
28:38senso che il museo è anche diffuso perché noi abbiamo ricostruito i luoghi in cui la famiglia
28:45magro ha vissuto siculiana e c'è un percorso che una volta usciti dal museo ti inoltre nei meandri
28:53dei vicoletti suggestivi di siculiana e ti porta a vedere la strada in cui loro abitavano dove c'è
29:00un rudere che presumibilmente è la casa della famiglia magro ancora abbastanza ben visibile
29:06il rudere dico perché la casa è rimasto poco e poi ci sono i luoghi dove hanno vissuto c'è una
29:12piazza che dà su una vallata con un tramonto al pomeriggio che suggerisco a tutti di vivere
29:18questo tramonto stiamo conoscendo una visione romantica di Giacinto Pipitone di solito è dedicata
29:23alla politica e bisogna andare là per vederlo perché io credo che questa sensazione l'abbiamo
29:29l'avranno tutti quando saranno a siculiana vedendo queste scene quelle del tramonto e quelle di
29:34passeggiare in questi vicoli si sono dei territori meravigliosi che appunto molte volte non vengono
29:39raggiunti dei turisti perché è un po' difficile il collegamento dobbiamo dire però magari se c'è
29:45un museo come questo sono un po' più incentivati ad andare assolutamente sì diciamo magari la parte
29:52fascinosa del fatto che ci siano poche persone per esempio torre salsa è famosa per le sue
29:57spiagge dove ci sono centinaia di metri e uno è praticamente da solo lì quindi ha il suo
30:03fascino quindi spesso e volentieri magari riempire troppo le persone può essere visto
30:07anche come una cosa non positivissima però siculiana merita tantissimo perché oltre a questo
30:13c'è un paese dove sono passati tanti artisti c'è Stockhausen che è passato da lì ci sono state
30:19tantissime rappresentazioni per esempio anche Wim Wenders ha fatto un film sul Cristo Nero
30:24quindi diciamo un luogo che ha attirato da sempre gli artisti e che ha potuto permettere loro di
30:30esprimersi nei concetti che hanno che hanno portato avanti. Giacinto vuoi aggiungere qualcosa o stavi per
30:36parlare? Anche il Cristo Nero che non c'entra niente col museo ha una storia incredibile è un
30:42Cristo di alcuni secoli fa che si è trovato a Siculiana per caso la cittadina di Siculiana
30:48si è affezionata a questo monumento che doveva finire in un'altra città a Burgio e praticamente
30:53con una sfida medievale fra due paesi fu messo in palio questo Cristo Nero vinse la comunità di
30:59Siculiana e ora è nella chiesa madre è diventato il simbolo della cittadina è una delle cose
31:06affascinanti di questo paese. Quindi questa diciamo religiosità che noi abbiamo riportato anche verso
31:12il carattere di Senna è uno degli elementi fondamentali del museo per questo l'abbiamo
31:16voluto sottolineare molto e anche per esempio i percorsi di cui parlava Giacinto sono stati
31:21molto approfonditi nell'esposizione del museo la nostra idea è quello che le persone scendo da
31:26là abbiano un'idea generale di quello che sia Siculiana e poter continuare questa visione
31:33degli elementi di Siculiana andando in giro per esempio abbiamo utilizzato dei pannelli di
31:37plexiglass da un centimetro retroilluminati per far vedere quali sono questi punti cioè ogni
31:42singolo elemento grafico è diventato elemento di divulgazione dei nostri temi che volevamo
31:47portare avanti. Avete parlato di cinema mi avete dato un'assist incredibile perché tra le cose da
31:53fare nel fine settimana c'è un evento legato al cinema che è Babbalucci Film Festival parte
31:59stasera sino a sabato quindi al 30 di novembre ai cantieri culturali alla zisa di Palermo e Villa
32:06Arriso è organizzato da Pippo Giglio Rosso ascoltiamolo. Il Babbalucci Film Festival è un
32:13festival dedicato alle scuole di cinema d'Italia una sana competizione tra studenti di cinema si
32:21svolgerà a Palermo al Cinema de Seta ai cantieri culturali alla zisa dal 28 al 30 novembre il
32:29presidente della giuria è Marco Rissi sceneggiatore e regista Marco Spoletini montatore Massimo
32:36Gaudioso sceneggiatore Daniele Cipri direttore della fotografia e regista Teresa Saponangelo
32:44attrice e Maurizio Di Rienzo critico cinematografico. I componenti della giuria faranno una master class
32:52durante i tre giorni del festival una master class gratuita e aperta a tutti in particolare
33:00per gli studenti di cinema che avranno dei posti riservati. Il Babbalucci sapete che cos'è il
33:09Babbalucci? La lumaca un elogio alla lentezza. Un elogio alla lentezza mentre noi abbiamo parlato
33:19durante tutta la puntata di Ayrton Senna che era un elogio alla velocità però tra la lentezza e la
33:24velocità ci può essere un punto in comune abbiamo parlato di questa mostra in studio ho due dei
33:29curatori dei quattro curatori principali della mostra e vorrei capire tra gli iscritti che hai
33:34trovato tu già cinto tra quello che hai trovato tra i cimeli di Ayrton se c'è qualcosa che vi ha
33:42colpito che unisce il vostro percorso professionale un vostro ricordo con tutto questo progetto.
33:49Guarda mentre scrivevo la storia avendo già il puzzle completo a me mancava il filo conduttore io
33:54l'avevo capito che mi mancava il filo conduttore poi una mia amica che si chiama Valentina mi ha
33:58detto la verità e le avevo raccontato la storia è che noi siamo la prosecuzione di chi ci ha
34:02preceduto è un cerchio sempre voglia di guardare sempre così in effetti poi io ho cominciato a
34:07cercare il Senna uomo nelle interviste in tutti i libri che ho sempre letto e archiviato tutta
34:12questa roba qua e ho trovato due frasi che mi hanno fatto mi hanno dato il filo conduttore
34:17una la religiosità la famiglia magro è religiosissima questo emerge ai documenti lo
34:21vedrete al museo Senna è il pilota di Formula 1 diventato famoso perché nel 1988 quando diventa
34:27campione del mondo per la prima volta in una gara incredibile nella quale doveva perdere perché non
34:32gli parte la macchina questo non lo stiamo a raccontare a un certo punto scende la macchina
34:35invece di dire sono stato bravissimo eccetera lui dice guarda a un certo punto della gara io ho visto
34:40dio e lui mi ha detto che sarei diventato campione del mondo è un po' anche lì è come se la fede
34:47che aveva convinto la famiglia magro a intraprendere un viaggio pericolosissimo abbia convinto anche
34:52Senna che poteva abbattere le sue difficoltà è un'ultima intervista di Senna sempre parecchi
34:57anni dopo lui racconta quando fa il percorso inverso la famiglia magro dal Brasile appena
35:0218enne torna in Italia per cominciare a correre nei kart e poi arrivare in Formula 1 lui racconta
35:08di questa esperienza e dice sai ci vuole sono parole di Senna ci vuole un coraggio enorme a
35:13intraprendere un viaggio di 12 mila chilometri per andare dall'altra parte del mondo senza sapere
35:17cosa troverai è esattamente quello che fa la sua antenata 100 anni prima di lui ed è il cerchio che
35:22si chiude è qualcosa che riguarda te perché noi giornalisti molte volte quando trattiamo le
35:27notizie non sappiamo dove mettere le mani ecco facciamo anche lì a volte devi essere ispirato
35:34allora è qualcosa che noi con Francesco avendo condiviso questa avventura a metà percorso
35:42praticamente noi abbiamo cambiato l'allestimento a 360 gradi cioè prima eravamo partiti da un
35:47allestimento che trattava elementi diversi ma anche fotografie al piano terra ingrandite
35:53pareti intere rivestite con immagini dei ton zen che potevano essere sicuramente belle però poi
35:58studiando a fondo tutti i documenti la storia che ci ha raccontato Giacinto e tutti questi altri
36:03elementi ci siamo quasi imposti il fatto di ragionare con per come l'avrebbe vista lui cioè
36:09nel senso non un mettere davanti la sua immagine ma mettere davanti la sua passione che erano i
36:14motori quindi abbiamo trasformato totalmente l'allestimento passando da come dire focalizzare
36:20la sua immagine invece focalizzare la sua passione e penso che questo diciamo con tutti gli
36:25elementi che ci ha potuto fornire Giacinto e Anna è stato uno dei momenti per me più belli
36:32della progettazione perché veramente da quel momento in poi le cose sono andate come dire
36:36in maniera diversa e secondo me molto più giusta nell'allestimento. Credo che abbiamo
36:41ispirato veramente tanto il nostro pubblico che sa già cosa fare questo fine settimana e ci sono
36:46tanti eventi ne abbiamo parlato ringrazio i miei ospiti che sono stati in studio. Grazie a voi, grazie a te Giacinto Pipitone
36:54io vi ricordo sempre che se volete rivedere l'appuntata lo potete fare anche dal giornale
36:59di Sicilia online e da lì la potete condividere io vi ringrazio per essere stati con me e con
37:05i miei ospiti e vi do appuntamento a settimana prossima

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