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00:00 Intro
03:21 Cambiamenti climatici, siamo sull'orlo del baratro?. In collegamento Professore Alberto Prestininzi già ordinario di rischi geologici Università La Sapienza - Roma.
27:46 Una settimana di cronaca a Viterbo. In collegamento Gaetano Alaimo, direttore “NewTuscia.it”
30:30 Truffe agli anziani: I consigli dei Carabinieri. In collegamento Gaetano Alaimo, direttore “NewTuscia.it”
34:27 "Viterbo in festa", un'altra edizione da record. In collegamento Gaetano Alaimo, direttore “NewTuscia.it”


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Trascrizione
00:00Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
00:06Bentornati, bentornati a destra.
00:08Già qualche tempo fa gli esperti avevano preannunciato che questo 2023 sarà probabilmente l'anno peggiore sul fronte della siccità.
00:19Chi vive lungo il Po dice che è da 70 anni che non c'è così poca acqua.
00:26Poi però è successo questa settimana, pochi giorni fa, che in poche ore in Emilia-Romagna una forte precipitazione abbia portato l'equivalente di cinque mesi di piogge normali.
00:41Che cosa sta succedendo al nostro clima?
00:44E soprattutto quante spiegazioni si possono dare a fenomeni che vengono associati a qualcosa destinato a provocare sempre peggiori conseguenze anche per l'uomo?
00:58È quello che cercheremo di capire in questa puntata di Extra.
01:02Ora la copertina di Silvia Corsi ci introduce al tema di puntata.
01:06Cosa accomuna i grandi fiumi ridotti a rigagnoli o i campi trasformati dalle crepe della terra in lugubri mosaici e per esempio le immagini delle alluvioni che ancora recentemente hanno seminato panico e distruzione in Emilia-Romagna?
01:19E perché non piove per decine di settimane e poi in poche ore si abbatte su un territorio l'equivalente di cinque mesi di pioggia?
01:27Se ne parla da decenni nei consessi scientifici e sì, dal protocollo di Chioto in poi, è risaputo che il pianeta è malato e bisogna combatterne il surriscaldamento contrastando l'effetto serra.
01:38Ma se negli ultimi tempi il tema è sempre più visibile anche sui media e nei talk show televisivi, è per l'arrivo sulla scena di Greta Thunberg e di tutti i movimenti giovanili e non che si è ridato ossigeno e visibilità all'ambientalismo.
01:52Fa sempre più caldo e piove sempre meno, bisogna cambiare il nostro stile di vita e ancor di più i paradigmi industriali, rinunciare alle fonti energetiche di origine fossile e sprecare sempre meno energia, convertendoci tutti ad un modello di civiltà più ecosostenibile.
02:08Un mantra che ripetono ormai ogni giorno anche i giovani di ultima generazione, il movimento civico che da mesi chiede l'attenzione della politica con gli assalti ai monumenti e i blocchi stradali e da ieri anche i militanti completamente nudi.
02:23Non c'è più tempo, dicono, e i governi non fanno nulla tranne che promettere il cambiamento, ma c'è anche chi non è convinto che si sia ad un passo dalla fine del mondo.
02:32E non sono i cosiddetti terrapiattisti, spesso tirati in ballo per screditare a priori quanti hanno un punto di vista diverso rispetto al pensiero comune, ma anche esperti e docenti universitari che sulla situazione climatica e sulle prospettive future hanno punti di vista differenti e chiedono di aprire un confronto che però al momento sembra impossibile.
02:52Davvero siamo destinati all'estinzione? O forse c'è una chiave di lettura definitiva per gli scenari apocalittici che anche la cronaca sempre più spesso ci mostra?
03:02E allora, sono quesiti questi davvero complessi. Noi vorremmo questa sera cercare di capirne di più con l'ospite che è già collegato, il professor Alberto Prestininzi. Lui è già ordinario di rischi geologici all'Università La Sapienza di Roma. Buonasera e benvenuto a Estra.
03:21Buonasera, buonasera.
03:24Grazie per aver accolto il nostro invito. Lo dico la verità, lo dico anche ai nostri ascoltatori. Io l'ho disturbata a luna di ieri notte, per chi ci sta seguendo è venerdì sera, in diretta, perché io l'ho vista alla puntata di Piazza Pulita che è andata in onda sulla 7.
03:43E mi creda, io vorrei capire che cosa lei voleva dire in quel contesto, visto che non le è stato permesso di farlo. E allora, mi sembra che sia già un buon punto di vista questo, perché in questa trasmissione noi ospitiamo tutte le opinioni e riteniamo che sia giusto anche dar voce a chi viene trattato in certi contesti come brutto e cattivo. Mi perdoni questa immagine e questo preambolo, professore.
04:12Allora, intanto le chiedo, avviso la nostra copertina, questa situazione che noi stiamo vivendo quanto è fuori dall'ordinario?
04:25Allora, intanto voglio dire che dobbiamo far salvo l'onestà dei giornalisti e degli organizzatori di quella puntata, ma purtroppo il mainstream è questo, questo propone.
04:55Noi dobbiamo a questo punto tornare a una sorta di alfabeto e dobbiamo distinguere tra clima e tempo o quella che noi meglio conosciamo come meteorologia.
05:25Sono due cose totalmente diverse. Se noi le confondiamo, allora immaginiamo che il clima cambia tra il mezzogiorno e la mezzanotte, quando cambiano le temperature, o tra un giorno in cui c'è siccità e un mese e l'altro in cui c'è pioggia.
05:42Sono due cose diverse. Questo equivoco, ad arte o no, io non lo so perché viene in qualche modo impartito continuamente, è uno degli elementi di base. Altro elemento di base, alfabeto, come dicevo prima e dobbiamo assolutamente chiarire, è una distinzione tra clima e inquinamento.
06:04L'inquinamento è una cosa, il clima è un'altra. Che in mare ci sia molta plastica, al clima non fa come si dice, mi permetta il francesismo, un baffo. Detto questo, per capire cosa accade, perché l'obiettivo se c'è un problema è risolverlo, ma per risolvere un problema bisogna conoscere il problema.
06:29Bene, se andiamo a guardare i dati del passato, che per noi sono il mainstream, sono l'elemento fondamentale, interpretare il futuro significa conoscere il pianeta dove siamo, quali sono le sue regole e le assicuro che è molto molto molto difficile. I maggiori specialisti del mondo non hanno ancora, non abbiamo, completa contezza di quello che accade.
06:55Però il passato lo conosciamo bene. Bene, se noi andiamo a vedere cosa è accaduto, parlando proprio di siccità, perché avete aperto con questo voi, o eccesso di pioggia, c'è una figura che io ieri sera volevo far vedere disperatamente, ma hanno impedito.
07:10Questa figura che lei vede fa vedere cosa è accaduto nelle medie di precipitazione in eccesso rispetto alla media, lo zero è la media, e lo scarto positivo o negativo dal 1900 al 2022.
07:32Bene, la distribuzione che va in positivo, cioè pioggia superiore alla media e pioggia inferiore alla media, si equivalgono e si distribuiscono nel tempo con la stessa frequenza e intensità.
07:46Questo è un primo dato. Quindi che oggi piova o che domani ci sia il sole e viene bel tempo è del tutto normale nella dinamica meteorologica o del tempo. Gli inglesi distinguono weather, tempo, da climate, clima, in maniera molto più netta di come facciamo noi.
08:07Bene, detto ciò cerchiamo di capire cosa succede.
08:11Perché professore mi perdoni, lei sta citando dati ufficiali tra l'altro.
08:17Ufficiali dell'ISTAT, questi sono dati ISTAT, ma che noi, addetto ai lavori, abbiamo.
08:26Le ricordo e ricordo ai nostri teleaspettatori che Roma, il collegio romano che è attivo dal 1700 ad oggi, ha in sé una sequenza di dati molto molto interessanti che si possono utilizzare, meteorologici, di temperature e così via.
08:47E da lì si possono fare molte analisi e capire molte cose, ma non divaiamo.
08:52Allora professore mi perdoni, quindi lei la prima cosa che ci ha detto è che probabilmente ci sono stati anni con più pioggia e anni con meno pioggia, ma alla fine la quantità di pioggia che è caduta nella media è sempre stata uguale.
09:08Più o meno uguale, perché l'uguale nei fenomeni naturali non esiste, esiste l'equivalente.
09:15Purtroppo quando ti parlavo di alfabeto, di imparare le regole di base, volevo dire questo, noi dobbiamo assolutamente educare tutti a ragionare con dati corretti. Capisco che è difficile, che oggi l'esigenza della comunicazione è quella di fare notizia, di fare audience e così via.
09:41Allora cominciamo a vedere cosa accade in Italia. L'Italia è uno dei paesi più piovosi d'Europa. In Italia mediamente negli ultimi 30 anni, media di 30 anni, cadono 282 miliardi di metri cubi di acqua l'anno.
10:00Di questi noi ne consumiamo circa 18 miliardi per l'agricoltura, metri cubi l'anno, agricoltura, potabile, servizi e così via. Di questi 18 miliardi è chiaro che noi ne potremmo utilizzare molto di più, perché dei 282 miliardi, 216 appena l'acqua piove se ne va, eppure velocemente attraverso i corsi d'acqua.
10:28Perché noi abbiamo una struttura morfologica come l'appennino che produce fiumi che non sono fiumi, ma dovremmo definirli tecnicamente dei torrenti e quindi il fatto che si prosciughino o vanno in piena è del tutto normale nella dinamica che loro hanno.
10:44E come vede lei io sono costretto a citare dati che possono essere noiosi nei talk show, ma sono i dati che ci consentono di capire il problema, perché se noi non conosciamo il problema è difficile risolverlo.
10:56Bene, noi questa acqua la facciamo andare via velocemente, arriva in mare e durante il corso produce danni incredibili, i veri danni e rischi ce li abbiamo, potremmo parlarne se abbiamo tempo.
11:12Allora cosa succede? Succede che questa acqua se ne va la perdiamo e siccome la distribuzione annuale delle piogge nel nostro paese, noi siamo un paese immerso nel Mediterraneo, è totalmente diversa rispetto a quella dell'Olanda, della Germania e di altri paesi meno piovosi, dove la distribuzione in Inghilterra se lei va si porta l'ombrello perché piove quasi tutti i giorni, ma la quantità totale dell'Italia è maggiore di quella.
11:42In estate non piove per tre mesi, ma capita anche che non piove per tre mesi a gennaio o in altri mesi, però la distribuzione complessiva è quella quantità che è, quindi noi siamo fortunati perché abbiamo una grande potenziale quantità d'acqua.
11:57Inoltre abbiamo una dorsala penninica, cioè abbiamo quote che rispetto al livello del mare arrivano fino a 2000 metri. Se noi costruissimo degli invasi potremmo invasare quantità infinita di acqua, creare energia elettrica per gravità attraverso il sistema idroelettrico,
12:23laminare le piogge, laminare le portate significa che nei momenti di massima piovosità evitare che i fiumi vadano in sovrabbondanza e producano danni e distribuire quell'acqua e soprattutto avere acqua per i servizi, soprattutto per l'agricoltura tutto l'anno.
12:44Perché oggi i fiumi e il po' vanno in secca perché la richiesta di acqua dell'agricoltura è straordinaria perché noi siamo 8 miliardi e l'agricoltura ci garantisce a tutti.
12:58Professore la devo fermare perché ho la pubblicità. A rientro io le chiedo però di aiutarci a capire, lei già ci ha spiegato, guardate che quello che sta succedendo dal punto di vista delle precipitazioni ha una spiegazione e già questo in qualche modo dovrebbe lineare le preoccupazioni.
13:19E' come se la natura facesse il suo corso, avesse i suoi tempi, le sue regole, le sue dinamiche e storicamente anni siccitosi hanno sempre visto poi anni più piovosi.
13:33Però dopo lei ci deve aiutare a capire la sua visione sul grande tema con cui abbiamo aperto questa puntata e se davvero il sull'iscaldamento del pianeta sia un problema.
13:44Devo dare la pubblicità però e poi ne parliamo tra un attimo.
13:49Bentornati a destra con il professore Alberto Prestininzi, già ordinario di rischi geologici dell'università La Sapienza di Roma.
13:57Stiamo cercando di capire che cosa sta succedendo al clima. Abbiamo raccontato nella prima parte come le dinamiche della siccità in realtà possono avere una chiave di lettura diversa rispetto a quella tragica e drammatica che viene raccontata tutti i giorni anche da noi giornalisti.
14:17Adesso però professore io le chiedo di aiutarci a capire per quale motivo lei ieri sera era ospite alla 7 da Corrado Formiglia, Piazza Pulita.
14:29Lei è stato chiamato perché ha una visione diversa, non le chiedo di tornare sulla trasmissione.
14:34Lei è stato chiamato perché chiaramente in quel contesto aveva una visione diversa del problema del sull'iscaldamento del pianeta e del fatto che l'uomo debba cambiare il suo approccio alla vita, alla sua gestione organizzativa industriale perché altrimenti dischia l'estinzione.
14:53Lei ci dice qual è il suo punto di vista, cioè la situazione che stiamo raccontando è così drammatica siamo ad un passo davvero dal baratro e se no perché?
15:08Mi perdoni se sono pedante, ma noi insegnanti purtroppo dobbiamo esserlo. Distinguiamo tra clima e meteorologia. Tutti i ragionamenti che si fanno di siccità riguardano la meteorologia, non il clima.
15:25Il clima è un'altra cosa che poi partendo da questi dati della meteorologia o del tempo, come sarebbe meglio chiamare, si arrivi a conclusioni che riguardano il futuro del pianeta connesso col clima e si mischiano due cose che sono tra loro incommensurabili.
15:46Tornando invece al clima o a quello che loro ritengono, quando parlo loro parlo del gruppo di persone che legittimamente immaginano che l'immissione di CO2 che noi immettiamo in atmosfera attraverso i combustibili fossili possa produrre danni irreversibili per il pianeta.
16:07Bene, parliamone e vediamo. Anche qui misuriamo con i dati, leggiamo cosa è accaduto nel passato. La prima cosa è vedere che il clima sulla Terra è sempre cambiato.
16:19Quelli sono dati conosciuti, non sono ipotesi, non sono misure o in qualche modo costruiti con modelli che proiettano nel futuro ciò che dovrebbe accadere. Sono dati reali ed è sulla base di quelli che dobbiamo misurare la nostra capacità di prevedere il futuro.
16:43Senza questo non succede nulla. Noi abbiamo periodi, la CO2 che immettiamo secondo le più accreditate ipotesi è dal 1850 in poi, da quando si è sviluppata l'attività industriale noi bruciamo combustibili fossili.
17:00La quantità che abbiamo immesso fino adesso è di 120 parti per milione. Se noi prendiamo un milione di metri cubi di atmosfera, 120 è la CO2 che noi immettiamo.
17:22Ma in atmosfera c'è la CO2 naturale che è attualmente di 420 parti per milione, 420 metri cubi rispetto a un milione di metri cubi. Quindi se facciamo 420 meno 120 che immettiamo noi troviamo qual è il livello della CO2 naturale che emettono i vulcani, emette la terra, emette il mare e così via.
17:46Allora andiamo a vedere questi 120 metri cubi che cosa fanno di CO2. Sono stati costruiti dei modelli, ce ne sono un centinaio, che tendono in qualche modo a dire se io immetto questa CO2 la temperatura salirà fino a rendere quasi impossibile la vita sulla terra.
18:07Questo io lo posso immaginare perché è un tentativo di previsione futura e la prevenzione si fa con la previsione. Questo tentativo funziona se il modello che tu mi proponi per prevedere il futuro riesce a simulare ciò che è avvenuto in passato.
18:26Abbiamo le temperature, abbiamo la CO2 che c'era all'epoca, abbiamo gli altri gas, abbiamo tutte le condizioni ambientali. Bene, neanche uno dei cento modelli che questi propongono, parlo dell'IPCC, riesce a simulare il clima del passato.
18:44Quindi noi cosa diciamo? Cari giovani, prendete i libri, studiate finché troviamo un modello che è capace di simulare ciò che è avvenuto nel passato. In questo caso ci affideremo, in qualche modo aumenteremo la nostra preoccupazione di quello che può accadere nel futuro.
19:04Perché questo? Adesso se lei vuole, o tra qualche minuto, faremo vedere i numeri di quello che sto dicendo. Metteremo a confronto quello che ci dice l'accordo di Parigi sulla diminuzione della CO2 e quali sono gli effetti sull'ambiente e quanto ci costa. Perché lì è il punto assolutamente da chiarire.
19:29Professore, io non ho il tempo per entrare così nello specifico perché tra sei minuti devo salutarla, però mi pare di capire che tutte le cose che lei ci sta dicendo siano frutto di studi, di analisi, di dati ufficiali, di interpretazioni che, lo dico da persona molto ignorante, hanno una loro legittimità e nello spirito della scienza, che dovrebbe nascere dal confronto anche di opinioni differenti,
19:58potrebbero essere legittimamente rappresentate nei contesti scientifici e, se uno proprio ci tiene, magari anche nei talk show televisivi, dove le dinamiche sono altre. Ecco, lei vedo che mi sta mostrando un libro, Dialoghi sul clima, di cui è stato curatore.
20:15Le chiedo una cosa, perché in questo libro lei ha raccolto gli studi di tantissimi scienziati che hanno sulla situazione del pianeta un punto di vista differente. Quanti sono i docenti che ha coinvolto?
20:45E' una fondazione mondiale che ha fatto una petizione mandata a tutti i vertici del mondo dicendo che preoccupiamoci dell'inquinamento, proprio per la distinzione che ho fatto prima, perché non c'è emergenza climatica.
21:10Perché in questo momento quella poca CO2 che noi immettiamo in atmosfera è salutare, perché la CO2 è il cibo delle piante ed è quello che noi utilizziamo attraverso la respirazione per sintetizzare gli zuccheri.
21:26Quindi questa piccola quantità di CO2 ha fatto diventare il mondo più verde. La massa vegetale nel mondo è aumentata, ciò significa che il pianeta dal punto di vista climatico non è mai stato bene come adesso.
21:56Dal 1900 ad oggi ha prodotto 200.000 morti e danni per 6,4 miliardi l'anno. Preoccupiamoci di quella emergenza che viene traspurata. Da questo punto di vista noi abbiamo cercato di dire dialoghiamo, confrontiamoci come lei diceva, perché la scienza si confronta e sono i fatti a determinare la differenza tra l'ipotesi
22:25che è una base di pensiero per fare le ricerche e la verità scientifica. La verità scientifica la dicono i fatti.
22:35Professore, le chiedo una cosa e poi la devo salutare. Lei nel libro dice che qualcosa è cambiato nel modo di studiare il clima negli ultimi 40 anni. Mi spiega che cosa intende dire, ma le chiedo proprio di stare in un minuto perché non ho tempo.
22:57Perché lei a un certo punto dice che da 40 anni a questa parte è cambiata l'attenzione ma è cambiato anche l'approccio con il quale si cercano di dare spiegazioni a certe dinamiche, a certi fenomeni. Cosa intende dire?
23:11Intendo dire che noi abbiamo l'IPCC che ha questo compito ed è una organizzazione governativa, quindi politica, che utilizza alcuni scienziati. Bene, dall'inizio alla fine, negli ultimi 40 anni, è cambiato perché questa IPCC si è messa al servizio della finanza mondiale.
23:30L'obiettivo non è più capire cosa accade immettendo la CO2, il motivo è capire che questa non è una transizione ecologica ma è una transizione finanziaria perché noi come Europa stiamo spendendo mille miliardi l'anno per fare una sorta di contrasto a qualcosa che non esiste.
23:53Allora questo vorremmo capire dagli economisti che in qualche modo sono ai vertici dell'IPCC perché ai vertici sono gli economisti. Gli scienziati spesso vengono trascurati e quello che dicono legittimamente non viene riportato perché qui non dobbiamo demonizzare gli scienziati che collaborano con l'IPCC perché dicono cose vere.
24:15Io ieri cercavo disperatamente di far vedere a quella trasmissione che lei citava quello che dice l'IPCC nei confronti delle piogge che non c'è cambiato nulla, mentre nulla gli scienziati.
24:27Chi fa la sintesi di questi dati sono economisti che fanno il report finale e loro dicono che invece le piogge sono cambiate, contraddicendo i dati che loro stessi pubblicano a pagina 1156 della RS6 che è il report ultimo che hanno fatto.
24:52Le tabelle o comunque il lavoro scientifico dice una cosa, le conclusioni dicono l'esatto contrario.
24:58Nell'IPCC, non nel mondo della ricerca. Altra cosa che si racconta nella narrazione ma non voglio entrare in questo è che la maggioranza, il 90% degli scienziati siano d'accordo. Non è assolutamente vero. Se ragioniamo facciamo quattro calcoli. Vediamo che sono cose che si dicono nei talk show, nei telegiornali.
25:20A me hanno insegnato che il fatto che tutti dicono una cosa non renda automaticamente vera quella cosa e quindi credo che la scienza che come lei ci spiegava è fatta di confronto, di analisi, di studio e soprattutto credo che debba attenersi a questo punto di partenza.
25:38Io oggi ho cercato semplicemente di provare a capire un ragionamento che ieri sera in quella trasmissione non è stato possibile fare. È vero anche che questo è l'unico programma che permette agli ospiti di parlare quanto è necessario o almeno ci proviamo e le regole della televisione commerciale sono un po' diverse e richiedono la sintesi.
25:58Speriamo di avere intanto dato un punto di vista differente. Professore se lei vorrà io la inviterò altre volte perché credo che sia importante dare punti di vista diversi. Poi il cittadino se ha le competenze si farà la propria opinione. L'ideale sarebbe che questo dibattito venisse elevato nei consessi dove è la scienza che dovrebbe in teoria comandare perché da queste decisioni, da queste visioni del mondo dipendono decisioni politiche che poi hanno un impatto.
26:27Sulla vita dei cittadini e allora io non sono uno scienziato sono ignorante come una capra senza offesa per le capre però credo che nel momento in cui si parte dall'analisi di certi fenomeni e ci sono delle valutazioni anche avallate dalla scienza e si prendono delle decisioni che hanno un impatto sulla vita dei cittadini la trasparenza sia doverosa.
26:54Ci vorrebbe anche l'onestà intellettuale e la lealtà però almeno la trasparenza che può essere anche quella di mettere a confronto opinioni differenti poi in punto di sintesi ci vorrà probabilmente ma intanto il confronto di opinioni eterogenee credo che faccia il bene di tutti.
27:10Professore la devo salutare e la ringrazio davvero per essere stato con noi Alberto Prestininzi giardinario dei rischi geologici dell'Università della Sapienza di Roma. Buon lavoro a lei e alla prossima professore.
27:22Arrivederci a lei e tutti i telespettatori.
27:24Adesso velocemente in pubblicità e poi l'ultima ospite di questa puntata.
27:30Bentornati a destra e come ogni venerdì è il momento di aprire il nostro focus dedicato all'attualità che ci arriva dalla Tuscia, dalla provincia di Viterbo. Ritroviamo il direttore di newtuscia.it Gaetano Alaimo. Benvenuto di nuovo. Buonasera.
27:46Grazie direttore. Un rinnovato saluto a tutti i telespettatori di Radio Roma Television.
27:51Appuntamento che ormai da settimane sta raccogliendo anche sempre più consense. Questo ci fa molto piacere. L'obiettivo dei nostri rispettivi gruppi editoriali, lo ricordiamo ancora a beneficio degli ascoltatori, è proprio quello di offrire un servizio in più e contribuire a raccontare al meglio quanto accade sul territorio e poi tutte le eccellenze della Tuscia. Sono giustamente un banto.
28:16Partirei dalla cronaca, Gaetano, perché è stata un'altra settimana ricca di avvenimenti.
28:46La signora arrivando al secondo piano di una palazzina antica e non trovando le chiavi di casa, avendo il canne sul balcone ed essendo molto affezionata a questa persona vivendo da sola, avrebbe cercato di scavalcare dalla parte condominiale verso il balcone che vedete nella foto di newtuscia.it.
29:08Purtroppo sarebbe caduta, parlo al condizionare, in quanto ancora gli inquirenti stanno lavorando per capire le cause del decesso e cadendo dal secondo piano avrebbe avuto delle lesioni gravissime che non le hanno permesso di vivere.
29:25Il fatto del canne lo avrebbe detto lei poco prima di morire ai soccorritori che l'hanno portata velocemente all'ospedale di Belcole, però purtroppo non c'è stato nulla da fare.
29:39Altra vicenda di cronaca ci porta dove?
29:42Sì, sempre a Viterbo. Un'altra notizia drammatica è stato trovato impiccato un 45enne in una abitazione a via Garbini che lo diciamo noi per il pubblico è la via degli uffici di largo scodimento di Viterbo.
30:00È stata la fidanzata a dare l'allarme alle forze dell'ordine, sono giunte immediatamente la polizia e i vigili del fuoco, però purtroppo anche in questo caso non è stato possibile che constatare il decesso della persona che ancora non è dato sapere le motivazioni ma probabilmente soffriva di problemi psichici.
30:24E adesso torniamo a parlare di un fenomeno che anche in provincia di Viterbo ha fatto notizia a più riprese nelle scorse settimane, le truffe agli anziani, una piaga odiosa perché vuol dire andare proprio a prendersela con persone fragili e indifese.
30:44Noi oggi vogliamo parlarne direttore perché abbiamo una testimonianza importante che vogliamo ascoltare, io credo che siano parole molto importanti perché rappresentano le forze dell'ordine.
30:56Sì, c'è il comandante provinciale dei Carabinieri di Viterbo, il colonnello Massimo Friano che ci ha concesso un'intervista molto importante per approfondire il tema delle truffe agli anziani, lo avevamo annunciato la scorsa settimana e quindi darei il contributo.
31:13I risultati operativi che sono stati ottenuti dai Carabinieri del comando provinciale di Viterbo in relazione al fenomeno delle truffe nei confronti degli anziani ci portano a valutare e a considerare questo fenomeno come assolutamente emergente.
31:27Un fenomeno che richiede la massima attenzione, la massima attenzione da parte dei Carabinieri ma la massima attenzione da parte delle forze di polizia, ma noi continuiamo a dire la massima attenzione da parte di tutti i cittadini perché non si può pensare seriamente di porre un freno nei confronti di questo comportamento che destra così grande allarme perché è rivolto proprio nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.
31:53Senza la presenza, senza la collaborazione, senza il colloquio, la costante relazione tra le forze di polizia e la cittadinanza, la cui collaborazione è essenziale.
32:06Talvolta un numero di darga, un'autovettura che non si è mai vista in quella contrada o in quella strada, una persona che è fuori posto, per noi sono tutti elementi dai quali partire per approfondire, per capire se si tratta o meno di un tentativo di truffa nei confronti degli anziani.
32:24Da questo punto di vista ritengo importantissimo anche continuare a stimolare i più giovani, quelli che sono più attenti, più curiosi e che sono sempre armati con il cellulare, che può essere un grandissimo strumento laddove questi segnali, ripeto ancora, una targa, una persona che non si è mai vista, un'autovettura che si muove in maniera sospetta, un comportamento sospetto, sono per noi la fonte, l'inizio per un'attività di indagini.
32:53E per ultimo anche, noi diciamo ai ragazzi quando li incontriamo nelle scuole, siete voi i primi a dover difendere, ad aiutare i vostri nonni, i vostri zii, le persone più anziane anche con quei consigli che noi vi riversiamo, come ad esempio quello di non far entrare in casa persone sconosciute.
33:11Quello di non fidarsi quando al telefono chiama una persona che si finge o dichiara di essere un rappresentante delle forze dell'ordine, piuttosto un parente in difficoltà. Quindi quei semplici piccoli consigli che potrebbero essere in qualche caso veramente un'arma in più per sconfiggere questo terribile fenomeno.
33:35Sicuramente parole molto importanti quelle del colonnello, consigli anche direi di servizio, pratici per provare a difenderci da queste truffe così odiose.
33:47Sì, è un cavallo di battaglia del comando provinciale soprattutto da quando il colonnello Friano è alla guida appunto dei carabinieri del comando di Viterbo e della provincia perché il colonnello ci ha confidato anche fuori dai microfoni che è un suo appunto un pallino per quanto riguarda la difesa dei diritti dei più deboli.
34:08Quindi gli anziani sappiamo a livello nazionale sono preda purtroppo in questi ultimi tempi di quello che abbiamo già detto, vere appropriazioni criminali le chiamerei e reagire a persone che sono innocenti e quindi questo è il punto di vista ufficiale del comandante.
34:25Adesso come si dice in questi casi voltiamo decisamente pagina direttore perché vogliamo celebrare il successo di Viterbo in festa, anche l'edizione di quest'anno è stata davvero ricca di soddisfazioni per gli organizzatori.
34:42Sì, è la prima edizione che segue altre manifestazioni simili, una particolarità è stata organizzata da un gruppo di 70 associazioni e enti e non il comune di Viterbo.
34:57Il comune di Viterbo ha dato alla disponibilità dei locali e di alcune piazze e la particolarità è proprio la bravura della Prologo di Viterbo, Capofila e dell'associazione Tetraedro che hanno portato avanti questa manifestazione nell'organizzarla e quindi abbiamo sentito il signor Cerra che è un co-organizzatore di questa prima edizione di Viterbo in festa.
35:21Buonasera, sono Francesco Cerra del Tetraedro e sono un co-organizzatore e coordinatore insieme a Irene Temperini della Prologo di Viterbo in festa, una manifestazione che si è svolta nel fine settimana di aprile col ponte del primo maggio.
35:36Viterbo in festa perché è coordinatore? Perché abbiamo coordinato più di 70 realtà che hanno aderito a questo evento che noi definiamo un grande progetto sociale, tutte le associazioni, scuole, parrocchie, curia si sono riunite e sono scese in piazza per far vedere quello che fanno durante tutto l'anno, la loro presenza, quindi la città stessa che parla, ha parlato dicendo noi ci siamo e facciamo queste cose qua.
36:06Lo hanno fatto nel migliore dei modi, attraverso le installazioni in ogni piazza e in ogni via ci sono i commercianti che hanno adottato una piazza e l'hanno curata, quindi addobbando le fontane, le vie, le associazioni musicali hanno proposto i loro allievi, i loro concerti, chi attraverso il teatro, chi attraverso la danza.
36:29Una grande mano ovviamente ce l'abbiamo avuta anche dai commercianti, dai ristoratori che ci hanno aiutato anche economicamente a portare avanti tutta la manifestazione. Il Comune ha supportato l'organizzazione attraverso i servizi che abbiamo richiesto, quindi attraverso l'occupazione del suolo pubblico, la SIAE e la sicurezza diurna e notturna.
36:59Sì, sicuramente abbiamo lanciato un sasso nello stagno, anche un festival che io stesso promuovo che è di teatro integrato. Ci siamo, esistiamo, la città esiste, ha bisogno di cultura, ha bisogno di far rivivere il centro storico perché quello che ci ha mostro inizialmente è proprio far rivivere il centro storico, portare la gente in centro che pian piano sta abbandonando
37:29una produzione dal basso, una produzione dal basso, attraverso le persone che lavorano su quell'alturo, operatori culturali che lavorano sul territorio 365 giorni all'anno.
37:39E allora complimenti davvero a Francesco Cerra del comitato organizzatore di Viterbo in Feste, al tempo a nostra disposizione. Direttore è terminato, ci vediamo tra una settimana.
37:50Sì, approfondiremo altre notizie, ce ne stanno tante, spesso non si riescono nemmeno a dare. Sono felice di questa collaborazione anche dei numeri, insomma li vedo discreti che stanno crescendo settimana dopo settimana e grazie ancora per questo spazio.
38:04Grazie, grazie a Nientusha.it per il lavoro che svolge quotidianamente, ora per ora nel raccontare la vita di questo territorio Viterbo e la sua provincia e grazie naturalmente per questi spaccati che ci regala ogni settimana il venerdì qui ad Extra. Gaetano Alaimo, buon lavoro a tutta la redazione e alla prossima.
38:25Anche a voi un saluto alla prossima settimana.
38:27Ci fermiamo qui, termina la settimana anche di programmazione di Extra, al di là delle repliche che potete vedere nel weekend e noi torniamo lunedì alla solita ora. Buon fine settimana a tutti, arrivederci.

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