• mese scorso
00:00 Intro
03:14 Morti sul lavoro, anche nel 2022 vittime in crescita. In collegamento Alberto Verzulli, Presidente Anmil Lazio
27:19 Marta, truffe agli anziani: due arresti nel napoletano. In collegamento Gaetano Alaimo, direttore “NewTuscia.it”
33:09 25 Aprile, nella Tuscia celebrazioni e qualche polemica. In collegamento Gaetano Alaimo, direttore “NewTuscia.it”
36:58 “Viterbo in festa”, tanti eventi dal 29 Aprile al 1° Maggio. In collegamento Gaetano Alaimo, direttore “NewTuscia.it”

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Trascrizione
00:00l'attualità. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità. Con
00:09Claudio Michalizio. Ventotto
00:11aprile la giornata che celebra
00:14la sicurezza sul lavoro, primo
00:16maggio, la festa del lavoro.
00:18Cosa accomuna queste due
00:20ricorrenze così vicine? Il
00:22fatto che mai come in questo
00:23periodo per la verità vorrebbe
00:25da dire da qualche tempo a
00:27questa parte la priorità nel
00:29garantire al maggior numero di
00:31persone possibile un posto di
00:33lavoro ma fare in modo che
00:35questo sia un posto di lavoro di
00:37qualità certo ma soprattutto
00:39sicuro. L'Italia anche lo
00:42scorso anno purtroppo ha
00:44vestito una maglia nera in
00:47Europa. Eh migliaia di persone
00:49hanno perso la vita o sono
00:51rimaste gravemente ferite in
00:53infortuni sul luogo di lavoro.
00:54Un primato che da tempo ci
00:56portiamo dietro. Una sfida
00:58combattuta. Tra poco ne
01:00parleremo con un ospite. Adesso
01:02con Silvia Corsi la copertina
01:04ci aiuta come sempre a
01:06introdurci al tema di puntata.
01:08La domanda è retorica e ogni
01:10anno si potrebbe riproporre
01:11negli stessi termini. Si può
01:13morire di lavoro per una
01:15distrazione o per il mancato
01:16rispetto delle misure di
01:17sicurezza? In Italia ancora
01:19oggi sì e anzi succede fino a
01:21tre, quattro volte al giorno.
01:23Lo dicono le statistiche che
01:25come sempre vanno prese con
01:27i risultati che servono
01:29comunque a misurare un
01:30fenomeno che da anni vede il
01:32nostro paese in cima alla poco
01:34edificante classifica delle
01:35morti sul lavoro in Europa.
01:37Nel duemilaventidue le vittime
01:39classificate dall'INAIL sono
01:41state millenovanta in crescita
01:43del diciassette per cento
01:44rispetto all'anno precedente
01:46nonostante a parole fosse stata
01:48annunciata una stretta sui
01:49controlli che però a quanto
01:51pare non sta dando i risultati
01:53attesi. Si piangono i morti ma
01:55anche le decine di migliaia di
01:56feriti che scaturiscono
01:57dagli incidenti sul lavoro e che
01:59spesso devono fare i conti con
02:01conseguenze irreparabili.
02:02Eppure questa emergenza ancora
02:04oggi non sempre fa notizia sui
02:06mezzi di comunicazione e ancor
02:08meno compare negli argomenti
02:09dell'agenda politica nonostante
02:11da anni il Presidente della
02:13Repubblica Sergio Mattarella
02:14cerchi di richiamare tutti a
02:16maggior impegno e rigore. Le
02:18leggi ci sono, le sanzioni pure,
02:20talvolta però mancano i
02:21controlli e spesso invece latita
02:23la sana cultura della prevenzione
02:24che gli esperti reputano sia
02:26l'unica vera arma di successo
02:28contro questo fenomeno. Un
02:29approccio educativo che dovrebbe
02:31riguardare tutti, imprenditori,
02:33manager, lavoratori e che
02:35dovrebbe partire sin dalle nuove
02:36generazioni che forse mai come
02:38in questo periodo hanno scoperto
02:40il dramma delle morti bianche.
02:42Era successo lo scorso anno con
02:44alcuni infortuni che avevano
02:45strappato alla vita tre studenti
02:47impegnati nei progetti
02:48dell'alternanza scuola-lavoro,
02:50morti senza perché durante uno
02:52stage. Vicende che ricorderete
02:54aveva destato commozione e
02:56rabbia. Poi anche su quella
02:58sciagura è calato il silenzio. I
03:00riflettori della tv si sono spenti
03:02e le chiacchiere dei politici pure.
03:04Ma tanto di lavoro si continua a
03:06morire tutti i giorni, più volte
03:08al giorno.
03:10E questo è purtroppo il drammatico
03:12dato di fatto. L'ospite di questa
03:14puntata di Estra è Alberto
03:16Verzulli. Lui è il presidente
03:18per la regione Lazio dell'ANMIL,
03:20l'Associazione Nazionale Mutilati e
03:22Invalidi del Lavoro. Presidente,
03:24benvenuto, buonasera.
03:26Buonasera a lei.
03:28Intanto le chiedo un
03:30commento in questa giornata che è
03:32ovviamente di riflessione, no?
03:34Proprio sulla piaga delle morti sul
03:36lavoro, questo dato. Anche nel
03:382022 c'è stato a livello nazionale
03:40un incremento
03:42quasi a confermare che man mano che
03:44l'economia si rimette in moto,
03:46lo ricordiamo, da anni un po'
03:48particolari per il covid,
03:50riprende a crescere anche il numero
03:52degli infortuni. È come se
03:54questi due valori
03:56non fossero scindibili.
03:58Allora,
04:00intanto, come è stato ben evidenziato nel
04:02Servizio d'Italia, si muore
04:04di lavoro. Siamo appunto la maglia nera
04:06in Europa. E quindi questo
04:08ci dovrebbe far riflettere praticamente.
04:10Ma nonostante le leggi che ci sono,
04:12nonostante i tavoli di lavoro che
04:14sono stati fatti dalle parti sociali
04:16e la politica in pratica,
04:18poi puntualmente, ripeto,
04:20come è stato ben evidenziato,
04:22cala il sipari su tutto quello che succede.
04:24Così come
04:26vanno ricordate non solo le vittime
04:28del lavoro, ma bensì anche tutte quelle famiglie
04:30che vengono ogni anno colpite da questa
04:32grave sciacura. Perché
04:34non ci dimentichiamo che oltre alle
04:36vittime che subiscono purtroppo
04:38un infortunio sul lavoro, poi c'è
04:40tutto il tessuto familiare che risente
04:42di tutta questa situazione.
04:44Allora, è giusto.
04:46In Italia dopo
04:48la pandemia
04:50l'economia ha ripreso
04:52un po' a gallopare, questo è vero. E con
04:54essa purtroppo gli infortuni e gli incidenti
04:56sul lavoro e le morte sul lavoro.
04:58Vorrei solo
05:00dare qualche...
05:02Per arricchire questi numeri che sono stati
05:04già dati, vorrei dire che nel 2021
05:06sono stati 1.360.
05:08Quindi in due anni in Italia sono morte
05:10circa 2.500 persone.
05:12A fronte di quasi
05:141.200.000
05:16infortuni
05:18sul lavoro. Praticamente
05:20ogni anno, oltre alle morti, ci sono
05:22anche circa 600.000 infortuni sul lavoro.
05:24E questo dovrebbe lasciarci
05:26riflettere, cosa che purtroppo
05:28nella politica e nelle istituzioni,
05:30nemmeno gli organi competenti praticamente
05:32riescono
05:34a risolvere questo annoso problema.
05:36Perché questa è veramente
05:38un'emergenza nazionale. Se non ci
05:40rendiamo conto di questo, che è veramente
05:42un'emergenza nazionale, forse
05:44non si arriverà a capo. Si erano
05:46promessi negli ultimi
05:48due anni, quando poi
05:50ci sono stati casi eclatanti, non ci
05:52dimentichiamo, a parte l'alternanza
05:54scuola-lavoro, anche
05:56il caso di Luana,
05:58quella ragazza che purtroppo è morta
06:00a 22 anni, solo perché
06:02era stata manomessa
06:04l'apparato
06:06dove lavoravano, solo per dare un
06:08diminuto risultato in più. Questo ci
06:10sta a dimostrare che la vitomana viene
06:12dopo anche il profitto delle aziende.
06:14Queste morti bianche
06:16che così bianche poi non sono.
06:18Non ci dimentichiamo
06:20poi del lavoro nero, che arricchisce
06:22ancora questi numeri.
06:24Voglio andare ancora oltre,
06:26perché noi non ci dobbiamo fermare a quelli
06:28che sono gli infortuni sul lavoro, cioè
06:30le morti sul lavoro. Non ci dimentichiamo
06:32che in Italia ci sono malattie
06:34professionali che sono in aumento
06:36del 39%.
06:38E queste malattie professionali,
06:40molte di essi, portano, come quelle
06:42dell'amianto praticamente, i tumori dell'amianto
06:44portano alla morte. Ogni anno in Italia
06:46l'ispettorato del lavoro stesso
06:48ha calcolato che ci sono circa
06:503500 morti
06:52di malattie
06:54professionali
06:56praticamente.
06:58Se le esaminiamo a quelle che sono le morti sul lavoro,
07:00vi lascio
07:02dare a voi un giudizio di quello che
07:04succede nel nostro Paese.
07:06Sono cifre impressionanti.
07:08Lei giustamente usava la parola
07:10emergenza, che però
07:12non fa notizia, non viene
07:14percepita in tutta la sua
07:16gravità. Quasi che il lavoro,
07:18che pure,
07:20senza citare la Costituzione, è alla
07:22base di qualunque
07:24società economica,
07:26in realtà desse per scontato
07:28che il valore della vita, il lavoro
07:30di chi materialmente
07:32compie una prestazione
07:34non abbia così tanto
07:36valore. Perché, secondo lei,
07:38non ci rendiamo conto
07:40della gravità di questi numeri?
07:42Ha detto bene.
07:44Allora, è come se il lavoro
07:46noi dovessimo pagare un contributo
07:48ogni anno e
07:50quasi rientri nella norma.
07:52Cioè, qui non stiamo parlando di numeri.
07:54Quando noi parliamo di numeri ci dobbiamo render conto
07:56che dietro questi numeri ci sono
07:58delle donne, ci sono degli uomini, ci sono
08:00dei figli, dei padri, dei fratelli,
08:02delle sorelle. Stiamo parlando
08:04veramente di cifre impressionanti.
08:06Quindi, quello
08:08che mi viene da dire è che
08:10non c'è abbastanza indignazione,
08:12ma nemmeno da parti
08:14di tutti noi, della collettività,
08:16perché noi
08:18crediamo sempre che cose del genere
08:20possano succedere sempre ad altri e
08:22mai a noi. Poi, invece, ci rendiamo
08:24conto, che come me, io purtroppo
08:26sono in Bario del Lavoro, così come tutti
08:28i settecentomila in Italia
08:30che rappresentiamo. Pensate che in Italia ci sono
08:32settecentomila,
08:34qua circa settecentomila persone
08:36titolari di rendita INAIL.
08:38Che cosa sta a significare?
08:40Che ci sono settecentomila persone
08:42che portano
08:44sul proprio corpo i segni
08:46permanenti di un'invalidità
08:48che purtroppo
08:50è stata causata
08:52proprio per la mancanza di attenzione su questo
08:54problema. Settecentomila
08:56sono veramente tanti. Non ci dimentichiamo
08:58poi degli orfani e delle vedove
09:00che patiscono questa situazione.
09:02Queste persone sono riparate come
09:04vittime del lavoro. Quindi
09:06non c'è indignazione, non c'è
09:08veramente, come dire,
09:10si parlava prima di cultura, non c'è
09:12la cultura del lavoro,
09:14della sicurezza sul lavoro, perché
09:16altrimenti tutto questo
09:18non accadrebbe. Abbiamo parlato
09:20prima, anche nel servizio, dell'alternanza
09:22scuola-lavoro. Ebbene,
09:24purtroppo in Italia si muore anche
09:26quei ragazzi che vanno ad
09:28approcciarsi al mondo del lavoro.
09:30Questi ragazzi che non sono
09:32lavoratori, ma che di fatto
09:34l'alternanza scuola-lavoro è uno strumento
09:36molto importante, io ritengo che sia uno strumento
09:38molto importante, a mio parere appunto,
09:40perché approccia
09:42lo studente
09:44negli ambienti di lavoro,
09:46ma non devono andare a fare i lavoratori.
09:48Queste persone, questi ragazzi dovrebbero
09:50essere tutelati da un tutor,
09:52ma soprattutto dovrebbero andare a
09:54fare lo stage in quelle aziende
09:56che hanno le caratteristiche
09:58giuste per poterle accogliere
10:00e fare questo percorso formativo.
10:04Lei prima faceva riferimento
10:06al fatto che è un problema
10:08di natura culturale,
10:10lo ricordava anche Silvia Corsi nella copertina,
10:12e quando il problema è di natura
10:14culturale, la storia insegna
10:16che non bastano le
10:18leggi, soprattutto se poi non ci sono
10:20i controlli efficaci che le fanno
10:22rispettare. È
10:24un passaggio, un salto
10:26in avanti, che ognuno di noi
10:28deve fare. Secondo lei perché
10:30il lavoratore spesso non è
10:32consapevole che una condotta
10:34inappropriata sul luogo di lavoro,
10:36al netto poi del fatto che
10:38gli incidenti possono essere anche provocati
10:40da fattori esterni?
10:42Significa uscire di casa
10:44la mattina senza sapere che magari
10:46la sera non si farà ritorno.
10:50In effetti
10:52la cultura del lavoro come si acquisisce?
10:54Si acquisisce una formazione,
10:56una formazione seria.
10:58Intanto quando si va a fare un
11:00lavoro, il datore di lavoro
11:02dovrebbe fare che cosa?
11:04Fare in modo che queste persone vengano formate
11:06nel ruolo a cui vengono assegnati.
11:08E questo purtroppo non sempre avviene.
11:10Non sempre avviene perché sì,
11:12noi siamo obbligati, attenzione
11:14che ci sono le leggi dove si obbliga il datore di lavoro
11:16a fare la formazione, una formazione
11:18seria, reale, non quella formazione
11:20magari che
11:22per risolvere,
11:24per venire a quelle che sono
11:26le normative, bisogna formare il lavoratore
11:28che sta sulla carta, poi finisce di tutto
11:30con ok, è stato formato.
11:32La formazione va fatta in modo serio.
11:34Ma soprattutto devono essere
11:36fatti i controlli.
11:38Quei controlli che purtroppo
11:40vediamo che
11:42non vengono fatti nel modo
11:44così incisivo come dovrebbero essere fatti.
11:46Pensate che addirittura
11:48si era parlato nell'edilizia
11:50di una patente a punti per le imprese
11:52virtuose. Quelle imprese
11:54che hanno, come dire,
11:56per entrare a far parte
11:58di quelle che sono le
12:00per approcciare a questi
12:02bandi di gara, soprattutto bandi pubbliche
12:04e quant'altro, devono avere una patente
12:06a punti tale per poter fare
12:08in modo di entrare in questo
12:10ambiente lavorativo.
12:12Non si è mai fatto. Si era parlato addirittura
12:14della procura nazionale
12:16per il lavoro. Ma a parole
12:18purtroppo la retorica è tanta, perché a parole
12:20si dice di tutto e di più.
12:22Poi, di fatto, non succede mai niente.
12:24Il numero degli ispettori non sono
12:26stati mai aumentati come era stato promesso.
12:28Quindi è tutto qui
12:30il problema. Il problema è il controllo,
12:32il problema è la formazione, il problema
12:34è la consapevolezza.
12:36Io sono andato a lavoro
12:38quel giorno, quando è successo il mio caso,
12:40purtroppo, e sono tornato a casa.
12:42Presidente, le chiedo di pazientare
12:44un attimo solo. Io devo dare la pubblicità
12:46e lei mi perdonerà
12:48per questo, ma noi viviamo, grazie agli
12:50inserzionisti, che tra poco vedremo insieme
12:52i nostri ascoltatori. Arriento,
12:54io le vorrei chiedere proprio la sua
12:56esperienza
12:58in prima persona, perché credo che a volte
13:00i casi specifici
13:02permettano a ognuno di noi
13:04di immedesimarsi, in qualche
13:06modo, nel racconto
13:08e nel dramma che poi da
13:10determinata situazione può derivare.
13:12E lo facciamo però tra un attimo, dopo
13:14la pubblicità.
13:16Bentornati, bentornati.
13:18A destra stiamo parlando
13:20in questi giorni in cui il dibattito
13:22sul lavoro, anche a livello politico
13:24e nazionale, è in primo piano tra
13:26le due celebrazioni, quella del 28
13:28aprile, che ricorda
13:30l'importanza della sicurezza
13:32sul lavoro, il primo maggio, la festa
13:34tradizionale dei lavoratori.
13:36Noi, con il nostro
13:38ospite, il presidente
13:40dell'ANMIL regionale, Alberto
13:42Verzulli, stiamo
13:44cercando di capire come mai ogni
13:46anno ci si trovi in occasioni come
13:48queste a evidenziare cifre
13:50in aumento per quanto riguarda le
13:52vittime sul lavoro. Abbiamo dato i dati nazionali,
13:54purtroppo la Regione Lazio,
13:56anche negli ultimi mesi, si è confermata
13:58tra le regioni col maggior
14:00numero di vittime.
14:02Ma l'ANMIL,
14:04l'Associazione Nazionale Mutilate
14:06per i Mortali del Lavoro,
14:08è composta di tutti coloro
14:10che possono sulla propria pelle
14:12testimoniare
14:14il dramma di un infortunio sul
14:16lavoro, che a volte ha esiti
14:18magari non mortali, ma
14:20significa un'invalidità permanente.
14:22Prima della pubblicità,
14:24il presidente Verzulli ci stava
14:26raccontando la sua
14:28vicenda, perché
14:30lei è presidente, ma può testimoniare
14:32in prima persona quello che
14:34troppe persone quotidianamente
14:36può capitare.
14:38Intanto le voglio dire che noi di ANMIL
14:40questo lo facciamo da 20 anni
14:42a testimonianza, quindi prima di passare un attimo
14:44velocemente alla mia storia.
14:46Quello che facciamo, lo facciamo
14:48anche a titolo preventivo, perché quando si fa
14:50una testimonianza nelle scuole,
14:52così come negli ambienti di lavoro,
14:54noi ci rendiamo conto
14:56che la testimonianza di quei volontari,
14:58perché noi siamo tutti volontari,
15:00andare lì ad arricchire quella
15:02che è la loro formazione tecnica,
15:04praticamente quella che è
15:06la vera formazione, però
15:08ascoltare la testimonianza di chi
15:10ha avuto un infortunio sul lavoro, questo
15:12desta molta attenzione e fa alzare
15:14molto l'asticella, diciamo, per quanto riguarda
15:16anche, perché ricordiamoci che la sicurezza
15:18viene fatta da tutti, non viene fatta solo
15:20al datore di lavoro e dal responsabile di sicurezza.
15:22La sicurezza viene fatta anche dal lavoratore
15:24stesso, deve essere consapevole di quello che
15:26fa a fare. Comunque per tornare a me,
15:28io nel lontano
15:301984, nel giorno di ferragosto,
15:32perché poi, vedete, gli infortuni sono
15:34di tale natura, ci sono gli infortuni
15:36durante
15:38l'orario lavorativo, ci sono anche
15:40gli infortuni che sono fatti, che
15:42avvengono in itinere,
15:44ma in itinere sono tanti
15:46i motivi per cui avvengono, perché magari sono
15:48delle tornazioni, soprattutto
15:50quando è successa, invece delle tornazioni che veramente
15:52erano con orari spaventosi,
15:54perché adesso ci sono delle normative
15:56che prevedono lo stacco da un turno all'altro
15:58di lavoro. Quando è successa
16:00bene l'84 tutto questo non veniva
16:02nemmeno preso in considerazione,
16:04perciò pensiamo, quando uno ha fatto 20 ore
16:06di servizio, perché io faccio
16:08un lavoro che magari mi permetteva,
16:10dovevo finire quello che stavo
16:12facendo, perché altrimenti non c'è che
16:14c'era un cambio su quello che avrei potuto fare,
16:16quindi sono uscito di casa
16:18che era le 5 e mezza
16:20di quel ferragosto dell'84
16:22praticamente, a metà strada,
16:24con un'altra
16:27ci siamo presi
16:29o per sfinimento o per stanchezza
16:31o quello che sia praticamente, io mi sono
16:33ritrovato a tornare a casa
16:35dopo 11 mesi
16:37praticamente, dopo 6 interventi.
16:39Pensate che mia moglie aveva 22 anni
16:41diciamo in quel lontano
16:431984,
16:45quindi
16:47immaginate in quel momento,
16:49io ho preso i sensi logicamente, perché poi
16:51sono stato soccorso in modo
16:53assurdo, dopo due o tre giorni ho ripreso
16:55la conoscenza di quello pieno, perché è stato
16:57talmente violento l'impatto
16:59che di fatto la situazione
17:01non si sappia nemmeno
17:03se ce l'avrei fatta o meno.
17:05Quando ho ripreso la conoscenza,
17:07quando ho avuto coscienza e conoscenza, che cosa ho pensato?
17:09Mia moglie ha 22 anni,
17:11che cosa poteva fare quella ragazza?
17:13Cosa avrebbe restato?
17:15Durante il suo percorso di vita,
17:17che cosa avrebbe potuto
17:19immaginare tutto questo?
17:21Che cosa potevo più dare a lei?
17:23Poi invece la fortuna un po' mi ha assistito,
17:25mi ha assistito la fortuna, mi hanno
17:27chiesto chi mi ha curato praticamente,
17:29non è stata solo la fortuna, ma bensì
17:31sono stati anche dei bravi medici che mi avrebbero
17:33messo in sesto, logicamente i danni
17:35sul mio
17:37sul mio corpo sono chiari
17:39ed evidenti, quindi
17:41quello che noi facciamo con la nostra
17:43testimonianza, ripeto in modo anche
17:45molto più approfondito e puntuale,
17:47nelle scuole di lavoro,
17:49è proprio per far capire loro
17:51che cosa succede
17:53quando si subisce un infortunio
17:55sul lavoro, perché non è solo
17:57la nostra persona
17:59a risentirne, perché poi tutto
18:01quello che c'è intorno praticamente
18:03lascia immaginare,
18:05perché i problemi poi diventano anche
18:07psicologici della persona che subisce
18:09l'infortunio sul lavoro, perché non si è più
18:11perché quando si esce si pensa di
18:13essere la macchina da guerra che eravamo
18:15tutte le mattine e poi si rientra
18:17e dopo per un attimo, in un attimo
18:19ti cambia la vita, praticamente
18:21ti senti
18:23inutile, ti senti
18:25che finisce tutto quello che era
18:27il tuo modo di essere, i tuoi comportamenti
18:29e quant'altro, me ne sono venuto fuori
18:31perché la volontà ci vuole
18:33me ne sono venuto fuori perché comunque
18:35ho avuto un tessuto familiare che mi ha supportato
18:37perché anche questo noi
18:39chiediamo alle istituzioni
18:41che quando si subisce un infortunio sul lavoro
18:43vanno supportate le persone che la subiscono
18:45ma soprattutto anche le famiglie
18:47perché ci sono quelle famiglie
18:49che non hanno la possibilità di supportare
18:51né economicamente
18:53né psicologicamente
18:55a queste persone, quindi
18:57noi chiediamo come associazione di essere
18:59sempre vicini a queste persone
19:03Lei ha toccato un altro tema che è
19:05cruciale ed è importante
19:07perché anche giornalisticamente
19:09si punta sempre l'attenzione
19:11sugli incidenti
19:13e sulle vittime, quando
19:15gli incidenti sono mortali
19:17ma si ignora spesso
19:19che cosa significhi
19:21per una vittima
19:23sopravvivere magari a una
19:25morte e
19:27avere a che fare con la vita
19:29permanente e ancora
19:31di più non si dice
19:33che cosa succeda a chi sopravvive
19:35tra i familiari e qui ci sono
19:37cari dolore
19:39di rabbia
19:41ci sono tutta una serie di questioni
19:43legate magari alla giustizia
19:45e poi ci sono anche problemi di natura
19:47economica perché purtroppo
19:49anche quando si parla di
19:51indennizi, di risarcimenti
19:53si ha la conferma di come molto spesso
19:55il valore umano venga percepito
19:57come poca cosa
19:59perché quando
20:01si è protagonisti di una tragedia
20:03quella che lei purtroppo
20:05ci ha ricordato è che
20:07accomuna tante persone, davvero si
20:09spalanca un mondo
20:11fatto di incertezze
20:13da tutti i punti di vista
20:15assolutamente, infatti è quello che ha
20:17detto Poganzi
20:19il problema non è solo nostro, il problema
20:21poi abbraccia tutto
20:23tutto il sistema familiare
20:25ma il problema economico
20:27subentra soprattutto quando
20:29c'è quella famiglia monoreddito
20:31cioè la persona che lavora, una persona
20:33sola che lavora a casa, la moglie e il marito
20:35è un signor infortunio a chi lo subisce
20:37praticamente
20:39si ritrova a non avere più
20:41quell'entrata da lavoro
20:43sì, è vero, l'INAI
20:45dà un supporto
20:47da quello che
20:49prevede la tabella
20:51perché ci sono queste famose tabelle
20:53ma non è quello che poi ti porta avanti
20:55perché non è quello che ti dà la possibilità
20:57di campare in una famiglia
20:59praticamente, noi ricordiamoci
21:01comunque che queste persone che c'è come noi
21:03che si esce la mattina per andare
21:05a lavorare e
21:07supportare la famiglia, ricordiamoci che sono
21:09anche persone che
21:11hanno fatto grande questo paese
21:13sono persone che supportano l'economia di questo paese
21:15quindi non è che merita un'attenzione
21:17direi prima della Costituzione
21:19queste persone hanno diritto
21:21a un'attenzione particolare
21:23perché non si può
21:25pensare che
21:27perché adesso è molto frequente questo pensiero
21:29perché noi come associazione
21:31cerchiamo di far capire
21:33a tutti cosa succede
21:35quindi il fatto stesso
21:37che uno deve uscire la mattina e pensare
21:39se va bene torno
21:41oppure se torno magari vorrei
21:43tornare intero, perché i numeri sono
21:45impressionanti ma queste domande bisogna che ci
21:47cominciamo a fare, ma soprattutto
21:49queste considerazioni le deve fare la politica
21:51e le istituzioni, perché non è
21:53possibile che nel nostro paese
21:55si subiscano
21:57queste stragi praticamente, queste non sono
21:59mattanze
22:01un altro problema grosso che abbiamo qui
22:03nel nostro paese è il lavoro nero
22:05perché il lavoro nero non ci fa appontare
22:07qui i numeri che noi diamo
22:09sono numeri che sono dati dall'INAIL
22:11ma se noi pensiamo che ci sono
22:13situazioni come quella di Luana
22:15ma non ci dimentichiamo, non qui nel Lazio
22:17abbiamo un caso che la tante inquestizioni
22:19ce ne sta parlando, la Procura si sta
22:21interessando di questo caso
22:23e lasciamo fare poi il loro lavoro
22:25ai giudici, ma quello che è successo a Sonnino
22:27in un paese dell'Agro Pontino
22:29dove questa persona è morta
22:31è stata folgorata
22:33e stavano lì a lavorare
22:35il dadore di lavoro
22:37almeno così si dice, aspettiamo i risultati
22:39di quelle che sono le indagini
22:41ma con la complicità
22:43degli altri dadori in nero
22:45hanno preso su una tavola
22:47questa persona, l'hanno portata fuori
22:49dall'ambiente di lavoro, dopodiché
22:51trascorso del tempo
22:53hanno chiamato che cosa?
22:55hanno chiamato i soccorsi
22:57dicendo che ha avuto un problema col motorino
22:59si sono anche assicurati
23:01che il motorino
23:03che stava dentro, l'hanno portato vicino
23:05a questa persona, praticamente qui
23:07non parliamo solo di infortuni
23:09questi sono omicidi veri e propri
23:11quello che indigna poi
23:13non è tanto, perché ho letto
23:15quelle che sono state le intercettazioni telefoniche
23:17che fanno rabbrivitire come viene considerata
23:19la vita umana, ma io
23:21la cosa che è raccapricciante è che
23:23i compagni di lavoro
23:25si sono venduti, si sono prestati
23:27a questo gioco
23:29quindi vedete
23:31il problema della sicurezza sul lavoro
23:33non è solo un problema
23:35ma qui c'è da affrontarlo anche a livello
23:37veramente penale, perché non c'è
23:39una legge specifica come
23:41l'omicidio stradale
23:43noi dobbiamo fare in modo che
23:45vengono trattate alla stessa stregua
23:47anche questi casi così, sono casi estremi
23:49ci mancherebbe, ma sono cose
23:51che sono successe
23:53sono indagini in corso
23:55vediamo quello che ne viene fuori
23:57qui praticamente, ripeto
23:59la persona, la salute
24:01della persona, la vita stessa
24:03della persona, non vale
24:05assolutamente niente
24:09Ci lasciamo con questa amara constatazione
24:11è evidente che in questi
24:13giorni, che vanno dal 28 aprile
24:15al primo maggio, si parla
24:17un po' di più di lavoro
24:19se ne parla attraverso gli slogan
24:21dei politici, dei sindacalisti
24:23eccetera
24:25poi cala puntualmente il
24:27silenzio fino a quando
24:29non c'è una strage del lavoro
24:31che in qualche modo riaccende
24:33ridesta l'attenzione di chi fa informazione
24:35dunque delle istituzioni, però è evidente
24:37che non basta, è evidente che
24:39qualche ritocco a un
24:41diciamo così, pacchetto
24:43normativo che già c'è
24:45perché abbiamo da questo punto di vista
24:47un quadro di norme che
24:49credo sia tra le migliori
24:51organizzazioni occidentali, però qualche
24:53ritocco, lei faceva riferimento a qualcosa di più
24:55specifico, no? Che
24:57evidenzi come un omicidio
24:59quello che succede anche sulle strade
25:01per una corretta
25:03per una non corretta gestione
25:05sul mondo del lavoro potrebbe essere
25:07un'idea, altre ce ne possono essere
25:09e poi, attenzione
25:11è un principio fondamentale
25:13ognuno di noi deve rendersi
25:15conto che la propria sicurezza
25:17e di chi sta intorno
25:19non è mandata ad altri
25:21perché anche in un paese
25:23ideale, anche laddove
25:25tutte le norme di sicurezza
25:27vengono garantite, purtroppo c'è sempre
25:29una percentuale in qualche modo
25:31di fallibilità e molto
25:33spesso questa, dicono le statistiche
25:35sta poi nel comportamento umano e quindi
25:37dobbiamo essere noi i primi a prenderci
25:39cura di noi stessi. Io la ringrazio
25:41per essere stato con
25:43noi e spero davvero
25:45che possano esserci altre occasioni
25:47per dare spazio a queste tematiche
25:49non soltanto in questi giorni in cui
25:51è obbligatorio. Alberto Verzulli
25:53presidente dell'ANMIL
25:55per la regione Lazio
25:57buon lavoro e buona festa
25:59ovviamente del lavoro. Grazie a voi
26:01per tenere sempre
26:03questo faro acceso su questa tematica.
26:05Grazie ancora.
26:07Adesso ci prendiamo una pausa
26:09perché c'è un po' di pubblicità
26:11e poi con un altro ospite
26:13l'ultima parte di questa puntata
26:15di estra.
26:17Bentornati e
26:19come ogni venerdì a quest'ora
26:21ci colleghiamo con la redazione
26:23di newtusha.it
26:25con il suo direttore Gaetano Alaimo
26:27buonasera e bentrovato direttore
26:29Buonasera
26:31a te direttore, un saluto come sempre a tutti
26:33i telespettatori di Radio Roma Television
26:35Perché
26:37i nostri ascoltatori ormai lo sanno
26:39al venerdì sera
26:41noi facciamo come sempre una
26:43giornalizzazione informatica sui fatti
26:45che hanno tenuto banco nel racconto
26:47dell'attualità in tutta la Tuscia
26:49nella zona di Viterbo e Provincia
26:51e lo facciamo con un quotidiano
26:53leader per ascolti
26:55e lettori anzi si dice
26:57quando si parla di notizie scritte
26:59come newtusha.it
27:01Direttore io partirei subito
27:03dalla cronaca perché purtroppo
27:05è un tema che offre
27:07sempre nuovi spunti tra l'altro
27:09c'è una buona notizia
27:11che dice che le operatrici
27:13che hanno operato in provincia di Viterbo
27:15sono state assicurate
27:17alle forze dell'ordine
27:19partiamo da qui
27:21sì allora è una operazione
27:23molto sembra semplice
27:25di routine in realtà è molto complessa
27:27perché
27:29i carabinieri delle stazioni
27:31di Capodimonte Marta
27:33in un'azione congiunta
27:35hanno avuto alcuni mesi
27:37per poter prima
27:39portare due donne ed un uomo campani
27:41che erano in trasferta come si dice in gergo
27:43nella Tuscia
27:45per appunto
27:47operare un'azione
27:49che poi l'abbiamo già detto è una delle più
27:51direi ignobili nei confronti
27:53di anziani
27:55persone che vivono da sole
27:57che sono spesso vittime
27:59di raggiri
28:01nello specifico sono scattate
28:03le indagini per una macchina
28:05che è stata individuata
28:07una denuncia
28:09da parte dei familiari
28:11di un'ottantenne che aveva avuto
28:13un raggiro
28:15perdendo dei preziosi
28:17a causa di una
28:19truffa direttamente
28:21compiuta da queste persone
28:23è una tecnica ormai nota
28:25alle forze dell'ordine in quanto
28:27si usano due
28:29tecniche diciamo tra virgolette
28:31ovviamente quella del finto dipendente
28:33delle poste e della
28:35truffa del finto maresciallo dei carabinieri
28:37in questo caso
28:39con successive indagini sono state
28:41attuate entrambe
28:43con il riscontro
28:45di una telefonata preliminare
28:47in cui o un nipoto o in genere
28:49un falso parente
28:51di una signora o un signore
28:53di un'età sempre sopra gli
28:5580 anni o di persone che hanno dei problemi
28:57di memoria o simili
28:59gli si dà una
29:01motivazione per poter tirare fuori
29:03da essere certi che questa persona
29:05sia sola a casa. Poi successivamente
29:07viene
29:09un uomo o una donna
29:11complice del
29:13basista, del telefonista
29:15e attua quello che è il frutto
29:17di questa telefonata. In questo
29:19caso
29:21dopo successive indagini del caso
29:23che lo ricordiamo era del 20 dicembre scorso
29:25ci sono stati anche
29:27dei controlli con videosorveglianza
29:29e appostamenti ambientali
29:31che hanno fatto risalire altri due
29:33casi, uno a Marta il 2 dicembre
29:35e un altro a Capodimonte
29:37che è un paese limitrofo
29:39sulle rive del lago di Bolsena
29:41del 6 dicembre scorso
29:43in queste due modalità
29:45sono state poi portate via
29:4718.000 euro e ori ad una donna
29:49di 83 anni
29:51una signora che vive da sola
29:53e nel secondo caso
29:553.000 euro
29:57preziosi e orologi
29:59di alto valore
30:01nel primo caso si parlava
30:03dei soldi che dovevano essere dati
30:05per una sanzione
30:07amministrativa, nel secondo caso
30:09un falso nipote parlava
30:11di problemi
30:13che avevano avuto
30:15dei parenti di questa persona
30:17addirittura un novantenne
30:19si parla e che per
30:21risarcirli e per evitare che
30:23le figlie di questa persona andassero in questura
30:25doveva dare appunto
30:27dei soldi e dei preziosi
30:29dopo le indagini
30:31sono partite appunto
30:33dei mandati
30:35e delle misure di custodia cautelare
30:37che hanno portato alla ricerca
30:39di due donne
30:41una 46enne, una 36enne
30:43e un uomo, un quarantenne
30:45entrambi della zona di Napoli
30:47che poi sono stati arrestati
30:49definitivamente in data
30:51il 17 aprile scorso
30:53anche se la notizia è stata data solo pochi giorni fa
30:55le due donne immediatamente
30:57invece per l'uomo c'è un mandato di arresto europeo
30:59in quanto è
31:01irreperibile, quindi
31:03i carabinieri come sempre
31:05diciamo nella Tuscia ma in tutta Italia si raccomandano
31:07come sempre di
31:09agire nel modo più cauto possibile
31:11di evitare
31:13di aprire a sconosciuti
31:15sappiamo che nessun dipendente, né teleposte
31:17né forze dell'ordine
31:19eccetera senza un motivo
31:21valido o una denuncia
31:23o gli uffici preposti
31:25che non sono sicuramente la casa delle persone
31:27si va a recare
31:29nelle case altrui, quindi
31:31alta attenzione, poi noi nelle prossime
31:33puntate intervisteremo anche un altro
31:35ufficiale dei carabinieri qui della provincia di Viterbo
31:37che si sta spendendo molto
31:39per questa causa
31:41contro le truffe degli anziani, ricordiamo
31:43anche la polizia
31:45la guardia di finanza che fanno regolarmente
31:47dei corsi
31:49di formazione e
31:51degli incontri anche nei centri anziani
31:53appunto per parlare di questa
31:55piaga che purtroppo con
31:57l'età che si
31:59alza come media è sempre più diffusa
32:01purtroppo
32:03eh sì, e purtroppo i truffatori davvero
32:05senza scrupoli, sembra quasi
32:07che non abbiano limiti alla fantasia
32:09ma i consigli che davamo
32:11prima, li sottoscriviamo
32:13diffidate di chiunque
32:15sia presente alla vostra casa
32:17soprattutto vi chieda di entrare
32:19vi chieda di controllare le
32:21banconote penso ad alcuni
32:23classici delle truffe perché
32:25non è il modo di operare
32:27delle forze dell'ordine e se
32:29avete qualcuno che vi suona al
32:31campanello lo dicono le forze dell'ordine
32:33prima cosa da fare è chiamare il centododici
32:35in modo tale che
32:37eh si sono malintenzionati come è
32:39quasi certamente così
32:41scappano ma adesso direttore
32:43dobbiamo parlare di una polemica che ha tenuto
32:45banco anche a livello nazionale perché
32:47è venuta qui dalle celebrazioni per
32:49il venticinque aprile e
32:51Viterbo è balzata
32:53agli onori delle cronache nazionali
32:55perché come altre località
32:57della vostra bella terra ha
32:59celebrato eh la festa
33:01della liberazione ma c'è stato un fuori
33:03programma che ha avuto
33:05una ecomediatica vastissima
33:07di cosa stiamo parlando?
33:09Sì stiamo parlando
33:11della io direi clamorosa
33:13eh mancata stretta di mano
33:15del del dell'ampi
33:17provinciale che tra l'altro pochi giorni fa
33:19avevamo intervistato in
33:21un nostro programma qui territoriale
33:23eh Enrico Mezzetti
33:25eh che è un ex politico
33:27possiamo dire di area di centrosinistra
33:29che è da diversi anni
33:31il presidente provinciale
33:33dell'Associazione Nazionale dei Partigiani
33:35d'Italia e Vittorio Sgarbi
33:37torniamo a parlare di lui lo ricordiamo
33:39in veste sia di sindaco di
33:41in questo caso ma anche
33:43della bellezza del comune
33:45eh di Viterbo
33:47le immagini come eh
33:49da da fonte sul web
33:51vediamo eh questo che è inquadrato
33:53è il presidente dell'Ampi
33:55Enrico Mezzetti hanno commentato
33:57tutti le immagini facciali
33:59del del presidente perché
34:01si vedeva che era una forzatura questa
34:03azione che lui ha giustificato semplicemente
34:05eh dicendo che non apprezza
34:07la la figura di Sgarbi e
34:09che non lo vede come uno dei
34:11eh artefici
34:13dell'immagine del 25 aprile
34:15a mio giudizio questo sicuramente
34:17è una forzatura anche se
34:19eh lo ricordiamo la
34:21non c'è bisogno che lo dico io
34:23la resistenza ha rappresentato
34:25tutte le forze democratiche
34:27da quelle comuniste
34:29socialiste cattoliche
34:31repubblicane liberali e che
34:33dir si voglia e quindi
34:35sicuramente non è un gesto che fa piacere
34:37senza entrare nel merito
34:39delle cariche istituzionali
34:41vediamo quanto è eh duro
34:43questo
34:45atteggiamento proprio quasi
34:47contro contro la propria
34:49volontà del del presidente
34:51su questo poi è intervenuto anche
34:53l'arci di Viterbo
34:55dicendo a difesa tra virgolette
34:57del del presidente
34:59dell'Ampi in quanto ognuno
35:01nella propria libertà di espressione
35:03evidentemente avrà
35:05eh valutato
35:07i suoi obiettivi le proprie
35:09motivazioni che lo per onor
35:11di cronaca non sono state così
35:13convincenti dal punto di vista oggettivamente
35:15giornalisticamente inteso
35:17nel senso non c'è stato mai uno
35:19screzio tra i due esponenti
35:21sicuramente non è bello a livello
35:23d'immagine del venticinque aprile
35:25però ovviamente il presidente
35:27dell'Ampi avrà avuto le sue motivazioni
35:29questo è un gesto che è andato
35:31su tutte le cronache nazionali perché
35:33sicuramente eh negli ultimi anni
35:35ha avuto una
35:37tra virgolette riconciliazione nazionale
35:39ricordiamo anche il presidente
35:41della Repubblica Mattarella ha
35:43parlato di un profondo senso di comunità
35:45eh a livello
35:47generale nazionale del
35:49venticinque aprile che lo dico
35:51anche io ma penso che sei d'accordo
35:53direttore non deve essere una
35:55strumentalizzazione politica ma una
35:57festa di popolo di tutti quanti
35:59i cittadini e quindi purtroppo
36:01questo accade ancora
36:03abbiamo parlato abbiamo dedicato un'intera puntata
36:05di estra a come mai sia una festa
36:07così divisiva e io mi
36:09ritrovo in quello che dicono alcuni
36:11antropologi finché resterà
36:13ostaggio della politica
36:15dall'una e dall'altra parte
36:17il rivendicare o no, il celebrare o no
36:19il venticinque aprile non sarà mai
36:21la festa della libertà che riguarda
36:23tutti indipendentemente
36:25dalla posizione ideologica
36:27e politica che ci contraddistingue dovrebbe
36:29essere interesse di tutti celebrare
36:31una data che permette
36:33a tutti oggi di esprimere le proprie
36:35idee qualunque
36:37esse siano purché ovviamente
36:39rispettose della legge. Direttore
36:41però abbiamo pochissimi secondi
36:43da una festa molto divisiva
36:45come il venticinque aprile a una festa che
36:47so che sta per iniziare e che
36:49invece accomuna tutti coloro
36:51che hanno Viterbo nel
36:53cuore no? Un weekend di festeggiamenti
36:55
36:57pochi secondi dovevamo
36:59presentare una persona, una delle
37:01organizzatrici che è la signora Irene
37:03Temperini, presidente della Prologo
37:05di Viterbo, cercheremo di intervistarla
37:07per la prossima settimana a Consuntivo
37:09Viterbo in Festa è una prima, è
37:11un weekend che
37:13fa seguito a una manifestazione
37:15storica come era San Pellegrino in Fiore
37:17per decenni
37:19la manifestazione del weekend del primo maggio
37:21e questo weekend
37:23invece ci sono decine di imprenditori
37:25di associazioni
37:27e appunto la Prologo di Viterbo che è un po'
37:29capofila che hanno voluto
37:31fare una sfida per il rilancio
37:33del Centro Storico di Viterbo, ne abbiamo parlato
37:35anche nelle scorse settimane
37:37per il problema dello spopolamento
37:39e della sicurezza pubblica
37:41e questa è un'ottima manifestazione
37:43da giorni che ci stanno lavorando
37:45tutto il Centro Storico sarà
37:47in festa come dice
37:49il nome appunto per delle iniziative
37:51sia di piazza
37:53delle mostre, mostre
37:55artistiche, esibizioni
37:57di piazza e i fiori che
37:59rappresentano da sempre in questi giorni
38:01Viterbo
38:03città della primavera
38:05dei fiori e del
38:07buon vivere e anche del buon mangiare
38:09perché comunque si risvegliano in questi giorni
38:11tutti gli appetiti, anche quello
38:13culinario, quindi saremo pronti
38:15nei prossimi giorni a sentire gli
38:17organizzatori che si scusano per non essere
38:19stati presenti ma in queste ore
38:21si sta lavorando mentre parliamo per
38:23organizzare questo weekend
38:25Ebbè anche perché domani è questione di ore
38:27è davvero dal 29
38:29aprile al primo maggio
38:31tre giorni di grande festa
38:33con Viterbo nel cuore
38:35verrebbe proprio da dire. Allora io ringrazio
38:37Gaetano Alaimo, direttore di
38:39newtusha.it
38:41sito internet sempre aggiornato
38:43con l'attualità, la cronaca
38:45e io credo anche l'eccellenza di questo
38:47territorio che poi
38:49nel venerdì di
38:51radioroma television qui in extra
38:53alle ventuno e trenta ogni settimana
38:55vive anche nella sua versione
38:57televisiva. Grazie per essere stato
38:59con noi e appuntamento a settimana prossima
39:01Grazie a voi
39:03e buon primo maggio nei prossimi
39:05giorni. Saluto
39:07Assolutamente. Fatto bene ricordare
39:09che c'è anche quest'altra ricorrenza molto
39:11importante, la festa del
39:13lavoro. Noi ci fermiamo qui
39:15la settimana di extra è terminata
39:17torniamo ovviamente
39:19da lunedì. Grazie intanto
39:21per averci seguito. Buon
39:23weekend a tutti e alla prossima.
39:25Arrivederci.
39:27Extra tutti i colori
39:29dell'attualità con Claudio
39:31Michalizio

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