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Ogni anno, il 4 novembre, si celebra la fine del Primo Conflitto Mondiale con la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Nello specifico, si ricorda l’Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore il 4 novembre del 1918, che consentì agli italiani di rientrare a Trento e Trieste, e portare conseguentemente a compimento, il processo di unificazione nazionale iniziato durante il risorgimento.

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Trascrizione
00:00a casa di amici il Salotto di Radio Roma. Adesso però iniziamo a parlare di questa giornata una
00:08giornata molto importante dal punto di vista storico come dicevamo con Elisa Mariani questa
00:13mattina una portata storica che ha segnato soprattutto per quanto riguarda il primo
00:20obiettivo della conclusione della Prima Guerra Mondiale ma in realtà questa giornata porta con
00:25sé anche tantissimi altri dettagli tantissime evoluzioni che riguardano la denominazione e
00:31anche tantissimi altri aspetti quindi vediamoli insieme partiamo dalla storia nel frattempo però
00:36vi ribadisco che ogni anno il 4 novembre si celebra la fine del primo conflitto mondiale
00:42tramite proprio la giornata dell'unità nazionale e delle forze armate si ricorda nello specifico
00:49l'armistizio di Villa Giusti entrato in vigore esattamente il 4 novembre del 1918 proprio l'anno
00:57di conclusione del primo conflitto mondiale che consentì agli italiani di rientrare inoltre a
01:03Trento e Trieste e portare conseguentemente a compimento il processo di unificazione nazionale
01:09iniziato durante il risorgimento quindi non è soltanto un momento importante di conclusione
01:16della prima guerra mondiale quindi una tappa sicuramente essenziale importante per quanto
01:22riguarda anche la storia dell'Italia e tutto quello che poi è il background di quanto accaduto
01:27nella guerra ma anche per il processo di unificazione dell'Italia che è iniziato
01:34proprio in epoca risorgimentale. Tale celebrazione si tiene soprattutto per uno scopo e non è soltanto
01:42il concetto di memoria di cui vi parlavo anche lo scorso giovedì, voi lo sapete ci tengo
01:46tantissimo a ribadire quanto è importante il diritto alla memoria, ma in questo caso anche
01:52a commemorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della patria. Non a caso il 4 novembre
01:58del 1921 ebbe luogo la tumulazione del milite ignoto nel sacello dell'altare della patria a
02:06Roma. L'obiettivo è anche quello di onorare l'operato delle forze armate al servizio della
02:12nazione. Perché ci tengo a sottolineare? Perché la denominazione di questa giornata alle volte
02:18diciamo così viene un po' banalizzata e quindi viene definita soltanto come giornata dell'unità
02:23nazionale e quindi rimandando sicuramente al fatto che appunto tramite la fine del primo
02:31conflitto mondiale si è riusciti a completare anche il processo di unificazione, quindi unità
02:37nazionale in questo senso. Ma in realtà c'è un altro aspetto molto importante della denominazione
02:41che è la giornata delle forze armate proprio per celebrare tutto quello che viene fatto dalle forze
02:48armate per la patria e questo è fondamentale. Non a caso molti dei presidenti della Repubblica
02:53nel corso della storia si sono battuti per diciamo riportare in auge l'importanza di questo
03:00nome completo. Adesso vediamo qualche dettaglio in più. In principio tra l'altro questa giornata
03:05per quanto avesse significato, per quanto era considerata importante, è stata dichiarata
03:10festiva soprattutto l'anno successivo al 1918 quindi 1919 perché era il primo anniversario
03:17dalla fine della prima guerra mondiale. Ma in realtà a Milano ad esempio le manifestazioni
03:24di fascisti portarono a scontri così forti con i socialisti che erano contrari tra l'altro
03:30all'esaltazione della guerra. Quindi diciamo che la situazione sociale non era ancora delle
03:35migliori chiaramente, c'erano tutti gli strasci che adesso si leggeva tra le tante altre cose
03:41ci tenevo a riportarvi questo estratto dell'edizione milanese dell'Avanti del 5 novembre. Possiamo
03:48pertanto affermare che la classe operaia è rimasta assente dal tripudio dei guerraioli
03:54e dalle indegne gazzarre dei soliti 4-5 ciurmatori che indisturbati, per non dire incoraggiati
04:01dalla forza pubblica, hanno potuto compiere nel centro della città diverse malscalzonate
04:07e diversi atti di veroteppismo. Quindi sicuramente questo è un passaggio importante per capire
04:12anche la questione della celebrazione della festività. Diciamo che poi da lì ci sono
04:17state una serie di vicessitudini, questo è chiaro. E' un po' difficile ricondurre
04:21le tappe storiche in così pochissimo tempo. Voi sapete quanto è importante la storia
04:26quando noi, anche in primis, cerchiamo di riportare alla memoria eventi proprio tramite
04:32queste giornate. Ma in realtà è complicatissimo dover riassumere tutti i fatti, tutte le tappe
04:37che hanno poi portato questa giornata ad essere celebrata ma in maniera differente
04:43e quindi non in qualità di festività, per intenderci. Pensate che nel 1920, anche se
04:49non più festivo, quindi era già diciamo dichiarato non più festivo, il 4 novembre
04:54si svolse la Festa delle Bandiere e questo è un altro aspetto molto interessante che
05:00vide giungere proprio a Roma la bandiera di tutte le unità delle forze armate in Italia
05:05o all'estero. Il clima politico però continuava ad essere molto astioso perché quello di
05:11quel periodo era particolarmente teso a causa dell'occupazione delle fabbriche e anche
05:16a causa delle vittorie dei socialisti alle elezioni amministrative. Quindi chiaramente
05:20tutto questo portava sempre più scompiglio in queste celebrazioni. L'anno successivo
05:27fu nuovamente dichiarato festivo, quindi nel 1921. Riepilogando, 1918-1919. Nel 18 ci fu
05:36la fine del primo conflitto mondiale, il grande evento. Nel 1919 fu festivo perché fu ritenuto
05:46il primo anno, insomma il primo anniversario della conclusione del primo conflitto mondiale,
05:50del rientro degli italiani a Trento e Trieste e della finalizzazione dell'unificazione nazionale,
05:59quindi dell'unità d'Italia. Detto ciò poi nel 1920 fu sospesa, nel 1921 fu nuovamente
06:06dichiarata festività, festa e diciamo così fu fatto anche in occasione delle onoranze del
06:14minite ignoto, quindi diciamo che questo poi è uno degli aspetti più importanti di questa giornata.
06:19Numerosi furono i cambiamenti, infatti come vi dicevo in precedenza, sulla denominazione di
06:25questa giornata. Solo nel 2022, attenzione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
06:33ha indicato la necessità di formalizzare il nome completo, mentre nel 2023, quindi un anno
06:42successivo da questa diciamo così richiesta formale del presidente Mattarella, al Senato
06:49è stata approvata una norma, non ancora però votata dalla Camera, al fine di istituire a tutti
06:55gli effetti la giornata dell'unità nazionale e delle forze armate, quindi per restituire il nome
07:02completo. Come vi dicevo prima, ribadisco perché è davvero molto importante questo concetto, ci sono
07:08due aspetti che vanno ricordati. Il primo è quello dell'unificazione nazionale, il secondo è quello
07:14di commemorare le forze armate e tutto il loro operato nei confronti della patria. Però chiaramente
07:22questa richiesta del presidente Mattarella riguarda solo ed esclusivamente la denominazione
07:29completa, non ha a che vedere con la richiesta di festività, quindi a quanto pare almeno al
07:36momento non sarà più una festività in maniera definitiva. Vi volevo leggere anche un passo
07:42secondo me molto interessante di Luigi Enaudi del 1950. Esaltare la data del 4 novembre significa
07:50non soltanto rievocare una pagina di storia gloriosa, ma anche tener fede alle generazioni
07:57immolatesi nel presagio di Vittorio Veneto e penetrarne il perenne monito che la salute del
08:03paese poggia sulla concordia di tutti i suoi figli nel culto degli ideali di patria e libertà. In
08:09questo spirito anche e soprattutto le forze armate depositari di una così illustre tradizione si
08:15apprestano a celebrare quella che è stata a buon diritto prescelta a loro, giornata. Quindi questo
08:23è in sostanza con queste parole volevo concludere questo spazio proprio per andare in qualche modo
08:28a riunificare tutto il concetto e l'importanza di questa giornata. Avremmo possibilità magari in
08:35questi giorni di ospitare e quindi magari anche a distanza, vediamo se riusciamo nei tempi, magari
08:43un sociologo, un esperto per capire come mai c'è questa tensione ancora sulla festività, quali sono
08:50le problematiche che ne derivano. Quindi staremo a vedere, cercheremo di capire il perché. Intanto
08:55questa era una breve nozione storica un po' per tornare indietro nel tempo, per ribadire il concetto
09:01di memoria e per inculcarlo ai giovani che sono il futuro ma non per questo si debba dimenticare
09:07il passato. A casa di amici il salotto di Radio Roma

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