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00:00:00Piano piano ci avvicinavamo, quindi entri in campo, io cercavo di zoppicare di me
00:00:05e dicevo già pure io in quei 50 passi volevo già guarire
00:00:09e ho un problema, io non ce la fai ad allenarti, non riesco, ok va bene vai a fare le cure
00:00:16Fino all'allenamento io faccio la doccia, viene Capello, cioè mi vede
00:00:22mi ha detto no, da domani con la primavera
00:00:30Amici rossoneri ben ritrovati, nuova puntata di Unlocking Room, siamo felicissimi ad avere qui un ospite speciale
00:00:36che ha tanto da raccontare, siamo sicuri, e non parla tantissimo, ciao Francesco, Francesco Cocco
00:00:40Ciao a tutti, grazie per l'invito, un piacere mio
00:00:43Come stai frà?
00:00:44Bene, molto bene dai
00:00:46Cosa stai facendo in questo periodo, raccontaci un po'
00:00:49Uff, ma guarda in questo momento mi sono anche un po' calmato perché di base sono tornato a Milano, sto bene
00:00:55ho un po' di cose mie, attività, mi sto dedicando tanto a un centro sportivo che ho qua in città
00:01:03e quindi un periodo giusto, carino, buono, quindi ho cominciato a imparare a vivere una vita normale
00:01:12cioè ad assaporare una vita normale nel senso di persona comune
00:01:17Tu smetti di giocare, poi ripercorriamo la tua carriera, come è stato quel momento?
00:01:21Io ho avuto un problema diverso, un problema diverso che mi ha fatto passare due anni e mezzo veramente complicati
00:01:29poi come hai detto tu, lì abbinavano anche il fatto della vita privata, quindi ero anche chiacchierato al di fuori del campo
00:01:40e quello sicuramente non ti aiuta, però fin quando giochi e fai il tuo lavoro bene, nessuno dici niente
00:01:47e ho sofferto tanto perché lì poi era arrivato il momento che tutti quanti ne approfittavano per darmi addosso sulla mia vita privata
00:01:57io lì non potendo giocare, non potendo difendermi, ho passato veramente due anni molto difficili proprio a livello umano
00:02:04perché non sapevo se potevo recuperare, poi alla fine non riuscì neanche a recuperare perché abbi problemi permanenti
00:02:10Chi ti è stato vicino in quel periodo?
00:02:12Nessuno
00:02:13Le persone ovviamente vicino a me, famiglia, loro orossi, però il mondo del calcio insomma non...
00:02:21No nessuno, ma nessuno perché devo colpevolizzare qualcuno perché non è così, però è normale, è inevitabile
00:02:28io penso che sia difficile che il mondo del calcio poi ti possa secondare o ti possa seguire dopo
00:02:39perché comunque ormai è talmente veloce, talmente... cioè se ci sei servi, se non ci sei ok c'è subito un altro
00:02:46ma non per cattiveria, questo è proprio ormai il trend di questo mondo che non è una colpevolizzazione o un puntare dito su qualcuno
00:02:56Ma quindi non hai una telefonata che ti ricordi? Aspetta, l'ex compagno lì mi ha chiamato, mi ha detto, mi ha chiesto...
00:03:04No, no, sinceramente no, sinceramente in quel momento... ma perché? Allora, il mio è stato un infortunio particolare
00:03:11perché nessuno sapeva e capiva che cosa fosse, ma in primis io e capì che non c'era poco da fare
00:03:17nel senso che il recupero non poteva essere al 100%, anzi io poi per un problema di nervo sciatico mi recisero
00:03:26ho perso il 45% in muscolatura atrofizzata, quindi ecco un po' complicata, quindi mi allego alla domanda tua
00:03:34quando hai smesso cosa hai provato? Liberazione, cioè alla fine purtroppo è brutto dirlo perché il calcio è stata la mia vita
00:03:40come ovviamente tutti i calciatori professionistici e professionisti e volevo che finisse in un'altra maniera
00:03:50ma vabbè, questa è la vita, l'importante, dico sempre, l'importante è essere felici di quello che fai ma più che altro felici di quello che sei
00:03:57io mi sono sempre riportato una persona per bene, un ragazzo felice, un ragazzo comunque curioso, mi piacevano tante cose
00:04:06e quello mi ha aiutato a sopportare e a sopportare comunque il grande dolore che era il lasciare il calcio
00:04:15Hai pensato in pochissimo tempo dicevi, con la fine del calcio, il momento un po' di down, nonostante la liberazione, a ritrovare il sorriso oppure è stata molto corta?
00:04:25No, allora il fatto di aver deciso di smettere, io ho deciso in pochissimo tempo, io ho finito la stagione e fine giugno ho deciso di ricominciare quella successiva
00:04:43I giovani che ci guardano, perchè sai su Youtube ci sono tanti giovani, qualcuno dirà, e glielo spiego io, ma chi era Francesco Cocco?
00:04:49Francesco Cocco, per chi non lo sa, e chi non ti ha visto giocare, era definito dai media, dai giornalisti, quindi insomma, non lo dico io, il nuovo Maldini
00:04:59anche guardando su internet era questo l'appellativo, perchè tu arrivi giovanissimo in prima squadra, in un Milan dove c'era Paolo Maldini, facevi lo stesso ruolo
00:05:07quindi non era semplicissimo, anche se fin da subito è stato importante, però tu parti da lontano e arrivi a Legnano, raccontaci un po' la tua infanzia, come sei arrivato?
00:05:17Io sono arrivato, classico emigrante alla famiglia, siamo trasferiti vicino a Legnano, un paese vicino a Legnano, e da lì cominciai come tutti quanti a un paio d'anni a fare le palline di carta con lo scotch a casa e cominciare a giocare
00:05:35poi da lì io scendevo sempre da solo in cortile, avevo gli amici miei che giocavano in strada o comunque si aveva subito sotto a casa una piazza dove tutti giocavano, io giocavo magari una settimana, una volta con loro
00:05:47e gli altri 5-6 giorni giocavo da solo in cortile perchè mi facevo tutte le mie storie, e da lì mi vide nello stesso palazzo mio al terzo piano c'era questo signore che aveva già, era un nonno
00:06:00e mi vedeva, lui il pomeriggio e non mi accorsi subito, e lui mi guardava a giocare in cortile dove io facevo le telecronache quindi da solo, scartavo i tombini, facevo tutte le mie storie
00:06:12e aveva il figlio che allenava i pulcini della squadra del paese e allora andò da mia madre dicendo che sarebbe bello perchè è bravo, gli piace, vedo, di mandarmi ecco con suo figlio nel frammittoro Luona, pensa un po'
00:06:32Ma è stato traumatico oppure? No, mia madre, io sono sempre stato, poi da piccolino molto, ero molto introverso quindi ecco per quello io giocavo anche da solo perchè ci stavo bene da solo, a mia madre ovviamente bisogna chiedere a Francesco perchè non lo so se ha voglia di, si, io dissi subito si, cominciai e da lì partì tutto, quindi da lì
00:06:57E sei stato tanti anni lì o ti hanno visto subitissimo? No, io ho fatto, beh io lì sono andato che avevo sei anni, sei anni mi ricordo che mia madre, dovete falsificare tra virgolette oggi si può dire, un anno, perchè tu potevi andare a sette anni o sei anni quindi non potevo tesserarmi, allora abbiamo falsificato la data e cominciai a giocare, quindi sei anni, a dieci anni mi prese il como
00:07:26Vennero, vennero, tu giocavi già sulla fascia? No, io giocavo centravanti, facevo cinquanta partita a campionato, si si ero fortissimo, da piccolino ero fortissimo e c'era un aneddoto, mio nonno, il papà di mia madre, venne ovviamente a vedere la mia prima partita e mi disse dai ogni gol cinquemila lire, io quella partita ne feci sette o otto
00:07:50e allora lui mi disse facciamo mille, era così, io ero centravanti, ero nove centravanti, facevo un sacco di gol, ma perchè correvo, io venne lì e correvo, poi i portieri erano alti un metro e venti, quindi basta che appena buttessi sulla fascia
00:08:05Tu giocavi già da aree a aree giusto? Da bambini piccoli? No, no, io mi ricordo campo intero, adesso fanno tre contro tre, fino a dieci anni giochi a cinque, poi a sette, poi a nove, no no prima eri già, quindi andavi via sul campo da solo, e ti chiama al como per fare la punta quindi a questo punto?
00:08:27Sì sì, mi chiama al como, faccio mezzo provino, mi prendono, sto due anni a como, poi vabbè io ero un po'... I viaggi erano un po' particolari perchè c'erano io del paesino vicinolignano e altri due che erano praticamente limitrofi in altri paesini limitrofi e allora si organizzavano, i loro padri ognuno, noi facciamo allenamento tre volte a settimana
00:08:56da lì ci portavano in stazione a saronno, da saronno noi a dieci anni prendevamo il treno fino a comolaghi, da comolaghi andavamo un chilometro, un chilometro e mezzo in una piazza dove c'era il pulmino del como che poi ci portava Orsenigo, quindi Orsenigo che è sopra, poi ritorno la stessa cosa, Orsenigo il pulmino ci lasciava in piazza, la piazza un chilometro, un chilometro e mezzo fino alla stazione comolaghi, da lì prendevamo il treno fino a saronno e poi lì c'era uno dei papà che ci prendeva e ci accompagnava a casa
00:09:24Beh ricordi quei viaggi?
00:09:25Fighissimi
00:09:26Fighissimi?
00:09:27Sì perché ci mettevamo nell'ultimo
00:09:28Panino, le compiti
00:09:29Ma no ma neanche panino, ci mettevamo nell'ultimo, nell'ultimo vagone da soli dove c'erano ancora
00:09:36Il biglietto lo facevano?
00:09:37Sì il biglietto lo facevano
00:09:38Ce lo facevano?
00:09:39Non lo so ce lo facevano
00:09:41L'ultimo vagone aveva praticamente i sedili, non aveva i vagoni, i sedili normali, quindi avevano i sedili praticamente laterali, quindi avevamo noi tutto lo spazio, tutto il vagone, quindi un loft intero, un open space aperto e giocavamo a calcio
00:09:55Cioè lì dopo gli allenamenti noi al ritorno boom e giocavamo a calcio
00:09:58E quindi è stato fighissimo, bello
00:10:00Faticoso perché comunque tre volte a settimana, poi tornavi, tornavi a casa alle sette e mezza, otto e dovevi fare i compiti, poi mangiavi, andavi a dormire, però la passione era bella
00:10:10Ma poi era, sai cos'è? Per farti capire, facciamo allenamento, dopo allenamento, nel viaggio che durava non lo so mezz'ora noi giocavamo a calcio
00:10:21Noi giochiamo a calcio sempre, quindi non poteva mai essere pesante, ti devono dire guarda che dobbiamo andare otto ore per andare a quel campo a giocare, tu ti facevi otto ore ma perché per te il giocare era il giocare con la palla proprio
00:10:35Non tanto perché comunque diciamo giocare perché volevi fare calciatore, no però il piacere di giocare con la palla, sì
00:10:40Ma invece la scuola andavi bene?
00:10:42Scuola andavo bene fino a un certo punto perché poi non avevo voglia, io purtroppo non avevo voglia, poi sì certo ho fatto, sì sì io poi ho fatto tutto per carità, però ecco dopo un po' la voglia
00:10:55Tra l'altro ti sarai diplomato che eri già in prima squadra a Milan
00:10:57Io ho fatto la, sì perché io ho fatto poi a Cassano Magniago che è in provincia di Varese vicino a Gallarate i due anni di Serale perché io già mi allenavo con la prima squadra avevo 16 anni penso
00:11:12Vabbè torniamo indietro, ti prende poi il Milan dopo il Como?
00:11:16Dopo il Como, dopo due anni a 12 anni è stata particolare perché allora lì il primo provino lo faccio all'Inter
00:11:26La tua famiglia, tu ti invaci milanista se non sbaglio
00:11:29Io sono, no guarda mio padre era gioventino, è mia madre interista, infatti c'era, e mi prese, mi chiamò all'Inter e fece un provino, io dopo il primo tempo andando da mio padre perché l'Inter l'ho già preso
00:11:47Un giorno dopo, due giorni dopo mi dissero che c'era il Milan e ovviamente io avevo dato priorità al Milan perché poi ti parlo dell'ottanta, del novanta, novantuno
00:12:00Così tardi, perché tu nel novantatré eri già in primavera
00:12:05Io nel novantatré mi allenavo già con la prima squadra che avevo 16 anni andavo ed ero in primavera
00:12:11Quindi hai fatto solo settore giovanile due o tre anni di Milan
00:12:14Settore giovanile di Milan ho fatto novanta, sì ho fatto tre anni e mezzo, sì sì non tanto
00:12:20E ti chiamano il Milan e tu?
00:12:22No mi chiamano il Milan, mi chiamano il Milan e mi chiamano il Milan, mi avevano detto che anche il Milan volevo ovviamente propormi il provino per vedermi così, io dissi sì e da lì è scesso il Milan
00:12:34Cioè da lì ho, però il primo provino fu all'Inter che fu l'Inter prima a chiamarmi comunque sì a interessarsi
00:12:41Sempre punta eri
00:12:43Mi chiamo, sì al Milan facevo punta poi l'anno, andai a fare il primo marzo poi io feci l'ultimo con un permesso non mi ricordo una volta c'erano magari leggi diverse
00:12:55E finì praticamente i tre mesi al Milan e poi la prima vera stagione ufficiale la cominciavo poi a sette
00:13:03E il primo anno feci un paio di partite penso ad attaccanti e poi cominciarono un po' a mettermi ala
00:13:09Cioè quindi un po' come seconda punta un po' partendo più largo perché le mie caratteristiche erano quelle e via e cominciai a fare più l'ala o destro o sinistra
00:13:20Ma domanda papà papà mamma ti seguivano sempre oppure ogni tanto erano della serie ah hai giocato bene o male oppure zero proprio
00:13:30No mia madre veniva mi seguiva sempre però ovviamente non mi diceva niente anzi no mio padre uguale cioè non mi diceva hai giocato male hai giocato bene
00:13:41Erano abbastanza tranquilli cioè mi lasciavano abbastanza libero non avevo ecco pressioni magari particolari no mia madre proprio zero
00:13:51Se ti piace se vai se è bene se no per carità
00:13:54E quindi tu poi al Milan inizi e sostanzialmente diventi uno dei talenti del settore giovanile fin da subito
00:14:05Allora guarda ti dico la verità no perché il primo anno facendo ovviamente un po' attaccanti e un po' ala sì ero bravino nel senso ero uno di quelli più sicuramente più interessanti
00:14:20Il cambio ci fu quando in un torneo che negli allievi quindi erano già due anni un anno e mezzo più o meno
00:14:33Che c'era Carlo Garavaglia che era l'allenatore all'epoca degli allievi
00:14:37Torneo di Arco di Trento che praticamente è il riferimento per gli allievi del Via Reggio della Primavera no?
00:14:46Quindi il torneo più importante noi andammo lì e avevamo la finale con la Juve
00:14:52Nella semifinale si spacca la testa il terzissimo sinistro del Milan cioè della nostra squadra
00:14:59Gli dietro erano venti punti ovviamente la finale poi il torneo gioco subito il giorno dopo
00:15:04Garavaglia mi prese e mi disse Francesco ti vedo dietro perché comunque avevo progressione e cose
00:15:12Era la finale contro la Juve mettimi dove vuoi certo questi cavoli
00:15:15Ah non era una diminuzione se alla fine vuoi far gol vuoi divertirti
00:15:18No no no però per caratteristiche lui aveva visto comunque me probabilmente per le mie caratteristiche era meglio partire da dietro
00:15:27Quindi mi disse terzino vincemmo 3-1 e feci due assist praticamente
00:15:32Cross due cross due assist e da lì non usci più
00:15:35Poi andammo poi quell'anno vincemmo il campionato contro il Napoli
00:15:40Campionato nazionale contro il Napoli 1-0 e lì da terzino sinistro basta
00:15:44Poi da lì io giocai terzino sinistro nei giovanili penso un anno
00:15:48E poi il Milan per dire la prima squadra mi chiama da terzino sinistro
00:15:51Ma la cosa che noto anche in tante storie ma anche da Buffon ma anche Abbiati che ha detto che ha iniziato a fare il portiere tardi
00:15:58Quando cambi tardi non so cosa succede o un po' una nuova vita che hai qualche stimolo curiosità in più
00:16:07Parlo un esempio Teo quando è stato messo centrale ci ha avuto magari devi essere più attento
00:16:14Come te la spieghi questa cosa che quando cambia qualcosa
00:16:18Tipo Gabbia che è stato messo difensore centrale era centrocampista e ha avuto quell'upgrade magari
00:16:23C'è una spiegazione secondo te?
00:16:25Allora innanzitutto io penso che ci sia proprio un fattore professionale da parte di un tecnico
00:16:38Che comunque ti conosce sa delle tue caratteristiche e allora ti è un po' come Pirlo che è tramazzone Ancelotti
00:16:47Davanti alla difesa perché per quello che sei per le caratteristiche che hai secondo me riesci a elevarti di più
00:16:54Già devi avere qualcuno che comunque veda in te quello che magari non riesci tu a vedere o a capire e nessun altro
00:17:03Quindi già è importante che qualcuno ti possa consigliare di mettere in una posizione più agevolata per quelle che sono le tue caratteristiche
00:17:12Ovviamente essendo un ruolo nuovo dove comunque i movimenti non è una cosa tua non appartiene a te
00:17:22L'attenzione inevitabilmente è maggiore però non è tanto l'attenzione è tanto che c'è stato qualcuno che ha detto prova a fare questo
00:17:32Poi subito dopo l'altro mister è un mister che è stato molto importante per te
00:17:38Ho letto che avevi anche paura di lui si parla di capello che poi ti ha fatto anche esordire
00:17:43Il rapporto con lui com'era?
00:17:45Beh con lui non era per me non era assolutamente facile non era facile perché ti ripeto gli anni cambiano
00:17:54Poi ti do un aneddoto sempre con Cristiano Abbiati sette anni fa forse l'ultimo anno gli ultimi anni di Cristiano Almira
00:18:03Non era facile perché il ragazzino quando si affacciava alla prima squadra quindi quando veniva chiamato ad allenarsi con la prima squadra
00:18:12Era come se fosse un corpo estraneo tu dici tu qua non c'entri un cazzo
00:18:16Tu sei qua solo perché qualcuno ti ha quindi buto zitto alle dieci allenamenti alle nove e mezza in campo devi sistemare tutto
00:18:26Finito l'allenamento ti metti lì palleggi fai la tecnica e poi risistemi tutto e riporti via
00:18:32C'era così che secondo me era anche bello perché comunque ti facevano capire che non eri nessuno
00:18:37Non era perché sei arrivato qua adesso fai il fenomeno perché qua ci sono i fenomeni veri
00:18:41Poi io ho avuto la grande fortuna senza togliere niente a nessuno ma in generale nel mondo
00:18:48Io quando mi sono allenato per la prima volta con il Milan cioè con la prima squadra era il Mila degli invincibili
00:18:55Cioè dove c'erano in ogni ruolo tu vedevi c'era praticamente quasi quasi il più forte al mondo
00:19:00Quindi anche lì ovviamente ti dava
00:19:03Per far capire tu entri e nello stesso Milan c'erano i Banesi Maldini per dirti
00:19:08C'erano i Banesi Maldini Donadoni c'era era ancora col Milan no?
00:19:12Com'era entrare nello spogliatoio?
00:19:14No io non entravo nello spogliatoio
00:19:16Ah eri in quello parco?
00:19:17Io quando ero sì per quello che ti dico cioè no io il primo anno
00:19:20Io il primo anno da tesserato Milan cioè prima squadra
00:19:26Io ero nello spogliatoio io
00:19:29Io da solo perché ovviamente erano orari diversi
00:19:34Mi spogliavo nello spogliatoio della primavera
00:19:38Quindi c'era lo spogliatoio della prima squadra corridoio dove tutte le docce
00:19:43E poi palestra e spogliatoio cioè proprio dall'altra parte
00:19:48E anche la doccia era da solo?
00:19:49Spogliatoio della primavera c'erano due ale diverse dove poi c'era ovviamente erano unite
00:19:55Ma io mi allenavo con la prima squadra mangiavo cioè io ero in prima squadra
00:19:59Ma primo anno Capello mi fece non mi diede posto nello spogliatoio
00:20:04Ma com'era guardare negli occhi? Neanche parla guardare negli occhi
00:20:09Cioè mi immagino un giovane che vede Banesi Maldini
00:20:13Cioè uno un po' si caga addosso o no? Chiedo?
00:20:17No allora il mio almeno no per me non cagare addosso perché dici
00:20:21Il problema era che cazzo ci sto a fare qua?
00:20:25Cioè sì per quanto tu potessi pensare di comunque di essere bravo di poter
00:20:32Ripeto lì era la squadra più forte al mondo capito?
00:20:36C'erano quindi c'era più incredulità io qua che cosa ci faccio?
00:20:42Pensavi di essere di passaggio anche?
00:20:44No
00:20:45Ah sapevi che saresti?
00:20:46No sapevo cioè quello che io ero convinto
00:20:49Io guardate un aneddoto io ho fatto il collegio poi per il Milan anche
00:20:53Dov'è che era?
00:20:54A Lodi
00:20:55Piazzale Lodi?
00:20:56No no a Lodi io ho fatto giovanini
00:20:59Poi di Lodi hai detto un'altra cosa che hai aperto a Lodi
00:21:04Io ho fatto poi due anni a Lodi in collegio perché mi mandarono Braida
00:21:10Mi mandarono in collegio perché ero un po' fumentino
00:21:13Quindi ho detto mandiamolo in collegio e in collegio ci andavano solamente
00:21:16Ovviamente i ragazzini presi da fuori quindi da Lecce ovviamente non potevano
00:21:20Fare la spola no?
00:21:22Tu avresti potuto da Legnano in realtà
00:21:24Sì no fu una scelta
00:21:26Della società
00:21:27Un consiglio però un consiglio e i miei genitori dissero sì va meglio
00:21:31Vabbè andiamo in collegio ma andiamo in collegio e feci due anni di collegio
00:21:36Con chi eri in collegio?
00:21:37Allora che poi sono diventati professionisti Niccoli e Maresca
00:21:43Niccoli?
00:21:44Niccoli e Maresca
00:21:45Niccoli e Almila?
00:21:47Niccoli e Almila sono giovanini
00:21:49Niccoli e Maresca hanno fatto le giovanine ma fino agli allievi penso
00:21:52Poi andarono via non so perché però sono quelli che ovviamente la gente
00:21:56Poi si ricorda che poi sono diventati professionisti
00:21:58Com'era la vita là?
00:22:00Simpaticissimo
00:22:01No ma poi era fortissimo
00:22:03Quando dicono sei Romario ma veramente
00:22:06Uno dei pochi se fosse arrivato dal Brasile realmente
00:22:10Cioè Niccoli veniva pagato l'ira di Dio
00:22:12Ma lì era ancora al Milan dove se non fai compiti non ti comporti bene
00:22:16Non giochi oppure?
00:22:18Sì allora vabbè ma non giochi però ti facevano il culo perché comunque c'era
00:22:23C'era questo
00:22:25Quindi cappello corto, un orecchini
00:22:27No quello proprio era vetato era come il militare
00:22:31Sì sì io poi avevo i capelli lunghi
00:22:34Chi è che ti li ha tagliati?
00:22:35Berlusconi
00:22:36Berlusconi?
00:22:37Mi diede una bella
00:22:39Cioè raccontami tu eri là che stai andando
00:22:41No allora vabbè il Presidente sappiamo tutti che comunque è innamorato e affezionato
00:22:46Dei suoi giocatori di più di quelli cresciuti in casa no?
00:22:52Ovviamente c'era e io ero l'ultimo della stirpe dei vari ovviamente
00:22:57Maresi, Maldini, Costacurta e Albertini e dopo il suo stato io
00:23:01Quindi lui aveva sempre un occhio di riguardo perché per lui era un orgoglio ovviamente
00:23:06Ogni tanto mi prendeva braccietto quando veniva a Milanello che arrivava ancora
00:23:10Era l'epoca degli elicotteri no?
00:23:12Arrivavo, arriva il Presidente quindi
00:23:15E tu?
00:23:16No io ero faticissimo perché era simpaticissimo
00:23:19Ti metteva proprio a tuo agio no?
00:23:21Non era sai che arriva il Presidente e dici no no
00:23:24Mi prendeva e mi faceva fare del giretto e mi parlava
00:23:29Mi parlava ma di qualsiasi cosa perché comunque avevo 16 anni così
00:23:33Ovviamente ti dicevano vedi che questo è bravo
00:23:35Poi aveva del... e mi dava i suoi consigli non so
00:23:41Fai tutte le cose che puoi dire al ragazzino
00:23:43Però ogni volta che veniva mi diceva
00:23:47Capelli, tagliati i capelli perché devi essere ordinato
00:23:49Sai come era lui no?
00:23:50Devi essere ordinato e io sì sì Presidente sì Presidente
00:23:53Chissà se l'interrompo a Gullit non gli ha mai detto niente
00:23:56O sì?
00:23:57Eh no
00:23:58No
00:23:59Non penso però
00:24:00Era un apparente che voleva aprire il chiume
00:24:02Era giusto così
00:24:03E una volta prese e mi...
00:24:05Non è che mi taglia i capelli mi taglia ovviamente il ciuffo
00:24:08E io poi obbligato ad accorciarlo
00:24:10Questo è stato un evento carino però
00:24:12Perché poi davanti agli occhi
00:24:14Aspetta io ti ho interrotto che stai raccontando un'altra cosa interessante
00:24:17Cioè che eri al convitto dovevi comportarti bene
00:24:21
00:24:24Quindi anche i compiti scuola
00:24:26
00:24:27Perché eri nello spogliatoio però del Milan
00:24:29E quindi non avevi paura e eri convinto di potercela fare
00:24:32Sì perché l'odi
00:24:34Perché poi ovviamente tutti i ragazzini
00:24:36Che eravamo all'incirca un 27
00:24:39All'interno di un collegio pubblico
00:24:42Quindi quasi 400 ragazzi
00:24:44Quindi dalla prima media fino all'università
00:24:47C'erano poi varie età no?
00:24:52Tanti dopo un paio di mesi
00:24:54Non ce la fece
00:24:55Perché comunque la lontananza
00:24:57Poi eravamo 12 anni
00:24:59Cioè comunque eravamo bambini no?
00:25:03E allora si parlava
00:25:05Sai i sogni
00:25:06Ah cavolo mi piace Chidi
00:25:08Mi piacerebbe giocare
00:25:10Non lo so
00:25:11Anche arrivare a giocare in Serie B
00:25:13Sai tutte queste
00:25:17E noi avevamo poi il
00:25:19Obbligati ad avere la tuta
00:25:21A stare in collegio con la tuta del Milan
00:25:23Perché eravamo gli unici
00:25:25Mi mettevo un po' in difficoltà
00:25:26Esatto perché poi c'era la gelosia
00:25:28Poi sei ragazzini
00:25:29Ragazzi
00:25:30Vabbè non è stato una cosa
00:25:32Allora dico
00:25:33Franci tu
00:25:35Io gioco al Milan
00:25:37Siamo giocatori del Milan
00:25:39Cioè io voglio giocare alla prima squadra del Milan
00:25:41Voglio giocare
00:25:42Cioè con tutto il rispetto
00:25:43Non voglio andare a giocare
00:25:44Nel legnano che all'epoca era in C1
00:25:46Per dire no?
00:25:47Mi piacerebbe
00:25:48Mi accontenterei ecco di giocare in C1
00:25:50No io voglio giocare al Milan
00:25:52Adesso non posso giocare in prima squadra
00:25:53Perché ho 12 anni
00:25:54Però ci arriverò
00:25:55Quindi ero già convinto di potercela fare
00:25:58Poi ovvio
00:25:59Poi dalla convinzione poi alla realtà
00:26:01Però poi è andato tutto bene
00:26:03Perché è lì poi incontrai Cappello
00:26:05Ma Cappello come era?
00:26:07Ma perché ovviamente era già rude lui
00:26:10Come carattere
00:26:13A me mi massacrava sempre
00:26:15Io dicevo
00:26:17C'erano due aneddoti
00:26:18Dove io spiegai che a un certo punto
00:26:20Soprattutto il primo anno
00:26:22Mi ritenevo il ragazzo più pulito del mondo
00:26:26Perché pochissime volte finivo orariamente
00:26:30Mi andava sempre a fare la doccia
00:26:32Perché magari anche un comportamento strano
00:26:37Un movimento strano
00:26:39Perché doveva essere perfetto
00:26:41E tu come eri?
00:26:42No prima andavo a fare la doccia
00:26:44Ho fatto più docce io in quel periodo
00:26:46Cazzo che
00:26:47Quindi tu capivi dove eri
00:26:50E tra virgolette subivi un po'
00:26:52Non è che subivi
00:26:54Allora quello che ti dico
00:26:56C'era il rispetto capito?
00:26:58C'era il rispetto
00:26:59Io rispettavo chi era meglio di me
00:27:01O chi era già più di me
00:27:03Chi era già affermato
00:27:06E ti poteva insegnare qualcosa
00:27:08Ma poi non andavi dal mister a dire
00:27:09Mister però cosa ho sbagliato?
00:27:10No no no
00:27:11Io savori era Galbiati
00:27:12Che è stato lo storico di Cappello
00:27:14Praticamente per tutta la sua carriera
00:27:17Che era un po' il collante
00:27:19Allora arrivava Italo
00:27:21Diceva Francesco
00:27:22Cavolo non ti preoccupare
00:27:24Un'altra volta per dire come era prima
00:27:28Io sempre primo anno
00:27:30E tu non avevi diritti
00:27:32Ma non perché ti schiavo
00:27:33Adesso non schiavizzate i gioia
00:27:35No era normale
00:27:36Perché era la crescita
00:27:38Per guadagnare
00:27:39Certo
00:27:40Ti facevano capire
00:27:41Che sei qui perfetto
00:27:42Però poi se vuoi andare avanti
00:27:44Adesso devi fare quello che è giusto fare
00:27:47Comunque il comportarti
00:27:48Anche in maniera giusta
00:27:49Ma l'impegnarti
00:27:51Dare il vero valore
00:27:53A quello che fai
00:27:54Alle cose
00:27:55Cioè alle persone
00:27:56Era un insegnamento di crescita
00:27:59Ovviamente
00:28:00Cioè non era già tutto
00:28:01Come oggi che magari
00:28:07Arrivo in allenamenti spogliatori
00:28:09E avevo
00:28:10Ovviamente io ero ancora
00:28:11In via di sviluppo
00:28:13E avevo un male al tallone
00:28:15Non riuscivo a metterlo giù
00:28:16A camminare
00:28:17Cazzo
00:28:18Arrivo lì
00:28:19Io già avevo l'ansia
00:28:20Chi cazzo glielo dice
00:28:21Adesso io
00:28:22Non posso allenarmi
00:28:23Cioè io non posso allenarmi
00:28:24Mi dice
00:28:25Cos'è che fai tu?
00:28:26Quindi cosa faccio?
00:28:27Vado da Ginko Monti
00:28:33Io avevo
00:28:34Già sudavo
00:28:36Dov'è Italo?
00:28:37Che albiati
00:28:38Almeno colui che
00:28:39Ah lui era più tranquillo
00:28:40Sì Italo era
00:28:41E
00:28:42Allora vado da lì
00:28:43E ho detto
00:28:44Mister io
00:28:45Non riesco a
00:28:46Già ero in ciabatte
00:28:47Non riesco a
00:28:48Cambiato in ciabatte
00:28:49Non riesco a camminare
00:28:51Non riesco a mettere giù il piede
00:28:53Io non ce la faccio allenarmi
00:28:55Cioè neanche le scarpe non riesco a mettere
00:28:57E ho detto
00:28:58Eh vabbè andiamo
00:28:59E diciamo al mister
00:29:00E io penso
00:29:01Cazzo glielo dice
00:29:02Vabbè
00:29:03Guardate la favola
00:29:04Prendiamo
00:29:05Eravamo dentro i spogliatori
00:29:06Usciamo
00:29:07Io vedo
00:29:08Usciamo e vedo
00:29:09Praticamente
00:29:10Io avevo già
00:29:11Capello
00:29:12Così sai
00:29:13Ecco là
00:29:14Che
00:29:15Guarda solo eh
00:29:16E io guardavo così
00:29:17Io già
00:29:18L'ansia
00:29:19Minchia piano piano
00:29:20Ci avvicinavamo
00:29:21Quindi dentro il campo
00:29:22Io
00:29:23Cercavo di soppiccare di me
00:29:24Non ce la faccio
00:29:25Io in quei
00:29:2650 passi volevo già guarire
00:29:27Ho detto
00:29:28Per dire
00:29:29Salve
00:29:30Mi sto preparando
00:29:31Te lo giuro
00:29:32Cazzo andiamo lì
00:29:33Allora albiati
00:29:34Cosa c'è?
00:29:35Ho detto
00:29:36Eh mister
00:29:37Francesco ti vuole dire una cosa
00:29:38Dimmi
00:29:39Ma
00:29:40Io non
00:29:41Non ce la fai ad allenarti
00:29:42Non riesco
00:29:43Ok va bene
00:29:44Vai a fare le cure
00:29:45Ho detto
00:29:46Va bene
00:29:47Grazie
00:29:48Mi giro
00:29:49Tranquillo
00:29:50Guardate la favola
00:29:51Fine allenamento
00:29:52Quindi io faccio le cure
00:29:53C'è l'allenamento
00:29:54Fine allenamento
00:29:55Io faccio la doccia
00:29:56Viene
00:29:57Viene capello
00:29:58Cioè mi vede
00:29:59Mi ha detto
00:30:00Da domani
00:30:01Con la primavera
00:30:02No
00:30:03Io feci due settimane con la primavera
00:30:04Sì sì sì
00:30:05Perché
00:30:06Cioè però mi dava
00:30:07Non era
00:30:08Comunque
00:30:09Comunque per
00:30:10Una costruzione
00:30:11Non per una distruzione
00:30:12Non per una distruzione
00:30:13Un talento chiaramente
00:30:14Un'altra cosa
00:30:15Io capello Cavolo
00:30:16Quando lo incontravo
00:30:17Cioè quando io
00:30:18Lo incrociavo da lontano
00:30:19Cercavo un attimo di
00:30:20Di aggirare
00:30:21Ho detto
00:30:22No mister
00:30:23Perché sapevo
00:30:24Che mi diceva sempre qualcosa
00:30:25Che però
00:30:26Cioè sapevo
00:30:27Che era una cosa giusta
00:30:28E una cosa comunque per il mio bene
00:30:29Però un po' l'accusavo
00:30:30Cioè un ragazzino
00:30:31Poi capello
00:30:32Ragazzi a quell'epoca
00:30:33Era tosto
00:30:34Cioè a Milano lo chiamavano
00:30:35Il sergente di ferro
00:30:36Cioè era bello tosto
00:30:37Cioè un po' di ansia
00:30:38Me la dava
00:30:39Sicuramente
00:30:40Un
00:30:41L'ultimo aneddoto
00:30:42Con il capello è
00:30:43Faccio bene
00:30:44Io mi allenavo
00:30:45Sempre al 110%
00:30:46Ultimo a uscire
00:30:47Dagli spogliettori
00:30:48Giustamente
00:30:49Perché dovevo
00:30:50Prima anche quasi pulire
00:30:51Pulire a terra
00:30:52Esco
00:30:53Tranquillo
00:30:54Un secondo e mezzo dopo
00:30:55Esce dalla porta
00:30:56Della spogliettoria
00:30:57Dei mister
00:30:58E mister
00:30:59Dice
00:31:00No
00:31:01Cazzo
00:31:02Adesso chissà
00:31:03Che mi dirà
00:31:04Cosa
00:31:05Dice
00:31:06Adesso chissà
00:31:07Che mi dice
00:31:08Io non volevo
00:31:09Non volevo incrociarlo
00:31:10Mi ha detto
00:31:11Mi
00:31:12Mister buongiorno
00:31:13Cioè avevo vinto ovviamente
00:31:14Un quarto dalla prima
00:31:15Mister buongiorno
00:31:16Però eravamo da soli
00:31:17E me quello che
00:31:18Sei in gruppo
00:31:19E
00:31:20Mi ha detto
00:31:21Bene
00:31:22Ascoltami
00:31:23Francesco
00:31:24Perché poi
00:31:25Non mi chiamava Francesco
00:31:26Pure Coco
00:31:27Cioè
00:31:28Quando mi chiamava Coco
00:31:29Era un dramma
00:31:30Cioè perché voleva
00:31:31Sicuramente
00:31:32Se tu diventi calciatore
00:31:33Io mi
00:31:34***
00:31:35Anche lì
00:31:36Cosa hai detto?
00:31:37Come le preghierevi
00:31:38No no
00:31:39Io non è che ero
00:31:40No lì ecco
00:31:41Non gli risposi
00:31:42Ovviamente
00:31:43Non gli risposi
00:31:44Mai
00:31:45Ma dentro di te
00:31:46Scattava la cosa
00:31:47Dentro di me
00:31:48Dentro di me
00:31:49Sì sì
00:31:50Ti porto io
00:31:51Te la compro bella nuova
00:31:52La forbice
00:31:53Ma anche bella grossa
00:31:54E via
00:31:55E poi lui
00:31:56Ti ha fatto
00:31:57Io a lui
00:31:58Nel senso
00:31:59Io a lui
00:32:00Ho detto
00:32:01Che cosa vuoi
00:32:02Che gli dici
00:32:03E poi lui
00:32:04Le ho fatte
00:32:18Sembrava
00:32:19Che io
00:32:20Abbess
00:32:27Ha detto
00:32:28Che io
00:32:29Avrei bisogno
00:32:30Di un suo
00:32:31Savior
00:32:32Ma non hai
00:32:34del gruppo, del girone, contro l'Ajax, che all'epoca c'era Frankie Rijkaard perché lui
00:32:42poi finì nell'Ajax, dove quell'anno l'Ajax vinsero a 0 contro di noi, nel 95 poi, e feci
00:32:52quella panchina lì ad Amsterdam, Ajax-Milan in Champions, si fu per me, ma non mi ricordo
00:32:58tantissimo perché era un turbino di emozioni, quindi sinceramente mi ricordo che ero in
00:33:03panchina e guardavo la partita, però non mi ricordo. Poi fai l'esordio in Serie A,
00:33:10la prima giornata contro il Padova e tra l'altro perché non c'era Maldini? Allora,
00:33:15un altro aneddoto, fighissimo, nel senso fighissimo, una cosa proprio per farti capire come la
00:33:19vivevo io e come si viveva una volta. Che poi, scusa, tu eri destro naturalmente. Agosto,
00:33:26sì ero destro, però non lo so, io stavo, io giocavo meglio a sinistra, mi trovavo meglio
00:33:30a sinistra, non lo so perché. Durante la settimana io stavo facendo bene, ma come sempre,
00:33:38io davo veramente, cioè per me gli allenamenti erano partiti perché non sapevo quando giocavo
00:33:42mai. Era il tuo momento. Per forza. All'epoca si giocava, la prima amichevole della nazionale
00:33:49si giocava prima dell'inizio del campionato, non dopo la prima, adesso dopo la prima partita,
00:33:55cioè la prima partita di campionato, poi c'è la sosta, c'è la nazionale e poi c'è subito
00:33:58dopo la seconda di campionato e via. Quindi Paolo va in nazionale, va in nazionale e si
00:34:04stira, o comunque sia un problema muscolare. La prima partita di campionato, l'esordio in
00:34:09campionato era una settimana prima, quindi lui non poteva assolutamente recuperare. Però io
00:34:14ero tranquillissimo, nel senso, pensi a se, cioè, se ne sono... Chi poteva giocare? Sai che non mi
00:34:18ricordo. C'era ancora, c'era il tasso, c'era Panucci, cioè Panucci poteva mettere il tasso sotto,
00:34:24lui ce lo mette a sinistra. Quindi io ero abbastanza tranquillo, cioè sapevo perfettamente
00:34:28che non c'era pericolo. Il giovedì, quando si decideva bene, lui decideva e faceva capire bene
00:34:37o male la partitella di fine allenamento, cominciava a dare le casacche. Quindi le casacche
00:34:45che dava, il 90% era la formazione che avrebbe giocato la domenica. Quindi va in cerchio,
00:34:55strecci, tutto in cerchio, così prima di cominciare la partitella, Galbiati fa il giro,
00:35:01quindi dà le pettorine, intanto viene Capello e mi dice Francesco come stai? Tutto bene,
00:35:08mi sento sempre bel cazzo, gioco mai, ma alleno sono un animale. Ti ho visto bene, domenica giochi,
00:35:16e va. Intanto Galbiati arriva a me e mi dà la pettorina, domenica giochi, parola, mi dà la
00:35:23pettorina, puttana, io prendo e faccio. Pesava quella pettorina. Giovedì, io non dormi e non
00:35:31andai in bagno fino alla partita di domenica, cioè io tornai a casa che ancora vivevo con con mia
00:35:37madre, che era l'esordio cavolo, e disse mamma io domenica gioco, veramente bellissimo, io ero
00:35:47preoccupato, perché chi cazzo ce la fa giocare, poi titolare, cioè non ho mai giocato, non avevo
00:35:55mai giocato, era l'esordio, ti metti dieci minuti, ma titolare. Alla della favola andiamo, facciamo
00:36:03tutto, andiamo in trasferta, andiamo a Padova, e io lì ero abbastanza tranquillo, nel senso sì
00:36:11preoccupato, però cercavo comunque di concentrarmi, se no è un casino, io qua devo giocare con i
00:36:17grandi. Entriamo in campo, Franco decide la parte di campo da prendere, e mi metto, mi posiziono a
00:36:29sinistra, io mi posiziono, fai un po' di riscaldamento, un po' di cose così, e intanto poi guardo,
00:36:34io a sinistra guardo, e Franco giocava centro-sinistra, io guardo e mi vedo Franco Brescia, sì che ormai era
00:36:40un anno e mezzo che mi allenavo con lui, ma cavolo era diverso, c'era proprio la casacca,
00:36:44il mio compagno di reparto era come me un ragazzino della primavera, quindi ho detto, cazzo
00:36:51mi sto giocando con Baresi, io lì mi accorsi che stavo facendo qualcosa di importante, che avevo
00:36:58comunque raggiunto il primo step, di veramente giocare con i grandi, con la prima squadra, e con
00:37:03quei giocatori, ripeto, Franco Baresi, fortunatamente con la partita andò benissimo, perché io fece una
00:37:09paria molto buona, ovviamente senza sbagliare nulla, perché la cosa figa era non devi sbagliare,
00:37:15non devi fare o cercare di fare qualcosa, non devi sbagliare, vincemmo 2 a 1, e fu l'ultimo gol di
00:37:22Franco, fu l'ultimo gol di Franco, che poi fu il gol della vittoria, il 2 a 1, che il primo lo
00:37:28fece, e mi dedico il gol, perché ovviamente ero in esordio, quindi era fighissimo, e poi quella
00:37:38settimana esordii ovunque, perché poi mi chiamo Cesarone Maldini, ho esordito in nazionale, ho
00:37:44esordito subito tre giorni dopo in Coppa Italia, cioè ci fu una settimana, 10 giorni di prime volte,
00:37:50quindi io a 18 anni, quasi 18 anni esordii in under 21, dove c'erano i vari Cannavaro, che avevano
00:37:574 anni in più di me, che loro erano 73, 77, quindi fu una settimana pazzesca, la cosa assurda che
00:38:04voglio far passare, perché tu la racconti così, tu vai in under 21, dove c'erano Buffon, Cannavaro,
00:38:10Panucci, Nesta, non c'era ancora, ma io ti parlo della prima, e io mi sono segnato Panucci, Nesta,
00:38:16Totti, Ambrosini del vecchio Monfeu, Vieri e Inzaghi, no ma neanche Totti, non c'era ancora lì,
00:38:23c'era, no nel 94, questo è l'anno dopo sono arrivati, perché ho visto che hai giocato con loro in under 21,
00:38:30ho fatto alla fine, ho fatto in under 21, ho fatto tante, però tu con questi grandi nomi eri là, ovviamente, ma avevi 4 anni in meno,
00:38:39questo è la fotografia di Francesco Cocco di Ciottene, per far capire a casa, no no per dire,
00:38:46magari uno ascolta il ragazzino, il tifoso del Milan, dice, era bravino questo Cocco, no facciamo capire
00:38:52il livello di Francesco Cocco, ma lo spogliatoio quindi inizia a viverlo, sei tranquillo, sempre di più?
00:39:02Sì, poi io non giocai più, la seconda partita la feci penso a dicembre, il 27 agosto esordì, poi a dicembre,
00:39:13poi Paolo ritorna, ovviamente lì, secondo me, la difesa più forte della storia, era giusto che giocassero sempre loro, fino a che non era.
00:39:23Ecco la mia curiosità era, in quel momento, come vivevi i giornali che appunto ti descrivevano come il nuovo Maldini,
00:39:29come vivevi, probabilmente all'epoca c'era meno, sai adesso social, basta che fai un gol vali 50 milioni, più o meno, immaginiamo adesso,
00:39:38se vuoi che racconti un'altra cosa, della differenza che c'era dall'epoca, allora il fatto che il nuovo Maldini non è, penso che sia abbastanza normale,
00:39:46un po' quando vediamo giocatori importanti, o comunque sia, giovani, bravi, che stanno emergendo, lo accostano sempre a un calciatore, ci sta,
00:39:55a un grande calciatore ovviamente, non è che ti accostano magari a quello medio, con tutto il rispetto, quindi era una cosa che ci stava,
00:40:02poi io destra come lui, quindi c'erano anche delle similitudini, anche caratteristiche, quindi era semplice magari accostarmi a lui,
00:40:11però io ho sempre detto, Paolo per me è Paolo, ma Paolo è Paolo per chiunque, è un punto di riferimento, ognuno ha il proprio stile,
00:40:20e io devo dire che sicuramente mi potevo avvicinare di più al suo stile, ma per un semplice motivo, perché io sono cresciuto lì,
00:40:28lui e Franco per me erano i due esempi da seguire, però ce l'avevo sempre, quindi era inevitabile magari non tanto emulare,
00:40:36però cercare di togliergli qualcosa o di rubargli qualche caratteristica, cioè io ho avuto la grande fortuna di avere,
00:40:44io penso che negli otto, nei dieci difessori più grandi della storia io ne ho avuti due, che stanno lì,
00:40:53di cui uno per me è il più grande e l'altro il secondo, però non me lo toglie nessuno dalla testa, quindi per me era semplice e naturale cercare di copiarli,
00:41:03ma non copiarli perché tu volessi essere Franco Varesi o Paolo Amaldini, perché nessuno lo può essere, però era ovviamente cercare di…
00:41:10E tu al primo anno, vero, dove giochi, comunque fai anche il primo gol in Coppa Italia a Bologna, inizi ad essere…
00:41:18Sì, in Coppa Italia giocavo quasi tutto.
00:41:22E effettivamente della prima squadra vinci lo Scudetto subito, quell'anno lì, cioè lo spogliatoio com'era, si chiama locker room,
00:41:29quindi vorremmo un po' entrare nello spogliatoio, se qualcosa è andato in prescrizione si può dire qualche scherzo o qualcosa,
00:41:34o era talmente con Maldini e Varesi lì non si poteva neanche scherzare?
00:41:38Allora ti dico la verità, a me si sta parlando di trent'anni fa ormai, purtroppo trent'anni, quindi era completamente diverso,
00:41:46fuori dal calcio il calciatore di una volta era un po' più ribelle magari, ma perché c'erano meno regole,
00:41:55perché c'era, come dici tu, meno rotture di balle con i social, avevi sicuramente più privacy,
00:42:04però all'interno poi dello spogliatoio, all'interno dell'ambito lavorativo, chiamiamolo così,
00:42:12c'era sicuramente molta più, non è professionalità, però c'erano molti più regole,
00:42:17noi arrivavamo a Milanello, facevamo colazione, sala ristorante piuttosto che sala bar,
00:42:26lì potevi leggere il giornale, quindi i classici quotidiani, avevamo i primi cellulari,
00:42:31quotidiano lo lasciavi là, cellulari spenti, perché era vietato nel spogliatoio,
00:42:40tu entrai in uno spogliatoio e dovevi solo fare quello per cui eri pagato, oggi invece no,
00:42:45vai, la musica, non potevi neanche ascoltare la musica, la concentrazione era totale,
00:42:49che poi sia giusto o sbagliato non lo so, però era così. Quando andai a Milanello a fare un'intervista
00:42:57a Cristian Abbiati per Beansport, il paro del 2014, Cristian era ancora lì,
00:43:03era forse l'ultimo anno, giocava ancora, pensavo fosse l'ultimo anno,
00:43:08andiamo, vado lì, eravamo in campo, fine allenamento, faccio un'intervista di qua di là
00:43:14e vedo una macchina praticamente scendere dalla discesina in ghiaia
00:43:20e parcheggia a fianco di spogliatoio. Io a Milanello non ci andavo da 8-9 anni,
00:43:26io rimasi così, guardai Cristian, lui ovviamente mi capì subito, a telecamere spente,
00:43:34se noi avessimo, a parte che era impossibile, ma se qualcuno si fosse osato ad andare
00:43:42in spogliatoio in macchina, secondo me io riscinderei un po' il contratto.
00:43:46C'erano molte più regole.
00:43:48Nel ritardo com'era gestito? C'era la classica multa?
00:43:51C'erano le multe, di solito le gestiva il capitano o il ramaccione,
00:44:00e poi a fine anno andavano tutte le multe prese, andavano in beneficenza,
00:44:05si decideva dove andare.
00:44:07Hai vinto tanto?
00:44:09Non ho vinto un cazzo, ho perso due scudetti, l'Under 22,
00:44:13ho perso due semifinale di Champions, l'Under 22 sì.
00:44:16L'anno dopo vincete lo scudetto e c'è uno dei Milan, purtroppo,
00:44:22che finisce in classifica undicesimo, forse tra le posizioni più basse.
00:44:27L'anno dopo?
00:44:29Siccome con i nostri ospiti abbiamo sempre parlato di Champions,
00:44:32avete vinto, lo spogliatoio bello, felice, triste,
00:44:34abbiamo sfiorato questo tema con Albertini che ha vissuto anche,
00:44:37e lui ci ha dato la spiegazione, anche l'anno dopo.
00:44:41Ma quell'anno lì, perché il Milan da vincere?
00:44:45Come te lo sei spiegato tu?
00:44:47Secondo me è abbastanza semplice, nel senso non semplice che è giusto
00:44:52che sia così o per forza deve essere così.
00:44:56Era finita un'epoca, perché l'Inter non fece un ciclo,
00:45:00fece un'epoca.
00:45:01C'è il grande Mina dall'87 quando arrivò Sacchi,
00:45:04e lì parliamo del 97, quindi un decennio.
00:45:07Era finita un'epoca, smesero tutti praticamente.
00:45:10In un anno, un anno e mezzo sono andato via.
00:45:12Paolo, Gattuso, Costa Curta, Seedorf, Nesta, tutti.
00:45:20Ovviamente ragazzi, se sei al top e hai i giocatori top,
00:45:25non esiste cambiarli con altri top, è impossibile.
00:45:29Quindi io la reputo più questa.
00:45:31Era la fine di un ciclo che era fisiologico.
00:45:34Poi lì per la prima volta si cambiò allenatore,
00:45:39nel senso che da Sacchi poi ci fu Capello.
00:45:43In quei dieci anni ci furono due allenatori che vinsero qualsiasi cosa,
00:45:47e c'era il DNA Milan, c'era quel DNA.
00:45:51Arrivò un grandissimo, in primis per me, essere umano,
00:45:55e poi allenatore, che fu Tabarez.
00:45:57Però straniero, che arrivò dopo quel ciclo di Milan,
00:46:02per uno straniero, un allenatore straniero,
00:46:04poi non era facile, e non è facile anche adesso,
00:46:07si parla di giocare delle cose che scegliamo, che non scegliamo.
00:46:10Il campionato italiano, la fisiologia del calcio italiano è complicata,
00:46:13quindi è difficile anche per uno straniero,
00:46:15è difficile che subito faccia la differenza.
00:46:18E lì Tabarez purtroppo...
00:46:21Chi era Mazzoni ci ha parlato molto bene di Tabarez.
00:46:23Un essere umano incredibile,
00:46:25un personaggio educato, rispettosissimo,
00:46:29non ci dava del lei.
00:46:31Forse anche quello ci dava del lei.
00:46:35Al giocatore lui dava del lei.
00:46:37E poi ritorno a Sacchi.
00:46:39Però ovviamente lì, anche arrivo,
00:46:42erano ormai motivazioni, cose,
00:46:46però ovviamente chiamato a bruscone un po' di radini no,
00:46:50perché ci fu il cambio, a dicembre andò via Tabarez
00:46:53e ritorno a Sacchi, la seconda volta in Sacchi,
00:46:55fino a fine anno, e lì sì, arrivamo undicesimi.
00:46:59Era l'anno, era quel campionato che perdemmo in casa una secola Juve.
00:47:05E invece poi hai fatto un'esperienza a Vicenza
00:47:07e sei andato con Ambrosini anche là.
00:47:09Ti ricordi qualcosa di quello?
00:47:11Caspita, sì, il semifinale di Coppa dell'Ecopa.
00:47:13È stato una stagione da Madonna.
00:47:15Una stagione da Madonna perché?
00:47:18Perché c'erano, era costruita bene,
00:47:20un allenatore preparatissio,
00:47:22che guidò in preparatissio,
00:47:24poi c'erano i due o tre senatori,
00:47:28che erano Di Carlo, Viviani, Schienardi,
00:47:31e poi tutti giovani.
00:47:34Io, Ambrosini, Baronio, Ambrosetti, Di Napoli.
00:47:42Quindi eravamo tutti, noi eravamo vent'anni,
00:47:45io e Ambro, Baronio uguale, Di Napoli ventuno,
00:47:48Ambrosetti ventidue,
00:47:50e giocavamo bene.
00:47:52Giocavamo bene, ci salvammo abbastanza bene,
00:47:56e arrivamo per l'Eglita Sfiora.
00:47:58Era un grande sogno,
00:48:00l'anno di Coppa dell'Ecopa.
00:48:02E' bello perché con il Chelsea vincemmo una zera in casa,
00:48:05andammo a ritorno lì,
00:48:07Luizzo, ai primi dici minuti, fece gol,
00:48:11quindi passammo anche in vantaggio,
00:48:14quindi dovevamo perdere 3-1 per essere eliminati,
00:48:17Poglie fece gol 1-1 a un secondo della fine del primo tempo,
00:48:20e lì secondo me ci spezzò le gambe,
00:48:22diede a loro una forza incredibile,
00:48:24perché fece gol 1-1, due passaggi, finito il primo tempo.
00:48:28E lì un po' ci tagliò le gambe.
00:48:30E poi a dici minuti alla fine, Mark Hughes,
00:48:32perché fece gol vialli,
00:48:34che era già al Chelsea con Zola,
00:48:36e Mark Hughes il 3-1.
00:48:38E lì noi non andammo in finale,
00:48:40che probabilmente poi il Chelsea vinse 3-0,
00:48:44e devo dire che potevamo anche vincere.
00:48:47Ma poi tu quando eri là avevi già la consapevolezza.
00:48:49Hai capito perché ho perso sempre, ho perso sempre.
00:48:51Ma tu in quel momento lì pensi come il Francesco di 10 anni fa,
00:48:55vabbè ma torno al Milan, perché poi tornassi al Milan.
00:48:58Sì, perché comunque era anche abbastanza naturale
00:49:03che i giovani bravi,
00:49:06che però ovviamente avevi magari bisogno di giocare di più,
00:49:11perché prima non ti mandavano in presso,
00:49:13perché almeno erano tre ragazzi sicuri che giocavi di più
00:49:15per farti le ossa, per acquisire experience.
00:49:18Adesso vai fuori e è difficile essere qui.
00:49:20Infatti torniamo subito.
00:49:22Io e Ambro facevamo quella,
00:49:24ci mandarono proprio come ci hanno impacchettato a lui,
00:49:27e ci portarono a Vicenza.
00:49:29Io cercavo, prima delle partite,
00:49:32cercavo di essere il più positivo possibile,
00:49:35perché poi è soggettivo, no?
00:49:37Se puoi essere più o meno emotivo.
00:49:39Io sono sempre stato una persona molto emotiva,
00:49:42quindi tante partite sentivo proprio la pressione,
00:49:45ma non perché ci fosse realmente il proprio carattere,
00:49:48quindi non lo so,
00:49:49c'erano delle partite che ero tranquillissimo,
00:49:51altre partite che ero stressato, non so perché.
00:49:53Quindi io cercavo sempre di essere più positivo,
00:49:56di qualsiasi cosa,
00:49:58anche per dire il venerdì,
00:50:00c'erano delle volte che io uscivo,
00:50:02avevo bisogno di uscire, non stare a casa,
00:50:04perché era peggio per me.
00:50:07Poi, insomma, vai al Barcellona.
00:50:09Dopo questo campionato vai al Barcellona.
00:50:13Il prestito è una cosa assurda, se vogliamo.
00:50:16No, allora, era una cosa diversa, nel senso,
00:50:19io vado, io non devo andare a Barcellona ovviamente,
00:50:22il Barcellona mi voleva a giugno,
00:50:25però io ero considerato incedibile.
00:50:28Il problema arrivò a Terim.
00:50:30Arrivò a Terim, io litigai subito con Terim pesantemente,
00:50:33ma proprio litigammo pesantemente.
00:50:37Offrivi un certo tipo di allenatore che faceva delle cose
00:50:40oppure vada all'allenatore?
00:50:42No, non mi piaceva come persona, come allenatore,
00:50:44quindi non mi piaceva come persona.
00:50:46Perché tu infatti lì fai la prima giornata,
00:50:48col base, e poi vai via.
00:50:50No, allora, è diverso.
00:50:52Arriva, facciamo la preparazione,
00:50:54arriva il nuovo allenatore,
00:50:56facciamo la preparazione,
00:50:58e subito c'era questo attrito tra me e lui.
00:51:01Io non piacevo a lui, lui non piaceva a me.
00:51:04Non ce lo dicevamo, tranquillamente.
00:51:07Lui subito, appena arrivato, mi disse
00:51:09«Io comunque Paolo non lo vedo
00:51:11più da terzio-sinistro che da centrale».
00:51:14Così mi mise all'orecchio questa cosa.
00:51:17Ho detto «Bene, nel caso vuoi,
00:51:19sei tu l'allenatore».
00:51:21Però, comunque.
00:51:23Preparazione, precampionato, ovviamente
00:51:26Paolo centrale e io a sinistra.
00:51:28Giocai sempre.
00:51:30Però io avevo questo sentore che non mi piaceva.
00:51:36Prima partita di campionato a Brescia.
00:51:41Improvvisamente mi ho messo in panchina.
00:51:44Arrivò il direttore Galliani,
00:51:47io incazzato, mi saluto a tutti.
00:51:49Sono incazzato perché...
00:51:51No, cavolo, perché non devo giocare?
00:51:53Cioè, in quel momento devo giocare.
00:51:55Sai che non è questione di presunzione o niente.
00:51:58Io devo giocare.
00:52:00Se sto male non gioco,
00:52:01se no dovrei giocare io, cavolo.
00:52:03Non mi fece giocare, primo tempo
00:52:06perdiamo 2 a 0,
00:52:07mi fece entrare, due pari.
00:52:09Da lì decisi, adesso me ne vado via.
00:52:11E io me ne andai via.
00:52:13Io andai dalla società, purtroppo,
00:52:15e dissi «Vuoi andare via? Vado via».
00:52:17Ovviamente il Barcellona aveva chiuso
00:52:19a livello di budget, quindi
00:52:21aveva deciso, ok,
00:52:23paghiamo 4-5 milioni di euro per il prestito
00:52:26e poi ovviamente c'è subito automaticamente
00:52:28il 16 marzo, mi ricordo,
00:52:30gli altri, perché era 22 milioni,
00:52:32una cosa del genere,
00:52:35il prezzo fissato dal Milano.
00:52:37Quindi perché non c'era più
00:52:39la possibilità di poter tirare fuori
00:52:41quei soldi, quindi andai lì.
00:52:43Ma io andai perché
00:52:47non lo so, l'istinto,
00:52:49io me ne andai.
00:52:51Per me il Milano è casa mia.
00:52:53Questo un po' racconta
00:52:55diciamo il tuo carattere,
00:52:57perché sei una persona magari
00:52:59un po' più di pancia
00:53:01e meno riflessiva.
00:53:04Sì, all'epoca sì.
00:53:06Sicuramente sì, ma non in negativo
00:53:08perché facessi chissà che cosa,
00:53:10però sì, ero molto istintivo.
00:53:12Io poi me le sentivo le cose,
00:53:14io poi volevo cercare di stare bene,
00:53:16poi c'era il Mondiale
00:53:18a giugno, c'era il Mondiale,
00:53:20io avevo un passo fulminato
00:53:22che infatti poi se l'avessi saputo
00:53:24due mesi dopo l'hanno mandato via
00:53:26perché arrivò Ancelotti, capito?
00:53:28Era un passo fulminato,
00:53:30questo qua magari veramente
00:53:32non mi fa giocare
00:53:34e io perdo il Mondiale.
00:53:36Giustamente, dici se non giochi più
00:53:38che cavolo è?
00:53:40Il Mondiale è il sogno di tutti quanti
00:53:42e io, tutto quel discorso lì,
00:53:44io vado via.
00:53:46Perché io sapevo e pensavo di ritornare al Milano
00:53:48un'altra volta, nel senso
00:53:50non era per il Milano, per me è casa,
00:53:52è stata sostanzialmente la mia unica società vera,
00:53:54quindi il cordon bellicare c'era,
00:53:56c'è sempre stato
00:53:58e da lì...
00:54:01Si è rotto qualcosa?
00:54:03Si è rotto qualcosa, io andai via,
00:54:05feci quello che dovevo fare
00:54:07e io non volevo stare a Barcellona.
00:54:09Infatti ci arriviamo, però la cosa
00:54:11che lascia intendere anche
00:54:13la tua grande consapevolezza
00:54:15è che vai al Barcellona,
00:54:17che comunque è una delle squadre
00:54:19più grandi del mondo,
00:54:21a mercato chiuso, quindi banalmente
00:54:23les jeux sont fait,
00:54:25i giochi erano fatti anche lì,
00:54:27c'era quella squadra lì,
00:54:30ma ti dico una cosa ancora più
00:54:32strong,
00:54:34io sapevo comunque sia,
00:54:36perché il Barcellona mi aveva seguito durante l'estate
00:54:38e ovviamente
00:54:40era una scelta comunque
00:54:42che volevano fare loro
00:54:44e che avevano fatto, poi il Milano
00:54:46è incedibile, punti basi,
00:54:48ho già 23 anni, non è che dici
00:54:50a 33 va bene,
00:54:52quindi ero il titolare,
00:54:54ero il giovane,
00:54:56o comunque sia cresciuto nel Milano,
00:54:58comunque avrei fatto probabilmente
00:55:00se non fosse arrivato
00:55:02quella Nato,
00:55:04sarei stato
00:55:06tanti anni ancora,
00:55:08io penso che uno fece una partita dal capitano
00:55:10non mi ricordo adesso, a 21 anni,
00:55:12quel Milano lì, prima mancavano tutti,
00:55:14è ovvio,
00:55:16e quindi
00:55:18sapevo fondamentalmente,
00:55:20però non era più andare al Barcellona, perché a me non mi interessava
00:55:22andare via dal Milano probabilmente,
00:55:24quello era il fatto,
00:55:26non pensavi se avresti giocato o no,
00:55:28se avresti giocato a Barcellona,
00:55:30non era il mio problema,
00:55:32non era un problema mio,
00:55:34non era un problema che mi creavo,
00:55:36però io non volevo andare via dal Milano, è stata una cosa mia,
00:55:38è così,
00:55:40e decisi di andare via,
00:55:42quando arrivai a Barcellona,
00:55:44io decisi di andare via dal Milano,
00:55:46faccio la prima partita di campionato,
00:55:48dove entro il secondo tempo,
00:55:50due assist,
00:55:52e Galliani lì dice,
00:55:54entra la freccia e cambia la partita,
00:55:56quindi non c'era Ciccio Colmira, non mai avuto nulla,
00:55:58è che a me non mi piaceva Trima,
00:56:00proprio non mi piaceva,
00:56:02e ti dico anche il perché,
00:56:04una delle prime volte andavo a Piacenza,
00:56:06o comunque vicino a Reggio Emilia,
00:56:08a fare un amichevole pre-campionato,
00:56:10in Pullman,
00:56:12e lui era dietro
00:56:14le macchine,
00:56:16cioè io ho avuto cappello,
00:56:18quando andavamo in Pullman il cappello era in Pullman,
00:56:20e Trima in macchina,
00:56:22questo è stato affulminato,
00:56:24quindi io proprio zero,
00:56:26non volevo neanche vedere,
00:56:28e decisi di andare,
00:56:30quando arrivai a Barcellona,
00:56:32prima andai in Nazionale,
00:56:34in Nazionale a Coverciano non arrivarono
00:56:36gli ultimedi a Spagnoli,
00:56:38io ho firmato il contratto
00:56:40con il Barcellona,
00:56:42è arrivato via fax,
00:56:44in reception
00:56:46a Coverciano,
00:56:48con tutti i compagni della Nazionale,
00:56:50alle 10 di sera,
00:56:52io da lì...
00:56:58Arrivi a Barcellona,
00:57:00e invece arrivai due giorni prima
00:57:02della partita, quindi io la prima partita
00:57:04ovviamente non giocai subito,
00:57:06metto lì in panchino,
00:57:08comincio a vedere, a fare il campionato,
00:57:10bellissimo per carità,
00:57:12guardavo...
00:57:14Ma la mia posizione,
00:57:18il mio ruolo,
00:57:20io non sapevo neanche chi giocava,
00:57:22nessuno che ci fosse a Barcellona
00:57:24per giocatore, e c'era Sergi,
00:57:26Sergi Bargevani,
00:57:28che era il capitano storico del Barcellona,
00:57:30da Tersino,
00:57:32ho detto oh cazzo,
00:57:34e non lo sapevo,
00:57:36dopo adesso...
00:57:38perché la mia vita è sempre stata così,
00:57:40perché me la costruivo io così.
00:57:42Ma domanda, avevi un procuratore
00:57:44che magari ti consigliava oppure tu eri di testa tua?
00:57:46No, di testa mia, io se devo andare lì
00:57:48non c'era nessuno, sì sì.
00:57:50Non c'era uno che diceva guarda forse...
00:57:52Sì, ci poteva essere,
00:57:54però tu...
00:57:56Allora da lì,
00:57:58la seconda partita,
00:58:00quindi la partita successiva del campionato,
00:58:02giocammo fuori casa contro l'area Sociedà,
00:58:04devi mettere lo Tersino adesso,
00:58:06e io Ters...
00:58:08Tersino adesso no,
00:58:10perché uno pensa,
00:58:12no, è completamente diverso.
00:58:14Diciamo da zero,
00:58:16gioco il Tersino adesso,
00:58:18ma non riuscivo a fare quello che cavolo,
00:58:20quello che mi piaceva fare,
00:58:22era tutto al contrario.
00:58:24Ci vorrà tempo,
00:58:26fine partita il martedì o il lunedì
00:58:28vado a parlare con il direttore sportivo di Barcellona.
00:58:30Che era all'epoca?
00:58:32Perreira,
00:58:34una cosa del genere.
00:58:36Aspetta, parli come?
00:58:38Un mix?
00:58:40Sì, tanto ti fai capire.
00:58:42E dico,
00:58:44io comunque gioco a sinistra,
00:58:46io adesso non ci gioco,
00:58:48io adesso non ci gioco,
00:58:50se volete sto in panchina,
00:58:52però all'epoca c'era ancora
00:58:54la legge che si poteva spostare,
00:58:56cioè il mercato dura fino a novembre.
00:58:58Lui ha detto,
00:59:00e mi fate giocare a sinistra però,
00:59:02perché se io non gioco a destra,
00:59:04io a destra non gioco,
00:59:06però voglio giocare, così tu vedi,
00:59:08c'è oggi il capitano,
00:59:10perfetto, io non sto a aspettare
00:59:12che questo quadro smetta o comunque,
00:59:14gioco io e poi fate
00:59:16la vostra valutazione, se pensate che lui
00:59:18sia meglio, a novembre io me ne vado.
00:59:20Tu pensa,
00:59:22avevo detto,
00:59:24me ne vado per Coppa dei Terrim,
00:59:26dopo un mese, me ne vado.
00:59:28Da lì,
00:59:30la partita successiva non gioco,
00:59:32e io già cominciavo,
00:59:34e cominciavo già a chiamare
00:59:36il mio procuratore a dire,
00:59:38vedi, c'era già la Lazio che mi voleva,
00:59:40perché Zaccheroni
00:59:42è andato alla Lazio quell'anno,
00:59:44avendolo avuto al Mila.
00:59:48Non gioco,
00:59:50a Champions League contro il Liverpool,
00:59:52a Barcellona,
00:59:54Sergi, che poi io sono diventato amico
00:59:56di Sergi, però noi non giochiamo niente
00:59:58con Sergi, contro Sergi,
01:00:00lui soffreva un po' di emicrania, aveva
01:00:02un po' di emicrania, quindi
01:00:04non giocò, e giocavo io,
01:00:06con il Liverpool, vincemmo 1-0, da lì non sono più uscito.
01:00:08E lui dove ha giocato poi?
01:00:10Basta, non ha giocato.
01:00:12Ha giocato un mese e mezzo,
01:00:14da gennaio,
01:00:16perché io ero la varicella, 24 anni,
01:00:18avevo preso la varicella,
01:00:20è stato un mese, ma malissimo,
01:00:22più la prendi dalla grande.
01:00:24Come era la vita in Spagna, a Barcellona?
01:00:26No, io ho vissuto bene,
01:00:28il clima è bello, c'è il mare,
01:00:30la città è carina,
01:00:32non è enorme, quindi è anche facile a girare,
01:00:34il catalano,
01:00:36quando uno dice, invece è una persona molto...
01:00:38sono fighi, mi piace.
01:00:40Poi, altro rifiuto,
01:00:42perché Barcellona ti voleva,
01:00:44Pacoco ha detto no,
01:00:46ha deciso che dovresti tornare in Italia.
01:00:48Sì, no, lì c'è stata una cosa
01:00:50che è stato il mio più grande rimpianto,
01:00:52c'è uno dice, a livello sportivo, il mio più grande rimpianto
01:00:54è stato, io ero in finale al Godot,
01:00:56Master Mille di Barcellona,
01:00:58mi invitano
01:01:00e vado a vedere la finale.
01:01:02Mi arrivo, entro
01:01:04nel circuito,
01:01:06per andare ai campi
01:01:08per la finale, entro e mi arriva una telefonata.
01:01:10Io la finale non la vedi.
01:01:12Telefonata di due ore.
01:01:14E io giravo praticamente
01:01:16per tutto il centro sportivo,
01:01:18ed era Ancelotti,
01:01:22che mi chiese
01:01:24di tornare.
01:01:26Perché per lui
01:01:28era il suo profilo,
01:01:30ovviamente.
01:01:32Io avevo già preso accordi
01:01:34perché sapevo
01:01:36che al Mille era difficile,
01:01:38io non mi sarei mai aspettato
01:01:40una cosa del genere.
01:01:42L'Inter si muove
01:01:44molto, ma molto prima,
01:01:46Moratti,
01:01:48mi chiamano e fa, mi convincono.
01:01:50Io non volevo stare a Barcellona,
01:01:52non lo so perché non mi facesse impazzire,
01:01:54non mi faceva impazzire Barcellona.
01:01:56E torno,
01:01:58e ho deciso di tornare.
01:02:00Quando mi arrivò la telefonata
01:02:02di Ancelotti, che fu un...
01:02:04Io ormai
01:02:06avevo preso tutto.
01:02:08Cioè lì è stata più...
01:02:10Caspita, ho dato la parola, rischio di fare
01:02:12un po' brutta figura con l'Inter perché mi sono sposto tanto.
01:02:14No, ero già avanti,
01:02:16non era questione di denaro,
01:02:18perché l'Inter andava a guadagnare meno di Barcellona.
01:02:20Ecco, un'altra cosa fondamentalmente,
01:02:22la differenza tra oggi e prima.
01:02:24Cioè io andai all'Inter
01:02:26con un ingaggio leggermente
01:02:28più basso che mi dava il Barcellona.
01:02:30A Barcellona praticamente viene
01:02:32il vicepresidente Fernandez
01:02:34e mi dice
01:02:36Franci di qua di là, dai, ormai abbiamo
01:02:38fatto un anno, erano 22,
01:02:40loro vogliono pagare 20.
01:02:42Ho detto dai aiutaci così almeno chiudiamo la situazione.
01:02:44Io, ovviamente non lo sapevo,
01:02:46no, però non lo so, secondo me
01:02:48scusa, perché poi non è che io faccio
01:02:50il mercato mio,
01:02:52volevano che io andassi
01:02:54o comunque parlasse in Milano, no, io voglio stare a Barcellona
01:02:56e da lì sì, me ne andai anche da Barcellona.
01:02:58Andai all'Inter
01:03:00dove
01:03:02ovviamente mi presero
01:03:04tutti a calci in faccia, perché eri
01:03:06milanese, giustamente, ma era normale.
01:03:08Però io, se non posso più tornare
01:03:10a Milano,
01:03:12io fondamentalmente all'estero non ero ancora
01:03:14ben visto da noi, no?
01:03:16Cioè le società del campionato erano ancora più fighe qua.
01:03:18Io ho letto
01:03:20l'Inter al professione.
01:03:22Dopo una settimana
01:03:24di Inter ho detto dove sono finito.
01:03:26L'organizzazione era diversa, mi dicevano.
01:03:28Però io sono arrivato dopo il 5 maggio.
01:03:30Quindi 25 giorni dopo il 5 maggio.
01:03:32Quindi ho un clima veramente
01:03:34devastante, complicato.
01:03:36Poi mi ricordo la prima partita, Inter-Torino
01:03:38in casa, campionato.
01:03:40Faccio un passaggio sbagliato
01:03:42dagli spalti, milanese di merda.
01:03:44Lì ho detto, ecco.
01:03:46Il paragone
01:03:48era diverso, era
01:03:50impari, perché fondamentalmente
01:03:52tu stai paragonando un terzino sinistro
01:03:54a un trequartista forte.
01:03:56Un terzino sinistro forte
01:03:58a un trequartista forte.
01:04:00Ma dove vado a spendere soldi
01:04:02su un terzino sinistro e un trequartista?
01:04:04Ma giustamente un attaccante,
01:04:06un terzino...
01:04:08Sì, ma io poi
01:04:10dissi, quei sono pazzi.
01:04:12Io c'era un'intervista mia
01:04:14dove ho detto, sono matti.
01:04:16Poi se sei prestato così, quei sono pazzi.
01:04:18Cioè qui si scambia. Non è scambiare
01:04:20te con me o una pera con una
01:04:22mela, non è quello il problema.
01:04:24I due ruoli...
01:04:26Devi scambiare, ma cavolo scambi
01:04:28ruoli uguali. Non vai a scambiare
01:04:30un attaccante con un terzino.
01:04:32Terzino, sì, per quanto
01:04:34possa essere bravo.
01:04:36Cosa ti può far vincere?
01:04:38Due partite. Perché
01:04:40magari ti fa un faugolo,
01:04:42l'attaccante è diverso.
01:04:44Quindi già lo scambio tra due ruoli
01:04:46diversi, secondo te, già impari a prescindere
01:04:48dai giocatori dal valore dei giocatori.
01:04:50Lo Spogliatore è lì come era all'Inter.
01:04:52Senti che è diverso...
01:04:54Era diverso perché
01:04:56io ho avuto la fortuna
01:04:58in quel Milan dove lo Zocco e lo Duro
01:05:00erano i vari Maldini,
01:05:02Cosa Curta e Baresi.
01:05:04E Tassotti.
01:05:06Gente comunque...
01:05:08che era lì
01:05:10perché...
01:05:12ed era considerata
01:05:14status perché lo era.
01:05:16E' finita lì.
01:05:18All'Inter c'erano le gang.
01:05:20Cioè chi
01:05:22un po', tra dirette,
01:05:24comandava erano poi gli Argentini
01:05:26che facevano, e quindi secondo me
01:05:28non è così che si gestiscono lo Spogliatoio.
01:05:30Perché c'erano
01:05:32dei sudamericani e argentini,
01:05:34poi c'eravamo noi italiani che eravamo meno
01:05:36dei sudamericani.
01:05:40Da un'altra parte non era coeso.
01:05:42Cioè chi doveva essere lì
01:05:44come status,
01:05:46come leader
01:05:48di Spogliatoio secondo me deve essere neutro.
01:05:50Un po' come quando diciamo
01:05:52eleggiamo il Presidente di qualcosa
01:05:54deve essere neutro.
01:05:56Invece dall'altra parte
01:05:58Paolo e Franco
01:06:00erano talmente
01:06:02superiori che noi siamo qua
01:06:04e tutti, e cerchiamo
01:06:06che tutti quanti siano
01:06:08nello stesso spazio.
01:06:10Io ho una grande curiosità, prima di questa
01:06:12e poi arriviamo velocemente perché è tante curiosità però giustamente,
01:06:14è la mia
01:06:16più grande curiosità.
01:06:18Perché tu giochi quel mondiale da titolare
01:06:20soprattutto giochi da titolare
01:06:22la sfida con Byron Moreno.
01:06:24Già andammo
01:06:26per fare ovviamente
01:06:28per stare in ritiro lì in Corea
01:06:30un centro sportivo ragazzi era
01:06:32atroce.
01:06:34C'erano veramente, c'era sporchissimo
01:06:36c'erano i
01:06:38scarafaggi
01:06:40c'era una cosa
01:06:42e non lo so, già la
01:06:44sensazione era negativissima.
01:06:46Almeno da parte mia e da parte sicuramente
01:06:48di alcuni giocatori era negativa.
01:06:50In Giappone benissimo, tutto bello ma proprio
01:06:52anche l'atmosfera in sé
01:06:54in Corea zero ma anche con
01:06:56i coreani
01:06:58che gestivano quel centro
01:07:00atroce, ci guardavano a male di più.
01:07:02Quindi sicuramente
01:07:04era un'atmosfera non positivissima
01:07:06noi abituati comunque sai
01:07:08nazionale e italiana dove vai vai
01:07:10nel mondo tutti le foto lì
01:07:12sembravamo nemici.
01:07:16E quando arrivamo allo stadio
01:07:18devo dire stadio bellissimo
01:07:20tutto rosso
01:07:22e non lo so
01:07:24quella sensazione a me personalmente
01:07:26continuava a essere
01:07:28sempre più insistente.
01:07:30Poi c'era una puzza d'aglio incredibile
01:07:32nel riscaldamento in campo mamma mia
01:07:34c'erano dei momenti che facevi una fatica
01:07:36e niente comincia sta partita
01:07:38io venne ammonito
01:07:40dopo tre minuti penso
01:07:42neanche i primi cinque minuti
01:07:44già mi avevano ammonito
01:07:46il primo intervento
01:07:48e da lì si sono
01:07:50succedute ovviamente tutte decisioni
01:07:52contrarie
01:07:54gli unici che
01:07:56cercavano un po' di parlarci
01:07:58ovviamente Paolo come capitano
01:08:00però eravamo io e Panucci
01:08:02perché entrambi avevamo avuto un'esperienza in Spagna
01:08:04e quindi parlavamo spagnolo
01:08:06quindi lui ovviamente
01:08:08lingua spagnola cercava un attimo di
01:08:10perché tanto andavamo e non ci cagavo
01:08:12poi aveva questo sguardo che faceva
01:08:14mentre guardava
01:08:16una cosa allucinante
01:08:18quindi succedevano cose
01:08:20pazzesche non so gomitata di uno
01:08:22nei confronti di un compagno
01:08:24nostro di un giocatore della nazione italiana
01:08:26vai vai vai
01:08:28corri corri
01:08:30non lo so ci fischiava
01:08:32qualsiasi contro
01:08:34avete provato a parlarci?
01:08:36noi no no
01:08:38mi ricordo penso
01:08:40il trapo
01:08:42Valentini che era
01:08:44l'accompagnatore
01:08:46qualcuno lo inseguì
01:08:48per capire però
01:08:50era un muro
01:08:52e nulla
01:08:54noi capivamo anche lo spogliatoio
01:08:56dopo il primo tempo
01:08:58a parte io a 20 secondi
01:09:00mi spacco
01:09:02il sopracciglio
01:09:04quindi io lì mi ricordo poco
01:09:06sangue ma
01:09:08quindi io mi misero i punti
01:09:10all'intervallo
01:09:12e trae così un dolore di testa
01:09:14tutta la partita
01:09:16e non capivo un cavolo
01:09:18perché più passava il tempo
01:09:20erano decisioni da parte sua
01:09:22pazzesche
01:09:24Buffon però
01:09:26anche un rigore
01:09:28che era così
01:09:30poi fece
01:09:32buttò fuori Totti
01:09:34fu un dramma
01:09:36e ti dico la verità
01:09:38da parte mia a parte dal corpo in testa
01:09:40punti che avevo
01:09:42ero molto ricoglionito
01:09:44però era tanta la voglia
01:09:46di prendere
01:09:48questa partita
01:09:50fino a pochi minuti
01:09:52comunque vinciamo 1-0
01:09:54ci fu il pareggio
01:09:56fuori giochi che non c'erano
01:09:58ma cosa vi diceva il mister?
01:10:00erano tutti incredibili
01:10:02allora te lo giuro
01:10:04non c'è sempre una spiegazione
01:10:06comunque non puoi raccontare un qualcosa
01:10:08lineare
01:10:10era talmente
01:10:12un qualcosa
01:10:14di
01:10:16paradossale
01:10:18che era come se
01:10:20tu fossi
01:10:22veramente
01:10:24in un'altra dimensione
01:10:26senza capire
01:10:28non è tutto chiaro
01:10:30tu non ti sai spiegare perché
01:10:32si andava a chiedere spiegazioni
01:10:34era una cosa veramente surreale
01:10:36a me sembrava un robot
01:10:38con gli occhi così
01:10:40non ci cagava
01:10:42era pazzesco
01:10:44una delle più brutte
01:10:46veramente
01:10:48situazioni che ho vissuto nella mia vita
01:10:50sai quando sei all'estero
01:10:52e qualcuno ti arresta e tu dici
01:10:54ma cosa ho fatto?
01:10:56la stessa cosa
01:10:58perché sono qua?
01:11:00purtroppo è stato
01:11:02ti chiedo solo una curiosità
01:11:04poi andiamo verso la fine
01:11:06hai vissuto il derby di champions
01:11:08dall'altro posto
01:11:10è come
01:11:12immagino
01:11:14chissà cosa pensa Francesco Coco
01:11:16cioè l'hai visto come una
01:11:18non era una partita normale
01:11:20con il Milan non poteva mai essere una partita normale
01:11:22però ormai quello era
01:11:24ero lì
01:11:26mi sarebbe piaciuto
01:11:28continuare al Milan
01:11:30per me il Milan è il Milan
01:11:32io sono milanista
01:11:34brutto dai
01:11:36chiudiamola con un brutto
01:11:38dovevo giocare
01:11:40poi ti chiedo un'altra cosa
01:11:42ma è vero che hai firmato un precontratto
01:11:44con il Real Madrid a fine carriera?
01:11:46no a fine carriera
01:11:48dopo Livorno
01:11:50avevo preso un accordo
01:11:52il 26 di marzo
01:11:54ti ricordi?
01:11:56era una cosa figa perché
01:11:58io per due anni e mezzo sono stato fermo
01:12:00mi hanno cominciato a massacrare
01:12:02dicendo che praticamente facevo qualsiasi cosa
01:12:04e io ho sofferto tanto
01:12:06fuori dal campo per due anni e mezzo
01:12:08l'infortuno mio derivava dal fatto
01:12:10che facevo una vita di merda
01:12:12invece era un'operazione sbagliata
01:12:14perché mi recisero nel rosciatico
01:12:16il problema non l'abbiamo mai citato
01:12:18era un problema alla schiena giusto?
01:12:20sì però nell'intervento
01:12:22mi recisero nel rosciatico
01:12:24e di conseguenza mi persi tutta la muscolatura
01:12:26della gamba sinistra e non riuscivo più a camminare
01:12:28poi da lì dopo due anni e mezzo mi chiamò
01:12:30vado a Newcastle
01:12:32mi vuole Newcastle
01:12:34io non ci sono mai voluto andare
01:12:36per il tempo
01:12:38mi alleno due ore al giorno
01:12:40e al 3.22 devo vivere
01:12:42almeno decido io dove vivere
01:12:44Barcellona è figo vivere
01:12:46Newcastle o l'Inghilterra
01:12:48quindi vado lì, so 10 giorni
01:12:50decido di non fermare e torno a casa
01:12:52mi chiama Donadoni
01:12:54che era all'epoca ovviamente
01:12:56mio compagno di squadra
01:12:58mi chiama
01:13:00allenatore di Livorno
01:13:02mi dice Francesco ti voglio lì
01:13:04Roby
01:13:06siamo 2005-2006
01:13:08ho una gamba, perché l'altra non funziona più
01:13:10ho il 50%
01:13:12tu fai Inter, problema la schiena
01:13:14parti titolare, giochi e scena
01:13:16ti fermi, fai quasi due annetti
01:13:18io faccio l'operazione
01:13:20dove mi dissero che l'operazione
01:13:22era
01:13:24l'operazione, l'adegenza durava un mese e mezzo
01:13:26e invece è durata due anni e mezzo
01:13:28perché poi ci fu questo errore che io scopri dopo
01:13:30facendo
01:13:32quindi tanta sofferenza in mezzo
01:13:34e però ti chiama Donadoni
01:13:36perché Donadoni mi dice
01:13:38io gli dico Roby
01:13:40siccome siamo amici, ti rispetto
01:13:42non tanto ma di più
01:13:44ho una gamba sola
01:13:46non va l'altra
01:13:48Roby mi risponde
01:13:50che mi ha visto crescere
01:13:52che era il mila degli invincibili
01:13:54tu con una gamba sei abbastanza
01:13:56e allora lì mentalmente mi convince
01:13:58andai
01:14:00e ho avuto la fortuna di incontrare
01:14:02lì un
01:14:04Emanuele Giannini
01:14:06che reputo uno dei più grandi
01:14:08fisioterapisti italiani
01:14:10lui capì
01:14:12si interessò realmente al mio problema
01:14:14capì bene il mio problema
01:14:16e cominciò a seguirmi quotidianamente
01:14:18quindi io cominciai a lavorare
01:14:20per cercare
01:14:22un attimo di bilanciare
01:14:24il fatto che la gamba non funziona
01:14:26di bilanciare un po'
01:14:28e feci un campionato
01:14:30uno perché di te stavo bene
01:14:32mi stavo ridivertendo dopo un
01:14:34due anni e mezzo
01:14:36da lì arriva
01:14:38il Real Madrid
01:14:40c'era interesse di qua di là
01:14:42perché tutti quanti pensavano io fossi morto
01:14:44tutta Europa
01:14:46e prima del Real Madrid
01:14:48arriva ovviamente Presidente Spinelli
01:14:50prende
01:14:52e c'era
01:14:54giochiamo con Livorno-Fiorentina
01:14:56dove c'era
01:14:58Toni ancora
01:15:00e c'era Pasquale a sinistra
01:15:02il Real Madrid voleva Pasquale
01:15:04il Bordeaux
01:15:06la scuola francese voleva Pasquale
01:15:08e loro già lo seguivano da 3-4 mesi
01:15:10quella partita videro me
01:15:12e mi dicevano ma Francesco
01:15:14hai tornato?
01:15:16andavano da Spinelli
01:15:18e mi hanno detto guarda noi siamo qua a Perma
01:15:20c'è qualcuno qua di francese
01:15:22e c'era mio padre
01:15:24e loro parlarono con mio padre
01:15:26per dire che volevano me
01:15:28però cazzo se Francesco è tornato
01:15:30si cazzi
01:15:32non prendiamo nessun altro
01:15:34e allora io poi ovviamente
01:15:36Livorno lo so benissimo
01:15:38il mare, il sole
01:15:40bellissimo
01:15:42invece dopo un mese e mezzo
01:15:44più o meno due mesi che era fine marzo
01:15:46arrivò il Real Madrid
01:15:48con la buon'anima di Bronzetti
01:15:50che gestiva comunque il mercato
01:15:52del Madrid
01:15:54ma perché questo e torniamo
01:15:56figa questa cosa qua perché torniamo
01:15:58sempre a
01:16:00perché ritornava Capello
01:16:02a Madrid
01:16:06Capello era allenatore
01:16:08all'epoca all'allenatore della Juve
01:16:10che poi ci fu lo scandalo
01:16:12e io
01:16:14lui Capello già sapeva di andare a Madrid
01:16:16era già marzo
01:16:18e quindi c'era
01:16:20ovviamente
01:16:22di sì sì perché lì avrei avuto
01:16:24una rivincita perché tutti quanti Francesco è morto
01:16:26Francesco cazzo vado
01:16:28nasco nella squadra più grande al mondo
01:16:30finisco
01:16:32nella squadra più grande al mondo
01:16:34con Capello all'inizio e alla fine
01:16:362 o 9 aprile mi rompe il crociato
01:16:38della gamba malata
01:16:40quindi dieci giorni dopo è lì
01:16:42è deciso di smettere
01:16:44Francesco facciamo una piramide ti dico dei nomi dei doppi ex
01:16:46che hanno giocato in
01:16:48allora Milano e Barcellona
01:16:50tipo Albertini dove lo metti?
01:16:52in una piramide dal primo al quarto posto
01:16:54come giocatore
01:16:56cioè 1,2,3,4 vediamo no?
01:16:581,2,3,4 dal primo al quarto posto
01:17:00dobbiamo riempire le caselle
01:17:02tu non sai chi c'è dopo quindi potrebbe esserci qualcuno più forte
01:17:04e qualcuno più scaro
01:17:06mettilo dove pensi che sia giusto
01:17:08tra i giocatori che hanno vestito le due maglie
01:17:10di Milano e Barcellona
01:17:12io la metto al secondo
01:17:14Albertini al secondo posto
01:17:16ti dico il prossimo
01:17:18chi ci può essere? Rivaldo
01:17:24cavolo arrivo e
01:17:26arrivo e arrivo alla fine
01:17:28tu con lui hai giocato?
01:17:30a Barcellona
01:17:32come era lui?
01:17:34era tipico come brasiliano
01:17:36non era il classico brasiliano tecnico
01:17:38un piede alla madonna poi aveva una forza fisica
01:17:40ma nello spogliatore era quello della musica
01:17:42oppure un po' più tranquillo?
01:17:44un po' più cacato
01:17:46però cacà comunque
01:17:48lui è carioca
01:17:50e invece no era proprio tranquillo
01:17:52per i cavoli suoi
01:17:54carino anche questo
01:17:56non sai chi c'è dopo ovviamente chi ha giocato in queste due squadre
01:17:58è fortissimo quindi
01:18:00secondo posto
01:18:02anche Rivaldo
01:18:04Boateng
01:18:10vabbè tanto gli terzi
01:18:12Boateng mi piaceva a me
01:18:14terzo posto Zanbrotta
01:18:16terzo posto
01:18:18Ronaldinho
01:18:20che cazzo dovevo mettere il terzo posto?
01:18:22impossibile però
01:18:24fammi far mente locale
01:18:26lo hai sfiorato
01:18:28poi Ibra
01:18:30no
01:18:32perché non ci pensi?
01:18:34tu hai detto Albertini in primo apposta
01:18:36Ibra ultimo
01:18:38ho capito
01:18:40poi un grande amico tuo
01:18:42Laibert
01:18:44ho letto che
01:18:46lo senti ancora ogni tanto
01:18:48sì assolutamente
01:18:50poi c'è Ronaldo
01:18:52lo aspettavi
01:18:54poi ne ho due
01:18:56che però sono obbligati all'ultimo posto
01:18:58il primo è Marc Van Bommel
01:19:00con questi nomi ci può stare
01:19:02è un grande giocatore però
01:19:04e l'ultimo Francesco Cocco
01:19:06eh ci sta
01:19:08no cazzo non l'ho visto
01:19:10Cocco sopra Ronaldo
01:19:12eh beh
01:19:14posso aggiungere uno?
01:19:16no io mi metto ultimo
01:19:18guarda mi metto ultimo anche terzino destro
01:19:20ultimo dove non avresti voluto giocare
01:19:22esatto mi metto io giusto
01:19:24allora primo Ronaldo
01:19:26poi metto
01:19:28Ibra e Ronaldinho
01:19:30posso rifarla?
01:19:32no non si può rifare
01:19:34riusci e rispondi
01:19:36che è la persona più
01:19:38famosa che hai incontrato?
01:19:40guarda allora ti dico
01:19:42non so se è più famosa però una sera
01:19:44incontrai
01:19:46e rimasi lì a bere con un amico mio
01:19:48avevo vent'anni
01:19:50nel suo locale a Sansebulevar
01:19:52Johnny Depp
01:19:54chissà quanti
01:19:56anche quando uscivi
01:19:58avrei incontrato un sacco di libri
01:20:00ma qualcuno
01:20:02sei rimasto poi amico?
01:20:04no io no
01:20:06si conosciamo
01:20:08però no amico per me è frequentazione
01:20:10allora
01:20:14qual è la cosa più infantile
01:20:16che fai tuttora?
01:20:20si la playstation
01:20:22bravo
01:20:24la playstation
01:20:26l'ultima
01:20:28ti piacerebbe avere un luogo dove andare
01:20:30e riflettere
01:20:32l'isola
01:20:34anche quella com'è andata?
01:20:36bellissima
01:20:38una delle esperienze più belle che abbia mai fatto
01:20:40perché l'ho fatta
01:20:42perché avevo promesso l'avventura
01:20:44che l'avrei fatta
01:20:46perché l'ho fatta
01:20:48perché era una promessa che avevo fatto
01:20:50poi l'ho vissuta bene
01:20:52perché l'ho vissuta per i cavoli miei
01:20:54della trasmissione in sé mi interessava
01:20:56le regole le cose
01:20:58anche lì
01:21:00un mese anche lì
01:21:02france chiudiamo con l'ultima
01:21:04c'è il genio c'è la lampada
01:21:06e c'è il genio e ci sono i tre desideri
01:21:10puoi esprimere tre desideri
01:21:12ovviamente
01:21:14i desideri della salute
01:21:16per tutte le persone che amo
01:21:18per me e per le persone che amo
01:21:20successo per queste persone
01:21:22e l'ultimo avere un figlio
01:21:28Sottotitoli a cura di QTSS

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