Non appena è uscita la notizia ieri, mercoledì 16 ottobre, tutto il mondo si è trovato a pensare con estremo dolore alla scomparsa di Liam Payne. L'ex membro degli One Direction è morto in seguito a una caduta dal terzo piano di un hotel di Buenos Aires. La polizia sta ricostruendo quanto avvenuto. Si parla di una telefonata dalla reception alle forze dell'ordine per segnalare la presenza di un uomo, nella struttura, con comportamenti violenti. Comportamenti probabilmente dovuti agli effetti di droga. Ma nell'epoca dei social in molti sentono il dovere di capire, spiegare. Così ecco arrivare su alcuni siti di informazione (e poi ovunque sulle piattaforme) le immagini della stanza di hotel dove soggiornava l'artista, nelle quali si vedono una televisione in frantumi, un accendino, i resti di una candela e una polvere bianca che alcuni confermano essere cocaina.
Quando scompare una star (una persona che, quindi, siamo abituati a vedere sugli schermi dei nostri telefonini, spesso in maniera patinata e invidiabile) in molti sentono il dovere di esporsi, di cercare un colpevole, di leggere compulsivamente gli indizi e i retroscena raccontati dai media (il rapporto con l'ex fidanzata Maya Henry era complesso, come dimostrano le recenti dichiarazioni di lei, la quale aveva fatto riferimento a comportamenti violenti dell'artista e aveva incaricato i suoi legali di inviargli una diffida pochi giorni fa).
Ma questo non è un romanzo giallo ben scritto. Non è l'ennesima serie da divorare, episodio dopo episodio, in attesa di scoprire il colpevole. E di passare al prossimo mistero. Questa - purtroppo - è la vita reale. Così come sono reali le problematiche legate alla salute mentale che in molti hanno il coraggio di parlare. Così come aveva fatto lo stesso Liam Payne, in diverse interviste, confidando la sua lotta contro l'alcolismo e l'ansia.
Quando scompare una star (una persona che, quindi, siamo abituati a vedere sugli schermi dei nostri telefonini, spesso in maniera patinata e invidiabile) in molti sentono il dovere di esporsi, di cercare un colpevole, di leggere compulsivamente gli indizi e i retroscena raccontati dai media (il rapporto con l'ex fidanzata Maya Henry era complesso, come dimostrano le recenti dichiarazioni di lei, la quale aveva fatto riferimento a comportamenti violenti dell'artista e aveva incaricato i suoi legali di inviargli una diffida pochi giorni fa).
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